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    Ladri escogitano nuova truffa, è quella delle “chiavi per terra”

    Roma e provincia è l’epicentro di nuovi furti avvenuti con una nuova tecnica, quella delle chiavi a terra. Non è la prima volta che si sente parlare di sistemi furbi escogitati dai ladri per incastrare le persone, eppure ancora oggi tante sono le vittime a cui vengono rubadi soldi, portafogli ed effetti personali. Questo nuovo fenomeno sta colpendo molto le donne anziane, più ignare e facilmente giostrabili, e tante sono state le denunce. Ma nello specifico come applicano questo metodo?
    Il furto
    E’ bene specificare che chiunque può essere ingannato da questi ladri, quindi bisogna sempre prestare attenzione. Il modus operandi di questi malviventi funziona più o meno così: mentre ci si sta recando alla propria auto dopo aver sbrigato delle commissioni o in questo caso essere stati al supermercato, può capitare che qualcuno si avvicini dicendo “Le sono cadute le chiavi”, mostrando a terra un vero mazzo di chiavi.
    Ma è lì il pericolo: quando il protagonista della truffa si piega per prenderle – anche se successivamente constata non essere suo – il ladro ha già avuto modo di afferrare tutto quello che il conducente ha lasciato sul veicolo. Da quel che si apprende sembrano essere tre i delinquenti del furto e molte zone di Roma sono state saccheggiate, mettendo in allarme la Polizia. Nonostante ci siano stati degli arresti, tale dinamica è ancora molto presente, quindi è bene stare allerta.
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    Banda di ladri alla riscossa: si cercano gli “smembratori” di supercar

    A Noventa Padovana, nella zona Sanavia, fra la notte di venerdì e sabato scorso una Mercedes Glc Coupé è stata smembrata delle sue componenti più costose per essere queste rivendute. L’organizzatore del furto è una banda di ladri che sembra stia “operando” già da un po’ di tempo. Per poter entrare nell’abitacolo questi hanno spaccato il finestrino, rubando poi dalla supercar il cruscotto, il volante la leva di cambio e altre componenti. Il proprietario aveva parcheggiato la Mercedes proprio sotto la sua abitazione e seppur alcuni rumori fossero sospetti, nessuno si è accorto di quel che stava accadendo.
    Le indagini dei Carabinieri
    È stato lo stesso proprietario ad accorgersi dello smembramento della propria Mercedes il mattino seguente. Dopo aver chiamato i Carabinieri, questi sono intervenuti sul luogo per alcuni accertamenti. Non è la prima volta che questo tipo di furto avviene e neppure che le protagoniste siano auto di un certo valore. Precedentemente era successo anche con due BMW, anch’esse spogliate di molte loro componentistiche e pare che sia sempre lo stesso gruppo a circolare.
    Nicola Cannistraci, vicesindaco e assessore alla sicurezza, si è così espresso: “Le forze dell’ordine non sono in capo al Comune, ma dipendono dallo Stato. Abbiamo già effettuato tavoli tecnici con Prefettura e Questura per trattare il fenomeno e siamo fiduciosi che in breve tempo i colpevoli vengano assicurati alla giustizia. I nostri carabinieri e la nostra polizia locale pattugliano il territorio a ciclo continuo. Quello che mi sento di dire alla popolazione è che è fondamentale contattare i numeri d’emergenza in qualsiasi occasione in cui ci si imbattesse in situazioni comunque anomale bisognose di accertamenti di personale qualificato”.
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    Subisce furto in pieno giorno mentre lavora: presi gli pneumatici dell'auto

    A Brescia una donna è stata derubata delle ruote della sua auto mentre si trovava a lavoro. Come ogni mattina, si era recata nell’ufficio situato in via Lamarmora, parcheggiando la sua Mini Cooper sotto il grosso condominio. Ma una volta finito il turno, si è trovata di fronte ad una spiacevole sorpresa: la sua utilitaria era priva di pneumatici.  L’operato dei malviventi è stato svolto in pieno giorno senza che nessuno si accorgesse di quel che stava accadendo.
    Proteste dei cittadini
    Quando è sopraggiunta sul posto dove aveva parcheggiato la vettura, la donna si è resa conto – a parte il furto – che questa era ancora sorretta da quattro cric, utilizzati dai ladri per smontare le gomme e portarsele via. L’accaduto ha avuto una voce anche su Facebook dove, nel gruppo Brescia che non vorrei, si leggono commenti di persone molto indignate dall’episodio. Ciò che contestano i cittadini è la mancanza di sicurezza, il dover subire un danno passato inosservato, considerato che nessuno passante, residente o Polizia sono riusciti a vederlo.
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    Ignazio Moser ancora nel mirino dei ladri: “Hanno rotto il vetro e portato via il volante”

    Sembra proprio che i ladri non vogliano lasciare in pace Ignazio Moser. L’ex concorrente del Grande Fratello Vip, seguitissimo sui social, nonché figlio dell’ex ciclista Francesco Moser, è stato vittimo di furto tre volte nell’ultimo anno. Una “maledizione” la sua, che pare destinata a continuare, considerato il recente episodio che ha coinvolto la sua auto, presa di mira dai malviventi. Ecco cosa racconta su Instagram il giovane.
    Il finestrino completamente distrutto
    Tutto era iniziato a febbraio 2021, quando dei ladri si sono introdotti nell’appartamento che Moser condivide con la fidanzata Cecilia Rodriguez, portandosi via tutto. A distanza di un anno i malviventi di quel colpo sono stati arrestati, ma altri hanno provato a disturbare la quiete dell’ex concorrente del Grande Fratello Vip. Fino all’ultimo colpo, appena avvenuto.
    “Visto che in un anno mi avete rubato in casa, avete rubato lo scooter e mi avete rubato in macchina, mettiamoci d’accordo. Passate una volta ogni 15 giorni e vi lascio qualcosina”, ha detto il giovane sui social, provato dalla faccenda. I ladri si sarebbero introdotti in garage: “I miei cari amici ladri sono ripassati a trovarmi perché gli mancavo. Mi hanno rotto il vetro e hanno iniziato a portare via il volante, probabilmente sono scappati appena sono arrivato”. Il tutto dimostrato dallo scatto social che Moser ha condiviso, dove si vede il dettaglio del finestrino della sua auto completamente distrutto. Che sia l’ultima volta?
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    Va a prendere le pizze e lascia l'auto accesa: ladro flash colpisce a Livorno

    Pur di mangiare una pizza si perde anche l’automobile. Non volontariamente almeno. Lo sa bene un automobilista di Livorno che non ha resistito a comprare le pizze da asporto per cena e si è visto rubare però la macchina. E quello che si preannunciava un sabato sera perfetto, magari nel salotto davanti alla tv per vedere anche il match delle 20.45 tra Juventus e Udinese, si è trasformato in una serata da incubo.
    Un furto lampo, in meno di 10 minuti, è costato all’uomo, un cittadino straniero, la sua Hyundai i30, che aveva lasciato fuori dalla pizzeria non solo con le chiavi inserite nel cruscotto ma proprio col motore acceso. Un brutto episodio sul quale adesso indaga la polizia.
    Giusto il tempo di parcheggiare l’auto davanti alla pizzeria intorno alle otto di sera, entrare nel locale, prendere le pizze e uscire coi cartoni in mano. E invece l’amara sorpesa: la vettura era sparita. Una faccenda da sbrigare in pochi minuti è diventata un’odissea per il proprietario della Hyundai.
    Rubato anche il telefono
    Come riporta Il Tirreno, il ladro è stato fulmineo, seppur agevolato dal gesto fin troppo spensierato dell’uomo, colpevole di avere lasciato tutto apparecchiato al furfante. Il rapinatore non ha fatto altro che aprie la portiera e mettere la prima per poi sparire nelle strade buie della città ligure senza lasciare tracce su viale Carducci, a bordo dell’auto sgraffignata.
    Oltre al danno poi anche la beffa per l’uomo che aveva lasciato in macchina anche il suo telefono. E che quindi per chiamare la polizia è dovuto rientrare in pizzeria e chiedere ai titolari di poter chiamare le forze dell’ordine per sporgere denuncia. Alla fine è arrivata una volante dell’ufficio prevenzione e soccorso pubblico della polizia di Stato, guidato dal vicequestore aggiunto Francesco Falciola: agli agenti l’uomo ha raccontato di aver lasciato l’auto col motore acceso, pensando di fare in fretta, giusto il tempo di recuperare le pizze e tornare all’auto. Ma per l’automoblista è rimasta solo la speranza che la giustizia possa fare il suo corso e che prima o poi la sua auto venga ritrovata e il colpevole identificato.
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