More stories

  • in

    L’ex moglie di Ryan Giggs derubata nella notte della sua Range Rover Sport

    Grande paura per l’ex moglie dell’allenatore ed ex calciatore del Manchester United Ryan Giggs: Stacey Cooke, 43 anni e con 2 figli avuti con il calciatore, Liberty di 19 anni e Zach di 15, ha subito un furto nella sua abitazione privata a Worsley, un quartiere di Manchester. L’episodio è stato riportato dal The Sun il quale dichiara che l’oggetto derubato è una Range Rover Sport dal valore di circa circa 80.000 euro. Il giornale ha poi  ha spiegato che i figli di Ryan e Stacey erano in casa nel momento della rapina e sono rimasti oltre che scioccati, anche abbastanza isterici e scossi. Queste scene, in fondo, non si vedono tutti i giorni.
    Notte spaventosa
    Anzitutto come riporta la testata inglese, Stacey avrebbe visto la propria auto venire occupata dai malviventi e portata fuori la propria abitazione verso l’1.30 di notte. Dopodiché ha prontamente chiamato la polizia e con essa sono rimasti lì l’intera notte al fine di ricostruire tutte le dinamiche sul furto e su come i ladri fossero riusciti ad entrare nella proprietà. Per fortuna gli agenti sono poi riusciti a trovare la Range Rover abbandonata grazie al localizzatore di cui era disposta. Tutto è bene quel che finisce bene.
    Ruba un’auto, entra nella metro ma si incastra nelle scale: arrestato LEGGI TUTTO

  • in

    Tre giovani dormono dentro un fuoristrada rubato da un'anziano: fregati da coltelli e armi

    Era parcheggiato in viale Morgagni, a Firenze, quando dopo le innumerevoli segnalazioni dei passanti, la polizia è intervenuta compiendo una clamorosa scoperta: trattasi di un fuoristrada al cui all’interno dormivano tre giovani, un rumeno di 25 anni e due 18enni originari dell’Albania. Si è poi scoperto che il veicolo era stato rubato a un anziano da un garage in centro storico. Rinvenuti inoltre degli oggetti atti allo scasso, una mazza da baseball e un coltello.
    Furti in aumento: ecco le auto e gli scooter più rubati in Italia nel 2021
    Volevano entrare per una dormita…
    I giovani hanno provato a giustificarsi dicendo di aver trovato la macchina aperta, senza alcun controllo, e di essere entrati solo per fare una dormita. Il fuoristrada rubato era tuttavia visibilmente danneggiato. I tre però erano già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio: e dopo ulteriori controlli sono stati trovati una mazza da baseball nel bagagliaio e, nei vani portaoggetti degli sportelli, una serie di strumenti atti allo scasso e a offendere, tra i quali dei martelli da lavoro, cacciaviti, una pinza tagliacavi, un taglierino e un coltello a serramanico.
    I tre giovani sono stati sottoposti a fermo per identificazione e denunciati per ricettazione e porto ingiustificato di strumenti atti a offendere, mentre il fuoristrada è stato restituito al legittimo proprietario.
    Con auto e furgone rubati, rapina un negozio di bici: 18enne finisce in carcere LEGGI TUTTO

  • in

    Fabio Volo e la Vespa rubata: “Sono disposto a ricomprarla”

    Mentre Giuseppe Cruciani si sfoga sui social per aver pagato 250 euro al fine di riavere il suo motorino rubato, anche Fabio Volo si ritrova a dover fare i conti con una spiacevole sorpresa. A Milano è infatti sparita a sua amatissima Vespa e su Instagram spunta una foto con tanto di didascalia dedicata ai malviventi.
    Disposto a ricomprarla
    “Cara Vespetta, siamo stati insieme per quasi 30 anni. Brescia, Riccione, Barcellona, Puglia, Milano… quanti ricordi insieme, quanta leggerezza mi ha regalato. Sapevo che a Milano prima o poi qualcuno ti avrebbe rubata ma non potevo chiuderti in un garage e passare ogni tanto a salutarti. Noi abbiamo vissuto per quanto abbiamo potuto. Grazie amica mia indimenticabile”, sono le parole scelte da Fabio Luigi Bonetti, in arte Fabio Volo, per accompagnare la foto che lo ritrae in sella alla sua mitica Vespa arancione rubatagli 2 giorni fa nel capoluogo lombardo. Poi un avviso ai malviventi colpevoli del gesto: “Un messaggio ai due ragazzi che l’hanno rubata e che si vedono nelle telecamere di sorveglianza: se per caso vedete questo post io sarei felice di ricomprarla. Spero non la smontiate e vendiate a pezzi. Non vi racconto l’umiliazione della denuncia e della procedura, perché non mi interessano le polemiche. Nel mondo ci sono problemi reali questa è solo una seccatura e un piccolo dolore perché ero molto affezionato”. Insomma, l’attore è davvero pronto a tutto per riavere il suo scooter, compagno di avventure e di tante esperienze insieme. Fabio Volo non ne fa un fatto economico, ma semplicemente di cuore, tanto da essere disposto anche a ricomprare quella che dovrebbe essere la sua legittima Vespa.
    Chiara Ferragni e Fedez: tocco glamour con la Vespa firmata Dior  LEGGI TUTTO

  • in

    Rubato il motorino di Cruciani: “Ecco quanto ho pagato per riprenderlo”

    Vedersi rubare un motorino è già di per sè una scocciatura, dover pagare per riaverlo ancora di più. Il fattaccio è accaduto al noto giornalista romano Giuseppe Cruciani, al quale nella notte tra giovedì 22 e venerdì 23 luglio è stato portato via lo scooter proprio sotto casa. L’assurdo della vicenda però è arrivato successivamente…
    Derubata la Honda 250 di Jeremias Rodriguez alla pista di Ottobiano
    “Dove vanno le nostre tasse?”
    Il motorino del conduttore del programma “La Zanzara” era scomparso dalla zona milanese dei Navigli, nei pressi della sua abitazione. Scoperto l’amaro accaduto, Cruciani si sarebbe immediatamente diretto alla Polizia, la quale lo ha informato di un incidente, nel quale il veicolo era stato coinvolto, avvenuto intorno alle 3.30 di quella stessa notte in via Solari, a poche centinaia di metri dal luogo del furto. Il motorino sarebbe quindi stato lasciato a terra dal malvivente (subito fuggito) e trasportato in un deposito, dove si è recato dopo qualche giorno il giornalista. Qui il fatto che ha mandato il giornalista su tutte le furie: per portarlo via, l’uomo ha dovuto pagare ben 250 euro tra rimozione con tariffa notturna, trasporto e deposito. Lo stesso Cruciani si è fatto sentire sulla vicenda: “Mi chiedo se sia giusto che un cittadino sia costretto a pagare per tornare in possesso di una cosa di sua proprietà che gli è stata rubata. Perchè non c’è un fondo per questo? Dove vanno le nostre tasse?”.
    Perugia, fermato a 86 anni in moto: i poliziotti chiedono un selfie LEGGI TUTTO

  • in

    Leclerc e l’orologio da 2 milioni: rubato da tre napoletani e rivenduto in Spagna

    Un orologio fin troppo riconoscibile
    Dietro il colpo, secondo quanto emerso finora, ci sarebbero tre napoletani pregiudicati, già noti alle forze dell’ordine, lo riporta il quotidiano Il Mattino. Trattandosi di un esemplare personalizzato, e quindi estremamente riconoscibile (c’è anche dedica sulla cassa della celebre azienda), i tre ladri avrebbero avuto non poche difficoltà a rivenderlo. Sempre secondo Il Mattino, l’orologio da 2 milioni di euro sarebbe stato alla fine rivenduto a un imprenditore spagnolo, ma a un prezzo nettamente inferiore al valore reale. “Hanno proprio fatto un bel lavoro, organizzati e veloci”, aveva dichiaro Leclerc poco dopo l’accaduto. La stessa velocità, però, non pare sia quella del recupero del Richard Mille.
    Guarda la galleryUn Rolex o un Richard Mille: quanto vale l’orologio prezioso rubato a Leclerc? LEGGI TUTTO

  • in

    Leclerc e lo scippo dell'orologio da 2 milioni: i ladri napoletani lo hanno portato in Spagna

    Richard Mille personalizzato e riconoscibile
    Dietro il colpo, secondo quanto emerso finora, ci sarebbero tre napoletani pregiudicati, già noti alle forze dell’ordine, lo riporta il quotidiano Il Mattino. Trattandosi di un esemplare personalizzato, e quindi estremamente riconoscibile (c’è anche dedica sulla cassa della celebre azienda), i tre ladri avrebbero avuto non poche difficoltà a rivenderlo. Sempre secondo Il Mattino, l’orologio da 2 milioni di euro sarebbe stato alla fine rivenduto a un imprenditore spagnolo, ma a un prezzo nettamente inferiore al valore reale. “Hanno proprio fatto un bel lavoro, organizzati e veloci”, aveva dichiaro Leclerc poco dopo l’accaduto. La stessa velocità, però, non pare sia quella del recupero del Richard Mille.
    Guarda la galleryLeclerc scippato del Rolex o del Richard Mille: quanto è prezioso il suo orologio? LEGGI TUTTO

  • in

    Furti d'auto, primato per la Campania: è la regione più pericolosa

    La Campania si aggiudica il podio nella classifica delle regioni più pericolose d’Italia per i furti d’auto. Nonostante abbia il primato, non è di certo qualcosa di cui vantarsi. Ma si sa, ogni Paese ha una zona dove alcune dinamiche (e crimini) si incentrano maggiormente, quindi – forse – l’importante è solo stare attenti. Altri dettagli a riguardo della situazione sono stati resi noti dall’Ania, Associazione tra le imprese di assicurazione. Secondo quanto è stato registrato, nel 2021 in Campania sono state rubate circa 18.695 vetture e percentuale di furti su 1.000 auto circolanti è circa tre volte superiore a quella del resto della penisola.
    Le regioni più pericolose
    In Campania pare che i furti siano pari al 26,8% del totale in Italia, ciò significa che, in sostanza, un’auto su quattro viene rubata nelle zone di Napoli e altre province campane. Numeri che confermano quanto la regione, sotto questo punto di vista, sia pericolosa e non sicura per i propri veicoli.
    Ma esattamente come esiste una regione dove le auto sono più a rischio, ne esiste un’altra dove invece il tasso di furti è molto basso. Si tratta della Valle d’Aosta che, nel 2021, è stata protagonista di sole 17 auto rubate, con un’incidenza su 1.000 pari allo 0,07% e una percentuale di recupero del 76,5%, seconda solo all’83,7% del Trentino Alto Adige, penultima regione per furti ( ne registra 98).
    Insomma, numeri veramente molto bassi se paragonati alla Campania o ad altre regioni tipo il Lazio, che come regione a rischio furti prende il secondo posto in classifica. Qui, infatti, si possono contare 12.629 furti, con una percentuale superiore alla media in rapporto a 1.000 veicoli circolanti, 3,31% contro 1,75%. Il tasso di recupero è più basso (29,5% a fronte del 38,4% medio). Segue poi la Puglia e la Sicilia. Se dal Centro-Sud si passa al Nord, la regione più pericolosa nel settentrione è la Lombardia con 6.868 vetture rubate. La conclusione è che è il Centro-Sud è la fetta di stivale più pericolosa sul versante auto rubate e perciò è bene tenere sempre gli occhi aperti.
    Milano, presa la “Banda della Stelvio”: dopo i furti fuggivano in Alfa Romeo LEGGI TUTTO

  • in

    Furti di auto e furgoni per ricavarne pezzi di ricambio: presi due operai

    Due operai di rispettivamente 49 e 62 anni sono stati accusati e arrestati dalle forze dell’ordine per riciclaggio e ricettazione di autoveicoli e autocarri rubati in concorso. I due uomini, Liberato Cesari e Luigi Leomanni, lavoravano insieme per rubare auto e furgoni (tutti provenienti dalle province di Lecce e Bari) al fine di ricavarne pezzi di ricambio da utilizzare per altre vetture. Tutti gli avvenimenti successi hanno come luogo l’agro di Sanarica, dove una sorta di mega-garage era dimora delle attività illecite eseguite dalla “coppia in affari”. Ma andiamo con ordine.
    I fatti
    I due operai lavoravano con un obiettivo: rubare veicoli, smontarli e ricavarne delle parti meccaniche (o di carrozzeria) da poter vendere per riparare altre vetture, che magari avevano subito un incidente e quindi avevano bisogno di una sostituzione di qualche pezzo. Sulla faccenda le forze dell’ordine avevano già cominciato a far luce da febbraio quando, i carabinieri salentini, erano riusciti ad arrivare nei pressi di Sanarica scoprendo l’attività di Cesari e il suo deposito illegale. Fra i veicoli presenti al momento della scoperta, avevano trovato una Fiat Doblò per cui si è poi scoperto provenisse dal proprietario aveva sporto denunci. Cesari, quel mese, era stato messo agli arresti, ma gli inquirenti avevano continuato ad investigare sul caso per avere più chiarezza. Da quell’incontro, i carabinieri erano riusciti a scoprire anche un secondo “impiegato”, ossia Leomanni. Questo per quanto riguarda il riciclaggio. Per la ricettazione in concorso, invece, il reato è stato contestato dopo il ritrovamento della targa della Fiat Doblò rubato in provincia di Lecce nel maggio del 2021. Dopo aver ricostruito tutta la storia nel dettaglio su ciò che eseguivano Cesari e Leomanni, i carabinieri della Sezione del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Maglie hanno arrestato ufficialmente i due operai ieri 23 giugno 2022, in mattinata, con un’ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce Sergio Tosi. Adesso, entrambi, si trovano agli arresti domiciliari.
    Ruba un’auto, i poliziotti lo convocano e lui si presenta… al volante di un’auto rubata! LEGGI TUTTO