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    ATP 250 Adelaide: Musetti super al servizio, domina Thompson e vola ai quarti (trova Bublik)

    Lorenzo Musetti esulta (foto ATP Adelaide)

    Quando servi così bene e giochi libero, scatenando fantasia e velocità di un braccio magico, è davvero grande tennis. Un Lorenzo Musetti impeccabile al servizio, continuo negli scambi e finalmente molto positivo in campo, domina l’australiano Jordan Thompson nel secondo turno dell’ATP 250 di Adelaide, 6-4 6-1 lo score, regalandosi così l’accesso ai quarti del torneo dove trova il kazako Bublik. Lorenzo ha stabilito un primato personale difficilmente superabile: ha vinto 32 dei 33 punti giocati al servizio, tutti i 20 del primo set e 24 di fila, numeri complicati da produrre anche per il miglior Isner o Opelka… Servendo così bene, tutto il suo tennis è filato via liscio, pulito, agile, sicuro. Continuo. Una bellezza vederlo dominare in campo finalmente libero da tensioni, pensando solo a far parlare la racchetta e nient’altro.
    Tutto ha funzionato nel gioco del carrarino, veloce e incisivo anche in risposta, dove spesso ha messo in difficoltà Thompson. L’australiano ha accusato qualche problema muscolare alla gamba sinistra, era forse un filo più lento e meno reattivo rispetto alla sua splendida vittoria vs. Nadal della scorsa settimana, ma questo non deve in alcun modo sminuire l’ottima prestazione dell’azzurro, bravissimo a comandare i tempi di gioco, variare continuamente angoli e spin alla palla. Proprio con continui cambi di ritmo non ha mai lasciato al rivale il tempo per girarsi col diritto e spingere a tutta, così che è Jordan è stato costretto a venire a rete il più possibile per uscire dalla sapiente ragnatela tattica imbastita da Lorenzo.
    La partita si è subito messa bene, con un break immediato Musetti ha potuto fare corsa di testa, e questo gli ha dato la sicurezza per giocare i suoi turni di battuta senza una sbavatura. Thompson non mai riuscito a trovare ritmo in risposta, ha provato a cambiare la sua posizione e prendersi qualche rischio, ma la precisione al servizio di Lorenzo è stata clamorosa. Ha chiuso il match servendo il 73% di prime palle in campo, vincendo il 96% con la prima un clamoroso 100% con la seconda. Jordan non ha certo brillato in risposta, ma il merito è stato soprattutto della precisione di Lorenzo, bravissimo a cambiare continuamente direttrice, spin e velocità. Ha servito anche oltre i 200 km/h, ma sapientemente talvolta ha rallentato e usato al massimo lo slice, per non dare mai punti di riferimento all’avversario, rimasto totalmente in balia del toscano per tutta la partita,
    Quando riesci a servire così bene, è un bell’andare… Una sicurezza che ha permesso a Musetti di orchestrare a proprio piacimento i ritmi di gioco nei suoi game, e quindi prendersi anche qualche bel rischio in risposta. Più del suo “solito” rovescio lungo linea, oggi dalla riga di fondo ha brillato il diritto in costruzione dell’azzurro. Non l’ha mai perso, spingendo bene una palla carica per allontanare il rivale dal campo e quindi via con un cambio di ritmo, spesso cross stretto, oppure due passi avanti e accelerazione lungo linea precisa. È impossibile trovare qualcosa di negativo nella prestazione di Musetti. Un rischio poteva essere distrarsi, vista la superiorità in campo, prendersi una pausa mentale che poteva rimettere in gioco l’avversario, per fortuna invece l’allievo di Tartarini ha tenuto giù l’acceleratore per tutta l’ora e mezzo di gioco, senza mai staccare la spina. L’esser riuscito a tenere al massimo l’attenzione per l’intera durata del match è un aspetto parimenti importante alla resa del servizio.
    È una vittoria importante, che gli apre le porte dei quarti di finale, e soprattutto un’iniezione di fiducia, esattamente la medicina di cui “Muso” ha assolutamente bisogno per lasciare alle spalle il triste grigiore e le incertezze che hanno segnato i suoi ultimi mesi di attività. Vincere aiuta a vincere, ma anche come lo fai è decisivo. Lorenzo oggi ha dimostrato a se stesso di poter giocare un grande tennis e di poterlo fare senza sbavature. Divertendosi. Bravo!
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Lorenzo scatta benissimo dai blocchi: risponde alle prime palle di Thompson e sul 15-30 ne spara una diritto d’incontro molto profonda, subito ottiene due palle break. Con un’altra risposta di diritto, stavolta in totale anticipo cross, lascia fermo l’australiano, per un BREAK immediato. Bene anche al servizio, prima palla in campo e molto incisivo col colpo successivo, diritto da tre quarti campo e il “suo” rovescio lungo linea, 2-0 con un parziale di 8 punti a 1. Jordan stenta ad entrare in partita e liberare il braccio nello scambio, ma anche per merito di un ottimo Musetti, davvero veloce in campo e pronto a variare i ritmi. Thompson sfrutta con un paio di intelligenti S&V sulle seconde palle una posizione troppo arretrata di Lorenzo in risposta, muove lo score nel match. L’azzurro è molto sicuro nei suoi game di battuta, cerca ed esegue anche un paio di smorzate eccellenti, come un tocco di volo che mette in luce la sua sensibilità e “costringe” il pubblico locale a un caloroso applauso. 4-2 Musetti, non ha ancora perso un punto al servizio, davvero efficace la sua prima palla (che veleggia sicura a 200 km/h di media). Thompson è in difficoltà a imporre la sua spinta sulle palle varie del toscano, a volta cariche di spin, altre lente e tagliate, tanto che la discesa a rete – sfruttando il campo lasciato aperto da Musetti – dopo il servizio diventa il suo schema più efficace. Eccellente come “Muso” riesca a variare angolo e rotazione al servizio, la risposta dell’australiano è totalmente inefficace. Altro game a zero per Musetti, 16 punti a 0 nei suoi turni di battuta. Il risposta sul 5-3 Lorenzo forza il game ai vantaggi e con un cambio di ritmo in back e attacco chiuso bene di volo strappa il primo Set Point. Lo annulla Thompson con uno smash al rimbalzo non così facile. È il game più lungo e combattuto dell’incontro, grande schermaglia tra gli attacchi dell’australiano e le risposte dell’italiano. Con un servizio potente Jordan si porta 4-5, dopo 18 punti. Musetti serve per il set. E continua a servire molto bene, tra angoli stretti e qualche botta al centro. Con un Ace al T (secondo del match) vola 40-0, Tre Set Point. Altro gran servizio esterno, chiude 6-4. Un break immediato, ma poi Lorenzo NON ha perso un solo punto nei suoi game di battuta!
    Il secondo set inizia dopo un trattamento medico subito da Thompson, il trainer ha lavorato sulla coscia sinistra. In effetti nel corso del primo parziale è parso meno rapido nell’aggredire la palla e recuperare sulle variazioni dell’azzurro. Jordan vince il primo game al servizio. Lorenzo continua a servire molto bene, l’angolo slice da destra è veloce e stretto, si apre il campo e quindi fa correre il rivale, che non ha mai il tempo per caricare a tutta il diritto. Con un Ace, Musetti vince a zero anche questo turno di battuta, 24 punti a 0, 1-1. Terzo game, sul 30-15 in risposta Musetti mette in mostra due accelerazioni cross clamorose, di un’anticipo, potenza e precisione magistrali. È un big-point che lo accende, altra risposta e accelerazione col diritto. 30-40, palla break per l’azzurro. “Muso” ringrazia Jordan per un regalo, sbaglia totalmente l’angolo della volée, è un gioco da ragazzi per Lorenzo toccare la palla nel lato di campo totalmente sguarnito del rivale. BREAK Musetti, avanti 2-1 e servizio. Si interrompe a 24 l’incredibile striscia di punti vinti al servizio da Musetti, Thompson finalmente trova il guizzo in risposta. Non si scompone Lorenzo, trova con precisione la riga esterna con la battuta, e comandando col diritto consolida il vantaggio, 3-1. Esterna tutta la propria frustrazione Jordan dandosi un paio di racchettate sulle gambe, che oggi non vanno come sperato, mentre le risposte di Musetti sono continue ed efficaci. Con un paio di diritti a tutta (uno che quasi colpisce un Thompson inerme sotto rete), Lorenzo vola o-40, tre chance per il doppio allungo che “profumano” di MP. L’australiano annulla la prima con un incursione a rete perfetta, spreca invece Musetti sulla seconda, il passante di rovescio in avanzamento non era facile ma per la sua mano era possibile. Thompson combina un vero disastro sulla terza, una volée a campo spalancato toccata molto fuori. Erroraccio che gli costa il DOPPIO BREAK, 4-1 e servizio avanti Musetti, ormai in totale contro del match. Il toscano gioca sul velluto, braccio sciolto, tutto gli riesce, con l’avversario ormai già “in doccia” mentalmente. Musetti chiude 6-1 col Terzo BREAK, portando a casa una vittoria importantissima, soprattutto perché arrivata con una prestazione al servizio impeccabile e imponendo i suoi schemi. Vola ai quarti Lorenzo, dove trova il kazako Bublik. Sarà una partita totalmente diversa, ma l’importante è esserci e giocare.

    [4] Lorenzo Musetti vs Jordan Thompson ATP Adelaide Lorenzo Musetti [4]66 Jordan Thompson41 Vincitore: Musetti ServizioSvolgimentoSet 2J. Thompson 15-0 ace 15-15 15-30 15-405-1 → 6-1L. Musetti 15-0 30-0 40-04-1 → 5-1J. Thompson 0-15 0-30 0-40 15-40 30-403-1 → 4-1L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 3-1J. Thompson 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-1 → 2-1L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace0-1 → 1-1J. Thompson 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace5-4 → 6-4J. Thompson 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-405-3 → 5-4L. Musetti 15-0 30-0 40-04-3 → 5-3J. Thompson 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace ace4-2 → 4-3L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace3-2 → 4-2J. Thompson 0-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-1 → 3-2L. Musetti 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1J. Thompson 15-0 30-0 30-15 40-152-0 → 2-1L. Musetti 15-0 30-0 40-01-0 → 2-0J. Thompson 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Nadal non sfrutta 3 match point vs. Thompson a Brisbane, è rimontato e sconfitto. Preoccupa l’anca di Rafa

    Jordan Thompson, n.55 ATP

    Tre match point non sfruttati, rimonta e sconfitta, con l’aggravante di un probabile risentimento all’anca malandata dopo oltre tre ore di lotta. Davvero un brutto film quello vissuto da Rafael Nadal nei quarti di finale dell’ATP 250 di Brisbane, una situazione che getta ombre e preoccupazione per gli Australian Open (al via il prossimo 14 gennaio) e il resto della sua stagione. Il maiorchino dopo le ottime prestazioni nei suoi primi due match in Australia, appena rientrato dopo un anno di stop per l’ennesimo infortunio e operazione, è incappato in una battaglia davvero intensa, terminata con una sconfitta contro il tennista locale Jordan Thompson, uscito vittorioso per 5-7 7-6(6) 6-3. Nadal è partito discretamente bene, ha vinto il primo set sfruttando un pessimo turno di servizio del n.55 ATP sul 6-5, con un doppio fallo ed un paio di erroracci sotto la massima pressione, che ha consegnato il parziale allo spagnolo.
    La partita pareva ben indirizzata dalla parte del 22 volte campione Slam, ma l’australiano ha avuto il merito di non mollare, giocare un tennis solido, costringendo Rafa alla lotta, a molti sprint e rincorse. Come si dice in gergo, “l’ha tenuto lì”, a combattere palla dopo palla, e la ruggine accumulata per i 349 giorni di stop alla fine è venuta fuori alla lunga distanza. Quel che è grave per Rafa sono i tre Match Point non sfruttati, uno nel decimo game del secondo set ed altri due nel tiebreak, quando era al comando per 6 punti a 4. Thompson ha vinto 4 punti di fila, ha allungato il match al terzo set, dove ha messo la freccia nel quarto gioco, volando al comando per 3-1 e reggendo sino al 6-3 conclusivo, che gli ha regalato una vittoria in rimonta prestigiosa e meritata. Bravo Jordan a crescere nell’intensità di gioco dal secondo set, quando tutti invece si attendevano l’allungo e vittoria di Nadal.
    L’australiano è progressivamente cresciuto, è stato sempre più veloce in campo, rispondendo meglio e pronto a venire avanti a prendersi il punto dopo un affondo con il quale spostava lateralmente Rafa, apparso via via sempre più lento e meno pronto ad anticipare la palla con l’avanzare del match. Thompson ha costruito la sua vittoria con la resistenza nel secondo parziale: è stato bravo ad annullare tre palle break nel quarto gioco del secondo set, e poi il primo match point servendo sul 5-4. Tutto si è deciso in un tiebreak carico di suspense in cui Nadal ha allungato, aveva di fatto la vittoria in pugno, ma i due match point dal 6-4 non se li è giocati con la grinta e potenza devastante dei giorni migliori. Thompson è stato bravissimo ad annullare una palla match con un allungo felino sulla rete, un big point che gli ha dato lo sprint per vincere il tiebreak e quindi comandare nel terzo set.
    Le cose cominciano ad andare male per lo spagnolo. Guarda il suo angolo con qualche smorfia, si tocca l’anca infortunata lo scorso anno. L’australiano ottiene il break, è in vantaggio, e Nadal chiede un medical time out per un fastidio alla coscia destra. Thompson non trema, vince con merito.

    Comeback COMPLETE @jordanthommmo2 saves 3 match points to defeat Nadal on his return 5-7 7-6 6-3 and reach the last 4 in Brisbane#BrisbaneTennis pic.twitter.com/4r5IMtYCfP
    — Tennis TV (@TennisTV) January 5, 2024

    Nadal non era dispiaciuto nel corso della partita, il livello di gioco è stato complessivamente piuttosto buono. L’essere arrivato a tre match point è il segnale evidente che il tennis di Rafa è di ottima qualità. Poteva averla chiusa lì, con una bella semifinale contro Dimitrov ad attenderlo. Invece ha incassato la prima sconfitta del 2024, e soprattutto è uscito dal campo tra gli applausi ma con una smorfia non proprio confortante.
    A questo punto sarà importante ascoltare le parole di Nadal nel dopo partita, per capire l’entità del problema sofferto, se è solo un risentimento per la fatica accumulata – il match è stato molto intenso fisicamente – oppure c’è di nuovo qualcosa che non va.
    Curiosamente, il rientro di Rafa è molto simile a quello vissuto da Federer nel 2021. Lo svizzero rientrò a Doha dopo un discreto stop, arrivò nei quarti di finale e perse non sfruttando un match point. Stesso destino di Nadal a Brisbane, QF e sconfitta non sfruttando tre chance per la vittoria.
    Marco Mazzoni

    [WC] Rafael Nadal vs Jordan Thompson (non prima ore: 11:00)ATP Brisbane Rafael Nadal763 Jordan Thompson576 Vincitore: Thompson ServizioSvolgimentoSet 3J. Thompson 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-5 → 3-6R. Nadal 0-15 15-15 30-15 40-152-5 → 3-5J. Thompson 15-0 30-0 30-15 40-15 ace2-4 → 2-5R. Nadal 15-0 30-0 40-0 ace1-4 → 2-4J. Thompson 15-0 30-0 ace 40-01-3 → 1-4R. Nadal 15-0 30-0 30-15 30-30 30-401-2 → 1-3J. Thompson 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 40-301-1 → 1-2R. Nadal 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-400-1 → 1-1J. Thompson 0-15 df 15-15 15-30 30-30 40-30 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* 3*-0 3*-1 3-2* 3-3* 4*-3 5*-3 5-4* 6-4* 6*-5 6*-6 6-7*6-6 → 6-7J. Thompson 15-0 30-0 30-15 40-156-5 → 6-6R. Nadal 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-405-5 → 6-5J. Thompson 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-405-4 → 5-5R. Nadal 15-0 30-0 40-0 ace4-4 → 5-4J. Thompson 15-0 30-0 40-0 ace4-3 → 4-4R. Nadal 15-0 30-0 40-0 ace3-3 → 4-3J. Thompson 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-2 → 3-3R. Nadal 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2J. Thompson 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-402-1 → 2-2R. Nadal 0-15 0-30 df 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-1 → 2-1J. Thompson 15-0 30-0 40-0 ace 40-151-0 → 1-1R. Nadal 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1J. Thompson 0-15 0-30 df 0-40 15-406-5 → 7-5R. Nadal 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-30 40-40 A-40 ace5-5 → 6-5J. Thompson 15-0 ace 30-0 40-05-4 → 5-5R. Nadal 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-404-4 → 5-4J. Thompson 0-15 0-30 0-40 15-403-4 → 4-4R. Nadal 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A3-3 → 3-4J. Thompson 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 df A-40 ace 40-40 A-40 40-40 A-403-2 → 3-3R. Nadal 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-402-2 → 3-2J. Thompson 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-1 → 2-2R. Nadal 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 2-1J. Thompson 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1R. Nadal 15-0 15-15 30-15 ace 40-150-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Jordan Thompson: “Avremmo potuto fare meglio, a partire dall’atteggiamento”

    Di Redazione

    Esordio da dimenticare per la Vero Volley Milano nei quarti di finale di Champions League: più che per la sconfitta sul campo delle campionesse d’Europa, il 3-0 rimediato sul campo del VakifBank Istanbul colpisce negativamente per l’approccio della squadra italiana, mai in grado di impensierire le avversarie. A confermarlo è Jordan Thompson nel dopopartita: “Ci sono tante cose che stasera avremmo potuto fare meglio, a partire dall’atteggiamento che abbiamo avuto nel momento di difficoltà. Sapevamo che il VakifBank è una grande squadra, ma dobbiamo rimanere in partita con maggiore attenzione quando le cose non vanno“.

    Al ritorno servirà una vera e propria impresa per ribaltare il risultato, ma in generale la Vero Volley ha bisogno di un rendimento migliore nei big match: “Dovremo cercare di essere più aggressive e lottare con generosità – dice Thompson – se vogliamo giocarci certe gare. Ora dovremo ripartire con carattere e determinazione, perché già sabato ci aspetta una sfida non semplice contro Cuneo. Giocata questa gara penseremo al ritorno contro il VakifBank di martedì“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Vero Volley ancora senza cinque nazionali, ma nelle prossime ore arriva Jordan Thompson

    Foto Volleyball World Di Due doppie sedute dedicate prevalentemente alla tecnica e una mezza giornata di allenamento con la palla: ecco il menù che accompagnerà la Vero Volley femminile alla chiusura della settima settimana di preparazione. Con l’esordio stagionale in Serie A1 femminile fissato sabato 22 ottobre, ore 20.30, all’Arena di Monza, contro la Wash4Green Pinerolo, per la prima giornata di andata, le […] LEGGI TUTTO

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    Jordan Thompson riparte dal campionato di Athletes Unlimited?

    Di Redazione La seconda edizione del campionato professionistico USA organizzato da Athletes Unlimited potrebbe fregiarsi di un nome di grande prestigio: sembra infatti che Jordan Thompson, opposta della nazionale, abbia scelto proprio la manifestazione di Dallas (che si svolgerà dal 16 marzo al 16 aprile) per riprendere gradualmente l’attività dopo l’infortunio che la tormenta dalla scorsa estate. Thompson, separatasi dall’Eczacibasi a metà stagione, aveva dichiarato ai nostri microfoni che avrebbe valutato a metà gennaio le sue condizioni, concedendosi un po’ di tempo per recuperare pienamente dal problema alla caviglia occorsole durante le Olimpiadi di Tokyo. LEGGI TUTTO

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    Jordan Thompson: “Tornerò al 100% per metà gennaio”

    Di Alessandro Garotta “Si lasciano i ricchi, si lasciano quelli che non avrebbero i soldi per lasciarsi, si lasciano gli innamorati, si lasciano persino quelli che si erano messi insieme per non lasciarsi soli. Si lasciano tutti, è solo questione di quando“. La citazione è di Ester Viola, dal suo divertente romanzo d’esordio “L’amore è eterno finché non risponde”. Prima o poi divorziano tutti: il quando, per Jordan Thompson e l’Eczacibasi Dynavit Istanbul, è arrivato poche settimane fa. Dopo un lungo, quanto estenuante, tentativo di riaccendere una fiamma spenta, come spesso succede ai separati in casa. Infatti, in un comunicato, la società turca ha ufficializzato la separazione consensuale, con ringraziamenti per l’anno e mezzo trascorso insieme, che in sostanza significa soltanto una convivenza fattasi impossibile. Soprattutto per una diversa visione tra l’Eczacibasi e lo staff medico della nazionale statunitense riguardo a un infortunio dell’opposta risalente alle Olimpiadi di Tokyo. Così, per scoprire qualche dettaglio in più, abbiamo chiesto a Thompson di raccontarci meglio cosa è successo.  Jordan, innanzitutto come stai adesso? “Sto molto bene e sono contenta che la mia caviglia potrà tornare al 100% per metà gennaio. Ora mi trovo negli Stati Uniti per sottopormi a un trattamento adeguato e permettere alla mia caviglia di guarire correttamente, in base alle raccomandazioni dei medici della nazionale statunitense, del team di fisioterapisti e di Karch Kiraly“. Dopo una stagione e mezzo, hai deciso di rescindere il tuo contratto con l’Eczacibasi Dynavit Istanbul. Come sei arrivata a questa decisione? “Le condizioni della mia caviglia non stavano migliorando poiché continuavo ad allenarmi e a giocarci sopra per cercare di performare ad alti livelli. Perciò, ho deciso di mettere al primo posto la mia salute a lungo termine, con l’obiettivo di avere una carriera lunga e senza troppi problemi fisici: la soluzione migliore per me era di seguire le raccomandazioni dello staff medico della nazionale, tornare negli USA per la riabilitazione e prevenire lesioni più gravi“. Foto TVF Come mai avevi deciso di restare all’Eczacibasi, nonostante che in squadra ci fosse un altro opposto molto forte come Tijana Boskovic? “Avevo un contratto di due anni e l’Eczacibasi mi aveva comunicato la sua volontà di confermarmi nonostante ci fosse anche Tijana. Le mie aspettative ad inizio stagione erano di aiutare la squadra in ogni modo possibile e crescere partita dopo partita“. Alla fine, come valuti la tua esperienza con il club neroarancio? Hai qualche rimpianto? “L’Eczacibasi è un club di livello mondiale e ho apprezzato la mia esperienza con loro. Forse, essendo giovane, al momento della scelta non avevo analizzato al meglio la situazione. Infatti, la mia posizione naturale è quella di opposto: per esprimere tutto il mio potenziale e continuare a crescere ho bisogno di essere schierata lì. Per il prosieguo della mia carriera, quindi, valuterò le opportunità che mi permetteranno di giocare da opposto titolare in squadre importanti“. Hai un ultimo messaggio per i tifosi dell’Eczacibasi? “Vorrei ringraziarli per il loro continuo sostegno! I tifosi dell’Eczacibasi mi hanno sostenuto e incoraggiato in ogni momento, soprattutto quando ero al lavoro per recuperare dall’infortunio: ho avvertito da parte loro tanto amore e l’ho apprezzato molto“. Quali sono i tuoi piani per la seconda parte della stagione? “Per adesso l’obiettivo è di guarire il prima possibile. Sono pronta a cercare una squadra per la seconda metà di stagione, ma in questo momento è più importante il mio recupero. Voglio tornare ad essere la giocatrice che so di poter essere, e continuare a crescere e migliorare il mio gioco“. Foto FIVB Facciamo un passo indietro e parliamo di Tokyo 2020. Ci racconti com’è stata la tua esperienza alle Olimpiadi? “Quando ripenso alla scorsa estate mi sento davvero orgogliosa di partecipare al programma pallavolistico degli USA, anche se ho vissuto solo una parte del viaggio che ha portato il nostro gruppo a Tokyo: infatti, sono stata chiamata per la prima volta in nazionale senior nel 2019. Fin dalla fase di preparazione ci sono stati davvero tanto lavoro e impegno. Sono felice che alla fine siamo riuscite a fare la storia, e grata di far parte di quel gruppo, che ho cercato aiutare in ogni modo possibile. Ovviamente dopo il mio infortunio ero triste e arrabbiata, ma sapevo di avere comunque un ruolo da svolgere, e non importava se in campo o in panchina“. Quale pensi sia stata la vostra miglior partita a Tokyo come squadra? E a livello personale? “Credo che durante l’arco di tutto il torneo abbiamo giocato molto bene come squadra, ma forse la partita che spicca maggiormente è la finale per la medaglia d’oro contro il Brasile. Sapevamo quanto le giocatrici avversarie avessero talento e la capacità di non arrendersi mai. Ma ripensando al modo in cui abbiamo controllato la partita, sono orgogliosa del nostro approccio e del fatto che non abbiamo mollato mai. Invece, a livello personale, la mia miglior performance è stata quella contro la Cina, una squadra piena di talento che può contare su alcune tra le migliori giocatrici al mondo. Sapendo questo, ero un po’ tesa prima del match. Tuttavia, le mie compagne erano riuscite a trasmettermi così tanta fiducia che una volta in campo mi sentivo libera di poter esprimere il mio gioco: sono davvero soddisfatta di ciò che ho fatto quel giorno“. Foto FIVB Dopo la medaglia d’oro olimpica, hai ancora qualche sogno pallavolistico da realizzare? “Non ho ancora raggiunto tutti gli obiettivi che mi sono prefissata nella pallavolo, anche perché penso di avere ancora ampi margini di crescita. Onestamente, sono convinta che le mie performance alle Olimpiadi abbiano mostrato solo una piccola parte della giocatrice che so di essere. Quindi, mi piacerebbe vivere stagioni di successo a livello di club e partecipare ancora alle Olimpiadi“. Nel 2022 sono in programma i Mondiali. Ci stai già pensando? “Sono entusiasta al pensiero di vivere una nuova estate in nazionale e avere la possibilità di partecipare ai Campionati del Mondo! Penso che sarà interessante vedere come proseguirà la nostra crescita: abbiamo ancora più fame di vincere e sono sicura che continueremo a lavorare duramente per migliorare sia come singoli sia come collettivo“. LEGGI TUTTO

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    Jordan Thompson smentisce le voci: “Non giocherò a Vallefoglia”

    Di Redazione Non sarà la statunitense Jordan Thompson, fin qui grande protagonista delle Olimpiadi di Tokyo con la sua nazionale, la nuova opposta della Megabox Vallefoglia. A riportare la smentita della giocatrice è stato – in un post su Instagram – il telecronista Rai Marco Fantasia, inviato in Giappone, dopo la partita tra gli USA e la Cina. La (clamorosa) voce dell’arrivo in Italia della promettente attaccante, lo scorso anno all’Eczacibasi VitrA Istanbul, si era diffusa all’inizio di giugno sulla scorta delle indiscrezioni riportate dai media turchi. Resta ora da vedere su quale soluzione offensiva punterà la squadra marchigiana, che non ha più a disposizione neppure Barbara Dapic: la croata è stata infatti scelta dal Viteos NUC per rimpiazzare la statunitense Holly Toliver, che ha risolto il contratto prima dell’inizio della stagione. Il club svizzero ha ufficializzato proprio ieri la notizia. (fonte: Instagram Marco Fantasia) LEGGI TUTTO

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    L’Eczacibasi scommette su Chiaka Ogbogu e insegue Jordan Thompson

    Foto Imoco Volley Di Sono settimane particolarmente importanti per l’Eczacibasi VitrA Istanbul, che deve fare i conti con il possibile addio di Carli Lloyd e Lauren Gibbemeyer: entrambe le giocatrici statunitensi – come la connazionale Karsta Lowe – stanno valutando il proprio futuro e non bisogna escludere la possibilità che possano appendere le ginocchiere al chiodo. Nel frattempo, il […] LEGGI TUTTO