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    Saturnia, anche Elia Bossi confermato: “Certo che troveremo gli strumenti per affrontare l’A2 al meglio”

    In casa Saturnia Acicastello arriva un’altra importante conferma, quella di Elia Bossi, il centrale triestino che nella scorsa stagione con i colori biancoblu ha disputato 22 partite, con 36 punti, 9 muri vincenti, 59 attacchi di cui solo 4 murati.

    “Appena questa possibilità è diventata concreta non ci ho pensato due volte – racconta il centrale biancoblu, che aggiunge – del resto già nel corso della stagione passata avevo sempre detto di essere felice di fare parte di questo progetto. Non ho mai nascosto di essermi trovato bene, con la società che ha fatto di tutto per metterci a nostro agio e con quel pubblico calorosissimo che non vedo l’ora di riabbracciare”.

    Sul suo impegno non ha esitazioni: “Sono certo che troveremo tutti gli strumenti per affrontare al meglio un campionato di altissimo livello quale è quello della A2 italiana. Ritrovare Luka e Javi ha fatto per me la differenza, vedo in loro due grandi campioni e due grandi amici e ritengo che la scelta della Società di mantenere questo zoccolo duro in continuità con la passata stagione sia un bene per la squadra che sta nascendo”.

    Bossi farà ritorno in Sicilia la prossima estate quando inizierà la preparazione agli ordini di mister Placì: “La sua fama lo precede. Ho fatto con lui una lunga chiacchierata al telefono, durante la quale mi ha raccontato il suo piano di lavoro. La sua è un’idea di alto livello sportivo, decisamente chiara, che si sposa alla perfezione con il progetto del presidente Pulvirenti e di tutta la Società”.

    Infine: “In quest’anno ho stretto un forte legame con il territorio. La Sicilia e Catania mi hanno stregato e mi hanno trasmesso un’energia speciale. E se Catania è magica Acicastello è una perla di questo territorio che sarò felice di rivedere e rivivere presto”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Giulio Sabbi torna in Italia con la maglia della Saturnia Acicastello

    Un realizzatore implacabile, con alle spalle una carriera che lo ha portato a giocare con alcune delle più importanti squadre di volley italiane e internazionali. Il nuovo opposto della Saturnia Acicastello sarà Giulio Sabbi, romano con una lunga carriera costellata di successi sia con le squadre di club che con la maglia della Nazionale Italiana  – indossata dal 2011 al 2017 – con cui ha conquistato medaglie d’oro, d’argento e di bronzo in diverse competizioni internazionali, insieme a diversi riconoscimenti personali come miglior realizzatore dei campionati a cui ha partecipato.

    Una vera e propria testa di serie del volley internazionale, che nelle ultime due stagioni è stato in Bulgaria, in quell’Hebar Pazardzhik  nella quale Sabbi è stato agli ordini proprio di coach Camillo Placì. Per il tecnico nessun dubbio nell’avere a disposizione un attaccante di questo livello, e per la società del presidente Luigi Pulvirenti la possibilità di avere a disposizione un giocatore che potrà fare la differenza e che, in Sicilia, ha passato proprio gli ultimi giorni, per conoscere la società da vicino e rendersi conto del valore di un progetto che guarda alla SuperLega.

    “Tanto di cappello a questa società che ha fatto un doppio salto e lo ha affrontato a testa alta, la retrocessione non conta, conta l’atteggiamento e quello che ho visto è di valore – dice Sabbi all’indomani della firma del suo contratto – . In questi giorni ho visto tanta serietà e tutta la voglia di provarci. L’A2 dell’anno prossimo non sarà semplice, ma la affronteremo al massimo delle nostre possibilità”.

    Di Placì e dei suoi compagni il nuovo opposto biancoblu dice: “Mi unisco ad un gruppo guidato da un bravissimo allenatore e con giocatori con i quali potremo essere competitivi e daremo il massimo. Parola d’ordine sacrificio, con il supporto di quei tifosi che ho già visto dal vivo”.

    Al PalaCatania Sabbi ha disputato diverse partite con la Nazionale e ha sentito un calore che definisce “indimenticabile”.

    Giulio Sabbi, di origini romane, ha iniziato la sua carriera nel 2008 nelle giovanili della Sisley Treviso, per fare il suo esordio in A1 nella stagione 2008/09. Da allora Sabbi ha vestito maglie prestigiose, compresa quella della Nazionale con la quale esordisce nel 2011, anno in cui con cui gli azzurri vincono la medaglia d’argento al Campionato europeo.

    Sempre con la Nazionale vince nel 2011 la medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo e quella di bronzo alla Grand Champions Cup 2013 e ancora nel 2015 la medaglia d’argento alla Coppa del Mondo e quella di bronzo al Campionato europeo.

    Veste in serie A1 le maglie di Roma Volley nel 2011/12, Pallavolo Molfetta 2013/14, e vince l’anno dopo la Supercoppa italiana con la Lube di Treia. Nel 2015 fa il suo esordio nella Chinese Volleyball League vincendo lo scudetto con maglia dello Shanghai, venendo premiato come miglior opposto del torneo.

    Torna in Italia, a Molfetta, nella stagione 2016/17, e nello stesso anno conquista con la Nazionale la medaglia d’argento alla Grand Champions Cup 2017. Passa quindi al Modena Volley, ancora in SuperLega. Tra il 2019 e il 2020 è ancora in Cina, nella massima divisione, per poi tornare in Italia, prima nella Top Volley Latina e poi con la Prisma Taranto.

    Le ultime due stagioni lo hanno visto protagonista decisivo con l’Hebar Pazardzhik.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il bilancio di Alessandro Tondo a Catania: “Conoscevamo i rischi, ci abbiamo provato”

    La speranza è sempre l’ultima a morire, esattamente come la buona volontà: qualcosa che appartiene a molti compagni che quest’anno ha incrociato nella sua strada verso la Sicilia. La realtà però, dati alla mano, è che la stagione della Farmitalia Catania in Superlega è finita anzitempo, con una retrocessione nemmeno troppo velata. Alessandro Tondo, pur dando come sempre il massimo, esattamente come lo vedo fare da una vita, non è riuscito a salvare la sua squadra:

    “Purtroppo è finita come nessuno avrebbe voluto. Ed è un grosso dispiacere perché tutti abbiamo accettato il progetto con entusiasmo, pur essendo consci del grandissimo rischio che andavamo a correre con una formazione costituita negli ultimi giorni di mercato dopo il brutto epilogo della vicenda legata a Vibo Valentia. La società di Catania faceva un doppio salto, dalla A3 alla Superlega ed erano consapevoli del fatto che sarebbe stata difficilissimo il mantenimento della categoria. Di fronte al lavoro di tutti c’è sicuramente la gratitudine per aver disputato un campionato di massima serie. Ciò detto, non mi nascondo mai, la retrocessione c’è stata e la caduta anche“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    È parso sin dall’inizio che sarebbe stata difficile. C’era forse anche la rabbia per la vicenda di Vibo.

    “Quella si dimentica, o si cerca di farlo, perché tu come giocatore non hai responsabilità in merito. Era una grande sfida, e se devo dirla tutta, il mio rammarico è per il fatto che in certi frangenti del campionato e con certe squadre abbiamo fatto vedere di potercela giocare. Penso anche a squadre che oggi sono ai Play Off. Abbiamo provato a vedere la luce in fondo al tunnel fin quasi alla fine. Peccato“.

    Da dove si riparte, Tondo?

    “Sono certamente contento di aver arricchito il mio annuario con un’altra stagione in Superlega. Ora è troppo presto per parlare di futuro. Sarà un mercato tosto, e sicuramente dopo una stagione nella quale sei retrocesso riesci a venderti in maniera non identica ad un altro tuo pari ruolo che ha centrato i propri obiettivi. Non lo so davvero, staremo a vedere“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Parliamo di Alessandro fuori dal campo. Il suo primo anno da marito pendolare (si è sposato nel 2023 con Beatrice Francesconi) come è andato?

    “È finito (ride, n.d.r.) ed è stato forse il nono in cui siamo stati distanti, anche perché siamo non solo grati ma anche due che danno importanza, e tanta, al lavoro. È stato esattamente come le annate precedenti, in cui si programmavano i ritorni, si cercava di incastrare ogni occasione possibile“.

    Pensavo mi dicesse che sarà l’ultimo.

    “No, ogni tanto il pensiero e la considerazione la fai ma non sarebbe giusto per nessuno in questo momento. Sono certo che se l’occasione arriverà sarà perché i progetti di entrambi ci soddisferanno talmente tanto da poter stare vicini. Avevamo già messo in conto che io avrei avuto ancora qualche anno di carriera e Beatrice mi supporta sempre. Forse dovrebbe chiedere a lei di rallentare col lavoro! (ride, n.d.r.) Scherzo, ama quello che fa ed è giusto così per ora“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Il vostro è stato uno dei matrimoni più belli della scorsa stagione. Si è reso conto di quanto affetto ha attorno in questo mondo?

    “Ce lo siamo goduti poco fino al giorno stesso, perché è stato un continuo inseguimento al dettaglio. Volevamo entrambi che tutti si godessero quelle giornate e soprattutto che tutto fosse perfetto. Poi il giorno del matrimonio abbiamo capito il momento bellissimo che stavamo vivendo e ci siamo rilassati parecchio. Per rispondere alla sua domanda, avere accanto le persone più importanti della nostra vita ci ha fatto sorridere il cuore“.

    Pensa di aver seminato bene nel mondo del volley?

    “Penso di aver fatto bene delle buone cose. Ma ho ancora la scintilla dentro e voglio continuare a tenerla accesa per un bel po’“.

    di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Quanti nomi per Catania: in panchina c’è l’ipotesi Ljubo Travica

    Incassata, anche se a testa alta, l’inevitabile retrocessione in Serie A2, la Farmitalia Catania è già al lavoro per il futuro. Questa volta con largo anticipo, a differenza di quanto avvenuto nella scorsa stagione. L’edizione di oggi de La Sicilia fa il punto sul mercato del club etneo partendo da una suggestiva rosa di nomi per la panchina: non sarà infatti confermato Giuseppe Bua, atteso da un’altra squadra di A2. Al suo posto si parla di un ritorno, dopo quasi 30 anni, di Ljubo Travica (allenò Catania nel 1995-96), ma anche di Andrea Gardini, in uscita dallo Skra Belchatow, e di Camillo Placì, che tornerebbe su una panchina di Serie A dopo lo stop per motivi di salute.

    Anche sul fronte giocatori c’è fermento: partono Santiago Orduna, diretto probabilmente a Civitanova per fare da “chioccia” al giovane Boninfante, Mimmo Cavaccini, per il quale si parla di un ritorno a Cisterna, e Luigi Randazzo, oltre a Paul Buchegger, da tempo accordatosi con Modena. Le conferme probabili sono quelle dei centrali Bossi, Tondo (già sotto contratto) e Frumuselu, del libero Pierri e anche degli schiacciatori Basic e Manavinezhad, dopo il recupero dall’infortunio. Per la sostituzione dell’opposto ci sono invece alcuni nomi “caldi”: Lorenzo Sala, in cerca di un posto da titolare dopo la stagione a Taranto, Giulio Pinali, Giulio Sabbi e Manuele Lucconi, che alla Saturnia fece furore in A3 tre campionati fa.

    (fonte: La Sicilia) LEGGI TUTTO

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    Ultima di campionato per abbracciare i supporter

    Un’ultima di campionato dedicata ai supporter siciliani. Con questo intento i biancoblu di Farmitalia Saturnia scenderanno in campo domani, domenica 3 marzo, alle ore 18:00 al PalaCatania, contro Gioella Prisma Taranto, per l’ultima giornata di Regular Season del Campionato di SuperLega Credem Banca 2023/24.
    Nella partita del 26 dicembre scorso i biancoblu avevano perso a Taranto 3-1, giocando una partita a due velocità, nella quale avevano commesso troppi errori soprattutto nelle fasi iniziali del match. Adesso sono in cerca del riscatto.
    Dopo una settimana intensa di allenamenti, i giocatori etnei, sono dunque pronti ad affrontare i pugliesi, stavolta sapendo di potere contare sul calore dei supporter.
    Per l’occasione la Saturnia ha messo in vendita i ticket di accesso al PalaCatania con un biglietto unico dal prezzo ridotto di 7 euro.
    I biglietti sono in prevendita online su LiveTicket e nei punti vendita convenzionati. Il botteghino del PalaCatania aprirà alle 16:30, un’ora e mezza prima del fischio d’inizio. LEGGI TUTTO

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    Pulvirenti: “Un giorno triste, ma la storia di Saturnia sarà ancora lunga”

    Nello stesso turno sono arrivati la sconfitta per 3-0 a Monza e la vittoria di Taranto a Piacenza, questo è bastato per fare svanire ogni sogno di salvezza per Farmitalia Saturnia che, a due giornate dalla fine del campionato di SuperLega Credem Banca 2023/24 retrocede in A2, senza appello. 

    “La nostra sconfitta a Monza e la vittoria di Taranto a Piacenza decretano la nostra retrocessione in serie A2. – commenta a caldo Luigi Pulvirenti, presidente di Farmitalia Saturnia, che aggiunge – Oggi è un giorno triste perché la sfida tecnica non ci ha visto prevalere, ma soccombere”.

    “Dal punto di vista complessivo, sono orgoglioso per il percorso fatto quest’anno, e desidero ringraziare singolarmente tutti coloro che hanno dato l’anima per questo progetto, per quello che hanno fatto e per quello che faranno ancora, perché il nostro progetto non si ferma certo qui”.

    “Anzi. Ai nostri meravigliosi tifosi, dico che la storia della Saturnia sarà ancora lunga, come lunga è la strada percorsa da quegli anni Sessanta in cui venne fondata. Il nostro, alla Superlega, è solo un arrivederci. Siamo già a lavoro, per programmare le prossime stagioni”. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Catania subisce il suo destino, per Monza sono tre punti facili

    All’Opiquad Arena, nel primo anticipo della 9° giornata di ritorno di Superlega, la Mint Vero Volley Monza passeggia su quel che rimane di una Farmitalia Catania ormai rassegnata alla retrocessione. Da incubo per i siciliani l’avvio del match (5-0, 21-6), per “colpa” anche di una Monza devastante a muro (7 nel solo primo set) e al servizio con il solito Loeppky (4 ace in un singolo turno di battuta). Nel secondo l’ex Orduna tiene a galla i suoi fino a metà set, poi da lì in avanti non c’è più storia. Terzo set compreso.

    Per i ragazzi di Eccheli sono altri tre punti pesanti in chiave playoff perché li proiettano a quota 33, gli stessi al momento di Verona e tre in più su Milano. Avversarie che si scontreranno proprio domenica all’Allianz Cloud.

    Sestetti – Eccheli non rischia dall’inizio Takahashi e si affida alla formazione tipo delle ultime uscite con Cachopa opposto a Szwarc, Loeepky e Maar in banda, Galassi e Di Martino coppia centrale, Gaggini libero. Dall’altra parte della rete Bua risponde con Orduna opposto a Buchegger, seconda diagonale formata da Massari e Randazzo, al centro Bossi e Masulovic, Cavaccini libero.

    1° Set – Monza inizia il match con le marce alte ingranate e, muro dopo muro, costringe Bua a chiamare timeout sul 5-0. A fermare l’emorragia ci pensa un primo tempo di Masulovic, ma è solo un flebile raggio di sole nel bel mezzo della tempesta (7-1). I brianzoli mettono a dura prova la ricezione di Catania, che poi in attacco, spesso con palla staccata, sbatte contro le mani di Galassi e Di Martino. Quando la palla poi passa la rete, ci pensano Loeppky e Maar a fare i buchi per terra. Il set, così, scivola via veloce: 12-4, 14-5, 21-6 addirittura con quattro ace di Loeppky. Girandola di cambi, per Monza dentro anche Mujanovic e Takahashi, Catania riduce in parte il pesante divario e alla fine si gira campo con il punteggio di 25-17. Ben 7 i muri stampati dalla Mint solo in questo primo set, per i siciliani appena il 38% in attacco.

    2° Set – Più equilibrato l’avvio del secondo parziale (3-3) con Catania che trova anche il break del 5-7 e resta avanti nel punteggio fino all’8-9, quando un errore di Zappoli regala a Monza la nuova parità. Altro break dei siciliani (9-11), ora più ordinati tanto nel muro-difesa quanto in attacco, salvo poi però patire terribilmente le battute di Monza, che con un ace di Szwarc si riaffianca e poi con l’ennesimo monster block della serata mette pure la freccia (12-11). Buchegger e compagni accusano il colpo e tornano a regalare errori gratuiti che i ragazzi di Eccheli usano per allungare sul +4 e poi gestire (16-12, 18-14, 21-17). Il gap aumenta in vista del traguardo, che alla fine Monza taglia per prima chiudendo 25-19.

    3° Set – Inizia punto a punto anche il terzo parziale (4-4), poi Maar piazza il break con un colpo dei suoi da posto 4 e un ace che pizzica la linea di fondo campo. Erroraccio di Bossi e pronto timeout di Bua sul 7-4, ma la forbice continua ad aprirsi (11-5, 12-6, 14-8). Eccheli concede campo anche a capitan Beretta, al mascherato Comparoni e a Visic, Bua manda in regia Santambrogio. Il match a questo punto non ha davvero più nulla da raccontare (18-10, 20-12). L’ultima palla la mette a terra Beretta (25-17).

    Mint Vero Volley Monza – Farmitalia Catania 3-0 (25-17, 25-19, 25-17)Mint Vero Volley Monza: Kreling 3, Szwarc 7, Maar 12, Loeppky 9, Takahashi 5, Galassi 7, Di Martino 6, Gaggini (L), Beretta 2, Visic, Mujanovic 2, Morazzini (L), Comparoni 1. All. Eccheli.Farmitalia Catania: Orduna, Buchegger 14, Massari 10, Randazzo 2, Masulovic 2, Frumuselu, Basic, Cavaccini (L), Tondo, Baldi, Bossi 2, Santambrogio, Pierri (L), Guarienti Zappoli 5. All. Bua.Arbitri: Cesare Armandola, Roberto Boris

    ClassificaItas Trentino 52, Sir Susa Vim Perugia 44, Gas Sales Bluenergy Piacenza 37, Cucine Lube Civitanova 35, Rana Verona 33, Mint Vero Volley Monza 33, Allianz Milano 30, Valsa Group Modena 24, Cisterna Volley 22, Pallavolo Padova 18, Gioiella Prisma Taranto 14, Farmitalia Catania 6.

    Note: 1 Incontro in più: Gas Sales Bluenergy Piacenza, Mint Vero Volley Monza, Gioiella Prisma Taranto, Farmitalia Catania

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    L’Itas Trentino non teme il testacoda: tre punti veloci a Catania

    ll testacoda del sabato sera riserva altri tre punti in trasferta all’Itas Trentino. La formazione campione d’Italia conferma pienamente le gerarchie di classifica, espugnando in tre set il campo della Farmitalia Catania fanalino di coda. È la nona vittoria consecutiva da tre punti (la diciassettesima complessiva) in campionato, ruolino di marcia che consente alla squadra di Soli di portarsi a più 9 sulla prima inseguitrice Perugia, in attesa del suo match interno di domenica con Verona.

    L’ulteriore possibile allungo è arrivato al termine di una prestazione molto precisa e convincente da parte dell’Itas Trentino, partita a razzo in ognuno dei tre set giocati. Un muro molto compatto, a segno complessivamente 12 volte (nove solo con i centrali), ha tenuto costantemente a bada gli attaccanti avversari ed in particolar modo Buchegger (comunque a segno 18 volte); poi ci hanno pensato Michieletto (12 punti ed mvp) e Rychlicki (16 col 56%) a concretizzare le tante occasioni di break point che i gialloblù si sono creati. Nella seconda metà del match Soli ha attuato un ampio turnover, che ha reso protagonista in particolar modo D’Heer (6 palloni vincenti, 75% in attacco e tre muri) e Magalini, bravo a chiudere un incontro privo di grosse sbavature per Trento (8 errori in battuta e 5 a rete) con un pallonetto.

    La cronaca:L’Itas Trentino si presenta per la seconda volta nella sua storia in Sicilia (la prima ventitré anni fa a Palermo) in formazione tipo: l’allenatore Fabio Soli conferma infatti Sbertoli al palleggio, Rychlicki opposto, Lavia e Michieletto schiacciatori, Podrascanin e Kozamernik al centro, Laurenzano libero. La Farmitalia Catania replica con Orduna in regia, Buchegger opposto, Randazzo e Massari schiacciatori, Tondo e Masulovic centrali, Cavaccini libero.

    L’avvio dei gialloblù è, come spesso capita, molto determinato: Michieletto va subito a segno due volte in attacco, imitato a muro da Kozamernik (su Randazzo) e da Lavia in battuta. Sullo 0-4 i padroni di casa interrompono già il gioco e alla ripresa lo stesso schiacciatore siciliano e Buchegger provano a ricomporre lo strappo (5-6), costringendo gli ospiti a chiamare a loro volta un time out. Dopo i consigli dell’allenatore emiliano Trento torna a giocare in maniera efficacia in fase di cambiopalla ma anche in quella di break point, costruendo un vantaggio sempre più consistente grazie a Kozamernik e Michieletto (6-9, 10-14 e 13-19). L’1-0 esterno arriva in fretta, già sul 15-25, perché i gialloblù non concedono nulla agli avversari e controllano bene anche Buchegger, l’unico che era riuscito a mettere a terra il pallone con una certa continuità nella prima parte del set. Un muro di Podrascanin su Randazzo chiude i conti.

    La musica non cambia nel secondo periodo; Kozamernik segna subito il solco (0-4) e Catania si rifugia immediatamente in un time out inserendo Bossi al posto di Tondo. Michieletto mura Buchegger per l’1-7 e poco dopo va a segno con l’ace su Randazzo che vale il più 7 (4-11). La Farmitalia è smarrita e non riesce a proporre alcun tipo di replica. Trento non allenta la tensione e continua ad andare a segno con regolarità a rete (9-15, attacco di Michieletto); Catania riesce a rialzare la testa solo nel finale (16-21), dopo che aveva subìto un altro strappo guidato da Sbertoli (due attacchi, un muro e un ace per il 13-21). Ci pensa Wout D’Heer, appena subentrato a Kozamernik, a togliere le castagne dal fuoco con un muro su Randazzo, poi è Lavia a garantire il 2-0 sul 20-25.

    Sul 4-8 del terzo set, il match è già definitivamente indirizzato: Soli ne approfitta per operare un po’ di turnover, inserendo anche Magalini al posto di Lavia dopo che D’Heer ha trovato posto sin dal via per Podrascanin. Rychlicki martella senza sosta (8-14 e 10-17), Catania non riesce più a replicare e cede per 17-25 con anche Acquarone in campo.

    Fabio Soli: “Abbiamo offerto una bella prestazione, mettendo in campo una buona pallavolo come ci eravamo ripromessi alla vigilia. Il risultato ottenuto è importante perché arrivato al termine di una partita che sapevamo potesse non essere semplice. Potevamo fare sicuramente meglio, ma è vero che venivamo da una settimana di intenso carico fisico e quindi sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto“.

    Peppe Bua: “Hanno forzato tanto il servizio e abbiamo avuto difficoltà con il side out così loro fin da subito hanno preso il largo e noi abbiamo dovuto sempre inseguire. Adesso però dobbiamo rimetterci a lavoro perché mercoledì ci aspetta una sfida diretta per la salvezza. Abbiamo sempre dato spettacolo e mercoledì lo potremo fare solo con l’aiuto del nostro pubblico. E’ ancora tutto aperto“.

    Paul Buchegger: “Mercoledì sarebbe bello giocare con un palazzetto pieno, quella contro Padova è una partita decisiva che dobbiamo e possiamo vincere per proiettarci alla salvezza. Chiedo ai nostri supporter di venire tutti al palazzetto, abbiamo bisogno di loro e la loro voce è quella che ci da una spinta in più e ci permette di giocare meglio e riuscire a vincere“.

    Farmitalia Catania-Itas Trentino 0-3 (15-25, 20-25, 17-25)Farmitalia Catania: Massari 4, Masulovic 5, Buchegger 18, Randazzo 6, Tondo 1, Orduna, Cavaccini (L); Baldi, Bossi 2, Basic 4. N.e. Pierri, Zappoli, Frumuselu e Santambrogio. All. Giuseppe Bua.Itas Trentino: Sbertoli 4, Lavia 6, Kozamernik 8, Rychlicki 15, Michieletto 12, Podrascanin 4, Sbertoli, Laurenzano (L); D’Heer 6, Pace (L), Magalini 2, Acquarone. N.e. Nelli, Cavuto, Berger. All. Fabio Soli.Arbitri: Saltalippi di Torgiano (Perugia) e Cerra di Bologna.Note: Durata set: 25’, 26’, 25’; tot 1h e 16’. 1.603 spettatori, incasso di 25.460. Farmitalia: 3 muri, 1 ace, 10 errori in battuta, 4 errori azione, 39% in attacco, 27% (16%) in ricezione. Itas Trentino: 12 muri, 5 ace, 8 errori in battuta, 5 errori azione, 49% in attacco, 40% (27%) in ricezione.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO