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    Infortunio ad Alex Erati, il test tra Porto Viro e Prata si ferma

    foto Legavolley Di Si è interrotto anzitempo il secondo allenamento congiunto tra la Delta Group Porto Viro e la Tinet Prata di Pordenone, in programma ieri sera in casa dei friulani. Le due squadre – prossime avversarie nella prima giornata di Serie A2 Credem Banca – hanno deciso di comune accordo di non proseguire il test match dopo l’infortunio occorso […] LEGGI TUTTO

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    MotoGP, il manager di Marquez: “C'è ottimismo sul recupero di Marc”

    ROMA – L’operazione di Marc Marquez è andata bene e lo spagnolo è sulla via del recupero. Ci vorrà tempo per rivederlo in MotoGp ma delle parole del suo manager Emilio Alzamora trapela ottimismo. “Marc si sta riposando dopo l’ultima operazione, per la quale i medici sono molto soddisfatti. L’obiettivo – ha rivelato a Catalunya Radio – era quello di sistemare la rotazione eccessiva dell’omero e fortunatamente è stato raggiunto. Un’operazione decisiva per il prosieguo della sua carriera. Lui ora sta facendo tutto il possibile per tornare al 100% e lottare ancora per il mondiale. Cosa che quest’anno era impossibile a causa del suo problema. Il suo ritorno? Deciderà con i medici, e lo farà non appena sarà sicuro di poter tornare in sella alla sua Honda”.
    Le quattro operazioni di Marquez
    Con quella dello scorso 3 giugno sono ben quattro le operazione all’omero destro dal 2020 per l’iberico. Un calvario che dura ormai da un biennio, in cui non è stato solo l’infortunio al braccio a condizionare Marquez, ma anche il problema della diplopia. Nonostante la condizione mai ottimale raggiunta, il numero 93 è riuscito al rientro a centrare ben tre successi, segno del talento immenso del pilota. Ora, dopo l’ultimo mese ai box, la speranza è che non si debba più tornare sotto ai ferri, speranza oltre che del pilota anche dei vertici Honda, alle prese con una stagione davvero complessa. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, il manager di Marquez: “I medici sono soddisfatti del recupero di Marc”

    ROMA –  Marc Marquez sulla via del recupero. A oltre un mese dall’operazione procede bene il decorso dell’iberico anche se ci vorrà tempo per rivederlo in MotoGp. Tuttavia delle parole del suo manager Emilio Alzamora trapela ottimismo. “Marc si sta riposando dopo l’ultima operazione, per la quale i medici sono molto soddisfatti. L’obiettivo – ha dichiarato a Catalunya Radio – era quello di sistemare la rotazione eccessiva dell’omero e fortunatamente è stato raggiunto. Un’operazione decisiva per il prosieguo della sua carriera. Lui ora sta facendo tutto il possibile per tornare al 100% e lottare ancora per il mondiale. Cosa che quest’anno era impossibile a causa del suo problema. Il suo ritorno? Deciderà con i medici, e lo farà non appena sarà sicuro di poter tornare in sella alla sua Honda”.
    Il calvario di Marquez
    Le quattro operazioni subite all’omero destro dal 2020 ad oggi per l’iberico spiegano solo in parte un calvario che dura ormai da un biennio, in cui non è stato solo l’infortunio al braccio a condizionare Marquez, ma anche il problema della diplopia. Nonostante la condizione mai ottimale raggiunta, il numero 93 è riuscito al rientro a portare a casa ben tre successi, segno del talento immenso del pilota. Ora, dopo l’ultimo mese ai box, la speranza è che non si debba più tornare sotto ai ferri, speranza  anche dei vertici Honda, alle prese con una stagione davvero difficile senza le vittorie del proprio asso. LEGGI TUTTO

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    Thiem rinuncia a tutti i tornei in America Latina. Rienterà a Indian Wells

    Dominic Thiem

    Dominic Thiem sarà solo un turista in America Latina. Nonostante sia volato in Argentina, fiducioso di poter giocare a Buenos Aires e quindi negli altri tornei della “Golden Swing”, ha deciso di rinunciare non solo al torneo di Baires ma anche a quelli di Rio e Santiago. Lo riporta il collega Jose Morgado. L’articolazione che lo tormenta dalla scorsa estate non è ancora al 100%, preferisce non rischiare e rimanda ancora una volta il rientro.
    Thiem ha cercato di contenere il problema, senza ricorrere ad una operazione per non dover sottostare ad una lunga riabilitazione e stop. Evidentemente le cose non stanno proseguendo come sperato, tanto che l’ultima volta che il Campione di US Open 2020 è sceso in campo risale allo scorso giugno.
    Il suo programma a questo punto è rientrare ad Indian Wells. LEGGI TUTTO

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    Possibile operazione al gomito per Tsitsipas

    Stefanos Tsitsipas

    Stefanos Tsitsipas chiude male il 2021. Dopo il ritiro alle Finals per il riacutizzarsi del problema al gomito che lo sta tormentando da diverse settimane, adesso sembra che un intervento chirurgico sia sempre più vicino per risolvere definitivamente il dolore.
    Secondo fonti apprese alle Finals di Torino, il greco è stato visitato dallo stesso specialista che ha trattato Djokovic alcune stagioni fa. Il fastidio del greco sarebbe di natura infiammatoria, ma con terapie conservative stentano ad arrivare risultati apprezzabili, quindi il suo team sta valutando seriamente se approfittare della breve pausa di fine stagione per procedere all’intervento e quindi ripartire nel 2022.

    Ovviamente se dovesse andare sotto i ferri la sua partecipazione all’Australian Open del 2022 sarebbe quasi da escludere.
    In un post su Facebook pubblicato dopo la sua uscita dal Masters 1000 di Parigi Bercy, Tsitsipas ha affermato che “gli infortuni sono i nostri migliori insegnanti di quanto amore abbiamo per uno sport, e ieri sono dovuto uscire da una partita a causa di un’infiammazione al gomito con cui ho avuto a che fare per un po’ di tempo ormai. Ho gareggiato in silenzio per alcuni tornei ora e ho affrontato l’infortunio, ma a un certo punto ho bisogno di dare priorità alla mia salute per avere longevità nello sport che mi sta molto a cuore”.
    Aspettiamo sviluppi sulla vicenda. Dopo una prima parte di stagione eccezionale per Stefanos, che l’ha portato ad un set da vincere Roland Garros, trionfare a Monte Carlo ed arrivare al n. 3 del ranking, la sua seconda parte del 2021 è andata a dir poco in calando, probabilmente anche per colpa di questo problema.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Infortunio Francesco Recine: trauma distorsivo ferma lo schiacciatore per tre settimane

    A seguito di un trauma distorsivo alla mano destra, con interessamento del metacarpo falangeo, avvenuto la scorsa settimana in allenamento, lo schiacciatore di Gas Sale Bluenergy Volley Piacenza Francesco Recine, sotto consiglio del responsabile medico sociale Dottor Carlo Segalini, ha effettuato una visita specialistica per la valutazione di una eventuale lesione. La Società si è attivata anche per un consulto presso il Dr. Roberto Adani, specialista dell’ortopedia della mano che opera a Modena, che dopo gli esami strumentali, ha confermato il trauma distorsivo guaribile in tre settimane, salvo complicazioni.
    Hristo Zlatanov, Dg: “Scongiurato il rischio di un intervento, siamo fiduciosi che il nostro atleta possa riprendersi al più presto. La contusione al pollice è un evento che può capitare. Attendiamo il tempo necessario affinché Recine possa tornare a giocare in forma e in sicurezza”.

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    Tsitsipas: “Ho una infiammazione al gomito da diversi tornei”

    Stefanos Tsitsipas

    Stefanos Tsitsipas ha pubblicato una breve nota su Facebook, in cui informa i suoi fan sul proprio stato di salute dopo il ritiro di ieri al Masters 1000 di Bercy. È una delle rare occasioni in cui il greco esterna qualcosa riguardo alla propria condizione, visto che generalmente è molto riservato.
    Il problema al gomito che l’ha costretto a lasciare il torneo lo tormenta da qualche tempo. Dice di dover pensare alla propria salute prima di ogni altra cosa. Presenza alle Finals di Torino a rischio? Ne sapremo di più qualcosa la prossima settimana, intanto ecco qua il breve messaggio di Stefanos.
    “Il mio corpo può sopportare il dolore, ma la mia mente non riesce a sopportare il non competere. Gli infortuni sono i nostri migliori maestri di quanto amore abbiamo per uno sport, e ieri ho dovuto uscire da una partita a causa di un’infiammazione al gomito con cui ho a che fare da tempo.Ho gareggiato in silenzio per alcuni tornei finora e ho affrontato l’infortunio, ma a un certo punto è indispensabile dare priorità alla salute per avere longevità in questo sport che mi sta molto a cuore.Questo è qualcosa che non avevo ancora condiviso, ma poiché alcune persone si sono chiesti perché sono uscito a metà partita, questo è il motivo”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Thiem: “Gli Slam restano il massimo, ma gli altri tornei sono sotto stimati”

    Dominic Thiem

    Dominic Thiem è stato il grande assente agli ultimi US Open. L’austriaco non ha potuto difendere il titolo 2020 per via dei gravi problemi al polso che l’hanno costretto ad una lunga e difficile riabilitazione, forzando la chiusura anticipata della sua travagliata stagione.
    Dominic ha parlato ad Eurosport di vari temi, soffermandosi su come a suo dire il valore dei tornei Masters 1000, ma anche ATP 500 e 250, sia sottovalutato. Vincere sul tour è molto difficile, per tutti, anche nei tornei considerati – a suo dire – ingiustamente minori.
    “Non so com’era 20 anni fa, ma da quando sono diventato professionista, se è vero che i tornei del Grande Slam sono molto importanti dall’altro tutti sanno, e noi giocatori in primis, quanto sia difficile vincere sul tour ATP. È difficile vincere un Masters 1000, un ATP 500 o anche un ATP 250, ancor più le Finals di fine stagione. Credo che in effetti questi tornei siano sottovalutati”.
    Continua Thiem nel suo pensiero: “I Grandi Slam esistono da anni e anni, c’è una tradizione fortissima intorno a loro, questi sono i quattro tornei più importanti al mondo e lo resteranno. Molte persone che non sono particolarmente appassionate di tennis lo sono diventate o possono diventarlo guardando proprio i tornei del Grande Slam. Sono davvero così speciali, per questo capisco la mania che c’è intorno ai quattro Slam, ma dobbiamo anche saper apprezzare gli altri tornei che sono molto difficili da vincere e per noi giocatori restano importanti”.
    L’austriaco ha dovuto ingoiare più di un boccone amaro nel 2021: “New York sarà sempre speciale per me: lì ho vinto il mio primo titolo del Grande Slam, e ho sempre amato New York come città. Di solito negli Slam le persone sono simpatiche, c’è un’atmosfera unica. Questi sono i più grandi tornei della stagione per noi, quindi vogliamo esserci sempre. Allo stesso modo mi è dispiaciuto non giocare a Wimbledon quest’anno, penso che questo sia il primo che mi sono perso da diversi anni. Ho provato di tutto per giocare ma devo pensare alla mia salute, al mio polso, voglio tornare in campo al meglio per ricominciare a vincere”.
    Sembra che il lungo processo di riabilitazione dell’austriaco sia procedendo, anche se più lento del previsto e di quel che lui sperava. Del resto il polso è una delle parti del corpo più delicate per un giocatore, sia a livello meramente funzionale che di sensazioni alla ripresa dell’attività. La sua tabella di marcia vede la trasferta australiana come possibile rientro, gli auguriamo che i tempi siano, stavolta, rispettati. Potrebbe essere un gennaio 2022 segnato dai grandi rientri da parte dei molti giocatori che hanno chiuso anticipatamente l’annata, da Nadal in giù.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO