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    Evans principe di Monaco, doppietta Jaguar nell’ePrix a Montecarlo

    Se la qualifica ha esaltato la velocità Porsche, in gara lo sviluppo dei 29 giri (più 2 di recupero per altrettante fasi di Safety Car, sebbene con 5 giri passati in neutralizzazione) ha visto Evans e Cassidy fare gara di testa dal giro 12 in avanti. Prima, un breve alternarsi tra Wehrlein e Vandoorne, con la Safety Car entrata al giro 5 per un incidente importante di Mortara, finito contro le barriere alla prima variante della Piscina.

    Another look at the incident that brought out the @PorscheRaces Safety Car.#MonacoEPrix pic.twitter.com/Q3PrF8jYa8
    — Formula E (@FIAFormulaE) April 27, 2024

    Safety Car e ripartenza a Monaco
    Gruppo compattato e 4 giri dietro Safety Car, poi la ripartenza con Evans, Cassidy, Vandoorne, Wehrlein, Guenther nell’ordine. I sorpassi più interessanti sono nelle retrovie, con il recupero di Dennis partito 18° e risalito fino alla top ten. Montecarlo da dimenticare per il campione del mondo, finito con la monoposto danneggiata (e addio alle speranze di zona punti), a causa di una toccata causata da Sette Camara nel tunnel.

    More front wing drama for @AndrettiFE! This time it’s @JakeDennis19 with damage, forcing him to return to the pits.#MonacoEPrix pic.twitter.com/3h6Lx6btWu
    — Formula E (@FIAFormulaE) April 27, 2024

    I contatti, i danni alle ali anteriori, hanno accompagnato uno sviluppo dell’ePrix con poche emozioni in testa. È al giro 22 che si delinea il gruppetto di quattro macchine apparentemente in grado di giocarsi la vittoria: Evans-Cassidy su Jaguar, Vandoorne-Vergne su DS Penske.
    Ma dura poco il quartetto, il tempo di ricompattare il gruppo, fase seguita da una seconda Safety Car entrata al giro 22 per rimuovere la macchina di Mueller finita contro le barriere alla Rascasse, per un incidente innescato dalla McLaren di Hughes. Tutto azzerato e volata finale che si decide su 5 giri nei quali Evans allunga su Cassidy, a sua volta ad aprire un margine sulle DS Penske.

    SAFETY CAR The @abtmotorsport of @nico_mueller is in the wall after making contact with Hughes! #MonacoEPrix @PorscheRaces pic.twitter.com/3hPOxyravT
    — Formula E (@FIAFormulaE) April 27, 2024

    Mitch Evans principe di Monaco
    Arriva finalmente la vittoria per Evans a Montecarlo, oltre al rilancio delle proprie chance nel mondiale Piloti: “Ho provato a vincere qui anche quando ero in GP2, poi in Formula E: è davvero speciale riuscirci finalmente oggi, dopo un avvio di stagione relativamente un difficile”. 
    Chi raccoglie poco, dopo la pole in qualifica, è Porsche. Wehrlein chiude quinto, in difesa da un Rowland che con Nissan ha saputo risollevare una qualifica disastrosa (15°) e colleziona punti importanti in ottica iridata. Chiudono la top ten Da Costa settimo, Fenestraz ottavo, Guenther e Nato.
    Il prossimo appuntamento del mondiale di Formula E sarà a Berlino, due ePrix nel week end dell’11 e 12 maggio dove Wehrlein si presenterà da leader con 102 punti, Cassidy primo inseguitore a 95, poi Dennis a 89, Rowland a 88 ed Evans a 77 punti.
    Formula E, il calendario delle gare LEGGI TUTTO

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    Jaguar regina di Berlino: ma in gara1 c’è anche la Maserati sul podio

    Incidenti e ritiri, attacchi alla posizione finiti male, recuperi dal fondo interrotti quando ormai alle soglie del podio. È il contorno nel quale ad avere la meglio sono le due Jaguar ufficiali, su un podio completato da Maserati, che ottiene il miglior risultato stagionale. 
    Maserati, finalmente!
    Prestazione convincente per il Tridente, con un ultimo giro di Guenther appassionante per come è andato ad attaccare Buemi su Envision, in difficoltà con l’energia. 
    All’ultima curva i due entrano in contatto, poi è una gara di accelerazione fin sotto il traguardo, dove Maserati mette il musetto davanti a Envision. Jaguar ottiene la prima doppietta in Formula E, Maserati il primo podio. 

    Brb Admin needs to go for a lie down… That was INCREDIBLE.@SABIC #BerlinEPrix pic.twitter.com/TSU7ewEiwN
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) April 22, 2023

    Prima doppietta per il Giaguaro
    “L’ultima gara era stata speciale, sul podio eravamo tutti motorizzati Jaguar; quest’altra è speciale per la prima doppietta. È stata una gara difficilissima da gestire sull’energia e non mi aspettavo di vincere. È una vittoria inattesa per come siamo andati negli ultimi anni su questa pista”, commenta Mitch Evans.
    Buemi chiude quarto, poi arriva Cassidy sull’altra Envision, bravo a rimontare dall’ultima posizione, dov’era finito durante la seconda Safety Car, costretto a un passaggio ai box. Sesto arriva Wehrlein, leader del mondiale, seguito da Vergne, Lotterer, Mortara e Rowland.
    Avvio sorprendente di Ticktum
    Accade di tutto nei 43 giri effettivi dell’ePrix. In partenza è Ticktum a partire a fionda, senza curarsi troppo di una gestione dell’energia che, invece, condizionerà l’intero ePrix. L’inglese di NIO guadagna giri di gloria, al comando fino al nono passaggio.
    Vandoorne a muro
    Poi, al giro 20, entra in contatto con Vandoorne, entrambi sono costretti al ritiro e la Safety Car entra per la seconda volta (la prima per pulire la pista dai detriti dei numerosi contatti). Vandoorne che proprio in partenza aveva guadagnato lo slancio buono per passare in testa ma ha contenuto l’attacco su Buemi e Bird, gestendo l’energia. 

    This is Vandoorne’s first DNF since New York in 2021 ? @SABIC #BerlinEPrix pic.twitter.com/AuURwfufQV
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) April 22, 2023

    La gestione strategica dell’Attack Mode ha portato molti piloti a esaurire le attivazioni nella prima parte di corsa. Non ha prodotto un vero vantaggio la potenza extra, in termini di posizioni recuperate.
    Il recupero interrotto di Da Costa  
    Prima dell’assalto decisivo alla leadership dell’ePrix, con Evans ad attaccare Buemi al giro 40, le Jaguar si sono trovate in testa con Bird e lo stesso Evans nella girandola di sorpassi e capovolgimenti di fronte. 
    Dalle retrovie le Porsche hanno recuperato posizioni, con un ottimo Da Costa – partito 19° – ad approfittare degli eventi e salire fino al quarto posto. Tutto vanificato dalla rottura della sospensione anteriore sinistra, centrato dalla Andretti di Dennis. L’inglese va all’attacco di Guenther al giro 31 ma perde il controllo della monoposto al tornantino e tocca l’anteriore sinistra della Porsche quanto basta per rompere la sospensione. 

    OH MY GOODNESS! Jake Dennis is in the wall in the most dramatic fashion, clipping da Costa in the process!@SABIC #BerlinEPrix pic.twitter.com/u6EMx32Xk1
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) April 22, 2023

    La gara delle Maserati, invece, è solida e vede Mortara e Guenther sempre presenti dentro la top ten. Per la Tipo Folgore anche un passaggio in testa all’ePrix, prima di retrocedere e chiudere la gara con un finale avvincente e Guenther in battaglia con Buemi. Domenica si replica, con la qualifica alle 10:40 e gara-2 dell’ePrix di Berlino alle 15:04. LEGGI TUTTO

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    Formula E: Evans O Rei di San Palo, il podio del Brasile è tutto Jaguar

    Si accende dal giro 20 la corsa, alla ripartenza dopo la seconda Safety Car. Le posizioni definite dalla qualifica sono mescolate e Cassidy si ritrova al comando e lo conserva fino al giro 32, ovvero, 1 oltre la distanza di gara prevista, 3 prima della bandiera a scacchi, per il recupero parziale dei giri passati dietro Safety Car.
    Jaguar si prende il podio
    Cassidy, Evans, Da Costa, Vandoorne, Wehrlein, Vergne, Bird, sono 7 piloti tutti in corsa per il successo tra giro 20 e giro 29. L’attivazione dell’Attack Mode ritocca un po’ la fisionomia della classifica ma sono le Jaguar a correre con il passo migliore. Così, emerge un terzetto formato da Cassidy, Evans e Bird, a staccarsi dagli altri, da Vandoorne, Vergne e Da Costa, autore il portoghese di Porsche di un lungo al giro 25. 
    A tre giri dal termine, un attacco spettacolare nei metri finali della staccata, in fondo al lunghissimo dritto di partenza, posiziona Evans in testa, con Cassidy davanti all’altra Jaguar di Bird. 

    MITCH EVANS TAKES THE LEAD OF THE @JULIUSBAER #SAOPAULOEPRIX!!! pic.twitter.com/BiDUnnfYrQ
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) March 25, 2023

    “Questa vittoria arriva nel momento giusto, la macchina era veloce. Un uno-due-tre Jaguar, entrambe le squadre hanno operato bene. Noi abbiamo svolto un gran lavoro di preparazione al simulatore, non era una gara facile sotto il profilo strategico.
    In gara ho provato a costruire il mio momento nel quale usare il vantaggio di energia, sono felicissimo di conquistare punti importanti”, racconta Evans.
    Un ePrix di San Paolo corso su un circuito velocissimo per gli allunghi in serie, interrotti da curve lente che hanno movimentato la gara, per le opportunità di sorpasso e i tamponamenti (svariati) a danneggiare le monoposto.

    Annnnnnnd breathe ‍The final moments of an incredible race in Brazil @JuliusBaer #SaoPauloEPrix pic.twitter.com/ZOAjAW5Gyn
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) March 25, 2023

    Cassidy conquista punti pesanti
    Sul podio finiscono tre monoposto motorizzate Jaguar, essendo Envision Racing team cliente. È la prima volta di due piloti neozelandesi sul podio, con Evans e Cassidy. Contento dell’esito finale è anche il kiwi di Envision: “Sono felicissimo del podio, con una gara come questa. È stata la Formula E nella sua massima espressione. C’erano molte ragioni per lasciare andare Mitch, c’era il serio rischio di finire terzo. Ho provato di tutto per vincere ma alla fine è il miglior risultato che potessimo ottenere”. Prima dell’ePrix, Cassidy nel mondiale era quinto con 43 punti, staccato di 37 da Wehrlein.
    Bird, l’errore di Hyderabad consiglia cautela
    Chi, invece, ammette di esserci andato cauto con l’aggressività nel finale è Sam Bird. Le immagini dell’ePrix di Hyderabad, nel quale Bird ha fatto strike e centrato la Jaguar gemella di Evans, hanno avuto un ruolo nella condotta di gara di Bird: “E’ incredibile per Jaguar riuscire a monopolizzare tuti i posti sul podio, non penso sia mai riuscito prima. Quanto a me, sono un po’ deluso perché sono arrivato sui primi, però, mi si sono ripresentate le immagini dell’India, mi sono detto di non fare nulla di sciocco e abbiamo portato il risultato a casa”.
    Se i  protagonisti sono tre piloti motorizzati Jaguar, va forte Pascal Wehrlein, che dopo l’errore in qualifica a cacciarlo in 18^ posizione recupera e termina settimo. L’altra Porsche di Da Costa finisce ai piedi del podio, a 3″4 da Evans, a comandare un gruppetto con le DS di Vergne e Vandoorne, poi Wehrlein. Più staccate le due McLaren, ottava e nona con Hughes e Rast.
    Maserati non concretizza
    Chiude la top ten Buemi, davanti a Guenther, unica Maserati all’arrivo. Ancora una volta per il Tridente una gran qualifica non tradotta in punti in gara, tra errori e prestazioni ridimensionate sul passo. Tra poco meno di un mese la Formula E tornerà in pista con la prima gara europea, l’ePrix di Berlino, in programma il 22 e 23 aprile, in un duplice appuntamento con gara-1 e gara-2.

    We go green in São Paulo and it’s chaos into Turn 1! @juliusbaer #SaoPauloEPrix pic.twitter.com/cSiOV4BKmV
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) March 25, 2023 LEGGI TUTTO

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    Una Jaguar per il boss: quando Messina Denaro chiese l'auto armata

    “U siccu” e “Diabolik” sono da sempre i due soprannomi affibbiati a Matteo Messina Denaro, il boss mafioso catturato oggi a Palermo dopo 30 anni di latitanza. Il primo era riferito alla sua corporatura esile, il secondo alla sua passione per il fumetto che raccontava i crimini del famoso assassino. Proprio come lui, Denaro amava le Jaguar, tanto da volerne una esattamente uguale a quella del personaggio.Guarda la galleryJaguar E-Type, l’auto di Diabolik: le foto
    Un optional esagerato
    Secondo la testimonianza di Giacomo Di Girolamo, autore della prima biografia non autorizzata del latitante “Matteo Messina Denaro: l’Invisibile”, il boss mafioso era talmente ossessionato dall’auto di Diabolik da chiedere al suo carrozziere di fiducia di poter montare dei mitra sul cofano della sua vettura, esattamente come sulla E-Type posseduta dal personaggio. Con un grande coraggio, il meccanico rifiutò.
    Certo, per quanto una Jaguar così assurda lo avrebbe rispecchiato nel modo più estremo, un’auto simile avrebbe sicuramente attirato gli sguardi, quello che Messina Denaro non poteva proprio permettersi data la sua lunghissima latitanza. Per questo, per non essere mai trovato (fino ad oggi) il boss girava con modelli assolutamente sobri e “normali” proprio per non dare nell’occhio. Dal suo primo omicidio a 18 anni, il mafioso si è mosso tra Trapani, Palermo, Mazara e Castelvetrano con una Golf GTI bianca e successivamente con un’Alfa 164 sempre di color bianco sulla quale viaggiava anche insieme a Totò Riina. Naturalmente la passione per le Jaguar non poteva rimanere solo tale: il boss se ne comprò una, un Carrera con il quale si recava al mare durante le sue passeggiate domenicali prima di diventare latitante nel 1993.
    Novità nel Gruppo Jaguar-Land Rover: si è dimesso Thierry Bolloré LEGGI TUTTO

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    Paura all'ePrix Seoul: De Vries salvato dall'halo in gara1 vinta da Evans

    Il neozelandese di Jaguar vince a Seoul in modo autorevole, da dominatore. Scatta in griglia terzo, al via salta subito Rowland, partito dalla pole e nelle primissime curve attacca anche Di Grassi, provvisorio leader di gara. 

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    Maxi-incidente e bandiera rossa

    Due minuti di gara e poi il caos, su una pista rimasta umida dalla pioggia del mattino, che ha scritto la griglia di partenza con qualifiche sul bagnato. Finiscono fuori in 8 monoposto sull’ultima curva che porta sul dritto di partenza. Ripartono solo in 2, Nato e Cassidy.

    Fuori dai giochi sono Askew,Turvey, Buemi, De Vries, Lotterer, Ticktum. La Nissan di Buemi è tra le prime macchine a finire lunga, contro le barriere, poi arriva De Vries a tamponarlo e l’Halo a proteggere il casco. 

    Great to see all seven drivers walk away unscathed from this incident at the start of the race.Round 15 is currently under red flag conditions as the cars are recovered from the track.2022 Hana Bank #SeoulEPrix pic.twitter.com/ce7ODepDiS
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) August 13, 2022

    Servono 40 minuti prima che l’ePrix di Seoul possa ripartire, sospeso con bandiera rossa dalla direzione gara.

    Evans in controllo assoluto

    In testa, Evans non è mai stato sotto pressione. L’ePrix è corso via con un gruppetto di macchine, le prime 4, divise da 1 secondo l’una dall’altra. Così Evans, Rowland, Di Grassi e Dennis. Poco più staccati Vandoorne,Vergne, Mortara e Wehrlein. Vandoorne corre con la testa, in mente ha il campionato e gestisce il piazzamento. Con 29 punti ancora in palio in gara-2, poter contare su 21 di margine nei confronti di Evans è una solidissima assicurazione sulla possibilità di vittoria del titolo Piloti.

    Giovinazzi, Sims rovina tutto

    I 45 minuti di corsa vedono un Antonio Giovinazzi correre bene nella top ten, tra la nona e decima posizione. Peccato che a 29 minuti dal termine sia Alexander Sims a tamponarlo e mettere fine alla bella gara di Giovinazzi. Sims penalizzato per la manovra. 

    .@AlexanderSims picks up a five-second penalty for this incident.2022 Hana Bank #SeoulEPrix https://t.co/YysJOZ3GaP
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) August 13, 2022

    Una gara che regala poche emozioni, registra il ritiro di Mortara per un danno alla ruota posteriore destra e, a 2 minuti e 50 dalla bandiera l’incidente di Sims nel settore dello stadio. La Mahindra va contro le barriere e porta la direzione gara a dare prima un Full Course Yellow e, poco dopo, la Safety Car sotto la quale si chiude la gara.

    Domenica, gara-2 dell’ePrix di Seoul, oltre a incoronare il campione del mondo della Stagione 8 sarà la gara numero 100 della serie elettrica, con la quale andrà in “pensione” la Generazione 2 delle monoposto. LEGGI TUTTO

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    Formula E, dopo Roma Evans si prende anche l'ePrix di Giacarta

    We’re back racing! @mitchevans_ immediately makes a move up into P2, following this double lock up from the @DSTECHEETAH driversLIVE timing https://t.co/UA9ig2D3Mc2022 #JakartaEPrix pic.twitter.com/0Ows30jP5t
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) June 4, 2022

    Il sorpasso poi il controllo su Vergne

    Ancora curva 7, stavolta un assalto deciso e senza grandi colpe per il leader di gara, Vergne. Avviene a 6 minuti dal termine, Evans chiude l’inseguimento condotto con il secondo Attack Mode – usato ai meno 14 minuti dal termine – e si prende la testa della corsa.

    WHAT A MOVE from @mitchevans_He swoops down the inside of @JeanEricVergne for the lead in Jakarta!LIVE timing https://t.co/UA9ig2D3Mc2022 #JakartaEPrix pic.twitter.com/FhsyJaftQ6
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) June 4, 2022

    Il passo Jaguar sembrava essere buono per allungare su Vergne e ci è riuscito Mitch Evans, aprendo fino a 1″ di margine. Però, il finale, è stato di gestione per difficoltà sulle gomme posteriori. Vergne a chiudere il gap e provare negli ultimi 2 giri e minuti a riprendere la leadership, senza esito.

    “È stata una buona gara,  merito a Mitch e Jaguar che sono stati semplicemente più veloci. Ho dovuto salvare molta più energia a un certo punto perché le temperature erano molto alte. Dovremo capire perché”, spiega JEV.

    Mortara solido terzo

    L’asfalto molto aggressivo e caldo, ha portato a un ePrix di gestione. Nel finale si è unito alla sfida Evans-Vergne anche Edoardo Mortara. “E’ stato un buon week end qui a Jakarta, abbiamo corso una gara intelligente, siamo riusciti a gestire gomme e batteria: non era facile viste le temperature. Speravamo in quale manovra davanti, un attacco di JEV per guadagnare una posizione “gratis” ma non è successo. Siamo arrivati a 0% sotto la bandiera ma dovevamo gestire a temperatura, perché la potenza diminuiva”, le parole di Mortara a caldo.

    THIS ENDING, THOUGH?! @mitchevans_, @JeanEricVergne & @edomortara all battling it out to the line, for the win – absolutely incredible!If you need us, we’ll be watching this on repeat…2022 #JakartaEPrix pic.twitter.com/AiMRAmDMRL
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) June 4, 2022

    Il pilota Venturi sale ancora sul podio dopo le ottime prestazioni di Berlino e nel mondiale Piloti – terzo – è in partita con Evans quarto, Vergne secondo e Vandoorne, sempre primo nonostante il quinto posto maturato a Jakarta.

    “Abbiamo lavorato molto sull’assetto e sui sistemi per queste temperature. Ci serviva un buon risultato, qui era tutto nuovo e non sapevamo come sarebbe andata. Non siamo mai usciti dalla lotta per il mondiale ma torniamo con una posizione più forte adesso”, commenta Evans. 

    Da Costa giù dal podio, Vandoorne a punti

    Tra i “delusi” dell’ePrix c’è Antonio Felix Da Costa, che non traduce la seconda posizione in griglia in un risultato da podio. Chiude quarto e costrett oa controllare Vandoorne alle spalle, rimontante dalla settima posizione in griglia e autore di un buon ePrix.

    A punti vanno anche Dennis, Di Grassi, Wehrlein – ottavo dopo una qualifica da sesto posto ma arretrato all’11° per un’infrazione tecnica sull’inverter e la rottura dei sigilli dopo Monaco -. Nono chiude Bird davanti a Buemi, entrambi a prendere la posizione su Lotterer, nono in pista ma penalizzato di 5″ per un episodio di gara con De Vries. Foratura per l’olandese nelle battute finali di gara e addio alle ambizioni di punti. Altra gara da dimenticare per Antonio Giovinazzi, ancora a zero punti, costretto al ritiro per problemi di energia alla sua Dragon Penske.

    L’ordine d’arrivo dell’ePrix di Jakarta LEGGI TUTTO

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    Land Rover festeggia il Giubileo della Regina Elisabetta con un Defender 130

    Sta per iniziare la settimana più attesa dell’anno in tutto il Regno Unito. Da domani 2 giugno a domenica 5 Londra sarà addobbata a festa per il Giubileo di Platino della Regina Elisabetta II, sul trono britannico da ben 70 anni. Tanti i simboli del “made in UK” presenti alle celebrazioni, tra i quali Jaguar e Land Rover, protagoniste indiscusse con tanti modelli storici. Per l’occasione, Land Rover ha deciso di donare alla Croce Rossa Britannica una nuova Defender 130 per supportare le operazioni nel Regno Unito. Guarda la galleryTutte le Jaguar e Land Rover presenti al Giubileo di Platino della Regina Elisabetta II

    Nuova Range Rover, quanti muscoli per la versione Sport

    Passato e futuro 

    A prendere parte all’evento saranno ben 26 diverse vetture: due Land Rover Defender amate dalla Regina, tre Jaguar e Land Rover protagoniste dei film “Die Another Day”, “Skyfall” e “No Time To Die” e una collezione di rare Jaguar convertibili, tra e quali una E-type Roadster Series 1 del 1965. Quest’ultima automobile è stata oggetto di un particolare restauro da parte di esperti tecnici della divisione Jaguar Classic Works, i quali l’hanno saputa rendere un vero oggetto da collezione attraverso la colorazione blu metallizzato ispirata alla Union Flag. Tra le vetture sarà presente anche la prima Land Rover mai realizzata, presentata all’Amsterdam Motor Show del 1948.

    Non solo pezzi di storia, Jaguar Land Rover porterà sul tappeto rosso anche dei simboli della sua nuova idea di mobilità elettrica, con una F-PACE Electric Hybrid con specifica livrea dedicata alla musica della batterista Nandi Bushell e una I-PACE Full Electric del trofeo E-Trophy.

    Il corteo percorrerà un tragitto lungo 3 chilometri da The Mall a Buckingham Palace, lo stesso dell’incoronazione di 70 anni fa. Le Jaguar e le Land Rover Presenti saranno protagoniste anche grazie alle due icone dei due brand che siederanno al volante delle vetture, Bear Grylls e Dame Joan Collins.

    Verso le aree più remote

    Chris Davies, Head of Crisis Response della Croce Rossa Britannica, ha dichiarato: “Siamo felici di ricevere la Defender 130 e non vediamo l’ora, nei prossimi mesi, di lavorare con i tecnici Land Rover per apportare le modifiche necessarie. Essendo la versione più lunga mai prodotta di questo veicolo, saremo in grado di utilizzare la sua maggiore capacità per incorporare nuove ed esclusive funzionalità, che supporteranno al meglio la nostra risposta alle emergenze e tutto il lavoro a sostegno delle ambulanze. Le capacità fuoristradistiche del veicolo ci consentiranno di accedere in totale libertà alle aree più remote e di raggiungere le persone colpite da emergenze o disastri in tutto il Regno Unito.”

    “Lieti di festeggiare con lei”

    Chris Thorp, Chief of Staff di Jaguar Land Rover, ha invece raccontato con orgoglio l’emozione di far parte di un evento così importante: “È un vero onore per i nostri veicoli poter partecipare a questa celebrazione per il Platinum Jubilee di Sua Maestà. In qualità di regnante più longeva del Regno Unito, Capo del Commonwealth, sostenitrice di oltre 600 enti di beneficienza, nonché madre, nonna e bisnonna, la regina rappresenta un esempio straordinario e siamo lieti di festeggiare con lei oggi.”

    Cinema, l’inseguimento d’auto più costoso di sempre è tutto Made in Italy LEGGI TUTTO

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    Beckham e il regalo per le nozze del figlio: una Jaguar d'epoca da 458mila euro

    Nello scorso weekend si è celebrato a Palm Beach (Florida) il matrimonio di Brooklyn, il figlio maggiore di David Beckham, con l’attrice ed ereditiera miliardaria Nicola Peltz. L’ex stella del Manchester United e della Nazionale dei Tre Leoni non ha badato a spese, regalando allo sposo una Jaguar d’epoca. Ma non un esemplare qualunque, si tratta di una XK140 del 1954 che è stata trasformata in elettrica. Guarda la galleryDavid Beckham, una Jaguar speciale da 460mila euro per le nozze del figlio
    Un valore da capogiro
    Il modello speciale regalato agli sposi arriva da Lunaz, azienda di restomod di cui David Beckham ha acquisito il 10% delle quote nel giugno 2021 e ha un valore che si aggira sui 500mila dollari (circa 458mila euro), è decapottabile e color azzurro tenue. Un gesto generoso, certo, ma anche una mossa furba per fare ulteriore pubblicità all’azienda di cui è socio. “Questa straordinaria auto è il regalo perfetto per Brooklyn e Nicola. Al tempo stesso d’epoca ed elettrica, simboleggia un futuro luminoso e positivo”, ha commentato David Lorenz, CEO di Lunaz. 
    Non solo Jaguar al matrimonio di Beckham jr. La vettura è stata condotta in pompa magna da David in persona, in compagnia della moglie Victoria, per raggiungere la location del ricevimento. Ma non è stata l’unica auto di lusso protagonista della fastosa cerimonia: l’ex campione ha infatti lasciato la festa a bordo della sua Maserati MC20 nera da 200mila dollari, ormai da tempo nella sua prestigiosa collezione di quattro ruote. 
    David Beckham sceglie Maserati: è pazzo della Levante Trofeo LEGGI TUTTO