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    Ferrari 2024 vs 2023, bilancio e numeri dopo dieci gare

    La Scuderia Ferrari, dopo i primi 10 Gran Premio della stagione 2024, ha tracciato un primo bilancio, confrontando alcuni indicatori con quelli dello stesso periodo dello scorso anno.credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Con il Gran Premio di Spagna la stagione 2024 è arrivata in doppia cifra: c’è dunque l’occasione per la Ferrari di tracciare un primo bilancio e fare un confronto con lo stesso periodo della stagione 2023.
    Come è noto, da dopo la pausa estiva dello scorso anno la Scuderia Ferrari ha iniziato una curva di miglioramento che ha dato i suoi frutti e che la squadra ha portato anche nel nuovo campionato, come dimostrano i numeri. Tutte le voci più rilevanti, dopo dieci gare, sono migliori di quelle del 2023. L’unica invariata è quella relativa alle pole position: una era un anno fa – grazie a Charles Leclerc a Baku – e una ne è stata centrata quest’anno, sempre dal monegasco nella gara di casa.
    Due vittorie a zero
    La voce vittorie un anno fa diceva malinconicamente zero, mentre nelle prime dieci gare il dato recita già un +100% sull’intero 2023, che vide solo la vittoria di Carlos Sainz a Singapore, nella seconda metà della stagione. In questo 2024 Sainz ha già vinto in Australia e Charles ha vissuto l’apoteosi casalinga in quel di Monaco. Interessante anche l’incremento dei piazzamenti da podi: da due a nove (+350%).
    Punti e distacchi
    Il riflesso di questi risultati migliori è un bottino di punti decisamente migliore rispetto al 2023: 270 fin qui contro i 157 di un anno fa (+72%), 27 per gara in media contro 15,7. Il riflesso pratico di tutto ciò è la posizione nel campionato Costruttori della Scuderia Ferrari HP, seconda contro quarta con un distacco decisamente ridotto rispetto al 2023: oggi i punti di gap dal team Red Bull Racing sono 60, il 76% in meno rispetto allo scorso campionato, quando erano 254. Non basta ancora, ma l’inizio di stagione ha dato risultati in linea con le aspettative.

    Un deciso miglioramento rispetto ad una stagione 2023 in crescita anche se al di sotto delle aspettative. Il cammino, da qui alle fine del mondiale F1 2024, è ancora molto lungo. Sono infatti 14 le gare che ancora mancano.
    Oltre che a presentare le percentuale di miglioramento, Ferrari dovrebbe parlare anche di obiettivi: qual è il reale obiettivo perla stagione in corso? Attendiamo fiduciosi… LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur alza la voce: “In Austria voglio vedere un cambio di passo”

    VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Gulf Air Bahrain Grand Prix 2024, 1st round of the 2024 FIA Formula One World Championship from February 29 to March 2, 2024 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Florent Gooden / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Domenica 30 Giugno si corre la seconda gara della prima tripletta stagionale: il Gran Premio d’Austria andrà in scena sul circuito di Spielberg, nel verde delle montagne della Stiria.
    La gara si caratterizza, oltre che per lo scenario pittoresco, per il ruggito di una folla appassionata che fa il tifo per la Red Bull, l’unica squadra con licenza austriaca del Mondiale. La vicinanza con l’Italia fa sì che sugli spalti non manchino mai le bandiere della Scuderia Ferrari.
    Questo weekend torna in scena il formato Sprint per la terza volta nella stagione, dopo Cina e Miami.
    Alla vigilia del fine settimana austriaco, Fred Vasseur è tornato su quanto successo in Spagna: “Gli upgrade introdotti nella scorsa gara hanno funzionato come da aspettative, ma abbiamo visto come i nostri rivali non stiano con le mani in mano e come, in questo momento, ci siano quattro squadre nello spazio di meno di tre decimi”.

    Il Team Principal della Scuderia Ferrari ha poiaggiunto: “Ora andiamo in Austria, una pista che si percorre in poco più di un minuto, sulla quale questi distacchi già risicati diventeranno ancora più sottili. Noi dobbiamo concentrarci molto su noi stessi perché a Spielberg ogni dettaglio farà la differenza e sarà fondamentale anche il lavoro di preparazione fatto a Maranello dato che con il ritorno del formato Sprint avremo solo una sessione di prove libere prima di andare in qualifica”.
    Come squadra, piloti inclusi, Vasseur ha le idee molto chiare: “Dobbiamo fare uno step per essere certi di non lasciare alcuna opportunità per strada, sia quando si tratta del giro secco in qualifica, chiave con rivali così agguerriti e ravvicinati, sia a proposito dell’esecuzione della gara: in Austria voglio vedere un cambio di passo”. LEGGI TUTTO

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    GP Spagna F1 2024: Ferrari sull’orlo di una crisi di nervi

    credit: @Scuderia Ferrari Press OfficeQuante volte dopo una gara non andata proprio secondo i pieni si è sempre cercato di considerare il bicchiere mezzo pieno? Quantomeno per dare una ragionevole speranza a chi la sta perdendo. Nella realtà dei fatti, però, il Gran Premio di Spagna è stato davvero difficile per la Ferrari, senza note positive. A partire dalle qualifiche, per poi passare alle posizioni finali, il distacco dalla vetta, gli aggiornamenti che non funzionano e le scintille tra i piloti.
    Una lista della spesa che è tutt’altro che rassicurante per i tifosi della Rossa. Innanzitutto, l’annoso problema al sabato sembra essere ancora lontano da una sua risoluzione: le ottime prove libere della Ferrari si sono rivelate l’ennesima amara illusione. LA SF-24 continua ad essere la quarta forza in qualifica, anche dietro la ritrovata Mercedes.
    Le cattive notizie provengono anche dagli aggiornamenti, considerando che il team di Frederic Vasseur ha anticipato il pacchetto di Silverstone per dare una scossa al suo campionato. Ecco, questa scossa non c’è stata, anzi: la prestazione offerta a Barcellona, su un circuito che avrebbe dovuto mettere in evidenza i pregi dei nuovi aggiornamenti, non ha fatto altro che continuare ad illudere; i due piloti hanno concluso la gara a 20 secondi da Max Verstappen. Gli aggiornamenti di McLaren, Mercedes, e in parte Red Bull sono stati di un altro pianeta.
    Dalla gara del Montmelò è emerso un altro aspetto inquietante per l’immediato futuro: il nervosismo di Charles Leclerc e di Carlos Sainz. Lo spagnolo ha tentato un sorpasso molto estremo nei confronti del compagno di squadra in curva 1, col solo esito di aver fatto perdere tempo prezioso ad entrambi. La frittata è costata a Leclerc il quarto posto, col monegasco che si è lamentato sia in radio che ai microfoni dei giornalisti della mancata correttezza di Carlos. I due si sono spiegati anche a voce anche se con tono polemico e nervoso.

    Insomma, un clima che non fa bene al team e al proseguo della stagione. Adesso la Rossa ha bisogno di smettere di correre e fermarsi un attimo per riflettere su che cosa sta sbagliando, in modo da intervenire prima che McLaren e Mercedes abbiano il sopravvento. La prossima settimana in Austria ci sarà già una prima risposta su un circuito più congeniale alla Rossa, ma è la gestione delle difficoltà quello che preoccupa. LEGGI TUTTO

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    F1 2024: Intervista a Carlos Sainz, prima del Gp di Spagna

    Il prossimo weekend andrà in scena il Gran Premio di Spagna, decima gara della stagione 2024 di Formula 1, nonché la corsa di casa per Carlos Sainz.SAINZ Carlos (spa), Scuderia Ferrari SF-24, portrait, during the Formula 1 MSC Cruises Japanese Grand Prix 2024, 4th round of the 2024 Formula One World Championship from April 5 to 7, 2024 on the Suzuka International Racing Course, in Suzuka, Japan – Photo DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    E alla vigilia della gara di Barcellona, il pilota Ferrari, risponde ad alcune domande sulla gara di casa, parlando del tracciato ma non solo.
    1. È il momento della tua gara di casa. Quanto è speciale correre davanti ai tuoi tifosi?Carlos Sainz: “Per me è in assoluto uno dei momenti più speciali dell’anno. Poter correre davanti al pubblico di casa è un privilegio e sono davvero emozionato pensando al prossimo fine settimana. Il circuito è affollato tutti i giorni da migliaia di appassionati spagnoli e il supporto che ricevo da loro è davvero speciale. Ho anche una tribuna dedicata, la Grada CS55, piena di super tifosi! È ormai diventata una tradizione molto bella e adoro guidare e godere dell’atmosfera che si respira lì”.
    2. Puoi parlarci delle caratteristiche del tracciato? Cosa serve per andare forte sul Circuit de Barcelona-Catalunya?CS: “Questa è una pista molto impegnativa e noi piloti (o almeno la maggior parte di noi!) lo sappiamo bene per via dei tanti test che abbiamo svolto qui in passato. Le curve 1, 2 e 3 sono una combinazione davvero bella con curve da media e alta velocità nelle quali il collo è messo a dura prova. Anche la curva 9 è super veloce e un po’ cieca perché è in salita. Bisogna trattare bene le gomme nella prima parte del tracciato se si vuole ottenere il massimo nel terzo settore e chiudere un giro competitivo in qualifica”.

    3. Mercoledì porterete una Ferrari di Formula 1 in mezzo alle persone grazie alla collaborazione con il nostro partner Santander. Quanto sarà speciale questa street demo nel cuore di Barcellona?CS: “Penso che sia qualcosa di speciale nella città di Barcellona e sono estremamente orgoglioso di poter partecipare a questo spettacolo. Offrirà alle persone la possibilità di dare un’occhiata più da vicino alla macchina e ci divertiremo insieme facendo qualche numero… Non vedo l’ora di vivere questa esperienza e spero che gli spettatori si divertano tanto quanto conto di farlo io”. LEGGI TUTTO

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    F2, il recap della stagione 2024 aspettando Barcellona

    Kimi Antonelli First Test – Austria | credit: Mercedes-AMG Petronas Motorsport media

    La serie cadetta della FIA ha fatto il suo ingresso nel campionato 2024 schierando 11 Teams e 22 piloti che si contenderanno il titolo di campione del mondo 2024.
    Nell’attesa di vedere i 22 piloti sfrecciare per il circuito di Barcellona-Catalunya in programma dal 21 al 23 Giugno, andiamo a rivedere i risultati delle gare precedenti.
    ROUND 1 – BAHRAIN
    Nel fine settimana del 29 febbraio, la F2 ha inaugurato la stagione 2024 con il gran premio del Bahrain. Sul circuito di Sakhir, nel venerdì delle qualifiche, ha effettuato il miglior tempo l’indiano Kush Maini a bordo della Invicta Racing. Una pole position amara in quanto è stato successivamente squalificato per irregolarità tecnica sulla sua monoposto ed ha dovuto cedere il posto al suo compagno di squadra Gabriel Bortoleto. Kimi Antonelli ha chiuso le qualifiche in diciassettesima posizione, il pilota bolognese non è riuscito a fare meglio a causa di problemi tecnici riscontrati sulla sua auto.
    La prima sprint race del 2024 ha visto sul gradino più alto del podio Zane Maloney della Rodin Motorsport seguito da Jack Crawford a bordo della Dams Lucas Oil e da Josep Maria Martì con la Campos Racing. Antonelli, non ha risolto i problemi tecnici con la Prema Racing, non è riuscito a fare meglio del quattordicesimo posto.
    Il sabato si sono spenti i semafori per la prima Feature Race del 2024, il poleman Gabriel Bortoleto è partito malissimo mentre Maloney ha effettuato una partenza razzo ed è riuscito a prendersi la prima posizione. Nel corso della gara ci sono state 2 safety car, la prima causata da Enzo Fittipaldi sulla Van Amersfoort Racing danneggiando la Campos Racing di Isack Hadjar, la seconda, al giro numero 20 per Victor Martins, costretto al ritiro per problemi tecnici. Gli ultimi 5 giri hanno visto Martì al secondo posto dopo aver sorpassato Zack O ‘Sullivan mentre Maloney in testa con un distacco di circa 3 secondi, Antonelli è riuscito ad entrare in top ten. La gara si è conclusa con Maloney vincitore, doppietta dopo aver vinto anche la Sprint, secondo gradino del podio per Martì e terzo Paul Aron, i due rookie hanno fatto un gran esordio. Mentre il rookie bolognese di casa Prema, Antonelli, ha ottenuto il suo primo punto in assoluto, in quanto, va ricordato, il pilota ha esordito in F2 direttamente senza aver corso in F3.
    ROUND 2 – ARABIA SAUDITA
    Venerdì 8 Marzo ha preso il via il Gp dell’Arabia Saudita nel circuito di Jeddah. A far segnare il tempo più veloce nelle qualifiche è stato Oliver Bearman a bordo della Prema. Primo colpo di scena, il pilota inglese non è stato presente in griglia di partenza in quanto ha avuto una chiamata si può dire inattesa, infatti è stato chiamato a sostituire Carlo Sainz in Formula 1, convalescente per una appendicite.
    Bisogna ammettere che il pilota della Prema ha fatto parlare molto di lui in quanto ha disputato un bel gran premio finendo settimo, nonostante non abbia effettuato nessun giro nelle libere a bordo della SF-24. Ma tornando al campionato F2, la gara sprint è stata vinta da Dennis Hauger. Vittoria arrivata nel post gara in quanto il primo pilota che ha tagliato il traguardo è stato Richard Verschoor, successivamente squalificato insieme al suo compagno di squadra Roman Stanek del Team Tridet per irregolarità tecnica sulle vetture. Sono saliti sul podio della gara corta Hauger ( Mp Motorsport), Aron ( Hitech Gran Prix) e Fittipaldi (Van Amersfoort Racing). Sesta posizione per Antonelli.
    La partenza della Feature Race ha visto Kush Maini in testa con un’ottima partenza, seguito da Crawford. Buona partenza anche per Antonelli il quale, effettuando un sorpasso all’esterno, ha recuperato una posizione, ricordiamo, unico pilota della scuderia Prema in gara in quanto il compagno Bearman stava provando il sedile della SF-24. A metà primo giro, è stata chiamata subito la safety car, per un contatto a metà gruppo che ha visto coinvolti Martì insieme a Stanek, rientrata la safety car, la gara è stata ripresa con Maini in testa, seguito da Jack Crawford, Fittipaldi, Antonelli e Martins.Al giro 15 è uscita per la seconda volta la safety car per un testacoda di Franco Colapinto. Sul finale bagarre tra Hauger, Crawford e Antonelli, quest’ultimo ha avuto la peggio ed ha finito la gara in sesta posizione. Tra il giro 19 e il 22 spettacolare Fittipaldi, il pilota brasiliano ha effettuato un sorpasso all’esterno di curva 1 ai danni di Amaury Cordell, intanto Juan Manuel Correa ed è riuscito a prendersi la testa della corsa. La gara è finita con la prima vittoria della stagione di Fittipaldi, seguito a 7 secondi da Maini e Hauger, Antonelli ha terminato la gara al 6° posto mentre Maloney 7° davanti a Verschoor.
    ROUND 3 – AUSTRALIA
    La F2 ha riacceso i motori all’Albert Park di Melbourne dal 22 al 24 Marzo. Pole Position di Hauger il quale è riuscito a stare davanti al pilota bolognese della Prema, Antonelli, per solo 3 decimi.
    La vittoria della sprint race è stata di Stanek seguito da Hauger e Maini anche se il primo pilota che è passato sotto la bandiera scacchi è stato Hadjar, penalizzato di 10 secondi per aver causato un incidente alla partenza. Antonelli in testacoda, ha terminato la gara corta in 19° posizione. Quindi tutto da rifare nella Feature Race per il pilota della Prema, il quale è riuscito ad ottenere un’ottima posizione di partenza, secondo di fianco ad Hauger. I due hanno dato spettacolo, con Antonelli che è stato bravo a prendersi la prima posizione ma Hauger nel 2° giro si è ripreso la testa della corsa. La gara ha subito un rallentamento a causa di una Virtual Safety Car causata da problemi tecnici sullamonoposto PHM Aix Racing di Josha Dürksen, costretto al ritiro. La Virtual è stata chiusa al nono giro. Qualche giro dopo, un testacoda di Hauger ha costretto i commissari a fare entrare una Safety car.
    La Feature Race è terminata con Hadjar sul gradino più alto del podio seguito da Aron e Maloney. Antonelli, nonostante abbia effettuato una buona partenza, ha finito la corsa in quarta posizione e il suo compagno di scuderia ha chiuso la top 10, ancora problemi in casa Prema.
    ROUND 4 – EMILIA ROMAGNA
    Dopo lo stop dell’anno 2023 per via dell’alluvione che ha colpito l’intera regione Emilia Romagna, il Circus della Formula 1 e F2 è tornato ad Imola. Le qualifiche, nella giornata di venerdì 17 Maggio, sono state a dir poco caotiche per via di tempi cancellati per i track limits, gli stessi tempi sono stati ridati al termine della sessione, insomma un vero caos com’è successo ai 2 piloti della Prema, Bearman e Antonelli i quali hanno terminato la giornata delle qualifiche rispettivamente con il 2° e 4° tempo, tempi cancellati e quindi si ritrovano in sedicesima e diciottesima posizione. Terminate le qualifiche, gli addetti FIA, dopo aver visionato bene le immagini e parlato con i piloti, hanno deciso di ridare i tempi ottenuti nella sessione di qualifiche, quindi Bearman si è aggiudicato seconda casella della griglia e Kimi è partito dalla seconda fila in 4° posto. Unica certezza delle qualifiche è stato il miglior tempo di Gabriel Bortoleto. Ad aver conquistato il podio della sprint sono stati, Colapinto al 1° posto, seguito da Aron e Maloney nel gradino più basso del podio.
    La feature race del sabato ha visto Bearman aver effettuato un’ottima partenza ma la sua gara verrà compromessa da un errore, possiamo dire da principiante, in quanto al pit è riuscito a spegnere la macchina, perdendo secondi preziosi mentre si trovava in testa alla gara. Anche la partenza di Antonelli non è stata delle migliori in quanto ha perso una posizione su Dürksen, ma si è ripreso nel finale di gara effettuando un’ottima resistenza su Colapinto anche se questa bagarre ha fatto allontanare Dürksen. Disastro ai box per Martì e Cordel, quest’ultimo partito prima della fine del pit si è trovato con la gomma posteriore destra non ancora fissata mentre per Martì, identico problema con ruota diversa, si tratta della posteriore sinistra ma l’errore non è stato del pilota ma del team ai box. La gara nel circuito del Santerno è terminata con il primo a tagliare il traguardo Hadjar seguito da Gabriel Bortoleto e Dürksen. Kimi Antonelli in quarta posizione.
    ROUND 5 – MONACO
    Montecarlo è stato sempre sinonimo di lusso, eleganza, glamour e anche gare!! E qui si sono accesi i motori della F2 dal 23 al 26 maggio. Il circuito del Principato, non di certo noto per le sue ampie vie di fuga e per la grandezza della corsia di gara infatti viene considerato uno dei gran premi più difficili dove a fare la differenza è soprattutto il pilota e bisogna stare attenti a tutto ed avere ottimi riflessi come quelli di Hadjar che si è trovato nella curva cieca del tunnel la monoposto di Ritomo Myata, schivata all’ultimo, complimenti per i riflessi Isack! Terminate le qualifiche, sono 3 i piloti che hanno subito penalità per impeding, Bearman, Correa e Maini, i tre hanno scontato la penalità in griglia di partenza.
    La sprint se è stata aggiudicata da Taylor Barnard sulla Phm Aix Racing davanti all’Invicta Racing di Bortoleto e alla Mp Motorsport di Hauger. Subito fuori dal podio Antonelli. Si è ripartiti il sabato per la Feature Race con Verschoor partito dalla Pole ed è riuscito a mantenere la testa della corsa. Buona partenza anche per Antonelli che ha guadagnato subito 2 posizioni. Intanto Verschoor, sempre in testa, si lamentava di avere problemi nella frenata, questo è stato solo l’inizio di un incubo per il pilota Olandese della Trident. Verschoor ha iniziato a perdere velocità ed è stato sorpassato da Aron, Bearman, Colapinto, Antonelli e Bortoleto ed è riuscito a prendersi anche una penalità di 5 secondi per aver avuto vantaggio tagliando una curva. Entrato nei box per scontare la penalità, ha ripreso gara ma al giro successivo è stato costretto al ritiro, Gran Premio totalmente da dimenticare per l’olandese. Nei 42 giri del Principato c’è stato solo una virtual safety car causata da Dürksen che va a muro. La gara è terminata con O’Sullivan che ha tagliato per primo il traguardo seguito da Hadjar e 3° Aron. Kimi Antonelli in settima posizione, non una gara facile per il pilota bolognese. I primi posti della classifica del campionato piloti dopo 4 gare vedono in testa Paul Aron con 80 punti, Isack Hadjar a 78, Zane Maloney a 69, Kimi Antonelli si trova in 6° posizione con 48 punti, a -32 punti dal leader.
    F2 2024 – La classifica piloti

    Siamo solo all’inizio, il campionato è lungo, la F2 ritorna il 21 giugno in Spagna per dare spettacolo nel circuito di Barcellona.
    Scritto da: Antonio Rizzo LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari anticipa gli aggiornamenti per dimenticare il Canada

    credit: @Scuderia Ferrari Press OfficeLe ultime tre settimane in casa Ferrari sono state un frullatore, una montagna russa che ha alternato gioie profonde e delusioni cocenti. Montecarlo ha visto l’emozionante vittoria di Charles Leclerc ed una Rossa che sembrava poter essere in lizza per il titolo mondiale costruttori, se non addirittura per quello piloti. Poi arriva il weekend canadese e tutte le speranze sembravano essersi sgretolate a colpi di temperature basse, assetti sbagliati e un motore bolso.
    Come al solito, la verità sta in mezzo. Non ci si deve esaltare per una vittoria di tappa, soprattutto se il tuo avversario risponde al nome di Max Verstappen, e non ci si può scoraggiare per un passaggio a vuoto. La Ferrari ha il dovere di guardare avanti, al prossimo appuntamento a Barcellona. Lì ci saranno temperature più elevate, quelle predilette da una SF-24 così gentile sulle gomme da non riuscire ad imprimere temperatura sulle coperture. Quando il punto forte diventa il punto debole al tempo stesso.
    Per lasciarsi alle spalle il passato, il team di Frederic Vasseur anticiperà l’installazione del nuovo fondo proprio nell’appuntamento spagnolo, inizialmente previsto per Silverstone. Va precisato che questo cambio di programma non dipende da lacune nell’aggiornamento di Imola o da ansia da prestazione. Le novità funzionano bene al simulatore e si è deciso di montarle immediatamente.

    I tifosi della Rossa possono quindi ancora ben sperare in un circuito che storicamente mette in evidenza punti di forza e punti deboli di ogni macchina. Un po’ come se fosse un esame di maturità sull’effettivo potenziale delle auto. La Red Bull è favorita. La McLaren darà fastidio. Ma la Ferrari tornerà ad altissimi livelli e Charles Leclerc e Carlos Sainz possono stare tranquilli. La Rossa non è sparita, ma proprio dai tracolli si possono imparare tante cose utili. LEGGI TUTTO

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    F1, Villeneuve e le sue ultime critiche a Toto Wolff

    2024 Chinese Grand Prix, Sunday – Sebastian Kawka – credit: Mercedes-AMG Petronas Motorsport mediaAl Gran Premio del Canada era presente Jacques Villeneuve, in veste di commentatore per Sky Sports F1 (UK). L’ex Campione del Mondo 1997 di Formula 1, da tempo lontano dal paddock della Formula 1 e dai microfoni TV, non si è risparmiato nel “criticare” piloti e team principal.
    A “farne le spese” Daniel Ricciardo prima e Toto Wolff poi. In particolare al Team Principal della Mercedes, Villeneuve ha criticato la scelta di puntare sul giovanissimo Andrea Kimi Antonelli: “Toto Wolff non considererà nessuna soluzione diversa da Antonelli. La porta è chiusa per tutti gli altri. La Mercedes sarà la squadra di Antonelli per il futuro. E l’ego di Toto Wolff ha giocato un ruolo importante in questa decisione: vuole dimostrare al mondo che aveva ragione ad averlo scelto quando aveva solo 12 anni. Vuol mostrare che già allora vedeva in lui un futuro campione del mondo“.
    Villeveuve era chiaramente in Canada alla ricerca di visibilità e le sue dichiarazioni hanno aiutato il suo intento. Ma, mentre su Ricciardo ha chiaramente esagerato, su Wolff ci sentiamo di non essere così in disaccordo con l’ex Campione del Mondo con la Williams.

    Toto ha infatti anticipato di almeno un anno l’esordio di Antonelli in F2, senza farlo gareggiare e probabilmente vincere in F3 quest’anno. E Toto vuole ora “toglierlo” anticipatamente anche dalla F2 per portarlo, subito dopo il compimento dei 18 anni, nella massima serie.
    Solo il tempo dirà se questa è la scelta giusta per un giovanissimo pilota che rischia però di bruciare un po’ troppo le tappe e di non avere poi nel suo palmares alcuni titoli che erano alla sua portata. LEGGI TUTTO

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    Gp Canada F1 2024, le pagelle: Verstappen senza limiti, McLaren-Mercedes rimandate, black-out Ferrari

    MONTREAL, QUEBEC – JUNE 07: Max Verstappen of the Netherlands driving the (1) Oracle Red Bull Racing RB20 on track during practice ahead of the F1 Grand Prix of Canada at Circuit Gilles Villeneuve on June 07, 2024 in Montreal, Quebec. (Photo by Chris Graythen/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202406070509 // Usage for editorial use only //

    Il nono appuntamento stagionale per il mondiale di Formula 1, sul circuito di Montreal, regala tante emozioni e colpi di scena, complice una pioggia che ha condizionato fortemente le prestazioni in pista. Ma che, in ogni caso, non ha scombussolato le solite gerarchie: davanti a tutti ritorna Max Verstappen. L’olandese spinge la sua Red Bull oltre ogni limite, grazie a intelligenza e fredda lucidità. Altro podio per Lando Norris con la sua McLaren, davanti alle redivive Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton; tuttavia, entrambi i muretti finiscono dietro la lavagna, per una strategia poco lucida, vista la superiorità in pista sulla Red Bull. Coriaceo Fernando Alonso. Si rivede davanti anche Daniel Ricciardo. Prima volta a punti con entrambe le macchine per l’Alpine. Il vero disastro, invece, lo firma la Ferrari, che dalle stelle di Monaco è passata alle stalle del doppio ritiro di Montreal. Un duro colpo alle ambizioni del team di Maranello. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio del Canada.
    VOTO 9 A VERSTAPPEN, CAMPIONI SI NASCE
    La Red Bull è sempre più risucchiata nel gruppo delle inseguitrici, ma può contare su un fenomeno che risponde al nome di Max Verstappen. L’olandese approfitta di tutte le défaillances degli avversari, e riesce a portare a casa una vittoria preziosissima, che scaccia tanti fantasmi emersi nelle ultime settimane. Anche in Canada il campione del mondo deve combattere contro i limiti di una vettura ormai non più perfetta, ma che può contare su un pilota fenomenale e un team estremamente concreto. Il risultato è presto detto: vittoria, nuovo allungo nel mondiale e sorrisi ritrovati. Tre mondiali non si vincono per caso. E per questo il destino ha già nelle stelle la quarta corona iridata per Mad Max.
    VOTO 8 A RUSSELL, SE LA MACCHINA VA LA STOFFA C’E’
    Sin dal venerdì la Mercedes si presenta a Montreal con ambizioni ritrovate, animate in particolare da un George Russell estremamente agguerrito. Sia sull’asciutto che sul bagnato. L’inglese è abilissimo a sfruttare la variabilità delle condizioni, piazzando la zampata in qualifica, artigliando una pole position tanto meritata quanto insperata. In gara, poi, fa quel che può per cercare di coltivare il sogno di vittoria. E tra safety car sfortunate, qualche errore di troppo e una strategia alquanto discutibile, alla fine deve accontentarsi della terza piazza. Primo podio stagionale, che poteva essere anche qualcosa in più.
    VOTO 7 AD ALONSO, VELENO SU PISTA (E NON SOLO…)
    In un week-end piuttosto particolare, ecco che riemerge la stoffa del campione che risponde al nome di Fernando Alonso. Lo spagnolo si adatta perfettamente alle condizioni variabili del fine settimana canadese, mascherando molto bene i difetti dell’Aston Martin con il suo solito piglio da guerriero in pista. Senza quartiere la lotta con Lewis Hamilton, prima di arrendersi e “accontentarsi” della sesta piazza. Poco male, dopo una corsa tutta con il coltello tra i denti. Atteggiamento che ripropone anche ai microfoni, dove lancia l’ennesima frecciatina alla Ferrari. Cogliendo perfettamente nel segno, peraltro.
    VOTO 6 A NORRIS, VORREI MA NON POSSO
    Avrà anche talento, ma Lando Norris ha anche un enorme difetto: raccoglie molto meno di quanto dovrebbe. Sì, perché a Montreal, quantomeno in gara, la sua McLaren è nettamente la macchina più veloce in pista. Eppure, il pilota inglese non riesce, sia per responsabilità sue che della scuderia, a non sfruttare l’occasione. Dorme sulla prima safety car, che gli avrebbe permesso una sosta e la possibilità di rimanere in testa alla gara. Sbaglia anche con un lungo che gli fa perdere secondi e (provvisoriamente) la posizione su Russell. Alla fine porta a casa, comunque, un buon secondo posto, che lo avvicina a Charles Leclerc in classifica. Però queste chances non capitano ogni domenica…
    VOTO 5 A MCLAREN E MERCEDES, STRATEGIE SCELLERATE
    Per battere la Red Bull non basta una macchina competitiva, ma serve anche una perfezione estrema al muretto. E se McLaren e Mercedes sono parse più veloci del team campione del mondo per tutto il week-end, alla fine la strategia ha impedito loro di avere la meglio su Max Verstappen. Con l’aggravante di poter giocare con due punte contro una, entrambe le squadre hanno dissipato un comodo margine tra scelte poco lucide, molto ritardate e quasi fratricide (chiedere a Lewis Hamilton…). L’occasione era davvero ghiotta, ma quando manca l’abitudine a vincere possono succedere anche queste cose. E siate certi che in casa Red Bull, determinate cose non accadranno mai.
    VOTO 4 A PEREZ, ISTINTO MASOCHISTA A TINTE RED BULL
    Ecco, se c’è proprio un difetto da trovare in casa Red Bull è il masochismo con cui i vertici hanno deciso di rinnovare il contratto di Sergio Perez per altre due stagioni. Il messicano, anche in Canada, dà prova di tutta la sua mediocrità: seconda eliminazione consecutiva in Q1, gara compromessa e anonima nei bassifondi della classifica, fino al banale testacoda che lo manda nel muro, compromettendo definitivamente la sua corsa. Una via Crucis che non pare avere fine, e che non può lasciare tranquillo il team austriaco in ottica mondiale costruttori. Dulcis in fundo: a Barcellona dovrà scontare tre posizioni di penalità. Contenti loro…

    VOTO 3 A FERRARI, DALLE STELLE ALLE STALLE
    Il black-out più clamoroso degli ultimi tre anni per la Ferrari si consuma in Canada. Il team di Maranello sbaglia tutto ciò che può sbagliare: dall’assetto alle strategie (sia in qualifica che in gara), fino ad arrivare agli errori dei due piloti, controfigure della versione deluxe ammirata a Montecarlo. Già, quella Monaco in cui 15 giorni fa la SF-24 sembrava aver spiccato il volo verso orizzonti impensabili a inizio stagione. E che dopo lo scempio di Montreal, culminato con un vergognoso doppio ritiro, sembrano tornati ad essere un lontano miraggio. Testa bassa e pedalare: la presunzione alla lunga si paga cara. Barcellona sarà l’esame di maturità. LEGGI TUTTO