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    Dante Bottini: “Allenare i giovani oggi è difficile, ascoltano meno e quasi non pensano in campo. L’assenza di Federer sul tour è palpabile”

    Dante Bottini (foto Instagram)

    Allenare l’ultima generazione di giovani non è compito facile, perché il tennis ormai è diventato una gara a chi a tira più forte quindi si pensa poco, e pure negli allenamenti le nuove leve hanno difficoltà a prestare attenzione e ascoltare. Questo afferma il noto coach argentino Dante Bottini, 44enne formatosi alla corte di Nick Bollettieri dopo un passato modesto da giocatore, noto per aver esser stato l’allenatore storico di Kei Nishikori e quindi di Dimitrov, Jarry e del giovane cinese Juncheng Shang, rapporto quest’ultimo interrotto dopo l’ultimo US Open. Bottini è stato intervistato in Argentina dal bravo collega Sebastian Torok per La Nacion. Ha rilasciato una lunga intervista, nella quale ripercorre le tappe della sua vita sul tour, raccontando i cambiamenti vissuti negli ultimi anni e rimpiangendo l’assenza di Roger Federer sul tour e negli spogliatoi per il suo carisma e quel plus unico che dava ad ogni torneo, e che a suo dire oggi manca terribilmente.
    Bottini ricorda i suoi inizi con Bollettieri: “Ho iniziato nel 2008, proprio dalla base, con piccoli gruppi, dove non vedevo nemmeno Nick perché era con i migliori dell’accademia. Qualche mese dopo mi hanno dato gruppi di ragazze dai 9 agli 11 anni al mattino e dai 15 ai 16 anni al pomeriggio, e poi ho cominciato a provarci di più. Abbiamo avuto incontri che sono durati molte ore. Ho imparato molto. Nick era un fenomeno, vero appassionato di tennis, espansivo, estremamente esigente e ottimista. Aveva un’altissima autostima e la trasmetteva a tutti, tirava sempre dritto verso il futuro, cercando il meglio. Per tutto il tempo condivideva le storie della sua vita e motivava tutti. Avevamo incontri più volte alla settimana, in cui parlavamo di tutto quello che si faceva in accademia e lui raccontava tanti aneddoti. È stato anche piuttosto divertente lavorare con lui. Abitavo dietro l’angolo dell’accademia, alle 5 del mattino già insegnavo o ero in palestra. Lui andava forte e non si fermava mai, era il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene, così fino a oltre 80 anni”. 
    Questa foto del tennis attuale tracciata dal coach albiceleste, con una discreta critica a come si è evoluto lo sport rispetto ai suoi primi anni di vita sul tour: “C’è un cambiamento totale, con Federer fuori, Nadal quasi, vedo Djokovic ancora per un paio d’anni. Ma la nuova generazione è qui, con Alcaraz, Sinner, Rune. Anche con Medvedev, Zverev e Tsitsipas. Il tennis? Oltre ad essere molto fisico, ritengo che il tennis di oggi abbia molta potenza e sia molto mentale. I nuovi giocatori difficilmente pensano a una tattica, tutto viene giocato molto velocemente, molto forte. Se prima c’era poco tempo per pensare… adesso ce n’è ancora di meno. Il secondo servizio viene servito a volte a 200 km/h, cosa impensabile fino a qualche anno fa. La potenza domina. E bene o male? Non lo so. Credo sia più difficile mettere insieme una strategia per l’allenatore, perché al tuo giocatore puoi dirgli qualcosa, ma poi cambia tutto in pochi secondi. Il giocatore ti dice: ‘Ma mi hai detto che sulla seconda di servizio mi avrebbe fatto un kick sul rovescio e invece ha tirato una bomba a 200 al T!’ Per l’allenatore oggi è molto più difficile. C’è meno attenzione. Il giocatore non ascolta molto, quindi questo rende il processo, giorno dopo giorno, più difficile. Il giocatore è quello che ti ingaggia e l’allenatore deve essere paziente e pensare: ‘Bene, lascerò andare questo, ma poi lo riprenderò poi’. Il giocatore attuale ha un deficit di attenzione. Prima ti ascoltavano di più e ti guardavano negli occhi; oggi camminano a testa bassa. Gli dici: ‘Ehi, sto parlando con te’. ‘Sì, ti ascolto’, risponde ed è lì con il telefono e forse ti ascolta ma chissà cosa gli resta in testa di quel che gli dici. È strano, la società sta cambiando tanto. E poi tutto nel tennis è un po’ estremizzato, velocità, fisico”.
    Un’esasperazione che porta anche tennisti di 20 anni a subire già infortuni importanti: Alcaraz, Sinner… “E Korda, Rune… Tutti hanno avuto dolore e problemi, anche se sono da poco tempo sul tour. Si gioca con una potenza tale che le richieste che i giocatori fanno al proprio fisico stanno aumentando. E il corpo non può farcela. Non si parla quasi di quest’aspetto ma invece dovrebbe essere centrale discuterne. C’è un altro problema che i giocatori invece sollevano: cambiare troppe palle. Non puoi giocare tre o più tornei di fila con palline diverse! Le marche di palle hanno modelli molto diversi e quando si gioca provoca cambiamenti nella modalità di impatto. Poi sono in generale troppo pesanti, ti fanno fare scambi più lunghi, il corpo alla fine somma tutti gli sforzi e lo senti nella spalla, nel polso, nelle gambe“.
    Per Bottini l’assenza di Federer dal tour pesante, quel che ha portato lo svizzero nel gioco resta inarrivabile: “Ho condiviso molti momenti con Rafa, Novak, splendidi atleti, ma l’assenza di Roger si fa sentire. Manca tanto. Era un giocatore diverso, con il suo arrivo al massimo livello tutto è cambiato. Non so come spiegarlo, ma i tornei erano diversi quando c’era Roger, chiunque abbia vissuto il tour con lui e dopo di lui te lo può confermare. Il tennis continua, ma quando Roger entrava nello spogliatoio era una presenza… la gente restava senza parole, lo guardava. Quel ragazzo aveva una presenza diversa. Emanava rispetto, non solo giocando a tennis, ma la cosa più importante è che era un ragazzo normale, divertente, con il senso dell’umorismo. Un fenomeno. E trasmetteva rispetto e tranquillità a tutti. Se ti allenavi con lui per la prima volta, prima e dopo ti faceva mille domande per sapere chi sei, da dove vieni, era curioso. Più volte abbiamo parlato dell’Argentina. Mi ha chiesto della religione ed era interessato a come giocano e si allenano gli argentini sulla terra battuta. Ricordo che nel lontano 1997, da junior, abbiamo condiviso un torneo, l’U18 di Prato. Io avevo 17 anni e lui 15. Gli ho mostrato il tabellone del torneo e gli ho detto che se avessi vinto lo avrei affrontato, ma ho perso. A distanza di anni si ricordò tutto quello e mi disse: ‘Ho vinto quel torneo e da lì è iniziata la mia scalata, peccato che non abbiamo giocato contro’. Pochi avrebbero ricordato e detto tutto questo”.
    Tra i giovani, è incuriosito dal potenziale di Shelton: “Ho avuto l’opportunità di affrontarlo quando allenavo Shang. Lo abbiamo battuto ad Atlanta e Washington. È pura potenza! Ha un servizio pazzesco, ma poi sembra che non pensi molto quando gioca. Colpire la palla sempre più forte, sempre più forte… questo il suo stile. Ma fa bene al tennis. Mi piace il suo atteggiamento, grida ma non per rabbia, ride, è positivo, tutti atteggiamenti che provengono dal periodo trascorso al college, dove suo padre (Bryan) era uno dei migliori allenatori. Può portare qualcosa di diverso sul tour”.
    Bottini tra i molti tennisti allenati, è rimasto molto affezionato a Dimitrov, per il suo bel tennis ma anche per il lato umano del bulgaro: “È un giocatore eccezionale, uno dei più talentuosi del circuito. Anche fisicamente è straordinario, si cura moltissimo, è una bestia. Nel tennis è uno dei grandi talenti, tira colpi che quasi nessuno fa. Il rovescio in slice è pazzesco, anche quello a una mano. È un giocatore che è un piacere guardare, uno di quelli per cui paghi un biglietto d’ingresso. Quando entra in un periodo negativo ti viene voglia di andartene perché difficilmente reagisce, questa è la sua grande debolezza. Soffre quando non sta bene emotivamente e lo trasferisce sul campo. Invece quando è felice, può fare di tutto e regalarti il ​​miglior spettacolo”.
    Un’ultima nota su come un coach deve approcciarsi a giocatori di nazioni e culture diverse. Lui ha allenato giapponesi, latini, cinesi, europei… La chiave per Dante è osservare e studiare: “Cerco di osservare molto, di rispettare i loro tempi. Devi abituarti a loro, avvicinarti. Vuoi insegnare dalla tua cultura, ma devi imparare anche dalla loro, affinché tutto sia il più piacevole e funzioni. L’obiettivo è avere la pazienza necessaria per ottenere la migliore esperienza possibile per il giocatore. Non è facile, è una bella sfida, ma mi piace davvero quello che faccio”.
    Intervista davvero interessante, nella quale Bottini anche sottolinea come il treno del tennis cinese sia partito e crede che in futuro possano nascere altri talenti ancor più interessanti.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Parlano Novak Djokovic e Grigor Dimitrov dopo la finale di Bercy. Djokovic “Il primo obiettivo è il numero uno, poi la Coppa Davis”. Dimitrov: Tra lacrime e determinazione, Una finale a Parigi che non dimenticherà

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo – Foto Getty Images

    Novak Djokovic aggiunge un’altra gemma alla sua corona di glorie con la vittoria dell’ATP Rolex Paris Masters 2023. In una finale di puro dominio contro Grigor Dimitrov, il serbo continua a scrivere la storia del tennis, ampliando il suo tesoro con il quarantesimo titolo di Masters 1000. Ma il numero uno del mondo non si ferma qui: il suo appetito di vittorie sembra insaziabile.
    Il Punto Più Critico della SettimanaInterrogato sul momento più arduo della settimana, Djokovic risponde con una risata, ammettendo le difficoltà affrontate non solo in campo ma anche fuori. “È stata una settimana molto complicata,” racconta. Un virus intestinale ha messo a dura prova la sua resistenza, ma il campione ha trovato la forza di andare avanti. “Giovedì, venerdì e sabato sono stati i giorni più difficili, dove ho sentito di essere più vicino alla sconfitta che alla vittoria.”Con una riflessione sincera, Djokovic descrive questo successo come una delle vittorie più speciali nella categoria dei Masters 1000, vista la settimana travagliata che ha attraversato.
    La Ricetta di Recupero di NoleNonostante la battuta sorridente sul non essere un medico, Djokovic rivela che la chiave per lui è stata l’attenzione alla idratazione. La dieta è stata limitata, ma sul campo, la decisione era netta: “O lasci che le circostanze ti dominino, o le dominerai tu.” Oggi, per la prima volta, ha sentito di aver lasciato alle spalle i disagi.
    Una Carriera Sempre più LeggendariaCon il settimo titolo a Parigi-Bercy e il novantasettesimo della sua carriera, Djokovic rimane focalizzato sul presente. “È qualcosa di fantastico, ma appartiene già al passato. Sono orgoglioso, ma guardo avanti,” afferma il campione, indicando una mentalità sempre orientata al prossimo obiettivo.
    La Pressione delle AspettativeDjokovic è consapevole delle aspettative che il pubblico ha su di lui, ma non si sottrae all’umanità delle sfide personali e professionali: “Non ho giocato il mio miglior tennis, ma date le circostanze, ho dato tutto.”
    Gli Obiettivi ImminentiDjokovic ha chiaro l’obiettivo immediato: conquistare un’altra vittoria per assicurarsi il primo posto nella classifica mondiale. “Il primo obiettivo è il numero uno, poi la Coppa Davis,” rivela. Si concede un breve riposo per ricaricare le energie prima delle Finals di Torino, che affronterà con la fiducia di chi non ha perso una partita da Wimbledon.

    Grigor Dimitrov esce dalla scena del Rolex Paris Masters 2023 con la testa alta, nonostante la sconfitta in finale. Ha attraversato una settimana che resterà impressa nella sua memoria, avendo sorpreso tutti raggiungendo l’ultimo atto di un torneo in cui pochi lo avrebbero immaginato.
    Un’Impresa Memorabile“È stata una settimana incredibile,” esordisce il bulgaro nella conferenza stampa. Il suo obiettivo era chiaro fin dall’inizio: giocare un buon torneo. Arrivare in finale è stato un risultato che ha superato le sue stesse aspettative e ha evidenziato la necessità di mantenere un atteggiamento positivo e di fiducia nei propri mezzi.
    Emozioni a FiumeRiguardo alle lacrime versate, Dimitrov si apre con i giornalisti: “È complicato spiegare cosa si prova. Volevo quel titolo, ed è difficile accettare di non averlo vinto.” Queste parole trasmettono il peso di mesi difficili, dentro e fuori dal campo, vissuti dal tennista. Sottolinea però che queste lacrime sono di felicità, non di rimpianto.
    Djokovic, Un Avversario di CalibroIl rispetto per Novak Djokovic è palese. Dimitrov lodato l’intensità del serbo, sottolineando come, anche in condizioni fisiche non ottimali, Djokovic abbia saputo imporre un ritmo di gioco elevato, costringendo il bulgaro a lavorare su ogni singolo colpo.
    Prospettive FutureParagonando questa stagione alla sua esplosione nel 2017, Dimitrov preferisce non anticipare troppo sul futuro, ma si dice carico di adrenalina e pronto a dare tutto. È intenzionato a capitalizzare i momenti come quelli vissuti a Parigi, consapevole che anche piccoli aggiustamenti possono tradursi in miglioramenti significativi sul campo.
    La Chiave della SerenitàIl bulgaro svela anche il suo approccio alla salute mentale: ritagliarsi momenti di tranquillità lontano dal telefono, una passeggiata in solitaria, curare il proprio mondo interiore. Sottolinea l’importanza di non trascurare mai se stessi, poiché la pace interiore è tanto cruciale quanto il gioco stesso. LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic aumenta la leggenda e riconquista la corona al Masters 1000 di Parigi Bercy

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo – Foto Getty Images

    Dire che Novak Djokovic abbia vinto il Masters 1000 di Parigi Bercy non sembra quasi nemmeno una notizia. Ma lo è. A 36 anni, il numero uno del mondo, che è stato un mese e mezzo senza competere e che ha sofferto di un virus allo stomaco proprio in Francia, ha messo la ciliegina sulla torta con una prestazione autorevole per riconquistare la corona a Bercy. Questo è infatti il suo settimo titolo nel Masters 1000 francese, diventando questo il terzo torneo in cui ha ottenuto almeno sette titoli, unendosi a Wimbledon (7) e all’Australian Open (10).Per il serbo si tratta del 40 esimo Masters 1000 vinto in carriera.
    Al di là della rete c’era un Grigor Dimitrov desideroso di ridurre il divario (ora 1-12) nei confronti diretti e di porre fine a quasi sei anni di astinenza da titoli, ma questa volontà si è rivelata insufficiente. Djokovic si è mostrato implacabile come in tante altre occasioni nella sua carriera e non ha avuto bisogno di ore extra come nei tre turni precedenti. Stavolta, sono bastati due set, con i punteggi di 6-4 6-3, per conquistare il 97° titolo della carriera. Il serbo è stato chirurgico con il suo servizio, al punto da non aver affrontato nemmeno un break point, mentre ha sfruttato due delle tre opportunità che ha avuto di brekkare Dimitrov. Fatti i conti, la superiorità è stata confermata in modo naturale, Nole ha lasciato la lotta per il numero uno sostanzialmente risolta con Carlos Alcaraz, ha accumulato il sesto titolo dell’anno (con un bilancio di 51 vittorie e solo 5 sconfitte) e continua a volare verso le ATP Finals.
    Nole raggiunge uno dei tre obiettivi fino alla fine della stagione, rimanendogli ora Torino e, più tardi, le Davis Cup Finals. Ormai non è quasi più una novità che continui a vincere e a infrangere barriere. Ma è notizia.
    ATP Paris Novak Djokovic [1]66 Grigor Dimitrov43 Vincitore: Djokovic ServizioSvolgimentoSet 2G. Dimitrov 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 df 30-405-3 → 6-3N. Djokovic 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-304-3 → 5-3G. Dimitrov 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-404-2 → 4-3N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 ace3-2 → 4-2G. Dimitrov 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A2-2 → 3-2N. Djokovic 15-0 30-0 ace 30-15 40-151-2 → 2-2G. Dimitrov 0-15 15-15 30-15 40-15 ace1-1 → 1-2N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1G. Dimitrov 0-15 15-15 30-15 ace 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-405-4 → 6-4G. Dimitrov0-40 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-405-3 → 5-4N. Djokovic 15-0 30-0 ace4-3 → 5-3G. Dimitrov 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 30-403-3 → 4-3N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 3-3G. Dimitrov 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-2 → 2-3N. Djokovic 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-301-2 → 2-2G. Dimitrov 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2N. Djokovic 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-300-1 → 1-1G. Dimitrov 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1

    Statistiche del Match: Djokovic vs Dimitrov
    **Servizio Djokovic**– Aces: 6– Doppi falli: 1– Prima di servizio in campo: 32/48 (67%)– Punti vinti con la prima di servizio: 26/32 (81%)– Punti vinti con la seconda di servizio: 11/16 (69%)– Break point salvati: 0/0 (0%)– Giochi di servizio giocati: 9
    **Servizio Dimitrov**– Aces: 5– Doppi falli: 2– Prima di servizio in campo: 35/68 (51%)– Punti vinti con la prima di servizio: 25/35 (71%)– Punti vinti con la seconda di servizio: 14/33 (42%)– Break point salvati: 1/4 (25%)– Giochi di servizio giocati: 10
    **Statistiche in risposta**– Punti vinti sul primo servizio dell’avversario: Djokovic 10/35 (29%), Dimitrov 6/32 (19%)– Punti vinti sul secondo servizio dell’avversario: Djokovic 19/33 (58%), Dimitrov 5/16 (31%)– Break point convertiti: Djokovic 3/4 (75%), Dimitrov 0/0 (0%)– Giochi di ritorno giocati: Djokovic 10, Dimitrov 9
    **Statistiche dei Punti**– Punti vinti alla rete: Djokovic 5/5 (100%), Dimitrov 7/10 (70%)– Vincitori (colpi vincenti): Djokovic 15, Dimitrov 15– Errori non forzati: Djokovic 4, Dimitrov 16– Punti vinti al servizio: Djokovic 37/48 (77%), Dimitrov 39/68 (57%)– Punti vinti in risposta: Djokovic 29/68 (43%), Dimitrov 11/48 (23%)– Punti totali vinti: Djokovic 66/116 (57%), Dimitrov 50/116 (43%)
    **Velocità del Servizio**– Velocità massima: Djokovic 205 km/h, Dimitrov 218 km/h– Velocità media della prima di servizio: Djokovic 191 km/h, Dimitrov 201 km/h– Velocità media della seconda di servizio: Djokovic 144 km/h, Dimitrov 161 km/h
    **Analisi:**Djokovic ha dimostrato una prestazione eccellente al servizio con un’alta percentuale di punti vinti sia con la prima che con la seconda di servizio. La sua efficacia in risposta è stata notevole, specialmente sul secondo servizio di Dimitrov, convertendo il 58% di tali punti. Ha inoltre sfruttato le opportunità sui break point, convertendo il 75% delle sue chance.Dimitrov, invece, ha lottato con la sua percentuale di prime di servizio, riuscendo a mettere in campo solo poco più della metà delle sue prime palle. Anche se ha vinto una buona percentuale di punti sulla prima di servizio, il suo secondo servizio è stato vulnerabile, con Djokovic che ha approfittato di più della metà delle occasioni.Entrambi i giocatori hanno mostrato un’uguale quantità di colpi vincenti, ma Dimitrov ha commesso più del quadruplo degli errori non forzati rispetto a Djokovic, il che potrebbe aver inciso significativamente sul risultato del match.Djokovic ha dominato nella percentuale complessiva di punti vinti, mostrando la sua abilità sia al servizio che in risposta. Nonostante Dimitrov abbia registrato una velocità massima di servizio superiore, la costanza e la precisione di Djokovic hanno avuto un impatto maggiore sull’esito del match.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Il record di Novak Djokovic. Disastro meteo a Cancun e voglia di cambiamenti. Finale posticipata a lunedì. La rinascita di Dimitrov

    Iga Swiatek POL, 31.05.2001 – Foto Getty Images

    Il 2023 sta dimostrando di essere un anno di contraddizioni per il mondo del tennis. Da un lato, abbiamo il serbo Novak Djokovic che continua a cementare il suo status di leggenda, raggiungendo per la 14ª volta in carriera 50 vittorie in una sola stagione. Questo traguardo riflette la costanza di un atleta che non mostra segni di rallentamento, nonostante l’avanzare dell’età. Il 2015 rimane l’anno d’oro per Djokovic con 82 vittorie e solo 6 sconfitte, una testimonianza del suo dominio.
    D’altro canto, il palcoscenico delle WTA Finals 2023 a Cancún, in Messico, è stato teatro di caos meteorologico. La pioggia incessante ha interrotto il gioco, costringendo al rinvio di partite cruciali. La semifinale tra Aryna Sabalenka e Iga Swiatek è stata sospesa dopo appena tre giochi, e la finale di singolare è stata posticipata a lunedì. Anche un match di doppio del round-robin, quello tra Gauff e Pegula, è in sospeso. Questi rinvii hanno suscitato una valanga di critiche verso la direzione della WTA, con molti che puntano il dito contro il direttore Steve Simon per la scelta della sede in una zona soggetta a stagioni degli uragani. La leggenda del tennis Martina Navratilova è stata tra le voci più critiche, suggerendo che potrebbe essere tempo per un cambio di leadership alla WTA.
    Mentre il tennis femminile lotta contro le forze della natura, sul fronte maschile Grigor Dimitrov ha scritto una storia di rinascita. Dopo un periodo di forma incostante, il bulgaro ha raggiunto la finale dell’ATP Rolex Paris Masters 2023, una pietra miliare che riflette il suo rinnovato spirito combattivo e la fiducia nel suo gioco, come sottolineato dal suo allenatore Daniel Vallverdú.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Parigi Bercy: I risultati con il dettaglio delle Finali. LIVE Novak Djokovic vs Grigor Dimitrov (LIVE)

    Novak Djokovic e Grigor Dimitrov nella foto – Foto Getty Images

    Masters 1000 Parigi Bercy (Francia) – Finali, cemento (al coperto)

    Court Central – Ora italiana: 12:30 (ora locale: 12:30 pm)1. [3] Rohan Bopanna / Matthew Ebden vs [7] Santiago Gonzalez / Edouard Roger-Vasselin Il match deve ancora iniziare
    2. [1] Novak Djokovic vs Grigor Dimitrov (non prima ore: 15:00)Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Grigor Dimitrov in Finale a Parigi Bercy: il Bulgaro a Caccia del Primo Titolo dopo il Trionfo del 2017 in un Masters 1000

    Grigor DImitrov – Foto Getty Images

    Grigor Dimitrov continua a dimostrare a 32 anni di trovarsi in una delle fasi più brillanti della sua carriera. Il bulgaro, attualmente al 17º posto nella classifica ATP, si è qualificato questo sabato per la finale del Masters 1000 di Parigi. Si tratta solo della seconda finale in un torneo Masters 1000 per Dimitrov, la prima da quando vinse l’edizione del 2017 del torneo di Cincinnati (dove sconfisse Nick Kyrgios in finale).
    Il tennista bulgaro, che questa settimana aveva già ottenuto vittorie contro Daniil Medvedev (3° ATP) e Hubert Hurkacz (11°), ha battuto in semifinale il greco Stefanos Tsitsipas, sesto nel ranking mondiale, in una grande battaglia, con il punteggio di 6-3, 6-7(1) e 7-6(3), in un incontro in cui ha giocato a un livello straordinario, mettendo a segno 38 colpi vincenti contro solo 22 errori non forzati. Dimitrov, che chiuderà la stagione ben all’interno dei top 15 mondiali, attende il vincitore della partita tra Novak Djokovic (con cui ha un confronto diretto di 1-11) e Andrey Rublev (3-4). Il bulgaro è alla ricerca del suo primo titolo da novembre del 2017.
    ATP Paris Grigor Dimitrov667 Stefanos Tsitsipas [7]376 Vincitore: Dimitrov ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* 3*-0 4*-0 5-0* 5-1* 5*-2 6*-2 6-3*6-6 → 7-6S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 ace ace6-5 → 6-6G. Dimitrov 0-15 15-15 30-15 40-155-5 → 6-5S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5G. Dimitrov 15-0 30-0 40-0 ace4-4 → 5-4S. Tsitsipas 15-0 ace 30-0 40-0 ace ace4-3 → 4-4G. Dimitrov 15-0 30-0 ace 40-03-3 → 4-3S. Tsitsipas 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace3-2 → 3-3G. Dimitrov 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 3-2S. Tsitsipas 15-0 15-15 30-15 40-15 ace2-1 → 2-2G. Dimitrov 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 2-1S. Tsitsipas15-40 0-15 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1G. Dimitrov1-6 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak40*-15 0-0* 0*-1 0*-2 0-3* 0-4* 0*-5 0*-6 1-6*6-6 → 6-7G. Dimitrov30-40 15-0 15-15 30-15 40-155-6 → 6-6S. Tsitsipas15-40 15-0 30-15 40-155-5 → 5-6G. Dimitrov 15-0 30-0 30-15 40-15 ace4-5 → 5-5S. Tsitsipas 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-404-4 → 4-5G. Dimitrov 15-0 30-0 40-0 40-15 df3-4 → 4-4S. Tsitsipas 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-303-3 → 3-4G. Dimitrov 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-302-3 → 3-3S. Tsitsipas 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-2 → 2-3G. Dimitrov 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-2 → 2-2S. Tsitsipas 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 1-2G. Dimitrov 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1S. Tsitsipas 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1G. Dimitrov 15-0 15-15 30-15 40-155-3 → 6-3S. Tsitsipas 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 A-405-2 → 5-3G. Dimitrov 15-0 30-0 40-0 40-154-2 → 5-2S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-04-1 → 4-2G. Dimitrov 15-0 30-0 40-03-1 → 4-1S. Tsitsipas 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-0 → 3-1G. Dimitrov 15-0 30-0 ace 40-02-0 → 3-0S. Tsitsipas 0-15 15-15 15-30 15-401-0 → 2-0G. Dimitrov 0-15 df 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Dimitrov sorprende Medvedev a Parigi: Tra tattica e resistenza, il Bulgaro Avanza agli ottavi di finale

    Grigor DImitrov – Foto Getty Images

    Gli spettatori del Masters 1000 di Parigi hanno assistito a una partita mozzafiato tra Grigor Dimitrov, numero 17 del mondo, e Daniil Medvedev, terzo nella classifica ATP. In un duello che ha combinato eccellenza tennistica, scambi con il pubblico e un pizzico di follia, Dimitrov ha trionfato, conquistando un posto negli ottavi di finale.
    Il palcoscenico di questo dramma sportivo è stata l’Accor Arena di Bercy, dove i due giocatori hanno combattuto per quasi tre ore in una partita carica di tensione. Dimitrov ha dimostrato la sua maestria, già intravista la scorsa settimana a Vienna contro lo stesso Medvedev, vincendo con i parziali di 6-3, 6-7(4), 7-6(2).
    Medvedev ha dato prova della sua forza, riuscendo a portare il match al terzo set. La partita si è poi infiammata quando il giocatore russo ha avuto un diverbio con il pubblico francese, aggiungendo ulteriore drammatizzazione all’evento. Dimitrov, tuttavia, non si è lasciato distrarre e sembrava in rotta verso la vittoria, servendo sul 5-3. Tuttavia, non è riuscito a sfruttare quattro match points in quel momento, uno dei quali dopo un entusiasmante scambio di ben 47 colpi, e si è visto togliere il servizio dal russp.Solo nel tie-break, al settimo match point, Dimitrov ha potuto finalmente chiudere il match e celebrare la sua vittoria. Medvedev, riflettendo sul tie-break del terzo set, ha riconosciuto la superiorità del suo avversario in quel frangente, sebbene abbia espresso soddisfazione per la sua prestazione generale e la lotta mostrata durante la partita.
    Dimitrov ha brillato, dimostrando una notevole capacità nel rispondere ai servizi di Medvedev. In particolare, il primo punto di quel decisivo game ha evidenziato l’acume tattico e la precisione di Dimitrov.Medvedev, pur riconoscendo il valore del suo avversario, ha espresso sentimenti contrastanti riguardo alla partita. “Avrei potuto fare di meglio? Non sono sicuro. Non ho molto da dire sul tie-break. Sono contento di come ho lottato e sono riuscito ad alzare il mio livello di gioco, quindi è stato un po’ deludente sia il match sia il risultato. Tuttavia, non vedo cosa avrei potuto fare di diverso e credo di aver giocato bene. Cercherò di mantenere un atteggiamento positivo”, ha commentato il tennista russo dopo la partita.
    ATP Paris Grigor Dimitrov667 Daniil Medvedev [3]376 Vincitore: Dimitrov ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* 3*-0 4*-0 5-0* 5-1* 5*-2 6*-26-6 → 7-6D. Medvedev 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 40-A 40-40 A-406-5 → 6-6G. Dimitrov 15-0 15-15 30-15 ace 40-155-5 → 6-5D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 ace5-4 → 5-5G. Dimitrov 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A5-3 → 5-4D. Medvedev 0-15 15-15 15-30 30-30 40-305-2 → 5-3G. DimitrovA-40 15-0 ace 30-0 ace 40-04-2 → 5-2D. Medvedev30-40 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 40-A3-2 → 4-2G. Dimitrov 15-0 15-15 15-30 df 30-302-2 → 3-2D. Medvedev 15-0 30-15 ace 30-30 df 40-302-1 → 2-2G. Dimitrov 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1D. Medvedev15-40 0-15 15-15 15-30 df 15-40 30-40 40-40 A-401-0 → 1-1G. Dimitrov 15-0 15-15 30-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 2-1* 2-2* 2*-3 2*-4 3-4* 3-5* 4*-5 4*-66-6 → 6-7G. Dimitrov 0-15 0-30 df 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-405-6 → 6-6D. Medvedev 0-15 15-15 15-30 30-30 40-305-5 → 5-6G. Dimitrov 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-404-5 → 5-5D. Medvedev 15-0 15-15 15-30 df 15-403-5 → 4-5G. Dimitrov 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 40-302-5 → 3-5D. Medvedev 15-0 30-15 40-152-4 → 2-5G. Dimitrov 0-15 15-15 30-15 30-30 30-402-3 → 2-4D. Medvedev 0-15 df 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 A-40 ace2-2 → 2-3G. Dimitrov 0-15 15-15 30-15 40-15 ace1-2 → 2-2D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2G. Dimitrov 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 ace0-1 → 1-1D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1G. Dimitrov 15-0 30-0 30-15 40-15 ace5-3 → 6-3D. Medvedev 15-0 15-15 15-30 40-305-2 → 5-3G. Dimitrov 15-0 30-0 30-15 40-154-2 → 5-2D. Medvedev 0-15 15-15 15-30 15-403-2 → 4-2G. Dimitrov 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A3-1 → 3-2D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 40-153-0 → 3-1G. Dimitrov 15-0 30-0 40-02-0 → 3-0D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A df1-0 → 2-0G. Dimitrov 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0

    In parallelo a questo elettrizzante incontro, Tommy Paul, 12° classificato, è stato eliminato dal torneo, perdendo così ogni possibilità di qualificarsi per le ATP Finals. Paul è stato sconfitto dal neerlandese Botic van de Zandschulp, 60° nel ranking, con i parziali di 6-4, 2-6, 6-3. Van de Zandschulp si è quindi guadagnato un incontro con Andrey Rublev.Dimitrov, ora agli ottavi di finale si prepara ad affrontare Alexander Bublik, con la speranza di continuare il suo percorso vincente nel torneo parigino.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Pechino: Sinner supera Dimitrov al termine di una dura battaglia (e accusando problemi di stomaco). Domani super semifinale vs. Alcaraz

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    La fantastica prestazione di ieri contro Nishioka negli ottavi del China Open aveva illuso che il peggio per Jannik Sinner fosse passato. Purtroppo il malessere che condiziona l’azzurro dal suo arrivo in Cina continua invece a perseguitarlo, tanto averlo costretto a vomitare al cambio di campo sul 3-0 nel terzo set contro Dimitrov nell’incontro di quarti di finale del 500 di Pechino. Ma la sua voglia di vincere e lottare è stata ancora una volta più forte di tutto. Jannik non molla mai, spinge e soffre sino alla fine, trionfa per 6-4 3-6 6-2 dopo due ore e mezza di battaglia, a tratti durissima per i lunghi scambi e un Grigor davvero monumentale per resistenza e difese. Una grandissima condizione fisica ha permesso al bulgaro di reggere e rincorrere, di bloccare Jannik nello scambio e pure prevalere quando la schermaglia è stata lunga e combattuta, con tanti tagli e variazioni. Sinner alla fine ce l’ha fatta imponendo la sua maggior spinta, ogni volta che è riuscito a impostare il gioco sulla velocità e progressione ha avuto la meglio. Il rimpianto per Jannik viene dal non aver chiuso in due set: nel settimo game ha avuto ben 4 palle break, le ha giocate complessivamente male, perdendo misura e sicurezza col diritto. Come abbiamo già visto più volte, lì qualcosa nel suo tennis si è inceppato.
    Si è innescata ancora una volta quella che definisco “la catena cineteca degli errori”, che finisce puntualmente per penalizzarlo e termina con un break, poi difficile da recuperare: un paio di brutti errori gratuiti, di solito in spinta e senza il contributo dell’avversario; il braccio si irrigidisce e la prima di servizio scompare; perde un metro di campo e sicurezza; gioca più corto e sbaglia o apre il fianco agli affondi del rivale; subisce un break che spesso paga a caro prezzo. Così di nuovo accaduto oggi, quasi solo errori non forzati, con Dimitrov molto lucido nel tenere la palla in gioco a basso ritmo e tagli, portando l’azzurro all’errore. Ha ceduto malamente il set Sinner, ma per fortuna è ripartito forte nel terzo, con un break che gli consentito di fare corsa di testa, quindi poi bravo nel reggere e salvare tre palle del contro break in due game, ancor più visto il malassere accusato alla fine del terzo game che l’ha portato a vomitare al cambio di campo. Non sappiamo se i problemi tecnici accusati a metà del secondo set – che gli sono costati il parziale – già fossero figli di questo malessere. Di sicuro in quella fase tutto il suo tennis si è depresso, non solo per gli errori ma per intensità, spinta e sicurezza. La sensazione è che oggi le due cose siano state assolutamente connesse.

    Playing through the struggles 👊#ChinaOpen pic.twitter.com/hwvgTukVEU
    — Tennis TV (@TennisTV) October 2, 2023

    Un passaggio a vuoto che non ci voleva, la partita poteva esser chiusa in due set, con un enorme risparmio di energie fisiche e mentali in vista della durissima semifinale che lo attende domani, contro il “suo” rivale Carlos Alcaraz. Tuttavia è corretto anche attribuire più di un merito a Grigor Dimitrov, che in campo stasera a Pechino ha mostrato una condizione fisica eccezionale e una grande lucidità nel portare avanti dalla prima all’ultima palla un piano tattico ineccepibile.
    Dimitrov pur con i suoi limiti è un tennista completo, ha un gran tocco di palla e riesce a generare veri cambi di ritmo, passando da difesa ad attacco con soluzioni pregevoli. Forte di un condizione atletica straripante, ha scelto in modo lucido di “remare”, rincorrere, abbassando volutamente i ritmi con continui tagli in back, palle di diritto più lavorate e non così forti, per togliere velocità e ritmo a Jannik. Una tattica difficile da attuare, perché devi reggerla fisicamente, ma tatticamente perfetta perché spesso Sinner è rimasto invischiato in questa ragnatela, non trovando il tempo per sbracciare a tutta in sicurezza e rimettere grande velocità alla palla, e finendo così per sbagliare per primo cercando l’accelerazione o aprendo il campo ad un’improvviso vincente del bulgaro. I dati parlano chiaro: la maggior parte dei lunghi scambi l’ha vinta Dimitrov, soffrendo e vincendo con questa condotta.
    Per fortuna di Sinner, in buona parte del match è stato lui a imporre i ritmi di gioco, soprattutto dalla risposta e con tante seconde di servizio davvero ben eseguite, e quando si è andati allo scontro in progressione alla massima velocità, Jannik ha una tenuta e cilindrata superiore. Così ha allungato all’inizio del match, ha messo in crisi Grigor nel secondo – non portando a compimento però la missione – e poi all’avvio del terzo, con un allungo che si è rivelato decisivo. Come decisiva è stata la capacità di soffrire di Sinner in una durissima fase centrale del terzo set, quando ha sbagliato di più e Dimitrov ha ripreso a rimettere tutto, con molti scambi terminati oltre 20 colpi. Sinner l’ha vinta di testa e di cuore, più che di tennis oggi. Vincere sporco, da campione, ma era da chiudere in due set, con meno patemi e fatica.
    Non un Sinner ottimale, tutt’altro che perfetto, con quel passaggio a vuoto che non ci voleva, ma alla fine ha retto, ha lottato e ha vinto con merito. Si qualifica per l’ottava semifinale del 2023 e ventesima in carriera. Ad attenderlo la super sfida contro Carlos Alcaraz. Speriamo possa presentarsi in campo in condizioni migliori, perché altrimenti far partita pari con lo spagnolo sarà più di un’impresa… Ricordiamo che Jannik avrà anche una chance per un record storico: in caso di vittoria domani sarà certo di diventare n.4 al mondo, uguagliando la miglior posizione mai raggiunta da un italiano, Adriano Panatta.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Dimitrov scatta al servizio, ma è il diritto di Sinner a dettar legge. Jannik impone ritmi folli già dai primi scambi. Con un’accelerazione violentissima lungo linea l’azzurro si porta 15-40, subito due palle break. Lavora al massimo la palla col back il bulgaro per rompere il ritmo indiavolato di Jannik, e ci riesce, provocando errori dell’avversario. Grandissima lotta tra i tagli di Grigor e le bordate di Jannik. Attaccando la rete Dimitrov annulla anche una terza palla break, Scoccano gli 11 minuti nel game quando arriva la quarta chance per Sinner. È quella buona: sbaglia tutto Grigor, con un diritto di volo con la palla troppo bassa. BREAK Sinner, 1-0 avanti, può fare corsa di testa. Nessuna prima palla in campo per Sinner, ma a zero vince il suo primo game, è abissale la differenza di spinta e pressione dalla riga di fondo tra i due. Dimitrov ne è consapevole, e visto che con i tagli e rallentando non è riuscito a contenere l’azzurro, alza la velocità del servizio e si butta a rete, obiettivo non finire del palleggio in ritmo. La tattica funziona, buon game per l’1-2. Molto rapido ora il bulgaro nella copertura del campo, cambia continuamente ritmo e visto che l’azzurro non trova affatto la prima di battuta (1 su 7 punti!) scivola sotto 15-30. Comanda Dimitrov in questa fase, le sue variazioni funzionano e portano Sinner all’errore. 15-40, due palle break da difendere. Finalmente ecco la prima palla, e la musica cambia. Anche una fantastica smorzata che sorprende un Dimitrov molto dietro, annulla le due chance Jan. 4 prime palle in campo, 4 punti. 3-1 Sinner. C’è spettacolo nella serata di Pechino, il netto contrasto di stile provoca scambi interessanti, e dopo l’avvio incerto Dimitrov è salito di livello, anche al servizio. Si scambia prevalentemente sulla diagonale di rovescio, cercando poi l’uscita e l’affondo. Funziona molto bene la seconda di servizio di Sinner, come sul 30 pari del sesto game, una traiettoria esterna millimetrica. E meno male che funziona… Jannik infatti serve poco sopra il 50% di prime. Dopo i fuochi d’artificio iniziali, il set prosegue sui turni di battuta. La velocità di scambio è la chiave: appena Sinner pressa a tutta con profondità, domina; quando la velocità si abbassa, la creatività e mano di Dimitrov diventa efficace. L’altoatesino serve per il set sul 5-4. Inizia steccando malamente un diritto all’uscita dal servizio, ma rimedia con una prima esterna ingestibile, e poi un Ace, primo del match. Chiude subito, gran diritto lungo linea, 6-4, decisivo il break in apertura. Nonostante un rendimento con la prima modesto, ha davvero brillato con la seconda palla, 11 punti su 12, dato straordinario.
    Secondo set, Dimitrov to serve. Ben diverso il suo primo game da quello di inizio partita, rapido, incisivo, chiude a 15 (solo prime palle in campo). Sinner deve stare attento ora nei suoi game, perché negli ultimi 5 turni di battuta il bulgaro ha perso solo tre punti. Jan lo sa, e gioca con grande accuratezza, due Ace (dopo aver perso il primo punto, duro scambio) e un gran attacco, 1 pari. Sinner torna a vincere due punti in risposta nel terzo game, su due seconde di Dimitrov, ma con grande aggressività il bulgaro chiude il gioco a trenta. Sul 2 pari Jannik trova il colpo più bello del match, un diritto cross in corsa talmente veloce e stretto che Grigor può solo vederlo sfilare, vincente. È un colpo importante, vale il 15-30. Quel vincente ha l’effetto di un uppercut, sbaglia malamente un colpo di scambio Dimitrov e si ritrova sotto 15-40, prime palle break del set (e dal quarto game del primo). Si difende bene il bulgaro, due ottime prime, poi un Ace e un grande attacco sulla riga. 3-2 Dimitrov, bravo a salvare un momento a dir poco critico. Rischia tanto in risposta Grigor, cerca di mettere pressione all’azzurro, e ci riesce portandosi 15-30.. Per fortuna Jannik ritrova la prima, violenta al centro, e poi un’altra che segue e chiude di volo. 3 pari. Fatidico settimo game, Sinner alza il ritmo a tutta. Il diritto torna dominante, anche il rovescio è molto profondo. Con una bordata cross Jan sfonda, 0-30. Con un’altra eccellente risposta, “nei piedi”, col diritto, ecco lo 0-40, tre palle break consecutive. La prima palla non entra… ma sciupa il vantaggio Jannik affondando col diritto in rete, classico gratuito. Sciupa anche sulla seconda, c’era spazio per un passante di rovescio più preciso. 30-40, ne resta una. E ancora seconda palla… se la gioca bene Grigor, ottimo tocco a tre quarti campo. Più di un rimpianto per l’azzurro, soprattutto per la seconda chance. Un pessimo doppio fallo in rete costa la 4a PB al bulgaro. Niente, altro errore di Jannik, diritto di scambio lungo. Alla fine, 4-3 Dimitrov. Non un buon momento per il diritto di Sinner, subito un errore gli costa il primo punto dell’ottavo game, e poi un altro errore al termine di un lungo scambio lo 0-30. Anche la prima di servizio l’abbandona, Il terzo errore del game lo condanna allo 0-40. Ecco la “catena-cinetica-degli-errori-di-Jannik”, film già visto. Per fortuna la seconda di battuta funziona molto bene, carica e profonda, 30-40. Il BREAK per Dimitrov arriva alla terza chance, perde il passo l’azzurro in uscita dal servizio, Grigor non si fa pregare. 5-3 Dimitrov, capitalizza il pessimo momento tecnico di Jannik, una caterva di errori, soprattutto col diritto, dalle 4 palle break non sfruttate. Il bulgaro è attento nel tenere e far sbagliare l’italiano, ma dal 30-0 Sinner non regala più niente e sfrutta le poche prime palle del rivale. 30-40, palla del contro break! E seconda di battuta… Troppo corto un rovescio di scambio, Grigori si avventa e gioca profondissimo. Altra chance sprecata (10 PB su 11 non trasformate da Jannik). Con un ottimo schema, smorzata e passante, si procura un’altra palla break. Ancora lo tradisce il diritto, in scambio. Con un risposta in corridoio, Sinner cede il punto che chiude il set, 6-3 Dimitrov. Bravo il bulgaro a capitalizzare i tantissimi errori dell’azzurro da metà set, quelle 4 palle break nel settimo game l’ha pagate a carissimo prezzo.
    Sinner scatta al servizio nel terzo, a trenta muove lo score. Scatta male invece Dimitrov, un errore, una splendida smorzata di Sinner e soprattutto il doppio fallo sul 30 pari, che gli costa la palla break! OH! Finalmente, Jannik riesce a giocarsela a grande velocità, da una risposta aggressiva su di una seconda palla non così rapida e chiudendo con un rovescio cross imprendibile. BREAK Sinner, 2-0 avanti. Come sopra, quando Jannik riesce a portare il gioco sulla pressione a grande velocità, è superiore. Scuro in volto il bulgaro sull’ennesima risposta sbagliata, è consapevole che la rimonta ora è difficile, ed ha speso tantissimo nel ricorrere e variare sulle palle dell’azzurro. Funziona di nuovo lo scherma con la smorzata, Grigor non è così vicino alla riga di fondo e le sue gambe sono ora un po’ meno reattive. 3-0 Sinner, break consolidato, ma al cambio di campo vomita in uno dei grandi contenitori nei pressi della panchina. Un malessere che sicuramente lo penalizza, tanto che sul 3-1 sbaglia qualcosa di troppo e concede una palla break sul 30-40. La cancella col martello, servizio potente e diritto pesante. Fa il pugno dopo un’altra chiusura perentoria, soffre ma spinge. Ai vantaggi lo aiuta il servizio, 4-1. Sinner vuole chiuderla qua, spinge a tutta in risposta e si procura una palla break ai vantaggi. Dimitrov ha perso sicurezza con la prima palla, ma rischia tutto sulla seconda, a 209 km/h! È sorpreso Jannik, con i piedi in campo. Si salva Dimitrov, 2-4. Il match torna a farsi molto duro fisicamente, il bulgaro sembra aver ritrovato brillantezza nelle gambe, rimette tutto e varia rotazioni e angoli, anche Sinner è costretto a lavorare tanto e spingere molte palle. E quando la velocità si abbassa, Grigor è molto pericoloso. Vince un altro scambio durissimo Dimitrov, 15-30. Per fortuna Grigor non trova il campo su di un’accelerazione che sarebbe stata vincente… e Jannik poi piazza un gran servizio. Ai vantaggi arriva un doppio fallo che costa un’altra palla break a Jannik. Con pazienza, palla dopo palla sul rovescio del rivale, Jannik si salva, e poi un’altra sempre con accuratezza assoluta. La “garra” è totale, ancora un’ottima smorzata aiuta l’azzurro e poi la prima palla. A fatica, lottando contro un Dimitrov monumentale per resistenza e difese, è 5-2 Sinner. Durezza di gioco totale. Ora è il bulgaro ad accusare lo sforzo brutale e rincorse del game precedente. Butta via due punti e regala ancora col diritto. 3 errori – > 3 Match Point Sinner. Out anche lo slice di rovescio. Game Set Match Sinner. 2 ore e mezza di tanta lotta, con un brutto passaggio a vuoto nel secondo set e la lotta nel terzo. Ora c’è Alcaraz, ma… che Sinner scenderà in campo domani?

    Grigor Dimitrov vs [6] Jannik Sinner ATP Beijing Grigor Dimitrov462 Jannik Sinner [6]636 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 3G. Dimitrov 0-15 0-30 0-402-5 → 2-6J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A df 40-40 40-A 40-40 A-402-4 → 2-5G. Dimitrov 15-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-401-4 → 2-4J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-401-3 → 1-4G. Dimitrov 15-0 30-0 40-00-3 → 1-3J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-2 → 0-3G. Dimitrov 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df0-1 → 0-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2G. Dimitrov 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-405-3 → 6-3J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-404-3 → 5-3G. Dimitrov 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A df 40-40 A-403-3 → 4-3J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-2 → 3-3G. Dimitrov 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace2-2 → 3-2J. Sinner 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2G. Dimitrov 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-1 → 2-1J. Sinner15-40 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-151-0 → 1-1G. Dimitrov 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 ace4-5 → 4-6G. Dimitrov 15-0 30-0 40-03-5 → 4-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-153-4 → 3-5G. Dimitrov 15-0 15-15 30-15 40-15 ace2-4 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-3 → 2-4G. Dimitrov 15-0 30-0 30-15 40-151-3 → 2-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-401-2 → 1-3G. Dimitrov 15-0 30-0 40-00-2 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-00-1 → 0-2G. Dimitrov 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 df A-40 40-40 40-A 40-40 40-A0-0 → 0-1

    Statistiche
    Dimitrov
    Sinner

    ACES
    2
    3

    DOUBLE FAULTS
    3
    3

    FIRST SERVE
    57/97 (59%)
    50/85 (59%)

    1ST SERVE POINTS WON
    40/57 (70%)
    34/50 (68%)

    2ND SERVE POINTS WON
    20/40 (50%)
    23/35 (66%)

    BREAK POINTS SAVED
    12/15 (80%)
    7/8 (88%)

    SERVICE GAMES PLAYED
    14
    13

    RETURN RATING
    86
    121

    1ST SERVE RETURN POINTS WON
    16/50 (32%)
    17/57 (30%)

    2ND SERVE RETURN POINTS WON
    12/35 (34%)
    20/40 (50%)

    BREAK POINTS CONVERTED
    1/8 (13%)
    3/15 (20%)

    RETURN GAMES PLAYED
    13
    14

    NET POINTS WON
    17/26 (65%)
    17/24 (71%)

    WINNERS
    31
    27

    UNFORCED ERRORS
    15
    13

    SERVICE POINTS WON
    60/97 (62%)
    57/85 (67%)

    RETURN POINTS WON
    28/85 (33%)
    37/97 (38%)

    TOTAL POINTS WON
    88/182 (48%)
    94/182 (52%)

    MAX SPEED
    214 km/h132 mph
    213 km/h132 mph

    1ST SERVE AVERAGE SPEED
    199 km/h123 mph
    198 km/h123 mph

    2ND SERVE AVERAGE SPEED
    155 km/h96 mph
    155 km/h96 mph LEGGI TUTTO