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    F1 Haas: arriva “Surviving to Drive”, il libro di Gunther Steiner

    ROMA – E’ in programma per il mese di aprile, agli inizi della stagione 2023 del mondiale di F1, l’uscita del libro di Guenther Steiner “Surviving to drive”, titolo che fa un chiaro riferimento alla serie tv di Netflix “Drive to survive” e che racconterà i retroscena della gestione della Haas nel campionato mondiale 2022. Una stagione sicuramente non banale, a partire dall’addio di Nikita Mazepin e il rientro di Kevin Magnussen, passando per le incompresioni con Mick Schumacher fino alla pole dello stesso Magnussen in Brasile.
    “Annata perfetta per un libro”
    Sicuramente Steiner ha programmato l’uscita del suo libro in un’annata piena di eventi. “Non credo che avrei potuto programmare l’uscita del libro in un’annata migliore di questa. Un libro che documenta cosa deve affrontare un team principal in una stagione di F1. Finora non avevo ancora pensato di scrivere un diario e sebbene mi piaccia guardare avanti è stata un’esperienza divertente tornare indietro ripensando ai molti alti e bassi incontrati”, così conclude il team principal Haas.

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    F1, per il Team Haas un 2022 nel segno della progressione

    Le due cenerentole del Mondiale di F1 2021, Haas e Alfa Romeo, hanno spiccato decisamente il volo quest’anno compiendo un importante passo avanti prestazionale. Da team satelliti della Ferrari nell’ambito di una solida partnership tecnica si sono giovate dell’indiscusso miglioramento di Maranello all’interno della rivoluzione 2022. I frutti sono stati evidenti e la Haas in particolare si è smarcata dallo scurissimo Campionato 2021, concluso senza far segnare neppure un punto.
    Alla bandiera a scacchi di Abu Dhabi, la scuderia americana si è tolta anche la soddisfazione di precedere l’Alpha Tauri, lo scorso anno anni luce avanti. Per la Haas-Ferrari, dunque, un ottavo posto di platino che offre segnali molto positivi e di incoraggiamento in chiave 2023 con una perla d’autore: la pole position di Kevin Magnussen ad Interlagos. Che la musica fosse cambiata rispetto ad un 2021 da incubo lo si era capito subito in Bahrain nel primo Gp della stagione con l’ottimo quinto posto del danese. La serie positiva in zona punti è poi proseguita a Jeddah fino ad accumulare un gruzzoletto di 37 punti.
    Niente male, davvero. Unico neo il siluramento di Mick Schumacher che ha comunque portato 12 punti alla causa Haas ed ha evidenziato spesso un rendimento in gara anche migliore del team mate. A giocare a suo sfavore sono stati i troppi e rovinosi incidenti con relativi ed importanti danni alle vetture. Ma, tutto sommato, per Haas è stata un’annata molto positiva con un quinto e un sesto posto come migliori risultati e tanta iniezione di fiducia per il futuro.

    Soprattutto nell’ottica di un rapporto sempre più stretto con Ferrari adesso che Mattia Binotto non c’è più. Non sono passate inosservate, infatti, le decisioni del team principal Steiner e della proprietà in totale opposizione ai voleri dell’ormai ex guida sportiva del Cavallino. Il riferimento è alle decisioni sul compagno di squadra da affiancare a Magnussen il prossimo anno. Scelte che hanno portato prima all’allontanamento di Schumacher e poi all’ingaggio di Hulkenberg, che ha battutto Giovinazzi e Shwartzman voluti invece in Haas dallo stesso Binotto. LEGGI TUTTO

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    F1, Mick Schumacher e i danni con la Haas: ecco la cifra

    ROMA – La fine del rapporto tra Mick Schumacher e la Haas è ormai ufficiale da diversi giorni, con il tedesco figlio d’arte che per la stagione 2023 sarà sostituito dall’esperto connazionale Nico Hulkenberg. La scuderia americana è stata l’ultima ad annunciare il line-up piloti definitivo per l’anno prossimo e tra i motivi che hanno portato alla sostituzione tra i due tedeschi ha pesato l’andamento negativo di Schumacher durante l’ultimo mondiale e soprattutto i danni procurati dai tanti incidenti.
    Danni per oltre 3 milioni
    Il rapporto tra le due parti è arrivato i titoli di coda a causa dell’impatto economico e sportivo degli incidenti del tedesco durante la stagione. Secondo la Bild infatti gli incidenti riportati tra Arabia Saudita, Monaco e Giappone sono costati alla Haas più di tre milioni di euro, numeri che hanno portato anche alle aspre critiche del team principal Gunther Steiner e alla fine del rapporto tra il figlio del Kaiser e la scuderia statunitense.
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    F1, Schumacher-Haas: danni per oltre 3 milioni di euro

    I dubbi di Steiner
    Un rapporto incrinato senza dubbio dall’impatto economico e sportivo degli incidenti del tedesco durante la stagione. Secondo la Bild infatti gli incidenti riportati tra Arabia Saudita, Monaco e Giappone sono costati alla Haas più di tre milioni di euro, dati che hanno portato anche alla critiche del team principal Gunther Steiner e alla risoluzione del rapporto tra il figlio del Kaiser e la scuderia statunitense. LEGGI TUTTO

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    F1, per Schumacher futuro ancora da scrivere: “DTM? No Grazie”

    ROMA – Per Mick Schumacher la gara di Abu Dhabi, terminata con un sedicesimo posto, è stata l’ultima in F1 con la Haas. Il giovane pilota tedesco ha ricevuto il benservito dalla scuderia statunitense per il 2023, dove ci sarà Nico Hulkenberg al suo posto. Per Schumacher alla seconda stagione nel Circus terminata con 12 punti, al sedicesimo posto in classifica generale, si aprono diversi scenari per la prossima stagione.
    “Voglio rimanere in F1”
    Per l’ormai ex pilota Haas sicuramente il futuro non sarà in DTM. “DTM? No grazie. – dichiara a “Motorsport-Total.com -Non voglio farla ora, voglio rimanere in questa F1 qualsiasi cosa esca fuori. Poi il DTM non è più quello di una volta, attualmente non è un’opzione percorribile”, così conclude Schumacher riferendosi anche al fatto che dall’anno scorso si utilizzano vetture GT3 di serie invece dei prototipi di Classe 1.
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    F1, Schumacher scaricato dalla Haas: “Dobbiamo tornare a crescere”

    “Migliorare la classifica”
    Esperienza. Questo è quanto cercato dalla scuderia statunitense nel 2023 con l’arrivo di Hulkenberg. “Il futuro a breve termine è quello di riportare la squadra almeno a metà classifica, puntando alla parte alta entro i prossimi due anni. Dobbiamo quindi tornare ad andare avanti e questo è raggiungibile con persone esperte e piloti che hanno già fatto questo lavoro, che possono portare nel nostro team le tante esperienze fatte nelle altre squadre”, così conclude il team principal Haas.
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    F1, Steiner sull'addio di Schumacher: “Bisogna continuare a migliorare”

    ROMA – La notizia del giorno nel mondo della F1 è l’addio in casa Haas di Mick Schumacher e il conseguente ingaggio di Nico Hulkenberg per la stagione 2023. Il team principal della Haas, Guenther Steiner, ha commentato la scelta. “Non è colpa di Mick se ci troviamo in questa situazione – spiega Steiner – ma per il 2023 abbiamo bisogno di un po’ di stabilità. Quest’anno abbiamo fatto un grande passo avanti rispetto alle ultime due stagioni, ma vogliamo continuare a migliorare. Questo è l’obiettivo, perché le altre squadre vogliono ovviamente fare lo stesso”.
    “Cerchiamo esperienza”
    La scelta è ricaduta su Hulkenberg, che non corre una stagione intera dal 2019, per un discorso di maggior esperienza rispetto a Schumacher. “Il futuro a breve termine è quello di riportare la squadra almeno a metà classifica, puntando alla parte alta entro i prossimi due anni. Dobbiamo quindi tornare ad andare avanti e questo è raggiungibile con persone esperte e piloti che hanno già fatto questo lavoro, che possono portare nel nostro team le tante esperienze fatte nelle altre squadre”. LEGGI TUTTO