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    MotoGP, novità sulla penalità a Marquez: la decisione sul ricorso Honda

    Marquez verso il ritorno nel GP Francia
    Adesso non resta che capire quando Marc Marquez sarà dichiarato idoneo per fare il suo attesissimo ritorno in MotoGP, dopo aver saltato ben tre gare. Con ogni probabilità l’otto volte campione del mondo tornerà in pista sul tracciato di Le Mans in occasione del Gran Premio di Francia, ma si attendono ancora delle comunicazioni ufficiali da parte del pilota spagnolo e della Honda. Ad ogni modo l’annuncio dovrebbe arrivare nelle prossime ore, quando conosceremo le sorti di Marquez, che scalpita e non vede l’ora di dare battaglia ai suoi avversari. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Honda, Puig: “Risposto a chi mette in dubbio il potenziale”

    ROMA – “Se vogliamo dare un giudizio all’ultimo weekend, è innegabile che si tratti di un fine settimana molto positivo. L’obiettivo che ci prefissimo per ogni fine settimana è quello di portare una Honda davanti a tutti. Abbiamo dimostrato di avere un ottimo potenziale, nonostante ultimamente questo venga messo in discussione dall’esterno”. Così Alberto Puig ha commentato il weekend della Honda a Austin, nel consueto riepilogo settimanale dei risultati dei piloti della casa giapponese. In Texas, Honda si è risollevata con la notevole vittoria di Alex Rins, dando segnali positivi di crescita.  LEGGI TUTTO

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    Cecchinello: “Festa Honda con una moto vecchio stile”

    Cinque anni dopo l’ultimo successo dell’inglese, un pilota Honda diverso da Marc Marquez è tornato a trionfare, e non l’ha fatto con i colori della scuderia ufficiale, bensì con quelli LCR, scialuppa di salvataggio in un inizio di stagione che per il team Repsol è stato più ricco di cadute – con l’infortunio di Marquez – che di piazzamenti. 
    «Questo weekend ha avuto un sapore dolcissimo – conferma Cecchinello, 53enne veneziano trapiantato a Imola – Non salivamo sul podio da tre anni e mezzo. E ad Austin ne sono arrivati due con Rins. Alla fine lavori tutti i giorni dell’anno, per 10-15 ore, e quando vivi questi lunghi periodi senza gioie mantenere alta la motivazione è difficile. La passione resta, ma quella scintilla per dare il 110% è più complicata…». 
    La Honda è uscita dalla crisi? «C’è un raggio di luce in fondo al tunnel, però non ne siamo fuori».
    Se l’aspettava un weekend del genere? «No, ci aspettavamo solo la Q2 diretta sabato, perché Rins qui aveva vinto in passato ed era sempre stato molto veloce. Ma non mi aspettavo di sfiorare la pole, tantomeno il secondo posto nella Sprint, e figuriamoci domenica…». 
    Rins ha vinto tre degli ultimi sei GP, comprendendo il 2022 con la Suzuki: domenica è stato più merito suo o della Honda? «Onestamente ci ha messo un po’ di più Alex. Lui ricorda Crutchlow: quando vede l’opportunità non la lascia neanche a morire. Anzi, va tenuto calmo, come abbiamo fatto tra sabato e domenica».
    Cosa gli avete detto? «L’idea, in caso di buona partenza, era di seguire Bagnaia, senza superarlo nei primi giri al contrario di quanto fatto nella Sprint, perché poi Pecco sarebbe tornato davanti, e mettendosi in bagarre Alex avrebbe fatto il gioco degli inseguitori».
    Poi Bagnaia si è autoeliminato.  «Alex ha cercato di infastidirlo, ma non era la nostra priorità. Volevamo solo che si creasse un gap sul gruppo, per puntare al podio. Mi spiace per Pecco, ma per noi è stata un’impresa… devo ancora realizzare».
    Quanto è cresciuta la Honda? «Il miglioramento c’è stato, nel finale Rins girava in 2’03” medio: ci sembrava troppo, invece aveva la moto cucita addosso».
    Come spiega la crisi dell’HRC? «Il loro sistema di lavoro è fatto di piccoli passi: i giapponesi sono più conservatori degli occidentali, per cambiare strada impiegano più tempo. L’assenza prolungata di Marquez li ha disorientati sulla direzione da seguire, aspettavano il pilota di punta prima di mettere troppa carne al fuoco. Ma nel frattempo i rivali hanno introdotto nuove tecnologie, nuovi concetti per sfruttare l’aerodinamica, e la Honda si è ritrovata un pelo in ritardo».
    Dalla Suzuki è arrivato il contingente con Rins, Joan Mir e il d.t. Ken Kawauchi: cosa è cambiato? «Avevamo un pacchetto aerodinamico che favoriva la velocità massima ma non pagava in termini di maneggevolezza e agilità. Inoltre Rins e Mir hanno chiesto una moto più “old style”, da gestire maggiormente con il loro polso destro, e con un intervento meno invasivo dell’elettronica». 
    Arriverà l’atteso telaio Kalex? «Non so nulla, ora disponiamo di materiale HRC. E abbiamo capito che prima di lasciare la strada vecchia dobbiamo avere la controprova, la controprova e la… controprova, perché è facile prendere una direzione sbagliata» LEGGI TUTTO

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    Bradl su Marc Marquez: “È uno str***o, gli altri devono stare attenti”

    ROMA – “È un tipico problema di Marquez, che a volte vuole molto più di quanto sia davvero possibile. Considerando la sua vasta esperienza, è troppo impaziente. Non voglio dire che gli altri piloti debbano avere paura di lui, ma di certo devono stare attenti. In pista è davvero uno str***o”. Commenti che ti aspetti da piloti rivali di Marquez, invece a pronunciare queste parole è stato Stefan Bradl, terzo pilota e tester della Honda, che sostituirà lo spagnolo nel weekend del Gran Premio delle Americhe, terzo appuntamento del mondiale di MotoGP. In particolare, il pilota tedesco, che ha parlato ai microfoni di Servus TV, si riferisce all’incidente di Marquez con Miguel Oliveira, che ha provocato l’infortunio di entrambi.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Honda presenta appello contro penalità a Marquez: “Non in linea col regolamento”

    ROMA – Honda non ci sta, e annuncia di aver presentato appello contro la rettifica operata dalla FIM in merito alla penalità inflitta a Marc Marquez. Il tutto è partito dal ben noto incidente di domenica a Portimao, quando lo spagnolo ha commesso un errore non da lui, sbagliando un’entrata di curva e centrando Miguel Oliveira. Per questo fatto, la direzione gara aveva deciso di infliggere al numero 93 un doppio long lap penalty da scontare specificatamente nel GP di Argentina. Per Marquez, però, si è reso necessario un intervento alla mano che lo ha estromesso dalla gara di Termas de Rio Hondo. Per questo motivo martedì, con un’eccezione al regolamento stesso, la formula usata è stata rettificata dalla FIM, che ha specificato che la penalità sarebbe stata scontata nel primo GP a cui avrebbe preso parte lo stesso Marquez. Una manovra che già aveva suscitato polemiche, in quanto, condivisibile o meno, va contro il regolamento del motomondiale.  LEGGI TUTTO

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    Pol Espargaro: “In Honda non c'era voglia di lavorare con Marquez out”

    ROMA – Dopo due anni con il team Honda Repsol, Pol Espargaro è tornato in KTM, vestendo i colori del team GASGAS. Con la casa austriaca, tra il 2017 e il 2020, lo spagnolo ha ottenuto i risultati più importanti in MotoGP: a partire dal primo podio nella classe regina, a Valencia 2018, fino al quinto posto finale nel 2020, con cinque terzi posti e due pole position. Poi il salto in Honda, arrivato però nel peggior momento per la casa spagnola, alle prese con i continui infortuni di Marc Marquez. La moto non andava, ma il team non aiutava, come ha rivelato Espargaro a L’Esportiu de Catalunya: “Non sapevamo come risolvere la situazione, o forse non avevamo gli strumenti per farlo. Con Marquez fuori per infortunio, Honda ha deciso di interrompere l’evoluzione della moto. A questo si aggiungevano i problemi che già avevamo, e il risultato è stata una scarsa motivazione e voglia di lavorare all’interno del team. Non mi hanno trattato male, ma mi sentivo molto frustrato dalla situazione, perché mi sentivo legato mani e piedi, non potevo fare niente per migliorare la situazione”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, presentata la Honda LCR 2023 di Rins e Nakagami

    ROMA – Proseguono le presentazioni delle diverse scuderie in vista della nuova stagione di MotoGP. Dopo quella del Mooney VR46 Racing Team di ieri, infatti, oggi è stato il turno delle Honda LCR di Alex Rins e Takaaki Nakagami, con due presentazioni diverse a causa dei diversi sponsor che accompagnano i piloti. Infatti, lo spagnolo ex Suzuki vestirà i consueti colori Castrol, mentre il giapponese, che ha mantenuto il posto nella classe regina soprattutto per la rinuncia di Ai Ogura, è confermato con i colori della nipponica Idemitsu.  LEGGI TUTTO