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    F1, Mondiale di centro gruppo: in Turchia la Racing Point si prende la scena

    Nel weekend turco il midfield si è preso non poco la scena. Approfittando delle condizioni singolari in cui si sono trovati a correre i piloti nella tre giorni di Istanbul, le sorprese e i colpi di scena ci hanno regalato riscontri a dir poco inaspettati. Una su tutti la pole position targata Lance Stroll e Racing Point, spezzando così l’egemonia in qualifica dei tre top team nell’era turbo-hybrid. Parlando di top team, cinque delle sei monoposto hanno concluso in top ten. Nel mondiale di centro gruppo, che assegna punti escludendo proprio Mercedes, Red Bull e Ferrari, anche chi ha concluso in posizioni arretrate, ottiene quindi lunghezze utili.
    È proprio la scuderia di Mr. Stroll a mettere il luce le performance più brillanti, prendendosi la scena nelle fasi più importanti del fine settimana. Se infatti nelle sessioni di libere non erano state ottenute prestazioni interessanti, le condizioni di qualifica e gara hanno premiato i due piloti che si sono ben destreggiati in condizioni non proprio solite. Al sabato è emerso un ottimo Lance Stroll che ha compiuto un giro perfetto sul bagnato, ritrovando la pole che gli mancava dai tempi della F3. Si è ben adattato alle condizioni di bagnato, dove aveva già espresso il tuo talento in qualifica a Monza nel 2017, anche nei primi due terzi di gara, dove dopo una buona partenza ha mantenuto la leadership e costruito un solido gap sul compagno Sergio Perez. La scelta di farlo sostare ai box per sostituire le intermedie non lo ha aiutato, in quanto dopo la sosta non è più riuscito a ripetere le stesse performance della prima parte di gara. La squadra ha tenuto a precisare però come un danneggiamento alla parte inferiore destra dell’ala abbia causato un degrado anomalo dello pneumatico anteriore. Situazione differente invece per il Messicano, che dopo aver sopravanzato Max Verstappen in partenza, ha mantenuto la seconda posizione fino alla bandiera a scacchi, gestendo alla perfezione le gomme e tenendo alle proprie spalle i due arrembanti Ferraristi.
    Arrivano buoni segnali anche da casa McLaren, dopo che al termine della qualifica i riscontri non erano stati così incoraggianti. Un assetto forse volto più al regime di GP, non ha aiutato i piloti al sabato, quando non erano riusciti a piazzare le loro macchine in Q3. Carlos Sainz al termine della gara si è poi detto soddisfatto per il passo mantenuto, un ottimo start gli ha permesso di guadagnare diverse posizioni nelle prime fasi gara. Un buon ritmo gli ha poi consentito di arrivare alla bandiera a scacchi a ridosso delle Ferrari, non lontano quindi dal podio generale. Anche Lando Norris può dirsi soddisfatto, perché dopo una partenza dalle retrovie che non lo ha favorito, ha preso il ritmo e recuperato terreno, un ritmo culminato con la conquista del giro veloce assoluto in gara.
    È accaduto invece l’opposto in casa Renault che dopo un buon sabato, dove il team transalpino aveva raggiunto l’ultima fase della qualifica con entrambe le monoposto, non ha capitalizzato il risultato alla domenica. La partenza ha in parte condizionato la loro gara. Daniel Ricciardo dopo un buono spunto iniziale ha colpito la monoposto del compagno Esteban Ocon in curva 1, nell’intento di evitare la W11 di un Lewis Hamilton protagonista di un ottimo scatto al via. Il francese, finito in testacoda, si è trovato a dover ricostruire la sua gara dal fondo della griglia. Protagonista di un testacoda anche Ricciardo, nella seconda parte di gara, dove si è trovato a faticare non poco con le gomme intermedie.
    È accaduto qualcosa di molto simile anche all’Alfa Romeo Racing che dopo aver brillato in qualifica, disputando la migliore della stagione, con una doppia qualificazione per il Q3, ha avuto non poche difficoltà alla domenica. Antonio Giovinazzi, fortunato per essere riuscito a piazzarsi in griglia dopo essere finito in ghiaia nel giro di uscita dai box, ha dovuto parcheggiare la sua C39 a bordo pista dopo pochi giri per un problema al cambio. Kimi Raikkonen ha invece faticato nel suo secondo stint di gara, ovvero quando è passato dalla gomma wet all’intermedia.
    Dopo gli ottimi riscontri di Imola, è stato invece un weekend anonimo per l’AlphaTauri. Il team faentino ha infatti faticato ad interpretare le condizioni di bagnato, non riuscendo ad ottenere buone performance, a discapito di un venerdì in cui entrambi i piloti si erano piazzati fra i primi dieci della griglia nelle due sessioni di libere.
    Classifica piloti
    Daniel Ricciardo Renault 217
    Sergio Perez Racing Point 197
    Lando Norris McLaren 174
    Carlos Sainz McLaren 150
    Lance Stroll Racing Point 140
    Pierre Gasly Alphatauri 133
    Esteban Ocon Renault 109
    Daniil Kvyat Alphatauri 92
    Kimi Raikkonen Alfa Romeo Racing 52
    Antonio Giovinazzi Alfa Romeo Racing 35
    Nico Hulkenberg Racing Point 28
    Kevin Magnussen Haas 24
    Romain Grosjean Haas 24
    George Russell Williams 21
    Nicholas Latifi Williams 18
    Classifica costruttori
    Racing Point 365
    Renault 326
    McLaren 324
    Alphatauri 225
    Alfa Romeo Racing 87
    Haas 48
    Williams 39
    Classifica giri più veloci
    Daniel Ricciardo Renault 5
    Lando Norris McLaren 3
    Carlos Sainz McLaren 2
    Lance Stroll Racing Point 1
    Nicholas Latifi Williams 1
    Romain Grosjean Haas 1
    Pierre Gasly Alphatauri 1 LEGGI TUTTO

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    Gp Turchia F1, Mekies (Ferrari): Cosa cambierà, senza Binotto in pista!

    Laurent Mekies, Direttore Sportivo Ferrari, alla vigilia del Gran Premio della Turchia dove sarà al muretto box al posto di Mattia Binotto.

    La strana stagione della Formula 1 vive un altro ritorno questo fine settimana a Istanbul, dove va in scena il Gran Premio della Turchia. Per saperne di più su come la Scuderia Ferrari si sia preparata a questo evento abbiamo incontrato il Direttore Sportivo Laurent Mekies.
    “Dopo Imola e il Nürburgring tocca adesso a Istanbul – ha detto Mekies -, senza contare l’esordio del Mugello e di Portimão: decisamente quest’anno ha rappresentato un’ottima palestra per le nostre metodologie di lavoro per ciò che concerne l’approccio al weekend di gara. Riuscire ad arrivare ben preparati all’evento non potendo contare su dati recenti è molto importante in uno sport nel quale il fattore tempo è fondamentale. Devo dire che su questo specifico aspetto il bilancio della stagione è stato finora relativamente positivo e l’esperienza che stiamo maturando quest’anno sarà utilissima anche in futuro. Nel caso specifico di Istanbul, dove non si corre dal 2011, abbiamo la fortuna di poter contare su un pilota come Sebastian che ha già corso su questa pista quattro volte mentre Charles sarà al suo debutto assoluto: per lui c’è stata la possibilità di fare esperienza al simulatore”.
    Leclerc ha potuto così assaggiare per la prima volta la famosa curva 8, anche se virtualmente: “È davvero incredibile – ha commentato Mekies -, velocissima, ben sopra i 260 km/h ma quello che la rende unica è la sua lunghezza e, conseguentemente, il tempo che il pilota ci mette a percorrerla. È una curva che mette a dura prova la vettura e le gomme e che potrebbe anche dare fastidio ai piloti, soprattutto in gara, ma sono sicuro che tutti si divertiranno su un tracciato molto impegnativo e sfidante”.
    Parlando delle aspettative dalla SF1000 in termini di prestazione, il Direttore Sportivo ha detto: “Siamo consapevoli che, viste le caratteristiche della pista, non sarà un fine settimana facile per noi. Nondimeno, i rapporti di forza alle spalle dei primi tre piloti sono sempre molto ravvicinati, così com’è del resto sin dall’inizio della stagione, e basta un niente per lottare per la seconda fila o per rimanere fuori dalla Q2. Il nostro obiettivo principale sarà quello di confermare i piccoli progressi che abbiamo visto nelle ultime gare e ridurre se possibile il gap rispetto a chi ci sta adesso davanti nel campionato Costruttori”.
    Per la Scuderia Ferrari sarà un Gran Premio un po’ diverso per la squadra, visto che per la prima volta nella stagione Mattia Binotto non sarà in pista. Ecco cosa cambierà, sempre secondo Mekies: “Mattia ha sempre cercato di approcciare il suo ruolo in maniera innovativa, cercando di pensare un po’ per così dire ‘out of the box’. Per questo ha organizzato le modalità di lavoro in modo tale da concedergli tutta la flessibilità necessaria per gestire le priorità nella maniera più efficiente possibile: lo aveva già fatto quando era direttore tecnico e, a maggior ragione, lo fa da quando è team principal. Magari all’inizio sarà un po’ strano non vederlo fisicamente nei briefing o al muretto ma sono sicuro che farà ampiamente uso delle tecnologie di comunicazione attualmente così in voga che la sua voce e i suoi input arriveranno a tutti forti e chiari, sia all’interno che all’esterno della squadra”. LEGGI TUTTO

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    Formula 1, Il Calendario del mondiale F1 2021: Date e GP [ Update 10.11 ]

    Formula 1 ha pubblicato oggi una nuova bozza di calendario per il Campionato Mondiale F1 2021. Al vaglio 23 Gran Premi con qualche location ancora da confermare.

    Dopo un mondiale 2020 con sole 17 gare in calendario, l’obiettivo di Liberty Media e della Formula 1 per la prossima stagione è quello di provare a tornare ad un calendario con oltre 20 appuntamenti.
    La Formula One Commission è al lavoro su una bozza di calendario per il 2021 che è quella che F1 ha comunicato oggi via twitter.
    La stagione dovrebbe iniziare il 21 marzo 2021 con il classico Gran Premio d’Australia, seguito a fine marzo dal Gran Premio del Bahrain. L’11 aprile sarà la volta della Cina, mentre a fine aprile resta uno slot ancora da riempire.
    Il 9 maggio inizieranno le trasferte Europee: Spagna e Monaco. Il mese successivo sarà la volta della trasferta in Azerbaijan e Canada per poi tornare in Europa con il Gp di Francia. A seguire in luglio: Austria, Gran Bretagna e Ungheria.
    Dopo la pausa estiva, il Circus farà tappa in Belgio, Olanda e Italia (Monza). A seguire le tappe asiatiche con Russia, Singapore, Giappone. Le ultime 4 tappe prevedono USA, Messico, Brasile, Arabia Saudita e Abu Dhabi.
    LA BOZZA DEL CALENDARIO F1 2021

    21 Marzo – Gp Australia
    28 Marzo – Gp Bahrain
    11 Aprile – Gp Cina
    25 Aprile – Gp TBC
    09 Maggio – Gp Spagna
    23 Maggio – Gp Monaco
    06 Giugno – Gp Azerbaijan
    13 Giugno – Gp Canada
    27 Giugno – Gp Francia
    04 Luglio – Gp Austria
    18 Luglio – Gp Gran Bretagna
    01 Agosto – Gp Ungheria
    29 Agosto – Gp Belgio
    05 Settembre – Gp Olanda
    12 Settembre – Gp Italia
    26 Settembre – Gp Russia
    03 Ottobre – Gp Singapore
    10 Ottobre – Gp Giappone
    24 Ottobre – Gp USA
    31 Ottobre – Gp Messico
    14 Novembre – Gp Brasile
    28 Novembre – Gp Arabia Saudita
    05 Dicembre – Gp Abu Dhabi

    Questo calendario F1 2021 è ancora una bozza che potrebbe subire diversi cambiamenti sia nelle location che nelle date. LEGGI TUTTO

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    Binotto annuncia: Tra poco sceglieremo un pilota della FDA da far esordire in Formula 1

    Callum Ilott, Mick Schumacher e Robert Shwartzman – Fiorano

    La Ferrari Driver Academy funziona. Eccome. Dopo la rapida ascesa nella categoria automobilistica regina di Charles Leclerc, con il monegasco sempre più convincente nelle prestazioni nonostante un mezzo meccanico non all’altezza, potrebbe nascere un’altra stella. Il tutto grazie alla fantastica gestione dell’accademia giovani piloti di Maranello. In un momento difficile per il Cavallino Rampante fa bene ricordare che c’è anche qualcosa che funziona e molto bene.
    Si dovrà scegliere tra tre piloti attualmente impegnati nel campionato mondiale di Formula 2. Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, ha confermato che nelle prossime settimane si deciderà a chi regalare la chance di diventare pilota di Formula 1 a tutti gli effetti. Quasi certamente a bordo della Haas, considerando le bocciature di Kevin Magnussen e Romain Grosjean. I tre “cavallini” sono Callum Ilott, Robert Shwartzman e Mick Schumacher.
    Il primo, inglese classe ’98, è il più grande dei tre ma anche quello che, forse, ha convinto meno in questa stagione di F2. Nonostante il suo indubbio talento che lo ha portato a vincere tre gare, in Austria, a Silverstone e a Monza, è il meno quotato nella corsa al sedile di Formula 1. Il russo Shwartzman è forse quello dotato di maggiore prospettive e talento naturale. Probabilmente, però, ancora troppo acerbo in alcune fasi di corsa. La materia prima c’è ma è meglio non bruciarla per fare passi troppo affrettati.
    Discorso diverso per Mick Schumacher, sicuramente quello in vantaggio nelle preferenze un po’ di tutti. Già due anni di Formula 2, attuale leader del campionato, il figlio d’arte è il favorito numero uno. Vuoi per i miglioramenti oggettivi mostrati in questa stagione dopo un primo anno difficile, vuoi anche per la suggestione di ritrovare uno Schumacher in Formula 1. Di certo le preferenze di Mattia Binotto e dei vertici Ferrari sono tutte per questo 21enne che di strada ne ha da fare ma sembra quello più pronto a fare il grande salto.
    Quantomeno quello maggiormente temprato per reggere la pressione. Lui che porta sulle spalle un cognome ingente per un giovane pilota di belle speranze. Che adesso vuole essere se stesso e non solo il figlio di. La prossima gara di Formula 2 in Bahrain schiarirà moltissimo le idee alla dirigenza del Cavallino che dovrà prendere una decisione definitiva. Questo, però, sottolinea ancora una volta quanto la Ferrari Driver Academy rappresenti davvero una garanzia di efficienza e una fucina di talenti. LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso macina 1.000 km di test in Bahrain con Renault

    Fernando Alonso ha completato la seconda giornata di prove individuali in Bahrain organizzate dal suo nuovo-vecchio team, la Renault, per acclimatarsi il più velocemente possibile alla F1. Guidando una RS18 di due anni fa lo spagnolo delle Asturie, già campione del mondo nel 2005 e 2006 con i france… L’articolo F1, Alonso macina 1.000 km […] LEGGI TUTTO

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    Fernando Alonso e tutti i rischi di un ritorno in Formula 1

    Alonso sostituirà Ricciardo in Renault nel 2021. Il confronto con Ocon sarà il metro per misurare la forza dello spagnolo, dopo due anni di lontananza dal Circus.

    Fernando Alonso ha disputato oggi un test in pista con Renault, team con il quale tornerà in Formula 1 il prossimo anno. Il campione spagnolo ha guidato una monoposto 2018 e lo ha fatto sul tracciato di Sakhir in Bahrain.

    Dopo due stagioni lontano dalla Formula 1, Alonso ha iniziato un periodo di riavvicinamento alla massima serie: dopo un primo test in pista a Barcellona, diverse visite in fabbrica a Enstone e la presenza in pista nel weekend di Imola, lo spagnolo ha coperto oggi oltre 90 giri in Bahrain.
    Il team francese sta dimostrando quest’anno un buon passo: nella classifica riservata ai costruttori, Renault occupa la terza piazza alle spalle di Mercedes e Red Bull mentre sul fronte piloti Daniel Ricciardo, con 85 punti, è saldamente in quarta posizione mentre Esteban Ocon ha raccolto solamente 40 punti.
    Il pilota australiano, che lascerà il team a fine anno per andare in McLaren, sta disputando una stagione molto consistente. Oltre ad aver conquistato più del doppio dei punti del compagno, Ricciardo ha anche surclassato Ocon in qualifica: 12 a 1 il risultato, dopo Imola.
    Su questi numeri si dovrà confrontare il prossimo anno il rientrante Fernando Alonso. Potrà permettersi lo spagnolo di fare “peggio” di Ricciardo con Ocon? Certo che no e il due volte Campione del Mondo lo sa benissimo! L’australiano ha posto l’asticella del ritorno in F1 dello spagnolo molto in alto e, visto che le monoposto nel 2021 non saranno molto diverse dalle attuali, Alonso dovrà solo dominare il suo team mate!
    Ce la farà? Vedremo, perché gli anni passano anche per un campionissimo come Alonso… LEGGI TUTTO

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    F1, Mondiale di centro gruppo: a Imola l’AlphaTauri si conferma in crescita

    Su uno dei circuiti più iconici di questa stagione è andato in atto l’ultimo round europeo del mondiale 2020. A dare spettacolo ancora una volta, il centro gruppo, che si è rivelato protagonista di diverse battaglie e colpi di scena, andando contro le aspettative della vigilia. Nonostante infatti si trattasse di un tracciato non così propenso al sorpasso, l’azione in pista e non solo, non è mancata, regalando spettacolo in uno scenario che merita di essere presente anche in futuro. Nel mondiale che assegna i punteggi ad esclusione dei top team, la renault continua a governare la classifica piloti con Daniel Ricciardo e punta alla leadership fra i costruttori.
    A confermare la propria crescita e competitività, l’AlphaTauri. La scuderia faentina ha messo in scena una delle migliori performance della stagione, confermando la costanza nei risultati ormai intrapresa diverse gare fa. Tutto ciò proprio nel fine settimana in cui si correva a pochi chilometri dalla sede della scuderia. Ad ottenere il miglior risultato è stato Daniil Kvyat, che nella lotta del midfield ha concluso alle spalle del solo Daniel Ricciardo. Dopo una qualifica in cui era riuscito ad entrare in Q3, seppur messo alle spalle dal compagno, ha compiuto la miglior gara dell’anno, arrivando a concludere a poco più di un secondo dal podio. La tessera vincente è stata senz’altro la sua incredibile partenza dopo la safety car, dove in un solo giro ha sorpassato tre monoposto, sfruttando anche il vantaggio delle gomme soft. Ha infatti bruciato Alexander Albon e Sergio Perez, uscendo dalla chicane del Tamburello alle spalle di Charles Leclerc, sorpassato all’esterno alla curva della Piratella, una mossa non proprio così semplice…
    Tanta sfortuna invece per Pierre Gasly che nel weekend in cui correva nel segno di Ayrton Senna, con i suoi colori sul casco, è dovuto rientrare ai box per un problema di raffreddamento emerso dopo poche tornate, quando si trovava in una vantaggiosa posizione che, con il senno di poi, sarebbe potuta valere il podio finale. Per Gasly e per l’AlphaTauri resta però la consapevolezza di avere in tasca ottime performance, lo dimostra anche la quarta piazza del francese stampata nell’unica sessione di libere e confermata poi in qualifica.
    A conquistare la miglior piazza del midfield è stato Daniel Ricciardo, che per la seconda volta in questa stagione ottiene il podio, dopo averlo conquistato al Nurburgring. Tutto ciò a conferma di una Renault che come obiettivo principale si pone quindi quello di laurearsi regina del midfield, dopo le continue conferme in termini di risultati. A Imola l’australiano si è dimostrato ben veloce già in qualifica, conquistando la quinta casella in griglia alle spalle di Gasly. Si è poi dimostrato veloce e costante in regime di GP, la buona condotta di gara è stata poi coronata con la scelta di fare l’opposto di Perez in regime di Safety Car, evitando la sosta e raggiungendo così la zona podio, mantenuta quindi fino alla bandiera a scacchi.
    A perdere il podio quindi Sergio Perez che con la sosta si è ritrovato alle spalle di un gruppetto che, nonostante la gomma soft fresca, non è riuscito a sopravanzare completamente visti i pochi giri restanti. È andata peggio a Lance Stroll, che ha concluso come penultimo pilota al traguardo, al termine di un fine settimana travagliato. Il canadese sta attraversando un periodo non così semplice in termini di risultati in pista, il podio di Monza resta infatti l’ultimo risultato utile ottenuto finora.
    Possono dirsi soddisfatti invece in casa McLaren, con un doppio piazzamento all’interno della top 10 ottenuto in qualifica per essere poi migliorato ulteriormente in gara. La scuderia di Woking dovrà limare ancora qualcosa nelle ultime quattro gare che restano, dopo che la competitività dei diretti avversari sembra essersi alzata ulteriormente rispetto alla prima parte di stagione. Lo dimostrano infatti i distacchi minimi che i piloti di questa fascia di classifica si rifilano ogni fine settimana.
    Se a Portimao la magia di Kimi Raikkonen in partenza non era bastata per dar sufficiente soddisfazione ai ragazzi di casa Alfa Romeo Racing in termini di concretezza, non si può dire lo stesso per quanto accaduto in quel del Santerno. Per il team che la scorsa settimana ha confermato la partnership fra Sauber e il Biscione, è arrivato un risultato concreto che potrebbe rivelarsi fondamentale in chiave classifica finale. Se da un lato bisogna riconoscere che i diversi ritiri hanno favorito il recupero di posizioni, dall’altro bisogna dar merito all’ottimo lavoro compiuto da parte dei piloti. Il finlandese ha gestito alla perfezione le gomme soft, mantenute per ben 50 giri; Antonio Giovinazzi è stato protagonista di un’altro ottimo scatto al via, che gli ha permesso di guadagnare ben sei posizioni nel corso del primo giro.
    Classifica piloti
    Daniel Ricciardo Renault 207
    Sergio Perez Racing Point 172
    Lando Norris McLaren 158
    Carlos Sainz McLaren 132
    Pierre Gasly Alphatauri 129
    Lance Stroll Racing Point 128
    Esteban Ocon Renault 101
    Daniil Kvyat Alphatauri 86
    Kimi Raikkonen Alfa Romeo Racing 50
    Antonio Giovinazzi Alfa Romeo Racing 35
    Nico Hulkenberg Racing Point 28
    Kevin Magnussen Haas 24
    Romain Grosjean Haas 24
    George Russell Williams 20
    Nicholas Latifi Williams 18
    Classifica costruttori
    Racing Point 328
    Renault 308
    McLaren 290
    Alphatauri 215
    Alfa Romeo Racing 85
    Haas 48
    Williams 38
    Classifica giri più veloci
    Daniel Ricciardo Renault 5
    Carlos Sainz McLaren 2
    Lando Norris McLaren 2
    Lance Stroll Racing Point 1
    Nicholas Latifi Williams 1
    Romain Grosjean Haas 1
    Pierre Gasly Alphatauri 1 LEGGI TUTTO