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    Cosa succede se il Cid è inverosimile rispetto ai danni dell'auto? La sentenza

    Ci sono casi in cui a seguito di incidenti, i conducenti delle rispettive vetture coinvolte decidono di compilare il Cid, (Constatazione amichevole di incidente), rinunciando alla procedura di liquidazione prevista dall’art. 3 della L. 39/77. In tal caso questi sono sia consapevoli di quel che è accaduto al momento e sia dei danni che le rispettive auto (o qualsiasi mezzo sia) abbiano dei danni o meno.
    Questo documento rappresenta perciò una dichiarazione confessoria che si può utilizzare anche se ci dovesse essere un processo a giudizio. C’è però una sentenza, la numero 3676, della Corte di Cassazione, che segue una decisione del 2019, secondo la quale queste dichiarazioni non hanno più valore se i danni riportati dalle vetture protagoniste dell’incidente sono incompatibili o inattendibili.
    Accertarsi dei fatti
    Anzitutto, alcuni esperti del magazine online All-In Giuridica della Seac sottolineano che: “Ogni valutazione sulla portata confessoria del modulo Cid deve ritenersi preclusa dall’esistenza di un’accertata incompatibilità oggettiva tra il fatto come descritto in tale documento e le conseguenze del sinistro come accertate in giudizio.”
    Nel caso in oggetto, prima arrivato al Giudice di Pace di Verona e in seguito al Tribunale del capoluogo scaligero, è stato respinta una richiesta di risarcimento avanzata ad una compagnia assicuratrice di un camionista oramai morto, seppur questi avesse ammesso di essere colpevole nel sinistro secondo il modulo Cid. La dinamica vedeva l’uomo sbattere con il proprio camion contro un’auto parcheggiata in un cortile, provocando dei danni.
    Alla fine però ciò che ne è venuto fuori attraverso una perizia è che i danni riportati all’auto non conciliavano con la dichiarazione da parte del camionista, e questa incompatibilità era stata accolta sia in primo sia in secondo grado di giudizio. Gli Ermellini nella sentenza dicono che: “Quanto al valore confessorio della constatazione amichevole di incidente, che la ricorrente lamenta essere stato trascurato, è principio di diritto che ‘ogni valutazione sulla portata confessoria del modulo di constatazione amichevole d’incidente (il cosiddetto Cid) deve ritenersi preclusa dall’esistenza di un’accertata incompatibilità oggettiva tra il fatto come descritto in tale documento e le conseguenze del sinistro come accertate in giudizio’. (Cass. 8451/ 2019). E tale incompatibilità è stata, come si è detto, accertata dal Ctu, cui il giudice di merito ha fatto riferimento”.
    Con il metaverso provare un’auto non è mai stato così semplice: ecco dove si può LEGGI TUTTO

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    Quali sono le supercar più costose rovinate nei film? Ecco la top 3

    Le pellicole d’azione, si sa, sono quelle che più catturano l’interesse dello spettatore. Grazie ad esse l’adrenalina in corpo riesce a sprigionarsi, insieme ad altri che in sala condividono la stessa incredibile sensazione. Ma quando si studia ciò che va inserito nel profilmico (quindi oggetti, personaggi, spazi interni ed esterni), il regista come tutta la troupe sa benissimo che molto di ciò che hanno realizzato ai fini della messa in scena potrebbe andare distrutto o rovinato. Fa parte de gioco chiamato set.
    Nelle pellicole portate sul grande schermo, sono state numerose le auto rovinate affinché le sequenze funzionassero. Ma nella storia delle supercar ce ne sono tre in particolare che sono state considerate le più costose distrutte sul set. Quali sono? Una Porsche 917K, una Aston Martin DB10 e una Rolls-Royce Phantom.
    Il film dedicato a Ferruccio Lamborghini: quando esce, cast e piattaforma LEGGI TUTTO

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    Indagine Altroconsumo: cantieri e traffico innervosiscono gli automobilisti italiani

    Le ferie sono vicine, le valige quasi pronte. Gli italiani si preparano a partire per le vacanze, come ogni anno, per rilassarsi e godersi un meritato riposo nelle location marittime. Questo implica anche un maggior numero di auto che percorrono autostrade e non, e che in questi due mesi pieni d’estate saranno sicuramente ingolfate. Perciò considerata la quantità di tempo che si passa in strada per spostarsi da una parte all’altra, Altroconsumo ha voluto raccogliere valutazione degli automobilisti riguardo alle strade che percorrono abitualmente.
    Sotto la lente anche le città
    Nel “mirino” sono finite quindi le strade urbane ed extraurbane, nonché le autostrade italiane, che quotidianamente vengono percorse da milioni di persone. Coloro che hanno espresso il loro parere a riguardo si sono trovati soddisfatti sulle strade che percorrono in auto. Nonostante questo però ci sono aspetti che ugualmente non piacciono e si possono catalogare in: i continui lavori e il traffico presenti in autostrada, oltre al pessimo stato del manto stradale in città e nelle strade extraurbane (sempre secondo gli automobilisti).
    Eccessivi cantieri
    I cantieri presenti sulle strade sono una delle conseguenze di una situazione riguardante Autostrade per l’Italia, sanzionata dall’Antitrust a maggio per non aver ridotto i pedaggi sulla rete, a fronte dei forti disagi. A causa dei mancati interventi di manutenzione obbligatoria tra il 2009 e il 2018, Autostrade ha cercato di recuperare in questi ultimi due anni con l’apertura di nuovi cantieri, aumentando in parallelo i prezzi dei pedaggi. Cosa ne è venuto fuori? Che i prezzi dei transiti autostradali sono aumentati del 28%. Perciò già due anni fa Altroconsumo ha provveduto a segnalare le gravi carenze nella manutenzione delle infrastrutture all’Antitrust, che poi nel 2021 ha imposto una multa da 5 milioni di euro ad Autostrade per i forti disagi causati alla viabilità.
    Malcontento per le condizioni stradali
    Tornando ai problemi che proprio non vanno giù agli automobilisti ci sono, per l’appunto, cantieri eterni che riempiono la rete autostradale: le maggiori criticità emergono per le autostrade che collegano la Liguria (A10 Genova-Ventimiglia, A6 Torino-Savona, A7 Milano-Genova), e quelle che percorrono Sicilia e Calabria (A18 Messina-Catania, A19 Palermo-Catania, A2 Salerno-Reggio Calabria). Ad ognuna di esse è stata data un’insufficienza. C’è poi il problema delle strade della propria città. Più del 52% di coloro che si sono sottoposti alla valutazione non è soddisfatto delle condizioni dello stato del manto stradale.
    Altra situazione critica è la convivenza forzata con i diversi utenti della strada: oltre agli automobilisti, pedoni, ciclisti, mezzi pubblici. Infine, ulteriori criticità nei tratti urbani sono legate al traffico. Le città che hanno più ricevuto valutazioni negative sono Catania (36 su 100) e Roma (39 su 100), mentre la più gradita è Bologna (65 su 100), storicamente nota per avere una mobilità a misura d’uomo. LEGGI TUTTO

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    Da Reeves a Vin Diesel: gli attori di Hollywood che hanno distrutto più auto

    Rivalità degna delle più grandi dello sport: non è Messi contro Cristiano Ronaldo, ma un’altra eterna sfida tra colossi… del cinema d’azione. Le regole del gioco sono poche, anzi è una: chi ha distrutto più auto nei propri film. Vin Diesel e Bruce Willis hanno fatto la fortuna delle case cinematografiche, ma hanno anche causato un’enorme mole di incidenti su pellicola e di costi di produzione. 

    LA TOP 10 
    La Top 10 si apre con Dwayne “The Rock” Johnson, alla pari con Jason Statham: l’ex wrestler ormai noto attore hollywoodiano e il co-protagonista di Fast & Furious – Hobbs & Shaw vantano 18 veicoli distrutti on-screen. Tom Cruise appena un gradino sopra, con 19 auto distrutte grazie soprattutto al suo alter ego Ethan Hunt in Mission: Impossible. Ottavo Nicholas Cage, con 22 “uccisioni” in 10 pellicole: la prima fu una Ferrari durante un inseguimento in “The Rock”, 1996. Non poteva mancare James Bond nella Top 10: Daniel Craig ha distrutto 24 auto in appena quattro film nei panni dell’agente segreto più famoso al mondo. In sesta posizione troviamo Tom Hardy, che ha mandato allo sfasciacarrozze ben 29 auto, pur guidandone soltanto due: la colpa cinematografica è più che altro di Venom, che da solo ne ha polverizzate 13.
    SUL PODIO TERMINATOR
    Al quinto posto Keanu Reeves, che ha sulla coscienza 30 vetture in sei film: il suo John Wick, da solo, è colpevole di 17 vittime a motore. Appena fuori dal podio Matt Damon, che viaggia a 35 omicidi d’auto: la saga di Jason Bourne è quella che ha consacrato l’attore come “serial car killer”. Podio d’eccezione, con medaglia di bronzo per Arnold Schwarznegger e la bellezza di 52 distruzioni: una lunga carriera negli action movie o nei futuristici alla Terminator, che in un solo capitolo della saga ne ha fatte fuori 13.
    FAST & FURIOUS O DIE HARD?
    In cima alla classifica è guerra serrata: 60 vittime per Bruce Willis, 61 per il leader Vin Diesel. Una rivalità che va avanti pellicola dopo pellicola, nei modi più disparati: la classifica tiene conto di ogni modalità con cui un’auto viene distrutta, quindi incidenti, armi, mostri, soluzioni creative. Se Willis si fa ricordare per una delle scene più costose del cinema con la distruzione di 18 auto (tra cui una Lamborghini) in “Die Hard – Un buon giorno per morire”, Diesel è l’eroe indiscusso per gli amanti di questo tipo di cinema grazie alla saga di Fast & Furious. Soltanto Dominic Toretto, il personaggio principale del franchise, ne ha collezionate 30!
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