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    Armini in azzurro: “Il mio obiettivo è imparare. Velasco? Una figura incredibile”

    Proprio in questi giorni, Martina Armini, libero del Volley Bergamo, è impegnata nel primo collegiale della stagione della Nazionale Seniores Femminile. Il CT Julio Velasco e il suo staff hanno indicato 16 ragazze e Martina, nata a Marino, ha potuto indossare nuovamente la maglia azzurra.

    Dopo il titolo mondiale e quello europeo con le Nazionali giovanili, Armini aveva già partecipato ad un collegiale di preparazione in vista delle ultime Universiadi. Tuttavia, questa è la prima volta che ha l’occasione di allenarsi con Julio Velasco. Il raduno, che si sta svolgendo presso il Centro Pavesi FIPAV di Milano, terminerà venerdì 11 aprile, ma abbiamo raggiunto telefonicamente Martina per coglierne le impressioni a caldo.

    “Siamo al terzo giorno di allenamenti e il mio obiettivo è imparare – ha esordito il libero -. Allenarsi con queste giocatrici e questo staff è estremamente stimolante, sono il meglio e poi Velasco è una figura incredibile. Cercherò di prendere il più possibile”.

    Una chiamata che è arrivata dopo una grande stagione, ma che ha sorpreso la ventiduenne laziale: “Non te lo aspetti mai, è sempre un’emozione. Ero molto contenta e per me è un onore, soprattutto in questo momento storico in cui l’Italia è una delle nazionali più forti del mondo. Bergamo è una società fantastica, ha una grande storia e ora sta scrivendo un nuovo capitolo. Mi trovo benissimo con lo staff, ma anche con tutte le persone della città e mi aspettavo un’accoglienza simile. E’ una realtà che mi ha dato tanto anche per quel che riguarda questa convocazione”.

    Il battesimo con il volley a Marino e poi il percorso con le giovanili del Volleyrò Casal De’ Pazzi: “Per me è stata un’esperienza molto formativa dal punto di vista sportivo e valoriale. Ancora oggi è la mia seconda famiglia; ogni volta che torno, trovo persone a cui sono molto affezionata”. 

    L’elenco completo delle giocatrici convocate: Anna Adelusi, Martina Armini, Jennifer Boldini, Martina Bracchi, Alice Degradi, Chidera Blessing Eze, Giorgia Frosini, Beatrice Gardini, Adhuoljok John Majak Malual, Matilde Munarini, Alice Nardo, Stella Nervini, Sara Panetoni, Rebecca Piva, Benedetta Sartori, Alice Tanase.

    (fonte: CR FIPAV Lazio) LEGGI TUTTO

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    Velasco torna al lavoro in palestra: le 16 convocate per il primo collegiale azzurro

    È partita ufficialmente oggi, lunedì 7 aprile, la stagione della nazionale italiana femminile, guidata dal commissario tecnico Julio Velasco. Per il primo collegiale dell’anno il tecnico azzurro ha convocato 16 atlete che lavoreranno al centro Pavesi di Milano fino a venerdì 11 aprile. 

    Questo l’elenco delle giocatrici convocate: Anna Adelusi, Martina Armini, Jennifer Boldini, Martina Bracchi, Alice Degradi, Chidera Blessing Eze, Giorgia Frosini, Beatrice Gardini, Adhuoljok John Majak Malual, Matilde Munarini,Alice Nardo, Stella Nervini, Sara Panetoni, Rebecca Piva, Benedetta Sartori, Alice Tanase.  

    (fonte: FIPAV) LEGGI TUTTO

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    Staff Nazionali: non c’è più Bernardi, Velasco chiama Parisi. Per De Giorgi c’è Meoni

    In occasione della riunione del Consiglio Federale è stata inaugurata la nuova sala che ospiterà, presso la sede di via Vitorchiano, le sedute dell’organo direttivo della Federazione Italiana Pallavolo. Ad aprire i lavori è stato il presidente Giuseppe Manfredi che ha ribadito l’importanza di mettersi alle spalle i grandi risultati ottenuti nel quadriennio precedente e guardare al futuro, ponendosi sempre l’obiettivo di lavorare nel migliore dei modi per migliorare e far crescere ancora di più il movimento pallavolistico tricolore. Soprattutto, sono stati ufficializzati gli staff delle Nazionali Azzurre. E le sorprese (come comunque già annunciato da tempo) non mancano. Neanche nelle nazionali Under.

    Nazionale Seniores Femminile e Nazionale B: Julio Velasco (1° allenatore), Massimo Barbolini (2° allenatore), Juan Manuel Cichello (3° allenatore); Carlo Parisi (1° allenatore naz. B), Massimo Bellano (2° allenatore naz. B), Manuela Leggeri (ass. allenatore naz. B).Nazionale U21-F: Gaetano Gagliardi (1° allenatore), Daniele Sciarrotta (2° allenatore).Nazionale U19-F: Roberta Maioli (1° allenatore), Alessandro Giovannetti (2° allenatore).Nazionale U18-F: Stefano Gregoris (1° allenatore), Patrick Mineo (2° allenatore), Luca Liguori (ass. allenatore).Nazionale U16-F: Monica Cresta (1° allenatore), Claudio Feyles (2° allenatore), Riccardo Rocco (ass. allenatore).Nazionale Seniores Maschile: Ferdinando De Giorgi (1° allenatore), Massimo Caponeri (2° allenatore), Marco Meoni (ass. Allenatore).Nazionale Universiadi e U21-M: Vincenzo Fanizza (1° allenatore), Saverio Di Lascio (allenatore), Mario Di Pietro (allenatore), Francesco Ronsini (allenatore), Giacomo Tomasello (ass. allenatore).Nazionale U19-M: Francesco Conci (1° allenatore), Dino Viggiano (allenatore), Francesco Gagliardi (allenatore).Nazionale U18-M: Giacomo Bozzo (1° allenatore), Giorgio Sabbadin (allenatore).Nazionale U16-M: Vincenzo Fanizza (1° allenatore), Luca Leoni (allenatore), Davide Colombelli (allenatore).Nazionale Beach Volley maschilePaolo Nicolai (Direttore Tecnico), Mariano Costa (allenatore), Matteo Galli (allenatore), Terenzio Feroleto (allenatore). Nazionale Beach Volley femminileCaterina De Marinis (Direttore Tecnico), Ettore Marcovecchio (allenatore), Fabrizio Magi (allenatore), Francesco De Luca (allenatore).

    Luigi Dell’Anna è stato confermato direttore sportivo delle squadre nazionali di beach volley.Nazionale Sitting Volley maschileMarcello Marchesi (1° allenatore), Angela Galli (2° allenatore).Nazionale Sitting Volley femminilePasquale D’Aniello (Direttore tecnico e 1° allenatore), Massimo Beretta (2° allenatore).Gli staff completi verranno pubblicati sul sito federale nelle prossime settimane.SITTING VOLLEY – L’organizzazione delle finali del Campionato Italiano di Sitting Volley Maschile e Femminile è stata affidata al CR Campania, l’evento si disputerà il 17 e 18 maggio 2025 a Pomigliano d’Arco.MEDIA FACTORY – Sono stati presentati gli aggiornamenti sul progetto della media factory della Fipav che partirà nei prossimi mesi. PROGETTO “Oltre la Rete, oltre il muro” – Nell’ambito delle iniziative a carattere sociale il CF ha deliberato di sostenere il progetto “Oltre la rete, oltre il muro”. Un’iniziativa che prende vita dalla fortissima necessità di ragionare su una vera risposta sociale e civile da dare alle guerre e ai conflitti attraverso l’educazione alla cittadinanza attiva e la costruzione di un comune sentire di cittadinanza europea.PROGETTO SESTANTE – Il Consiglio Federale ha discusso sul progetto di Sport e Salute SESTANTE, esprimendo parere positivo a procedere per finalizzare l’accordo sui servizi offerti.  TROFEO DELLE REGIONI – In virtù della rinuncia del Comitato Regionale Sardegna, l’organizzazione del Trofeo delle Regioni AeQuilibrium Cup 2025 è stata affidata al CR Puglia. La manifestazione si svolgerà dal 24 al 29 giugno nella provincia di Bari.   PROGETTO AMBASSADOR – È stato rinnovato il progetto Ambassador Fipav, che oltre ai confermati Maurizia Cacciatori, Eleonora Lo Bianco, Fabio Vullo, Andrea Zorzi e Franco Bertoli, vedrà impegnato anche l’ex azzurro. Matteo Piano.MEDICO FEDERALE – Sergio Cameli è stato confermato medico federale per il prossimo quadriennio olimpico.Il presidente federale ha voluto ringraziare tutti i componenti degli staff azzurri che non sono stati confermati, sottolineando che anche grazie al loro lavoro sono arrivati negli ultimi anni dei risultati straordinari.

    (fonte: FIPAV) LEGGI TUTTO

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    “Il codice Velasco”: botta e risposta tra Fipav e Coach Factor

    Chi ha qualche annetto in più sulle spalle, ma nemmeno troppi, sicuramente si ricorderà bene di un film: “Il Codice Da Vinci” con Tom Hanks per la regia di Ron Howards, che portò con sé, oltre a un innegabile successo e un paio di sequel, anche una certa “coda di polemiche” di vario genere. Ecco, pallavolisticamente parlando, oggi un altro “Codice”, “Il Codice Velasco”, un libro pubblicato da poco, ha portato a un curioso botta e risposta tra la Federazione Italiana Pallavolo e il canale podcast Coach Factor, con Ciro Zoratti e Francois Salvagni, gli autori del volume.

    Ad aprire le danze è stata la FederVolley, con una nota ufficiale alle 20:24 di ieri che recita così: “In merito alla recente pubblicazione del testo “Il Codice Velasco”, il commissario tecnico della nazionale femminile azzurra tiene a precisare quanto segue. Il libro è stato scritto senza alcun coinvolgimento diretto di Julio Velasco, il quale ha appreso dell’esistenza del volume solo a pubblicazione avvenuta. Il ct della nazionale femminile, non avendo letto il testo, si astiene da ogni commento o giudizio, e rende noto che in quest’ultimo periodo la sua minor partecipazione all’attività pallavolistica è stata causata esclusivamente da motivi personali e non da alcun altro impegno”.

    Parole che devono avere colpito i referenti di Coach Factor, che hanno replicato poco dopo, alle 20:52: “In riferimento alla nota stampa diffusa dalla Federazione Italiana Pallavolo riguardante la pubblicazione del volume “Il Codice Velasco”, riteniamo doveroso precisare alcuni aspetti fondamentali dell’opera. Il libro è un omaggio alla straordinaria figura di Julio Velasco, un allenatore il cui metodo e la cui visione hanno segnato in maniera indelebile il mondo della pallavolo e della leadership. Fin dalla sua concezione, l’intento degli autori è stato esclusivamente quello di raccogliere e valorizzare il pensiero e gli insegnamenti del tecnico argentino, attraverso un attento e scrupoloso lavoro di analisi, selezione e contestualizzazione di citazioni, aforismi, interviste e dichiarazioni pubbliche rilasciate nel corso della sua carriera. Desideriamo altresì ribadire che “Il Codice Velasco” non è né una biografia né un manuale tecnico di pallavolo. Si tratta di un’opera celebrativa, che si propone di rendere accessibili e fruibili a un pubblico ampio i principi che hanno caratterizzato la filosofia di Velasco, affinché possano essere d’ispirazione non solo agli appassionati di sport, ma a chiunque si interessi ai temi della leadership e della crescita personale. Gli autori non hanno mai lasciato intendere, né direttamente né indirettamente, che l’opera sia stata realizzata con la partecipazione o il coinvolgimento di Julio Velasco. Questo aspetto è chiaramente specificato sia nella scheda libro sia nei materiali promozionali, a testimonianza della piena trasparenza del progetto editoriale. Siamo consapevoli del profondo rispetto che circonda la figura di Velasco e proprio per questo abbiamo intrapreso questo lavoro con il massimo della cura e della responsabilità, mossi esclusivamente dal desiderio di condividere il valore del suo lascito sportivo e umano”.

    Noi, ovviamente ci asteniamo da ogni giudizio in merito, e ci limitiamo a riportare i (curiosi) fatti, anche se suona sempre un po’ strano realizzare un volume di 385 pagine su una persona senza coinvolgerla o informarla in alcuna maniera, soprattutto in un mondo di contatti spesso diretti e relazioni come quello della pallavolo, ma certo non sarebbe la prima volta e non sarà, nel caso, nemmeno l’ultima, anzi.

    Ma, come disse qualcuno che rispondeva al nome di Oscar Wilde, “There is only one thing in the world worse than being talked about, and that is not being talked about”…

    (di Redazione) LEGGI TUTTO

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    Concluso a Bologna lo stage di Velasco con 16 giocatrici di Serie A2

    In occasione della Final Four della Coppa Italia Frecciarossa, si è svolto questa mattina a Bologna, presso il Pala Jesse Owens, uno stage azzurro guidato dal ct Julio Velasco, con presenti 16 atlete dei club che militano nel campionato di Serie A2. L’allenamento, frutto della collaborazione tra la Federazione Italiana Pallavolo e la Lega Volley Femminile, ha visto il CT campione olimpico dirigere una seduta tecnica di quasi 3 ore. Sugli spalti, oltre a molti tecnici, erano presenti il presidente federale Giuseppe Manfredi, il segretario generale Stefano Bellotti, il presidente Cev Roko Sikirić, il managing director Cev Vuk Karanovic, il direttore generale della Lega Volley femminile Enzo Barbaro e il vice segretario Fipav Libenzio Conti.

    LE 16 ATLETE PRESENTISafà Allaoui, Sara Caruso (HR Volley Macerata), Giorgia Amoruso, Princess Omonigho  Atamah, Helena Sassolini (Pall. Lecco Alberto Picco), Andrea Sophie Blasi (Volley Hermaea Olbia), Erika Esposito (Volley Fratte), Binto Diop (Akademia Sant’Anna), Sofia Ferrarini (Pallavolo Vallecamonica Sebino), Denise Meli (Millenium Brescia), Sofia Monza (Futura Volley Giovani) Matilde Munarini (Esperia Volley 1961), Astou Adji Ndoye (Altino), Alexandra Alice Tanase (Volley Melendugno), Agata Tellone (Volley Offanengo), Giulia Viscioni, (Mondovi Volley).

    GLI ALLENATORIJulio Velasco, Marco Mencarelli, Nino Gagliardi, Lorenzo Abbiati.

    (fonte: FIPAV) LEGGI TUTTO

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    Futuro del Club Italia femminile: come lo vorrebbe Velasco, cosa chiede Manfredi

    Gli Stati Generali della Pallavolo (QUI per saperne di più) sono stati anche l’occasione per fare chiarezza sul futuro del Club Italia femminile, modello virtuoso in passato che ha sfornato otto campionesse olimpiche su dodici, ma che negli ultimi anni non ha dato gli stessi risultati. In più continua ad essere un costo rilevante per la Federazione. Non sarà chiuso, questo è certo, ma necessiterà di una revisione, di una profonda riflessione.Julio Velasco, durante il suo intervento sul palco dell’Innovation Center di Milano, ha detto chiaramente che l’obiettivo del Club Italia deve essere quello di avere “giocatrici di un livello tale che consenta loro di competere con le squadre di A2. Non che giocano e arrivano ultime, ma che competano”.Dunque in futuro, prossimo, non nell’immediato, il Club Italia femminile dovrà tornare a giocare in Serie A2 e tornare ad essere molto più simile a quel progetto che era in origine e che ha sfornato campionesse del calibro di Egonu, Orro, Danesi, solo per citarne alcune. Questa almeno è la “richiesta” di Velasco. In estrema sintesi, ma questo era ed è chiaro a tutti, una squadra nei campionati di B non serve alla nazionale.Richiesta che trova tutti d’accordo, ma che dovrà essere comunque “sostenibile”. Questa l’unica condizione posta dal presidente Manfredi: “Bisogna valutare bene costi e benefici” ha tenuto a precisare. E questo sarà un tema di discussione anche del prossimo Consiglio federale. Ci sarà poi da aprire un dialogo con la Lega Volley Femminile, ma anche su questo fronte c’è ottimismo.Dunque se son rose fioriranno, a patto che il conto del fioraio non si riveli troppo salato.Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Nazionali pallavolo, ufficiali i rinnovi di Velasco e De Giorgi (tra risate e sfottò)

    Gli Stati Generali della Pallavolo (QUI tutti i temi trattati) sono stati anche l’occasione, voluta dal presidente Giuseppe Manfredi, di porre la firma, che come detto ironicamente da De Giorgi “è l’unica che conta altrimenti i contratti non valgono”, sui nuovi contratti appunto dei due ct delle nazionali maggiori Julio Velasco e Ferdinando De Giorgi. Un prolungamento che varrà per il prossimo quadriennio olimpico fino ai Giochi di Los Angeles 2028.Il resto degli staff verrà ufficializzato in seguito, ma entrambi i due ct hanno lasciato intendere che qualche novità dovrebbe esserci. Ad oggi l’unico che ha già firmato è Massimo Barbolini, secondo di Velasco nella nazionale femminile. Una firma “anticipata” su richiesta del tecnico per l’impegno negli Stati Uniti, nel nuovo campionato LOVB, che lo terrà impegnato fino ad aprile.Sia De Giorgi che Velasco, poi, hanno precisato quanto il doppio incarico non faccia per loro, ma comprendano ugualmente la necessità di altri allenatori di non staccare mai. “Io ho bisogno di tempo per studiare e per riflettere – ha argomentato Velasco –. Trovo difficile poter riflettere se appena finisco con la nazionale devo cominciare con un club, e viceversa. Oltre a caricare le pile, anche fisicamente, io durante l’inverno giro per tutte le società, parlo con gli allenatori, guardo gli allenamenti, prendo appunti, vado alle partite, oltre a guardare tutte, ma proprio tutte, le partite del campionato. Guardo meno la prima fase delle coppe europee perché è troppo facile per le squadre italiane, guardo quando arrivano più avanti. Per tutto questo ci vuole tempo, e io non potrei farlo se allenassi un club. Io devo guardare tutto con l’occhio dell’allenatore della nazionale, non dell’allenatore del club che deve preparare la partita”.Velasco ha poi chiuso con una battuta, che però tanto battuta non è. “A Ferdi (De Giorgi, ndr) ho detto: tu nei prossimi quattro anni devi perdere tutte le partite tranne quelle di qualificazione olimpica, altrimenti alle Olimpiadi non ci vai. Così poi se vinci un bronzo sei un eroe”. Questo a margine di un discorso sul famoso argento olimpico vinto con la nazionale maschile che lo fa arrabbiare ancora oggi perché, a suo dire, è stata la medaglia meno celebrata, a torto, della storia.“Perché quello che succede in Italia è che vincere non conviene. Se uno vince poi è condannato a vincere. Sempre. E se arrivi secondo in una manifestazione tutti a chiedersi come mai. E la cosa drammatica è quando a fare certe domande sono persone che hanno fatto sport. Noi abbiamo vinto 15-13 nella semifinale mondiale del 1990 col Brasile e sembra che abbiamo stravinto, ma abbiamo vinto per due palloni. E poi abbiamo perso per due palloni. E questo è il bello e il doloroso dello sport. La cosa che mi rende molto fiero è che quella squadra, dopo aver perso, non ha dato la colpa a nessuno. Nè tra di noi o all’arbitro o alla sfortuna. Che cosa abbiamo detto? Siamo stati zitti. Quel messaggio di educazione che ha dato quella squadra nel lontano 1996 dovrebbe essere preso a modello dalle nuove generazioni”.De Giorgi, ovviamente, grande uomo di comunicazione pure lui, umorista nato, ha subito colto la palla al balzo e rivolgendosi al presidente Manfredi ha detto “Oh, allora il programma per i prossimi quattro anni io ce l’ho, l’ha detto Julio. Mo, non è che stiamo a discutere pure quello che dice Julio”. Risate in platea e sul palco e occhiataccia, ironica anche questa, da parte del presidente federale.Poi De Giorgi ha concluso con un’altra battuta delle sue riguardo il contratto appena siglato: “Come categoria di allenatori bisogna ringraziare Julio perché lui, arrivando fino a Los Angeles, quindi alla sua veneranda età, ha alzato praticamente l’asticella. Adesso quando io firmo dei contratti e qualcuno mi dice che ho più di sessant’anni, dico ‘guarda che Velasco…”. Altre risate, altri applausi. Ora avanti tutta! Si riparte con lo spirito giusto, ma su questo non vi era dubbio alcuno.Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Velasco a Bergamo: “L’evoluzione del volley femminile è iniziata non solo con Parigi”

    Julio Velasco a Bergamo fa un certo effetto… Perché è l’incontro tra un ambiente che ha una storia gloriosa e l’artefice di un trionfo olimpico tanto atteso.Che cosa ha portato il CT della Nazionale italiana in città? Una visita al Volley Bergamo 1991 e un confronto con Carlo Parisi e il suo Staff. “Giro per incontrare tutte le squadre della serie A1. Bergamo è la prima che vengo a trovare per vedere alcune ragazze. Viaggio anche per parlare con gli allenatori, per sapere cosa pensano delle loro giocatrici. Sono conversazioni molto private, ma mi interessa tanto l’opinione degli altri allenatori”.Sulla Bergamo di oggi, Velasco si è espresso così ai microfoni del club: “E’ una società che ha dovuto fare un upgrade all’ultimo momento per le vicissitudini che conoscete meglio di me, ma sta facendo un campionato straordinario, perché è nella parte alta della classifica, in zona play off. Non so quanti se lo aspettassero.Una società che negli ultimi anni ha avuto tanti problemi, è rimasta senza palazzetto, ma è riuscita a tenere botta e a continuare, è già una vittoria straordinaria dei dirigenti. E che la squadra sia in questo momento in quella zona della classifica è una grande performance delle giocatrici, dello staff tecnico e dell’allenatore. Voglio anche capire dall’interno come ci sono riusciti”.L’eco dell’oro olimpico ancora non si è spenta. Una linfa che ha dato una grande spinta al movimento. “L’evoluzione è iniziata non solo con Parigi. Io credo che la pallavolo femminile abbia iniziato un percorso, non solo in Italia ma in tutto il mondo, che la porterà a livelli che oggi sono quasi inimmaginabili, perché è l’unico sport femminile, insieme al tennis credo, che non è la versione lenta del maschile, ha qualcosa in più. Ci sono tante, tante bambine che giocano e questo fa sì che la pallavolo femminile abbia un pubblico proprio: una volta le ragazzine seguivano i maschi, ora seguono anche i maschi”.Un’ultima curiosità: ha guidato squadre maschili e femminili. Possiamo dire che le donne sono la grande bellezza dello sport? “Quello che noi maschi che alleniamo le donne dobbiamo capire, è che sono diverse e non dobbiamo giudicarle perché sono diverse. Sono semplicemente diverse. Siamo noi che ci dobbiamo adattare. Per questo ho voluto più donne possibili nel mio staff”.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO