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    Sarah Fahr prossima al rientro, sogna scudetto e Champions League: “Dipende solo da noi”

    Di Redazione E’ ormai prossimo il ritorno in campo della centrale azzurra dell’Imoco, Sarah Fahr, dopo l’intervento di ricostruzione del crociato anteriore a cui è stata sottoposta a inizio settembre. Tornata fra le atlete a disposizione nel referto ufficiale di gara per la prima volta qualche settimana fa, Fahr è quasi pronta per la parte più intrigante della stagione, quando le Pantere saranno chiamate a giocarsi scudetto e Champions League. “Spero proprio di potercela fare, perché non vedo l’ora di dare una mano alle mie compagne in questa fase finale della stagione. Sono sempre stata parte della squadra, perché le ragazze mi hanno sempre coinvolta ma ora voglio esserne parte attiva. Quindi spero davvero che il ginocchio reagisca bene a questa parte finale della preparazione” racconta fiduciosa a Matteo Valente, che l’ha intervistata per il Corriere del Veneto. “Ho iniziato a reinserirmi in squadra, il ginocchio sta andando sempre meglio e adesso mi sento davvero bene. Finalmente ho ricominciato a fare le cose che assomigliano alla pallavolo vera, e quindi posso dire che manca sempre meno per il mio rientro in campo“. Rispetto alla stagione scorsa la corsa al tricolore sembra però tutt’altro che scontata “Il livello del nostro campionato si è alzato moltissimo, non c’è partita in cui non si debba combattere. Però sono convinta di una cosa: dipende solo ed esclusivamente da noi. Se decidiamo di premere sull’acceleratore e giocare come sappiamo, non ce n’è per nessuno. Le prime avversarie dell’Imoco siamo noi“. LEGGI TUTTO

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    Santarelli e Wolosz: “Battuta e difesa, le chiavi della vittoria”

    Di Redazione Ritorno a casa vincente per la Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano, a segno con un netto 3-0 contro l’Acqua & Sapone Roma nella prima partita del 2022 al Palaverde. Soddisfatto Daniele Santarelli nel dopopartita: “Roma veniva da un periodo difficile, non sapevamo come avrebbe giocato e ci siamo concentrate su di noi. È un periodo in cui certe cose ci riescono meglio: abbiamo battuto molto bene e soprattutto difeso molto bene. È stata una bella gara, nel primo set fino a metà non stavamo facendo cose straordinarie, ma poi abbiamo aggiustato tutta la fase break e lì abbiamo fatto la differenza“. Sulla difesa l’allenatore dell’Imoco insiste particolarmente: “Ho chiesto alle ragazze che ognuna faccia qualcosa in più, a partire da se stessa e non aspettandolo dalle compagne, e oggi ho visto l’atteggiamento giusto da parte di tutte. La difesa è un fondamentale particolare: quando vedi la compagna spingere, anche a te viene voglia di spingere. Questa squadra ha un potenziale enorme, lo abbiamo espresso non tanto fino ad ora e sta a noi avere la coscienza di quello che possiamo fare“. “Sulla carta poteva sembrare una vittoria scontata, ma le partite bisogna sempre giocarle. Abbiamo risparmiato qualche energia, bene così perché sarà una settimana di fuoco. Dobbiamo essere pronti anche a qualche cambiamento improvviso come quello che abbiamo già avuto” conclude Santarelli riferendosi allo spostamento della partita di Champions League prevista per martedì contro il Fatum; Conegliano sarà impegnata invece mercoledì 19 gennaio nel recupero di campionato contro Bergamo. Sulla stessa linea la capitana Asia Wolosz: “È bellissimo tornare al Palaverde, ci mancavano tanto i nostri tifosi. Oggi è stata una bella partita, penso che abbiamo giocato bene. Nel primo set siamo rimaste in parità fino a metà, poi abbiamo spinto un po’ di più in battuta e abbiamo giocato bene nel muro-difesa: ci eravamo preparate tanto in allenamento e si è visto. È stato difficile, perché Roma a sua volta ha difeso tantissimo e ogni tanto è stato un problema mettere la palla a terra: c’è voluta tanta pazienza“. In casa Roma commenta Maila Venturi: “Sicuramente la cosa che è mancata di più è stato il ritmo partita, dopo essere state ferme per circa venti giorni. Il lavoro fatto in palestra la scorsa settimana ha avuto come obiettivo una lenta ripresa della forma che potrà raggiungere dei risultati solo nella prossima sfida con Casalmaggiore“. “Non siamo certo scese in campo con la consapevolezza di perdere la gara – chiarisce il libero – però conoscevamo bene le nostre condizioni e il livello delle avversarie, brave a mantenere un ottimo ritmo per tutto il match. Abbiamo bene chiaro in mente, anche in vista dei nostri obiettivi, quali sono le partite da vincere e quali, invece, quelle in cui provare a dare il massimo. Sicuramente lo scontro di sabato si può considerare uno scontro diretto. Partiremo dalle cose fatte bene oggi e dalla nostra difficoltà di essere risolute nei momenti decisivi“. (fonte: Imoco Volley, Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Roma, il 2022 si apre con la trasferta a Conegliano

    Di Redazione È tempo di tornare in campo per l’Acqua & Sapone Roma Volley Club che, dopo la lunga pausa forzata a causa del contagio da covid-19, si prepara per scendere in campo domenica 16 gennaio nella sua prima sfida ufficiale del 2022. Ad attendere la formazione capitolina, la Prosecco Doc Imoco Volley di Daniele Santarelli, neo vincitrice della Coppa Italia 2022. La partita contro la capolista si giocherà alle ore 19.30 e sarà trasmessa in diretta su SkySport Arena oltre che sulla piattaforma di VolleyballWorld Tv. Nella prima metà della stagione, Egonu e compagne hanno messo in campo tutto il loro bagaglio tecnico e agonistico, dimostrando di essere fra le squadre meglio allestite al mondo. In questa seconda fase, non saranno da meno, dovendo dare il massimo per tenere lontane dal primo posto della classifica le inseguitrici Monza e Novara, rispettivamente con 31 e 28 punti. Non sarà certo un match facile per Roma: all’altissimo livello delle avversarie e al fattore trasferta, va ad aggiungersi anche il poco lavoro sulle gambe dovuto al lungo stop.  Questi fattori non impediranno, però, alle giallorosse guidate da Stefano Saja di affrontare la partita con la volontà di ben figurare come all’andata. Si tratterà dunque di un’occasione importante per testare lo stato di forma e ritrovare l’abitudine alla competizione. Serve riprendere la marcia verso l’obiettivo salvezza. Giulia Bucci, libero dell’Acqua & Sapone Roma Volley Club, racconta la sfida alle porte: “Non nascondo che in questa pausa dovuta al covid-19, in più di un’occasione, mi è sembrato di ritrovarmi nella stessa situazione dello scorso anno, davanti ad alcune incertezze già vissute. In più quest’anno ci troviamo a competere con squadre di altissima qualità e non sarà per nulla semplice riprendere il ritmo e il lavoro da dove l’abbiamo lasciato. Domenica – continua il libero – ci confronteremo con Conegliano, che oltre ad essere una delle squadre più forti, a differenza nostra, ha potuto avere un certa continuità d’allenamento. Ma ciò non ci farà desistere dal tentare la bella prestazione fatta all’andata quando abbiamo espresso un bel gioco di fronte al grande pubblico del Palazzo dello Sport di Roma, percependo una grande emozione. Domenica cercheremo come sempre di scendere in campo concentrate e con tutta la grinta possibile.” (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Vittoria e lacrime per Paola: l’ultima Coppa Italia con l’Imoco?

    Di Redazione Paola Egonu come Sergio Mattarella: ci sia perdonato il paragone blasfemo, ma è davvero difficile non accostare le parabole dei due grandi personaggi che si sono incrociati giovedì al Palazzo dello Sport di Roma per la finalissima della Coppa Italia Frecciarossa. Quella che potrebbe essere una delle ultime apparizioni pubbliche del Presidente della Repubblica, a poche settimane dall’elezione del nuovo Capo dello Stato, è coincisa probabilmente con una delle ultime finali disputate dalla campionessa azzurra con la maglia della Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano. Le lacrime immortalate a fine gara, sicuramente figlie della tensione e dell’emozione, riflettevano forse anche l’importanza del momento? Di certo c’è che il primo a interessarsi del futuro di Paola è stato proprio Mattarella. Come riferisce La Repubblica, la prima domanda che il Presidente ha rivolto alle massime autorità pallavolistiche al suo arrivo sul campo è stata: “Ma Egonu lascia l’Italia?“. E la risposta indirettamente è arrivata, dato che nella due giorni di Roma sia il presidente federale Giuseppe Manfredi, sia la compagna di squadra Sarah Fahr, intervistati da RaiSport, hanno sostanzialmente fatto capire che la partenza di Egonu per il Vakifbank Istanbul è prossima. Certo, manca ancora l’ufficialità. Un po’ come per lo stesso Capo dello Stato, che alla domanda su una sua possibile riconferma ha risposto con un sibillino: “Eh, ci vorrebbero due coppe“. Come a dire che Mattarella, ormai, il suo l’ha già fatto. E, tanto per continuare nel parallelismo, il Presidente ha lasciato il palazzetto con un pallone d’oro in miniatura, lo stesso che si è portata a casa per l’ennesima volta anche Paola, premiata come MVP della finale. Qui però l’analogia si ferma: un conto è sostituire una figura istituzionale che va in “pensione”, accompagnata dall’ovazione degli spettatori di Roma, e un altro salutare un idolo per ritrovarselo poi di fronte come rivale (in una squadra stellare, che potrebbe ritrovare anche Zhu Ting). È concreta l’ipotesi che l’Imoco sostituisca Paola proprio con l’attuale opposta del Vakif, Isabelle Haak, ma la mossa avrebbe conseguenze importanti anche in termini di rotazioni “bloccate” per le giocatrici italiane. Un aspetto che diventerebbe ancora più centrale se anche Miriam Sylla dovesse cambiare maglia, costringendo la dirigenza delle Pantere a una vera rivoluzione. LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia, le pagelle: Plummer sempre lucida, Karakurt braccio armato

    Di Alessandro Garotta La Prosecco DOC Imoco Conegliano conquista la Coppa Italia Frecciarossa femminile 2021-2022 battendo la Igor Gorgonzola Novara nella finalissima al Pala Eur, sotto gli occhi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ogni volta che qualcosa finisce, bisogna tirare le somme e valutare quello che di più o meno buono è stato fatto: ecco i voti alle protagoniste della finalissima tra Conegliano e Novara. PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO Joanna Wolosz voto 7,5. Si trova rapidamente a doversi adattare ad una situazione complicata, nella quale le attaccanti faticavano più del solito a mettere giù palla e le centrali erano difficili da innescare, in particolare De Kruijf, che perde via via fiducia. Così nella terza frazione pensa di aggrapparsi sempre di più a Plummer, che risponde presente, e a far ritrovare feeling in fase offensiva ad Egonu: scelta vincente. A muro si fa sentire (2 blocks) e al servizio crea le basi per 2 break point. Paola Egonu voto 7,5. La sua sfida con Karakurt è una delle chiavi annunciate del match, dato che sia al servizio sia negli attacchi contro muro schierato una buona parte del destino delle due squadre dipende da loro. Se la chiave di valutazione fosse solo questa l’opposta della nazionale non ne uscirebbe necessariamente vincente, visto che la turca attacca leggermente meglio (47%-43%) ed incappa in meno errori. C’è un però: la devastante azione esercitata sugli equilibri del match dal posto-2 della Igor va ad intermittenza, mentre quella di Paola cresce scambio dopo scambio risultando determinante per la rimonta. Considerando che ha vinto il premio di MVP e chiuso questa due giorni con 32 punti in semifinale e 26 nella finalissima (con il 30% di efficienza), è difficile rimproverarle qualcosa, anche se non sono state le sue migliori partite quanto a statistiche.  Robin De Kruijf voto 6,5. Non ripete la bellissima prova di mercoledì (13 punti, 6 muri e 7 su 12 in attacco), ma alla fine è proprio lei a firmare il punto che spegne le velleità di rimonta della Igor nel tie break. In attacco non riceve tanti palloni (10) pur mettendone a terra 6, senza subire alcun muro. Proprio in questo fondamentale ha vita dura (1 block), mentre al servizio si rende utile con 2 break point.  Raphaela Folie voto 8,5. Essere una buona centrale è possibile, senza dubbio. Essere considerata un’ottima centrale, o di livello mondiale, sembra una sfida un po’ più complessa. Non per la numero 7 dell’Imoco che dopo i problemi fisici torna grande protagonista in una finale con 15 punti complessivi, destreggiandosi benissimo in primo tempo (69% in fase offensiva) e risultando granitica a muro con 4 stampate a referto. Da sottolineare anche la sua buona prova in semifinale: sigla 12 punti, imbrigliando completamente le attaccanti di Busto Arsizio (6 muri). Miriam Sylla voto 5. Lontana dalla forma migliore e dagli standard di prestazione a cui ci ha abituato, non riesce a tenere testa alle avversarie producendo solo 4 punti e non svolgendo al meglio il suo compito di banda. Paga alcune imprecisioni nei fondamentali di seconda linea (19% di ricezione perfetta) e la sua scarsa vena realizzativa (-9% di efficienza) mette in seria difficoltà Wolosz. Kathryn Plummer voto 8. Aspettavamo con una certa impazienza questa Final Four, quale affidabile cartina tornasole per capire la consistenza reale della sua crescita, registrata nella prima parte dell’esperienza in gialloblù. Il campo dà tutte le conferme del caso, non c’è che dire: in attacco sa estrarre dal cilindro bordate devastanti, diagonali stretti, pallonetti e palle piazzate, un intero campionario da banda di livello assoluto (17 punti con il 50% di positività e il 46% di efficienza). In ricezione se la cava abbastanza bene (56% di positiva e 1 errore), non perdendo mai lucidità. Megan Courtney voto 7. Avrebbe dovuto entrare solo per dare una mano in seconda linea a causa di un problema al gomito, invece la prova sottotono di Sylla la costringe a tornare in pista da schiacciatrice vera in diagonale con Plummer. Il suo contributo più importante alla causa lo dà senza dubbio in attacco: su 15 palloni servitele da Wolosz ne mette a terra 7, senza errori o murate. Invece, meno brillante di altre volte appare in ricezione, anche se a dispetto dei numeri (58% di tocchi positivi e 25% perfetti) la cosa non incide più di tanto sul cambio palla di Conegliano, soprattutto perché le battitrici avversarie la colpiscono appena 12 volte. Loveth Omoruyi s.v. Monica De Gennaro voto 7,5. Prestazione di grande sostanza per il libero gialloblù, a referto con il 73% in ricezione positiva, il 65% di perfetta e 2 errori nel fondamentale. Il suo è un lavoro oscuro fatto di recuperi impossibili, di grande concentrazione e calma, ma molto redditizio: per le sue compagne di squadra è indispensabile avere una giocatrice che trasmette una tale sicurezza in difesa. Lara Caravello voto 6,5. Ogni volta che entra per il giro dietro o nei momenti di appannamento delle schiacciatrici titolari, alza il livello della squadra in ricezione e dà maggior equilibrio (75% di perfetta su 4 palloni). In battuta non è sempre incisiva (1 errore). IGOR GORGONZOLA NOVARA Micha Hancock voto 7. Poter contare su una ricezione sempre affidabile, su tre uscite di palla alta solidissime e su una centrale spietata in attacco come Chirichella è il sogno di ogni regista che deve affrontare Conegliano. Tuttavia, a partire dal terzo set, l’americana deve iniziare a correre di più e non può chiamare in causa i posti-3 come vorrebbe, così ripiega su combinazioni sempre più veloci con Karakurt, Daalderop e Bosetti, aiutandole comunque a viaggiare su buone percentuali. Al servizio si fa sentire in avvio di match con 2 ace (0 errori nel fondamentale). Ebrar Karakurt voto 7,5. Non si può parlare di consacrazione totale perché quella, di fatto, è già arrivata nella prima parte di stagione. Semmai la conferma a un livello dove troviamo poche altre opposte in Italia. La turca rappresenta il braccio armato della Igor, un elemento che a tratti risulta quasi immarcabile: vive un passaggio a vuoto importante nel terzo set, ma per il resto è sempre presente, si dimostra una garanzia per le compagne, una spalla su cui si può contare in attacco (23 punti complessivi con il 47% di positività e 4 errori nel fondamentale).  Rosamaria Montibeller s.v.  Cristina Chirichella voto 7. La centrale partenopea è brava a mettere in campo tanta sostanza e la sua finale è di buon livello. Presente a muro (2 blocks), precisa in attacco (64% di positività), puntuale sulle fast dove sciorina tutta la sua velocità, riesce a firmare 11 punti complessivi e a tirare fuori tutta la sua “cazzimma”. Non è però decisiva fino in fondo: dopo 8 punti nelle prime due frazioni, cala nella seconda parte del match anche perché Hancock la serve meno. Sara Bonifacio voto 6. Tutto lasciava immaginare cose promettenti dopo la buona prova nei quarti contro Firenze in cui la centrale azzurra aveva mostrato talento e solidità (8 punti con il 60% in attacco e 2 stampate). Invece, contro Conegliano fatica a entrare in partita e a fare la differenza: in attacco pur ricevendo pochi palloni (9) ne mette a terra 5, mentre a muro ha vita dura (0 blocks). Haleigh Washington voto 5,5. Il suo ingresso dalla panchina non porta alcuna risorsa in più alla squadra, nonostante un atteggiamento positivo: si dimostra grintosa, prova a bucare le avversarie in primo tempo, ma trovare la marcia in più al rientro da uno stop di un mese per infortunio è davvero complicato così come dare una mano alla difesa sporcando più palle possibili sotto rete (alla fine mette giù 1 pallone su 3 e non sigla alcun muro). Caterina Bosetti voto 7,5. In partite ad alta tensione come quella di ieri servono le qualità tecniche e i nervi saldi delle vere leader. Nonostante una sconfitta che lascia l’amaro in bocca, la schiacciatrice dimostra di possedere entrambe le doti mettendo in campo una prova a tutto tondo. Più che il 48% in attacco, comunque non disprezzabile in una gara con tante azioni lunghe, vanno evidenziati il peso specifico dei suoi 16 punti, il 73% in ricezione, ma soprattutto la capacità di rispondere sul campo a qualche frettolosa critica, ricevuta dopo una prima parte di stagione alla ricerca della forma migliore. Nika Daalderop voto 7. Le sue ottime prove stanno diventando una consuetudine, dai playoff della scorsa stagione ad ora, e la finale di Coppa Italia non fa eccezione. L’olandese soffre meno del solito in ricezione (69% di positive e 28% di perfette), incassando un ace su 46 battute avversarie, e in attacco porta un contributo essenziale. Basta scorporare i valori delle cinque frazioni per leggerne una sostanziale regolarità: 42% nel primo set, 50% nel secondo, 66% nel terzo, 20% nel quarto e 40% nel tie break. Britt Herbots voto 5,5. Nella terza frazione entra al posto di Daalderop per dare freschezza all’attacco novarese, ma non dà molto di più (per lei 1 su 4 in attacco e 25% di ricezione perfetta). Nel finale dimostra di avere tanta personalità con una buona serie al servizio che quasi riapre il match. Sofia D’Odorico s.v. Eleonora Fersino voto 8. Le battitrici venete cercano di evitarla, ma riesce comunque a ricevere per 24 volte con buone percentuali: 83% di tocchi positivi e 54% di perfetti (coprendo molto bene le zone di conflitto). Dove dà il meglio è però ancora una volta in difesa: grazie alla sua reattività, alla capacità di scegliere la posizione giusta e ad alcuni tuffi decisivi, salva molti palloni che favoriscono le rigiocate delle azzurre. LEGGI TUTTO

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    Daniele Santarelli: “La nostra vittoria più bella in questa Coppa”

    Di Redazione È stata una finale di sofferenza per Daniele Santarelli, come capita raramente al tecnico della Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano. Che però, alla fine, si può godere il trionfo in rimonta ai danni dell’Igor Gorgonzola e l’ennesimo trofeo, quello della Coppa Italia Frecciarossa: “L’avevo detto prima della partita, noi siamo gli artefici di noi stessi” sorride ai microfoni di RaiSport. Poi Santarelli spiega: “Novara è una squadra fortissima, hanno difeso e contrattaccato senza paura. Noi non eravamo lucidi, in particolare eravamo disordinati a muro e in difesa. Poi abbiamo cominciato a crederci, trovato un po’ di equilibrio e giocato meglio, e quando prendi fiducia cambia tutto. Il tie break poi è stata una guerra: questa è stata la nostra vittoria più bella in Coppa Italia. Sì, lo sappiamo: siamo forti, la squadra è una corazzata e tutti ci danno sempre per favoriti, però le finali poi bisogna vincerle. Ci siamo spesso, ne abbiamo portato a casa tante, ma non è mai facile“. Foto LVF/Rubin L’allenatore di Conegliano analizza anche la mossa che ha cambiato la partita, con l’ingresso di Megan Courtney: “Abbiamo delle difficoltà in posto 4 in questo momento. Miriam ci dà grande solidità in seconda linea ma in attacco si sta allenando poco, Courtney ha un problema al gomito e non sarebbe mai dovuta scendere in campo oggi, speravamo di non averne bisogno. Omoruyi è un’attaccante pura e deve ancora crescere in ricezione. Quando Megan mi ha detto che se la sentiva l’ho lanciata, ma è stata brava tutta la squadra a uscire da questa situazione“. LEGGI TUTTO

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    Moki De Gennaro: “Dai momenti di difficoltà siamo uscite insieme”

    Di Redazione Esausta ma felicissima Moki De Gennaro al termine della finalissima di Coppa Italia Frecciarossa vinta per 3-2 ai danni di Novara. “Una bella battaglia – ammette il libero della Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano ai microfoni di RaiSport – devo fare i complimenti a tutta la squadra. Loro hanno iniziato molto aggressive in battuta, hanno difeso tutto; poi siamo cresciute un po’ noi, e si è visto il valore di questa squadra, che dai momenti di difficoltà è uscita tutta insieme“. Anche se una rimonta così non si era mai vista, non è la prima occasione in cui l’Imoco deve faticare in questa stagione: “Abbiamo imparato da tante partite a soffrire – conferma De Gennaro – e fortunatamente anche a vincere, qualche volta. Ci sono ancora dei meccanismi da sistemare, ma abbiamo comunque un lungo periodo per lavorare. D’altra parte le squadre che giocano contro di noi hanno sempre una scioltezza mentale diversa rispetto alla nostra: noi sappiamo di essere la squadra che tutti vogliono battere e dobbiamo tenere sempre la tensione alta, non è facile a livello mentale“. “Oggi è stata molto dura – ribadisce anche Raphaela Folie – è stata una battaglia, una delle più belle che abbiamo fatto con Novara. Abbiamo lottato fino all’ultimo fino alla fine, anche quando non stavamo più in piedi, quando si è sentita la stanchezza di ieri. Il segreto? Rimanere lì anche quando le cose non vanno. Sappiamo che Novara è una squadra che punta a vincere, quindi ci sta perdere dei set. Certo, noi abbiamo sistemato delle cose, abbiamo fatto molto meglio in attacco e a muro, però quando si affrontano due squadre di questo livello è chiaro che può succedere anche questo“. LEGGI TUTTO