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    Mouratoglou: “Roland Garros? L’unica cosa che non sappiamo è chi sarà sconfitto da Nadal in finale”

    Il coach francese Patrick Mouratoglou, attualmente a fianco di Serena Williams ma con molte altre collaborazioni attraverso la sua accademia, ha le idee ben chiare su come andrà a finire il prossimo Roland Garros. In una dichiarazione sibillina a Sky Sport, ha affermato che “Ogni anno, quando mi chiedono di Roland Garros, do la stessa […] LEGGI TUTTO

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    Federer mette all’asta da Christie’s oltre 300 cimeli per finanziare la sua fondazione

    Una racchetta di Federer presente all’asta

    La prossima estate i cacciatori di cimeli sportivi e tennistici in particolare avranno un appuntamento da non perdere. La storica casa d’aste londinese Christie’s ospiterà la Roger Federer Collection, in due sessioni di aste esclusive con importanti cimeli sportivi personali del campione svizzero. Il ricavato andrà totalmente a sostegno della Roger Federer Foundation, attiva in molti progetti in Africa per la salute e scolarizzazione di migliaia di bambini in difficoltà.
    Il 23 giugno si svolgerà l’asta principale, con 20 oggetti che ricordano momenti straordinari della carriera di Federer: dalle scarpe con cui vinse il Roland Garros 2009 (a completamento del proprio career Grand Slam), visivamente segnate dalla terra rossa parigina, alla racchetta della finale di Wimbledon 2007, quella disputata con il centrale dei Championships “scoperchiato”, visti i lavori in corso per la costruzione del tetto retrattile. All’asta anche l’intero completo indossato nella finale di Roland Garros 2009, ed un borsone autografato portato in campo a Wimbledon. Altro oggetto “cult” il cardigan bianco indossato nella finale di Wimbledon 2012, insieme alla racchetta di quell’edizione del torneo.
    Seguirà una seconda asta online, dal 23 giugno al 14 luglio 2021, con oltre 300 oggetti di Roger, per i quali sarà possibile fare un’offerta. La collezione ripercorre l’intera la carriera di Federer dalle Olimpiadi di Sydney nel 2000 fino agli ultimi (pochi) incontri disputati nel 2021. Molti degli oggetti messi all’asta riguardano momenti storici e partite memorabili disputate contro i suoi più grandi rivali, tra cui Nadal, Djokovic, Murray, Agassi e via dicendo.
    Roger ha personalmente espresso il desiderio di includere stime accessibili, già a partire da 100 sterline (anche se presumiamo sia difficile accaparrarsi qualcosa con una cifra così bassa). Saranno disponibili per le offerte oggetti di vario tipo: magliette, cappellini, polsini, asciugamani, borsoni, ecc. Uno dei pezzi più pregiati sarà il blazer indossato a Wimbledon 2006.
    Dichiara lo svizzero lanciando l’iniziativa: “Ognuno dei pezzi in vendita rappresenta un momento unico nella mia vita di tennista. Con questa asta ho la possibilità di condividere una parte della mia collezione personale con i miei fans e, soprattutto, il ricavato andrà alla mia fondazione per proseguire nella realizzazione dei nostri progetti educativi in Africa”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Luthi: “Federer è ancora indietro come condizione fisica”

    Severin Luthi ha rilasciato una breve dichiarazione al media SRF in merito allo stato di forma di Roger Federer. Dalle sue parole apprendiamo che lo svizzero sta continuando la preparazione con buona intensità e senza intoppi, ma la sua forma dal punto di vista atletico è ancora indietro rispetto a quel che serve  per essere […] LEGGI TUTTO

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    Roger Federer potrebbe giocare l’ATP 250 di Ginevra

    Roger Federer, classe ’81

    Secondo alcuni rumors che girano da alcuni giorni, e confermati dal sito francese welovetennis.fr, Roger Federer avrebbe deciso di giocare l’ATP 250 di Ginevra, in programma dal 16 al 22 maggio. Lo spostamento di Roland Garros in avanti di una settimana e la decisione di saltare gli Internazionali BNL d’Italia, avrebbe spinto Federer a scegliere il torneo di casa.
    Il programma “sul rosso” di Roger sarebbe quindi il Masters 1000 di Madrid, il 250 di Ginevra e Roland Garros.
    Attendiamo conferme da parte della direzione del Gonet Geneva Open, sarebbe il classico “bel colpo” per il torneo, vinto nel 2019 da Sasha Zverev. LEGGI TUTTO

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    Halle 2021 sarà a porte chiuse, Federer conferma la presenza anche nel 2022

    Il centrale di Halle

    Il collega Nikolaus Fink riporta una nota degli organizzatori del Noventi Open di Halle. La direzione del torneo ha deciso che i fan non potranno partecipare all’edizione 2021 per le problematiche sanitarie. Una brutta notizia, in parte compensata dalla certezza di poter contare sulla presenza di Roger Federer sia nel 2021 che anche nell’edizione 2022. Quindi, secondo quanto trapela del torneo tedesco, il campione svizzero avrebbe in programma di giocare anche nella prossima stagione.
    Ai possessori di un biglietto per Halle 2021 è arrivata la seguente comunicazione: “Poiché la salute dei nostri visitatori, giocatori, partner e dipendenti ha la massima priorità per noi e per il nostro partner del torneo, Noventi Health SE, purtroppo quest’anno abbiamo solo la possibilità di organizzare il torneo senza pubblico. Non sarà possibile disputare il Noventi Open davanti a un pubblico fino al prossimo anno”.
    L’ATP 500 su erba in Germania si svolgerà dal 14 al 20 giugno (a meno di ulteriori cambiamenti dovuti allo slittamento di Roland Garros di una settimana). Oltre a Federer, Daniil Medvedev, Andrey Rublev, Roberto Bautista Agut, Kei Nishikori, David Goffin e Karen Khachanov sono tra i giocatori confermati per l’edizione di quest’anno. LEGGI TUTTO

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    Fabbiano si allena con Federer a Dubai

    Thomas e Roger in campo

    Thomas Fabbiano ha postato sul proprio profilo Instagram una bella foto scattata a Dubai subito dopo un allenamento con Roger Federer. L’azzurro più volte è stato scelto dal campione svizzero come partner, anche in questo 2021 che ha visto Roger rientrare a Doha dopo un lunghissimo stop di 405 giorni.
    Thomas ha scritto “Allenamento terminato. Anche stavolta un piacere, è sempre un piacere! Prossima fermata: Miami”. LEGGI TUTTO

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    Bentornato, Roger (di Marco Mazzoni)

    Roger Federer, tornato in campo dopo 405 giorni

    Roger Federer ieri è tornato in campo a Doha in un match ufficiale dopo 405 giorni, con una vittoria molto sofferta contro il britannico Evans. Non gli si poteva chiedere niente di più di sprazzi del suo tennis elegante ed offensivo, in mezzo a pause ed incertezze. Soprattutto all’avvio lo svizzero correva con circospezione, sprintava molto attento agli appoggi, cercando una trazione moderata e frenate composte, per saggiare la stabilità del suo ginocchio. Via via si è sciolto, mostrando una mobilità interessante ed una discreta velocità nei recuperi. Agli occhi di molti sono balzate “le stecche”, soprattutto in risposta e quando ha cercato di spingere allontanandosi dalla palla. Un classico errore quando ti manca il ritmo partita, il feeling con lo scambio ad alta velocità che non ti permette di trovare l’esatta distanza dalla palla per l’impatto, insieme alla miglior reattività. Ma è stato assai incoraggiante vederlo incedere con discreta forza ed equilibrio, trovando molti rovesci vincenti impattati con un timing e forza notevole. Questo è stato l’aspetto tecnico più interessante. Ritrovare Federer così sicuro e “centrato” col colpo meno forte è il segnale di come abbia lavorato nella lunga fase di riabilitazione e che la sua mobilità è tornata molto buona, perché per eseguire quel tipo di esecuzione (spesso in corsa o non da fermo) è necessaria sicurezza, forza e stabilità. Un segnale simile al suo (clamoroso) rientro nel 2017, quando si presentò gli Australian Open con un rovescio tutto nuovo per il timing di impatto più avanzato, con la spalla più bassa ed uno swing cortissimo e aggressivo dentro la palla, a trovare accelerazioni fulminanti. Staremo a vedere nei prossimi incontri se questi segnali saranno confermati, è davvero troppo presto per valutazioni più profonde. Dopo un solo match, dopo oltre un anno d’assenza, sarebbe insensato spingersi oltre in analisi che sarebbero pure congetture.

    Valutare il tennis di Roger non è affatto l’aspetto più importante della cover story della settimana. Ci sarà tempo per farlo. La foto più bella di ieri è stato il suo sorriso. All’ingresso in campo, durante il match dopo alcuni dei suoi colpi straordinari e pure dopo una manciata d’erroracci; a fine partita, quando con semplicità ha dichiarato: “Questa è una piccolissima cosa rispetto a quello che tutti noi stiamo affrontando dall’anno scorso, ma per me è stato un sollievo tornare a giocare dopo tanto tempo e spero sia stato un momento di divertimento e gioia per tutti voi”. Parole pronunciate col sorriso, col cuore di una persona che ama con tutto se stesso quello sport che gli ha regalato una vita meravigliosa, e regalato a chi ama il nostro sport infiniti momenti di piacere tennistico.
    Attenzione, in questa pagina di vita sportiva scritta ieri non c’entra niente il tifo, l’amare o meno il personaggio Federer. Qua si parla di emozioni, e di tennis. Si può amare o meno Roger, è una pura inclinazione personale, ed è giusto così. Ma è giusto anche sottolineare come il ritorno in campo di Federer sia una bellissima notizia per lo sport, ed il suo sport in particolare. Non era affatto scontato che un quasi quarantenne che ha vinto tutto avesse la voglia e la determinazione per recuperare da una doppia operazione e provarci ancora. Cercando di vincere, ovvio, ma soprattutto per ritrovare l’emozione pura di giocare, di impattare quella palla che scappa via e piegare la sua traiettoria al proprio pensiero, alla propria fantasia.
    Il ritorno di Federer è visto da alcuni come un’opportunità commerciale. Niente di più sbagliato. Chiunque lo conosce ed ha la straordinaria possibilità di frequentarlo, racconta il suo amore viscerale per il gioco, per l’allenamento, per la sensazione di stare in campo e divertirsi colpendo la palla, trovando giocate, provando schermi, inventando tennis, che sia nel giardino di casa contro quel grosso muro verde o sul Centre Court di Wimbledon. Roger a 40 anni ci prova ancora perché ama il tennis, ama sentire la racchetta che fende l’aria e trova la palla, si nutre della purezza del gioco.
    Questa è l’eredità più importante dello svizzero, assai più importante dei 20 Slam, dei mille record, delle vittorie. Roger incarna la passione per il tennis ed un stile di gioco che va oltre al suo personaggio e alla sua epoca, diventando anello di congiunzione tra passato, presente e futuro del gioco stesso. Lo si può amare o odiare, ma è innegabile che sia un patrimonio del nostro sport, e il solo fatto che si sia rimesso in gioco e riesca ancora a regalare emozioni e bel tennis a milioni di appassionati nel mondo è un regalo a chiunque ami davvero il nostro sport.
    Tutto il mondo della racchetta si è unito nel salutarne il rientro, da Rod Laver (vedi il tweet) ai tantissimi colleghi che ieri non si sono persi il suo match sugli spalti a Doha. A chi ama veramente il tennis andando oltre il “tifo” personale, non importa più tanto che d’ora in avanti Federer vinca o perda; importa il piacere di vederlo di nuovo giocare quel suo tennis così divertente e diverso. Bentornato, Roger.

    Marco Mazzoni

    Great to see you back on court @rogerfederer. 🚀 https://t.co/G7YFQgz9Il
    — Rod Laver (@rodlaver) March 10, 2021 LEGGI TUTTO