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    La Personal Time vince in trasferta con Savigliano (3-1)

    Savigliano 1
    Personal Time 3
    (25-22;  20-25; 24-26; 19-25 )
    SAVIGLIANO: Brugiafreddo 4, Quaranta, Calcagno, Gallo, Carlevaris, Rainero 2, Sacripanti 14, Spagnol 14, Olrnado 4, Turkay 3, Diutto 3, Pistolesi 2. All. Bulleri
    PERSONAL TIME: Baciocco 17, Rocca, Bellese, De Faveri, Giannotti 24, Bellucci 3, Lazzarini, Fusaro 13, Zanatta, Tuccelli, Brucini 1, Cunial 12, Mellano 7, Iannelli.  All. Moretti
    Arbitri: Rachela Pristerà e Denise Galletti
    Primo set. Si parte punto a punto (2-2), prova a scappare Savigliano (5-2). Sul 7-3 arriva il primo time out di Daniele Moretti. Al rientro i piemontesi continuano a scappare (9-3). La forbice si allarga ancora (11-5). I padroni di casa doppiano gli ospiti (14-7). C’è la rimonta della Personal Time che risale fino al -2 (19-17). Sul pareggio arriva il time out di Bulleri (20-20). Al rientro Savigliano (22-20) e time out per rientro. Sbaglia Spagnol in battuta (22-21), punto piemontese (23-21), mette il pallone a terra Baciocco (23-22), poi due punti e primo set per i padroni di casa.
    Secondo set. Identico inizio del primo set (2-2). La Personal Time mette pure il muso avanti con una schiacciata di Cunial (2-3), punto di Baciocco (2-4). I veneti riescono a rimanere avanti (3-5). Gli ospiti riescono a tenere un piccolo margine di vantaggio (11-13).  Parità a quota 14. Ma qui arriva il 5-1 esterno (15-19).  Il set torna in gioco (19-21) con Moretti che chiama time out. La Personal Time regge e arriva a quota 23 con Giannotti, poi Savigliano fa invasione (20-24), Fusaro firma il pareggio (20-25).
    Terzo set.  Come nei set precedenti (2-2). La Personal Time allunga (4-8), accorcia Savigliano (6-8), il muro san donatese porta il nono punto (6-9).  Fusaro conquista il punto (6-10), Bulleri si rifugia in time out. Gli ospiti continuano a tenere in mano il set (16-20). Brucini per il 21° punto, Brugiafreddo fa due punti di fila (19-21), Spagnol accorcia (20-21), il muro saviglianese per il pareggio (21-21). Fusaro per il +1 Personal Time (21-22), attacco veneto fuori (22-22), nuovo punto di Fusaro (22-23), pareggia la squadra di casa (23-23), avanti i veneti (23-24), Savigliano annulla il set point (24-24). Bellucci (24-25), attacca fuori Spagnol (24-26).
    Quarto set. Solito copione e 2-2 come nei set precedenti. Buona parziale per l Personal Time (4-7). Mellano firma il +4 (4-8), Bulleri chiama time out. Al rientro altro punto esterno (4-9). San Donà vola sul +6 con una schiacciata di Giannotti (5-11). Il punteggio va sull’8-13, e poi ancora +5 esterno (13-18). La Personal Time tiene in mano il pallino del gioco (14-19).  L’attacco tiene e i veneti tengono a distanza i piemontesi (16-21).  L’ace di Giannotti vale il +6 (16-22), qui c’è il time out di Bulleri. Muro vincente dei veneti (16-23), Sacripanti (17-23), invasione piemontese (17-24) e match point per gli ospiti.  Battuta fuori di Cunial (18-24), Rainero (19-24), minuto per Moretti. Attacca la Personal Time e la vince (19-25). (119) LEGGI TUTTO

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    Personal Time, ingaggiato Tuccelli

    La Personal Time si rinforza con l’ingaggio di Lorenzo Tuccelli. Il presidente Fabio Zuliani, lo staff dirigenziale e tecnico danno il benvenuto a Lorenzo gli augurano il più sentito in bocca al lupo.
    Lorenzo gioca in posto quattro e andrà a rinforzare la squadra allenata da Daniele Moretti.
    Classe 2005 arriva dal Campobasso di serie A3 dove aveva iniziato la stagione come libero, ha giocato anche in serie B a Piacenza insieme a Leonardo Rocca pure lui nell’organico della Personal Time. (118) LEGGI TUTTO

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    Una serata in Personal Time

    Quella fra Volley Team Club San Donà e Personal Time non è solo una partnership, ma un legame forte con il territorio e con un’azienda da sempre all’avanguardia con gusto e classe.
    In settimana la dirigenza san donatese, lo staff e gli atleti hanno condiviso una splendida cena nell’headquarter di Personal Time.
    Un appuntamento in cui è venuta fuori la convivialità, lo spirito di squadra e della condivisione dei valori.
    Lo sport non è solo su quel terreno di gioco diviso da una rete, ma è un insime di momenti costruttivi sotto tanti punti di vista. (117) LEGGI TUTTO

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    Personal Time, Moretti: “Potevamo fare meglio”

    La grande sfida fra capoliste se l’è aggiudicata Mantova. E’ stata una maratona più che una partita: “Avevo chiesto ai ragazzi un approccio più aggressivo  –commenta coach Moretti- per questa partita, era una  gara delicata con l’altra prima in classifica. Abbiamo iniziato in modo corretto, poi complici gli errori di Mantova è arrivata la vittoria del primo set. Poi loro sono cresciuti, noi ci siamo sgonfiati, la Personal Time ha  fatto 12 errori in attacco e con un’avversaria come Mantova paghi dazio. Questa è una sconfitta che ci brucia”.
    Guarda intervista completa sul canale youtube (115)
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    Personal Time, coach Moretti commenta la sconfitta con Acqui

    Il tecnico della Personal Time Daniele Moretit commenta la prima sconfitta della stagione: “Se guardo i numeri sono stati I dettagli che ci hanno portato a questa battuta d’arresto – dice l’allenatore della Personal Time-, nel primo set ho visto tanta voglia e cooperazione, ero molto soddisfatto. Dopo il 20 punti ci sono state disattenzioni che ci hanno portato a perdere i primi due set giocati sempre punto a punto. Siamo stati poco cinici, la squadra è giovane e deve acquisire certezza. Questo era un esame importante e la Personal Time è stata rimandata”.
    Ascolta l’intervista completa sui nostri canali digitali (110) LEGGI TUTTO

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    Personal Time, la photo gallery di Acqui Terme-Personal Time

    Sul parquet di Valenza è arrivata la prima sconfitta stagionale per la Personal Time, la squadra di Daniele Moretti è stata battuta 3-1 dall’Acqui Terme. Un match davvero molto intenso dove i piemontesi hanno avuto la meglio. La photo gallery del match. (fonte ufficio stampa Acqui Terme) (108) LEGGI TUTTO

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    Basile dopo l’esordio: “Finalmente italiano in un campo di basket”

    Grant, ci racconti le sue sensazioni del debutto. «È stata un’esperienza “super coool”, meravigliosa fantastica, una bella emozione. Avere l’opportunità di indossare la maglia azzurra, in un grande ambiente, direi famigliare, giocando una partita che contava per le qualificazioni. Tutto grande».
    Un’opportunità attesa un anno e mezzo, dal suo arrivo in Italia. «Sì, è qualcosa che aspettavo da tempo, la sognavo, è stato davvero eccitante esserci riuscito. E ora sarò finalmente italiano anche per il campionato, avere la formazione è importante per la mia carriera, non lo nego».
    Ha notato differenze tra il gioco internazionale e quello di campionato? «Fin dagli allenamenti. Rappresentare la Nazionale trasmette a tutti giocatori un livello più alto di emozione e passione, che diventa intensità. Si dà tutto quanto si ha in corpo. Le partite hanno un’intensità palpabile».
    Lei però ha mostrato poca emozione. Primo pallone toccato e canestro da sotto, secondo tiro, una tripla a segno appena ricevuto il pallone. «Sono entrato in campo molto emozionato davvero, sentivo il corpo fremere. Ma su un cambio difensivo dell’Islanda ho ricevuto un fantastico passaggio. Nel secondo caso non c’è stato cambio e allora ho visto spazio e ho tirato. Così mi sono calmato e tutto è diventato più naturale. Poi avere un capitano come Spissu che è anche un gran passatore, ha superato i 250 assist in Nazionale, ti mette in ritmo. Il ct Pozzecco l’aveva detto nel piano partita, passatevi la palla e qualcosa di buono nascerà».
    Al suo arrivo ci aveva detto di dover migliorare in difesa e fisicamente. Adesso? «Devo continuare a sviluppare tutto, trovare il tempo giusto per fare le cose ascoltare. È tutto nuovo, devo crescere a ogni incontro, migliorare in difesa, ma anche le letture in attacco. Qualità mie? Sono versatile, so andare in post, ma anche aprire il campo se marcato da uno più grande o come me».
    Lei è stato portato in Italia da Tortona, che però ha deciso di rescindere la scorsa estate. Cosa ha provato? «Il club ha deciso di andare per la sua strada, ma la mia visione è che fosse importante avere stabilità e spazio per sviluppare il mio gioco. Lo scorso anno, al mio debutto, ho cambiato 4 squadre, non è stato affatto facile. È andata bene a entrambi. E a Cantù ho trovato l’ambiente ideale».
    Ci parli delle sue origini. «Mio bisnonno è partito da Palermo. Sono figlio unico, mio papà Michael giocava a basket in un piccolo college del Wisconsin, poi è stato il mio allenatore alle superiori. Ci troviamo ancora con la famiglia allargata a Natale, si mangiano gli arancini e gli spiedini. Dunque conoscevo la cucina italiana, ma qui è una rivelazione. Ogni posto in cui vai trovi piatti locali, originali».
    Laurea? E cosa conosce adesso del Paese dei suoi avi? «Sono laureato in accounting, sarebbe ragioneria, ma è più legata alle finanze. L’Italia è un Paese fantastico, la gente molto accogliente, disponibile. E ogni posto è unico, una scoperta».
    Suoi obiettivi? «Voglio sviluppare il mio gioco fino al più alto livello europeo. Per il prossimo anno voglio giocare in Serie A, possibilmente con Cantù, grazie alla promozione»
    Il primo impatto con il ct Pozzecco. «Con la sperimentale nel 2023. Conosce il gioco, da ex campione sa cosa provano i giocatori, sa che non siamo perfetti. Mi è stato di grande aiuto nel capire il gioco». LEGGI TUTTO