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    Gabriele Grimaldi: “Il mio primo anno in Serie A è stato altalenante, ma sicuramente positivo. Lavorerò sodo per migliorare e farmi più spazio sul taraflex”

    Gabriele Grimaldi
    Il suo braccio mancino è un’arma letale. In attacco, ma anche dai 9 metri con ancora negli occhi la spin velenosa che ha mandato in tilt la ricezione di Aci Castello nei momenti clou dell’impresa al PalaCatania. 19 punti al primo anno in Serie A da vice Lugli, e tutto il senso di appartenenza che soltanto un figlio della Costiera Sorrentina sa mettere in ogni palla inchiodata sul taraflex per far gioire chi crede fermamente in questa solida realtà. Ancora in biancoverde, il posto 2 GABRIELE GRIMALDI!
    Prima stagione in Serie A appena conclusa con 19 punti all’attivo, concentrati principalmente nel match durissimo di Sabaudia dove sei stato assoluto protagonista. Qual è il tuo bilancio e quali i ricordi più belli?
    “A livello personale il mio primo anno in Serie A è stato altalenante, ma sicuramente positivo. Parto dal presupposto che l’estate scorsa avevo un po’ di paura dell’impatto con la nuova categoria, e di non avere chance per dimostrare di poterci stare. In virtù di questo, è stata per me una grande soddisfazione arrivare a gennaio, e partecipare attivamente sul campo ad una vittoria di squadra importante come quella  di Sabaudia. Custodirò sempre gelosamente il ricordo di quella splendida trasferta!”
    Sei tra le poche riconferme in un gruppo quasi totalmente rivoluzionato. Quali sono le tue ambizioni e quanta voglia hai di ritagliarti ancora più spazio nel corso della stagione?
    “La regular season si è conclusa già da diversi mesi, per cui il ds Ruggiero si è dato subito da fare ripartendo da zero e rivoluzionando il roster con innesti molto interessanti. Ho sempre creduto che il collettivo venga prima del singolo atleta, per cui l’obiettivo principale è quello di puntare più in alto possibile in termini di classifica. Personalmente lavorerò sodo per migliorare e farmi più spazio sul taraflex, che resta un obiettivo fondamentale per la mia carriera sportiva.  Colgo l’occasione per salutare tutti i miei vecchi compagni, augurando loro fortuna e soddisfazioni per le rispettive carriere”.
    Quest’anno tutti gli occhi saranno puntati sulla Folgore, che ha saputo guadagnarsi il rispetto degli avversari a suon di prestazioni importanti. Quanto sarà importante far subito gruppo, per raggiungere gli obiettivi con tranquillità?
    “A mio avviso la prima stagione in A3 ha mostrato limiti e potenzialità dello spogliatoio, per cui ritengo che gli atleti più esperti debbano indicare ai più giovani la strada per raggiungere una solidità di gruppo, indispensabile per riscattarci e svoltare nei momenti di difficoltà. Questo deve essere messo subito in chiaro, così da arrivare all’inizio del campionato con una valida arma in più: la forza del gruppo!”
    Le rivali si stanno rinforzando con innesti importanti: dove può arrivare questa Folgore?
    “La Folgore ha sempre avuto come punti di forza il gruppo, e la spinta di una tifoseria molto appassionata. Gli avversari si stanno rinforzando, ma con umiltà dovremo porci degli obiettivi e perseguirli pensando partita dopo partita. Secondo me, ci sono le componenti giuste per poterci assestare nelle zone alte della classifica”
    Quanto sarà importante riavere il pubblico del Palatigliana?
    “Determinante. Senza alcun dubbio. Vivendo in Penisola, mi accorgo ogni giorno di quante persone vorrebbero venire al palazzetto per assistere a un match o semplicemente sostenere la Folgore. Rientrare a Sorrento sarebbe sintomo di rinascita e riavvicinamento alla nostra terra. La pallavolo è uno sport genuino, ed è giusto sia premiato. Personalmente sono orgoglioso di girare l’Italia vestendo la maglia di una società che, nonostante i limiti istituzionali ed economici,  riesce sempre a coinvolgere partner e sponsor locali pronti a credere nella Folgore ed in coloro che la rappresentano sul campo!” LEGGI TUTTO

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    Daniele Buzzi: “Franchezza e sincerità della dirigenza sono state determinanti: mi han voluto fortemente, chiudendo l’accordo in due giorni”

    Daniele Buzzi
    Due terre di mare non possono far altro che vivere in simbiosi, con tante storie in comune sotto molteplici punti di vista. Onde che si abbracciano. Dalla città più meridionale del Nord, approda in Penisola Sorrentina il centrale genovese Daniele Buzzi. Grande presenza nei 3 metri: 215 punti messi a segno nella scorsa stagione in quel di Ottaviano, e tanta solidità al servizio della squadra.

    Dopo l’ottima stagione disputata ad Ottaviano, la Campania resta la tua terra adottiva passando a difendere i colori della Folgore Massa. Cosa ti ha convinto ad accettare il progetto biancoverde?
    “Sicuramente la franchezza e la sincerità con cui la società si è sempre rapportata con me fin dai primi contatti. Mi ha fatto capire di volermi fortemente, ed in due giorni abbiamo chiuso l’accordo senza problemi. Alla Folgore è stata costruita una squadra di livello, ed ho voglia di ripetermi dopo l’ultima stagione giocata da protagonista a Ottaviano”.
    Da avversario, le due partite della scorsa stagione han visto prima Ottaviano e poi la Folgore corsare in trasferta. Cosa ti ha colpito della squadra di mister Esposito?
    “Senz’altro il cambio di rotta da parte della squadra biancoverde dopo il match di andata perso contro Ottaviano ad Agerola. Da quel momento è riuscita a raccogliere molti punti, mettendo a segno un filotto di risultati utili, e conquistando scalpi importanti lungo il cammino. Al ritorno in casa nostra non ci aspettavamo di perdere: ci stavamo giocando chance importanti per evitare di allungare la stagione ai play-out, e quella sconfitta ha segnato il nostro destino portandoci verso la lotteria degli spareggi salvezza”.  
    La pressione non sembra spaventarti: record di punti personale (17) nella partita più importante della stagione in gara 3 di play-out. Quali sono le tue aspettative e dove credi possa arrivare questa Folgore?
    “Credo che attraverso il lavoro, questa squadra possa stare tranquillamente nelle zone alte della classifica. All’inizio bisognerà trovare il giusto amalgama, perché ci sono tanti nuovi innesti che non hanno mai giocato insieme, ma ci sono tutti i presupposti per far bene. Sono carico, e senza timore perché pur avendo ancora tanto da imparare, ho già avuto modo di conoscere le insidie che questa categoria può nascondere. Non vedo l’ora di iniziare, ed abbracciare la tifoseria che in Campania sa essere davvero caldissima”.  
    Con 215 punti complessivi sei stato tra i migliori centrali dell’intero girone blu di A3 in termini realizzativi. Per i tifosi che non vedono l’ora di conoscerti, quali sono le tue caratteristiche?
    “Mi ritengo un buon finalizzatore, avendo nella scorsa stagione tolto la mia squadra da rotazioni difficili proprio attraverso l’attacco. Mentre pur essendo cresciuto nelle gare di play-out realizzando anche il punto definitivo per la salvezza, credo di aver ancora margini di miglioramento nel fondamentale di muro”
    Conosci già qualcuno dei tuoi nuovi compagni, hai avuto modo di parlare con il mister?
    “Conosco tutti sotto il profilo tecnico, ma non ho mai giocato con nessuno di loro. Mi sono sentito con il mister ed ho avuto subito un’ottima impressione: abbiam parlato della squadra, di ciò che ci attende in palestra, e sono impaziente di conoscere tutti personalmente”.
    Cosa vuoi dire ai tuoi nuovi supporters?
    “Sono sicuro che questo campionato sarà molto emozionante. Ci divertiremo come squadra, spero che anche il pubblico sia coinvolto emozionalmente e possa essere sempre numeroso sulle gradinate. Mi auguro di regalare tanto dal punto di vista umano sia alla società, che ai compagni e alla gente che ama questi colori”.   LEGGI TUTTO

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    Pierpaolo Piedepalumbo: “Sono felicissimo di poter rappresentare la mia città in Serie A. Dopo 13 anni avevo voglia di tornare a casa, ed ho subito sposato il progetto Folgore”

    Pierpaolo Piedepalumbo
    Certi amori non finiscono, ma fanno dei giri lungo tutto lo Stivale e poi ritornano inesorabilmente alla base. È il caso di Pierpaolo Piedepalumbo, che dopo 13 anni di un peregrinare infaticabile, ha deciso di tornare in Penisola Sorrentina per formare con Gianpio Aprea una coppia di palleggiatori di assoluto livello per la categoria. Una scelta sportiva ma anche familiare, visto che a ottobre convolerà a nozze con la sua Sara.
    Sorrentino doc. Hai mosso i primi passi nelle giovanili della Wr Sorrento: dopo tanto girovagare per l’Italia, che effetto ti fa ritornare nella tua città che con tanti sacrifici si è guadagnata sul campo la Serie A?
    “Onestamente non ho avuto ancora tempo di metabolizzare tutto questo! Posso senz’altro affermare che sono felicissimo, perché poter rappresentare la propria città in una categoria così importante come la Serie A, è per me motivo di grande vanto”.
    Com’è nata la trattativa per il tuo ritorno in costiera?
    “Già in passato c’erano stati diversi contatti con il ds Ruggiero, e quest’anno ho fatto le mie valutazioni decidendo di sposare il progetto targato Folgore Massa. Avevo il forte desiderio di tornare a casa perché a ottobre mi sposerò con Sara, ed ho quindi colto la palla al balzo per coniugare gli interessi sportivi con quelli personali”.
    Insieme a Gianpio Aprea, la Folgore potrà disporre di una coppia di palleggiatori forte ed affidabile. Che rapporto c’è tra voi, e quanto il vostro senso di appartenenza potrà costituire un valore aggiunto per la Folgore?
    “Conosco Gianpio, avendone seguito la carriera anche prima del suo ritorno alla base, e con lui c’è un rapporto amicale. Essere entrambi della Penisola Sorrentina è fondamentale, sia per trasmettere ai nuovi compagni i valori legati a questi colori, sia per instaurare un rapporto schietto e sincero con la tifoseria che è sempre stata la forza di questa squadra”.
    Tanti volti nuovi, ed il giusto mix tra gioventù ed esperienza. Quali obiettivi ti poni per quest’anno?
    “Sono pronto a mettere al servizio della squadra la mia esperienza, puntando a raggiungere gli obiettivi che la società si è prefissa”.
    Negli ultimi 2 anni hai giocato a Lamezia con un ex Folgore come Palmeri: hai parlato con lui, ti ha raccontato qualche aneddoto?
    “Conosco molto bene Michael, avendo giocato con lui già prima di Lamezia, per cui colgo anche l’occasione per salutarlo! Ci siamo sentiti, ma non mi ha rivelato nulla di particolare, soltanto che si è trovato benissimo nel corso della sua esperienza in biancoverde”.
    Dopo un anno di esilio forzato ad Agerola, si spera di poter tornare al Palatigliana, che per chi è della Costiera ha un fascino particolare.
    “Inutile nascondere che sono legatissimo al Palatigliana: sono praticamente cresciuto nell’impianto sorrentino, avendo mosso i primi passi della mia carriera con la Wr. Purtroppo non ho avuto l’opportunità di tornare a Sorrento da avversario, ma son riuscito soltanto da spettatore a vedere qualche partita ufficiale sugli spalti. Conosco benissimo i tifosi, sanno essere molto caldi e passionali, e giocare veramente tra le mura amiche potrebbe essere realmente un punto di forza nei momenti delicati di ogni partita”. LEGGI TUTTO

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    Gianpio Aprea: “Ci attende una strada in salita, con un gruppo nuovo e giovane. Attraverso il lavoro ci guadagneremo il rispetto degli avversari sul campo”

    Gianpio Aprea
    C’è solo un Capitano! Il nuovo ciclo targato Folgore Massa non può prescindere dalla leadership di Gianpio Aprea. Ritmo e velocità. Tecnica e intelligenza tattica. Ancora una volta le chiavi del gioco biancoverde saranno affidate alle sapienti mani di capitan Aprea.
    Il campionato scorso è stato vissuto dalla Folgore come una pagina importante di storia per il volley in Penisola Sorrentina. Cosa porti con te della prima avventura biancoverde in Serie A?
    “Il nostro debutto in una categoria così prestigiosa, è stato qualcosa di indescrivibile. Come tutte le “prime volte” restano tante emozioni vissute, e contestualmente tutta l’esperienza maturata durante l’arco della stagione. Ne faremo tesoro, e sono certo che si rivelerà fondamentale per il giusto approccio al nuovo campionato”.Come valuti la scorsa stagione nel suo complesso? Cosa invece ti aspetti ora che da scheggia impazzita, la Folgore non è più una matricola ma ha dimostrato di poter stabilizzarsi in A3?
    “Il bilancio è assolutamente positivo. Al primo anno in serie A, abbiamo centrato la qualificazione agli ottavi di Coppa, e siamo stati artefici del nostro destino fino all’ultima giornata per un posto nei play-off. Peccato non aver messo la ciliegina sulla torta al termine di una stagione importante . La strada sarà sicuramente in salita, in quanto abbiamo un nuovo gruppo dall’età media più bassa, ed avremo bisogno di tempo per conoscerci e trovare i giusti meccanismi. Sono certo che con l’atmosfera giusta ed il duro lavoro in palestra,  sapremo guadagnarci sul campo il rispetto degli avversari”.
    Si chiude un ciclo importante, e se ne riapre un altro con tanti volti nuovi. Da capitano, quanto sarà importante fare da chioccia ai nuovi innesti ed ai più giovani?
    “Inutile nascondere che resta sempre un po’ di tristezza quando si chiude un ciclo. Con i ragazzi abbiamo condiviso momenti importanti: gioie e vittorie, così come periodi meno felici in cui la sconfitta pesava molto.Ogni cosa, però, ci è servita per maturare sia come atleti che come uomini.Al contempo c’è forte entusiasmo quando si apre un nuovo ciclo, e tanta curiosità di conoscere i nuovi ragazzi e stare insieme in palestra.Sono arrivato giovane scalando le gerarchie campionato dopo campionato, ed ora credo di essere il più “anziano” del gruppo. Sarà un piacere mettere la mia esperienza al servizio dei più giovani, sperando che possa essere utile alla crescita di tutti” Il livello del campionato sarà anche quest’anno molto alto: dove si sistema l’asticella della Folgore?
    “Ci sarà da battagliare su ogni campo, vedendo anche gli organici che stanno allestendo i nostri avversari.L’asticella la posizioneremo in palestra allenamento dopo allenamento, e partita dopo partita. Cercando di crescere e fare sempre meglio”. Dopo un anno di esilio forzato ad Agerola, quanto sarebbe importante tornare a Sorrento per condividere emozioni e vittorie con il tifo caldo del Palatigliana?
    “Giocare di nuovo a Sorrento sarebbe indubbiamente un’arma in più, potendo contare sul calore del nostro pubblico, che nonostante la lontananza ci ha fatto sentire la propria presenza anche ad Agerola .I nostri Crustiffs hanno contributo sugli spalti a rendere il palazzetto caldissimo: ci auguriamo di poterli avere presto dalla nostra parte in grande numero, e con l’ormai riconoscibile apporto in termini di suoni e colori.Colgo l’occasione per ringraziare la città di Agerola e tutti coloro che ci sono stati vicino,  facendoci sentire a casa anche a diversi kilometri di distanza. Abbiamo trovato un team affiatato che non ci ha fatto mai mancare nulla, lavorando incessantemente per permetterci di disputare le partite casalinghe. Per tutto questo, non posso esimermi dal porgere nuovamente i miei più sentiti ringraziamenti”. LEGGI TUTTO

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    Lorenzo Caproni: “Cercavo un progetto interessante in A3, e misurarmi con il livello che esige la categoria. Quando si è presentata la Folgore, non ho esitato un attimo”

    Lorenzo Caproni
    Dalla Toscana con furore. Freschezza e personalità nei 3 metri. 20 anni e non sentirli: con i Lupi Santa Croce (doppia cifra raggiunta nel big-match contro Volley Tricolore Reggio Emilia) ha sfiorato la promozione in Superlega attraverso i play-off. Arriva alla Folgore Massa il centrale Lorenzo Caproni.
    Prima avventura fuori dalla “tua” Toscana in una piazza dove altri tuoi conterranei si sono esaltati. Com’è nata la trattativa con la Folgore Massa e cosa ti ha convinto?
    “In realtà era già maturata in me la forte convinzione di fare una nuova esperienza lontano da casa. Il mio obiettivo era trovare un progetto interessante in A3, e misurarmi con il livello che esige tale categoria. Quando si è presentata l’occasione di firmare con la Folgore, ho subito accettato senza pensarci su due volte”.
    Nella scorsa stagione hai condiviso lo spogliatoio con un grande ex come Ferrini. Hai avuto modo di parlare un po’ con lui, chiedendogli magari qualcosa sull’ambiente biancoverde?
    “Assolutamente. È stato lui a consigliarmi, avendo giocato alcuni anni fa con la maglia della Folgore in Serie B. Mi ha detto che sarei andato in un posto bellissimo, con l’opportunità di scendere in campo in una delle migliori piazze dal punto di vista pallavolistico, e la possibilità di lavorare per una grande società che non fa mancare mai nulla ai propri tesserati”.
    Dal punto di vista tecnico, quali sono le tue caratteristiche ed i tuoi modelli di riferimento?
    “Sono un centrale di attacco. Per ciò che concerne i modelli, da piccolo mi ispiravo ad atleti di Superlega come Podrascanin e Lisinac. Negli ultimi anni disputati in A2, ho cercato di imparare tanto dai miei compagni di reparto come Festi, Copelli e tutti gli altri con cui mi allenavo quotidianamente”.
    Con i Lupi Santa Croce sei cresciuto tanto, sfruttando al massimo le opportunità che ti sono state concesse. Contro Reggio Emilia ti sei tolto anche la bella soddisfazione di chiudere in doppia cifra.
    “Esattamente! Successe che la mattina stessa della partita Wallyson era malato e non venne in trasferta, Fedrizzi si infortunò alla schiena, per cui il mister schierò il centrale Arasomwan nel ruolo di opposto, dandomi così l’opportunità di giocare al centro da titolare. Ho saputo di scendere in campo soltanto 5 minuti primi del fischio d’inizio: è stata una bella emozione, e punto dopo punto ho smaltito ogni accenno di tensione”.
    Quali sono le tue motivazioni, e quanta voglia c’è di ritagliarti un ruolo importante in questa Folgore che ha sempre più voglia di continuare a stupire?
    “Sono carico. È una bella sfida personale, perché negli ultimi due anni ho giocato vicino casa, senza la pressione di essere titolare. Ho scelto di mettermi in gioco, in un nuovo ambiente, e soprattutto ad un ottimo livello”.
    La Folgore si è fatta conoscere anche per una tifoseria molto calda e passionale. Quanta voglia hai di allenarti e giocare in una piazza così vicina agli atleti?
    “Tantissima. So perfettamente quanto sia importante la spinta del pubblico per la squadra, avendolo già sperimentato con la tifoseria dei Lupi. Mi hanno parlato benissimo dei sostenitori biancoverdi, e non vedo l’ora di iniziare per vivere da vicino questa nuova avventura”. LEGGI TUTTO

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    Simone Starace: “È stato semplice legarmi alla Folgore. Non ho paura della pressione, e ho spalle larghe per assumermi responsabilità importanti”

    Si parte subito forte, con l’annuncio un vero colpo da novanta. Classe ’99 con braccia pesanti da oltre 800 punti in Serie A. Dopo 2 anni alla Videx Grottazzolina, nella scorsa stagione ha stregato il pubblico della ShedirPharma Folgore Massa, mettendo giù da avversario ben 30 punti tra i due match di regular season.
    Direttamente da Aversa, un’arma letale a disposizione di mister Esposito: il martello Simone Starace!
     
    Dopo l’esperienza ad Aversa, resti in Campania per sposare il progetto Folgore Massa. Quanto è stato semplice convincerti, e cosa ti ha spinto a scegliere i colori biancoverdi?
    “Non nascondo che son giunte sul mio tavolo diverse offerte, ma per tanti motivi è stato per me semplicissimo legarmi alla Folgore. C’è sempre stato un rapporto splendido con il ds Ruggiero, e già in passato avevamo avuto diversi contatti, sia ai tempi del settore giovanile che nei primi anni di Serie B. In più ho l’opportunità di giocare vicino casa: questo mi fa sentire in maniera più forte questi colori, e sono davvero orgoglioso dell’ opportunità che mi è stata concessa. La società ha costruito un roster competitivo, con tanti ragazzi vogliosi di crescere e migliorarsi, e scegliere la costiera sorrentina è stato fin troppo facile.  
    Hai già avuto modo di conoscere il mister? Cosa vi siete detti?
    “Ho parlato più volte telefonicamente con il coach Esposito. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare con lui: sarà un’ottima stagione sotto il profilo personale, per migliorare tutti quegli aspetti che abbiamo iniziato ad analizzare insieme”.
    Puoi descrivere a grandi linee le tue caratteristiche ai tifosi della Folgore?
    “Mi ritengo un giocatore forte sotto il profilo mentale e psicologico, ed all’interno di un gruppo coeso riesco ad esprimermi al massimo delle mie potenzialità. Sono un atleta piuttosto fisico, molto caparbio, e pronto a mettermi all’opera per limare alcuni aspetti del mio gioco soprattutto per ciò che concerne ricezione, muro e seconda linea”.
    Nella scorsa stagione hai fatto malissimo alla Folgore da avversario, mettendo giù 30 punti tra andata e ritorno. Quest’anno sarai invece un punto di forza del roster biancoverde: tutto questo ti dà ulteriori motivazioni e responsabilità?
    “Non ho paura della pressione, ed ho spalle larghe per assumermi tutte le responsabilità del caso. Ho voglia di ripagare la fiducia che la società ha risposto in me. Le motivazioni sono altissime. Per me sarà un anno importante: non vedo l’ora di iniziare, e se dipendesse da me verrei già domani a Sorrento per iniziare ad allenarmi duramente in palestra”.
    Quali sono le tue ambizioni personali, e cosa senti di dire ai tuoi nuovi tifosi?
    “Siamo una squadra ben assortita, per cui rinnovo i complimenti al ds Ruggiero per l’ottimo lavoro svolto in sede di mercato. Non dobbiamo porci un obiettivo a lungo termine, ma ragionare sempre partita dopo partita, perché i risultati saranno poi una logica conseguenza. Spero di costruirmi un ruolo importante all’interno della squadra, e dare il mio contributo per portare a casa il maggior numero di successi possibile.Voglio rivolgere un caro saluto ai tifosi della Folgore: sono famosissimi per il calore che sanno trasmettere sia  in casa che fuori, e sarà emozionante averli finalmente dalla mia parte. Non vedo l’ora di abbracciarli personalmente, perché rappresentano davvero l’arma in più del club costiero”. LEGGI TUTTO

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    Gran colpo della Folgore Massa, arriva Simone Starace: “Dire di sì è stato facilissimo”

    Di Redazione Il mercato della Folgore Massa parte subito forte con l’annuncio di Simone Starace, martello classe ’99 con braccia pesanti da oltre 800 punti in Serie A. Dopo 2 anni alla Videx Grottazzolina, nella scorsa stagione ha stregato il pubblico della ShedirPharma Folgore Massa, mettendo giù da avversario ben 30 punti tra i due match di regular season. Dopo l’esperienza ad Aversa, resti in Campania per sposare il progetto Folgore Massa. Quanto è stato semplice convincerti, e cosa ti ha spinto a scegliere i colori biancoverdi? “Non nascondo che son giunte sul mio tavolo diverse offerte, ma per tanti motivi è stato per me semplicissimo legarmi alla Folgore. C’è sempre stato un rapporto splendido con il ds Ruggiero, e già in passato avevamo avuto diversi contatti, sia ai tempi del settore giovanile che nei primi anni di Serie B. In più ho l’opportunità di giocare vicino casa: questo mi fa sentire in maniera più forte questi colori, e sono davvero orgoglioso dell’opportunità che mi è stata concessa. La società ha costruito un roster competitivo, con tanti ragazzi vogliosi di crescere e migliorarsi, e scegliere la costiera sorrentina è stato fin troppo facile.   Hai già avuto modo di conoscere il mister? Cosa vi siete detti? “Ho parlato più volte telefonicamente con il coach Esposito. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare con lui: sarà un’ottima stagione sotto il profilo personale, per migliorare tutti quegli aspetti che abbiamo iniziato ad analizzare insieme”. Puoi descrivere a grandi linee le tue caratteristiche ai tifosi della Folgore? “Mi ritengo un giocatore forte sotto il profilo mentale e psicologico, ed all’interno di un gruppo coeso riesco ad esprimermi al massimo delle mie potenzialità. Sono un atleta piuttosto fisico, molto caparbio, e pronto a mettermi all’opera per limare alcuni aspetti del mio gioco soprattutto per ciò che concerne ricezione, muro e seconda linea”. Nella scorsa stagione hai fatto malissimo alla Folgore da avversario, mettendo giù 30 punti tra andata e ritorno. Quest’anno sarai invece un punto di forza del roster biancoverde: tutto questo ti dà ulteriori motivazioni e responsabilità? “Non ho paura della pressione, ed ho spalle larghe per assumermi tutte le responsabilità del caso. Ho voglia di ripagare la fiducia che la società ha risposto in me. Le motivazioni sono altissime. Per me sarà un anno importante: non vedo l’ora di iniziare, e se dipendesse da me verrei già domani a Sorrento per iniziare ad allenarmi duramente in palestra”. Quali sono le tue ambizioni personali, e cosa senti di dire ai tuoi nuovi tifosi? “Siamo una squadra ben assortita, per cui rinnovo i complimenti al ds Ruggiero per l’ottimo lavoro svolto in sede di mercato. Non dobbiamo porci un obiettivo a lungo termine, ma ragionare sempre partita dopo partita, perché i risultati saranno poi una logica conseguenza. Spero di costruirmi un ruolo importante all’interno della squadra, e dare il mio contributo per portare a casa il maggior numero di successi possibile. Voglio rivolgere un caro saluto ai tifosi della Folgore: sono famosissimi per il calore che sanno trasmettere sia  in casa che fuori, e sarà emozionante averli finalmente dalla mia parte. Non vedo l’ora di abbracciarli personalmente, perché rappresentano davvero l’arma in più del club costiero”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Coach Nicola Esposito: “Siamo giunti alla chiusura di un ciclo vincente. Con il nuovo roster, vogliamo mostrare una buona pallavolo che sappia divertire ed innamorare i tifosi”

    Coach Nicola Esposito
    La ShedirPharma Folgore Massa riparte da coach Nicola “Ferguson” Esposito. Punto di riferimento per la società, il giovane tecnico costiero non abbandona mai la propria voglia di studiare approfondendo ogni minimo dettaglio del mondo pallavolistico, guadagnandosi con merito la doppia cifra sulla stessa panchina.Il tecnico si prepara ad iniziare la decima stagione in biancoverde. Dopo la salvezza conquistata senza patemi nel primo, storico campionato di Serie A, il ds Fabrizio Ruggiero non ha avuto alcun dubbio nell’affidarsi alle capacità di Nicola Esposito nella creazione di un gruppo coeso, valorizzando i giovani talenti per continuare a stupire.

    Quella che sta per iniziare sarà la tua decima stagione sulla panchina della Folgore: all’interno di un percorso importante, qual è il segreto della tua longevità?
    “Sarà un’emozione andare in doppia cifra, raggiungendo il decimo anno di fila con questi colori.  Naturalmente sono al settimo cielo: vuol dire che la società ha apprezzato il lavoro svolto nel corso di questo lungo periodo, ed in modo particolare nell’ultima stagione. Mi approccio con grande entusiasmo, e nonostante sia la decima stagione, c’è sempre voglia di far bene e migliorarsi”
    Nel tempo hai reinventato squadre con la tua filosofia. Il lavoro alla base di tutto, ma quali altri aspetti consideri fondamentali nelle tue sessioni di lavoro?
    “Prima di tutto, tengo a precisare che i risultati sono il frutto del lavoro di un team ben affiatato. Io rappresento  la punta dell’iceberg, ma dietro le quinte ci sono tanti professionisti che lavorano con me. Il merito va condiviso con tutti, anche insieme alla proprietà che ci ha sempre messo a disposizione atleti importanti. È stato un piacere lavorare insieme: ci siamo sempre divertiti, dando sempre il massimo al primo anno in Serie A”
    Il primo anno di Serie A ha visto la Folgore stupire: da matricola, ha mantenuto la categoria prendendosi anche piccole soddisfazioni contro alcune big. Se dovessi fare un bilancio: cosa ti è piaciuto di più e cosa meno, e da dove si riparte?
    “Tutto sommato, c’è da essere contenti per quanto abbiamo fatto, perché è stato un anno difficile da affrontare e gestire.  Abbiamo acquisito tantissima esperienza, approcciando la nuova categoria come un salto nel buio. Per la prima volta si è riusciti a completare il campionato, per cui non avevamo alcun tipo di modello prestazionale a cui far riferimento. Siamo andati avanti a piccoli passi: l’obiettivo primario era mantenere la categoria, anche se non nascondo che alla fine è rimasto inevitabilmente del rammarico per quel punto maledetto che non siam riusciti a conquistare nelle ultime giornate. Tuttavia c’è soddisfazione per un bilancio che non può non essere positivo. Dagli errori si impara, e siamo già pronti ad affrontare la nuova stagione con grande entusiasmo”.
    Con la società si sta costruendo il nuovo roster: quali caratteristiche dovranno avere i tuoi uomini?
    “Innanzitutto, voglio anticipare che siamo giunti alla chiusura di un ciclo vincente e ricco di soddisfazioni. Molti atleti che son stati protagonisti della nostra prima stagione in Serie A non proseguiranno il proprio rapporto, e mi sento in dovere di ringraziare ogni atleta che ha dato tutto per difendere questa maglia. Per quanto riguarda il nuovo roster, l’obiettivo è costruire una bella squadra che sappia mostrare una buona pallavolo in grado di far divertire e innamorare i nostri tifosi. Poi bisognerà osservare il mercato dei nostri avversari, ed in base a quello potremo fissare la nostra asticella.”
    L’anno scorso progressivo ritorno alla normalità: quanto sarà importante riavere il pubblico a spingere la squadra? 
    “Tocchiamo un tasto importantissimo. Siamo stati per un anno in esilio ad Agerola, dove nonostante tutto ci siamo sempre sentiti a casa. Chiaramente ritornare in Penisola sarebbe una cosa meravigliosa, perché sappiamo benissimo quanto sia importante il supporto del nostro pubblico, e quanto possa incidere anche in termini di punti in classifica. Mi auguro che al più presto si possano risolvere questi problemi, perché rientrare finalmente a casa avrebbe un sapore decisamente diverso” LEGGI TUTTO