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    F1 diretta Gp di Austin: segui la gara di Leclerc e Hamilton LIVE

    22:44

    Leclerc votato come MVP della gara

    Leclerc viene, giustamente, nominato come pilota del giorno, l’MVP del Gran Premio di Austin tra sorpassi e una difesa incredibile su Norris, poi crollata nel finale allo strapotere della McLaren.

    22:40

    +++ Verstappen domina e vince! Leclerc riporta la Ferrari sul podio +++

    Gara mai in discussione: Max Verstappen domina e vince! Secondo Norris, poi Leclerc che riporta la Ferrari sul podio. Quarto Hamilton, poi Piastri, Russell, Tsunoda, Hulkenberg, Bearman e Alonso a chiudere la top 10.

    22:32

    Norris vola via, nulla da fare per Leclerc

    Deve arrendersi Leclerc: Norris scappa via, prendendosi 3 secondi di distacco in solo due giri.

    22:30

    Norris passa, Leclerc non riesce a tenere

    In superiorità di gomma, Norris passa Leclerc che stavolta, dopo una difesa incredibile fin qui, deve arrendersi. “Tienilo sotto pressione”, il team radio Ferrari.

    22:29

    Incrocio tra Norris e Leclerc in curva 1

    Frena tardissimo Norris in curva 1 e passa, Leclerc incrocia e riprende la posizione. Lotta bellissima a cinque giri dal termine.

    22:28

    Norris è vicinissimo a Leclerc, ma non può rischiare

    Norris attaccato a Leclerc ma ha ricevuto la bandiera bianco/nera qualche giro fa: con un altro track limit sarà penalizzato.

    22:26

    Norris in zona DRS, sta per ripartire la bagarre

    Norris torna a meno di un secondo da Leclerc e potrà usare il DRS: sta per ripartire la lotta tra l’inglese e il monegasco. Mancano sei giri alla fine.

    22:22

    Norris farà un altro tentativo su Leclerc

    Team radio McLaren a Norris: “Quando la vettura si raffredderà, faremo un altro tentativo su Leclerc”. Mancano dieci giri alla fine.

    22:16

    Norris si stacca da Leclerc

    Per far rifiatare la gomma rossa, che dà grandi problemi quando si guida troppo tempo dietro ad un’altra monoposto, Norris si stacca da Leclerc e scende a 2 secondi di distacco.

    22:14

    Norris prova a lottare ma si lamenta delle gomme

    “Queste gomme sono andate”, il team radio di Norris che resta vicino a Leclerc ma non riesce a passarlo.

    22:05

    Norris vola e si avvicina a Leclerc

    In vantaggio di gomma (e di monoposto) Norris si avvicina a Leclerc, riducendo il distacco da tre secondi a poco più di un secondo in pochi giri.

    22:04

    Che rischio tra Tsunoda e Bearman

    Bearman prova il sorpasso su Tsunoda, che cambia direzione in frenata e lo sorprende, costringendolo ad uscire fuori finendo in testacoda. Grande rischio per i due piloti, con il giapponese che riceverà probabilmente una penalità.

    22:02

    Verstappen davanti, Leclerc prende vantaggio su Norris

    Verstappen davanti a tutti con 6 secondi su Leclerc, che ora mette 3 secondi tra sé e Norris. Quarto Hamilton, poi Piastri, Russell, Tsunoda, Bearman, Hulkenberg e Albon.

    22:00

    Norris rientra ai box, Leclerc è davanti!

    Pit stop lento di Norris, Leclerc vola e gli torna davanti! Paga l’aggressività del monegasco. Davanti a lui c’è Russell (che deve fermarsi) e Verstappen che sta dominando questa gara e riparte dopo aver montato gomma soft.

    21:58

    Hamilton ai box per la gomma soft

    Si ferma anche Hamilton, che monta una gomma soft e rientra in sesta posizione.

    21:57

    Piastri si ferma, giro veloce di Leclerc

    Leclerc firma il giro veloce della gara in 1:38.643. Intanto Piastri si ferma per evitare l’undercut di Russell, gomma rossa per lui.

    21:54

    Gara pazzesca di Leclerc: sorpassa anche Tsunoda

    Semplicemente incredibile Leclerc fin qui: lotta con Tsunoda, rischia ma alla fine esce davanti e si prende la sesta posizione. Leclerc è l’unico pilota tra i top10 ad essersi fermato.

    21:52

    Leclerc sorpassa anche Bearman

    Leclerc non si ferma: passa anche Bearman e continua a spingere per fare l’undercut su Norris quando si fermerà.

    21:50

    Leclerc passa Hulkenberg ma la Ferrari lo richiama

    Subito aggressivo Leclerc con la nuova gomma, passando Hulkenberg per l’ottava posizione. La Ferrari, però, lo richiama: se vuole evitare una seconda sosta dovrà conservare questa gomma media. Siamo al giro 27 su 56.

    21:43

    Che lotta tra Leclerc e Hamilton!

    Si scatena una lotta tra Leclerc e Hamilton, con il monegasco che non lascia passare il compagno di squadra. La lotta viene poi interrotta da Leclerc che torna ai box per montare gomma media, strada libera per Hamilton. Leclerc rientra in nona posizione, dietro ad Hulkenberg.

    21:41

    Leclerc si arrende, Norris passa

    Al giro 21 le gomme di Leclerc cedono e Norris riesce finalmente a passare, prendendosi la seconda posizione. Prestazione incredibile del monegasco, adesso la Ferrari può provare l’undercut.

    21:38

    Norris continua a provarci, Leclerc eroico. Verstappen ringrazia

    Continua la lotta tra Norris e Leclerc, con l’inglese che in superiorità di macchina non riesce a passare ma solo ad affiancare il monegasco, che poi gli chiude la traiettoria e lo accompagna fuori. Davanti Verstappen ringrazia Leclerc e scappa via con oltre 9 secondi di distacco.

    21:35

    Leclerc resiste ma le gomme iniziano a cedere

    Leclerc non molla e tiene dietro Norris, ma le sue gomme stanno iniziando a cedere. Da valutare la strategia Ferrari, con Hamilton dietro che non riesce ad avvicinarsi.

    21:31

    Difesa incredibile di Leclerc su Norris

    Norris affianca Leclerc che, però, non si scompone e resta davanti, nonostante la gomma in calo e la sfida contro una McLaren nettamente superiore alla Ferrari.

    21:27

    Leclerc soffre, Verstappen scappa via

    Inizia a degradarsi la gomma soft di Leclerc, che sta soffrendo e vede Norris avvicinarsi a 9 decimi. Davanti Verstappen scappa via, con oltre 4 secondi su Leclerc.

    21:24

    Norris e Hamilton fuori dalla zona DRS

    Norris non ha DRS su Leclerc e a sua volta anche Hamilton non ha DRS su Norris. Situazione identica dietro, con Piastri tanto lontano da Hamilton e Russell che spinge per entrare nella zona DRS di Piastri.

    21:20

    Si riparte con la lotta tra Norris e le Ferrari

    Via la Virtual Safety Car, Hamilton riprende il suo inseguimento a Norris che a sua volta insegue Leclerc. 

    21:16

    Bandiera gialla! Incidente tra Antonelli e Sainz

    Contatto tra Sainz e Antonelli, con quest’ultimo che viene toccato in curva dallo spagnolo, che poi si ferma a bordo pista e si ritira. Virtual Safety Car, distanze congelate tra i piloti.

    21:14

    Norris schiacciato tra Leclerc e Hamilton

    Norris non riesce a passare Leclerc, protagonista di una grandissima difesa. Dietro di lui c’è Hamilton con DRS. L’inglese della McLaren è schiacciato tra il panino Ferrari.

    21:09

    Lotta Leclerc-Norris mentre Verstappen scappa via

    Norris attacca Leclerc ma il monegasco chiude la porta e si difende bene. I due sono vicinissimi, mentre Verstappen sta scappando via: è a 2 secondi da Leclerc.

    21:07

    Verstappen davanti, poi Leclerc, Norris e Hamilton

    Si chiude il primo giro con Verstappen davanti a tutti, seguito da Leclerc e Norris. In quarta posizione c’è Hamilton, che è molto vicino alla McLaren dell’inglese. Poi Piastri, Russell, Antonelli, Bearman, Sainz e Tsunoda.

    21:05

    +++ Si parte! Leclerc passa subito Norris +++

    Grandissima partenza di Leclerc, che affianca e sorpassa Norris prendendosi subito la seconda posizione. Davanti prova a scappare Verstappen, partito bene anche Piastri che è quinto.

    21:00

    Inizia il giro di formazione

    Inizia il formation lap: ci siamo, sta per iniziare il Gran Premio di Austin.

    21:00

    Leclerc, che scelta aggressiva sulle gomme!

    Tutta la top10 partirà con una gomma media usata, l’unica eccezione è Leclerc su gomma rossa usata: scelta aggressiva del monegasco, che vuole partire bene e forte. Bortoleto e Stroll su soft nuova, Ocon, Albon e Hadjar su media nuova.

    20:52

    Verstappen concentrato, Leclerc non ha nulla da perdere

    Verstappen appare concentrato sulla griglia di partenza, consapevole che dovrà sfruttare ogni occasione per recuperare un distacco enorme sui due piloti McLaren in classifica. Dietro di lui Leclerc non ha nulla da perdere: partirà forte e cercherà di conquistare una vittoria per questa sfortunata stagione.

    20:46

    Austin, inno in pista. Tra poco si parte

    È il momento dell’inno americano in pista, quando manca poco più di un quarto d’ora al via.

    20:41

    Vasseur ci crede: “Vediamo che succede”

    “Non è questione di sognare. Abbiamo recuperato buono, abbiamo fatto delle belle qualifiche. Vediamo che succede in curva uno. Il passo non era male nella Sprint ma eravamo bloccati dietro Sainz. Oggi ci aspettiamo tanta influenza del vento”. Queste le parole di Vasseur dalla griglia di partenza.

    20:37

    F1, la classifica piloti prima di Austin

    Ecco la situazione della classifica piloti prima del Gran Premio di Austin. LEGGI TUTTO

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    8 Ottobre 2000, il perfect day della Scuderia Ferrari

    Ci sono degli eventi che hanno un potere evocativo talmente elevato che ognuno di noi è in grado di dire dove si trovasse o cosa stesse facendo quando sono avvenuti: l’11 settembre 2001 o il 9 novembre 1989, oppure – per gli sportivi – il 9 luglio 2006, il 13 luglio 2025 o… l’8 ottobre 2000, oggi 25 anni fa.
    Quando i colori dell’arcobaleno tinsero finalmente i cieli di Maranello in Italia era l’alba di una uggiosa domenica, mentre dall’altra parte del mondo, a Suzuka, Michael Schumacher tagliava il traguardo vincendo il titolo piloti colmando un’attesa di 21 anni. Ricordo dov’ero, cosa indossavo, il volume del televisore tenuto basso per non svegliare i vicini, il silenzio della casa, l’interminabile trasmissione pre-gara che non voleva saperne di finire, il troppo sonno che impediva di capire le spiegazioni sui dati emersi dal warm-up mattutino, le discutibili magliette della presentatrice Luana Ravegnini, il non sapersi decidere fra piangere e ridere durante quel dannato ultimo giro. Ci sono giorni in cui persone distanti anni luce da te fanno qualcosa che rende la tua vita più bella anche solo per un giorno, che ti fanno dimenticare la tua deprimente vita universitaria, il tuo perenne 2 novembre sentimentale, le amiche che ti usano come taxi e le facce a punto interrogativo dei tuoi genitori che ti guardano barcamenarti nei tuoi 21 anni, loro che a quell’età già avevano famiglia, mentre tu picchi i pelouche quando sbagli a ripetere gli argomenti degli esami. L’8 ottobre 2000 la mia vita è stata invidiabile e bellissima, grazie a Michael Schumacher e alla Scuderia Ferrari.
    Niente streaming, niente live su blog, niente contenuti spezzettati, niente repliche, soggettive, replay istantanei o ansia condivisa nella timeline di qualche social network: se volevi vedere il Gran Premio c’era la diretta Rai, la pay tv per quelli che si davano le arie e se volevi condividere la trasmissione con qualcuno lo invitavi a casa oppure gli telefonavi, chè i cellulari non li avevano mica tutti, e poi gli sms si pagavano. Se volevi unirti al dibattito, andavi al bar, oppure commentavi la Gazzetta dello Sport con gli amici all’università e magari ti riusciva di rimorchiare qualche belloccio perché – accidentaccio! – una ragazza tifosa appassionata di tecnica era quasi una rarità. Per conferme chiedete a qualcun altro, però, perché evidentemente io ero difettosa.
    Se potevi affidarti a un valido modem a 56k, potevi dire la tua nei primordiali forum che le principali testate giornalistiche iniziavano a tenere aperti per avere un contatto diretto con gli appassionati, magari qualche famoso giornalista poteva notare il tuo commento e risponderti. Io ero Laurouge – sic!- e nessuno famoso o non, m’ha mai filato di striscio.
    Io avevo soltanto una raccolta di giornali sportivi, una bandiera taroccata che appendevo a mo’ di lenzuolo steso ad asciugare – per l’ilarità del vicinato – e una bandierina molto più che taroccata della Ferrari turbo ’87 che porto nella mia macchina da quasi 30 anni, oltre a una figurina da collezione di Riccardo Patrese, che negli anni ha avuto una vita propria. Che tenerezza, pensando al merchandising selvaggio che si vede oggi!
    Se ripenso a cosa provavo 25 anni fa, non ricordo né ansia né patema, ma consapevolezza. Perché eravamo vicini, perché le 3 stagioni precedenti non erano state solo un supplizio di Tantalo, ma un lento e inesorabile procedere verso l’obiettivo, culminati dal Costruttori vinto l’anno prima: per qualche strana ragione, io, ragazzina all’inseguimento dell’autostima, avevo l’incrollabile certezza che quella era la volta buona, che tutto sarebbe finito o tutto sarebbe ricominciato daccapo. Il mio diario delle gioie, del resto, parlava chiaro: da qualche anno tenevo una specie di conteggio dei momenti felici, la quasi totalità dei quali erano vittorie della Ferrari che, nel corso degli anni, erano via via aumentate; si trattava di statistica, non ti semplice tifo: la vittoria, quella che aspettavamo da 21 anni, sarebbe arrivata. E la cosa era molto romantica, se si pensava che io l’ultima vittoria, nel 1979, l’avevo vista dalla culla: nel mio caso, si poteva dire davvero che l’attesa era durata una vita.
    Che cosa è rimasto di quella vita 25 anni dopo? Ho i capelli rossi che ho tanto desiderato a vent’anni, ho smesso di cercare di rimorchiare i bei ragazzi parlando di motori da quando ho beccato quello giusto diciannove anni fa, da un famoso giornalista sono riuscita a farmi offrire caffè e cornetto in un bar di corso Buenos Aires, ho l’autografo di Patrese su quella celebre figurina e scrivendo su di un blog non sono diventata una scrittrice acclamata, ma ho incontrato tanta gente alla quale voler bene, una seconda famiglia. È un bel po’ di tempo che non mi esce qualche lacrima “sportiva”, ma più di uno s’è commosso leggendo le cose che scrivo.
    Cosa è rimasto di quelle sensazioni, dopo 25 anni, al cospetto dell’attuale Ferrari? L’amarezza e la sconcertante certezza che le cose sono destinate a rimanere così per chissà quanto altro tempo. Non c’è supplizio di Tantalo nella Ferrari del 2025, ma horror vacui, la strisciante sensazione che, mentre gli altri innovavano, costruivano dal nulla, cadevano e si rialzavano, si dissipava un patrimonio di saper fare che, unito a un’incrollabile volontà, eccellenze tecniche e un super pilota di ghiaccio dal cuore molto tenero, ci aveva portato a ridicolizzare la concorrenza per anni. Ma il passato glorioso è ora una gabbia dorata, il presente è un gratta e vinci a vuoto e la polvere sui poster celebrativi la cosa più concreta. Il futuro? Un rassegnato “vabbè”.
    Sullo sfondo, la Formula Uno è un carrozzone che si autodefinisce spettacolare dove le uniche cose che non fanno un rumore bestiale sono i motori delle macchine.
    L’8 ottobre 2000 è una di quelle giornate perfette, just a perfect day, come dice la canzone, che sei fortunato a condividere con qualcuno che ami, ma che ti scaldano il cuore anche se sei da solo. Da qualche parte una bandiera ancora impregnata di aria salmastra, una collezione di ritagli di giornale, un poster impolverato e una lista di momenti memorabili mai più allungata aspettano di essere tirati fuori o che valga ancora la pena di sostituirli con qualcosa di nuovo. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, caos, tensioni, scuse e retroscena: Leclerc guarda già altrove

    Si stava meglio quando si stava peggio, signora mia, quando c’era quello che ripeteva: dobbiam capire. Perché la propedeutica di fronte al problema, o ai problemi, era lineare: individuazione, comprensione, correzione. 

    Oggi i guai non li scopri uno per uno: grandinano. E la tendenza è esattamente contraria rispetto a un anno fa: lo sviluppo della macchina non è stato un punto di forza per Maranello, ma la radice scoperta in cui si è ripetutamente inciampato. Non pervenuto il frutto del lavoro dell’iper-specialista Loic Serra. 

    Ferrari, un rendimento in picchiata

    Andando avanti nella stagione, passando prima dalla regola contro la flessione delle ali anteriori (molto ben dribblata dalla Mercedes, come s’è visto a Singapore) e poi dalla sospensione posteriore della SF-25 rivista dopo mesi di lavoro, il rendimento delle Rosse è peggiorato. La curva è andata in picchiata – mesta coincidenza – da quando il contratto di Fred Vasseur è stato prolungato di altri tre anni: era il 31 luglio e da allora sono state corse cinque gare, la cui classifica avulsa parla da sola. La Ferrari con soli 50 punti (10 a GP), doppiata da McLaren (134), Mercedes (105) e quasi anche da Red Bull (98), ha avuto un rendimento non troppo più brillante rispetto a Williams, Aston Martin e Racing Bulls.

    Ferrari, l’ultima grana

    I freni roventi e la continua raccomandazione ai piloti di andare piano per raffreddarli sono stati solo l’ultima grana tecnica, nel quadro di una macchina che non ha carico aerodinamico e per andare veloce deve viaggiare a pancia bassa, però più tanto non si può, altrimenti si finisce squalificati come in Cina. Inquietante è la percezione di una squadra in cui non funziona più nulla: Leclerc punta il dito sulla macchina, Hamilton sulla squadra (divisione dei reparti, procedure, protocolli di lavoro). I tecnici si dannano e Vasseur è giunto al sesto mese di lettura delle scuse: tra i consueti richiami al «buon passo di gara», al «potenziale inespresso» e alla «mancata esecuzione», domenica ha detto che «Lewis era fantastico ma ha spinto così tanto da aver surriscaldato i freni». Insomma il bug della Ferrari sarebbe l’eccesso di perfezione, già citato dopo la doppia squalifica di Shanghai.

    Aria tesa a Maranello, tensioni al box

    Tutto questo rovina ulteriormente il clima in squadra, con l’emergere di nuove tensioni. Sabato dopo le qualificazioni i toni tra Vasseur e un tecnico apicale si sono inaspriti in una discussione molto tesa: da Maranello trapela che l’interlocutore fosse Matteo Togninalli, capacissimo capo dell’ingegneria di pista. 

    Tra gli stessi tecnici c’è chi ce l’ha con Leclerc per le sue critiche senza sconti alla monoposto e a come questa viene gestita. Charles domenica notte senza infingimenti: «La Mercedes ha fatto grandi passi avanti come Red Bull ne aveva fatti qualche gara fa, noi invece no; difficile in queste condizioni essere ottimista e pensare che la situazione possa cambiare negli ultimi GP».

    Ferrari, il nuovo ciclo tecnico

    Ora dal suo entourage trapela la volontà di spostare la sede delle grandi decisioni dal cuore alla testa: il nuovo ciclo tecnico in arrivo non può essere sprecato e dunque si parla con diverse squadre in ottica 2027, giacché il pilota non può compromettere l’intera sua carriera per amore della Scuderia. Le scelte matureranno solo nel 2026 e ciò vale per tutti i piloti, che prima di dare una direzione al loro futuro vogliono vedere la validità dei nuovi progetti. Le possibili varianti di mercato costituiscono oggi un fitto reticolo, al centro del quale ci sono la Mercedes – si dice in grande vantaggio nella progettazione del nuovo motore – e la sua cliente McLaren. 

    Ecco: spaventa che, in tanto sperdimento tecnico, a Maranello questo gruppo con queste idee, in questo clima cupo e teso, con questo team principal, stia progettando la macchina che deciderà i destini ferraristi dei prossimi cinque anni.  LEGGI TUTTO

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    F1 diretta Gp Singapore: segui le Ferrari di Hamilton e Leclerc nella gara di oggi LIVE

    13:42

    Meccanici al lavoro, tanta incertezza sulle condizioni

    “Voglio una partenza sul bagnato”, l’augurio di Kimi Antonelli (in quarta posizione). In questo momento c’è tanta incertezza, con la pista umida e la possibilità che possa piovere di nuovo.

    13:36

    Pioggia sul secondo settore!

    Per alcuni minuti ha piovuto sul secondo settore, che ora è decisamente più bagnato rispetto al primo e terzo. “Dobbiamo valutare come gestire questa cosa”, le parole di Vasseur in pista.

    13:34

    McLaren può vincere il titolo costruttori a Singapore

    Basteranno soltanto 13 punti fatti tra Piastri e Norris alla McLaren per conquistare il Mondiale Costruttori con largo anticipo, rinconfermandosi dopo il trionfo della scorsa stagione.

    13:28

    Gp di Singapore: le strategia dei team sui pit-stop

    Il circuito cittadino di Marina Bay offre poche possibilità di sorpasso. Sarà dunque essenziale azzeccare la strategia del pit-stop, con la favorita che sembra essere una partenza con gomma media per poi passare alla mescola dura intorno al 30° giro. Non è da escludere l’uso della morbida, già testata da qualche team durante le prove libere.

    13:24

    Gp di Singapore, Gasly e Albon partiranno dai box

    L’Alpine di Pierre Gasly sia la Williams di Alexander Albon partiranno dalla pitlane dopo modifiche sostanziali alle rispettive monoposto.

    13:20

    Gp di Singapore, la griglia di partenza completa

    1. George Russell (Mercedes) – 2. Max Verstappen (Red Bull)

    3. Oscar Piastri (McLaren) – 4. Kimi Antonelli (Mercedes)

    5. Lando Norris (McLaren) – 6. Lewis Hamilton (Ferrari)

    7. Charles Leclerc (Ferrari) – 8. Isack Hadjar (Racing Bulls)

    9. Oliver Bearman (Haas) – 10. Fernando Alonso (Aston Martin)

    11. Nico Hülkenberg (Sauber) – 12. Liam Lawson (Racing Bulls)

    13. Yuki Tsunoda (Red Bull) – 14. Gabriel Bortoleto (Sauber)

    15. Lance Stroll (Aston Martin) – 16. Franco Colapinto (Alpine)

    17. Esteban Ocon (Haas) – 18. Carlos Sainz (Williams) *

    Dalla pitlane: Pierre Gasly (Alpine) – Alexander Albon (Williams)

    13:15

    Gp di Singapore, attenzione alla pioggia: le previsioni

    Si prospetta però anche uno scenario completamente opposto per i piloti, che invece del caldo potrebbero essere alle prese con la pioggia. Alcuni temporali stanno colpendo Singapore, ma secondo le previsioni il Gran Premio dovrebbe evitare la perturbazione, prevista molto dopo la fine della gara: il rischio si attesta intorno al 20%.

    13:13

    Caldo estremo a Singapore: aria condizionata e giubbotto refrigerante

    Previsioni estreme per i piloti in pista, con 31 gradi e il 90 percento di umidità sul circuito di Marina Bay. Condizioni che hanno portato la FIA a correre ai ripari: ecco i nuovi dispositivi pensati per combattere il caldo estremo. LEGGI QUI

    13:09

    Leclerc deluso: “Non so più cosa dire”

    Pesano ancora le durissime parole di ieri di Charles Leclerc: “È stato un weekend difficilissimo. Quando un team come la Mercedes che sulla carta dovrebbe faticare sul caldo in una pista come questa la mette in pole, non è che abbiamo da trovare scuse, dobbiamo fare meglio. Non so più cosa dire, mi spiace tanto, ce l’ho messa tutta, ma la macchina era veramente difficile da guidare”. Il monegasco scatterà dalla settima casella, dietro al compagno Hamilton.

    13:06

    F1, riparte la lotta al Mondiale tra i Papaya e Verstappen

    Manca meno di un’ora alla partenza del 18° Gran Premio della stagione e la classifica piloti vede Oscar Piastri davanti a tutti con 324 punti. Dietro di lui c’è il compagno di squadra Lando Norris, a quota 299 punti. Dietro a dare fastidio c’è Max Verstappen a quota 255 punti. La rimonta sembra impossibile, ma se c’è qualcuno che può farcela è proprio l’olandese della Red Bull.

    13:04

    Vasseur predica calma: “Possiamo farcela”

    Le parole del team principal dopo la deludente qualifica della Rossa: “La SF-25 è una macchina non semplice da guidare, non è facile trovare il giusto approccio nel giro di preparazione per le gomme, e magari poi se hai buone condizioni all’inizio del giro non le hai nella parte finale. Però, voglio prendermi gli aspetti positivi del weekend, eravamo lì il venerdì mattina, eravamo lì nel Q1 e dobbiamo continuare a sviluppare e ad avere questo approccio. Dobbiamo continuare a spingere e essere convinti che possiamo farcela, perché siamo soltanto a un decimo dalle McLaren oggi”.

    13:02

    Russell a sorpresa, delusione Hamilton e Leclerc

    “Se la Mercedes va in pole, non abbiamo scuse”. Queste le parole di uno sconsolato Leclerc, settimo in griglia dietro al compagno di squadra Hamilton. La Mercedes doveva essere in difficoltà a Singapore dai pronostici, ed invece Russell si è preso la pole davanti a Verstappen e Piastri.

    13:00

    F1, Gp di Singapore: dove vederlo in tv e in streaming

    Il Gp di Singapore, 18° appuntamento del Mondiale di Formula 1,  potrà essere seguito in diretta tv (e anche in differita) oltre che in streaming. TUTTI I DETTAGLI

    Singapore – circuito cittadino di Marina Bay LEGGI TUTTO

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    Furia Leclerc a Singapore, il team radio dice tutto: “Ferrari, che weekend di m…”

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    Brivido Ferrari a Singapore: incidente Leclerc-Norris in pit lane nelle prove libere

    SINGAPORE – Una leggerezza eccessiva, un gran pasticcio ai box Ferrari durante la seconda sessione di prove libere del Gp di Singapore. Charles Leclerc ha toccato la McLaren di Lando Norris in pit lane, facendo sbattere contro le barriere la monoposto della Papaya. Fortunatamente l’incidente non è stato grave, vista la bassa velocità in corsia di uscita dai box, ed entrambi piloti stanno bene. Il comportamento del pilota del Cavallino però è stato al vaglio della direzione di gara: Leclerc non è stato penalizzato ma dovrà pagare una multa di 10mila euro per unsafe release. Incolpevole il britannico, che stava transitando con la sua MCL39 nel momento in cui al ferrarista è stato dato il via libera. “L’incidente con Leclerc costerà parecchi soldi al team ed è un peccato. Abbiamo dovuto cambiare l’ala anteriore”, ha detto Norris, al termine delle FP2. LEGGI TUTTO

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    Caldo estremo a Singapore, condizioni folli per i piloti di F1: arriva l’aria condizionata e il giubbotto refrigerante

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    Il dramma di Hamilton. Che Singapore sarà?

    S’è sempre detto: la Ferrarista. Ora, se ce ne fosse stato ancora bisogno, s’è capito perché a Maranello hanno preso Lewis Hamilton. Tutto il mondo abbracciato al sette volte campione del mondo, devastato per l’addio a Roscoe, l’amato bulldog. Un lungo addio che ha riempito i social (ma è anche la prima notizia nell’home page del sito ufficiale della Formula 1), mentre i test Pirelli al Mugello (condotti da Cha LEGGI TUTTO