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    ATP Finals: Auger Aliassime perfetto al servizio, Nadal falloso. Il canadese vince in due set

    Felix Auger-Aliassime

    Un ottimo Felix Auger-Aliassime batte in due set uno scarico Rafael Nadal (6-3 6-4 lo score) nel secondo match del girone verde, portando il campionissimo iberico ad un passo dall’eliminazione dalle ATP Finals 2022. Infatti se Taylor Fritz stasera (ore 21) batterà Casper Ruud, anche un eventuale successo di Rafa sul norvegese nel terzo match del Round Robin sarebbe inutile per la qualificazione.Nadal potrebbe essere eliminato già questa sera anche se Casper Ruud dovesse vincere un solo set contro Fritz nell’incontro della sessione serale. Se l’americano vincerà in due set, Rafa avrà ancora la possibilità matematica di qualificarsi..
    È la seconda volta in carriera che Rafael è sconfitto nei primi due incontri alle Finals, un torneo per lui stregato da sempre. Oltre alle condizioni veloci, lontane dai suoi canoni preferiti, Nadal arriva al finale di stagione stremato e non in ottime condizioni tecniche, dopo aver chiesto moltissimo al suo fisico per eccellere nella stagione sul rosso e sul cemento.
    Nel match odierno Nadal è stato mediamente troppo falloso, poco incisivo e profondo col diritto, non riuscendo a difendere una posizione in campo vicina alla riga. È stato spesso preda del forcing ordinato e continuo del rivale, ma la vera mancanza di Rafa è stata il non aver trasformato nessuna delle 5 palle break avute nel primo set, chance che avrebbero potuto far girare la partita dalla sua parte. Strano per un “killer” sportivo così spietato come lui. Tuttavia bravo è stato Felix a giocarsele tutte con qualità, molto aggressivo e soprattutto aggrappandosi al servizio. Proprio la differenza con il colpo di inizio gioco è stata decisiva nel successo del canadese. Felix ha servito benissimo, come dimostrano i numeri: 15 Ace (a fronte di soli 2 doppi falli), 71% di prime in campo con uno spettacolare 81% di punti vinti. Numeri top, che mettono in luce una certa difficoltà dell’iberico nell’incidere in risposta.
    Auger-Aliassime ha strappato un break per set, sul 4-3 nel primo set e sull’1 pari nel secondo. In entrambi i game Nadal era in netto vantaggio (40-0, e 40-15) ma si è fatto rimontare, e superare. Felix ha confermato nella vittoria odierna di essere molto cresciuto nel giocare in modo efficace i punti importanti, mai scomposto, tatticamente ineccepibile. E servendo così bene, diventa difficile attaccarlo.
    Dopo la sconfitta contro Ruud, nel quale ha emotivamente pagato lo scotto dell’esordio nel torneo, Auger-Aliassime è tornato a macinare quel tennis continuo e di sostanza che l’ha portato ad essere dominante nelle ultime settimane. Nadal al contrario è sbarcato a Torino in condizioni incerte, ma al contrario di tante altre volte nella sua carriera, stavolta la sua presenza e forza mentale non sono riuscite ad arginare il servizio e la miglior condizione fisica dei suoi assai più giovani rivali, anche se entrambi erano all’esordio alle Finals.

    ATP Nitto ATP Finals Rafael Nadal [1]34 Felix Auger-Aliassime [5]66 Vincitore: Auger-Aliassime ServizioSvolgimentoSet 2F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 30-15 40-154-5 → 4-6R. Nadal 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-303-5 → 4-5F. Auger-Aliassime 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-303-4 → 3-5R. Nadal 15-0 30-0 40-02-4 → 3-4F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace2-3 → 2-4R. Nadal 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-401-3 → 2-3F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-15 ace 40-30 df1-2 → 1-3R. Nadal 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 df 40-40 40-A 40-40 40-A1-1 → 1-2F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 ace ace1-0 → 1-1R. Nadal 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 30-15 40-153-5 → 3-6R. Nadal 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-30 df 40-40 A-40 40-40 40-A3-4 → 3-5F. Auger-Aliassime 0-15 df 0-30 15-30 ace 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace ace3-3 → 3-4R. Nadal 0-15 15-15 30-15 40-152-3 → 3-3F. Auger-Aliassime15-40 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 2-3R. Nadal 15-0 30-0 30-15 40-151-2 → 2-2F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 1-2R. Nadal 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1F. Auger-Aliassime 15-0 ace 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1
    1 ACES 154 DOUBLE FAULTS 236/61 (59%) FIRST SERVE 48/68 (71%)26/36 (72%) 1ST SERVE POINTS WON 39/48 (81%)12/25 (48%) 2ND SERVE POINTS WON 8/20 (40%)2/4 (50%) BREAK POINTS SAVED 5/5 (100%)9 SERVICE GAMES PLAYED 109/48 (19%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 10/36 (28%)12/20 (60%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 13/25 (52%)0/5 (0%) BREAK POINTS CONVERTED 2/4 (50%)10 RETURN GAMES PLAYED 97/13 (54%) NET POINTS WON 6/13 (46%)13 WINNERS 3218 UNFORCED ERRORS 1238/61 (62%) SERVICE POINTS WON 47/68 (69%)21/68 (31%) RETURN POINTS WON 23/61 (38%)59/129 (46%) TOTAL POINTS WON 70/129 (54%)206 km/h MAX SPEED 218 km/h188 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 204 km/h163 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 168 km/h LEGGI TUTTO

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    ATP Finals 2022: un’edizione equilibrata (o forse no…)

    Il Pala Alpitour a Torino

    Nadal, Ruud, Auger-Aliassime e Fritz nel gruppo verde. Tsitsipas, Medvedev, Rublev e Djokovic in quello rosso. Questi i “magnifici otto” delle ATP Finals 2022, al via oggi al Pala Alpitour di Torino, seconda edizione del Master di fine stagione in Italia. L’anno scorso andò in scena un’ottima edizione, storica per molti versi, soprattutto per il nostro tennis che riuscì a portare in campo due azzurri, lo sfortunatissimo Matteo Berrettini e il subentrante Jannik Sinner, bravo a regalare spettacolo contro Hurkacz e Medvedev. Quest’anno di azzurro ci sarà solo il campo di gioco, troppi gli intoppi e difficoltà per i nostri in stagione. E siamo anche onesti: è bellissimo abituarsi a vincere e primeggiare, speriamo tutti che il 2023 possa essere l’anno “buono” per alzare finalmente uno Slam al maschile dopo oltre 40 anni da Panatta ’76 a Parigi, ma l’aver vissuto le gesta di 2 italiani alle Finals è stata una splendida eccezione, non la regola. Speriamo lo possa diventare.
    Tornando all’edizione che sta per scattare con Ruud vs. Auger-Aliassime nella sessione pomeridiana, che torneo sarà? I vari protagonisti sono assai cauti. Nessuno si sbilancia, anche per il fatto che molti dei protagonisti al via arrivano in questo finale di stagione così così, o almeno con qualche dubbio sulla propria condizione. “Tutti possono vincere, mai come quest’anno” afferma Medvedev. Ha ragione? Sì, perché nessuno parte battuto, e quando arrivi tra i migliori otto vuol dire che qualcosa di importante in stagione l’hai assolutamente combinato. Tuttavia, andando ad analizzare come i vari protagonisti si presentano al via a Torino, si può tracciare un’ipotesi plausibile di che quel andremo a vedere, aspettando le conferme (o smentite) del campo, e la sensazione è che di equilibrio, in realtà, ce ne sarà assai di meno di quel che i protagonisti dicono.
    Auger-Aliassime è il n.3 del gruppo verde, ma è assolutamente il più “lanciato” e in forma dei quattro protagonisti. La sua striscia incredibile di vittorie in quest’autunno ha scritto una piccola pagina di storia, ha spazzato via dalla sua “bio” quell’alone di perdente nelle finali e l’ha issato con pieno merito tra i migliori del mondo. Migliorato al servizio, più continuo e incisivo in risposta, Felix è diventato un tennista tosto e completo, con un gioco non così brillante ma terribilmente lineare ed efficace. Pochi punti deboli, tanta sostanza e intensità. A-la-Nadal, il mantra che Zio Toni è riuscito ad inculcare nel classe 2000 canadese. È forse azzardato dire che dominerà il gruppo, ma è certamente più in forma di Ruud e di Nadal. Contro il norvegese parte nettamente favorito; contro Rafa sarà da valutare come il suo tennis pulito impatterà le palle arrotate e complesse del fortissimo rivale. Potrebbe pagare lo scotto dell’esordio, ma sembra ormai maturo e pronto a vincere anche in un torneo del genere.
    Ruud è calato vistosamente dopo mesi e mesi grandissime prestazioni. Un martello. Classico che sia arrivato a novembre con le pile scariche dopo cotanta sostanza. Ha dimostrato più volte di essere competitivo contro i grandi, ma faccio fatica vederlo vincente nel torneo, e pure nel girone. Possibile che si giochi un successo contro Fritz, l’altro esordiente nel torneo del girone verde. Fritz non ha niente da perdere, un grande servizio ma anche precisi limiti caratteriali che l’hanno fatto crollare più volte in grandi occasioni. Gli auguriamo di tirare fuori gli artigli e sorprendere, ma è plausibile che si giocherà con Ruud l’unica possibile partita da vincere nel gruppo.
    Nadal… è Nadal. Campionissimo, immortale, anche nel mettere le mani avanti. Vero che questo torneo non l’ha mai vinto, per vari motivi. Vero che non ci arriva ovviamente in forma, ma prima di darlo per morto è sempre bene pensarci mille volte. Indoor gli altri hanno più chance di batterlo, le sue arrotate fanno meno male. Il fisico non è più quello dei bei tempi, ma la testa lo accompagnerà sino all’ultima palla della sua carriera. Possibile che arrivi primo o secondo nel girone, e in semifinale si vedrà il suo destino. Se troverà Medvedev o Djokovic, allora il suo torneo potrebbe finire lì.
    Nel gruppo rosso c’è un trio in piena corsa e un “vaso di coccio”. Rublev è evidentemente l’anello debole, difficilmente vincerà un match. Nell’anno che sta terminando è tra le delusioni stagionali, non tanto per i risultati ma per la netta difficoltà di evolvere e completare il suo gioco. Ormai tutti hanno capito come scardinare il suo pressing, troppo monocorde e mono dimensionale per essere davvero vincente. Sembra difficile vederlo battere Medvedev, Tsitsipas o addirittura un Djokovic tanto silente quanto fortissimo. Già, Djokovic.
    Novak è rientrato in autunno e ha vinto subito. Convincendo. È arrivato ad un passo dal terminare imbattuto il suo rientro sul tour, rimontato da un Rune indomabile a Parigi. Bravissimo Holger, un vero martello in condizioni psicofisiche strepitose, ma non  capita tutti i giorni che “Nole” conceda il fianco alla rimonta. La sensazione è che Djokovic, a meno di problemi fisici, sia il più forte in gara e il favorito del torneo. Non sarebbe affatto un sorpresa vederlo in finale contro Medvedev, tanto che la sfida tra i due nel girone potrebbe essere decisiva per capire chi lo chiuderà da n.1 e chi da n.2. Tsitsipas permettendo.
    Il greco indoor gioca bene, potrebbe essere il fattore che scombina i pronostici. Se imbrocca una grande giornata al servizio, riuscirà a difendere il lato sinistro e chiudere molti punti di volo dopo un sostanzioso attacco col diritto, Stef potrebbe battere sia Novak che Daniil, o almeno uno dei due e quindi essere totalmente in gara per la semifinale. Daniil indoor è fortissimo, ma quest’anno ha sofferto più volte dei cali mentali e fisici che gli sono costati carissimo. Come non ricordare la finale degli Australian Open, “gentilmente” rimessa in discussione e quindi persa grazie a un indomabile Nadal ma anche con tanta, tantissima complicità del russo, perso dentro i meandri della sua psiche complessa e tendente all’auto distruzione. Se Daniil trova ritmo al servizio, potrebbe far calare il sipario sul gruppo, e sul torneo.
    Il gruppo rosso è indubbiamente il più tosto e competitivo. Potrebbe essere decisivo il passare da n.1 o n.2, per i soliti complicati incroci di questo evento. Le combinazioni sul tavolo sono tante, e complesse. Tsitsipas vs. Djokovic e Djokovic vs. Medvedev saranno le partite chiave. A meno che il “Djoker” non cali l’asso, giochi al suo massimo e metta tutti d’accordo. Buone Finals a tutti.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Medvedev: “ATP Finals? Mai come quest’anno tutti possono vincere”

    Daniil Medvedev, campione al Master 2020

    Sta per scattare la seconda edizione torinese delle ATP Finals. Secondo il russo Daniil Medvedev, l’edizione 2022 è apertissima, a suo dire tutti i partecipanti hanno reali chance di alzare l’ultimo trofeo stagionale in singolare. Ecco le parole del campione del torneo 2020, l’ultima edizione disputata a Londra.
    “Chi è favorito? Non credo ci sia una risposta a questa domanda. Alle Nitto ATP Finals non c’è mai un giocatore superiore agli altri, e quest’anno in particolare, tutti i tennisti lo sono contemporaneamente. Ci sono i migliori otto tennisti e non si sa mai chi arriva in una forma fisica o mentale migliore all’ultimo torneo dell’anno. Ciascuno di noi otto può vincere, perché ci sono solo giocatori di alta qualità. Magari possono esserci delle sorprese dalla prima partita, che allo stesso tempo non sarebbero nemmeno sorprese visto il livello altissimo dei partecipanti. Dal mio punto di vista siamo tutti favoriti”.
    Il ricordo del suo successo nel 2020 è ancora vivo: “È stato incredibile perché è stato un anno strano a causa del coronavirus. Non giocavamo da tempo. Ho affrontato Rafa, che è arrivato a servire per vincere la partita, e Dominic – che ho battuto in finale – aveva iniziato il match in modo incredibile. Per fortuna sono riuscito ad alzare il livello e batterlo”, ricorda Medvedev.
    Anche Felix Auger-Aliassime è felicissimo per la sua prima qualificazione, ottenuta con un finale di stagione fantastico. “Una cosa è credere nel tuo processo e nel tuo lavoro, ma un’altra è accettare la sfida e vincerla. Ero un po’ con le spalle al muro dopo gli US Open per qualificarmi, c’erano altri ragazzi che erano grandi contendenti e in posizioni migliori della mia. Dare tutto come ho fatto è stata una dimostrazione di carattere e forza mentale, per andare avanti e fare del mio meglio per qualificarmi qui. Oggi posso dire ce l’ho fatta. Spero che questa sia solo la prima volta”. LEGGI TUTTO

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    Rune: “Sto imparando a gestire le emozioni”. Da domani sarà in top20

    Holger Rune

    Felix Auger-Aliassime è il tennista del momento. Due vittorie di fila a Firenze e Anversa, striscia aperta di 12 match con la possibilità di fare un tredici vincente non da vecchio “totocalcio” ma il terzo torneo a Basilea. Ultimo ostacolo Holger Rune. Si è parlato forse un filo meno del danese in questi ultimi giorni, ma il classe 2003 è altrettanto in rampa di lancio, quanto il canadese e forse ancor di più vista la giovanissima età.
    Il talento danese infatti ha a sua volta una striscia aperta di nove vittorie, ha appena alzato il trofeo a Stoccolma superando in finale Tsitsipas (e nei quarti anche Norrie); la scorsa settimana ha fatto il proprio best ranking al n.25 ma è già sicuro di sbarcare in top20 domani nella classifica aggiornata. Grazie ai punti conquistati con la sua prima finale in un torneo ATP 500, ha già scalato altre sette posti nella classifica live, sicuro del numero 18, e potrebbe salire fino al numero 16 sconfiggendo Felix Auger-Aliassime nella finale odierna.
    Potente, aggressivo, piuttosto completo in campo, non brilla forse per bellezza estetica o fluidità dei colpi, ma Rune sta diventando un tennista terribilmente tosto, completo, difficile da battere. Dopo la vittoria contro Bautista in semifinale, così ha parlato ai microfoni dell’ATP.
    “E’ stato un match brutale, una partita molto dura fatta di scambi davvero lunghi”, ha detto il diciannovenne dopo due ore  di lotta feroce in campo. “Lui ha giocato un tennis molto solido, molto aggressivo con il dritto. Io ho solo cercato di giocare il più aggressivo possibile, ho sfruttato ogni occasione per seguire in avanti i miei colpi verso la rete, e concentrarmi solo sul mio servizio”.
    Migliorato in ogni aspetto – tanto con la prima palla, diventata nel 2022 assai più efficace e continua – Rune sottolinea quanto sia migliorato nella gestione dello stress e delle emozioni nelle fasi calde degli incontri. “Penso di aver gestito bene la tensione, soprattutto il secondo set è stato super duro. Sono felice di essere riuscito a rimanere concentrato”.
    Entrambi vengono da strisce positive: “Beh, uno di noi perderà…” sorride Rune. Non si sono mai affrontati finora. “Vedremo. Spero che non sarò io a perdere. Sto cercando alzare il mio livello di concentrazione. Felix sta giocato un ottimo tennis, non solo dietro al servizio, ma in generale, è un tennista tra i più completi e anche oggi ha giocato un ottimo tennis. Sono davvero emozionato di aver raggiunto un’altra grande finale, spero che sarà un ottimo tennis”.
    Entrambi i giocatori sono in grande fiducia, ottima forma fisica e tecnica. Ci sono tutti gli ingredienti per assistere ad una bella partita, fatta di grandi scambi e pressione dalla riga di fondo. Forse Auger-Aliassime parte favorito, sembra più contino al servizio e molto aggressivo anche in risposta, pronto a verticalizzare alla prima chance. Essendo una “prima volta” e con Rune altrettanto centrato, il pronostico è davvero incerto, ma siamo certi che questa sfida potrebbe diventare un classico dei prossimi anni. LEGGI TUTTO