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    Le 10 cose che resteranno delle ATP Finals 2023

    Il Pala Alpitour di Torino (foto Marco Mazzoni)

    Le ATP Finals 2023 sono andate in archivio con il successo dell’immenso Novak Djokovic, in un’edizione che resterà legata per sempre al nome e alle imprese di Jannik Sinner. Di seguito le 10 cose che non potremo dimenticare di quest’avventura incredibile.
    1 – Non è più un sogno, è realtà. Per troppo tempo ipotizzare che un tennista italiano potesse entrare nel Gotha del tennis internazionale a giocarsi i titoli più ambiti o addirittura il vertice del ranking è stato solo un sogno, troppo ardito per rischiare di diventare realtà, quasi peccato anche il solo sussurrarlo… Il 2023 di Jannik Sinner e la chiusura della sua straordinaria stagione spazzano via ogni indugio. Sinner merita il suo posto tra i migliori, ha tutto quel che serve per restarci e migliorare ancora, andando a vincere i più grandi appuntamenti della disciplina. Non è riuscito nell’impresa di trionfare nella terza edizione delle Finals a Torino, ma ha battuto 4 top10 nel torneo, 8 di fila dallo scorso settembre. Ha battuto tutti gli attuali top 10, andando a stanarli con un tennis di altissima qualità, adattandolo anche alle esigenze. Troppo bravo. Jannik Sinner dal 2024 scenderà in campo in ogni appuntamento con l’obiettivo di arrivare fino in fondo. Non gli manca niente. Quando hai un talento come il suo puntare al massimo non è arroganza, è la normalità.
    2 – Djokovic infinito. Mai commettere l’errore di dare per morto il più grande vincente e lottatore dello sport. Jannik l’ha battuto nel girone. Quella sconfitta è stata un detonatore, ha fatto esplodere dentro di lui ancor più voglia di vincere, di rivincita. La correttezza di Sinner l’ha portato in semifinale – poteva esser eliminato se l’azzurro avesse mollato nel terzo set vs. Rune… – e negli ultimi due incontri Novak ha alzato il livello in modo fantastico, battendo il futuro della disciplina, prima Carlos, poi Jannik. Gli anni passano, per suo stesso dire saranno Alcaraz e Sinner portare avanti lo sport nei prossimi anni, ma al momento questo fantastico tiranno non ancora alcuna voglia di abdicare. Enorme.
    3 – Un torneo di qualità totale, destinato a proseguire. Le ATP Finals, giunte al terzo anno a Torino, sono una scommessa ampiamente vinta ma il Presidente Binaghi ha dichiarato che nel 2025 quest’avventura non finirà. Gaudenzi è stato più cauto sull’argomento “futuro”, pur riconoscendo che mai come a Torino le Finals sono state “abbracciate” dalla città, dal paese, da quell’amore italico che travolge e sorprende. Spalti pieni, atmosfera incredibile, una città bella come Torino che si è tirata a lucido e ha accolto tutto e tutti con una precisione e qualità assolute. Chi ha vissuto almeno una giornata delle Finals torna a casa arricchito. Speriamo che Binaghi vinca anche quest’ennesima scommessa, perché a noi il masters in Italia piace da matti…
    4 – Alcaraz col fiato “corto”. Carlos ha Torino ha esordito alle Finals e come era “classico” per il suo più noto connazionale Nadal è arrivato a fine stagione piuttosto scarico, fisicamente e mentalmente. Le similitudini tra i due grandi spagnoli non sono poi così tante, giocando un tennis completamente diverso, ma entrambi chiedono il massimo a corpo e testa, tanto che dopo US Open le loro prestazioni sono calate. Ferrero, coach di Alcaraz, ha affermato un concetto molto chiaro: “Se vuoi essere il migliore devi comportarti come il migliore ed essere professionale tutto l’anno. È quello che è e dobbiamo accettarlo. Questo è il calendario che abbiamo”. Carlos aveva parlato di una certa stanchezza dopo mesi intensi di grandi battaglie. Probabilmente nel team dell’iberico ci saranno alcuni ripensamenti e aggiustamenti, per migliorare la gestione delle energie di Alcaraz.
    5 – Occhio a Rune in salute. Ha penato per mesi con una schiena mal messa Holger Rune, ma appena è tornato a posto si è rivisto subito quell’acerrimo lottatore che può diventare una vera spina nel fianco. È servito il miglior Sinner per scrollarselo di dosso, in una partita che non valeva più niente per Jannik e che, col senno di poi, forse sarebbe stato “meglio” aver lasciato correr via. E non solo per eliminare Djokovic, ma soprattutto per risparmiare energie che in finale sono mancate. Col senno di poi non si scrivono le pagine di storia, quindi inutile continuare con altre congetture. Quel che è certo è che Rune ha dato segnali importanti di ripresa. Vedremo se il lavoro con Boris Becker porterà benefici al suo tennis, ancora un po’ grezzo in varie situazioni. Nel 2024 il danese potrebbe essere l’outsider di lusso in ogni grande torneo.
    6 – Tsitsipas, così non va. Non è uscito “benissimo” dalle ATP Finals Stefanos Tsitsipas. Che sia una persona complessa è risaputo, ma affermare nel giro di due giorni “Sto benissimo, sono pronto a competere, chi mette in giro certe voci?” e poi “Ho fatto molte visite, ho malissimo alla schiena, è un dolore che non potevo gestire” è alquanto singolare. Ma c’è qualcosa di assai ben più grave della sua brutta uscita dal torneo… Visto dal vivo, la sua palla “non va”. Non va più come nel recente passato. Diamogli il beneficio del dubbio per condizioni fisiche non al meglio, ma sono mesi e mesi che il suo tennis langue, ormai messo in crisi da moltissimi avversari, non solo dai big. Confrontato alla velocità di palla e intensità di Sinner, il gioco del greco pareva non una ma due categorie indietro. Urge ritrovare la miglior forma fisica, ma anche qualcosa di nuovo, altrimenti la carriera di Tsitsipas rischia di entrare in un crepuscolo anticipato, e sarebbe un vero peccato.
    7 – Campo veloce, spettacolo assicurato. Tutti i giocatori sono stati concordi: il campo di Torino è stato il più rapido dell’anno, anche più dell’erba. Che qualità media c’è stata nei match delle Finals? Altissima. Ci sono state partite disumane dominate solo da Ace? Nessuna. È l’ennesima conferma che le condizioni medie sul tour sono troppo, troppo lente. Velocizzare di nuovo il gioco deve essere il primo obiettivo dal 2024. Basta pantani.
    8 – Ascolti tv, il tennis “tira”. 6 milioni e 686mila spettatori per Sinner in finale. Numeri altissimi anche per gli altri match trasmessi dalla Rai nel torneo. Abbiamo il personaggio, certo, ma è forse il momento di capitalizzare tutto ciò riportando un po’ più di tennis sulla tv pubblica. Abbiamo Supertennis, che è stato uno strumento indispensabile a costruire il nuovo “boom” della disciplina in Italia, ma averlo sulla tv di stato è oggettivamente un’altra cosa. Oltretutto pare che dal 2024 quasi tutto il tennis sarà su Sky Sport, vedremo che accordi verrano trovati per la distribuzione dei tornei. Ma forse avere almeno parte degli Slam in chiaro su “mamma Rai” potrebbe essere un ritorno terribilmente gradito e importante.
    9 – Via il doppio, dentro le ragazze? È stato uno degli argomenti di discussione a Torino nelle pause tra i vari match delle Finals. Viste le disastrose condizioni affrontate dalle migliori al mondo a Cancun per le WTA Finals, e la scintillante organizzazione del Masters maschile, beh, ipotizzare una pronta fusione dei due tornei potrebbe essere un’ancora di salvataggio per il tour femminile. I doppisti potrebbero farsene una ragione, ma c’è un rischio concreto: sarebbe brutto se l’evento femminile, una volta integrato a quello maschile, passasse parimenti in secondo piano. Il pubblico probabilmente apprezzerebbe, e anche i cari biglietti per sedersi nel Pala Alpitour avrebbero un valore maggiore. Pro e Contro, ce ne sono tanti. Gaudenzi continua a parlare di maggior integrazione tra i due circuiti. Vedremo.
    10 – Voto 10 al pubblico. Sinner è stato portato per mano, con un calore indescrivibile, sino alla finale. Ma rispetto alle “medie” e tristezze a cui abbiamo assistito in passato, pochi sono stati i momenti di scorrettezza a danno degli altri giocatori con l’italiano in campo. Lo stesso Rune ha ringraziato gli spettatori a Torino, e detto da uno che praticamente ha sempre da ridire col pubblico… La speranza è che l’esempio di Sinner, la correttezza fatta persona, possa essere un veicolo per gli stessi tifosi, per vivere la disciplina con vero spirito sportivo. Calore sì, cattiveria no. Sarebbe un’altra super vittoria targata Jannik.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Piatti su Sinner: “Sono felice per Jannik e non sono sorpreso. Bravo a non ascoltare sterili critiche da persone non competenti”

    Foto d’archivio di Jannik e Riccardo

    Riccardo Piatti ha affidato ai suoi canali social un proprio commento sulla splendida settimana vissuta dal suo ex pupillo Jannik Sinner alle ATP Finals. Riportiamo le parole del coach.
    “In molti mi hanno chiesto un commento sulla partita di ieri di Jannik e in generale sulla sua settimana alle Finals di Torino: giornalisti, amici, addetti ai lavori o semplici curiosi. Onde evitare fraintendimenti, preferisco affidarmi ai miei canali di comunicazione e rispondere a tutti da qui.
    Per prima cosa faccio pubblicamente i complimenti a Jannik (perché privatamente glieli ho già fatti) per questa bellissima settimana, ha giocato un ottimo torneo e un tennis di alto livello. Ci tengo anche a dire che la cosa non mi sorprende più di tanto, perché ho sempre creduto in lui e ho sempre saputo che Jannik era pronto per fare grandi cose, perché in questi anni ha sempre dimostrato una costante crescita, un’incredibile attitudine al lavoro e consistenza nei risultati e nel miglioramento. Non posso che essere felice per questa sua finale, perché come per ogni insegnante, di ogni fascia d’età, è bello vedere i propri “allievi” crescere e diventare grandi, sia fisicamente che sportivamente. La finale di ieri è sicuramente solo la prima di una lunga serie che vincerà e auguro a Jannik un grande in bocca al lupo per questo presente e per il futuro. Come ho sempre detto e sempre dirò “Forzaaa e divertiti”.
    Per concludere, ci tenevo anche a dirgli bravo per non aver ascoltato le inutili critiche ricevute durante la sua ultima mancata partecipazione alla Davis, circa il suo non attaccamento “alla maglia” e al suo sentirsi o meno italiano. Critiche sterili che sono arrivate da persone non competenti e che non conoscono come fare la prestazione di alto livello.
    Jannik, una settimana così alle Finals, i futuri Slam che vincerai e il ranking mondiale sono il miglior modo di dimostrare il tuo attaccamento all’Italia e di far sentire tutti gli italiani orgogliosi di avere uno come te tra i migliori atleti al mondo
    Riccardo”. LEGGI TUTTO

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    Djokovic implacabile, doma Sinner con una prestazione da n.1 e vince per la settima volta le ATP Finals

    Novak Djokovic (foto Getty Images)

    Altro che “maledizione” del Masters… Il campo ha parlato chiarissimo: quando hai di fronte un campione così grande, così pronto a sprigionare fin dai primissimi punti tutta la propria classe, lucidità e intensità di gioco, tutto diventa maledettamente difficile, anche se sei un giocatore formidabile come il Sinner ammirato in tutto il torneo. La legge del più forte oggi è stata una sentenza: Novak Djokovic si è preso una sontuosa rivincita contro Jannik Sinner, dominando l’azzurro anche più del 6-3 6-3 conclusivo dopo 1 ora e 43 minuti di gioco, vincendo per la settima volta in carriera le ATP Finals, record assoluto (stacca Roger Federer a quota sei). Si ipotizzava che sarebbe andato in scena un match un po’ diverso da quello ammirato martedì scorso, perché Sinner aveva tanta fatica fisica e mentale nelle gambe e nella testa, e perché la semifinale vinta ieri sera da Nole vs. Alcaraz aveva discretamente impressionato. Djokovic oggi pomeriggio al Pala Alpitour ha giocato ancor meglio, con un focus mostruoso in ogni momento cruciale del gioco, scavando fin da subito un solco importante sull’azzurro, prendendosi un vantaggio che non ha mollato più, fino al meritato successo. Sinner è parso un po’ sotto tono fisicamente, c’ha messo un’ora ad entrare in moto con la massima – o quasi – velocità dei colpi, ma mai davvero è riuscito ad avvicinare la qualità e intensità delle prestazioni prodotte nei giorni scorsi. Non c’è riuscito perché probabilmente era un po’ provato, ma soprattutto per gli enormi meriti di Novak, impeccabile, perfetto. Fortissimo.
    Questa finale è la foto esatta della forza incredibile di Djokovic, delle qualità superiori che gli hanno permesso di vincere tutto ed elevarsi sopra ad ogni avversario, scrivendo nuovi record storici. Novak ha analizzato freddamente i motivi della sconfitta patita contro Jannik martedì scorso e ha trovato le contro mosse più efficaci per neutralizzare i punti di forza di Sinner e spiccare il volo, fin dai punti punti. Sinner nella partita di round robin aveva vinto perché era riuscito a tenere mentalmente e fisicamente ritmi spettacolari, una velocità di palla superiore al serbo, con grande rischio e intensità, comandando. Per questo Djokovic fin dai primi colpi ha imposto i suoi ritmi, ha dominato i tempi di gioco non finendo mai sotto, ha servito così bene da disinnescare la risposta di Jannik che tanto aveva sofferto. Novak ha chiuso la partita con il 70% di prime palle in campo, vincendo il 91% dei punti, ma il dato fino al 2-0 del secondo parziale è ancor più straordinario: ha perso solo due punti al servizio. Due. In pratica, nei suoi game non c’è stato match.
    Jannik è stato meno esplosivo con le gambe per scattare sulla palla e trovare quelle risponde favolose che tanti punti e situazioni favorevoli gli hanno portato nel torneo, ma la precisione e continuità della battuta del n.1 è stata implacabile. 7 Ace nel primo set e 13 in totale, numeri davvero straordinari, che gli hanno permesso di tenere a distanza il rivale, e quindi in risposta pungere, incidere subito e mettere Jannik in difesa. Martedì scorso Sinner ha servito bene, ha colpito dalla riga di fondo un primo colpo sulla risposta di Nole così potente e profondo da dargli il tempo di gioco. Aveva tirato due, tre palle al centro davvero potenti Jannik, allontanando il rivale dalla riga fondo e via l’accelerazione col diritto lungo linea, o il rovescio cross, o l’attacco. Grandissima velocità dei colpi e di copertura del campo, che gli permetteva di comandare. Oggi il pallino del gioco l’ha sempre tenuto Novak, troppo bravo a rispondere al centro, profondo, e quindi aprire subito l’angolo mandando Jannik a rincorrere. Non è nemmeno retrocesso così tanto all’indietro l’azzurro, ma poche volte ha avuto la forza nelle gambe per entrare a tutta sui colpi cadenzati e precisi del rivale e così ribaltare l’inerzia a suo favore. C’è riuscito solo nel secondo set quando era già sotto di break, dopo aver subito un parziale micidiale di 14 punti di fila che hanno di fatto dato la partita al n.1.
    Solo dal 2-0 Sinner si è finalmente messo in moto. È stata una reazione più emotiva che tecnica, sospinto dalla sua grinta e dal pubblico. Il diritto è tornato a tratti potentissimo, ma non sempre costante; col rovescio ha rischiato qualche lungo linea, e pure delle variazioni tra smorzate e attacchi, ma tutto in modo estemporaneo e mai stabile. Non gli è mancata la lucidità, piuttosto la forza per fare il primo passo e imporsi. Il primo passo di Djokovic è stato uno scatto da centometrista, ha bruciato Jannik costretto a rincorrere, a giocare in posizioni scomode, sempre in affanno. Del resto martedì sera avevamo celebrato una prestazione sublime di Sinner, oltre le migliori aspettative. Era riuscito a produrre un tennis di una potenza, anticipo e continuità sbalorditive visto l’altissimo coefficiente di rischio. Un tennis che per stare in piedi necessita di qualità massima, tutto deve funzionare, colpi testa e gambe. Oggi Djokovic è stato troppo bravo nel pungere e rendere tutto questo impossibile.
    Ci sarebbero anche altri aspetti da analizzare, ma fermiamoci qua. Celebriamo l’immenso Campione chiamato Novak “Nole” Djokovic, il più vincente e forte. Ringraziamo Jannik Sinner per le enormi emozioni che ha regalato in questa settimana. Una settimana che conferma quanto sia diventato forte, ormai al pari di tutti i migliori giocatori. L’edizione 2023 delle Finals si chiude con una sconfitta per Sinner, ma con la consapevolezza che dal 2024, in ogni grande torneo, Jannik sarà da corsa per arrivare sino in fondo. Una settimana che ha riscritto la storia del tennis italiano che è stata un privlegio raccontare e vivere a bordo campo a Torino. Grazie Jannik.
    Marco Mazzoni

    [4] Jannik Sinner vs [1] Novak Djokovic ATP Nitto ATP Finals Jannik Sinner [4]33 Novak Djokovic [1]66 Vincitore: Djokovic ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 30-403-5 → 3-6N. Djokovic 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace3-4 → 3-5J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 ace2-4 → 3-4N. Djokovic 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-3 → 2-4J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 40-151-3 → 2-3N. Djokovic 15-0 ace 30-0 ace 40-0 ace1-2 → 1-3J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 ace A-400-2 → 1-2N. Djokovic 15-0 30-0 ace 40-0 ace0-1 → 0-2J. Sinner 0-15 0-30 0-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1N. Djokovic 15-0 30-0 ace 40-03-5 → 3-6J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 ace ace2-5 → 3-5N. Djokovic 15-0 ace 30-0 40-02-4 → 2-5J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace 40-151-4 → 2-4N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-3 → 1-4J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A1-2 → 1-3N. Djokovic 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 ace1-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1N. Djokovic 15-0 30-0 ace 40-0 ace0-0 → 0-1
    !DOCTYPE html >Statistiche Tennis: Sinner vs Djokovic

    Statistiche
    🇮🇹 Sinner
    🇷🇸 Djokovic

    Aces
    8
    13

    Double Faults
    1
    0

    First Serve (%)
    49/74 (66%)
    32/46 (70%)

    1st Serve Points Won
    28/49 (57%)
    29/32 (91%)

    2nd Serve Points Won
    12/25 (48%)
    9/14 (64%)

    Break Points Saved
    5/8 (63%)
    2/2 (100%)

    Service Games Played
    9
    9

    Return Rating
    45
    166

    1st Serve Return Points Won
    3/32 (9%)
    21/49 (43%)

    2nd Serve Return Points Won
    5/14 (36%)
    13/25 (52%)

    Break Points Converted
    0/2 (0%)
    3/8 (38%)

    Return Games Played
    9
    9

    Net Points Won
    3/8 (38%)
    4/8 (50%)

    Winners
    19
    20

    Unforced Errors
    12
    5

    Service Points Won
    40/74 (54%)
    38/46 (83%)

    Return Points Won
    8/46 (17%)
    34/74 (46%)

    Total Points Won
    48/120 (40%)
    72/120 (60%)

    Max Speed
    212 km/h
    210 km/h

    1st Serve Average Speed
    199 km/h
    195 km/h

    2nd Serve Average Speed
    166 km/h
    155 km/h LEGGI TUTTO

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    Sinner e la… “maledizione” del Masters

    Jannik e Novak, di nuovo di fronte oggi pomeriggio

    Non solo Novak Djokovic… Jannik Sinner nella sua prima finale alle ATP Finals (0re 18) dovrà affrontare di nuovo il n.1 del mondo, in grandissimo spolvero ieri sera in semifinale contro Alcaraz, ma anche un altro scomodissimo “avversario”: la temuta “maledizione del Masters”. Nella storia della manifestazione infatti è capitato ben 20 volte che all’atto conclusivo si siano affrontati due tennisti che già si erano sfidati nel girone, e i numeri parlano chiaro. Solo in 8 occasioni chi ha vinto il match del round Robin si è ripetuto anche in finale, mentre per 12 volte chi è stato sconfitto si è preso la rivincita in finale, alzando la coppa del “Maestro”.
    Vediamole nel dettaglio.
    8 vittorie sia nel round robin che in finale:
    1978 – McEnroe su Ashe
    1981 – Lendl su Gerulaitis
    2001 – Hewitt su Grosjean
    2003 – Federer su Agassi
    2004 – Federer su Hewitt
    2008 – Djokovic su Davydenko
    2011 – Federer su Tsonga
    2017 – Dimitrov su Goffin

    Queste invece le 12 finali nelle quali il vincitore si è preso una bella rivincita dopo esser stato battuto nel round robin:
    1976 – Orantes su Fibak
    1987 – Wilander su Edberg
    1989 – Edberg su Becker
    1990 – Agassi su Edberg
    1994 – Sampras su Becker
    1996 – Sampras su Becker
    1999 – Sampras su Agassi
    2000 – Kuerten su Agassi
    2005 – Nalbandian su Federer
    2015 – Djokovic su Federer
    2018 – Zverev su Djokovic
    2021 – Zverev su Medvedev

    Sinner avrà una doppia montagna da scalare, un fortissimo Djokovic e pure la cabala. Le ATP Finals sono un torneo estremamente affascinante, l’unico con i gironi che consentono questa anomalia. Non è facile per un tennista, abituato alla regola secolare “chi vince avanza, chi perde va a casa”, ritrovarsi di fronte proprio all’atto decisivo un giocatore battuto pochi giorni prima. È qualcosa di davvero complicato da gestire mentalmente, oltre alla difficoltà del valore degli avversari, i migliori otto dell’anno. Se Jannik riuscirà a vincere la quinta partita del torneo – tutte! – e battere per la seconda volta Djokovic in una settimana, non solo alzerà la coppa delle Finals, suo più grande successo in carriera, ma avrà compiuto un autentico capolavoro.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Atp Finals, è di nuovo Sinner-Djokovic: le quote premiano il serbo, ma Jannik può sognare il titolo

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo – Foto Getty Images

    Cinque giorni dopo, è ancora Jannik Sinner contro Novak Djokovic: dopo aver avuto la meglio nel round robin delle Atp Finals, infatti, l’altoatesino ritrova il serbo nel match che vale il titolo. Il pronostico vede “Nole” avanti nelle quote, dopo la prova di forza in semifinale contro Carlos Alcaraz, ma Sinner ha tutte le carte in regola per stupire di nuovo tutti: gli esperti, infatti, vedono il successo di Djokovic tra 1,52 e 1,56, mentre per il colpaccio di Sinner si sale tra 2,37 e 2,48. Battere Djokovic una volta, infatti, è difficilissimo; farlo due volte consecutivamente sarebbe un’impresa leggendaria, per un atleta, Sinner, che ha già riscritto la storia del tennis italiano, arrivando così avanti nella competizione.
    Occhi puntati, poi, sul set betting, in cui comanda lo 0-2 a favore di Djokovic, a 2,45, mentre si sale a 3,55 per l’1-2. Pagano rispettivamente 4,40 e 4,90, invece, il 2-0 e il 2-1 a favore di Sinner.
    – 🕕 **Orario**: TODAY, 18:00– 🎾 **Partita di Tennis**: Djokovic vs Sinner– 📊 **Scontri diretti**: 3-1– 📈 **Quota Djokovic**: 1.55– 📈 **Quota Sinner**: 2.49 LEGGI TUTTO

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    ATP Finals 2023: I risultati completi delle Finali. LIVE Jannik Sinner vs Novak Djokovic (LIVE e sondaggio)

    Comunque vada l’epico re-match di stasera con il GOAT, voglio pubblicamente ringraziare una serie di persone coinvolte a vario titolo nella nascita del nostro fenomeno tennistico.1- Papà e mamma che quella sera non sono andati al cinema e che lo nacquero al Polo Nord dove la neve alla fine lo ha costretto a diventare un fenomeno indoor
    2- il maestro di tennis a me sconosciuto che per primo gli ha messo una racchetta in mano e soprattutto nelle testa
    3-Jannik bambino che ha deciso che prendeva troppo freddo a sciare
    4-Max Sartori che ha segnalato il giovane Jedi Jannik a Yoda Piatti e che ancora si sta mangiando le mani
    5- Piatti e la sua accademia per aver creato un schiacciasassi da fondocampo
    6-Ancora Piatti che non ha voluto concedere spazio e voce in capitolo al suo allievo e che ancora si sta mangiando le mani
    7-Jannik ragazzo con la testa da Einstein che si è creato un team mozzafiato con i soldi della Nike, Nike che ringraziamo pure lei tanto ma tanto…vi avanzasse qualcosa, allego IBAN
    8-San Cahill e San Vagnozzi che hanno trasformato uno schiacciasassi da fondocampo in giocatore all-court in un paio d’anni, compiendo un vero miracolo tennistico
    8 bis- Naldi e Ferrara che si prendono cura del nostro Jannik, quasi fosse un bebè, che ora vola in campo instancabile e sembra fatto di caucciù arancione
    9-Le palle quadrate d’acciaio di Jannik che probabilmente sono più di due. Non è che per caso Jannik sia originario di Trepalle vicino a Livigno, cosa che certificherebbe il suo status di fenomeno?
    10- La vittoria dell’Italia nella prima guerra mondiale che ha attribuito San Candido a noi, perché sennò ci fregavano pure a ‘sto giro
    Jannik, sei unico! Mi rendi un po’ più scioccamente felice! LEGGI TUTTO

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    ATP Finals 2023 – Torino: Il programma completo di Domenica 19 Novembre. E’ il giorno della finale tra Jannik Sinner e Novak Djokovic

    La finale più giusta, tra i 2 migliori del torneo.. lo Djokovic visto stasera fa paura, partita pressoché perfetta, speravo che Alcaraz lo impegnasse di più, ma lo spagnolo, al di là della prova del serbo, ci ha messo anche del suo.. troppa foga, imprecisione e poca saggezza tattica, spinto come un toro e basta, mah.. domani favorito Djokovic, stiamo entrando nella sua zona, ma lo Jannik attuale è sorprendente, non penso sarà così facile come stasera per il numero 1.. forza Jannik, forza e coraggio!! LEGGI TUTTO

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    Sinner vola sul tennis mondiale, stronca Medvedev e domani si gioca il titolo delle ATP Finals

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Perché amiamo così tanto il tennis? Perché non finisce mai di sorprenderci e può darci gioie indescrivibili. Come fai a catalogare o anche solo trovare una parola calzante per definire quello che sta facendo Jannik Sinner in questo finale di stagione, e in particolare nel Pala Alpitour di Torino… Chi scrive, francamente, non ci riesce. E poche cose mi hanno lasciato senza parole in vita mia. Con un’altra partita mostruosa per qualità tecnica, forza fisica e lucidità mentale, Sinner ha vinto la prima semifinale delle ATP Finals battendo Daniil Medvedev per 6-3 6-7(4) 6-1 al termine di 2 ore e 29 minuti di tensione e puro godimento tennistico-sportivo. La vittoria è stata strameritata, ed è arrivata nel modo meno atteso e per questo ancor più bello.
    Medvedev dopo le ultime due “batoste” rimediate da Jannik negli ultimi scontri, è sceso in campo mai così pronto a dare il suo meglio e tatticamente ha giocato benissimo. In questo sta la grandezza della prestazione e tennis di Sinner nella semifinale odierna: è riuscito a reggere, quindi controbattere, poi incassare e infine volare via stroncando un avversario fortissimo riuscendo a trovare la chiave fisica, tecnica e mentale per ribaltare una partita che si era messa male. Molto male. Infatti l’azzurro nel primo è stato esemplare per come ha annullato una pericolosa palla break nel terzo game e quindi approfittare del primo minimo momento di down al servizio del russo. È scappato via 3-1 Sinner e ha tenuto tutti i suoi turni di battuta nonostante abbia messo in campo solo il 51% di prime. Un capolavoro, c’è riuscito perché ha gestito alla perfezione ogni situazione, non subendo mai mentalmente le sfuriate del rivale, non accettando di scivolare negli scambi prolungati, dove Medvedev è stato – numeri alla mano – assai più forte e incisivo nei primi due set. Chirurgico, la qualità dei grandi quella di saper capitalizzare le chance e tenere. Dal secondo set, sembrava andata in scena una partita diversa.
    Daniil non ci stava a fare per la terza volta la vittima sacrificale, ancor più in casa del rivale… Lui ricordiamo è uno che ebbe nel 2019 la faccia tosta di dire in campo a 23mila newyorkesi infuriati “si si, beccatemi ancora di più e vincerò per voi”. Uscì quasi con la scorta… ma è il segnale di che razza di agonista sia, uno che proprio non vuol perdere mai, ancor più quando le condizioni gli piacciono eccome. Per questo Medvedev nel secondo è stato stellare. Ha servito in modo allucinante, ai livelli del Sampras imprendibile dei 90’s sui prati, come indica chiaramente il suo tabellino nel parziale: ha servito l’81% di prime vincendo l’83% dei punti, ma questi numeri sono stati “sporcati” dagli ultimi game perché era al 95% fino al settimo game… Nel tiebreak Medvedev ne aveva di più, forte di un set nel quale era riuscito a trovare una posizione più avanzata nel campo, comandare lui alle sue velocità, anzi, velocità persino superiori alle sue medie, ma era l’unico modo per tenere fermo un Sinner terribilmente aggressivo, velocissimo in campo e pronto a scaricare enorme potenza dopo il servizio, variare e anche scendere a rete. Un durissimo Daniil si è preso il tiebreak, e alzi mano chi non pensava che il terzo set sarebbe stato duro, fin troppo, per Sinner.
    Invece ecco la sorpresa, l’incredibile qualità di Jannik. Tiene un ottimo turno di battuta e in risposta nel secondo gioco risponde tanto, cerca la smorzata, tiene una posizione in risposta molto avanzata. Vuole mettere pressione al rivale – che era pure uscito dal campo a farsi massaggiare un fianco… Medvedev ha perso il comando del tempo di gioco, Sinner stringe l’angolo, rischia, alza la parabola e poi tira fortissimo. Obiettivo togliere il ritmo all’avversario che incredibilmente collassa mentalmente sparando una seconda palla folle a 208 km/h alla terza chance di break. Follia di Daniil certo, ma chi l’ha portato al limite? Chi gli ha fatto capire che la musica rispetto al secondo set era cambiata? Jan-The-Fox, il nostro straordinario Campione che ha azzannato sportivamente la partita ed ha messo le marce alte, tornado a comandare ogni angolo del campo con rimi altissimi alternati a belle variazioni, e tornando anche a servire bene. Il doppio break che lo porta 5-1 sono le olive nel Martini, con un ultimo game da cineteca per forza ed abilità. Chiude nel tripudio del pubblico italiano. Batte Medvedev per la terza volta di fila, e ottavo Top10 di fila da US Open. Quarta vittoria di fila al Masters, ma basta numeri.
    Questa vittoria va oltre ai numeri, pur essendo storica. Sinner ha vinto perché ha messo in campo un tennis di una qualità tecnica, fisica e mentale straordinaria. Ripetiamo questi tre elementi: tecnica di gioco, fisico, mente. Solo abbinando alla perfezione questi tre ingredienti puoi cucinare un piatto stellato. E il tennis di Jannik quest’autunno vale un numero infinito di Stelle Michelin. La prestazione di Sinner oggi è sbalorditiva perché non ha minimamente pagato la pressione dell’occasione (testa), il tosto rivale che voleva fortissimamente una rivincita (testa), anzi è andato a spingere quando contava, ribaltando situazioni difficili e imponendo il suo tennis (testa e fisico); Jannik ha retto alla grande in un secondo set nel quale Medvedev ha portato il livello atletico dello scontro ai livelli massimi (fisico), senza pagarlo nel terzo set, anzi scattando dai blocchi ancor più forte e “cattivo” (fisico). E che tennis, che colpi. Che Selezione di colpi.
    Questo dal punto di vista tecnico è stato il capolavoro di Jannik, non un colpo in particolare ma l’abilità nella loro selezione, nel produrre le giocate adeguate al contesto, tirando fortissimo o più piano, toccando la palla o venendo a rete. Clamoroso come abbia scelto lucidamente e quindi prodotto tanti servizi Slice da destra che hanno spedito Medvedev a rispondere nelle Langhe… Ancor più bello come abbia retto col rovescio e trovato in molte occasioni una profondità che ha fatto retrocedere il rivale in molti scambi nei quali era andato sotto. Superlativa la potenza del diritto, lungo linea ma anche cross, all’uscita dal servizio, una “manata” che manco Bud Spencer d’annata per prendersi il campo e il punto. Sinner ha governato i suoi game con una velocità media altissima, ma non solo. Anche variando, con qualche taglio, la smorzata, l’apertura del campo. Jannik ha vinto perché è riuscito ad andare sopra a Medvedev rubandogli tempo e spazio, portandolo all’estremo, e quindi capitalizzando i suoi errori.
    Ci sarebbe ancora tanto da dire su questa partita, ma basta così. È un sogno che diventa realtà. In questo momento Jannik Sinner è in una striscia aperta di 17 vittorie nelle ultime 18 partite, nelle quali ha sconfitto 8 top 10, tra cui anche il n.1 Djokovic, tre volte Medvedev, e una volta Alcaraz. Non è peccato affermare che oggi, 18 novembre, Jannik Sinner ha fatto la storia per il tennis italiano, primo azzurro in finale alle Finals, ma soprattutto è il tennista più in forma e forte al mondo. Domani attende Novak o Carlos. Sarà un’altra partita eccezionale.
    Marco Mazzoni

    [4] Jannik Sinner vs [3] Daniil MedvedevATP Nitto ATP Finals Jannik Sinner [4]666 Daniil Medvedev [3]371 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 30-0 40-05-1 → 6-1D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A4-1 → 5-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-303-1 → 4-1D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 40-15 ace3-0 → 3-1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-152-0 → 3-0D. Medvedev 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A df1-0 → 2-0J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 ace 1*-1 1-2* 1-3* 2*-3 2*-4 3-4* 3-5* 3*-6 4*-66-6 → 6-7J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-6 → 6-6D. Medvedev 15-0 30-15 30-30 40-305-5 → 5-6J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 ace4-5 → 5-5D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-4 → 4-5J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 ace3-4 → 4-4D. Medvedev 15-15 ace 30-15 40-153-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 40-15 ace2-2 → 2-3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-30 40-40 A-40 ace1-2 → 2-2D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 ace ace1-1 → 1-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 ace0-1 → 1-1D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-155-3 → 6-3D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 40-15 ace5-2 → 5-3J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 40-304-2 → 5-2D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 ace 40-154-1 → 4-2J. Sinner 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace3-1 → 4-1D. Medvedev 15-0 40-0 40-15 40-40 df 40-A2-1 → 3-1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 2-1D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-300-0 → 1-0
    Statistiche Tennis: Sinner vs Medvedev

    Statistiche
    🇮🇹 Sinner
    🇷🇺 Medvedev

    Aces
    10
    10

    Double Faults
    2
    2

    First Serve (%)
    60/104 (58%)
    55/88 (63%)

    1st Serve Points Won
    50/60 (83%)
    44/55 (80%)

    2nd Serve Points Won
    21/44 (48%)
    12/33 (36%)

    Break Points Saved
    2/2 (100%)
    4/7 (57%)

    Service Games Played
    15
    13

    Return Rating
    150
    69

    1st Serve Return Points Won
    11/55 (20%)
    10/60 (17%)

    2nd Serve Return Points Won
    21/33 (64%)
    23/44 (52%)

    Break Points Converted
    3/7 (43%)
    0/2 (0%)

    Return Games Played
    15
    13

    Net Points Won
    17/20 (85%)
    12/21 (57%)

    Winners
    27
    28

    Unforced Errors
    31
    38

    Service Points Won
    71/104 (68%)
    56/88 (64%)

    Return Points Won
    32/88 (36%)
    33/104 (32%)

    Total Points Won
    103/192 (54%)
    89/192 (46%)

    Max Speed
    212 km/h
    214 km/h

    1st Serve Average Speed
    197 km/h
    203 km/h

    2nd Serve Average Speed
    147 km/h
    164 km/h LEGGI TUTTO