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    Rubarono a Leclerc l’orologio da 2 milioni: la condanna è severissima

    Condannati a 10 anni
    Il verdetto è stato emesso con rito abbreviato presso il Tribunale di Lucca: per Luciano Allinoro, 40 anni, e Francesco Pinto, 20, è scattata la condanna a 10 anni e 8 mesi di reclusione. Annamaria Nocerino, trentenne componente del gruppo, ha ricevuto una pena di 6 anni e 5 mesi di carcere. Davide Stefanoni, il quarto membro del gruppo, ha scelto invece il rito ordinario. Le accuse non si limitano al furto ai danni di Leclerc: due dei membri erano coinvolti anche nella rapina a Forte dei Marmi, avvenuta nell’agosto del 2021, dove una turista francese era stata minacciata con una pistola e privata di un orologio dal valore di 80.000 euro.  LEGGI TUTTO

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    Si accorge del furto della sua Fiat 500: rincorre il ladro e lo picchia

    Quando si è vittima di un qualsiasi furto, il desiderio di sapere chi è il colpevole è molto forte. Ma il più delle volte l’identità del malvivente rimane sconosciuta. Eppure ci sono dei casi in cui si riesce anche ad essere testimoni. E’ accaduto al proprietario di una Fiat 500 che, nei pressi del cinema The Space di Napoli dove aveva parcheggiato l’utilitaria, si è accorto che un uomo gliela stava soffiando sotto al naso. L’ episodio è avvenuto ieri 8 febbraio 2023; resosi conto di quello che stava accadendo, il proprietario è riuscito ad inseguirlo con un amico, fino a raggiungerlo. Quella che è seguita dopo è stata una vera e propria rissa, con il ladro che stava venendo linciato dalla vittima del furto. In suo soccorso sono poi arrivati degli amici che l’hanno aiutato a fuggire. LEGGI TUTTO

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    Vuole rubarle la borsa ma lei scappa: criminale si porta via la Fiat Qubo

    “Ci vuole calma e sangue freddo”, diceva una nota canzone di Luca Dirisio e questa signora di Udine sembr averla proprio presa alla lettera. Chissà in quanti sarebbero riusciti a mostrare il suo coraggio eppure la donna è fuggita dall’auto mentre un malvivente, salito a bordo all’improvviso, le intimava di consegnargli la borsa. Alla fine il ladro si è portato via la sua Fiat.
    Indagine per evasione dazi doganali: confiscata anche una Ferrari Spider
    O la borsa, o l’auto
    “Stavo aspettando mio marito che ordinava delle pizze” ha confessato la povera donna alle autorità che si stanno occupando del caso. In effetti, nel tardo pomeriggio del 19 gennaio scorso, la malcapitata era seduta sul sedile del conducente mentre attendeva il compagno in pizzeria. All’improvviso ha sentito la portiera accanto sbattere e si è immediatamente accorta che quello seduto accanto non era suo marito. Un malvivente si è intrufolato in auto e le ha intimato di consegnargli la borsa che teneva appoggiata tra le gambe. Con estremo coraggio la donna si sarebbe rifiutata, uscendo velocemente dalla vettura mentre il criminale cercava di tirarla a sé per strapparle la borsa. L’uomo ha così messo in moto la Fiat Qubo della coppia partendo a tutto gas senza lasciare traccia. Dopo aver avvisato il marito, i due hanno allertato le Forze dell’Ordine per denunciare l’uomo, fornendo un identikit molto accurato del ladro.
    Vuole una Subaru, la ruba due volte ma i Carabinieri lo beccano sempre LEGGI TUTTO

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    Vuole una Subaru, la ruba due volte ma i Carabinieri lo beccano sempre

    Per avere la nostra auto dei sogni ci sono tre possibilità: comprarla, chiedere al carrozziere di modificare quella che abbiamo come fece il boss mafioso Matteo Messina Denaro, oppure rubarla. Certo, l’ultima modalità è assolutamente sbagliata oltre che illegale, ma è la soluzione per cui ha optato questo folle di Cremona a cui non è andata come sperava.
    Il segreto è ritentare
    In realtà, il vizietto del furto non era nuovo per il protagonista dell’assurda vicenda, un pregiudicato di 41 anni denunciato per furto aggravato e ricettazione dalla Procura di Cremona. Lo scorso 7 gennaio aveva pianificato tutto: per la prima volta poteva mettere le mani su una Subaru che tanto gli piaceva, un piano riuscito male in quanto i Carabinieri ci avevano messo poco a trovarla e a riportarla al suo legittimo proprietario. Il criminale però non si è dato per vinto e il 10 gennaio ci ha provato ancora, ma stavolta le Forze dell’Ordine l’hanno beccato mentre sfrecciava a tutto gas nei pressi di Crema. Dopo l’inseguimento, l’automobile ri-rubata è stata consegnata nuovamente al proprietario. I Carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo, nella quale è stata trovata anche un’altra vettura rubata, una Fiat 500 anch’essa restituita a chi spetta.
    Furto d’auto finito male: il ladro non si accorge che c’è una persona LEGGI TUTTO

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    Range Rover rubate e nascoste al porto di Ancona: scoperta maxi truffa

    Hanno avuto un bel da fare i finanzieri del Comando Provinciale di Ancona che hanno scoperto il traffico di vetture rubate al porto. Due Range Rover erano state caricate su una bisarca in transito al porto di Ancona (al cui interno sono state trovate anche altre vetture piuttosto costose), in attesa dell’imbarco su un traghetto diretto verso l’Albania. Il tutto è accaduto durante alcuni controlli effettuati su conducenti e passeggeri.
    Scattate denunce e sequestri
    Le due Range Rover hanno subito attirato l’attenzione dei finanzieri, visto che erano state riscontrate delle irregolarità sui documenti di accompagnamento: questo ha fatto ipotizzare che potessero essere falsi, e quindi sono scattati degli approfondimenti. Ciò ha portato a rilevare evidenti segni di manomissione del numero di telaio e poi, grazie all’esame del sistema di analisi interno e del computer di bordo delle auto, si è scoperta la mancata corrispondenza tra i numeri di telaio riportati e quelli sulla carrozzeria e sul relativo libretto di circolazione. 
    Una volta individuati i veri numeri di telaio, si sono potute identificare le auto, ed è emerso che fossero rubate e con denunce di furto fatte dai legittimi proprietari. Le persone coinvolte sono quindi state denunciate all’Autorità giudiziaria per i reati di riciclaggio e possesso di documentazione falsa. Le due Range Rover sono state sequestrate e poste a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Dorica che coordina le indagini per individuare eventuali e ulteriori responsabilità a carico di altri soggetti.
    Argentina, amara sorpresa per i tifosi di Messi: i ladri rubano i pneumatici delle auto! LEGGI TUTTO

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    Allenatore deruba i giocatori negli spogliatoi: incastrato dalle telecamere

    Foto Ufficio Stampa Olimpia Teodora Ravenna Di Una storia ai confini dell’incredibile a Sansepolcro, in provincia di Arezzo: come riporta il , un allenatore di 56 anni è stato denunciato per furto aggravato, compiuto negli spogliatoi del suo club. Il tecnico della prima squadra, secondo quanto accertato della polizia, si sarebbe introdotto negli spogliatoi durante […] LEGGI TUTTO

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    Tentano il furto di due auto da 700 cv: la polizia arresta tre minorenni!

    La polizia di Detroit ha arrestato tre individui per il tentato furto di una Dodge Charger e di una Challenger Hellcat da uno stabilimento Stellantis. L’episodio è avvenuto lo scorso lunedì, ma la notizia sconvolgente è che i tre individui non erano altro che tre ragazzini minorenni, di 11, 12 e 14 anni, pizzicati dalle forze dell’ordine proprio mentre cercavano di introdursi in un deposito della fabbrica di Jefferson North dove erano parcheggiate le muscle car americane.
    Chi sono i veri responsabili?
    Il tenente Clive Stewart, capo dell’Unità Furti di Auto Commerciali della Polizia di Detroit, ha dichiarato ai media locali di non essersi mai imbattuto in bambini di soli 11 anni coinvolti in furti di auto, e sospetta che i ragazzi lavorassero in realtà per degli adulti. “I criminali più anziani sanno che i ragazzi vengono trattati in modo meno severo se vengono catturati”, ha ha detto Stewart a Fox 2.
    Minorenni in grado di scappare su un’auto da 700 cv?
    Inoltre, il quattordicenne coinvolto in questo incidente era recidivo: era già uscito fuori su cauzione per un furto d’auto avvenuto a maggio, ed è probabilmente collegato a diverse rapine a mano armata, secondo la polizia. Polizia che ha quindi sventato questo tentativo di furto, ma che rimane guardinga, consapevole che presto qualcun altro potrà riprovarci. Anche se è difficile immaginare come dei semplici ragazzini possano eventualmente gestire una fuga al volante di un’auto da 700 cavalli.
    Milano, presa la “Banda della Stelvio”: dopo i furti fuggivano in Alfa Romeo LEGGI TUTTO