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    Giappone show! Batte il Brasile al tie-break e raggiunge l’Italia in finale

    Al PalaHuamark di Bangkok è tempo per la seconda semifinale di VNL femminile 2024. In campo, dopo l’incredibile vittoria dell’Italia, ci sono Giappone e Brasile che hanno regalato due ore e mezza di pallavolo spettacolare con azioni infinite e difese incredibili. A spuntarla alla fine è il Giappone che alle 15:30 (orario italiano) sfiderà proprio le Azzurre per il titolo.

    La cronaca

    1° SET– Nell’altra semifinale di VNL femminile inizio show per il Giappone che per la prima metà del set è l’unica squadra in campo. Il Brasile, annichilito dal gioco giapponese, si trova a rincorrere sotto prima 5-1 e poi 12-5. Zè Roberto non ci sta e rimescola le carte mandando in campo Bergmann, Macris e Tainara. I cambi sortiscono l’effetto sperato e permettono alla nazionale verdeoro di rimontare sul 17 pari per poi portarsi anche in vantaggio di uno, 17-18. Bergmann fa volare il Brasile sul set-point (21-24) ma le giapponesi non mollano e prima ricuciono lo strappo e poi chiudono il set 26-24.

    2° SET– Il Giappone inizia come ha finito tornando in campo con una correlazione muro-difesa spettacolare ma in questa prima parte di set c’è, a differenze del parziale precedente, anche il Brasile. La nazionale asiatica continua a spingere anche negli altri fondamentali e si porta su 9-4. Gabi e compagne infilano un break vincente che riporta il match in parità (11 pari). Il secondo set sembra la fotocopia del primo: Giappone avanti fino a metà set e il Brasile che rimonta e si porta avanti (14-18). Le verdeoro mantengono il + 4 con un attacco di Bergmann che chiude l’ennesima azione spettacolare (18-22). Thaisa regala al Brasile il primo di 4 set-point e Gabi manda il match sull’1 pari (20-25).

    3° SET– Il terzo set è all’insegna dell’equilibrio ma è ancora il Brasile a condurre con un break di vantaggio nel segno, ancora, di Bergmann (6-8). Anche in questo terzo parziale i ribaltamenti di fronte la fanno da padrona ed ecco che a tornare in vantaggio sono le asiatiche (14-12). Zè Roberto sul 19-15 Giappone ributta nella mischia Roberta, in panchina dalla metà del primo set, e Tainara. Al contrario di prima i nuovi ingressi non danno nuova linfa al Brasile che scivola a -5 (21-16). Sono Carol a muro e Gabi in battuta a riportare il Brasile sul 22-21. Uno strappo decisivo delle nipponiche segna il nuovo vantaggio nel conteggio dei set 25-21 e 2-1.

    4° SET– Il Brasile torna in campo per allungare il match e si porta subito sullo 0-6. Il Giappone non ci sta e torna a macinare gioco portandosi sul -3 (6-9) e pareggiando i conti sul 10 pari. Fuori Bergmann, dentro ancora Ana Cristina e le brasiliano tornano avanti 16-18. Gai spara in rete il potenziale + 3 e riporta il Giappone sul -1 (20-21). Il doppio muro di Thaisa rimanda il verdetto al tie-break (22-25).

    foto Volleyball World

    5° SET – Il tie-break inizia con l’allungo immediato delle giapponesi che volano subito a +4. Un doppio muro di Airi su Carol segna il 7-1 ma la centrale di Scandicci si rifà dai 9 metri trovano il 7-4. Ennesima “remuntada” brasiliana che con Ana Cristina trova il -1 (7-6). Thaisa ora è insuperabile: è suo il muro dell’8 pari. Yamada dai 9 metri regala il break al Giappone (13-11). A raggiungere le azzurre in finale è il Giappone che chiude 15-12 con un mani out di Ishikawa.

    Giappone-Brasile 2-3 (24-26; 25-20; 21-25; 25-22; 12-15)

    Di Alice Corno LEGGI TUTTO

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    Tris azzurro! L’Italia piega anche il Giappone e continua la sua marcia

    L’Italia Di Fefè De Giorgi conquista la terza vittoria su tre gare giocate in Volleyball Nations League, battendo il Giappone 3-1 (23-25, 25-16, 25-17, 25-17) dopo aver perso il primo set della manifestazione. Prova super a muro degli azzurri, ben 16 quelli realizzati oggi, e con i soliti Romanò e Michieletto in doppia cifra, autori rispettivamente di 21 e 16 punti, 12 quelli di Galassi.

    L’Italia è stata brava ad avere pazienza contro un Giappone sempre attento in difesa, caratteristica principale della squadra allenata da Blain. 

    Guardando alla classifica di VNL, Giannelli e compagni si portano momentaneamente in alto alla classifica insieme alla Polonia con tre vittorie su tre gare in attesa dell’ultimo impegno di domani.

    Con la vittoria di oggi l’Italia guadagna 7,56 punti nel ranking passando in terza posizione, superando proprio il Giappone che a sua volta ne perde altrettanti. 

    Si chiuderà domani la week 1 dell’Italia con l’impegno contro i padroni di casa del Brasile, sconfitti all’esordio di questa VNL da Cuba, e incontrati 95 volte nella storia e battuti 37. Azzurri in campo alle 10 locali (le 15 in Italia) con diretta su DAZN e VBTV.

    1° SET – De Giorgi da fiducia al 6+1 visto nelle prime due uscite con Germania e Iran contro un Giappone vincente tre volte su tre in questa VNL. Difesta con un braccio e attacco di Michieletto, sua la firma del primo punto della gara. Un muro azzurro e un errore in attacco giapponese consente all’Italia il primo mini vantaggio 4-2, vantaggio che diventa +4 con un muro di Romanò 7-3, Giappone che risponde con due muri consecutivi che accorciano ad una la lunghezza di distanza 7-6.  Il Giappone difende ma non riesce sulla diagonale stretta di Michieletto che vale il 13-10 mentre Russo ferma Nishida a muro, 14-11. L’errore in ricezione di Lavia, l’attacco vincente del Giappone 15-14.  L’errore di Lavia in attacco porta il Giappone in parità 16-16. Parità mantenuta fino al 21-21 col Giappone che trova il vantaggio per la prima volta nel set 22-21, dentro Porro per Lavia. L’Italia ritrova il vantaggio con l’ace di Romanò 22-22. L’errore in attacco di Romanò porta il Giappone alla prima palla set 24-23 chiudendo a proprio favore subito 25-23. Il muro di Michieletto chiude il terzo parziale col punteggio di 25-17.

    2° SET – Nel secondo confermato il 6+1 iniziale, Giappone subito avanti 2-1. Primi scambi accesi col Giappone presente su ogni palla in difesa, Romanò mette a terra il quarto punto azzurro 4-3 a favore dell’Italia, il doppio muro su Otsuka vale il 7-5, Giappone che trova la parità con o stesso Otsuka vincente in attacco 7-7. Break di 4-0 per l’Italia che allunga sul 11-7. L’Italia gestisce il vantaggio, il Giappone non lascia terreno, Miyaura mette a terra il punto numero 11, azzurri avanti 13-11. Russo svetta, alza il muro e porta l’Italia sul 14-11, massimo vantaggio sul 15-11. Funziona l’intesa Giannelli-Galassi, il punto del centrale azzurro vale il 21-15 fino alla prima palla set sul 24-16 con un attacco da seconda linea di Lavia, azzurri che chiudono subito 25-16 con l’attacco in rete del Giappone. 

    3° SET – L’attacco fuori del Giappone da inizio al terzo set con gli azzurri in campo così come nei set precedenti. Continua la buona prova a muro degli azzurri, chiudono e toccano gli attacchi avversari, Romanò è bravo a mettere a terra una difesa lunga giapponese 7-4. Il Giappone commette qualche errore di troppo, l’attacco in rete di Otsuka porta l’Italia sul 12-9 ma è il muro il fondamentale messo in evidenza dopo il primo set, quello di Romanò vale il 13-9, il muro di Michieletto vale il 20-13, quello di Galassi il 21-13. Esordio in questa VNL per Riccardo Sbertoli che entra al servizio per Galassi sul 22-16. 

    4° SET – Italia subito avanti nel quarto set, l’ace di Michieletto vale il 2-0. L’Italia sembra, dopo il primo set, aver preso le giuste misure al Giappone, l’8-3 di Romanò porta gli azzurri a 5 lunghezze di vantaggio. L’Italia gestisce il vantaggio portandosi sul 14-9. L’ace di Miyaura tiene in gioco i giapponesi, Italia avanti 17-15 ma l’errore in attacco di Tomita porta ancora avanti gli azzurri 20-16. Qualche errore di troppo da parte del Giappone permette all’Italia di portarsi sulla prima palla match sul 24-17. L’Italia conquista la sua terza vittoria chiudendo il set col punteggio di 25-17.

    Italia – Giappone 3 – 1 (23-25, 25-16, 25-17, 25-17)Italia : Michieletto 16, Giannelli 5, Galassi 12, Lavia 9, Romanò 21, Russo 8, Balaso (L), Porro 0, Sbertoli 0. N.e. Sanguinetti, Anzani, Bovolenta, Laurenzano (L), Recine. All. De Giorgi.Giappone : Fukatsu 1, Miyaura 19, Otsuka 10, Yamauchi 4, Kai 7, Larry 4, Ogawa (L), Nishida 0, Tomita 1, Takanashi 1, Kentaro 3. N.e. Onodera, Sekita, Yamamoto (L), All. Blain.Arbitri: Vera Mechan Walter Hugo (PER), Collados Fabrice (FRA)      Durata set: 29 , 23 , 25 , 23.Italia : 5 a, 19 bs, 16 mv, 25 et.Giappone : 3 a, 11 bs, 3 mv, 27 et.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Gp Giappone F1 2024, le pagelle: Verstappen suona la sveglia, Ferrari bella ma imperfetta

    SUZUKA, JAPAN – APRIL 06: Pole position qualifier Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing and Second placed qualifier Sergio Perez of Mexico and Oracle Red Bull Racing celebrate in parc ferme during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Japan at Suzuka International Racing Course on April 06, 2024 in Suzuka, Japan. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202404060255 // Usage for editorial use only //Il tradizionale appuntamento di Suzuka va già in archivio, in un’insolita finestra primaverile, inconsueta rispetto al solito periodo autunnale a cui eravamo abituati. E lo fa con uno status quo pienamente ristabilito, dopo il dominio Ferrari di Melbourne: Max Verstappen e la Red Bull tornano subito a dettare legge, ristabilendo le gerarchie. Gara di difesa, ma di sostanza, per entrambi i piloti della Rossa, con il terzo posto di Carlos Sainz e il quarto di un ottimo Charles Leclerc, in rimonta dall’ottava piazza. La McLaren di Lando Norris prova a giocarsela ma paga una strategia molto negativa. Ancora in ombra le Mercedes, sugli scudi il padrone di casa Yuki Tsunoda, mentre fa scalpore (in negativo) l’Alpine, di fatto una chicane mobile sia con Ocon che con Gasly. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio del Giappone.
    VOTO 9 A VERSTAPPEN, CHE RIPORTA TUTTI SULLA TERRA
    Il primo ritiro dopo 44 gare, patito in Australia, è già un lontano ricordo per Max Verstappen, che torna assoluto padrone della Formula 1 a Suzuka. Dominante e irraggiungibile sin dal venerdì, a voler dimostrare tutta la sua superiorità e quella della Red Bull, come testimonia la terza doppietta in quattro gare. Il campione del mondo si rivela semplicemente superiore, ad oggi imbattibile quando le cose funzionano. Nonostante la tempesta all’interno delle stanze dei bottoni del team austriaco, Mad Max continua indisturbato la sua cavalcata verso il quarto titolo mondiale. Bentornati sulla Terra.
    VOTO 8 ALLA FERRARI, ANIMALE DA GARA MA…
    Siamo di fronte a uno dei ribaltoni più eclatanti degli ultimi anni: in appena tre mesi, la Ferrari è passata dall’essere macchina da pole che, però, distrugge le gomme, a vettura difficile da comprendere al sabato ma straordinariamente efficace alla domenica. Già, perché a Suzuka la SF-24 veste un doppio abito: uno di tessuto non pregiato, rappresentato da una qualifica mediocre e che, di fatto, ha cancellato ogni residuo sogno di lottare con Max. E un altro di fattura pregiata, legato a una domenica tutta all’attacco, grazie a strategie ben architettate e una gestione gomme degna della Red Bull. E vista così, il bicchiere con cui Fred Vasseur torna dal Sol Levante appare mezzo pieno. Se poi torna anche il fulmine del sabato…
    VOTO 7 A TSUNODA, PROFETA IN PATRIA
    L’ottimo inizio di stagione di Yuki Tsunoda vive il suo momento più alto proprio nel giardino di casa, dove la bandiera giapponese torna in zona punti a distanza di 14 anni. Il pilota della Racing Bulls conferma quanto di buono visto nelle prime gare: efficace in qualifica, molto più del compagno di squadra, freddo e lucido in gara, gestendo ottimamente tutti i momenti delicati, con l’ausilio di tutto il team. Risultato: un punticino di prestigio, ottenuto davanti ai suoi tifosi. Cuore da samurai.

    VOTO 6 A NORRIS, PENALIZZATO DAL TEAM
    Se andiamo a vedere le aspettative della vigilia e l’andamento della corsa, Lando Norris torna dal Giappone con più dubbi che certezze. Sì, perché Suzuka doveva essere, sulla carta, la pista migliore per la sua macchina, occasione per andare all’attacco della Ferrari. E invece, entrambe le Rosse (persino quella di Leclerc) chiudono davanti al pilota inglese. Sia chiaro, Lando ha corso con buona lena e senza correre particolari rischi. Il problema sta, però, nel suo muretto: scellerata, infatti, la strategia di fermarsi nello stesso giro di Leclerc, ponendo di fatto fine ai sogni di podio del suo pilota. Di positivo c’è solo il comodo vantaggio su Mercedes e Aston Martin. Ma per crescere, serve ben altra intraprendenza nelle scelte strategiche.
    VOTO 5 ALLA MERCEDES, CHE NON SA CHE PESCI PIGLIARE
    Prosegue senza sosta la discesa nel limbo di anonimato della Mercedes, sempre più relegata ai margini della zona punti. Settimo George Russell, nono Lewis Hamilton, dietro nuovamente anche all’Aston Martin di Fernando Alonso, ad oggi davanti anche per prestazioni (e non solo come punti) al team di Brackley. La macchina, semplicemente, non va: che faccia caldo, freddo, sull’asciutto, sul bagnato, con ogni tipo di mescola. Un progetto, l’ennesimo, sempre più fallimentare. E se poi ci si mette il muretto anche con strategie alquanto avventate, come la ripartenza dalla bandiera rossa con gomme bianche, ecco che la frittata è completa.
    VOTO 4 AD ALBON, CHE HA PERSO IL TOCCO MAGICO
    I tempi delle rimonte e delle lotte in piena zona punti sembrano un lontano ricordo per la Williams e Alexander Albon. Il pilota thailandese, dopo quattro gare, è ancora fermo a zero punti. E, soprattutto, dà la sensazione di essere in un momento estremamente negativo: dopo l’incidente di Melbourne, eccone un altro, stavolta in gara, dopo nemmeno 500m di corsa. La collisione con Daniel Ricciardo, sebbene equiparabile come incidente di gara, ha un tasso di responsabilità superiore in seno all’ex Red Bull: troppo ottimista nella valutazione e nel corpo a corpo con l’australiano, soprattutto dopo neanche due curve di gara. Ridimensionamento?
    VOTO 3 ALL’ALPINE, ULTIMA E DECADUTA
    Fa sempre più rumore il crollo verticale dell’Alpine, che dal Giappone torna con un responso durissimo da digerire. Che, a dire il vero, va ben oltre il terz’ultimo e il penultimo posto finale di Ocon e Gasly. Perché a far riflettere enormemente è il modo in cui si è materializzato questo risultato. Per tutta la gara, entrambi i piloti si sono visti sverniciare da tutte le altre macchine: all’interno, all’esterno, sul dritto, in curva, ai box. Nessuna strategia che tenga, nonostante il coraggio e l’abilità di due piedi certamente pesanti come quelli dei due transalpini. Siamo ben oltre la crisi tecnico-politica del team: bisogna rifondare da cima a fondo. O si rischia il baratro perenne. LEGGI TUTTO

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    GP Giappone F1: Red Bull troppo forte ma Ferrari supera l’esame Suzuka

    16 LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, action during the Formula 1 MSC Cruises Japanese Grand Prix 2024, 4th round of the 2024 Formula One World Championship from April 5 to 7, 2024 on the Suzuka International Racing Course, in Suzuka, Japan – Photo Antonin Vincent / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Dopo il trionfante Gran Premio d’Australia, concluso con le due auto di Maranello davanti a tutti, il rischio di esaltarsi in maniera ingiustificata era alto. La Red Bull, di certo, non è sparita e lo ha dimostrato ampiamente su un circuito tecnico e indicativo come quello di Suzuka. Doppietta per la squadra di Milton Keynes che fa ritornare tutti sulla terra. Ma la Ferrari può sorridere.
    Innanzitutto, anche su un tracciato così ostico, la SF-24 si è rivelata nettamente la seconda forza in pista, con solo la McLaren di Lando Norris a rappresentare una minaccia. Se si pensa poi al distacco dalla vetta, Carlos Sainz, giunto terzo al traguardo, si è preso 20 secondi, più che dimezzando quello di 7 mesi fa; questo dato rappresenta perfettamente la bontà della macchina partorita dai tecnici di Frederic Vasseur, divenuta ora comprensibile e dal setup semplice da trovare.
    Il degrado gomme su un circuito così severo da quel punto di vista è stato eccellente: basti pensare che Charles Leclerc, nominato pilota di giornata, è riuscito a fare una sola sosta, tenendo le gomme medie per quasi metà gara, qualcosa che sembrava impensabile per tutti, anche per la stessa Red Bull. Ciò ha permesso al monegasco di togliersi dal traffico e di agguantare il quarto posto finale, dopo essere stato a lungo tappato in settima posizione.

    La concorrenza dietro sembra essere stata definitivamente allontanata. L’obiettivo, adesso, è guardare avanti, sia al futuro che in pista. E davanti troviamo solo la Red Bull che a Suzuka ha già portato un primo importante pacchetto di aggiornamenti. La SF-24, invece, è ancora pressoché uguale alla macchina che ha debuttato nei test del Bahrein di febbraio. Il primo corposo intervento sulla vettura arriverà a Imola, in casa, a metà maggio. Lì si scopriranno due fattori fondamentali: in primis, se la Ferrari sarà riuscita a risolvere il problema di funzionamento delle gomme in qualifica e se davvero potrà dare fastidio ad una Red Bull ancora imprendibile. Ma più vicina. In mezzo, i due weekend con sprint di Shanghai e Miami. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Giappone (gara): gli orari delle repliche di oggi su SKY e TV8

    Non potrai vedere in diretta oppure ti sei perso il quarto Gran Premio dell’anno che si è corso questa mattina alle ore 7:00? Niente paura perché oggi, domenica 7 aprile 2024, su Sky Sport F1 e TV8 sono in programma diverse repliche della gara di Suzuka in Giappone.16 LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, action during the Formula 1 MSC Cruises Japanese Grand Prix 2024, 4th round of the 2024 Formula One World Championship from April 5 to 7, 2024 on the Suzuka International Racing Course, in Suzuka, Japan – Photo Antonin Vincent / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press OfficeL’appuntamento è stato trasmesso in TV su Sky Sport F1 e in streaming su NOW in diretta e in esclusiva, questa mattina alle ore 7:00. Oggi sono poi in programma diverse repliche, per chi non ha potuto seguire la quarta gara del Campionato Mondiale F1 2024. Il racconto della gara è, come sempre, affidato a Carlo Vanzini, Marc Gené e Roberto Chinchero.
    La telecronaca è affidata, come al solito, a Carlo Vanzini e Marc Gené, con Roberto Chinchero insider ai box. Davide Camicioli condurrà poi gli approfondimenti di pre e post gara con Vicky Piria. Le analisi tecniche saranno seguite da Matteo Bobbi alla Sky Sport Tech Room, mentre non mancheranno le interviste di Mara Sangiorgio e i commenti di Ivan Capelli.
    Qui sotto il programma completo di sabato su Sky Sport F1 E NOW
    Domenica 7 aprile, F1 Giappone Orari GaraOre 5.30: Paddock LiveOre 7.00: F1 garaOre 9.00: Paddock LiveOre 9.30: DebriefingOre 12.00: Race Anatomy—————————–Ore 13.00: F1 gara (replica)Ore 15.00: F1 gara (replica)Ore 17.00: F1 gara (replica)Ore 19.30: F1 gara (replica)—————————–
    Per tutti i non clienti Sky, sul canale numero 8 del digitale terreste (TV8) sarà possibile guardare in chiaro il Gran Premio.
    Qui sotto il programma completo di domenica su TV8
    Domenica 7 aprile | F1, Giappone Orari garaOre 14.00: F1 gara (differita) LEGGI TUTTO

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    F1, 2024 vs 2023. Ecco chi ha migliorato e quanto [ ANALISI ]

    16 LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, action during the Formula 1 MSC Cruises Japanese Grand Prix 2024, 4th round of the 2024 Formula One World Championship from April 5 to 7, 2024 on the Suzuka International Racing Course, in Suzuka, Japan – Photo Antonin Vincent / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Le qualifiche del Gran Premio del Giappone sono state un ottimo banco di prova per aiutarci a comprendere meglio i valori in pista in questa prima fase del Campionato Mondiale 2024 di Formula 1. Sono state però anche l’occasione per avere un quadro molto ben definito del miglioramento che i 10 team hanno avuto da un anno all’altro.
    La sessione valida per lo schieramento di partenza della gara giapponese del 2023, si disputò lo scorso 23 settembre. A quella data, le monoposto 2023 erano praticamente arrivate alla fine del loro ciclo di sviluppo e quindi possiamo considerare molto significativi i delta di miglioramento che vediamo da un anno all’altro, visto che poi sono passati “solo” 196 giorni.
    A differenza quindi dei primi tre Gran Premi dell’anno, questo di Suzuka si può considerare come il vero banco di prova per capire chi ha migliorato e quanto, rispetto all’ultimo periodo dello scorso anno.
    Per prima cosa, vediamo il confronto tra i sei piloti che, sia quest’anno che nel 2023 hanno conquistato un posto in griglia nei primi dieci. Abbiamo dato priorità al primo pilota che, a parità di macchina, quest’anno ha fatto meglio del compagno di squadra e andando a confrontare il suo tempo con quanto fatto nel 2023.
    F1 2024 vs 2023
    Pilota (Team) Tempo 2024 Tempo 2023 | Delta
    VER (Red Bull) 1’28″197 (P1) vs 1’28″877 (P1) | -0″680
    NOR (McLaren) 1’28″489 (P3) vs 1’29″493 (P3) | -1″004
    SAI (Ferrari) 1’28″682 (P4) vs 1’29″850 (P6) | -1″168
    ALO (Aston M.) 1’28″686 (P5) vs 1’30″465 (P10) | -1″779
    HAM (Mercedes) 1’28″766 (P7) vs 1’29″908 (P7) | -1″142
    TSU (RB) 1’29″413 (P10) vs 1’30″303 (P9) | -0″890
    RED BULL | -0″680
    Dalla tabella qui sopra si può evincere come la Red Bull, pur mantenendo la pole position e un buon vantaggio sui suoi più diretti avversari, è il team che ha migliorato meno rispetto a McLaren, Ferrari, Aston Martin, Mercedes e Racing Bulls. Il tempo che ha permesso a Verstappen di centrare la quarta pole position di quest’anno, è di “soli” 680 millesimi più rapido di quello dello scorso anno. Guardano i tempi di Perez, secondo oggi e solamente quinto nel 2023, il miglioramento salirebbe a 1″387. Una media tra i due porterebbe a un miglioramento di 1″033 ma riteniamo che il confronto più corretto possa essere fatto considerando i tempi dell’olandese.
    MCLAREN | -1″004
    Dietro alle due Red Bull troviamo oggi la McLaren di Lando Norris. L’inglese partiva dalla stessa posizione anche nel 2023 e il suo miglioramento risulta di poco superiore al secondo (1″004). Lo scorso anno, il suo compagno di squadra riuscì a fare meglio di lui in qualifica (-0″035): il miglioramento di Piastri è stato di 0″698 e questo porterebbe ad un miglioramento medio del team inglese di 0″851.
    FERRARI | -1″168
    Proseguendo nella griglia di partenza, troviamo al quarto posto Sainz e la Ferrari. Lo spagnolo, sesto nel 2023, ha migliorato il suo miglior crono di 1″168, riducendo il distacco dal pole man da 973 a 485 millesimi di secondo. Un po’ meno marcato il miglioramento Ferrari, guardando alla prestazione di Leclerc: il monegasco ha chiuso quest’anno con un pessimo ottavo tempo, inferiore di 0″756 al tempo che nel 2023 gli valse la partenza dalla seconda fila (P4). Anche qui, calcolando un delta medio di miglioramento, il risultato sarebbe -0″962.
    ASTON MARTIN | -1″3
    L’ottimo quinto tempo di oggi di Alonso equivale ad un miglioramento di 1″779 rispetto al tempo dello spagnolo dello scorso anno. Vero è che nel 2023, Alonso ottenne il suo tempo migliore in Q2, non migliorando poi in Q3. Un miglioramento più realistico potrebbe quindi attestarsi intorno al 1″3 / 1″4.
    MERCEDES | -1″142
    Il team anglo tedesco ha conquistato, sia quest’anno che nel 2023, la settima posizione con Hamilton. Il distacco dal pole man si è però ridotto da +1″031 a +0″569, il che equivale ad un miglioramento in termini cronometrici sul giro di 1″142.
    RACING BULLS | -0″890
    Grazie all’ottima prestazione del pilota di casa, sia nel 2024 che lo scorso anno, siamo stati in grado di calcolare anche il miglioramento della Racing Bulls (ex Alpha Tauri). 890 millesimi di secondo il delta tempo di Tsunoda da un anno all’altro.
    Per gli altri quattro team, i miglioramenti, confrontando i tempi di Q2, sono stati i seguenti: Sauber (ex Alfa Romeo) -1″5, Haas -1″2, Williams -0″8 e Alpine -0″8.

    Qualifiche Gp Giappone F1 2024 | 06/04/24
    Nr Pilota Team –Q1– –Q2– –Q3– Gap
    1 M. Verstappen Red Bull 1’28″866 1’28″740 1’28″197
    2 S. Perez Red Bull 1’29″303 1’28″752 1’28″263 +0″066
    3 L. Norris McLaren 1’29″536 1’28″940 1’28″489 +0″292
    4 C. Sainz Ferrari 1’29″513 1’29″099 1’28″682 +0″485
    5 F. Alonso Aston Martin 1’29″254 1’29″082 1’28″686 +0″489
    6 O. Piastri McLaren 1’29″425 1’29″148 1’28″760 +0″563
    7 L. Hamilton Mercedes 1’29″661 1’28″887 1’28″766 +0″569
    8 C. Leclerc Ferrari 1’29″338 1’29″196 1’28″786 +0″589
    9 G. Russell Mercedes 1’29″799 1’29″140 1’29″008 +0″811
    10 Y. Tsunoda RB 1’29″775 1’29″417 1’29″413 +1″216
    ——————————————————————–
    11 D. Ricciardo RB 1’29″727 1’29″472
    12 N. Hulkenberg Haas 1’29″821 1’29″494
    13 V. Bottas Kick Sauber 1’29″602 1’29″593
    14 A. Albon Williams 1’29″963 1’29″714
    15 E. Ocon Alpine 1’29″811 1’29″816
    ————————————————————-
    16 L. Stroll Aston Martin 1’30″024
    17 P. Gasly Alpine 1’30″119
    18 K. Magnussen Haas 1’30″131
    19 A. Albon Williams 1’30″139
    20 G. Zhou Kick Sauber 1’30″143
    Qualifiche Gp Giappone F1 2023 | 23/09/23
    Nr Pilota Team –Q1– –Q2– –Q3– Gap
    1 M. Verstappen Red Bull 1’29″878 1’29″964 1’28″877
    2 O. Piastri McLaren 1’30″439 1’30″122 1’29″458 +0″581
    3 L. Norris McLaren 1’30″063 1’30″296 1’29″493 +0″616
    4 C. Leclerc Ferrari 1’30″393 1’29″940 1’29″542 +0″665
    5 S. Perez Red Bull 1’30″652 1’30″965 1’29″650 +0″773
    6 C. Sainz Ferrari 1’30″651 1’30″067 1’29″850 +0″973
    7 L. Hamilton Mercedes 1’30″811 1’30″040 1’29″908 +1″031
    8 G. Russell Mercedes 1’30″811 1’30″268 1’30″219 +1″342
    9 Y. Tsunoda AlphaTauri 1’30″733 1’30″204 1’30″303 +1″426
    10 F. Alonso Aston Martin 1’30″971 1’30″465 1’30″560 +1″683
    ——————————————————————–
    11 L. Lawson AlphaTauri 1’32″425 1’30″508
    12 P. Gasly Alpine 1’30″843 1’30″509
    13 A. Albon Williams 1’30″941 1’30″537
    14 E. Ocon Alpine 1’30″960 1’30″586
    15 K. Magnussen Haas 1’30″976 1’30″665
    ————————————————————-
    16 V. Bottas Alfa Romeo 1’31″049
    17 L. Stroll Aston Martin 1’31″181
    18 N. Hulkenberg Haas 1’31″299
    19 G. Zhou Alfa Romeo 1’31″398
    20 L. Sargeant Williams – — — LEGGI TUTTO

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    F1, Il nervosismo di Leclerc nel team radio delle libere [ AUDIO ]

    Nella terza sessione di prove libere del Gran Premio del Giappone, Charles Leclerc si è aperto in radio con il suo muretto box per chiedere come mai si sia perso troppo tempo ai box, impedendo di fare qualche giro in più in pista per preparare al meglio le qualifiche.

    Il pilota monegasco della Ferrari, nelle fasi finali delle prove libere III (FP3) del Gp del Giappone, aveva chiesto una modifica all’ala anteriore della sua SF-24. Leclerc sperava poi di poterla provare in pista al termine della sessione. Purtroppo non è stato così e da lì il nervosismo del ferrarista nel team radio che puoi ascoltare qui sotto.
    “Perché tanto tempo nel box?”, il team radio di Leclerc LEGGI TUTTO

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    F1, Tutte le novità tecniche ed aerodinamiche viste a Suzuka [ FOTO ]

    Dopo le prime tre gare dell’anno dove le monoposto sono rimaste sostanzialmente invariate, la trasferta giapponese vede le prime novità tecniche ed aerodinamiche esordire sulle vetture 2024. Vediamole nel dettaglio, grazie alle foto pubblicate da @AlbertFabrega su ‘X‘.

    RED BULL
    Le nuove aperture, ai lati dell’abitacolo, appena sotto l’halo.

    Red Bull añade entradas de refrigeración en los pontones del RB20.
    Red Bull added cooling scoops on the RB20 sidepods. #f1 pic.twitter.com/wwrHxX4mK7
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024
    Altre foto della RB20 vista nella pit lane di Suzuka.

    Red Bull ja añadido dos entradas pero ha tapado las salidas en lateral tapa motor. De todas maneras, las entradas en zona reposacabezas siguen.
    Red Bull added 2 inlets but removed the engine cover side outlets. Anyway, the headrest inlets still there. https://t.co/bW5mJvLzCa pic.twitter.com/PLCxbPIgfj
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024
    Novità anche per il supporto degli specchietti, ora con funzione aerodinamica più marcata.

    Más cosas que voy encontrando en el Red Bull. Han añadido un deflector en el soporte del espejo. #f1 https://t.co/AlUpYQ7gGO pic.twitter.com/PEY8TRegKM
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024
    ASTON MARTIN
    Il team inglese è quello che ha portato a Suzuka le novità più consistenti a fondo e pance, sempre più in stile Red Bull.

    Nuevos pontones para Aston Martin en Suzuka. Añaden una rampa más al exterior del pontón y se reduce la dimensión de la interior.
    New sidepods for Aston Martin on Suzuka #f1 #JapaneseGP pic.twitter.com/1GU83Yap1D
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024
    FERRARI
    Non ci sono evoluzioni sulla SF-24, se non qualche piccolo affinamento alla carrozzeria.

    El Ferrari en Suzuka #f1 #JapaneseGP pic.twitter.com/M12aGbGeRf
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024

    MCLAREN
    Alcuni particolari della nuova veste grafica della McLaren.

    El McLaren en Suzuka#f1 #JapaneseGP pic.twitter.com/VnXtPnP52z
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024

    El McLaren en Suzuka#f1 #JapaneseGP pic.twitter.com/VnXtPnP52z
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024
    MERCEDES

    El Mercedes en Suzuka#f1 #JapaneseGP pic.twitter.com/QIKpK4I4Yb
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024
    Infine una comparazione tre gli alettoni posteriori di Red Bull, Ferrari, Mercedes e McLaren.

    La configuración de alas traseras para Suzuka
    Suzuka rear wing configuration #f1 #JapaneseGP pic.twitter.com/EytLgHbRXR
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024 LEGGI TUTTO