Felix Auger Aliassime
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in TennisRafael Nadal sconfitto nell’esibizione Giorgio Armani Tennis Classic,
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Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images
Rafael Nadal arriva a Wimbledon con una vittoria e una sconfitta nei suoi test match per prepararsi al terzo Grande Slam della stagione. Il numero quattro del mondo aveva battuto Stan Wawrinka, ma oggi è stato superato da Felix Auger-Aliassime al Giorgio Armani Tennis Classic, un torneo di esibizione che si gioca a Hurlingham.
Il giovane canadese, nono nel ranking ATP, ha vinto per 7-6(6), 4-6, 10-3 dopo due ore, senza avere nemmeno una palla break nei primi due set. In effetti, nessuno ha avuto palle break nel primo set, con Auger-Aliassime più efficace nel tie-break. Nel secondo set, Rafa ha alzato il livello, ha fatto il break e non ha concesso alcuna possibilità di forzare un tie-break.
Quando è stato il momento di decidere il vincitore del duello, Auger-Aliassime ha dato il massimo e non si è guardato indietro, ripulendo l’immagine che aveva lasciato nella pesante sconfitta contro Novak Djokovic. Ora entrambi si concentreranno sui rispettivi debutti a Wimbledon. LEGGI TUTTO0 Condivisioni
in TennisATP 500 Rotterdam: Primo titolo in carriera per Felix Auger Aliassime. Battuto in finale in maniera netta Stefanos Tsitsipas
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Felix Auger-Aliassime CAN, 08-08-2000
Ora si può dire che la nona volta è stata quella buona! Felix Auger-Aliassime può ora definirsi un campione dell’ATP Tour dopo aver rotto la maledizione. Il numero nove del mondo ha vinto il torneo ATP 500 di Rotterdam con un match spettacolare contro Stefanos Tsitsipas (4°) battuto rapidamente.
Auger-Aliassime ha scacciato i fantasmi di non aver mai vinto un set nelle sue precedenti finali vincendo 6-4, 6-2 in 1h17. Per darvi un’idea del dominio del canadese, il 21enne ha perso solo sette punti nei suoi giochi di servizio e non ha dovuto affrontare palle break per superare Tsitsipas. Il greco è stato brekkato tre volte in sei occasioni e non è mai riuscito a disturbare il canadese in giornata di grazia.
Con questo successo, Auger-Aliassime entra nel club dei “campioni” ATP e continua, invece, la maledizione di Tsitsipas. Il greco ha perso l’ottava finale ATP 500 della sua carriera (senza alcun successo), e questa è stata anche la sua terza sconfitta in otto incontri nel circuito ATP con Felix.
ATP Rotterdam Stefanos Tsitsipas [1]42 Felix Auger-Aliassime [3]66 Vincitore: Auger-Aliassime ServizioSvolgimentoSet 2F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 40-02-5 → 2-6S. Tsitsipas 0-15 15-15 30-15 40-151-5 → 2-5F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 40-0 40-15 ace1-4 → 1-5S. Tsitsipas 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 40-A df1-3 → 1-4F. Auger-Aliassime 15-0 ace 15-15 30-15 40-151-2 → 1-3S. Tsitsipas 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-2 → 1-2F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace0-1 → 0-2S. Tsitsipas 0-15 0-30 0-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 ace 40-04-5 → 4-6S. Tsitsipas 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-303-5 → 4-5F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 40-0 ace3-4 → 3-5S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-02-4 → 3-4F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace2-3 → 2-4S. Tsitsipas 15-0 30-0 30-15 df 30-30 30-40 40-40 A-401-3 → 2-3F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 30-15 40-151-2 → 1-3S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-2 → 1-2F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 40-00-1 → 0-2S. Tsitsipas 0-15 df 15-15 30-15 30-30 30-400-0 → 0-1
1 ACES 74 DOUBLE FAULTS 031/55 (56%) FIRST SERVE 28/44 (64%)23/31 (74%) 1ST SERVE POINTS WON 26/28 (93%)8/24 (33%) 2ND SERVE POINTS WON 11/16 (69%)3/6 (50%) BREAK POINTS SAVED 0/0 (0%)9 SERVICE GAMES PLAYED 92/28 (7%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 8/31 (26%)5/16 (31%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 16/24 (67%)0/0 (0%) BREAK POINTS CONVERTED 3/6 (50%)9 RETURN GAMES PLAYED 93/6 (50%) NET POINTS WON 7/7 (100%)7 WINNERS 208 UNFORCED ERRORS 831/55 (56%) SERVICE POINTS WON 37/44 (84%)7/44 (16%) RETURN POINTS WON 24/55 (44%)38/99 (38%)TOTAL POINTS WON 61/99 (62%)215 km/h MAX SPEED 211 km/h201 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 202 km/h160 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 168 km/h LEGGI TUTTO0 Condivisioni
in TennisFontang: “Felix è un ragazzo educato e con la testa sulle spalle”
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Fontang con Auger-Aliassime
Con la stagione ATP terminata, i tennisti non impegnati nella Davis tirano il fiato, rimettono a posto testa e fisico pensando già alla trasferta australiana che come sempre darà il via al nuovo anno. Il coach di Felix Auger-Aliassime, Frederic Fontang ha rilasciato una interessante intervista al portale TennisActu, dove racconta il 2021 del suo assistito (che segue dal 2016) e le prospettive per il nuovo anno. Chiaro l’obiettivo: mettere una coppa, finalmente, in bacheca. Quella del vincitore dopo 8 finali perse.
“È bello essere in vacanza. Dopo il torneo di Stoccolma, abbiamo concluso la stagione. Felix avrebbe dovuto giocare in Coppa Davis ma considerando quanto ha giocato nell’anno e il fatto che aveva un’infiammazione al ginocchio, aveva bisogno di riposo. Quando il giocatore che alleni ha fatto una buona stagione, vai in vacanza di buon umore”.
Per Fontang, l’aver mancato le Finals per poco, non è una grande delusione: “Lo sapevamo che non ce l’avremmo fatta, anchg se per poco. Tsitsipas era in difficoltà dopo il suo ritiro a Bercy, quindi avevamo in mente la possibilità di prendere il posto Sinner. Devo ammettere che Jannik Sinner merita di essere entrato, in casa poi. Felix è riuscito a entrare nella Top 10 ed è stato un grande passo avanti per noi”.
“Dopo aver aggiunto Toni Nadal alla nostra squadra all’inizio della stagione, sapevano che avrebbe fatto un salto in avanti. All’inizio non è stato facile me l’idea era quella di dotarlo di una consistenza maggiore. La grande soddisfazione è la costanza avuta nei tornei del Grande Slam, con una vera crescita: ottavi in Australia, quarti a Wimbledon e semifinale agli US Open”.
Lavorare con Toni Nadal è stato un momento di crescita anche per il coach: “Toni aveva già avuto risultati eccezionali con il nipote. Abbiamo assorbito il più possibile dall’esperienza. I risultati non c’erano all’inizio ma non si possono fare collegamenti diretti. Ci ha dato indicazioni per lo sviluppo, ha confermato la mia metodologia e aggiunto novità grazie al metodo Nadal. La delusione in stagione viene dai risultati nei Masters 1000, troppe sconfitte nei primi turni. L’obiettivo ovviamente resta conquistare un primo torneo dopo diverse finali giocate”.
Ecco il tasto dolente… perché non è ancora riuscito a vincere un torneo?
“Il tennis c’è. Lo aveva già anche a Rio durante la prima finale contro Djere. E’ stata la prima per entrambi e la partita si è giocata in tre set. Dopo di che ha perso contro i Top 10 o tennisti forti. L’aspetto mentale ed emotivo ora è più pesante. Ha comunque fatto 8 finali. Dobbiamo creare le condizioni perché ciò accada e lui ha delle cose da imparare nella gestione mentale delle sue finali. Sta sviluppando strumenti che gli permetteranno di farlo. All’inizio dell’anno, contro Dan Evans, non ha fatto una buona finale dal punto di vista tattico. È importante capire che quando ci sono difficoltà da affrontare, devi metterti ad imparare”.Chiedono se ha l’impressione che Felix sia diverso domenica mattina prima di una finale…
“Realmente no… Prima di ogni partita ci sono piccole fluttuazioni. Rispetto alle sue finali non abbiamo avvertito alcun nervosismo particolare. Essendo un giocatore giovane e molto aggressivo, le sue opzioni sono un po’ più lente da sviluppare rispetto a chi ha un tennis più definito, il suo è ancora in evoluzione. Ci vuole un po’ più di maturità ed esperienza ed è lì che ha fatto davvero molta strada, sono fiducioso per il prossimo anno, l’obiettivo è continuare a fare bene negli Slam, vincere il primo torneo e possibilmente cercare di arrivare alle Finals nel 2022”.
Il coach è molto contento di Felix come persona: “L’aspetto più importante di Felix è la sua educazione. Ho conosciuto i suoi genitori e posso vedere la forza della sua educazione. I fondamenti ci sono perché l’istruzione è stata molto ben fatta. Ha la testa sulle spalle, è una persona posata. Cos’è il talento? Ci sono molte definizioni. La miglior qualità di Felix è quella di essere calmo e lavorare ogni giorno. Per un allenatore della mia età è bello poter interagire con un ragazzo così, discutere di filosofia, politica, geopolitica. È fantastico! È una persona interessante che ha interessi oltre al tennis. Discussioni? È molto raro. La serenità è nel nostro carattere. Momenti di tensione ce ne sono sicuramente, normale quando si lavora insieme, ma si risolve col confronto senza diventare uno scontro. L’allenatore è lì per tenere la rotta. Il giocatore vuole vincere e noi allenatori lavoriamo per far arrivare i risultati”.
Marco Mazzoni LEGGI TUTTO