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    F1, Vettel: “Impossibile avere problemi con Raikkonen”

    ROMA – Continuano a rincorrersi gli attestati di stima nei confronti di Kimi Raikkonen, giunto a due gran premi dalla fine della sua carriera. Questa volta a tessere le lodi del campione del mondo 2007 è il suo ex compagno in Ferrari Sebastian Vettel. “Credo che sia l’unico pilota sempre rimasto coerente e identico nei comportamenti da quando lo conosco, in tutto il mondo della F1 – ha sottolineato il campione tedesco a GPFans – quando ho esordito in F1 era il mio punto di riferimento e la sua accoglienza è stata splendida. Il nostro era un bel rapporto già prima del nostro quadriennio insieme in Ferrari dal 2015 al 2018”.
    “Una grande persona”
    Il quattro volte campione del mondo insiste sulle grandi qualità umane di Raikkonen. “Non credo che qualcuno possa avere un problema o una discussione con Kimi. Se litighi con lui, il problema sei sicuramente tu perché è una grande persona. Sono sicuro che rimarremo in contatto e gli auguro tutto il meglio possibile; mi mancherà anche il suo silenzio, ma il tempo passa e prima o poi il momento del ritiro arriva per tutti”, ha concluso il pilota Aston Martin. LEGGI TUTTO

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    F1, Mazepin: “Io privilegiato? Mio padre era povero, sono qui per merito”

    ROMA – “La Formula 1 è uno sport per ricchi, in parte è vero, ma sono i poveri i veri appassionati”. Queste parole di Niki Lauda si rispecchiano in quelle di Nikita Mazepin che, in un’intervista alla rivista olandese “Formule 1”, racconta la storia della propria famiglia e risponde a chi gli dà del “privilegiato”. “Non voglio fare il falso e né essere condizionato dai giudizi degli altri. Sono qui perché me lo merito e lascerò il Motorsport solo quando perderò la passione”, queste le sue parole. Il pilota della Haas poi aggiunge: “In pochissimi sanno che quando ero bambino la mia famiglia era ancora povera, come povero lo era mio padre. Tant’è che sua madre, per fagli un regalo di compleanno, ha dovuto aspettare due anni”.
    Il regalo di papà Dmitry
    Tempi lontani questi per la famiglia Mazepin, che nel frattempo si è arricchita in Russia grazie ai fertilizzanti, cha hanno portato la Uralkali a fatturare miliardi e a permettersi di finanziare proprio la Haas. Il padre di Nikita, Dmitry Mazepin, ha anche regalato a suo figlio un telaio nuovo di zecca: “Abbiamo risolto un problema serio – ha detto Mazepin senior in un’intervista alla rete russa “Match TV” -. Nel 2021 un telaio è andato distrutto dopo un brutto incidente. Quello nuovo era destinato a Mick Schumacher e Nikita girava con quello vecchio, dando risultati diversi nei tempi. Però poi con il team abbiamo stretto un patto e ho dato il telaio nuovo a mio figlio”. Dmitry Mazepin non nasconde però le sue ambizioni per il futuro: “In passato abbiamo cercato di acquistare una scuderia (Force India nel 2018, ndr), ma il discorso non è chiuso e Nikita non c’entra niente. Vogliamo essere rappresentati in tutti i campionati, poi la ciliegina sulla torta sarebbe un posto in Formula 1. Vedremo nel 2022”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Jean Todt su Senna: “Mai stato alla Ferrari per i contratti di Alesi e Berger”

    ROMA – Uno dei più grandi piloti a non aver mai corso con la Rossa resterà per sempre Ayrton Senna. Il compianto campione brasiliano però era stato vicino all’approdo in Ferrari ai tempi dell’arrivo di Jean Todt a Maranello. “Poche settimane dopo il mio arrivo incontrai Ayrton Senna durante il weekend di Monza, nell’hotel in cui alloggiavamo e gli ho offerto la possibilità di passare alla Ferrari nel 1995, ma lui chiedeva di anticipare di un anno. Noi avevamo già sotto contratto, Jean Alesi e Gerhard Berger e quindi non potevamo soddisfare la sua richiesta. Ayrton tuttavia non si arrese – ha spiegato Todt a beIN Sports – dicendomi che in Formula 1 i contratti non contavano, ma io gli risposi che per me un contratto va rispettato. La nostra offerta era per il 1995, ma purtroppo sappiamo cosa è successo“.
    “Volevo un top”
    Per Todt era fondamentale l’ingaggio di un pilota vincente per riportare al vertice la Ferrari. “Volevo un top driver, perché quando sono arrivato in Ferrari, i responsabili del telaio dicevano che non si vinceva per colpa del motore, per altri componenti deella squadra il problema era proprio il telaio, e per altri ancora la responsabilità era dei piloti. Così ho pensato di eliminare una variabile: se prendiamo il miglior pilota del mondo, o almeno un pilota che ha già vinto un mondiale avremo una scusa in meno. Con Senna in squadra nessuno avrebbe potuto puntare il dito contro il pilota e fu proprio per questo motivo che dopo abbiamo preso Michael”, ha concluso il francese. LEGGI TUTTO

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    F1, Jean Todt rivela un aneddoto su Senna: “Non arrivò in Ferrari per i contratti di Alesi e Berger”

    ROMA – Ayrton Senna fu molto vicino all’approdo in Ferrari. Questo afferma Jean Todt, che ha rivelato come abbia contattato il compianto pilota brasiliano appena arrivato a Maranello. “Poche settimane dopo il mio arrivo incontrai Ayrton Senna durante il weekend di Monza, nell’hotel in cui alloggiavamo e gli ho offerto la possibilità di passare alla Ferrari nel 1995, ma lui chiedeva di anticipare di un anno. Noi avevamo già sotto contratto, Jean Alesi e Gerhard Berger e quindi non potevamo soddisfare la sua richiesta. Ayrton tuttavia non si arrese – ha affermato il francese a beIN Sports – dicendomi che in Formula 1 i contratti non contavano, ma io gli risposi che per me un contratto va rispettato. La nostra offerta era per il 1995, ma purtroppo sappiamo cosa è successo“.
    “Volevo un campione”
    Il primo passo da compiere per riportare la Rossa alla vittoria era l’ingaggio di un pilota di assoluto livello. “Volevo un top driver, perché quando sono arrivato in Ferrari, i responsabili del telaio dicevano che non si vinceva per colpa del motore, per altri componenti deella squadra il problema era proprio il telaio, e per altri ancora la responsabilità era dei piloti. Così ho pensato di eliminare una variabile: se prendiamo il miglior pilota del mondo, o almeno un pilota che ha già vinto un mondiale avremo una scusa in meno. Con Senna in squadra nessuno avrebbe potuto puntare il dito contro il pilota e fu proprio per questo motivo che dopo abbiamo preso Michael”, ha concluso Todt. LEGGI TUTTO

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    Sir Frank Williams: un’icona diventata leggenda

    Protagonista indiscussa dal 1980 sino al 1997, la scuderia che porta il suo nome ha scritto numerose e gloriose pagine nella storia di questo sport; non è un caso che ad oggi la scomparsa del suo fondatore lasci sgomenti tutti coloro che fanno parte del Circus della Formula1, a prescindere dal team che si supporta. […] LEGGI TUTTO

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    F1: Grosjean “festeggia” un anno dall'incidente in Bahrain con una torta

    ROMA – E’ passato un anno dal bruttissimo incidente che aveva coinvolto Romain Grosjean durante il Gran Premio del Bahrain di Formula 1. Il pilota ginevrino, dopo un violentissimo schianto a 67G, aveva visto le fiamme avvolgere la sua monoposto. In quel momento, l’intero paddock era in silenzione con il fiato sospeso, con una paura che entrava sempre di più nella mente di colleghi, appassionati e addetti ai lavori. Alla fine, Grosjean era riuscito a uscire dalla vettura con gravi danni, ma senza che accadesse il peggio.
    Il post di Grosjean
    Non sono certo belli i ricordi di quel giorno per Grosjean, ma, come sottolineato più volte dallo stesso pilota, quel giorno avrebbe rischiato di essere molto più tragico di quanto non lo sia stato. Ecco perché, a un anno dall’incidente, l’ex pilota della Haas ha voluto postare sui social una foto con una fetta di torta, quasi a voler festeggiare il compleanno del brutto evento. LEGGI TUTTO

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    F1: Grosjean e la torta per l'anniversario dell'incidente in Bahrain

    ROMA – Risale a un anno fa l’incidente del Gran Premio del Bahrain di Formula 1, che aveva visto coinvolto Romain Grosjean. Il pilota ginevrino, dopo un violentissimo schianto a 67G, aveva visto le fiamme avvolgere la sua monoposto. In quel momento, l’intero paddock era in silenzione con il fiato sospeso, con una paura che entrava sempre di più nella mente di colleghi, appassionati e addetti ai lavori. Alla fine, Grosjean era riuscito a uscire dalla vettura con gravi danni, ma senza che accadesse il peggio.
    La foto di Grosjean
    Non sono certo belli i ricordi di quel giorno per Grosjean, ma, come sottolineato più volte dallo stesso pilota, quel giorno avrebbe rischiato di essere molto più tragico di quanto non lo sia stato. Ecco perché, a un anno dall’incidente, l’ex pilota della Haas ha voluto postare sui social una foto con una fetta di torta, quasi a voler festeggiare il compleanno del brutto evento. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Arabia Saudita. Verstappen vince il titolo a Jeddah se: le possibili combinazioni

    ROMA – Alla fine la lotta tra Max Verstappen e Lewis Hamilton per il titolo 2021 di Formula 1 si è trascinata fino alle ultime due gare della stagione. Sono otto i punti che separano l’olandese, leader della classifica, e il rivale della Mercedes, che nelle ultime gare si è pericolosamente riavvicinato pilota della Red Bull, vincendo in Brasile e Qatar. Difficile che il Mondiale venga assegnato nel Gran Premio dell’Arabia Saudita, più probabile si decida tutto nel gran finale ad Abu Dhabi. Ci sono, però, alcune possibilità per Verstappen di chiudere il discorso e festeggiare già a Jeddah
    Le combinazioni
    Verstappen quindi vince il Mondiale piloti in Arabia Saudita se:

    Vince, fa il giro veloce e Hamilton non arriva più avanti del sesto posto
    Vince e Hamilton non arriva più avanti del settimo posto
    Arriva secondo, fa il giro veloce e Hamilton non arriva più avanti del decimo posto
    Arriva secondo e Hamilton non va a punti LEGGI TUTTO