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    Trofeo AZIMUT Bergamo / L’ucraino e l’abruzzese

    Andrea Picchione nella foto

    Due territori che hanno sofferto, e stanno ancora soffrendo, si affronteranno in semifinale al Trofeo AZIMUT: l’ucraino Oleksandr Ovcharenko ferma la corsa di Oradini e va a caccia della seconda finale in carriera. Stessa cosa per l’aquilano Andrea Picchione, proveniente dalle qualificazioni.
    Ucraina e Abruzzo sono terre diverse, lontane geograficamente e culturalmente. Ma hanno qualcosa in comune: conoscono la sofferenza. Se quanto sta accadendo a Kiev e dintorni è (triste) cronaca recente, è ancora aperta la ferita del tragico terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009. Queste cose non c’entrano con il tennis, ma è particolarmente emozionante che a giocarsi un posto in finale al Trofeo AZIMUT di Bergamo (15.000$, terra battuta) siano un ucraino e un aquilano, Oleksandr Ovcharenko e Andrea Picchione. Il primo (nato a Kiev ma ormai pugliese d’adozione, al punto che è tesserato per l’Angiulli di Bari) ha superato con autorità Giovanni Oradini, bloccando sul nascere la speranza di avere quattro italiani in semifinale. Come ogni ucraino, Ovcharenko vive con trepidazione quanto sta accadendo nel suo Paese natale: non a caso, sulla sua pagina personale su Facebook ha scelto come immagine un primo piano di sé con i colori giallo e blu, sia dipinti sul suo volto che sullo sfondo. Ma gioca anche bene a tennis: contro il favorito Oradini ha messo il turbo già dal quarto game, aggiudicandosi cinque giochi di fila (da 1-2 a 6-2) e tenendo a bada l’avversario nel secondo set, chiudendo col punteggio di 6-2 6-3 in poco più di cento minuti, evidenziando una potenza superiore alla media. Per lui è la terza semifinale dell’anno, e in caso di vittoria anche sabato raggiungerebbe la seconda finale dopo quella giocata a Prijedor, in Bosnia. Già certo di migliorare il suo best ranking (attualmente al n.599 ATP), Ovcharenko deve ancora vincere il suo primo torneo da professionista, proprio come il suo avversario.
    PICCHIONE E I TOP-400 ATPAndrea Picchione è nato all’Aquila ma da tempo vive in Romagna e si allena presso l’accademia di Giorgio Galimberti, ex davisman azzurro. Partito dalle qualificazioni, ha infilato una grossa sorpresa superando Alexander Weis, numero 2 del tabellone e decisamente favorito della vigilia. Invece Picchione si è imposto col punteggio di 6-3 6-4: gli è bastato un break per set per vincere la partita, gestita da campione, soprattutto al servizio. Basti pensare che non ha concesso palle break, e solo una volta si è trovato ai vantaggi, quando ha servito per chiudere il parziale nel nono game del primo set. Nel secondo è stato addirittura travolgente, perdendo appena quattro punti in cinque turni di battuta. Va detto che Weis non è parso al meglio, come evidenziato già la sera prima contro il lucky loser Catani. In particolare, paga una certa incostanza. Numericamente, non è la vittoria più importante di Picchione, poiché quest’anno aveva già battuto i tedeschi Louis Wessels e Rudolf Molleker, entrambi top-400 ATP, ma significa che il suo livello di gioco è già pronto per misurarsi contro avversari sempre più forti. Già finalista all’evento spagnolo di Nules, lo scorso novembre, anche Picchione andrà a caccia della seconda finale in carriera. I protagonisti della seconda semifinale emergeranno dai match serali, con in campo Andrea Basso (opposto all’argentino Kestelboim) e il main event di giornata, con il derby azzurro tra Riccardo Balzerani e Gianmarco Ferrari. LEGGI TUTTO

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    Trofeo AZIMUT Bergamo / Seydina Andre, un senegalese a Bergamo

    Seydina Andre nella foto

    Quasi 30 anni dopo i fasti di Yahiya Doumbia, il Senegal sogna di ritrovare un tennista. Al Trofeo AZIMUT di Bergamo c’è il 18enne Seydina Andre, gigante di quasi due metri che si allena nella stessa accademia di Daniil Medvedev. Ben 19 italiani nelle qualificazioni a 24 giocatori.
    Quando si accosta il Senegal allo sport è difficile pensare al tennis. Giusto il calcio o l’arrivo della mitica Parigi-Dakar, che tra l’altro ha conservato il nome ma da tempo non arriva più nella capitale senegalese. Chi ha buona memoria ricorderà Yahiya Doumbia, ottimo giocatore degli anni 80-90. Rimase sempre nelle retrovie, salvo due lampi: Lione 1988 e Bordeaux 1995. Due titoli ATP vinti dal nulla e che lo hanno reso una leggenda. Proverà a fare meglio di lui Seydina Andre, attuale numero 1619 ATP, tra i protagonisti più attesi delle qualificazioni del Trofeo AZIMUT (15.000$, terra battuta), torneo ITF in campo al Tennis Club Città dei Mille di Bergamo. In un tabellone a 24 giocatori (sono in palio 6 posti per il tabellone principale), ci sono ben 19 italiani guidati da Andrea Picchione (n.744 ATP, unico top-1000 in gara), ma la curiosità è tutta su Andre, che dopo essere cresciuto a Dakar e aver avuto una discreta carriera junior, lo scorso anno ha avuto la possibilità di trasferisci a Cannes, presso quell’Elite Tennis Center laddove si allena anche il numero 1 del mondo Daniil Medvedev.
    VOLTI NUOVI DA SCOPRIREAlto 197 centimetri, giocatore aggressivo e con il rovescio a una mano, sta tentando la via delle qualificazioni quasi ogni settimana nei tornei ITF. Dalle sue parti credono molto in lui, al punto che un’azienda senegalese (CSE, che si occupa di ingegneria civile e costruzione di edifici) ha scelto di sponsorizzarlo, dandogli una mano nella costosa avventura verso il professionismo. I margini di miglioramento sono enormi, anche perché – per sua stessa ammissione – ha iniziato a fare seriamente preparazione atletica soltanto quando è arrivato in Francia. Al Città dei Mille giocherà il quarto match sul Campo 2 in un programma che inizia alle 11 e se la vedrà con l’argentino Gian Matias Di Natale. Per il resto – come detto – in campo tantissimi italiani che andranno a rafforzare la pattuglia azzurra nel main draw, che sarà sorteggiato domenica dal supervisor ITF Sebastiano Cavarra. Tra i nomi in gara ci sono alcuni abituali frequentatori del circuito ITF (Giorgio Ricca e Filippo Speziali su tutti), poi ci sono diversi personaggi nuovi: proprio per questo, vale la pena fare un salto in Via Martinella già per le qualificazioni, in modo da scoprire nomi oggi sconosciuti ma che in futuro potrebbero diventare molto famosi. La storia di questo torneo lo insegna.
    Tabellone Quali[1] Andrea Picchione vs Ivan La cava Enrico Baldisserri vs [11] Simone Cacciapuoti
    [2] Giorgio Ricca vs Jacopo Bilardo Pijus Vaitiekunas vs [9] Alexandr Binda
    [3] Biagio Gramaticopolo vs Ottaviano Martini Christian Fellin vs [8] Federico Marchetti
    [4] Daniel Bagnolini vs Lorenzo Bresciani Gian Matias Di natale vs [10] Seydina Andre
    [5] Alexander Brown vs Filippo Speziali Tommaso Redaelli vs [12] Leonardo Catani
    [6] Pietro Pampanin vs Samuele Pieri Giulio Colacioppo vs [7] Giovanni Calvano LEGGI TUTTO

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    Trofeo AZIMUT – Samuel Vincent Ruggeri all’esame di bergamasco

    Samuel Vincent Ruggeri – Foto Antonio Milesi

    Il 20enne di Bergamo è il nome più atteso del Trofeo AZIMUT 2022, sesta edizione del rinato torneo ITF del TC Città dei Mille. In un anno ha scalato circa 1.500 posizioni e avrà il tifo di una città che da tempo attende un giocatore di primo piano.
    Si è parlato del torneo ITF di Bergamo anche durante il recente Masters 1000 di Madrid: la stampa mainstream aveva sottolineato il dominio di Novak Djokovic su Gael Monfils, sempre battuto in 18 scontri diretti. Vero in parte: qualcuno, più attento di altri, ha fatto notare che i due si erano affrontati diciotto anni fa sui campi di Via Martinella e – in una sfida tra teenagers – vinse il francese. Quell’edizione rimarrà il paradigma, il punto di riferimento per un torneo di ottimo livello, vetrina ideale per lanciare i campioni del domani. Dopo qualche anno di assenza, il Trofeo AZIMUT (15.000$, terra battuta) è tornato nel 2015 e dal 27 giugno al 3 luglio vivrà la sesta edizione della sua seconda vita. In questi giorni è uscita l’entry list e i bergamaschi sono già in fibrillazione: la città orobica è in prima fila nell’organizzazione di eventi, ma non ha ancora trovato un giocatore di primissimo piano. Forse l’attesa è finita: dodici mesi fa, Samuel Vincent Ruggeri era entrato in tabellone grazie a una wild card concessa dagli organizzatori (giunse nei quarti), mentre quest’anno si presenta da numero 405 ATP, nonché reduce dai primi due titoli in carriera. L’entry list è di ottimo livello, in linea con un buon torneo “M15”, ma è chiaro che Ruggeri sarà l’attrazione principale. C’è grande curiosità per vederlo all’opera in casa, laddove dovrà fronteggiare pressioni inedite: già, perchè nel 2022 ha giocato solo all’estero: Egitto, Croazia e Montenegro. A Bergamo ci saranno amici e conoscenti a fare il tifo per lui, ma anche il peso delle aspettative.
    EVENTO PER TALENT SCOUTAvrà sicuramente una testa di serie importante, visto che l’entry list presenta due soli giocatori meglio piazzati di lui: Louis Wessels (n.321 ATP) e Nicholas David Ionel (n.336). Ci sarà comunque spazio per tanti altri ottimi giocatori, italiani in testa. In questo momento, in sette sono certi di un posto in tabellone: tra loro c’è Riccardo Balzerani, finalista in carica (lo scorso anno perse contro Federico Arnaboldi) e Jacopo Berrettini, fratello minore di Matteo, che in quei giorni proverà a dare l’assalto a Wimbledon. Le norme ITF prevedono che in tabellone ci siano tre giocatori tra i top-100 Junior: per questo, sarà interessante osservare il ceco Jakub Nicod, numero 20 della classifica mondiale giovanile. Dando un’occhiata agli iscritti, in questo momento sarebbe costretto a giocare le qualificazioni il siciliano Luca Potenza, che lo scorso novembre proprio a Bergamo ha centrato la sua prima qualificazione in un Challenger e in questi giorni ha colto un ottimo risultato a Perugia. Ma quando si parla di tornei ITF, i nomi contano fino a un certo punto: le risposte più belle arrivano dal campo. È il bello di questi eventi, laddove l’occhio del talent scout viene esaltato e trova piena realizzazione nello scovare i campioni del domani. E non c’è dubbio che sarà così anche quest’anno, al Tennis Club Città dei Mille. LEGGI TUTTO