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    F1, Eddie Jordan: “Il Budget Cap è una farsa”

    Eddie Jordan ritiene che il modo in cui la Red Bull stia dominando la nuova stagione di Formula 1 sia la dimostrazione che il budget cap è una farsa.

    La Red Bull “ha aggirato” le regole sul budget ed il pungente Eddie Jordan non ha esitato a definirle una vera e propria “farsa“. Infatti, nonostante abbia dovuto scontato una penalità in galleria del vento, per la violazione del budget cap, la Red Bull è in testa al campionato.
    “Vorrei dire che è troppo presto, ma in cuor mio penso che sia fatta”, ha dichiarato al London Luxury Afloat che poi ha anche aggiunto: “Non riesco a vedere nessuno con la forza, la conoscenza, la velocità e la capacità della Red Bull. La sfida è scoraggiante”.

    Jordan ha poi sottolineato come il dominio della Red Bull sia anche un indicatore del fatto che la punizione inflitta loro per la violazione del budget abbia fatto poca differenza: “Penso che il tetto dei costi sia una farsa. Al giorno d’oggi, se si dà una regola a qualcuno, questi la aggira. Se si impone una serie di regole a una persona, queste vengono aggirate. Non capisco il tetto dei costi perché penso che sia praticamente impossibile da controllare”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari bocciata, sia in pista che fuori. La decisione FIA sul caso Sainz

    There is no significant and relevant new element which was unavailable to the parties seeking the review at the time of the decision concerned. The Petition is therefore dismissed. // FIA //

    E’ questa, in estrema sintesi la decisione definitiva della FIA sul “caso Sainz” in Australia: “Non vi sono nuovi elementi significativi e rilevanti che non erano disponibili alle parti che chiedono il riesame al momento della decisione in questione. La petizione è pertanto respinta”.
    Ricordiamo i fatti
    Alla ripartenza del Gran Premio d’Australia, dopo la seconda bandiera rossa, Carlos Sainz era entrato in contatto con Fernando Alonso. I commissari di gara avevano sanzionato la manovra dello spagnolo della Ferrari con 5 secondi di penalità che erano costati il 4° posto e la zona punti al pilota Ferrari.
    Il ricorso della Ferrari
    La Scuderia di Maranello ha poi presentato un reclamo ufficiale, portando all’attenzione della FIA nuovi elementi che avrebbero dovuto indurre la Federazione stessa a tornare sui suoi passi.

    Il ricorso respinto e la brutta figura della Ferrari
    Nel comunicato della FIA si legge: “I dati della telemetria non costituiscono di per sé un nuovo elemento significativo e pertinente necessario per decidere di chi fosse la colpa della collisione. I Commissari Sportivi hanno accesso a una notevole quantità di dati telemetrici. Anche noi eravamo in grado di accedere a tali dati. I dati telemetrici presentati nella petizione sono nel migliore dei casi ambigui e, a nostro avviso, non scagionano SAINZ, ma in realtà anzi, hanno corroborato la nostra decisione di attribuire a SAINZ tutta la colpa della collisione”.
    Una pessima figura per la Scuderia di Maranello che, dopo la bocciatura in pista di questo inizio di stagione, subisce anche un’altra doccia fredda per un ricorso mal costruito e poi respinto.
    Il comunicato della Ferrari

    Statement from Scuderia Ferrari ⬇️ pic.twitter.com/LFEgGZkzRB
    — Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) April 18, 2023

    “Prendiamo atto della decisione della FIA di non concederci il diritto di revisione in relazione alla penalità inflitta a Carlos Sainz nel Gran Premio d’Australia 2023. Siamo naturalmente delusi e riteniamo di aver fornito sufficienti elementi nuovi e significativi perché la FIA riesaminasse la decisione, soprattutto nel contesto delle particolari condizioni e dei molteplici incidenti verificatisi durante la ripartenza finale.
    Siamo comunque rispettosi del processo e della decisione della FIA. Ora siamo ansiosi di avviare discussioni più ampie con la FIA, la F1 e tutti i team, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente il controllo del nostro sport, al fine di garantire il massimo livello di equità e coerenza che il nostro sport merita”.
    Il disappunto di Sainz
    Il pilota spagnolo della Ferrari ha espresso tutto il suo disappunto, con questo messaggio pubblicato sui suoi profili social.

    pic.twitter.com/vFfo8g4cfR
    — Carlos Sainz (@Carlossainz55) April 18, 2023 LEGGI TUTTO

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    Il DRS in Formula 1: cos’è e come funziona

    BARCELONA, SPAIN – MAY 06: Honda branding is pictured on the rear wing of the Red Bull Racing RB16B during previews ahead of the F1 Grand Prix of Spain at Circuit de Barcelona-Catalunya on May 06, 2021 in Barcelona, Spain. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202105060627Il Drag Reduction System, o DRS, è un dispositivo a disposizione dei piloti di Formula 1 quando cercano di superare un avversario durante una gara. È stato introdotto per la prima volta nel 2011 e da allora l’idea principale è rimasta invariata: regolando l’alettone posteriore da dietro il volante, un pilota può guadagnare velocità extra in rettilineo per avvicinarsi all’auto che lo precede ed effettuare un sorpasso.
    In gara, il DRS è disponibile quando un pilota si trova a meno di un secondo dall’auto che lo precede, e solo in aree specifiche del tracciato designate come zone DRS, di solito su lunghi rettilinei o sezioni full gas. Può anche essere usato liberamente in quelle stesse zone durante le sessioni di prove e qualifiche, indipendentemente dal fatto che si stia seguendo un’altra auto o meno.
    Lo spazio tra le auto viene misurato in un punto dedicato della pista prima delle zone DRS, noto come punto di rilevamento. A volte, un singolo punto di rilevamento può essere utilizzato per determinare la disponibilità del DRS per più zone, ad esempio se queste ultime sono vicine tra loro.
    Se un pilota si trova entro un secondo dalla vettura che lo precede in quella zona di rilevamento, il DRS diventerà disponibile al punto o ai punti di attivazione successivi. In genere il conducente viene avvisato da una luce sul volante o da un segnale acustico. Per utilizzare il DRS a questo punto, il pilota preme un pulsante sul volante che apre un profilo dell’ala posteriore.

    Mentre l’ala posteriore è progettata per creare una deportanza che consente una maggiore velocità in curva, in rettilineo la sua ampia superficie produce una resistenza aerodinamica che limita la velocità. L’apertura del deflettore DRS riduce questa resistenza, consentendo un’accelerazione più rapida e una maggiore velocità massima. Questo può aiutare un’auto che segue ad avvicinarsi a quella che precede, che avrà a disposizione il DRS per difendersi solo se si trova entro un secondo da un’altra auto che la precede. Quando più auto consecutive hanno a disposizione il DRS, si può creare il cosiddetto “treno DRS“, in cui il vantaggio abituale viene annullato e i distacchi possono rimanere costanti per molti giri.
    Il profilo DRS si richiude se il pilota lascia l’acceleratore o preme il pedale del freno. Può anche disattivarlo premendo il pulsante una seconda volta: può essere opportuno farlo per evitare di creare instabilità frenando prima che la deportanza si sia completamente riattivata.
    Ci sono alcune occasioni in cui il DRS non sarà disponibile anche quando due vetture sono abbastanza vicine. Uno di questi casi si verifica nei due giri successivi alla partenza della gara o dopo una ripartenza. Il controllo di gara può anche disattivare il DRS ogni volta che lo ritiene necessario per motivi di sicurezza, ad esempio quando la pista è bagnata o quando c’è stato un incidente in regime di bandiere gialle o ci sono detriti sul circuito. LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari: John Elkann conferma che obiettivo è quello di vincere il Campionato

    Il presidente della Ferrari, John Elkann, durante l’assemblea degli azionisti ha parlato degli obiettivi della Scuderia di Maranello in Formula 1 che resta la vittoria dei titoli mondiali.

    “In Formula 1, l’ultimo Campionato del Mondo ha visto un miglioramento della nostra competitività. Tuttavia, il nostro obiettivo è – come sarà sempre – vincere il campionato e Fred e tutto il team della Scuderia sono pienamente concentrati sul raggiungimento di questo obiettivo”.
    Sono state esattamente queste le parole di John Elkann, pronunciate durante l’assemblea degli azionisti Ferrari che si è tenuta oggi, venerdì 14 aprile 2023.
    Il Presidente della Ferrari durante l’assemblea di approvazione del bilancio 2022, ha toccato diversi temi tra i quali quelli sportivi legate alle attività in Formula 1 e degli altri campionati nei quali la Scuderia di Maranello è presente.
    Maggiori informazioni sul sito Corporate Ferrari. LEGGI TUTTO

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    SONDAGGIO | Questa Formula 1 vi piace così com’è? La risposta è no!

    Il sondaggio di CircusF1 sul livello di gradimento della F1 ha dato quelle evidenti risposte che cercavamo. Saranno stati gli echi non certo positivi del caos di Melbourne oppure un sentimento diffuso già da tempo che alla prima occasione eclatante è esploso. Sta di fatto che i followers della massima formula si sono espressi con un secco “NO!” alla domanda che abbiamo rivolto loro, ovvero: questa Formula 1 vi piace così com’è? Il responso fornito non lascia adito a dubbi. La percentuale dei “NO” si è attestata su una quota bulgara. Un plebiscito di dissenso al modo in cui si sta gestendo questo sport.
    Il nostro sondaggio è stato lanciato sul sito e su twitter. In entrambi i casi i numeri parlando da soli, senza concedere la minima discussione. Su CircusF1.com i “NO” hanno raggiunto una percentuale pari al 90% a fronte di un 7,1% di “SÌ” e di soli 2,9% di indecisi. Il dato viene sostanzialmente confermato anche su Twitter con il 95,2% di “NO” che prevale nettamente sui pochi “SÌ”. Orientamento chiarissimo, dunque, quello dei follower di tutte le età che si sono espressi con assoluta decisione. Un messaggio non certo da sottovalutare soprattutto per chi, come Liberty Media e FIA, hanno in mano le sorti del giocattolo. Nonostante i toni trionfalistici offerti dalla crescita di popolarità negli ultimi mesi della F1, queste prese di posizione così categoriche impongono una riflessione.

    Confermano, in modo particolare, che la ricerca a tutti i costi dello show può far prendere decisioni poco equilibrate, che creano confusione negli appassionati e che soprattutto violentano l’essenza e il senso della F1. Elementi questi ultimi a cui non sembra che gli attuali padroni della massima formula sembrano tenere particolarmente in nome del puro spettacolo, attorno a cui invece ruota tutto il resto. Se non si rimette al centro il valore naturale della più elevata espressione dell’automobilismo sportivo questa grande popolarità potrebbe rivelarsi un fuoco di paglia. Ciò perché ad un certo punto, che sembra molto vicino da raggiungere, non si riuscirebbe più a riconoscere che genere di sport si ha di fronte. LEGGI TUTTO

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    Formula Regional, Rafael Camara e Andrea Kimi Antonelli si prendono la scena nei test a Monza

    Monza (ITA), APR 11-12 2023 – Third pre-season test of the Formula Regional European Championship by Alpine 2023 at Autodromo Nazionale Monza. Rafael CAMARA #08, Prema Racing. @ 2023 Niels Broekema/ Dutch Photo Agency.
    Sul circuito brianzolo è andata in archivio l’ultima sessione di test della Formula Regional, in vista dell’imminente inizio di stagione. A prendersi la scena della due giorni in pista a Monza, sono stati Rafael Camara e Andrea Kimi Antonelli. I due piloti della Prema si sono dimostrati complessivamente i più veloci di un nutrito gruppo di piloti.

    Rafael Camara, classe 2005, ha subito iniziato con il piede giusto sin dai primi chilometri della mattinata di martedì. Il brasiliano, affiancato da un coach d’eccezione del calibro di Marc Genè, ha chiuso il primo giorno davanti a tutti. Terzo posto di giornata per Andrea Kimi Antonelli, che ha fatto segnare il secondo tempo della sessione pomeridiana, a un decimo dal compagno di squadra.
    Il giovane talento di casa Mercedes è stato protagonista di un miglioramento di passo nel corso della seconda giornata. Infatti nella mattinata di mercoledì ha fatto registrare il miglior tempo, terzo Camara. Il pilota della Ferrari Driver Academy è poi tornato al comando nel corso della sessione pomeridiana, stampando il miglior tempo dell’intera due giorni. Antonelli non è stato da meno, facendo fermare il cronometro a soli 3 millesimi dal compagno di casacca.
    Camara e Antonelli si candidano dunque come i piloti da battere, da parte di un folto gruppo di piloti dal quale sono emersi anche altri candidati. Si tratta di Tim Tramnitz, del team R-Ace GP, nonché Lorenzo Fluxa, anche lui di casa Prema. La scuderia vicentina si è mostrata come la più in forma, a fronte di un parco scuderie di alto livello.

    Nel paddock di Monza non è mancato un retrogusto che sa di Formula 1, visto che oltre a Marc Genè era presente anche Emerson Fittipaldi. Il due volte campione del mondo ha seguito da vicino il figlio, al debutto nella categoria. Ciò, aggiunto all’elevato numero di piloti presenti in pista (33), sottolinea come la Formula Regional sia diventata una tappa fissa nel panorama delle categorie propedeutiche e dunque nel percorso verso il Circus iridato.
    Un campionato internazionale che sa parecchio di tricolore, visto che ben tre delle dieci tappe si correranno in Italia. L’appuntamento con il primo round è fissato per il weekend del 21-23 aprile ad Imola. La Regional passerà poi per il Mugello ad inizio luglio, per poi tornare all’Autodromo di Monza a metà settembre, con il terzultimo round della stagione. LEGGI TUTTO

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    F1, Le paure di Maranello per un 4° posto tutto da conquistare!

    Le paure della Scuderia Ferrari. A Maranello si teme per un quarto posto in classifica, ancora tutto da conquistare!

    Dopo le prime tre gare della stagione, il bilancio della Ferrari è pesantemente in rosso. I punti in classifica sono solamente 26, quasi 100 in meno di una imbattibile Red Bull che occupa saldamente la prima posizione in classifica con 123 punti. Aston Martin (65) e Mercedes (56) hanno più del doppio dei punti della Scuderia di Maranello che ora è attesa ad un pronta reazione. Il mondiale F1 2023 è ancora molto lungo: le gare da qui alle fine del campionato sono 20 e il tempo per migliorare c’è. Occorrerà però sia guardarsi avanti che dietro, in quanto team come Alpine e McLaren sono vicini e pronti ad approfittare di ogni situazione a loro favorevole.
    Fatto 100 il distacco della Ferrari da Red Bull per ogni chilometro percorso, oppure se preferite il distacco complessivo sul giro in qualifica, in gara tale gap sale a 300 (3x). Nei primi tre Gran Premi in Bahrain, Arabia Saudita e Australia questo si è tradotto in circa 2 decimi di secondo in qualifica e 6 decimi di secondo sul passo gara.
    Il problema della Ferrari non è tanto quello di avvicinare una inarrivabile Red Bull RB19 ma di migliorare la SF-23 per provare a battagliare con Aston Martin e Mercedes e impedire ad Alpine e forse anche a McLaren di recuperare terreno e insidiare il 4° posto, attuale posizione in classifica occupata dalla Scuderia di Maranello.
    Tutte le squadre inglesi hanno approfittato della lunga pausa del mese di aprile per pianificare un primo e consistente step evolutivo delle loro monoposto. McLaren, Alpine e Aston Martin porteranno già a Baku diverse novità sulle loro monoposto mentre Mercedes farà scendere in pista a Imola la tanto attesa versione B della W14.

    E Ferrari? Da quanto abbiamo appreso, gli sviluppi sulla SF-23 non erano stati pianificati per questa fase ma solamente tra maggio e giugno. I problemi di affidabilità prima e quelli di set-up poi hanno ulteriormente costretto i tecnici di Maranello a concentrare gli sforzi su Power Unit e interventi alle sospensioni che hanno di fatto modificato quanto programmato a livello di sviluppi aerodinamici.
    A Maranello regna un po’ di confusione, soprattutto dopo l’uscita dell’aerodinamico David Sanchez. La mancanza di un Direttore Tecnico si sta facendo sentire anche se la ristrutturazione del reparto corse Ferrari non passa solamente dalla figura apicale dell’organigramma tecnico della Scuderia.
    Dopo la lunga pausa di aprile, dal 30 aprile al 4 giugno sono in programma ben 5 gare (Azerbaijan, USA, Imola, Monaco e Spagna), decisive per fare chiarezza sui veri valori in pista e per capire meglio quale piega potrà prendere il mondiale 2023 della Scuderia di Maranello. LEGGI TUTTO

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    F1, Le gomme scelte da Pirelli per i Gp a Baku, Miami e Imola

    Per il fine settimana di gara in Azerbaigian dal 28 al 30 aprile e a Miami dal 5 al 7 maggio, Pirelli ha scelto di confermare la stessa selezione di mescole usate nei rispettivi Gran Premi dell’anno scorso. A Imola invece, dal 19 al 21 maggio, il tris sarà più morbido di quello utilizzato nella gara del 2022.

    Le gomme Pirelli per il Gp dell’Azerbaijan a Baku
    Sul circuito cittadino di Baku, i team potranno scegliere C3 come P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Red soft. La selezione di mescole sarà la più morbida nella gamma Pirelli, che ben si adatta alle strette curve del centro cittadino combinate con i veloci rettilinei con punte di 340 km/h. La strategia più frequente per il Gran Premio dell’Azerbaigian è ad una sola sosta, anche se nel 2022 alcuni team hanno deciso di fermarsi per un secondo pitstop traendo vantaggio da una virtual safety car prima del termine della gara. Un anno fa, quando la gara si disputò all’inizio di giugno, il degrado termico è stato rilevante per via dell’elevata temperatura dell’asfalto.
    Le gomme Pirelli per il Gran Premio degli USA a Miami
    Tris di mescole centrali per il Gran Premio di Miami, che avrà C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft. Una scelta dunque all’insegna della versatilità per il tracciato che si sviluppa attorno all’Hard Rock Stadium e che conta 19 curve e tre lunghi rettilinei. La gara sul circuito cittadino può essere completata anche con una sola sosta, nonostante la strategia a due soste risultasse più veloce dalle simulazioni, come dimostrato l’anno scorso grazie alla buona gestione delle Medium che diversi piloti hanno montato come prima scelta. In Florida la variabilità delle condizioni meteorologiche sarà un fattore da tenere in considerazione, sia per la possibilità di pioggia che per il vento.

    Le gomme Pirelli per il Gp dell’Emilia Romagna a Imola
    Pirelli porterà per il Gran Premio dell’Emilia Romagna una selezione di mescole più morbida rispetto all’anno precedente, considerata anche la bassa severità del circuito e la ridotta usura dei pneumatici registrata nel 2022. La C3 verrà utilizzata com P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Red soft. Nella gara di Imola si correrà per la prima volta un diverso formato di qualifiche che prevede per ciascuna sessione una sola tipologia di mescola utilizzabile. In Q1 le monoposto potranno montare solo set di Hard, in Q2 solo le Medium e le Soft saranno riservate alla Q3. Il cosiddetto “Alternative Tyre Allocation”, che sarà sperimentato anche in un altro fine settimana di gara oltre a quello dell’Emilia Romagna, ridurrà così da 13 a 11 i set di pneumatici disponibili per i team. Nella prima gara in Italia, verranno inoltre introdotte le nuove Cinturato Blue Full Wet, i primi pneumatici da bagnato Pirelli utilizzabili senza le termocoperte.
    Le gomme scelte da Pirelli per i primi sei Gran Premi F1 2023 LEGGI TUTTO