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    Gabriele Grimaldi: “Il mio primo anno in Serie A è stato altalenante, ma sicuramente positivo. Lavorerò sodo per migliorare e farmi più spazio sul taraflex”

    Gabriele Grimaldi
    Il suo braccio mancino è un’arma letale. In attacco, ma anche dai 9 metri con ancora negli occhi la spin velenosa che ha mandato in tilt la ricezione di Aci Castello nei momenti clou dell’impresa al PalaCatania. 19 punti al primo anno in Serie A da vice Lugli, e tutto il senso di appartenenza che soltanto un figlio della Costiera Sorrentina sa mettere in ogni palla inchiodata sul taraflex per far gioire chi crede fermamente in questa solida realtà. Ancora in biancoverde, il posto 2 GABRIELE GRIMALDI!
    Prima stagione in Serie A appena conclusa con 19 punti all’attivo, concentrati principalmente nel match durissimo di Sabaudia dove sei stato assoluto protagonista. Qual è il tuo bilancio e quali i ricordi più belli?
    “A livello personale il mio primo anno in Serie A è stato altalenante, ma sicuramente positivo. Parto dal presupposto che l’estate scorsa avevo un po’ di paura dell’impatto con la nuova categoria, e di non avere chance per dimostrare di poterci stare. In virtù di questo, è stata per me una grande soddisfazione arrivare a gennaio, e partecipare attivamente sul campo ad una vittoria di squadra importante come quella  di Sabaudia. Custodirò sempre gelosamente il ricordo di quella splendida trasferta!”
    Sei tra le poche riconferme in un gruppo quasi totalmente rivoluzionato. Quali sono le tue ambizioni e quanta voglia hai di ritagliarti ancora più spazio nel corso della stagione?
    “La regular season si è conclusa già da diversi mesi, per cui il ds Ruggiero si è dato subito da fare ripartendo da zero e rivoluzionando il roster con innesti molto interessanti. Ho sempre creduto che il collettivo venga prima del singolo atleta, per cui l’obiettivo principale è quello di puntare più in alto possibile in termini di classifica. Personalmente lavorerò sodo per migliorare e farmi più spazio sul taraflex, che resta un obiettivo fondamentale per la mia carriera sportiva.  Colgo l’occasione per salutare tutti i miei vecchi compagni, augurando loro fortuna e soddisfazioni per le rispettive carriere”.
    Quest’anno tutti gli occhi saranno puntati sulla Folgore, che ha saputo guadagnarsi il rispetto degli avversari a suon di prestazioni importanti. Quanto sarà importante far subito gruppo, per raggiungere gli obiettivi con tranquillità?
    “A mio avviso la prima stagione in A3 ha mostrato limiti e potenzialità dello spogliatoio, per cui ritengo che gli atleti più esperti debbano indicare ai più giovani la strada per raggiungere una solidità di gruppo, indispensabile per riscattarci e svoltare nei momenti di difficoltà. Questo deve essere messo subito in chiaro, così da arrivare all’inizio del campionato con una valida arma in più: la forza del gruppo!”
    Le rivali si stanno rinforzando con innesti importanti: dove può arrivare questa Folgore?
    “La Folgore ha sempre avuto come punti di forza il gruppo, e la spinta di una tifoseria molto appassionata. Gli avversari si stanno rinforzando, ma con umiltà dovremo porci degli obiettivi e perseguirli pensando partita dopo partita. Secondo me, ci sono le componenti giuste per poterci assestare nelle zone alte della classifica”
    Quanto sarà importante riavere il pubblico del Palatigliana?
    “Determinante. Senza alcun dubbio. Vivendo in Penisola, mi accorgo ogni giorno di quante persone vorrebbero venire al palazzetto per assistere a un match o semplicemente sostenere la Folgore. Rientrare a Sorrento sarebbe sintomo di rinascita e riavvicinamento alla nostra terra. La pallavolo è uno sport genuino, ed è giusto sia premiato. Personalmente sono orgoglioso di girare l’Italia vestendo la maglia di una società che, nonostante i limiti istituzionali ed economici,  riesce sempre a coinvolgere partner e sponsor locali pronti a credere nella Folgore ed in coloro che la rappresentano sul campo!” LEGGI TUTTO

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    Gabriele Grimaldi: “Spero che il match di Sabaudia sia un turning point, per guadagnare più fiducia e spazio in campo”

    Gabriele Grimaldi
    A poche ore dal derby tra Marigliano e Folgore Massa, è intervenuto in conferenza stampa l’opposto Gabriele GrimaldiDomenica a Sabaudia hai raccolto un’eredità pesante: come hai gestito la pressione, e vissuto le importanti responsabilità che ti sarebbero state consegnate all’esordio da titolare in Serie A?
    “Non posso negare che all’inizio ero nervoso, e avevo paura di non essere preparato alla prima esperienza da titolare. Durante il pre-partita avevo immagazzinato input positivi, ma soprattutto negativi che percepivo alla luce delle importanti defezioni dei titolari. Sono contento di essere riuscito a convertirli tutti in stimoli ed energia positiva! Poi dopo aver inaugurato il primo punto in assoluto di squadra, ho ritrovato tranquillità, ricercando la concentrazione giusta per affrontare il match nel migliore dei modi! Son stato ovviamente agevolato dai miei compagni di squadra, su tutti  Illuzzi, che attraverso una distribuzione impeccabile ha saputo chiamarmi in causa nei momenti più opportuni, permettendomi di scardinare il muro-difesa avversario”
    L’improvvisa assenza di Lugli ti ha dato un’opportunità da non sprecare, ed i numeri parlano di 14 punti con il 45% in attacco. Si può dire che hai lanciato un bel segnale?
    “Sono molto felice a livello personale,  perché finalmente ho potuto raccogliere i frutti del lavoro svolto in allenamento. Se non ci fossero state le assenze forzate dei miei compagni di squadra, dubito che sarebbe arrivato il momento di far parte del sestetto iniziale! Auspico che questo momento della stagione sia un “turning point”, sperando si trasformi in uno slancio di fiducia nei miei confronti. Mi auguro che la mia prestazione abbia fatto capire in maniera forte che ci sono, e posso ritagliarmi il mio spazio in campo, non solo come specialista nel servizio.  Credo che una partita simile,  in un momento delicato come uno scontro salvezza, acquisisca un doppio valore. Continuerò sempre a lavorare sodo, per convincere il mister che può contare su di me in qualsiasi momento”
    Il campionato entra in un mese cruciale: 3 derby fondamentali in chiave classifica. I rinforzi sul mercato e la vittoria su Palmi, dimostrano che Marigliano non ha nessuna intenzione di gettare la spugna. Che partita ti aspetti?
    “Credo che in questo mese si deciderà il nostro campionato, attraverso queste tre tappe cruciali per il nostro cammino. Il destino ha voluto che per Marigliano arrivasse la prima vittoria in A3 arrivasse proprio all’alba del match di domenica, e sono certo che lo staff tecnico vesuviano ci avrà analizzato nel dettaglio, grazie anche all’ex di turno Lorenzo Esposito, che conosce bene la maggior parte di noi. Il fattore campo non va sottovalutato come dimostra il successo contro Palmi, e servirà un approccio risoluto e grande carattere.  Dovremo rialzarci subito nei momenti di blackout , e sfruttare la scia di quelli positivi per dare continuità al successo di Sabaudia”.
    Qual è la tua opinione sul campionato disputato finora dalla squadra, e quali sono le tue ambizioni in vista del rush finale?
    “Abbiamo disputato finora un campionato di alti e bassi, che ci ha regalato cocenti delusioni, ma anche piacevoli sorprese, e per essere una matricola in questa categoria non possiamo lamentarci. A livello personale auspico di migliorarmi in alcuni fondamentali come il muro, e di poter guadagnare sempre più fiducia e spazio sul rettangolo di gioco! Mi auguro che partita dopo partita si consolidi sempre più la forza del gruppo, per la realizzazione di obiettivi che vadano anche al di sopra delle iniziali aspettative!” LEGGI TUTTO

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    Gabriele Grimaldi: “Sacrificio, fiducia e caparbietà alla base del sogno Serie A”

    Gabriele Grimaldi
    I grandi sacrifici portano a grandi risultati. Questo è il motto del classe ’96 Gabriele Grimaldi, che attraverso la tenacia è riuscito a ritagliarsi spazio nella squadra della sua città. Con umiltà sta continuando il proprio percorso di crescita, ed i consigli dei compagni più esperti sono sempre fondamentali per migliorarsi in ogni aspetto del gioco.
    Dalla C alla B, e poi la scalata che continua fino all’approdo in A3. Ti aspettavi che questo sogno si sarebbe concretizzato così velocemente?
    “Vorrei riavvolgere il nastro addirittura a qualche anno prima della  serie C. A 18 anni giocavo ancora a pallacanestro: non mi sarei mai aspettato di arrivare a questi livelli nel volley in così poco tempo, e proprio per questo è ancora più complesso realizzare quanto è accaduto. Ovviamente il coronamento di questo sogno è stato possibile attraverso tanto sacrificio in palestra, fiducia da parte della società, e la caparbietà di non arrendersi mai nonostante i limiti anagrafici e qualche difficoltà tecnica. Tutto ciò rende questi momenti ancora più affascinanti” .
    Il tuo percorso di crescita prosegue in maniera costante. Qual è stato il momento più bello della stagione, sia a livello personale che di squadra?
    “In primis, sono contentissimo che la stagione appena trascorsa si sia conclusa con un trionfo per tutti noi. A livello di squadra, la risposta è fin troppo semplice: il momento topico è stato il set conquistato a Palermo per la promozione in A3. Un’emozione indescrivibile. A livello personale, non posso che portare come esempio il ribaltone contro Marigliano in fase play-off,  dove ho potuto contribuire attivamente alla vittoria!”
    Tuo compagno di reparto sarà ancora Leo Lugli: quali sono le caratteristiche che gli ruberesti?
    “Sapere che anche quest’anno avrò come compagno di reparto Leo, mi ha reso davvero entusiasta. Non posso nascondere che durante la stagione sono tanti i momenti in cui ricevo consigli e supporto personale. Per quanto concerne le caratteristiche che gli ruberei, di certo qualche centimetro nel salto ma anche altri aspetti tecnici rilevanti, come la visione aerea sia a muro che in attacco”.
    Quali sono ambizioni e aspettative per questo campionato?
    “Il mister già ha anticipato le aspettative per questa nuova avventura in giro per l’Italia. Il gruppo avrà senza ombra di dubbio un valore importante,  anzi, direi perfino determinante. Più sarà coeso sia in campo che fuori, più potremo alzare l’asticella delle nostre aspettative. Personalmente, l’ambizione è quella di mantenere il livello della categoria, e contribuire attivamente al progresso e alla crescita della squadra”.
    Quanto sarebbe importante riavere il pubblico al vostro fianco?
    “Sicuramente il ruolo del pubblico non va sottovalutato, soprattutto quest’anno che affronteremo una nuova realtà. La presenza del settimo uomo in campo è componente fondamentale per raggiungere i traguardi auspicati”.  LEGGI TUTTO

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    Folgore Massa, Grimaldi: “Sacrificio, fiducia e caparbietà alla base del sogno Serie A”

    Di Redazione I grandi sacrifici portano a grandi risultati. Questo è il motto del classe ’96 Gabriele Grimaldi, che attraverso la tenacia è riuscito a ritagliarsi spazio nella squadra della sua città. Con umiltà sta continuando il proprio percorso di crescita, ed i consigli dei compagni più esperti sono sempre fondamentali per migliorarsi in ogni aspetto del gioco. Dalla C alla B, e poi la scalata che continua fino all’approdo in A3. Ti aspettavi che questo sogno si sarebbe concretizzato così velocemente? “Vorrei riavvolgere il nastro addirittura a qualche anno prima della  serie C. A 18 anni giocavo ancora a pallacanestro: non mi sarei mai aspettato di arrivare a questi livelli nel volley in così poco tempo, e proprio per questo è ancora più complesso realizzare quanto è accaduto. Ovviamente il coronamento di questo sogno è stato possibile attraverso tanto sacrificio in palestra, fiducia da parte della società, e la caparbietà di non arrendersi mai nonostante i limiti anagrafici e qualche difficoltà tecnica. Tutto ciò rende questi momenti ancora più affascinanti” . Il tuo percorso di crescita prosegue in maniera costante. Qual è stato il momento più bello della stagione, sia a livello personale che di squadra? “In primis, sono contentissimo che la stagione appena trascorsa si sia conclusa con un trionfo per tutti noi. A livello di squadra, la risposta è fin troppo semplice: il momento topico è stato il set conquistato a Palermo per la promozione in A3. Un’emozione indescrivibile. A livello personale, non posso che portare come esempio il ribaltone contro Marigliano in fase play-off,  dove ho potuto contribuire attivamente alla vittoria!” Tuo compagno di reparto sarà ancora Leo Lugli: quali sono le caratteristiche che gli ruberesti? “Sapere che anche quest’anno avrò come compagno di reparto Leo, mi ha reso davvero entusiasta. Non posso nascondere che durante la stagione sono tanti i momenti in cui ricevo consigli e supporto personale. Per quanto concerne le caratteristiche che gli ruberei, di certo qualche centimetro nel salto ma anche altri aspetti tecnici rilevanti, come la visione aerea sia a muro che in attacco”. Quali sono ambizioni e aspettative per questo campionato? “Il mister già ha anticipato le aspettative per questa nuova avventura in giro per l’Italia. Il gruppo avrà senza ombra di dubbio un valore importante,  anzi, direi perfino determinante. Più sarà coeso sia in campo che fuori, più potremo alzare l’asticella delle nostre aspettative. Personalmente, l’ambizione è quella di mantenere il livello della categoria, e contribuire attivamente al progresso e alla crescita della squadra”. Quanto sarebbe importante riavere il pubblico al vostro fianco? “Sicuramente il ruolo del pubblico non va sottovalutato, soprattutto quest’anno che affronteremo una nuova realtà. La presenza del settimo uomo in campo è componente fondamentale per raggiungere i traguardi auspicati”.  (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO