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    Formula 2, Théo Pourchaire è campione 2023

    Théo Pourchaire – Alfa Romeo F1 Team

    L’ultima gara della F2 andata in scena ad Abu Dhabi ha incoronato Théo Pourchaire campione di categoria. Il francese si è aggiudicato il titolo dopo un weekend tutt’altro che di primo pelo, tanto che la lotta con il rivale Frederik Vesti è rimasta aperta fino all’ultima bandiera a scacchi della stagione. Pourchaire è riuscito ad imporsi al terzo anno nella categoria, dopo una stagione in cui la costanza è risultata essere l’aspetto decisivo.
    Nonostante il solido vantaggio con cui il ventenne della Sauber Academy si presentava ad Abu Dhabi, la lotta con Frederik Vesti è rimasta aperta fino agli sgoccioli. Il francese aveva faticato sin dal venerdì, quando nelle qualifiche non era andato oltre la quattordicesima casella in griglia. A rendere il tutto più frizzante, la vittoria di Vesti nella sprint race del sabato. Al danese della Prema non è bastato il terzo posto agguantato sul finale, per colmare i 16 punti di gap che lo separavano da Pourchaire alla vigilia dell’ultima corsa.
    Pourchaire è stato autore di una gara non senza brivido, visto che è persino stato protagonista di battaglie non necessarie in ottica campionato. Prima con Vesti e poi con Maini, il francese non si è tirato indietro dall’affondare rischiose staccate. Il pianto liberatorio dopo il traguardo la dice lunga su quanto l’aspetto tensivo si sia fatto sentire nell’ultimo weekend della stagione. Pourchaire regala così anche il titolo a squadre alla ART Grand Prix, ai danni della Prema, anche grazie al contributo di Victor Martins, secondo nella feature race alle spalle del vincitore Jack Doohan.
    Per Théo Pourchaire non è certamente stata una stagione in grande spolvero, visto che l’unica vittoria è arrivata nella feature race del weekend di apertura in Bahrain. Ciò aumenta l’amarezza di Frederik Vesti che di successi ne ha ottenuti sei. Per il danese una vittoria solo morale, figlia di un campionato ben gestito nella prima parte, ma che è scivolato dalle mani nella seconda, anche causa di eventi come lo sfortunato ritiro di Zandvoort, dopo un errato fissaggio delle gomme al pit stop. Ritiro arrivato anche nell’ultima gara a Monza prima della sosta.

    Dal canto suo Pourchaire vede la fotografia di una stagione in cui la massimizzazione dei risultati ha avuto la meglio. L’esperienza maturata nei tre anni all’interno della categoria propedeutica di maggior livello, ha permesso al francese di amministrare con più prontezza le fasi più delicate del campionato. La sensazione è che il treno della Formula 1 possa essere già passato, ma ciò non toglie la grinta e la soddisfazione per aver agguantato un titolo atteso da parecchio tempo. “Sono felicissimo e stanchissimo. E’ stato un weekend difficile sin dalle prove libere, ho fatto fatica in qualifica e sono partito dalla quattordicesima posizione. Volevo davvero questo titolo, sono contento anche per il team che ha vinto il campionato. Quando ho perso la F3 avevo il cuore spezzato, ma ora sono campione F2. Non so cosa farò l’anno prossimo, ma darò il massimo per avere prima o poi la mia chance in F1.” LEGGI TUTTO

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    FDA, Bearman in pista con la Haas nelle FP1 in Messico e ad Abu Dhabi. Annunci anche in casa McLaren

    E’ una giornata ricca di annunci sul fronte delle categorie minori e della scalata verso la Formula 1. La notizia di maggior rilievo riguarda la Ferrari Driver Academy, con Oliver Bearman che scenderà in pista nelle FP1 in Messico e ad Abu Dhabi a bordo della Haas. Ufficiale anche l’entrata del neocampione di Formula 3 Gabriel Bortoleto, nel programma giovani della McLaren.
    Oliver Bearman, classe 2005, in questa stagione si è reso protagonista di un buon campionato di Formula 2 con il team Prema. L’inglese della FDA proveniva da una grande stagione in F3 chiusa al terzo posto, in cui il titolo era sfumato per soli sette punti. Nel 2023 ha finora ottenuto quattro vittorie, due delle quali conseguite nel weekend perfetto disputato in quel di Baku. Bearman è salito sul gradino più alto del podio anche nella seconda gara di Monza, l’ultima prima della lunga pausa che precede l’ultimo round della stagione ad Abu Dhabi.
    Il pilota dell’Academy del Cavallino, attualmente sesto nella classifica F2, ha già mostrato velocità e talento, candidandosi fermamente per la vittoria del titolo nella stagione 2024. Intanto per lui inizia la preparazione in vista del weekend di Città del Messico, in cui salirà per la prima volta su una Formula 1, nella prima sessione di libere, al volante della Haas.

    Un sogno che si realizza per il diciottenne inglese. “Non vedo l’ora che cominci questa avventura, sono felicissimo di poter guidare per Haas F1 Team a Città del Messico e ad Abu Dhabi. Riuscire ad arrivare in Formula 1 è il mio sogno fin da quando correvo in go-kart e avere la possibilità di debuttare su una monoposto della massima categoria è davvero speciale. Ringrazio la squadra per avermi offerto questa opportunità e Ferrari per averlo reso possibile”. Oliver Bearman sarà già presente questo fine settimana in Qatar all’interno del box della Haas, per iniziare a familiarizzare con le dinamiche del team.
    Non si tratta dell’unico annuncio di giornata, perché la McLaren ha ufficializzato l’entrata di Gabriel Bortoleto nel proprio programma giovani. Il brasiliano classe 2004 ha conquistato poco più di un mese fa il titolo in Formula 3 dopo una stagione quasi impeccabile. Una caratteristica che ha reso vincente il suo 2023 è stata la costanza messa in pista nell’arco di tutta la stagione. Il pilota della Trident ha infatti chiuso in top ten in ben 15 delle 18 gare stagionali.
    Emanuele Pirro, responsabile del programma giovani della McLaren, ha accolto così il brasiliano: “lo conosco bene sin dagli inizi della sua carriera, possiede tutto ciò che è necessario per diventare una stella. Si sposa molto bene con la visione del team McLaren. Non vedo l’ora di lavorare con Gabriel e aiutarlo a crescere nella sua carriera nel motorsport.” Gratitudine ricambiata anche dallo stesso Bortoleto. “Sono grato a Emanuele e alla McLaren. Ho già visitato il McLaren Technology Centre per incontrare il team ed è stata un’esperienza davvero incredibile. Non vedo l’ora di continuare a lavorare sulla mia crescita al fianco di una grande squadra”. LEGGI TUTTO

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    Formula 2, Il talentuoso Oscar Piastri conquista il titolo

    Si era presentato ad Abu Dhabi con il compito di mettere la firma ad un campionato disputato da mattatore assoluto. Oscar Piastri lo ha fatto nella maniera che gli riesce meglio, in grande stile. Dopo la lunga sosta, in Arabia Saudita si era reso protagonista dello scatto decisivo, conquistando la pole position e due vittorie […] LEGGI TUTTO

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    A Jeddah ritorna la Formula 2: dove eravamo rimasti?

    Sono passati più di due mesi dall’ultima volta che la Formula 2 è scesa in pista. Quello che si disputerà nella doppietta in medio oriente sarà un vero e proprio mini campionato. La lunga sosta, che ha il sapore di una pausa invernale, lascia diverse incognite legate al rendimento dei piloti. Torneranno infatti ad assaggiare […] LEGGI TUTTO

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    Piloti, Gran Premi e tutte le novità del mondiale 2021 di Formula 2

    Con la presentazione della nuova Ferrari prevista per mercoledì 10 marzo, si entrerà maggiormente nel vivo del campionato mondiale di Formula 1 2021. Quest’ultimo, con 23 gare in calendario, sarà il più lungo dell’intera storia del Circus.
    E sempre a proposito della maggior categoria automobilistica, negli ultimi anni sono emersi o hanno fatto il loro esordio molti piloti provenienti dalla Formula 2 (ex GP2 Series), ossia la categoria cadetta per eccellenza dove si formano e combattono i campioni di domani.
    Anche in questo caso, tutto è pronto per la stagione 2021, ricchissima di novità non solo per quanto concerne piloti, ma anche nel regolamento.
    Ecco dunque chi correrà in occasione dell’imminente mondiale, e quali saranno i team impegnati nelle prove previste nel nuovo format del weekend di gara.
    I PILOTI
    La Formula 2, come accennato, è la categoria in cui si formano e si mettono in luce i futuri protagonisti della F1. La stagione 2021, in questo senso, non sarà da meno: il campione in carica Mick Schumacher sarà infatti impegnato nel suo esordio in Formula 1, così come il suo compagno di squadra in Haas Nikita Mazepin, anch’egli proveniente dalla F2. Lo stesso discorso vale anche per il nipponico Yuki Tsunoda, con quest’ultimo che però ricoprirà il ruolo di sostituto di Daniil Kvyat in Alpha Tauri.
    Diversa sorte, invece, per gli ormai ex piloti della categoria che rispondono al nome di Giuliano Alesi (figlio di Jean), Pedro Piquet (figlio di Nelson), Callum Ilott e Jack Aitken: questi quattro, tutti alle prese con difficoltà di natura economica, non parteciperanno al mondiale 2021. Chi non sarà presente in griglia di partenza sarà anche l’indonesiano Sean Gelael, in quanto, come prevede il regolamento, non è consentito ad un pilota di F2 di correre per sei stagioni consecutive.
    Discorso diverso invece per gli esordienti in Formula 2, a cominciare dall’australiano di origini italiane Oscar Piastri: il campione in carica di Formula 3 affronterà infatti il campionato al volante dell’italianissima Prema Racing in coppia con il russo Robert Shwartzman, riconfermato dallo stesso team.Molto attiva, ancora una volta, l’Academy Red Bull, che per il 2021 porta all’esordio in F2 altri due piloti dal calibro di Lirim Zendeli, tedesco di origini albanesi, e Liam Lawson, di nazionalità neozelandese. Essi correranno rispettivamente nella MP Motorsport e nella Hitech.Da seguire con particolare attenzione la coppia di piloti scelta dal team tedesco HWA Racelab, che farà esordire in F2 ben due italiani, gli unici a rappresentare il nostro Paese: Alessio Deledda, nato a Roma e che dividerà il suo impegno anche in Formula 3, e Matteo Nannini, nipote di Alessandro.Anche la Campos punta su un pilota esordiente da affiancare allo svizzero Ralph Boschung: si tratta del brasiliano Gianluca Petecof, campione in carica della Formula Regionale Europea.Il capitolo rookie si conclude infine con il tedesco David Beckmann, nuovo pilota della Charouz Racing System, e con l’olandese Bent Viscaal, compagno di squadra di Marino Sato nel secondo team italiano: la Trident.
    Ecco l’elenco completo dei team (tutti confermati per questa stagione e fino al 2023 compreso) e dei rispettivi piloti impegnati nel mondiale 2021:

    TEAM PILOTI
    Prema Racing (ITA) – Robert Schwartzman (RUS) ; Oscar Piastri (AUS)
    UI-Virtuosi – Guanyu Zhou (CIN) ; Felipe Drugovich (BRA)
    Carlin – Dan Ticktum (GB) ; Jehan Daruvala (IND)
    Hitech – Liam Lawson (NZL) ; Juri Vips (EST)
    ART Grand Prix – Christian Lundgaard (DAN) ; Theo Pourchaire (FRA)
    MP Motorsport – Lirim Zendeli (GER)
    Charouz Racing System – David Beckmann (GER) ; Guilherme Samaia (BRA)
    DAMS – Roy Nissany (ISR) ; Marcus Armstrong (NZL)
    Campos – Gianluca Petecof (BRA) ; Ralph Boschung (SVI)
    HWA Racelab – Alessio Deledda (ITA) ; Matteo Nannini (ITA)
    Trident (ITA) – Bent Viscaal (NL) ; Marino Sato (GIA)

    IL CALENDARIO E LE MODIFICHE AL REGOLAMENTO SPORTIVO
    Come avvenuto nelle precedenti stagioni, la Formula 2 disputerà le proprie gare prima della partenza della Formula 1. Contrariamente a quanto accaduto fino alla scorsa stagione, non ci sarà più la Formula 3 a disputare le proprie prove nello stesso weekend della F2. Per contenere i costi dovuti alla crisi scaturita dalla pandemia Covid-19, le due categorie si alterneranno di weekend in weekend, insieme alla confermata Porsche Supercup ed alla novità assoluta della W Series, campionato interamente femminile che prende il via ufficialmente quest’anno.
    L’altra novità di rilievo consisterà nello svolgimento delle stesse prove, che saranno caratterizzate non più da due gare ma da ben tre: due Sprint Race da 45 minuti al sabato (Gara 1 e Gara 2) più una Feature Race la domenica (Gara 3), con sosta obbligatoria. In questo modo, le qualifiche del venerdì stabiliranno la griglia di partenza di Gara 3, con i primi dieci qualificati che saranno invertiti per la griglia di Gara 1 ed i primi 10 classificati di quest’ultima che verranno infine invertiti sulla griglia di Gara 2.
    A seguire le prove del Campionato Mondiale di Formula 2 2021.

    GRAN PREMIO CIRCUITO
    1 – Gran Premio del Bahrein ; Sakhir
    2 – Gran Premio di Monaco ; Montecarlo
    3 – Gran Premio dell’Azerbaigian ; Baku
    4 – Gran Premio di Gran Bretagna ; Silverstone
    5 – Gran Premio d’Italia ; Monza
    6 – Gran Premio di Russia ; Sochi
    7 – Gran Premio dell’Arabia Saudita ; Jeddah
    8 – Gran Premio di Abu Dhabi ; Yas Marina LEGGI TUTTO

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    F1, La ”maledizione” dei vincitori della Formula 2

    La “Mick Schumacher mania” è già iniziata. Il figlio d’arte, come noto, disputerà quest’anno la sua prima stagione in Formula 1, in seno all’Haas F1 Team. Un traguardo importantissimo, ideale prosieguo della carriera del padre. A 30 anni di distanza dal debutto in F1 di Michael Schumacher, ecco l’approdo in F1 di Mick.
    Mick Schumacher si presenta in F1 da vincitore del 2020 FIA Formula 2 Championship (nel 2018 vinceva l’ultima edizione del FIA Formula 3 European Championship). Il pilota del Prema Racing ha totalizzato 215 punti, 14 in più dell’inglese Callum Ilott, alfiere dell’UNI-Virtuosi Racing. Schumacher è stato protagonista di una stagione regolare e accorta. Nell’economia del campionato, infatti, hanno pesato i due ritiri di Ilott contro il solo ritiro di Schumacher in quel del Red Bull Ring (Gara 2). Due le vittorie conquistate da Schumacher (Gara 1 Monza, Gara 1 Sochi), tre quelle ottenute da Ilott.
    Il Mondiale di F1 2021 vedrà il debutto di altri due piloti provenienti dalla Formula 2: il giapponese Yuki Tsunoda ed il russo Nikita Mazepin. Il primo sarà al volante della Alpha Tauri AT02, il secondo vestirà i panni di compagno di scuderia di Schumacher alla Haas. Entrambi molto veloci, hanno costantemente occupato le vette della classifica del 2020 FIA Formula 2 Championship. Tsunoda (Carlin Motorsport) ha chiuso il campionato in terza posizione (200 punti, 3 vittorie), Mazepin (Hitech Grand Prix) è andato ad occupare la quinta posizione finale (164 punti, 2 vittorie).
    Da molti, Mick Schumacher è indicato quale futuro campione del mondo di F1. Un ennesimo “predestinato”. Una valutazione, allo stato attuale delle cose, alquanto frettolosa, frutto solo ed esclusivamente di un cognome “ingombrante” e di essere a libro paga Ferrari.
    Non è tutto. Schumacher deve fare i conti con una autentica “maledizione”: chi ha trionfato in Formula 2 (e successivamente in Formula 3000) non ha mai vinto il Mondiale di F1. Sino ad adesso…
    Lewis Hamilton e Nico Rosberg: sono loro i soli piloti ad aver vinto sia la serie cadetta (denominata, dal 2005 al 2016, FIA GP2) sia il titolo Piloti di F1. Rosberg trionfa nel 2005, Hamilton nel 2006. Due eccezioni che, appunto, confermano la regola.
    Nemmeno le tante serie susseguitesi e accavallatesi tra la fine degli Anni ’90 ed il 2017 (ci riferiamo alle molteplici serie di F3000, AutoGP e World Series by Nissan/Formula Renault 3.5/World Series Formula V8) hanno spezzato la maledizione.
    E nemmeno la vittoria di Fernando Alonso nell’Euro Open MoviStar by Nissan (1999) può considerarsi “valida”, giacché la serie non era realmente cadetta alla F1. Nel 2000, infatti, Alonso partecipa all’International Formula 3000 al volante della Lola B99/50-Zytek del Team Astromega, giungendo 4°.
    Anche gli ottimi campionati giapponesi susseguitesi dal 1973 (Formula 2000, Formula 2, Formula 3000, Formula Nippon, Super Formula), sebbene abbiano partorito eccellenti piloti, non hanno mai — per così dire — concesso il bis. Il vincitore di queste serie, infatti, non ha mai conquistato il titolo Piloti di F1.
    La Formula 2 vanta un passato a dir poco glorioso. Sono vetture Formula 2, in assenza di sufficienti vetture F1, a contendersi il titolo Mondiale Piloti nel biennio 1952-1953. Sono anni in cui la Ferrari 500 ed Alberto Ascari trionfano a mani basse.
    Nel 1967, viene ufficialmente istituito il Campionato Europeo di Formula 2. Dal 1967 al 1971, le monoposto debbono essere azionate da motori aspirati derivati dalla serie (almeno 500 esemplari costruiti nell’ultimo anno), frazionamento massimo fissato a 6 cilindri e di cilindrata compresa tra 1300 cc e 1600 cc.
    Nel 1972, la cilindrata dei motori sale sino a 2000 cc e gli esemplari realizzati debbono toccare almeno quota 1000, per poi scendere a 100 dal 1973 al 1975. Dal 1976 al 1984, sono ammessi anche motori “pure racing”, ossia non derivati dalla serie, ma sempre aspirati di 2000 cc e massimo 6 cilindri.
    Il primo campione europeo di Formula 2 è Jackie Ickx, al volante delle Matra MS5 e MS7, gestite dal Matra International di Ken Tyrrell e spinte dal 4 cilindri in linea Ford-Cosworth FVA.
    Campionati accesi, circuiti di prim’ordine, una varietà tecnica non seconda a quella riscontrabile nella allora F1, un irresistibile mix di team privati ed ufficiali (i medesimi impegnati in F1), scuderie che poi entreranno in F1, piloti tanto poliedrici quanto talentuosi.
    Al pilota belga succedono Jean-Pierre Beltoise (1968, Matra MS7-Cosworth FVA, Matra Sports), Johnny Servoz-Gavin (1969, Matra MS7-Cosworth FVA, Matra International), Clay Regazzoni (1970, Tecno 69 e 70-Cosworth FVA, Tecno Racing Team), Ronnie Peterson (1971, March 712M-Cosworth FVA, Smog/March Engineering), Mike Hailwood (1972, Surtees TS10-Cosworth FVA, Team Surtees; nello stesso anno, Niki Lauda vince il John Player British Formula 2 Championship ed Emerson Fittipaldi il Torneio Internacional de Formula 2 do Brasil), Jean-Pierre Jarier (1973, March 732-BMW, March Engineering), Patrick Depailler (1974, March 742-BMW, March Engineering), Jacques Laffite (1975, Martini Mk 16-BMW, Écurie Elf Ambrozium), Jean-Pierre Jabouille (1976, Elf/Alpine 2J-Renault, Equipe Elf), René Arnoux (1977, Martini Mk 22-Renault, Écurie Renault Elf), Bruno Giacomelli (1978, March 782-BMW, March Racing), Marc Surer (1979, March 792-BMW, Polifac BMW Junior Team), Brian Henton (1980, Toleman TG280/280B-Hart, BP/Toleman Group Motorsport), Geoff Lees (1981, Ralt RH6-Honda, Ralt Racing Ltd), Corrado Fabi (1982, March 822-BMW, March Racing Ltd), Jonathan Palmer (1983, Ralt RH6-Honda, Ralt Racing Ltd), Mike Thackwell (1984, Ralt RH6-Honda/Mugen, Ralt Racing Ltd).
    Il neozelandese Mike Thackwell, dunque, è l’ultimo campione europeo di Formula 2 “dell’età dell’oro”. Nel 1985, è introdotto il Campionato Europeo (poi divenuto Internazionale) di Formula 3000. Altro nome, stessa gloria.
    Christian Danner (March 85B-Cosworth, BS Automotive) inaugura l’albo d’oro dei vincitori. Al tedesco succederanno Ivan Capelli (1986, March 86B-Cosworth, Genoa Racing), Stefano Modena (1987, March 87B-Cosworth, Onyx Racing), Roberto Moreno (1988, Reynard 88D-Cosworth, Bromley Motorsport), Jean Alesi (1989, Reynard 89D-Mugen, Eddie Jordan Racing), Érik Comas (1990, Lola T90/50-Mugen, DAMS), Christian Fittipaldi (1991, Reynard 91D-Mugen, Pacific Racing), Luca Badoer (1992, Reynard 92D-Cosworth, Crypton Engineering), Olivier Panis (1993, Reynard 93D-Cosworth, DAMS), Jean-Christophe Boullion (1994, Reynard 94D-Cosworth, DAMS), Vincenzo Sospiri (1995, Reynard 95D-Cosworth, Super Nova Racing).
    Nel 1996, la Formula 3000 sposa il monomarca: è l’inizio della fine. Tra il 1996 ed il 2004 si succedono i telai Lola T96/50, T99/50 e B02/50, tutti azionati da V8 Zytek aspirati. Ad eccezione di Jörg Müller, Bruno Junqueira e Björn Wirdheim (terzo pilota Jordan e Jaguar tra il 2003 ed il 2004), gli altri vincitori di F3000 vantano GP all’attivo in F1. Si tratta di Ricardo Zonta, Juan Pablo Montoya, Nick Heidfeld, Justin Wilson, Sébastien Bourdais, Vitantonio Liuzzi.
    Formula 2 e F3000, dunque, hanno partorito autentici campioni, molti dei quali hanno brillato in F1 (e in altre categorie), vinto dei GP. conquistato podi e apprezzamenti. Altri, invece, avrebbero potuto brillare anche in F1 se solo avessero avuto tra le mani vetture più competitive e qualche opportunità in più…
    A questo campionato principale si affiancano altre serie di Formula 3000: Italian Formula 3000, Euro Formula 3000, Euroseries 3000, AutoGP. Campionati monomarca (come moderna, detestabile tradizione vuole…), che si accavallano gli uni sugli altri. Serie sovente di scarsa qualità sportiva. Tra i vincitori di questi campionati, spiccano due nomi su tutti: Felipe Massa (vincitore dell’Euro Formula 3000 del 2001) e Romain Grosjean (campione AutoGP 2010).
    La GP2 si issa, dal 2005 al 2016, quale principale serie cadetta alla F1. Ennesimo monomarca Dallara “monotutto”, tecnicamente soporifero. La serie si riscatta, però, sotto il profilo dei piloti. Rosberg, Hamilton, ma anche Nico Hülkenberg (2009), Pastor Maldonado (2010), Romain Grosjean (2011), Pierre Gasly (2016). Gli altri vincitori della serie sono Timo Glock (2007), Giorgio Pantano (2008), Davide Valsecchi (2012), Fabio Leimer (2013), Jolyon Palmer (2014), Stoffel Vandoorne (2015).
    Due i piloti italiani campioni: Pantano e Valsecchi, entrambi persi per strada.
    Il recente passato parla di una Formula 2 di nuovo in scena. Un nuovo monomarca, nuove Dallara, un nuovo “monotutto” ma fucina di giovani talenti. Nel 2017, ad imporsi è Charles Leclerc, l’anno dopo è la volta di George Russell. Nel 2019 è il turno di Nyck de Vries (bel talento ormai lontano dalla F1), a precedere il già ampiamente citato Mick Schumacher.
    Leclerc, Russell, Schumacher: “predestinati” con una “maledizione” sulle spalle. Sapranno spezzarla?
    Con il seguente link, crediamo di farvi cosa gradita. Potrete vedere, infatti, il XXXVI Marlboro Daily Express International Tropy 1984 (Silverstone), corsa inaugurale dello European Championship for F2 Drivers di quell’anno. È il 1 aprile 1984: sono previsti 47 giri per un totale di 221,746 km (circuito di 4718 m). La pole-position è firmata da Roberto Moreno in 1’14”.82, su Ralt RH6-Honda/Mugen (Ralt Racing Ltd). Completa la prima fila l’altra Ralt ufficiale, quella del futuro campione Mike Thackwell.
    I due alfieri del Ralt Racing Ltd, costruttore facente capo all’ex progettista Brabham Ron Tauranac, daranno vita ad una corsa appassionante, memorabile, epica. Il commento della gara è affidato al leggendario Murray Walker. Buona visione… LEGGI TUTTO

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    Mick Schumacher e Nikita Mazepin: insieme dai go-kart alla Formula 1

    Nel 2021 Mick Schumacher e Nikita Mazepin debutteranno insieme in Formula 1 con il team Haas. Per i due coetanei, entrambi nati a marzo del 1999, sarà dunque la prima stagione nella categoria regina del motorsport, ma non la prima da compagni di squadra. Difatti, il tedesco e il russo indossavano la stessa tuta anche quando correvano con i go-kart.
    Schumacher e Mazepin iniziarono a correre con gli stessi colori nel 2013, nella categoria KF-Junior, entrambi alfieri della Tony Kart, storico team bresciano. I due giovani faticarono nel campionato europeo, ma dimostrarono di essere competitivi nelle gare internazionali della WSK. Il loro primo confronto ravvicinato avvenne proprio nel campionato WSK Euro Series, composto da quattro gare. Su 100 partecipanti, il russo concluse in 18esima posizione, con un solo punto di vantaggio sul tedesco appena dietro.
    Nel 2014 Schumacher e Mazepin continuarono a essere compagni di squadra, ma in due categorie differenti. Mentre il tedesco rimase nella KF-Junior, il russo passò alla categoria successiva, la KF. Per entrambi fu la loro stagione migliore e l’ultima nei go-kart. Mick si laureò vicecampione europeo e vicecampione del mondo, dimostrando un notevole miglioramento rispetto all’anno precedente. Nikita arrivò secondo nel campionato del mondo, dietro a Lando Norris, con un’ottima prestazione al suo esordio nella classe regina del karting monomarcia. Dunque, i due giovani festeggiarono insieme il traguardo più importante delle loro rispettive carriere, lo stesso giorno di settembre, sulla stessa pista di Essay, sotto la stessa tenda della Tony Kart.

    Schumacher e Mazepin non potevano ancora immaginare che poco più di sei anni dopo si sarebbero ritrovati a esordire in Formula 1 ancora insieme, ancora compagni di squadra. Entrambi debuttarono in monoposto nel 2015, ma per le prime annate seguirono percorsi diversi. I due coetanei si ritrovarono a correre l’uno contro l’altro nel 2017, nella Formula 3 europea. Il russo, alla sua seconda stagione, concluse il campionato in 10ima posizione, mentre il tedesco, alla sua prima, terminò 12esimo, per poi vincere l’anno dopo. I due giovani piloti si incontrarono nuovamente nel 2019, in Formula 2, arrivando insieme alle porte dell’olimpo del motorsport. In due anni nella categoria propedeutica alla Formula 1, Mick ha sempre avuto la meglio su Nikita.
    Schumacher approda alla Formula 1 da campione della Formula 2, mentre Mazepin ha concluso lo stesso campionato in sesta posizione. Va precisato che anche Nikita è stato in lizza per il titolo, ottenendo due vittorie, proprio come il tedesco, e cinque podi, contro i dieci di Mick. Indubbiamente si riversano più aspettative sul figlio del sette volte campione del mondo Michael Schumacher, anche perché arriva nella categoria regina supportato dalla Ferrari Driver Academy, atteso da moltissimi tifosi e con un “curriculum” più vincente. Tuttavia, anche il russo non è da sottovalutare perché ha dimostrato di essere veloce, anche se probabilmente meno maturo e meno costante del tedesco.
    Dalla stessa tenda nei go-kart allo stesso box in Formula 1, Schumacher e Mazepin sono altri due talenti che scalano insieme dalla scuola all’università del motorsport. Sarà quindi interessante vedere chi si adatterà più rapidamente, chi sarà più forte, come collaboreranno i due giovani piloti e che equilibri si formeranno all’interno della Haas. Sarà anche curioso verificare l’andamento del team statunitense, che dopo la peggior stagione della sua storia si troverà per la prima volta con due rookie, i quali rimpiazzeranno due piloti esperti come Romain Grosjean e Kevin Magnussen.
    Noi di Circus F1 vi terremo, come sempre, aggiornati anche su questo. Rimanete collegati! LEGGI TUTTO

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    F2, Gli orari TV per seguire in diretta le due ultime gare di Sakhir

    Gli orari TV per seguire in diretta su Sky Sport F1 le due gare di Sakhir che saranno decisive per l’assegnazione del titolo F2.

    GP Bahrain: la F2 in diretta su Sky Sport F1 (canale 207)
    Sabato 5 dicembreOre 13.05: Feature Race
    Domenica 6 dicembreOre 13.55: Sprint Race
    La classifica piloti è guidata da Mick Schumacher con 2’5 punti che precede Callum Ilott (191) e Nikita Mazepin (162). Seguono Robert Shwartzman (159) e Yuki Tsunoda (157).
    Nell’ultimo fine settimana in Bahrain la F2 scenderà in pista con le due gare, come da regolamento, la Feature Race il sabato e la Sprint Race la domenica. I punteggi, a differenza della Formula 1, saranno assegnati nel seguente modo:– Le qualifiche assegnerà 4 punti al pole man;– Nella Feature Race (Gara 1) saranno assegnati punti ai primi 10, con analogo punteggio della F1: 25 punti al 1° e poi nell’ordine 18, 15, 12, 10, 8, 6 ,4, 2, 1.– Nella Sprint Race (Gara 2) saranno assegnati punti ai primi 8: 15 punti al 1° e poi nell’ordine 12,10, 8, 6, 4, 2, 1.– Il giro veloce, sia nella Feature che nella Sprint Race assegnerà due punti LEGGI TUTTO