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    Prova la Ferrari da 2 milioni, ma invece di comprarla la ruba e scappa via!

    Mai fidarsi ciecamente di una persona interessata all’acquisto della propria auto, soprattutto se si tratta di una supercar e se quell’individuo chiede “Mi fai guidare l’auto?”. Qualcuno però ci casca ancora. Nello specifico, il proprietario di una Ferrari 288 GTO che a Düsseldorf, in Germania, si è visto sottrarre l’auto da un falso compratore, che per rubarla ha utilizzato il trucco più semplice del mondo. Il tutto è in realtà avvenuto nel 2019, ma il caso è tornato alla ribalta delle cronache dopo che le autorità hanno ritrovato la Ferrari, ma non il ladro.

    La Ferrari da 400 cv appartenuta a Irvine

    La supercar in questione è una delle 272 Ferrari 288 GTO costruite dalla Casa di Maranello tra il 1984 e il 1985, l’antenata della F40, dotata di V8 da 400 cavalli. Quella protagonista dell’episodio era un esemplare particolare, in quanto posseduto dall’ex pilota Ferrari Eddie Irvine. Un modello dal valore di circa 2 milioni di euro, e messo in vendita dal suo proprietario.

    Il ladro “attore” scappato con la 288 GTO

    Il sedicente ladro si è così presentato all’appuntamento per visionare la supercar vestito in abiti eleganti per non destare alcun sospetto. Anche se è arrivato al luogo in taxi: ma nonostante ciò, il proprietario della GTO gli ha dato fiducia. Il ladro ha così dapprima ispezionato nel dettaglio la macchina, come se dovesse davvero decidere di investire dei soldi o meno per acquistarla. E si è poi fatto un giro come passeggero. Poi però ha chiesto al venditore di poter mettersi al volante. Non appena il proprietario è sceso, il ladro non ha perso tempo, si è seduto sul sedile guidatore, ha dato di gas e si è dato alla fuga.

    L’incredibile storia della Ferrari Testa d’Oro: dov’è finita?

    Un furto clamoroso, che ha registrato novità solo adesso. Le forze dell’ordine hanno infatti ritrovato la Ferrari all’interno di un garage, ma il ladro, nonostante gli investigatori posseggano delle foto, non è più stato individuato. Rimane comunque il fatto di aver rubato una Ferrari in un modo che ha dell’incredibile.

    Ferrari rubata nel 1995 a Rimini: è riapparsa ora in Giappone LEGGI TUTTO

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    L'incredibile storia della Ferrari Testa d’Oro: dov'è finita?

    Basata sulla Testarossa del 1984, la Ferrari Testa d’Oro vanta un’incredibile e appassionante storia, alla quale è impossibile non interessarsi. Non sono così tanti, però, quelli che si ricordano bene di questo esemplare: un esemplare unico, per essere precisi, che proprio per questa caratteristica ha sempre riscosso l’attenzione dei collezionisti. Oggi quest’auto non si trova più: sono passati diversi anni ormai, cinque, da quanto ne è stato denunciato il furto contro ignoti dalla Colani Design Corporation Srl. Ma ci sono molte altre ombre nella storia della Ferrari Testa d’Oro.
    Fino a 750 CV
    Questa concept car era stata voluta con un obiettivo ben preciso: battere il record di velocità per un’auto stradale e per farlo la Ferrari viene dotata del V12 da 5,0 litri (lo stesso della Testarossa), con l’aggiunta di due turbocompressori, per un totale di 750 CV nella versione modificata da Lotec (all’inizio erano 428) e 900 Nm. E poi c’è la questione del nome, che arriva dalla colore ore con cui è stata verniciata la testata motore in un secondo momento (prima era in rosso).
    Dov’è oggi?
    Sono molte le voci che circolano sulla Ferrari Testa d’Oro da qualche anno. Alcune notizie la volevano scambiata per una Fiat Abarth Millemiglia 1400 Touring, altre venduta per 1,7 milioni di dollari (oggi 1,5 milioni di euro). E poi c’è la notizia per furto. A oggi, comunque, non sappiamo lo stato di questa vettura e non sappiamo neppure dove stia la verità o se tutte queste vicende siano state architettate per far crescere ancora di più l’attenzione su questa vettura unica, e magari, chissà, farla riuscire fuori dopo qualche anno a un’asta dalle cifre folli.
    Ferrari 296 GTS, supercar ibrida per la guida en plein air LEGGI TUTTO

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    Lamborghini, il furto è clamoroso: lascia la supercar al parcheggio e gli rubano ruote e freni!

    Dalla Grecia, anzi, dall’hinterland della capitale Atene, arriva una notizia clamorosa, che ha fatto il giro del web grazie alle foto scattate sul posto. Una Lamborghini Huracán Spyder lasciata regolarmente al parcheggio è stata privata di tutte le ruote e delle pinze freno anteriori. E potete soltanto immaginare lo shock e la furia del proprietario quando si è ritrovato davanti ciò che restava della sua supercar. 
    I colleghi di Carscoops hanno reso noto che il proprietario della Spyder “spogliata” è Adnan Yassine, magnate libanese dell’informazione, proprietario di Arabica TV e della squadra di calcio libanese Bourj FC. Yassine doveva recarsi in un dealer Lamborghini per effetuare alcuni interventi di manutenzione: ma sceso al parcheggio, ha trovato la sua Huracán rossa priva delle ruote e delle pinze freno anteriore. I danni ammontano a circa 40.000 euro. La beffa, per Yassine, è che la Spyder era coperta da un’assicurazione stipulata in Libano sul valore totale, una polizza che per le leggi greche copre solo un terzo dei danni arrecati dal furto: in pratica, la cifra da rimborsare sarà soltanto parziale.
    Tutta la rabbia del proprietario
    Sempre grazie a Carscoops, siamo in grado di riferire le parole e lo stato d’animo del proprietario della Huracán: “Sono molto arrabbiato per quanto accaduto. Ho trascorso oltre tre ore con la polizia raccontando quello che ho appreso quando stavo per utilizzare la mia auto, ma alla fine ho scoperto che non avrebbero potuto fare nulla per me. Non sono l’unico purtroppo a essere stato preso di mira da questo tipo di crimini. Molti dei miei amici sono vittime di furti, che si tratti della loro casa e della loro auto, o di borse e altri piccoli oggetti”.
    Distrutta la Lamborghini tempestata di Swarovski di una modella russa
    (Foto: Chris Halas) LEGGI TUTTO

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    Vidal, che furto nella sua villa: ladri rubano la Brabus ma lasciano la Panda

    Brutto furto in casa Vidal. Mentre il centrocampista dell’Inter era impegnato nel derby col Milan, finito poi 1-1 (i fatti risalgono al 7 novembre 2021), una banda di ladri è entrata nella sua villa di San Fermo, in provincia di Como, mettendo a segno un colpaccio. I malviventi hanno rotto le finestre della casa, la stessa in cui viveva Adriano nel 2008, e hanno messo sottosopra le varie stanze, portando via tanti oggetti di valore, tra cui la Mercedes Brabus da circa 400mila euro. Una vettura, la 800 Widestar basata sulla Mercedes-Benz G65 AMG, a cui il cileno è particolarmente affezionato e che utilizza spesso per i suoi spostamenti, come dimostrano le numerose foto sui social.Guarda la galleryArturo Vidal tra Ferrari ed esclusivi tuning LEGGI TUTTO

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    El Shaarawy sotto inchiesta: denunciato per lesioni dal ladro della sua Lamborghini

    Guai in vista per Stephan El Shaarawy. L’attaccante della Roma non se la sta passando bene: è stato infatti denunciato per lesioni gravi dal ladro che qualche mese fa aveva tentato di rubargli l’auto, una Lamborghini. Adesso è stata aperta un’inchiesta dalla procura di Roma e il calciatore verrà ascoltato in Tribunale a fine luglio.
    Parti invertite
    I fatti risalgono a febbraio 2021. El Shaarawy si trova a casa di Alessio Cerci (ex Roma), all’Eur. I due stanno giocando alla PlayStation quando l’attaccante giallorosso vede dalla finestra un uomo che rompe il vetro della sua auto, provando a entrarvi. Parte quindi l’inseguimento e il “placcaggio” con un calcio o uno sgambetto per impedire la fuga al ladro, il 35enne cileno José Carlos Sagardia Aliaga, con precedenti. L’uomo feramato dagli agenti in borghese del commissariato Esposizione, intervenuti sul posto, lo hanno poi arrestato e a fine maggio è stato condannato a un anno e quattro mesi di prigione per il tentato furto. 
    Adesso, però, le parti si sono invertite. Il ladro avrebbe denunciato El Shaarawy alla Procura di Roma per lesioni e ha anche presentato un referto medico dove si parla di frattura alla costola e a un piede, con una prognosi di 60 giorni. Il 35enne ha dichiarato di aver perso i sensi e nella caduta e di essersi poi risvegliato con addosso un gruppo di persone, tra cui il giocatore romanista, che lo assalivano.
    ElSha nei guai
    In merito alla vicenda si è espresso il legale dell’attaccante: “Chi lo accusa è una persona che gli stava rubando la macchina, può dire ogni cosa ma va tutto accertato. E Stephan dirà quel che è accaduto quando sarà fissato l’interrogatorio che avverrà di certo entro la fine di luglio”.
    Così ora ElSha è nella lente della Procura che dovrà accertare le sue eventuali responsabilità in questo presunto pestaggio. Se le indagini dovessero confermare la versione di Sagardia Aliaga, El Shaarawy potrebbe essere costretto non solo a risarcire il pluripregiudicato. 
    Roma, El Shaarawy sorprende e blocca il ladro dell’auto LEGGI TUTTO

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    Denuncia il furto dell’auto per non pagarne la rottamazione: indagato un68enne

    Porta la Nissan Terrano in un’officina per ripararla, ma il preventivo che riceve è troppo alto. Ed è qui che un 68enne di Capoterra (in provincia di Cagliari) ha la cattiva idea: invece di portare la vettura a rottamare, l’uomo decide abbandonarla e sporgere denuncia per furto. I fatti risalgono a febbraio 2020, ma adesso il reato è stato scoperto e l’uomo è stato denunciato.
    Presta soccorso con la sua Mazda: i ladri gliela rubano, ma la fuga termina in fiamme
    Multa e denuncia
    Dopo il preventivo, a suo giudizio, troppo alto, l’uomo lascia la Nissan parcheggiata davanti all’officina. Accortosi dell’abbandono, il titolare lo chiama più volte per farla portare via, ma ogni tentativo risulta inutile. Nel frattempo passano i mesi e finalmente i vigili urbani controllano il veicolo: scoprono che è sprovvisto di assicurazione e di conseguenza fanno scattare multa.
    La situazione della vettura viene poi spiegata ai carabinieri anche dal titolare dell’officina meccanica e segue così un nuovo controllo. Gli agenti scoprono che il 68enne a settembre 2020 aveva denunciato il furto della Nissan per scrollarsi di dosso ogni responsabilità per eventuali pagamenti di sanzioni o rottamazione. Adesso che la faccenda è stata scoperta, l’uomo è stato denunciato per simulazione di reato.
    Torino, presa la banda dei “camion parcheggiati”: rubavano ricambi d’auto LEGGI TUTTO

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    Sullo scooter per fare rapine: fermati i due finti “netturbini”

    Salivano a bordo di uno scooter di grossa cilindrata, indossando le classiche tute della nettezza urbana, dirigendosi verso il centro di Napoli alle prime ore del mattino. Non avevano però gli strumenti della nettezza, bensì una pistola finta, solo con il tappo rosso rimosso per farla sembrare vera. E con essa rapinavano le persone.
    Il colpo di genio: un secchio e un monopattino diventa scooter
    I due “netturbini” acciuffati
    Protagonisti un 41enne e un suo complice, che attendevano che le persone uscissero di casa per estrarre la pistola finta, effettuare la rapina e scappare via sullo scooter, “nascosti” dal fatto di sembrare a tutti gli effetti due netturbini. Le segnalazioni e le indagini delle forze dell’ordine hanno poi permesso di acciuffare uno dei due. Oltre alla refurtiva, sono state trovate anche armi e denaro.
    Lo scooter era rubato
    Il 41enne è stato denunciato per ricettazione e rapina aggravata, mentre il complice è riuscito a fuggire. Si è poi inoltre scoperto che lo scooter su cui effettuavano le rapine era stato rubato lo scorso 19 maggio.
    Rider derubato a Napoli, la banda aveva rubato un altro scooter LEGGI TUTTO

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    Si fingevano “spazzini” per fare rapine sullo scooter: fermati

    Si dirigevano verso il centro di Napoli alle prime ore del mattino a bordo di uno scooter di grossa cilindrata. Le classiche tute della nettezza urbana che indossavano non lasciavano dubbi. Eppure, quei due malviventi non avevano con sé gli strumenti della nettezza, ma una pistola finta, solo con il tappo rosso rimosso per farla sembrare vera. E con essa rapinavano le persone.
    Rider di Napoli aggredito, altro scooter rubato quella notte dalla stessa gang
    Refurtiva, armi e soldi ritrovati
    Protagonisti un 41enne e un suo complice, che attendevano che le persone uscissero di casa per estrarre la pistola finta, effettuare la rapina e scappare via sullo scooter, “nascosti” dal fatto di sembrare a tutti gli effetti due netturbini. Le segnalazioni e le indagini delle forze dell’ordine hanno poi permesso di acciuffare uno dei due. Oltre alla refurtiva, sono state trovate anche armi e denaro.
    Viaggiavano su uno scooter rubato
    Il 41enne è stato denunciato per ricettazione e rapina aggravata, mentre il complice è riuscito a fuggire. Si è poi inoltre scoperto che lo scooter su cui effettuavano le rapine era stato rubato lo scorso 19 maggio.
    Da monopattino a scooter elettrico? Si può, basta un… secchio LEGGI TUTTO