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    Volley in Tv: 5 match live tra Coppa Italia di Superlega e A1 femminile

    Di Redazione

    Il prossimo weekend del 25 e 26 febbraio a catalizzare l’attenzione sarà la Final Four di Coppa Italia di Superlega, con le due semifinali del sabato trasmesse su Rai Sport e la finale della domenica che godrà della passerella su Rai 2. Tre match in totale, a cui si aggiungeranno anche due sfide del campionato femminile di Serie A1: l’anticipo del sabato tra Firenze e Vallefoglia trasmesso da Rai Sport anch’esso da Rai Sport, e il posticipo della domenica in onda su Sky Sport Arena tra Novara e Casalmaggiore.

    Ricordiamo, infine, che tutte le gare sono visibili attraverso le piattaforme di Volleyballworld.tv.

    Il programma del fine settimana nel dettaglio:

    Sabato 18 febbraioSir Safety Susa Perugia-Gas Sales Bluenergy Piacenzadiretta Rai Sport + HD e Rai Play, ore 15.30 (Final Four Coppa Italia, 1° semifinale)

    Itas Trentino-Allianz Milanodiretta Rai Sport + HD e Rai Play, ore 18.00 (Final Four Coppa Italia, 2° semifinale)

    Il Bisonte Firenze-Megabox Ond. Savio Vallefogliadiretta Rai Sport + HD e Rai Play, ore 20.30 (Serie A1 femminile, 20° giornata)

    Domenica 19 febbraioFinale Del Monte Coppa Italia di Superlegadiretta Rai 2, ore 16.00

    Igor Gorgonzola Novara-Trasportipesanti Casalmaggiorediretta Sky Sport Arena e NOW TV, ore 19.30 (Serie A1 femminile, 20° giornata) LEGGI TUTTO

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    La Vero Volley Milano si prende un’altra rivincita: 3-0 su Bergamo e finale conquistata

    Di Roberto Della Corna

    La Vero Volley Milano, dopo la rivincita presasi contro Casalmaggiore, si prende di forza anche quella contro il Volley Bergamo 1991, schiantato perentoriamente con un secco 3-0 in nemmeno un’ora e mezza di gioco.

    La potenza milanese è sembrata fin da subito inarginabile per le orobiche che, nonostante il grande cuore, nulla hanno potuto contro gli attacchi di una Jordan Thompson devastante (MVP con 18 punti ed il 55% in attacco), oltre a quelli di una finalmente ritrovata Larson (12). Oltre che l’attacco, poi, ha funzionato anche alla perfezione la ricezione, che a fine partita a fatto registrare il 72%.Dal lato bergamasco non sono bastati i cambiamenti nel sestetto iniziale proposti da Micoli e l’ingresso di Partenio.

    Ora il vero test per Milano sarà quello di domani dove si scontrerà contro la corazzata Prosecco Doc Imoco Conegliano per scrivere un altro pezzetto della propria storia.

    Foto Gabriele Sturaro

    La cronacaGaspari comincia con Orro-Thompson, Folie-Stevanovic, Larson-Sylla e Negretti libero; mentre Micoli risponde con Gennari-Lanier, Butigan-Stufi, Cagnin-Lorrayna più Cecchetto libero.

    Milano parte subito aggressiva e doppia Bergamo sul 6-3 con il pallonetto di Sylla, allungato sulle 4 lunghezze dopo il fallo di muro di Gennari (9-5). Larson trascina le sue sull’11-6 con un pallonetto, suonando nuovamente la carica poco dopo con la pipe del 16-9 che costringe Micoli al primo time-out dell’incontro. Stevanovic gioca in fast il 18-11, con le orobiche che, grazie ai cambi, tentano una timida reazione con Lanier che, con un mani-out mette a segno il 22-16. Questo, però, risulta vano, in qunto il divario è ormai ampio e viene definitivamente chiuso dal colpo di Sylla che vale il 25-17.

    Le orobiche partono decisamente pù determinate nel secondo parziale e tengono l’equilibrio grazie ai colpi di Cagnin in attacco (5-5) fino a quando Frosini sbaglia, concedendo il break alle avversarie: 8-6. La stessa giovane, peò, si fa perdonare pochi istanti dopo con il punto del nuovo pari a quota 10. Equilibrio fino al 14, dove Jordan Larson prende l’ascensore e porta in alto Milano. Il suo mani-out vale il 17-14 ed il conseguente tempo bergamasco. Muro chiama muro, con Thompson che risponde a Butigan con lo stesso findamentale, col punteggio che va sul 21-18. Stevanovic non vuole essere da meno e si iscrive al club sul 23-19, per poi fornire l’assist alla chiusura in pipe di Thompson: 25-21.

    La Vero Volley inizia col piede sull’acceleratore il terzo periodo, mettendo alle corde il Volley Bergamo a suon di block-in. Uno doppio di Thompson porta il 7-2 sul tabellone, poi il colpo di Sylla invita la panchina rossoblu a fermare le ostilità sull’8-2. Orro mura e Stevanovic agisce con precisione dai 9 metri: 15-7. Bergamo ha fretta di recuperare, ma la fretta è una cattiva consigliera. 2 errori in attacco, di fatti, valgono il 17-8 per le milanesi, poi Thompson manda in onda il 23-10. Qui esce la cattiveria bergamasca. Le orobiche non si arrendono e, trascinate da Lorrayna, giungono fino al 23-15, dove, però, devono fermarsi. Lo stop definitivo è imposto da Stevanovic: 25-15 e 3-0 finale.

    Vero Volley Milano-Volley Bergamo 1991 3-0 (25-17, 25-21, 25-15)Vero Volley Milano: Orro 1, Larson 12, Folie 8, Thompson 18, Sylla 11, Stevanovic 6; Negretti (L). Parrocchiale (L), Davyskiba, Candi. N.E. Stysiak, Camera, Begic, Rettke. All. GaspariVolley Bergamo 1991: Cagnin 7, Stufi 4, Gennari, Lanier 6, Butigan 6, Lorrayna 6; Cecchetto (L). Partenio 3, May 1, Frosini 3. N.E. Bovo, Cicola (L), Turlà. All. Micoli.Arbitri: Cappello, CanessaNote: MVP: Jordan Thompson (Vero Volley Milano). Durata set: 30′, 23′, 22′. Tot. 1h 22′.Vero Volley Milano: battute vincenti 1, battute sbagliate 9, muri 9, errori 9, attacco 48%, ricezione 72%.Volley Bergamo 1991: battute vincenti 0, battute sbagliate 7, muri 4, errori 18, attacco 35%, ricezione 55%. LEGGI TUTTO

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    Il Volley Bergamo 1991 continuare a sognare. In semifinale c’è Milano

    Di Redazione

    Il Volley Bergamo 1991 è pronto a scendere in campo all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bo) per dare tutta sé stessa in una nuova, emozionante avventura. Di contro ci sarà ancora una volta la Vero Volley Milano, affrontata pochi giorni in campionato e che aveva dato battaglia sino alla fine del tie-break.

    Le rossoblù arrivano alla semifinale di Coppa Italia Frecciarossa di sabato 28 gennaio ancora con i brividi dei quarti di Finale addosso. Insieme a Scandicci, si sono ritrovate protagoniste di una sfida fantastica e sono state capaci di restare in partita anche quando le toscane hanno messo maggior pressione.

    È capitan Stufi a spiegare come il gruppo stia vivendo la vigilia: “Sorrido e sorridiamo ancora oggi che iniziamo a realizzare ciò che abbiamo fatto a Firenze. Solo ieri siamo state circondate da tifosi, applausi e messaggi lasciati per noi al Pala Intred. Sentiamo quest’anima di Bergamo che pulsa con noi! Mi sono imbattuta in una frase di Khalil Gibran che è la perfetta descrizione di ciò che abbiamo vissuto: ‘Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno’. E’ meraviglioso sentire tutto questo. E quello che vogliamo è far uscire il meglio da ognuna di noi“.

    Per la realtà bergamasca raggiungere questo primo traguardo. è solo il primo obiettivo raggiunto, che rappresenta uno dei tanti passi avanti che questa stagione sta riservando al pianeta rossoblù. Per il team di Micoli, però, ora è il momento di tuffarsi nell’avventura della Final Four esattamente con le stesse sensazioni, lo stesso coraggio e la determinazione che hanno portato a dare il meglio nei quarti.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Eurolega, Milano cede al Barcellona: Jasikevicius in finale

    COLONIA (Germania) – Si infrange sul Barcellona di Jasikevicius il sogno dell’Olimpia Milano di raggiungere la finale di Eurolega: la squadra di Ettore Messina perde nella gara delle Final Four per 84-82. Nel match di Colonia i blaugrana dimostrano la non casualità del primato in regular season, giocando una partita solida aggrappandosi ai suoi fuoriclasse Mirotic e Calathes, autori di 21 e 17 punti. Alla squadra di Armani non bastano le buone prove di Punter (23 punti per l’americano) e Micov. I catalani troveranno in finale l’Anadolu Efes (appuntamento domenica 30 maggio alle ore 20.45), mentre l’Olimpia se la vedrà con il Cska Mosca nella finale 3/4 posto in programma nella stessa giornata alle 17.30. 
    Final Four, Messina: “Che gioia essere qui, mi godo il momento”
    Primo tempo: Gasol e Mirotic dominano, avanti il Barca
    Dopo ventinove anni l’Olimpia Milano torna sul parquet per giocarsi l’accesso alla finale di Eurolega. Per Messina, assente dalle fasi finali della competizione dal 2014, in campo  Shields, Delaney, LeDay, Micov e il campione in carica Hines nello starting five (per il centro americano sono quattro i successi in carriera in Eurolega). Per il Barcellona in campo invece Higghins, Calathes, Abrines, Mirotic e Davies. E’ Calathes a segnare il primo canestro della partita, risponde Micov per Milano. Mirotic da tre e ancora il play greco dei blaugrana danno il primo parziale al Barcellona, che va sul 7-2. Messina chiama subito time out: reazione veemente di Milano che pareggia in un amen, ma ancora Mirotic e Higgins allungano ancora per i blaugrana. Grande inizio di Micov che tiene Milano in partita, con Delaney che da tre porta avanti l’Olimpia per la prima volta sul 15-14. Mirotic e il nuovo entrato Gasol ribaltano ancora il risultato, pareggia ancora Punter. L’ex centro dei Lakers è però incisivo e concede ai suoi di chiudere in vantaggio 27-24 il primo quarto. Ancora Gasol allunga in apertura di secondo quarto, con una tripla dal centro alla quale risponde Rodriguez, altro campione in carica in campo per Milano. Shield segna da tre dopo tanti errori, ma Calathes e Abrines trascinano il Barcellona a +11 sul 49-38. L’Attacco milanese fa fatica, il Barca continua a dominare fisicamente nel pitturato e costringe Milano a soluzioni dalla lunga. Rodriguez trova il -9 con una soluzione forzata, ancora time out per Messina ma la distanza fra le due squadre non cambia: 51-42 Barca alla fine del primo tempo.
    Final Four, Messina: “Godiamoci questa esperienza”
    Cuore e grinta non bastano a Milano, vince il Barcellona
    E’ Micov ad aprire con una tripla lo score di Milano nel secondo tempo, con Delaney che dalla lunetta firma il -7 dopo il nuovo allungo di Mirotic. Delaney e Punter riavvicinano l’Olimpia sul -3, ma Mirotic mette ancora due possessi di distanza. Ancora Punter col suo 14° punto riavvicina l’Olimpia a -2, ma una tripla di Abrines ridà ossigeno al Barcellona. Delaney trova la tripla del -1, Shields riporta Milano avanti sul 58-57. Mirotic dalla lunetta per il nuovo vantaggio catalano, ma Punter trova altri due punti difficili. Gasol sbaglia il semi-gancio, Punter punisce ancora la difesa di Jasikevicius con la tripla del +4. Rodriguez ancora da 3 firma il +8 dopo il tecnico chiamato a Kuric. Nonostante i cinque punti di fila firmati Calathes, Milano riesce a tenere il vantaggio e chiude il terzo quarto 71-67. Ancora Calathes on fire per il Barca: altri tre punti per il greco che valgono il -1. LeDay esce bene dal blocco e piazza la tripla dall’angolo, Shields sottomano per il nuovo +4 Milano. Gioco da tre punti di Kuric che firma il -1, nuovamente avanti i blaugrana con l’argentino Bolmaro sul 77-76. Un brutto infortunio alla caviglia mette fuori dai giochi Calathes, Shields firma il pari con 2’48” da giocare. Higgins per il +2 Barca, Milano va in bonus e Mirotic dalla lunetta firma il +3. Punter è però tarantolato e per il 23° punto personale sceglie l’opzione dai 9 metri: solo retina e pari Milano. Ultimo minuto di fuoco: arbitri al replay per una rimessa, che va a Milano. Higgins stoppa Shields, Bolmaro perde palla in attacco e Milano ha la palla in mano a 31”. Punter sbaglia però da tre e Higgins, in sospensione, firma la vittoria del Barca sulla sirena. Otto decimi per Milano per l’ultimo tiro, Punter ci prova ma il pallone è lungo: finisce 84-82. 
    Diritti Tv: Eurolega ed Eurocup su Sky fino al 2024
    Ko il Cska di Hackett: l’Anadolu Efes va in finale
    I turchi dell’Anadolu Efes battono 89-86 il Cska Mosca di Daniel Hackett e si aggiudicano il pass per la finale, vendicando la sconfitta proprio coi russi nella scorsa edizione dell’Eurolega. Quarta finale consecutiva in cui sarà presente una squadra della Turchia, dopo le partecipazoni dello stesso Efes e due volte dal Fenerbahce nelle scorse edizioni. La squadra dell’ex Siena e Fortitudo Bologna Ataman ringrazia l’ottima prestazione di Micic, autore di 25 punti. Ai russi non bastano i 26 di Clyburn, che sbaglia gli ultimi due palloni decisivi nel finale, e i 17 di Hackett.  LEGGI TUTTO

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    Final Four, Milano si infrange su Mirotic: Barcellona va in finale

    COLONIA (Germania) – L’Olimpia Milano cede il passo al Barcellona e manca l’accesso alla finale di Eurolega: la squadra di Jasikevicius conferma i valori visti nella regular season e batte per la terza volta il team di Ettore Messina in stagione. Finisce 84-82 una partita molto equilibrata, coi blaugrana trascinati dai fenomeni Mirotic e Gasol: troppo forti i catalani sotto canestro che costringono Milano per tutta la partita a conclusioni forzate e difficili. Nonostante ciò la squadra di Messina si aggrappa alle grandi giocate di Punter e Micov e, con un gran secondo tempo, arriva a giocarsi la partita punto a punto: decide un canestro sulla sirena di Higgins. Avversari del Barca in finale saranno i turchi dell’Anadolu Efes (allenati dall’ex Siena e Fortitudo Ataman), che hanno battuto 89-86 il Cska Mosca di Hackett nell’altra semifinale. Appuntamento domenica 30 maggio alle 20.45 per la finalissima, con Milano impegnata alle 17.30 della stessa giornata nella finalina 3/4 posto contro i russi. 
    Final Four, Messina: “E’ un valore essere qui, mi godo il momento”
    Primo tempo: Barca avanti coi totem Mirotic e Gasol
    Ventinove anni dopo l’Olimpia Milano sul parquet per giocarsi l’accesso alla finale di Eurolega. Messina, assente dalle fasi finali della competizione dal 2014, schiera in campo nello starting five Shields, Delaney, LeDay, Micov e il campione in carica Hines (per il centro americano quattro successi in carriera in Eurolega). Per Jasikevicius in campo Higghins, Calathes, Abrines, Mirotic e Davies. E’ Calathes a segnare il primo canestro della partita, risponde Micov per Milano. Mirotic da tre e ancora il play greco dei blaugrana danno il primo parziale al Barcellona, che va sul 7-2. Subito time out per Messina: gran reazione di Milano che pareggia in un amen, ma ancora Mirotic e Higgins allungano ancora per i blaugrana. Grande inizio di Micov che tiene Milano in partita, con Delaney che da tre porta avanti l’Olimpia per la prima volta sul 15-14. Mirotic e il nuovo entrato Gasol ribaltano ancora il risultato, pareggia ancora Punter. L’ex centro dei Lakers è però incisivo e concede ai suoi di chiudere in vantaggio 27-24 il primo quarto. E’ ancora di Gasol l’allungo iniziale del secondo quarto, con una tripla dal centro alla quale risponde Rodriguez, altro campione in carica in campo per Milano. Shield segna da tre dopo tanti errori, ma Calathes e Abrines trascinano il Barcellona a +11 sul 49-38. Attacco milanese che si inceppa, il Barca continua a dominare nel pitturato. Rodriguez trova il -9 con una soluzione forzata, ancora time out per Messina ma la distanza fra le due squadre non cambia: 51-42 Barca al riposo lungo.
    Final Four, Messina: “Vincere sarebbe un sogno”
    Non basta il cuore a Milano, il Barcellona va in finale
    Rientro convincente di Milano: Micov conferma le cose buone viste nei primi 10′ e apre il secondo tempo con una tripla. Delaney e Punter riavvicinano l’Olimpia sul -3, ma Mirotic mette ancora due possessi di distanza. Ancora Punter col suo 14° punto riavvicina l’Olimpia a -2, ma una tripla di Abrines ridà ossigeno al Barcellona. Delaney trova la tripla del -1, Shields riporta Milano avanti sul 58-57. Mirotic dalla lunetta per il nuovo vantaggio catalano, ma Punter trova altri due punti difficili. Gasol sbaglia il semi-gancio, Punter punisce ancora la difesa di Jasikevicius con la tripla del +4. Rodriguez ancora da 3 firma il +8 dopo il tecnico chiamato a Kuric. Calathes prima dalla lunetta e poi da tre rimette in gioco i suoi, ma è Milano ad affacciarsi all’ultimo quarto in vantaggio sul 71-67 con un parziale di 29-16. Ancora Calathes-time per il Barca: altri tre punti per il greco dei blaugrana che valgono il -1. LeDay esce bene dal blocco e piazza la tripla dall’angolo, Shields sottomano per il nuovo +4 Milano. Gioco da tre punti di Kuric che firma il -1, nuovamente avanti i blaugrana con l’argentino Bolmaro sul 77-76. Un brutto infortunio alla caviglia mette fuori dai giochi Calathes, Shields firma il pari con 2’48” da giocare. Higgins per il +2 Barca, Milano va in bonus e Mirotic dalla lunetta firma il +3. Punter è però tarantolato e per il 23° punto personale sceglie l’opzione dai 9 metri: solo retina e pari Milano. Ultimo minuto di fuoco: arbitri al replay per una rimessa, che va a Milano. Higgins stoppa Shields, Bolmaro perde palla in attacco e Milano ha la palla in mano a 31”. Punter sbaglia però da tre e Higgins, in sospensione, firma la vittoria del Barca sulla sirena. Otto decimi non bastano a Milano per l’ultimo tiro: finisce 84-82. Top scorer per Milano è Punter con 23 punti, Mirotic migliore dei suoi con 21. Calathes, prima dell’infortunio, ne mette 17.
    Diritti Tv: Eurolega ed Eurocup su Sky fino al 2024
    Anadolu Efes è l’altra finalista: battuto 89-86 il Cska Mosca
    I turchi dell’Anadolu Efes vanno in finale: battuto 89-86 il Cska Mosca di Daniel Hackett, vendicando la finale persa nella scorsa edizione dell’Eurolega. Quarta finale consecutiva in cui sarà presente una squadra della Turchia, dopo le partecipazoni dello stesso Efes e due volte dal Fenerbahce nelle scorse edizioni. La squadra dell’ex Siena e Fortitudo Bologna Ataman ringrazia l’ottima prestazione di Micic, autore di 25 punti. Ai russi non bastano i 26 di Clyburn, che sbaglia gli ultimi due palloni decisivi nel finale, e i 17 di Hackett.  LEGGI TUTTO

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    Messina: “Milano alle Final Four è una gioia incredibile”

    COLONIA (Germania) –  Ettore Messina manca dalle Final Four di Eurolega da 7 anni, l’OIimpia Milano da 29. E’ un momento particolare per la stagione e per la storia del team. E’ proprio il coach a rispondere alle domande dei giornalisti alla vigilia del match col Barcellona, in programma venerdì alle ore 21 a Colonia: “Per noi è una gioia incredibile trovarci qui. E lo è anche per il nostro proprietario, per la famiglia del signor Armani, che ha supportato finanziariamente ed emotivamente questo club, che è stato un presidente straordinario per questo club, e per i nostri tifosi, ovviamente”. afferma il coach, che manca dalle Finals dal 2014, anno in cui guidava il CSKA Mosca. “E’ una grande, nuova, esperienza. Mi sto godendo ogni singolo istante di questa Final Four. Indipendentemente dal risultato. Perchè personalmente, attribuisco grande valore a quello che abbiamo fatto come gruppo, come squadra, come club, solo per essere qui Onestamente, non mi sono mai goduto una partita in tutta la mia vita, sia che la vinca o che la perda. Ma essere qui in questa situazione è davvero gratificante. Mi sto godendo ogni singolo minuto da quando mi sveglio per allenarmi e anche qui, adesso. Non si sa mai, magari questa potrebbe essere la mia ultima conferenza stampa alle Final Four. Voglio godermi ogni secondo. Cosa succederà dopo, lo vedremo”.
    Sky acquista diritti di Eurolega ed Eurocup
    La Fortitudo presenta Jasmin Repesa
    Messina: “Col Cska esperienza diversa, oggi niente pressione”
    Sulla differenza tra le vittorie con Virtus Bologna e CSKA e la Final Four raggiunta con l’Olimpia, Messina ha aggiunto: “Ovviamente poter competere in una Final Four con una squadra del tuo paese è importante, ma ricordo che giocare le Final Four con il CSKA, che rappresenta una sua volta un intero paese, è stata un’ esperienza speciale e unica. Treviso e ora con Milano, probabilmente nessuno si aspettano di vederci vincere”. Sulla pressione di giocare una Final Four 29 anni dopo l’ultima disputata dall’Olimpia, il coach ha detto: “Non credo che nessuno nel club senta questo tipo di pressione, per due motivi. Uno, non siamo responsabili di ciò che il club ha fatto prima, quindi non possiamo assumerci la responsabilità degli ultimi 29 anni. E secondo, perché abbiamo avuto una stagione magnifica e anche se abbiamo costruito una squadra molto seria, molto competitiva, con giocatori di spicco e giovani giocatori affamati, non era previsto. Ma siamo qui, insieme a queste squadre fantastiche, e dobbiamo esserne molto contenti. Per me, la cosa piu ‘importante è che il club rimanga competitivo in futuro. LEGGI TUTTO

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    Eurolega, Messina: “Gran valore essere qui, mi godo il momento”

    COLONIA (Germania) – Venerdì sera alle 21.00 la sua Olimpia Milano sfiderà Barcellona nelle Final Four di Eurolega, ed Ettore Messina risponde alle domande nella conferenza della vigilia: “Per noi è una gioia incredibile trovarci qui. E lo è anche per il nostro proprietario, per la famiglia del signor Armani, che ha supportato finanziariamente ed emotivamente questo club, che è stato un presidente straordinario per questo club, e per i nostri tifosi, ovviamente”. afferma il coach, che manca dalle Finals dal 2014, anno in cui guidava il CSKA Mosca. “E’ una grande, nuova, esperienza. Mi sto godendo ogni singolo istante di questa Final Four. Indipendentemente dal risultato. Perchè personalmente, attribuisco grande valore a quello che abbiamo fatto come gruppo, come squadra, come club, solo per essere qui Onestamente, non mi sono mai goduto una partita in tutta la mia vita, sia che la vinca o che la perda. Ma essere qui in questa situazione è davvero gratificante. Mi sto godendo ogni singolo minuto da quando mi sveglio per allenarmi e anche qui, adesso. Non si sa mai, magari questa potrebbe essere la mia ultima conferenza stampa alle Final Four. Voglio godermi ogni secondo. Cosa succederà dopo, lo vedremo”.
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    Sulla differenza tra le vittorie con Virtus Bologna e CSKA e la Final Four raggiunta con l’Olimpia, Messina ha aggiunto: “Ovviamente poter competere in una Final Four con una squadra del tuo paese è importante, ma ricordo che giocare le Final Four con il CSKA, che rappresenta una sua volta un intero paese, è stata un’ esperienza speciale e unica. Treviso e ora con Milano, probabilmente nessuno si aspettano di vederci vincere”. Sulla pressione di giocare una Final Four 29 anni dopo l’ultima disputata dall’Olimpia, il coach ha detto: “Non credo che nessuno nel club senta questo tipo di pressione, per due motivi. Uno, non siamo responsabili di ciò che il club ha fatto prima, quindi non possiamo assumerci la responsabilità degli ultimi 29 anni. E secondo, perché abbiamo avuto una stagione magnifica e anche se abbiamo costruito una squadra molto seria, molto competitiva, con giocatori di spicco e giovani giocatori affamati, non era previsto. Ma siamo qui, insieme a queste squadre fantastiche, e dobbiamo esserne molto contenti. Per me, la cosa piu ‘importante è che il club rimanga competitivo in futuro. LEGGI TUTTO