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    Alessandro Petrone parla di Matteo Arnaldi: “Abbiamo la fortuna di avere Sinner che attira attenzione, altrimenti ci sarebbe più pressione”

    Alessandro Petrone con Matteo Arnaldi – Foto Giampiero Sposito

    Alessandro Petrone, allenatore del promettente tennista italiano Matteo Arnaldi, ha recentemente condiviso le sue riflessioni su questa collaborazione speciale e sui progetti futuri per il suo atleta. Le dichiarazioni, riportate dal quotidiano “Il Giorno”, gettano luce sul rapporto tra i due e sulle ambizioni di Arnaldi nel panorama tennistico mondiale.Le parole di Petrone sottolineano un approccio equilibrato e mirato al continuo miglioramento, puntando su una crescita costante piuttosto che sui risultati immediati. Con una visione chiara e un rapporto di allenamento basato sulla fiducia e sul supporto reciproco, Matteo Arnaldi è sicuramente un nome da tenere d’occhio nel futuro del tennis italiano.
    Una Collaborazione Nata “Quasi per Caso”Petrone racconta che la loro collaborazione è iniziata quasi per caso, quando lui giocava ancora. Da allora, il legame tra i due si è rafforzato, con Petrone che considera Arnaldi come un “fratello minore”. Questa relazione stretta e personale si riflette nella loro dinamica di allenamento e nel progresso di Arnaldi.
    Aspettative Elevate e il Ruolo di SinnerRiguardo alle aspettative per la carriera di Arnaldi, Petrone è ottimista. Riconosce che la presenza di Jannik Sinner nel tennis italiano aiuta a distribuire l’attenzione e la pressione mediatica, permettendo ad Arnaldi di concentrarsi sul suo sviluppo senza eccessivi riflettori su di lui. “Abbiamo la fortuna di avere Sinner che attira attenzione, altrimenti ci sarebbe più pressione,” ha detto Petrone.
    I Progetti per il 2024: Un Calendario Ricco di AppuntamentiPetrone ha inoltre delineato il programma di Arnaldi per il 2024, che inizierà con i tornei di Brisbane e Adelaide, seguiti dall’Australian Open e poi da impegni in Messico, Indian Wells e Miami. L’obiettivo principale non è quello di raggiungere specifiche posizioni nella classifica ATP, ma di consolidare il livello di gioco di Arnaldi e di partecipare al maggior numero di partite possibili. “Non ci poniamo obiettivi di classifica, sono molto variabili e difficili da controllare. Vogliamo consolidare il suo livello e giocare il più possibile,” ha affermato Petrone.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Il CIO decide: Atleti Russi e Bielorussi come Neutrali a Parigi 2024. Partecipazione neutrale senza distintivi nazionali per gli atleti russi e bielorussi

    Il CIO decide: Atleti Russi e Bielorussi come Neutrali a Parigi 2024

    Finalmente, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha preso una decisione riguardo la partecipazione degli atleti russi e bielorussi ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Saranno ammessi a competere, tuttavia lo faranno come atleti neutrali, senza alcun distintivo che possa associarli ai loro paesi. Di conseguenza, tennisti del calibro di Daniil Medvedev, Andrey Rublev o Aryna Sabalenka avranno la possibilità di partecipare alla prossima edizione dei Giochi Olimpici, ma dovranno farlo senza bandiera, inno né emblemi nazionali.
    Ricordiamo che ai Giochi di Tokyo 2020 (1), Karen Khachanov si è aggiudicato la medaglia d’argento nel singolare e Rublev insieme ad Anastasia Pavlyuchenkova hanno conquistato l’oro nel doppio misto.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal: Riflessioni su un possibile addio al tennis nel 2024

    Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images

    Futuro Incerto per la Leggenda del TennisRafael Nadal, una delle icone indiscusse del tennis mondiale, ha recentemente sollevato il velo su uno degli interrogativi più dibattuti nel mondo dello sport: il 2024 segnerà il suo ritiro dal circuito professionistico? In una dichiarazione che ha rivelato più domande che risposte, il campione spagnolo riflette sul suo futuro, esprimendo incertezza ma anche una speranza cauta.
    Pensieri di Nadal: Tra Dubbi e DeterminazioneNadal, con la sua solita franchezza, ha condiviso i suoi pensieri attraverso i suoi canali social, ammettendo che ci sono stati momenti in cui ha considerato l’idea di ritirarsi. “In molti momenti ho pensato che non avesse senso continuare,” ha detto Nadal, riflettendo sulle difficoltà e sulle sfide che ha affrontato nel corso della sua carriera estremamente esigente. Nonostante ciò, ha mantenuto la speranza e la motivazione per proseguire, sostenuto dalla sua famiglia, dal suo team e dagli amici che lo hanno sempre accompagnato nella sua carriera.
    Un Addio Non Ancora DecisoL’idea di un ritiro nel 2024 non è un concetto astratto per Nadal, ma una possibilità concreta che il tennista sta considerando con attenzione. Tuttavia, non vuole fissare una data precisa per questo importante passo. “Ci sono molte possibilità che sia il mio ultimo anno,” ha amesso Nadal, aggiungendo che potrebbe essere solo mezzo anno, un anno intero, o anche di più, a seconda di come si sentirà e delle sue condizioni fisiche.La decisione di Nadal di non annunciare ufficialmente il suo ritiro è motivata dal desiderio di non essere limitato dalle proprie parole. Vuole godersi ogni torneo come se fosse l’ultimo, ma allo stesso tempo lascia aperta la possibilità di continuare oltre il 2024, se le circostanze lo permetteranno. “Se il fisico me lo permette e continuo a godermi ciò che faccio, perché dovrei porre una data limite?” si chiede il campione.
    Un Esemplare di Passione e PerseveranzaLa carriera di Nadal è stata costellata di successi straordinari e di sfide imponenti, specialmente in termini di infortuni e recuperi. La sua determinazione a tornare in campo dopo ogni ostacolo ha ispirato milioni di fan in tutto il mondo.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Garbin dimessa dall’ospedale

    Tathiana Garbin

    Tathiana Garbin attraverso una storia Instagram ha comunicato di essere stata dimessa dall’ospedale. L’ex tennista azzurra, oggi capitano del team di Billie Jean King Cup, si è sottoposta nei giorni scorsi ad un secondo intervento chirurgico per trattare una rara forma di tumore contro il quale sta lottando da tempo.
    “Oggi è un giorno speciale, sono stata dimessa” scrive Tathiana. “Desidero ancora una volta esprimere la mia profonda gratitudine al Prof. Lippolis ed a tutto il suo team. La vostra straordinaria professionalità, unita a una passione ed attenzione senza pari, ha reso il mio percorso qui molto più lieve. Inoltre ringrazio tutti voi per i messaggi di incoraggiamento e piena vicinanza”.
    Garbin aveva scosso il mondo della racchetta – e non solo – annunciando la sua lotta contro il tumore dopo la finale disputata dal team italiano in Billie Jean King Cup. Anche Jannik Sinner, Filippo Volandri e tutta la squadra italiana dopo la vittoria in Davis a Malaga si sono stretti intorno a Garbin, ricordando la sua battaglia e sostenendo il capitano azzurro. LEGGI TUTTO

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    Gauff è la sportiva più pagata del 2023

    Coco Gauff

    Il tennis domina nella classifica delle sportive più pagate nel 2023. Secondo quanto riporta il media USA Sportico, la statunitense Coco Gauff è stata quest’anno l’atleta con i maggiori introiti al mondo sommando Prize money e sponsorizzazioni. La campionessa di US Open ha intascato infatti 22,7 milioni di dollari, superando anche la n.1 WTA Iga Swiatek, fermatasi a 21,9 milioni. Terza la sciatrice di free style Eileen Gu, con 20 milioni.
    La classifica prosegue con altre cinque tenniste: Raducanu, Osaka, Sabalenka, Rybakina e Pegula. Chiudono la top10 dei maggiori guadagni stagionali la ginnasta Simone Biles e Nelly Korda, golfista e sorella di Sebastian.

    Coco Gauff was the world’s highest-paid female athlete (prize money + endorsements) in 2023
    (via @kbadenhausen) pic.twitter.com/6oURp1ZY5F
    — Bastien Fachan (@BastienFachan) December 6, 2023

    Questa la composizione dei guadagni 2023 delle sette tenniste nella top10, tra assegni ricevuti ai tornei e contratti degli sponsor:
    Coco Gauff – $6.7M prize money + $16M sponsorIga Swiatek – $9.9M + $12MEmma Raducanu – $238K + $16MNaomi Osaka – $0 + $15MAryna Sabalenka – $8.2M + $4MElena Rybakina – $5.5M + $4MJessica Pegula – $6M + $3M
    Questi dati confermano ampiamente come l’immagine e la forza mediatica del personaggio incida in modo considerevole nei guadagni, viste i dati di Raducanu e Osaka rispetto Sabalenka e Rybakina, assai più forti in campo (e Naomi non ha giocato affatto!) ma con contratti di sponsorizzazione meno “pesanti”. LEGGI TUTTO

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    Nick Kyrgios e il dubbio Australian Open. Il finalista di Wimbledon sempre più in sospeso

    Nick Kyrgios nella foto – Foto GETTY IMAGES

    Si è parlato molto del nome di Nick Kyrgios in vista del prossimo Open di Australia 2024. Alcune settimane fa, mentre lavorava come commentatore per Tennis Channel, l’australiano ha confermato di essere ancora nel processo di recupero e di sperare di far parte del primo Grande Slam dell’anno. In seguito, Craig Tiley ha parlato, lasciando in sospeso la sua partecipazione e facendoci capire che nulla è certo.
    Oggi poteva essere un giorno molto importante per sapere se Nick tornerà presto in campo e non c’è traccia di lui nella Entry List del torneo: non ha deciso di utilizzare il suo ranking protetto per iscriversi a giocare a Melbourne, il che lo lascia solo con l’opzione di utilizzare un invito dell’organizzazione (che non ha nemmeno incluso il suo nome nella prima serie di wildcards). Sarà una decisione dell’ultimo momento, il che dimostra che ci sono ancora dubbi sul suo ritorno nel circuito nei prossimi mesi.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    I bookmaker lanciano Sinner: Grande Slam possibile entro il 2026, ma c’è l’ostacolo Djokovic

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Jannik Sinner ha dominato nell’ultima parte di stagione, tanto da convincere i bookmaker: il futuro del tennis sarà suo. Le impressionanti vittorie con Djokovic alle Finals e in Coppa Davis aprono a un nuovo, straordinario, obiettivo: il Grande Slam. infatti, la conquista di tutti e quattro gli Slam in un anno solare tra il 2024 e il 2026, per Jannik, si gioca a 33. Una quota non del tutto proibitiva, considerando che si riferisce a un campione che, per ora, non ha ancora raggiunto neppure una finale in uno dei Major. Lo speciale traguardo viene associato, in quota, solamente ad altri due giocatori: Novak Djokovic e Carlos Alcaraz. Nole è stato per due volte a un titolo dalla conquista del leggendario Grande Slam (nel 2021 ha perso lo US Open in finale e nel 2023 ha perso, a sorpresa, la finale di Wimbledon), impresa che è riuscita solo a Rod Laver nell’era Open. La conquista dei quattro tornei Slam nel 2024 da parte del numero uno al mondo si gioca a 33, mentre si sale per Alcaraz, offerto a 40.
    Sinner dovrà mantenere un altissimo livello per ambire a questi traguardi, ma le sue prestazioni in Coppa Davis non permettono di escludere alcuno scenario per il futuro. Intanto, nel 2024, l’altoatesino cercherà l’assalto al primo titolo Slam, e la conquista di un Major per l’azzurro entro l’anno si gioca a 2,50. LEGGI TUTTO

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    WTA Finals 2024 in Arabia? Pareri contrastanti tra Jabeur e Navratilova

    WTA Finals, la foto di rito dell’anno prossimo sarà in Arabia?

    31 milioni di dollari. A questa somma ingentissima secondo la BBC ammonta la perdita sofferta dalla WTA con le ultime due edizioni delle Finals femminili, due eventi organizzati tardi, male, che hanno scontentato tutti. Secondo varie indiscrezioni, questa situazione paradossale è venuta perché il tour rosa era pronto a far sbarcare l’evento in Arabia Saudita, ma alla fine sia nel 2022 che nel 2023 non si è arrivati alla fumata bianca per la forte resistenza di molte giocatrici e anche di alcuni partner, che non vorrebbero legare il proprio nome ad un paese nel quale i diritti civili per donne sono ancora terribilmente indietro rispetto al mondo occidentale.
    Intanto in Arabia Saudita si è da poco conclusa la prima edizione delle NextGen Finals, con un bilancio agrodolce. Discreti risultati sportivi, con match di un certo interesse, ma spalti vuoti e ritorno mediatico modesto. Certo, l’evento U21 ATP non è minimamente vicino alle vere Finals, ma se ricordiamo l’impatto del torneo (soprattutto le prime 4 edizioni) svolte a Milano, la differenza è lampante. Tuttavia nel mondo dello sport il peso del denaro è sempre più preponderante, quindi è molto probabile che alla fine i sauditi vincano le ultime resistenze e riescano a portare prima le Finals WTA, magari già dal 2024, quindi quelle ATP, dal 2028 o eventualmente al termine di un secondo quinquennio a Torino.

    Il presidente della Saudi Arabian Tennis Association, Arij Almutabagani, ha commentato alla tv nazionale britannica: “Ci piacerebbe che l’evento NextGen durasse per molti anni, e siamo interessati alle Finals WTA”. Per quanto riguarda il tema dell’oppressione delle donne, Almutabagani ha sottolineato che il suo paese non è così lontano da quel che si assisteva in passato anche in Europa. “Siamo in quinta marcia al momento, in realtà tutto si sta muovendo molto rapidamente. Abbiamo solo bisogno del tempo per la transizione.”
    Queste parole non sono abbastanza per convincere Martina Navratilova sulla convenienza del far disputare dai sauditi le WTA Finals: “Ci sono ancora troppe leggi che dicono che le donne in Arabia Saudita non hanno gli stessi diritti degli uomini”, ha detto la 67enne. “Da quello che ho letto, le cose sono sicuramente migliorate, ma c’è ancora molta strada da fare. Mi piacerebbe vedere qualche cambiamento più significativo prima di dire che per noi donne va bene. Adesso dire di sì sarebbe come vendere la tua anima solo perché è finanziariamente attraente. No, non posso sostenerlo adesso“.
    La WTA al momento nicchia, non si esprime, ma nell’ambiente c’è la sensazione che il 2024 potrebbe essere l’anno dell’OK alle Finals a Jeddah. La discutibile conclusione dell’embargo ai tornei in Cina lo sta a dimostrare: prima Steve Simon e la WTA hanno tenuto una linea intransigente sul caso Peng, per quindi tirarsi indietro e riportare di nuovo il tour in Cina nonostante la situazione della ex tennista cinese non sia stato affatto chiarita. Il peso dei mancati introiti per l’assenza dei tornei nel gigante asiatico è stato più forte di ogni ideale, reale o presunto…
    È interessante e curiosa la posizione di Ons Jabeur, tennista appartenente al mondo arabo e sostenitrice dei diritti delle donne: “Credo nell’Arabia Saudita: sta facendo un ottimo lavoro dando alle donne più diritti”, ha detto la tunisina. “È ora di cambiare le cose. Ora o mai più. Spero che investano davvero nella WTA”. In pratica per Ons portare le Finals in Arabia sarebbe un segnale reale di apertura e voglia di cambiamento. Ma nel caso si arrivi all’accordo, le cose nel paese cambierebbero davvero? Quanto un evento sportivo così rilevante di uno sport individuale che è il manifesto della donna indipendente, che vive, gira il mondo e guadagna, potrebbe spingere i diritti civili?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO