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    F1, Quale pilota ha fatto più punti nelle gare Sprint?

    Al Gran Premio di Cina farà il suo debutto quest’anno il format Sprint che prevede l’assegnazione di punti sia nella gara Sprint del sabato che nella gara classica la domenica. Vediamo, da quando il nuovo format è stato introdotto, quali piloti hanno fatto più punti.credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Il formato sprint sarà utilizzato per la prima volta in questa stagione F1 2024 al Gran Premio di Cina. Sarà esattamente la tredicesima volta che il Circus della Formula 1 utilizzerà questo format.
    Introdotto per la prima volta nel 2021, in quell’anno si disputarono solo tre gare sprint sperimentali. Lo stesso accadde nella stagione successiva, il 2022, prima che il numero di gare sprint fosse raddoppiato, a partire dal 2023.
    Furono infatti sei le gare sprint che si svolsero durante la stagione 2023, composta da 22 gare, e sei sono quelle previste anche nel calendario F1 2024,quello dei record con ben 24 appuntamenti.
    Il Circuito Internazionale di Shanghai ospiterà la prima di queste gare sabato 20 aprile. Andiamo a scoprire quale pilota è attualmente in testa alla classifica dei punti conquistati nelle gare sprint F1.
    Il primo anno, il 2021, i punti venivano assegnati solo ai primi tre piloti mentre dal 2022, ottengono punti i primi otto piloti all’arrivo.
    Non sorprende che il campione del mondo in carica Max Verstappen abbia ottenuto il maggior numero di punti nel formato sprint. Max Verstappen guida questa speciale classifica con 73 punti in tutte le gare sprint, contro i 41 di Carlos Sainz, secondo.
    Sergio Perez è a due punti di distanza in terza posizione, mentre Charles Leclerc e George Russell completano le prime cinque posizioni.

    Classifica piloti F1: punti gara sprint
    Pos. Pilota Team P.ti
    1 Max Verstappen Red Bull 73
    2 Carlos Sainz Ferrari 41
    3 Sergio Perez Red Bull 39
    4 Charles Leclerc Ferrari 38
    5 George Russell Mercedes 31
    6 Lando Norris McLaren 27
    7 Lewis Hamilton Mercedes 26
    8 Oscar Piastri McLaren 15
    9 Valtteri Bottas Stake F1 9
    10 Fernando Alonso Aston Martin 8
    Oltre ai Gran Premio di Cina (Shanghai) dal 19 al 20 aprile e degli USA (Miami) dal 3 al 5 maggio, nel calendario F1 2024, sono previsti altri quattro fine settimana con il nuovo format Sprint. Dal 28 al 30 giugno il nuovo formato farà il suo debutto in Europa, nel Gran Premio d’Austria sul circuito di Spielberg. A Ottobre, Novembre e Dicembre, sono invece in programma i Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin, del Brasile a San Paolo e del Qatar a Lusail. LEGGI TUTTO

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    Calendario F1 2025: 24 Gran Premi, dal 16 marzo al 7 dicembre

    FIA e Formula 1 hanno annunciato oggi il calendario della stagione F1 2025, che segnerà il 75° anniversario del Campionato mondiale di Formula 1. Il calendario prevede 24 gare che inizieranno in Australia il 16 marzo e si concluderanno ad Abu Dhabi il 7 dicembre.
    Calendario F1 2025 | Fia.com
    Le modifiche apportate al calendario F1 2024 per creare un migliore flusso geografico delle gare sono state riportate anche nel 2025, con il Giappone ad aprile dopo l’Australia e la Cina, seguito prevalentemente dalle gare europee durante l’estate e dalle Americhe in autunno, prima che il Qatar e Abu Dhabi concludano la stagione back-to-back.
    “Il 2025 sarà un anno speciale – ha commentato Stefano Domenicali – , in quanto celebreremo il 75° anniversario del Campionato del Mondo FIA di Formula 1, ed è questa eredità ed esperienza che ci permette di offrire un calendario così forte. Ancora una volta, visiteremo 24 incredibili sedi in tutto il mondo, offrendo gare, ospitalità e intrattenimento di altissimo livello, che saranno apprezzati da milioni di fan in tutto il mondo”.

    Il CEO della Circus della Formula 1 ha poi aggiunto: “Siamo grati alla FIA, ai nostri promotori, ai partner delle città ospitanti per il loro impegno e il loro sostegno nel realizzare questo calendario e nell’assicurare quello che promette di essere un altro anno fantastico per la Formula 1. Vorrei anche rendere omaggio ai nostri team e piloti di F1, agli eroi del nostro sport e ai nostri fan in tutto il mondo per aver continuato a seguire la Formula 1 con un entusiasmo così incredibile”.
    Il Calendario F1 2025 – UFFICIALE
    Mese Giorni Gran Premio Località
    Marzo 14-16 Australia Melbourne
    Marzo 21-23 Cina Shanghai
    Aprile 04-06 Giappone Suzuka
    Aprile 11-13 Bahrain Sakhir
    Aprile 18-20 Arabia Saudita Jeddah
    Maggio 02-04 USA Miami
    Maggio 16-18 Italia Imola
    Maggio 23-25 Monaco Monaco
    Maggio 30-01 Spagna Barcellona
    Giugno 13-15 Canada Montreal
    Giugno 27-29 Austria Spielberg
    Luglio 04-06 Gran Bretagna Silverstone
    Luglio 25-27 Belgio Spa
    Agosto 01-03 Ungheria Budapest
    Agosto 29-31 Olanda Zandvoort
    Settembre 05-07 Italia Monza
    Settembre 19-21 Azerbaijan Baku
    Ottobre 03-05 Singapore Singapore
    Ottobre 17-19 USA Austin
    Ottobre 24-26 Messico Mexico City
    Novembre 07-09 Brasile Sao Paulo
    Novembre 20-22 USA Las Vegas
    Novembre 28-30 Qatar Lusail
    Dicembre 05-07 Abu Dhabi Yas Marina LEGGI TUTTO

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    Le sei fasi della preparazione della Ferrari 499P, prima della gara di Imola

    Il processo di preparazione di una Ferrari 499P in vista di una gara include sei fasi principali. Andiamo a scoprirle insieme in questo nostro articolo.Ferrari 499 | Credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Dopo una gara del Campionato FIA WEC le Ferrari 499P rientrano in Italia dove ogni vettura viene sottoposta a un accurato lavoro di controllo e messa a punto in previsione della prova successiva. Nella sede del racing partner AF Corse, la preparazione di una Hypercar ibrida consta di sei fasi principali che, oltre al montaggio e a numerosi controlli, includono il fire-up e a la scannerizzazione del bodywork. Un lavoro di squadra nel quale i dati raccolti dagli ingegneri, l’abilità dei meccanici e l’ausilio di strumenti sofisticati trova la massima sintesi.
    Il rientro
    A poche ore dalla bandiera a scacchi le 499P ufficiali sono pronte per il rientro in Italia: “Le vetture viaggiano per via aerea – ha spiegato Batti Pregliasco, Team Manager del team Ferrari – AF Corse – perché è essenziale accelerare i tempi al fine di poter iniziare il lavoro in officina nel minor tempo possibile”.
    Nella sede del racing partner AF Corse una squadra di meccanici, composta da circa 40 persone, si occupa delle varie fasi legate alla preparazione delle vetture: “Le Hypercar sono molto avanzate sul piano tecnologico, nonché complesse – ha proseguito Pregliasco –: per questo motivo il personale è altamente specializzato e suddiviso in aree di competenza ben delineate”.
    Complessità
    Ogni Ferrari 499P è costituita da oltre 3 mila parti, senza considerare le componenti interne ai motori termico ed elettrico (le analisi specifiche legate ai propulsori vengono svolti in officina a Maranello). Ciascuna di esse viene sottoposta a controlli mirati prima che la vettura si presenti di nuovo in pista per una gara del Mondiale endurance. “Le nostre Hypercar sono progettate per poter completare anche 9 mila chilometri con le medesime componenti – ha spiegato Luca Massé, AF Corse Technical Manager –, ovvero ben oltre la distanza di una 24 Ore di Le Mans. Questo significa che dopo le gare più brevi, le 6, 8 o 10 ore, quando si completano 2 o 3 mila chilometri, le vetture tornano nella nostra sede, vengono controllate e, spesso, rimontate, con la gran parte delle medesime componenti”.
    La differenza sostanziale, invece, si manifesta alla vigilia della gara più attesa della stagione, quella che va in scena sul circuito de La Sarthe, in Francia. “Prima di Le Mans – ha precisato Massé – arriviamo a sostituire sino al 70% dei particolari”.

    Sei fasi
    Il processo di preparazione di una Ferrari 499P in vista di una gara include sei fasi principali: smontaggio delle parti componenti, e controllo delle stesse, rimontaggio o assemblaggio della vettura, Fire-Up, Set-Up e scannerizzazione. “I dati raccolti dagli ingegneri in pista sono fondamentali per iniziare il lavoro di preparazione in officina – ha analizzato Luca Massé –. Smontare la vettura significa arrivare al punto in cui abbiamo solamente il telaio, mentre tutte le altre parti vengono controllate nei reparti specifici per effettuare le analisi mirate”.
    Terminata la fase del controllo le vetture vengono ri-assemblate: “Si arriva così al momento del Fire-Up, che consta in un controllo statico che prevede l’azionamento del motore, della trasmissione anteriore, della batteria – ha spiegato Massé – per verificare che la vettura sia stata assemblata correttamente. Segue il Set-Up, la prima messa a punto delle 499P, che terminerà una volta arrivati in pista, anche tenendo in considerazione le caratteristiche del tracciato e del meteo”.
    Prima di lasciare la sede del racing partner, infine, rimontate le carrozzerie, le Hypercar numero 50 e 51 vengono sottoposte a un’ulteriore messa a punto, detta “scannerizzazione”, che consente – tramite l’impiego di strumenti tecnologicamente avanzati – di verificare il corretto montaggio delle vetture, nel rispetto dei parametri stabiliti dalla FIA. LEGGI TUTTO

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    GP Giappone F1: Red Bull troppo forte ma Ferrari supera l’esame Suzuka

    16 LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, action during the Formula 1 MSC Cruises Japanese Grand Prix 2024, 4th round of the 2024 Formula One World Championship from April 5 to 7, 2024 on the Suzuka International Racing Course, in Suzuka, Japan – Photo Antonin Vincent / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Dopo il trionfante Gran Premio d’Australia, concluso con le due auto di Maranello davanti a tutti, il rischio di esaltarsi in maniera ingiustificata era alto. La Red Bull, di certo, non è sparita e lo ha dimostrato ampiamente su un circuito tecnico e indicativo come quello di Suzuka. Doppietta per la squadra di Milton Keynes che fa ritornare tutti sulla terra. Ma la Ferrari può sorridere.
    Innanzitutto, anche su un tracciato così ostico, la SF-24 si è rivelata nettamente la seconda forza in pista, con solo la McLaren di Lando Norris a rappresentare una minaccia. Se si pensa poi al distacco dalla vetta, Carlos Sainz, giunto terzo al traguardo, si è preso 20 secondi, più che dimezzando quello di 7 mesi fa; questo dato rappresenta perfettamente la bontà della macchina partorita dai tecnici di Frederic Vasseur, divenuta ora comprensibile e dal setup semplice da trovare.
    Il degrado gomme su un circuito così severo da quel punto di vista è stato eccellente: basti pensare che Charles Leclerc, nominato pilota di giornata, è riuscito a fare una sola sosta, tenendo le gomme medie per quasi metà gara, qualcosa che sembrava impensabile per tutti, anche per la stessa Red Bull. Ciò ha permesso al monegasco di togliersi dal traffico e di agguantare il quarto posto finale, dopo essere stato a lungo tappato in settima posizione.

    La concorrenza dietro sembra essere stata definitivamente allontanata. L’obiettivo, adesso, è guardare avanti, sia al futuro che in pista. E davanti troviamo solo la Red Bull che a Suzuka ha già portato un primo importante pacchetto di aggiornamenti. La SF-24, invece, è ancora pressoché uguale alla macchina che ha debuttato nei test del Bahrein di febbraio. Il primo corposo intervento sulla vettura arriverà a Imola, in casa, a metà maggio. Lì si scopriranno due fattori fondamentali: in primis, se la Ferrari sarà riuscita a risolvere il problema di funzionamento delle gomme in qualifica e se davvero potrà dare fastidio ad una Red Bull ancora imprendibile. Ma più vicina. In mezzo, i due weekend con sprint di Shanghai e Miami. LEGGI TUTTO

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    F1, 2024 vs 2023. Ecco chi ha migliorato e quanto [ ANALISI ]

    16 LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, action during the Formula 1 MSC Cruises Japanese Grand Prix 2024, 4th round of the 2024 Formula One World Championship from April 5 to 7, 2024 on the Suzuka International Racing Course, in Suzuka, Japan – Photo Antonin Vincent / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Le qualifiche del Gran Premio del Giappone sono state un ottimo banco di prova per aiutarci a comprendere meglio i valori in pista in questa prima fase del Campionato Mondiale 2024 di Formula 1. Sono state però anche l’occasione per avere un quadro molto ben definito del miglioramento che i 10 team hanno avuto da un anno all’altro.
    La sessione valida per lo schieramento di partenza della gara giapponese del 2023, si disputò lo scorso 23 settembre. A quella data, le monoposto 2023 erano praticamente arrivate alla fine del loro ciclo di sviluppo e quindi possiamo considerare molto significativi i delta di miglioramento che vediamo da un anno all’altro, visto che poi sono passati “solo” 196 giorni.
    A differenza quindi dei primi tre Gran Premi dell’anno, questo di Suzuka si può considerare come il vero banco di prova per capire chi ha migliorato e quanto, rispetto all’ultimo periodo dello scorso anno.
    Per prima cosa, vediamo il confronto tra i sei piloti che, sia quest’anno che nel 2023 hanno conquistato un posto in griglia nei primi dieci. Abbiamo dato priorità al primo pilota che, a parità di macchina, quest’anno ha fatto meglio del compagno di squadra e andando a confrontare il suo tempo con quanto fatto nel 2023.
    F1 2024 vs 2023
    Pilota (Team) Tempo 2024 Tempo 2023 | Delta
    VER (Red Bull) 1’28″197 (P1) vs 1’28″877 (P1) | -0″680
    NOR (McLaren) 1’28″489 (P3) vs 1’29″493 (P3) | -1″004
    SAI (Ferrari) 1’28″682 (P4) vs 1’29″850 (P6) | -1″168
    ALO (Aston M.) 1’28″686 (P5) vs 1’30″465 (P10) | -1″779
    HAM (Mercedes) 1’28″766 (P7) vs 1’29″908 (P7) | -1″142
    TSU (RB) 1’29″413 (P10) vs 1’30″303 (P9) | -0″890
    RED BULL | -0″680
    Dalla tabella qui sopra si può evincere come la Red Bull, pur mantenendo la pole position e un buon vantaggio sui suoi più diretti avversari, è il team che ha migliorato meno rispetto a McLaren, Ferrari, Aston Martin, Mercedes e Racing Bulls. Il tempo che ha permesso a Verstappen di centrare la quarta pole position di quest’anno, è di “soli” 680 millesimi più rapido di quello dello scorso anno. Guardano i tempi di Perez, secondo oggi e solamente quinto nel 2023, il miglioramento salirebbe a 1″387. Una media tra i due porterebbe a un miglioramento di 1″033 ma riteniamo che il confronto più corretto possa essere fatto considerando i tempi dell’olandese.
    MCLAREN | -1″004
    Dietro alle due Red Bull troviamo oggi la McLaren di Lando Norris. L’inglese partiva dalla stessa posizione anche nel 2023 e il suo miglioramento risulta di poco superiore al secondo (1″004). Lo scorso anno, il suo compagno di squadra riuscì a fare meglio di lui in qualifica (-0″035): il miglioramento di Piastri è stato di 0″698 e questo porterebbe ad un miglioramento medio del team inglese di 0″851.
    FERRARI | -1″168
    Proseguendo nella griglia di partenza, troviamo al quarto posto Sainz e la Ferrari. Lo spagnolo, sesto nel 2023, ha migliorato il suo miglior crono di 1″168, riducendo il distacco dal pole man da 973 a 485 millesimi di secondo. Un po’ meno marcato il miglioramento Ferrari, guardando alla prestazione di Leclerc: il monegasco ha chiuso quest’anno con un pessimo ottavo tempo, inferiore di 0″756 al tempo che nel 2023 gli valse la partenza dalla seconda fila (P4). Anche qui, calcolando un delta medio di miglioramento, il risultato sarebbe -0″962.
    ASTON MARTIN | -1″3
    L’ottimo quinto tempo di oggi di Alonso equivale ad un miglioramento di 1″779 rispetto al tempo dello spagnolo dello scorso anno. Vero è che nel 2023, Alonso ottenne il suo tempo migliore in Q2, non migliorando poi in Q3. Un miglioramento più realistico potrebbe quindi attestarsi intorno al 1″3 / 1″4.
    MERCEDES | -1″142
    Il team anglo tedesco ha conquistato, sia quest’anno che nel 2023, la settima posizione con Hamilton. Il distacco dal pole man si è però ridotto da +1″031 a +0″569, il che equivale ad un miglioramento in termini cronometrici sul giro di 1″142.
    RACING BULLS | -0″890
    Grazie all’ottima prestazione del pilota di casa, sia nel 2024 che lo scorso anno, siamo stati in grado di calcolare anche il miglioramento della Racing Bulls (ex Alpha Tauri). 890 millesimi di secondo il delta tempo di Tsunoda da un anno all’altro.
    Per gli altri quattro team, i miglioramenti, confrontando i tempi di Q2, sono stati i seguenti: Sauber (ex Alfa Romeo) -1″5, Haas -1″2, Williams -0″8 e Alpine -0″8.

    Qualifiche Gp Giappone F1 2024 | 06/04/24
    Nr Pilota Team –Q1– –Q2– –Q3– Gap
    1 M. Verstappen Red Bull 1’28″866 1’28″740 1’28″197
    2 S. Perez Red Bull 1’29″303 1’28″752 1’28″263 +0″066
    3 L. Norris McLaren 1’29″536 1’28″940 1’28″489 +0″292
    4 C. Sainz Ferrari 1’29″513 1’29″099 1’28″682 +0″485
    5 F. Alonso Aston Martin 1’29″254 1’29″082 1’28″686 +0″489
    6 O. Piastri McLaren 1’29″425 1’29″148 1’28″760 +0″563
    7 L. Hamilton Mercedes 1’29″661 1’28″887 1’28″766 +0″569
    8 C. Leclerc Ferrari 1’29″338 1’29″196 1’28″786 +0″589
    9 G. Russell Mercedes 1’29″799 1’29″140 1’29″008 +0″811
    10 Y. Tsunoda RB 1’29″775 1’29″417 1’29″413 +1″216
    ——————————————————————–
    11 D. Ricciardo RB 1’29″727 1’29″472
    12 N. Hulkenberg Haas 1’29″821 1’29″494
    13 V. Bottas Kick Sauber 1’29″602 1’29″593
    14 A. Albon Williams 1’29″963 1’29″714
    15 E. Ocon Alpine 1’29″811 1’29″816
    ————————————————————-
    16 L. Stroll Aston Martin 1’30″024
    17 P. Gasly Alpine 1’30″119
    18 K. Magnussen Haas 1’30″131
    19 A. Albon Williams 1’30″139
    20 G. Zhou Kick Sauber 1’30″143
    Qualifiche Gp Giappone F1 2023 | 23/09/23
    Nr Pilota Team –Q1– –Q2– –Q3– Gap
    1 M. Verstappen Red Bull 1’29″878 1’29″964 1’28″877
    2 O. Piastri McLaren 1’30″439 1’30″122 1’29″458 +0″581
    3 L. Norris McLaren 1’30″063 1’30″296 1’29″493 +0″616
    4 C. Leclerc Ferrari 1’30″393 1’29″940 1’29″542 +0″665
    5 S. Perez Red Bull 1’30″652 1’30″965 1’29″650 +0″773
    6 C. Sainz Ferrari 1’30″651 1’30″067 1’29″850 +0″973
    7 L. Hamilton Mercedes 1’30″811 1’30″040 1’29″908 +1″031
    8 G. Russell Mercedes 1’30″811 1’30″268 1’30″219 +1″342
    9 Y. Tsunoda AlphaTauri 1’30″733 1’30″204 1’30″303 +1″426
    10 F. Alonso Aston Martin 1’30″971 1’30″465 1’30″560 +1″683
    ——————————————————————–
    11 L. Lawson AlphaTauri 1’32″425 1’30″508
    12 P. Gasly Alpine 1’30″843 1’30″509
    13 A. Albon Williams 1’30″941 1’30″537
    14 E. Ocon Alpine 1’30″960 1’30″586
    15 K. Magnussen Haas 1’30″976 1’30″665
    ————————————————————-
    16 V. Bottas Alfa Romeo 1’31″049
    17 L. Stroll Aston Martin 1’31″181
    18 N. Hulkenberg Haas 1’31″299
    19 G. Zhou Alfa Romeo 1’31″398
    20 L. Sargeant Williams – — — LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur: “Per battere i nostri rivali a Suzuka, bisogna essere perfetti”

    Va in scena questa settimana il Gran Premio del Giappone, una delle gare più attese di tutto il calendario, anche dagli addetti ai lavori. Suzuka è speciale non solo per lo splendido circuito a forma di otto, ma anche per l’atmosfera elettrizzante che solo gli appassionati locali sanno creare, con adulti e bambini vestiti da pilota sugli spalti, per non parlare dei bizzarri copricapi molto diffusi sulle tribune e a volte anche nel paddock.VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Rolex Australian Grand Prix 2024, 3rd round of the 2024 Formula One World Championship from March 22 to 24, 2024 on the Albert Park Circuit, in Melbourne, Australia – Photo Eric Alonso / DPPI

    Alla vigilia del quarto appuntamento del mondiale 2024 di Formula 1, Fred Vasseur ha detto: “Andiamo in Giappone sull’onda dell’entusiasmo per la doppietta conseguita in Australia. Le sensazioni uniche legate alla vittoria ci spingono a impegnarci ancora di più per cercare di riassaporarle il prima possibile. La pista di Suzuka costituisce un banco di prova particolarmente impegnativo per le vetture così come per i piloti, che infatti la amano”.
    Il Team Principal della Scuderia di Maranello ha poi anche aggiunto: “Noi crediamo di avere un pacchetto competitivo ma sappiamo anche che per riuscire a battere i nostri rivali bisogna essere perfetti. Come sempre in Giappone, e quest’anno anche di più dal momento che per la prima volta corriamo a Suzuka a inizio primavera, le condizioni meteo potrebbero fare la differenza, ma ci siamo preparati bene a casa e siamo determinati a giocarci le nostre carte”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hakkinen: “Nel 1999, Schumacher non voleva che Irvine vincesse”

    Mika Hakkinen Italian GP, Monza 5-8 September 2019

    Quest’anno ricorrono i 25 anni dalla sofferta seconda vittoria mondiale di Mika Hakkinen nel Campionato del Mondo F1 1999 contro la Ferrari di Eddie Irvine e Michael Schumacher. In un’ampia serie di interviste rilasciate in esclusiva a PlanetF1.com, il pilota finlandese ha raccontato l’intera storia di quella drammatica stagione.
    Nella prima metà della stagione, Hakkinen e la McLaren hanno affrontato la sfida di una Ferrari molto competitiva con Michael Schumacher, ma il campionato è cambiato quando il pilota tedesco si è rotto una gamba in un incidente nel Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone, ottavo appuntamento in un calendario che prevedeva 16 gare.
    Prima delle ultime due gare, in Malesia e Giappone, la classifica mondiale pilota vedeva Hakkinen a quota 62 punti e Irvine a sole due lunghezze dietro il finlandese.
    Mika Hakkinen – 62 punti
    Eddie Irvine – 60 punti
    In vista della penultima gara del campionato, Schumacher ebbe il via libera per tornare nell’abitacolo della sua Ferrari. Pur essendo fuori dalla contesa per il titolo, Schumacher avrebbe aiutato Irvine per cercare di aiutare il suo compagno di squadra a vincere il titolo per la Ferrari. E così successe che l’irlandese vinse davanti al compagno di squadra e al rivale per il titolo. La classifica, ad una sola gara dalla fine del mondiale, vedeva quindi Irvine in testa con 70 punti e 4 di vantaggio su Hakkinen.
    Eddie Irvine – 70 punti
    Mika Hakkinen – 66 punti
    Nell’ultima gara in Giappone, il finlandese doveva puntava alla vittoria. In qualifica, Hakkinen non riuscì a fare quello che aveva fatto in tante occasioni nel corso dell’anno, visto che la pole position gli sfuggì di mano: Schumacher ebbe la meglio per tre decimi di secondo. Coulthard e Frentzen conquistarono la seconda fila, con Irvine staccato di oltre un secondo in quinta posizione.
    Al via alla gara, Hakkinen balzò in testa alla corsa davanti a Schumacher, dopo che il pilota tedesco provò a fare le sua classica mossa per cercare di bloccare Hakkinen.
    Si trattava di una situazione insolita per Hakkinen, che gareggiava contro Schumacher nonostante il suo vero rivale per il titolo fosse Irvine, ma il finlandese non si preoccupò delle posizioni e si concentrò nel portare a casa la vittoria. Questa fu facilitata dal fatto che Schumacher non volesse davvero aiutare Irvine a vincere il titolo e a prendersi tutta la gloria di essere il primo campione piloti Ferrari dal 1979.
    “Non ero preoccupato perché sapevo che Michael non mi avrebbe fatto fuori”, ha detto Hakkinen a PlanetF1 poi ha anche aggiunto: “Potevo fare manovre molto aggressive, qualsiasi cosa, ma lui non mi avrebbe eliminato perché lo avrebbe messo in una luce incredibilmente negativa. E sapevo che Michael non voleva che Eddie diventasse campione del mondo”.

    Hakkinen ha poi anche rivelato: “Sono sicuro che, in cuor suo, era felice che io vincessi il titolo. Sentivo che c’era un grande rispetto reciproco nelle aree in cui eravamo bravi. Credo che Michael fosse anche fiducioso che la Ferrari avrebbe costruito una vettura in grado di eguagliare le prestazioni che stavamo ottenendo con la nostra auto”.
    La gara si chiuse con la vittoria di Hakkinen (10 punti) davanti a Schumacher (6) e Irvine (4). Questo permise al finlandese di sopravanzare in classifica l’irlandese e di conquistare il suo secondo titolo mondiale.
    Mika Hakkinen – 76 punti
    Eddie Irvine – 74 punti
    La classifica mondiale piloti F1 1999 LEGGI TUTTO

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    Gp Australia F1 2024, le pagelle: Sainz e Ferrari da sogno, Haas sugli scudi, notte fonda per Mercedes

    Il mondo sotto-sopra. Il Gran Premio d’Australia riporta indietro di vent’anni i tifosi della Ferrari, che riassaporano il gusto della doppietta a Melbourne grazie alla vittoria di Carlos Sainz e al secondo posto di Charles Leclerc. Un trionfo su tutta la linea, incentivato anche dal primo ritiro dopo 44 gare di Max Verstappen, riscopertosi umano come la sua Red Bull, naufragata a un minuto dalla SF-24 con Sergio Perez. Ottima la McLaren, sul podio con Lando Norris e chiaramente terza forza in griglia. Altra prestazione solidissima della Haas, con entrambi i piloti a punti, mentre naufraga la Mercedes, che torna dall’Oceania con un doppio ritiro, a suggellare un inizio di stagione da incubo. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio d’Australia.
    Australia F1 2024, le pagelle
    VOTO 10 A CARLOS SAINZ, DALL’OSPEDALE AL TRIONFO
    Una montagna russa dolce, dal sapore del trionfo. Due settimane fa Carlos Sainz era in un letto d’ospedale, costretto a saltare il Gp d’Arabia Saudita per l’operazione all’appendicite. Oggi è protagonista principesco nel nuovo mondo: dominio netto, incontrastato, costruito con una qualifica solidissima e concretizzato con una gara d’antologia. Svernicia Verstappen al secondo giro, di cui veste i panni per 3/4 di gara inanellando giri veloci a ripetizione. Si esalta con una Ferrari d’altri tempi, e porta a casa una vittoria leggendaria. The Smoothest Operation ever.
    VOTO 9 A FRED VASSEUR, CHE STA CUCINANDO
    Un anno di assestamento, a tirar fuori un potenziale inesistente dalla SF-23. Un anno di messa a punto del team, dilaniato dalla scellerata gestione Binotto. E ora i risultati iniziano a vedersi: Fred Vasseur ha restituito credibilità e dignità alla Ferrari. La sua “prima figlia”, la SF-24, ha mandato in pensione con disonore la sua progenitrice, tornando ad assaporare il gusto della vittoria netta, mai in discussione per tutti i 58 giri. Che riporta la Rossa a -4 dalla Red Bull nella classifica costruttori. Se sarà vera gloria lo dirà il tempo, ma dall’Australia il Team Principal e tutti gli uomini di Maranello tornano con una consapevolezza diversa: si può lottare. Let him cook…
    VOTO 8 ALLA MCLAREN, LA TERZA FORZA IN GRIGLIA
    Con una Red Bull e una Ferrari, ad oggi, inarrivabili, dietro la lotta è per capitalizzare ogni occasione. E a Melbourne la McLaren sfrutta l’occasione come meglio non potrebbe: eccellente terzo posto di Lando Norris, davanti all’idolo di casa Oscar Piastri. E nella seconda parte di gara prova a infastidire da vicino persino Charles Leclerc per la seconda posizione. Una conferma, dopo due gare un po’ anonime: la McLaren è a tutti gli effetti la terza forza in griglia. Solidità.
    VOTO 7 A TSUNODA E HAAS, “VINCITORI” DEGLI ALTRI
    Da una parte cinque team (quasi) sempre a punti, dall’altra cinque team costretti ad accontentarsi delle briciole. E in una gara costellata da defezioni eccellenti, ecco che le occasioni si presentano. A coglierle sono Yuki Tsunoda e i due piloti della Haas. Il giapponese bastona Daniel Ricciardo sin dal venerdì nel suo giardino, trascinando la Racing Bulls all’ottavo posto e ai primi punti stagionali. Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen completano la top-10, confermando le ottime sensazioni messe in mostra dalla Haas a Jeddah. Grasso che cola, in un campionato dove non ci saranno così tante chances di affacciarsi in zona punti.

    VOTO 6 A LECLERC, ANCORA BATTUTO DA SAINZ
    Ancora un secondo posto, ancora un giro veloce, -4 in classifica da Max Verstappen. Numeri forse fantasiosi prima del via del mondiale, ma oggi quantomai concreti (e positivi, ça va sans dire). Eppure, Charles Leclerc forse è il più scontento degli uomini Ferrari in questo momento. Perché torna dall’Australia con una sonora sconfitta nel confronto col compagno di squadra, superiore (per distacco) a lui sia al sabato che alla domenica. Tra setup non ottimali e lotte malsane con le due McLaren, il monegasco non ha mai avuto la chance di stare vicino a Sainz, e provare a battagliare con lui. Si conferma inossidabile uomo squadra, quello sì. Ma le ultime vittorie rosse non portano la sua firma.
    VOTO 5 ALLA RED BULL, TORNATA SUL PIANETA TERRA
    La pole position mostruosa di Max Verstappen al sabato aveva illuso un po’ tutti, probabilmente. Già dal venerdì, infatti, la Red Bull ha palesato difficoltà su tutta la linea, dal passo gara alla gestione del graining. Il resto, poi, l’ha fatto l’affidabilità, che ha tradito l’olandese per la prima volta dopo 44 gare (secondo ritiro in Australia negli ultimi tre anni). E quando manca il campione del mondo, allora sono dolori: Sergio Perez rimedia quasi un minuto di distacco dalla Ferrari, roba impensabile anche dal più ottimista dei tifosi della Rossa. Non cambia la gerarchia, quello sì: il team austriaco resta nettamente favorito per la vittoria di entrambi i mondiali. Ma gli scricchiolii interni, oggi, si sono trasferiti tutti sul tracciato di Melbourne.
    VOTO 4 A RICCIARDO, SUL VIALE DEL TRAMONTO
    Se da una parte Yuki Tsunoda sfodera una prestazione tutta cuore e solidità, dall’altra parte del box della Racing Bulls Daniel Ricciardo incassa un’altra sonora batosta dal compagno di squadra. Con l’aggravante di essere di fronte al pubblico di casa. L’ex Red Bull continua a dare segnali sconfortanti, come testimonia l’orribile qualifica che lo relega in ultima fila, mentre il giapponese trascina la macchina fino all’ottavo posto. Un ulteriore segnale di un lento e inesorabile declino, che potrebbe indurre Helmut Marko a prendere decisioni forti, chissà, magari già a stagione in corso.
    VOTO 3 ALLA MERCEDES, ALLA FINE DI UN’ERA
    Sembrano lontani anni luce gli anni di dominio a Melbourne della Mercedes e di Lewis Hamilton. Un’era ormai alle spalle, che ha lasciato spazio a una mediocrità imbarazzante e oltraggiosa alla forza di quel team ormai inesistente. Dall’Australia le Frecce d’Argento tornano con uno sconcertante “zero” alla voce “punti”: il sette volte campione del mondo paga un problema tecnico nelle prime fasi della corsa, mentre il compagno di squadra è vittima di un pauroso incidente all’ultimo giro, che lo fa finire mezzo cappottato in piena traiettoria. Una parabola discendente, che ha riportato gli uomini di Toto Wolff nel limbo dell’anonimato. LEGGI TUTTO