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    F1, Mansell scommette sul successo di Hamilton in Ferrari

    Nigel Mansell scommette sul successo di Lewis Hamilton alla Ferrari e prevede “un anno straordinario” per il Circus della Formula 1.Lewis Hamilton – credits: Ferrari

    L’ex pilota della Ferrari Nigel Mansell – su Formula1.com – ha espresso il suo sostegno a Lewis Hamilton dopo il passaggio del sette volte campione del mondo alla Scuderia di Maranello.
    Hamilton ha concluso una permanenza di oltre un decennio alla Mercedes per intraprendere una nuova sfida con la Ferrari, ufficializzando il passaggio il 2 febbraio 2024.
    Parlando dopo la tre giorni di test in Bahrain, Hamilton ha spiegato che si sta “divertendo molto” al volante della SF-25 e che il suo unico obiettivo è vincere con la Ferrari.
    Mansell, che ha parlato prima di queste uscite in occasione dell’evento di lancio di F1 75 Live a Londra, ritiene che il suo esperto collega britannico abbia le carte in regola per scrivere un altro capitolo di successi in questo sport: “Penso che sia assolutamente brillante. Credo che la maggior parte dei fan lo sostenga. Io sono sicuramente dalla sua parte”.

    Il pilota inglese, campione del mondo con la Williams, ha poi aggiunto: “Penso che possa farcela. È molto emozionante per lui e per la Ferrari. Penso che sarà l’anno più bello da vedere”.
    Un altro ex pilota della Ferrari, Jean Alesi, aveva condiviso pensieri simili a quelli di Mansell: “Conosco molte persone in Ferrari – ha detto il francese – e ha impressionato tutti”. Alesi, in Ferrari dal 1991 al 1995 e con una sola vittoria in carriera ha poi aggiunto: “Ha impressionato tutti con la sua presenza e il modo in cui si presenta alla squadra. È stato davvero uno shock culturale per la Ferrari avere un campione del genere. Senza nulla togliere a Charles e Carlos”.
    In merito a come potrebbe essere il rapporto tra Hamilton e Leclerc, Alesi ha aggiunto: “Charles sarà sicuramente più competitivo, avendo con sé un campione del genere. Lewis gli darà sicuramente più motivazione”. LEGGI TUTTO

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    Honda e Red Bull: i veri motivi dietro al loro divorzio

    Il 2026 rappresenterà una data spartiacque per la storia della F1, ma non solo. La rivoluzione telaistica e motoristica dell’anno prossimo, infatti, metterà la parola fine alla collaborazione tra Red Bull e Honda, che tante soddisfazioni ha portato e sta portando a entrambi i protagonisti. In un articolo apparso su Motorsport.com, il giornalista britannico Ronald Vording ha ricostruito ragioni e passaggi di un divorzio che, comunque vada, farà storia.
    Dal Covid ai trionfi di Verstappen
    La pandemia di Covid-19 che nel 2020 è esplosa in tutto il mondo ha avuto conseguenze importanti anche sulle decisioni prese nel mondo del motorsport. Tra queste, una delle più clamorose fu quella annunciata da Honda il 2 ottobre 2020, con il colosso giapponese a smarcarsi completamente dalla F1 e dai propri partner Red Bull e, di conseguenza, Alpha Tauri al termine della stagione 2021. A quel punto, per il team di Milton Keynes una sola strada risultò percorribile, dal momento che intorno a sé si trovò praticamente ad avere terra bruciata, come spiegato da Christian Horner.
    “Non avremmo avuto un motore dalla Mercedes e con la Ferrari non eravamo sicuri di quanti cilindri avremmo avuto! Avevamo già lavorato con la Renault e tornare indietro non ci sembrava giusto. Quindi siamo stati quasi costretti a prendere una strada diversa. La nostra idea era di acquisire la proprietà intellettuale del motore Honda e di costruire, assemblare e curare noi stessi la PU omologata fino alla fine di questo ciclo. Quando abbiamo iniziato a capire qual era lo scenario, abbiamo capito che era sempre più complesso. Il processo non riguardava solo la produzione dei motori, c’era molto di più. Bisogna avere a che fare con una catena di fornitori e cose del genere”.
    Una situazione complicata, dunque, per Red Bull. Per fortuna di Horner e dei suoi uomini, le conseguenze della pandemia su Honda si rivelarono meno pesanti di quanto pronosticato, e i giapponesi si trovarono a tornare sui propri passi. In questo modo, si è riusciti da entrambe le parti a trovare una soluzione, con una collaborazione che arriverà fino al termine del campionato che sta per iniziare. Dal 2026, però, tutto cambierà, e sicuramente ci saranno conseguenze importanti per tutti gli attori.
    Honda voleva Red Bull anche per il 2026, ma a Milton Keynes si erano già mossi
    “Le normative 2026 con metà della potenza fornita dal motore a combustione e l’altra metà dall’ibrido ha molto interessato sia Honda che Honda Racing-. Ci attrae anche la direzione verso i carburanti sostenibili. Per tutte queste cose, abbiamo deciso di tornare ufficialmente in Formula 1. Ma quando abbiamo formalmente interrotto le nostre attività in Formula 1, Red Bull ha fondato la sua società di power unit. Di conseguenza, non c’era più lo spazio per riaprire una collaborazione”.
    Queste parole di Koji Watanabe, presidente di HRC, danno l’idea della situazione che i giapponesi hanno dovuto affrontare nel momento in cui sono dovuti arrivare a prendere una decisione importante. Scadendo il contratto di fornitura con Red Bull nel 2025, occorreva in pratica decidere cosa fare di un rapporto che ha portato gloria, successi e tanto pregio alla Casa del Sol Levante. Si è valutata anche la possibilità di produrre la componente a combustione interna nelle strutture inglesi e quella elettrica in Giappone, ma ben presto si è arrivati alla conclusione che tutto ciò sarebbe stato un handicap piuttosto che un vantaggio.

    A quel punto, è risultato evidente come la prosecuzione del rapporto oltre il 2025 fosse impossibile, e il Red Bull Powertrains, la branca che andrà ad occuparsi della progettazione e della implementazione delle nuove PU, andrà a lavorare con Ford, segnando il ritorno del marchio dell’ovale blu in F1. Honda, invece, andrà ad equipaggiare le vetture Aston Martin, e questo potrebbe avere ripercussioni importanti, soprattutto considerando l’arrivo a Silverstone di Adrian Newey.
    Honda, Aston e… Max?
    Ora, è evidente che questa separazione porterà a conseguenze importanti per entrambe le realtà. In particolare, già ha fatto scalpore il passaggio di Adrian Newey alla corte di Lawrence Stroll, lavorando praticamente già sul prototipo del 2026. È evidente che la squadra british green non abbia nessuna voglia di farsi trovare impreparata in vista di questo “nuovo inizio”, e le sue sirene potrebbero attrarre anche l’altro tassello che ha portato alla costruzione di quel puzzle praticamente invincibile (fino a giugno 2024) chiamato Red Bull.
    Max Verstappen, infatti, sembra ormai essere il prossimo target del magnate canadese e dei suoi uomini. Un suo passaggio in Aston Martin segnerebbe un momento epocale, e pare che l’offerta fatta all’olandese sia di quelle che non si possono rifiutare. Il pilota di Hasselt, inoltre, andrebbe a ricongiungersi proprio con Honda, con cui ha ottenuto tutti i suoi quattro titoli. Sarebbe certamente una bella storia da raccontare; restiamo in attesa, ma la sensazione è che la separazione tra Red Bull e Honda continuerà a portare con sé diversi strascichi, anche oltre il 2025. LEGGI TUTTO

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    L’evoluzione dei 10 attuali team F1, dalle origini ad oggi

    Un viaggio nella storia, attraverso l’evoluzione degli attuali 10 team di Formula 1, dalle loro origini ai giorni nostri.Infografica: x.com/F1

    La Formula 1 non è solo un campionato automobilistico: è l’apice del motorsport, dove velocità, tecnologia e passione si mescolano per creare uno spettacolo senza pari. Ogni stagione, la griglia di partenza si arricchisce di nuovi protagonisti, ognuno con una propria storia che rispecchia non solo la competizione sportiva, ma anche l’evoluzione tecnologica, l’ingegneria e la strategia gestionale. Questo nostro viaggio nella storia delle Scuderie F1 ci permette di comprendere non solo l’evoluzione dei team, ma anche l’essenza stessa della Formula 1: una battaglia continua tra ingegno umano e velocità pura.
    Evoluzioni Team F1, Ferrari: il mito senza tempo
    La storia della Scuderia Ferrari affonda le sue radici nel lontano 1929, quando Enzo Ferrari fondò la squadra come divisione sportiva della Alfa Romeo. Dopo il debutto in Formula 1 nel 1950, la Ferrari è diventata la scuderia simbolo della competizione, rappresentando l’eccellenza del motorsport italiano. Con 16 titoli mondiali costruttori e 15 titoli piloti, la Ferrari è la squadra con il maggior seguito di tifosi in tutto il mondo. La passione per le corse, l’ingegneria di alta qualità e una continua spinta all’innovazione hanno permesso alla Ferrari di dominare la scena della F1 per decenni. Ogni vittoria è celebrata come una vittoria dell’Italia, e la “Rossa” continua a essere un simbolo di eccellenza, alimentando la competizione con nuovi progetti e talenti.
    Red Bull: l’astro nascente
    La Red Bull è una delle storie più straordinarie nel panorama della Formula 1. Fondata nel 2005, questa scuderia austriaca ha rapidamente conquistato la vetta del motorsport grazie a un approccio audace e innovativo. Dopo l’acquisizione del team Jaguar Racing (ex Stewart Grand Prix), la Red Bull ha investito enormemente in tecnologia e in un vivace programma di scouting, che ha portato alla scoperta di piloti come Sebastian Vettel e Max Verstappen. Con 6 titoli mondiali piloti e 4 costruttori, la Red Bull ha scritto una delle pagine più brillanti della F1 moderna. Il suo dominio nell’era turbo-ibrida, in particolare, è frutto di una continua spinta all’innovazione e un team sempre pronto a sfidare i giganti come Ferrari e Mercedes. La Red Bull è diventata sinonimo di strategia brillante e di successi che sembrano destinati a durare nel tempo.
    Mercedes: la potenza tedesca
    La Mercedes ha una lunga storia nelle corse, risalente agli anni ’50, quando le sue vetture dominarono la scena con piloti leggendari come Juan Manuel Fangio. Tuttavia, è dal 2010 che la casa tedesca ha avviato una nuova era di successi senza precedenti, con il ritorno in F1 via Brawn Gp, ex Honda, BAR e Tyrrell. Da allora, la Mercedes ha dominato l’era ibrida con 7 titoli mondiali costruttori consecutivi dal 2014 al 2020. Il team tedesco ha spinto al limite le tecnologie del motore ibrido, stabilendo nuovi standard di prestazione e affidabilità. Grazie a piloti come Lewis Hamilton, che ha dominato la F1 negli ultimi anni, la Mercedes si è imposta come uno dei riferimenti indiscussi nel motorsport.
    Evoluzioni Team F1, McLaren: la leggenda britannica
    Fondata nel 1963 da Bruce McLaren, questa scuderia britannica è una delle più titolate della storia della F1, con 8 titoli mondiali costruttori e 12 piloti. La McLaren ha sempre rappresentato il cuore dell’innovazione, sia in pista che fuori. La squadra ha lanciato numerose tecnologie pionieristiche, come l’introduzione delle prime monoscocche in fibra di carbonio, una vera rivoluzione per la sicurezza dei piloti. Nel corso degli anni, la McLaren ha avuto piloti leggendari come Ayrton Senna, Alain Prost, Mika Häkkinen e Lewis Hamilton, tutti protagonisti di battaglie memorabili. Nonostante alcuni periodi di difficoltà, la McLaren è sempre riuscita a risalire la china, mantenendo un posto d’onore nella storia della Formula 1.
    Alpine: la rinascita francese
    La storia dell’Alpine è strettamente legata a quella di Renault (ex Benetton e Toleman), che ha debuttato in Formula 1 nel 1977. Dopo la parentesi Lotus e il ritorno in F1 sempre come Renault, il marchio ha subito un processo di rebranding nel 2021, assumendo il nome Alpine per sottolineare la sua connessione con la tradizione automobilistica francese. Con un passato di successi, tra cui i titoli mondiali conquistati da Fernando Alonso nel 2005 e 2006, l’Alpine sta cercando di tornare ai vertici, focalizzandosi su una tecnologia innovativa e sulla valorizzazione di giovani talenti. La scuderia è pronta a rinnovare la sua competitività, mirando a recuperare il terreno perduto nel corso degli ultimi anni.
    Aston Martin: il ritorno di un marchio storico
    L’Aston Martin ha una lunga storia nel mondo delle corse, ma la sua partecipazione alla Formula 1 ha avuto una parentesi lunga e complessa. Dopo un periodo di assenza, nel 2021 la scuderia britannica è tornata in F1 con un nuovo progetto che ha preso il posto del team Racing Point, già ex Force India e in origine Jordan Grand Prix. Il marchio, celebre per la sua eleganza e il design raffinato, ha portato con sé un forte patrimonio di successi nelle corse automobilistiche. Con un forte impegno nell’ingegneria e nel design delle vetture, l’Aston Martin ha come obiettivo quello di tornare a essere una forza dominante, facendo leva su prestazioni elevate e una filosofia che unisce tradizione e modernità.

    Racing Bulls: radici italiane
    Il team RB, nato come Minardi F1 Team e più recentemente conosciuto come Toro Rosso e poi AlphaTauri, ha avuto un percorso interessante all’interno della Red Bull. Fondato nel 2006, il team ha avuto la missione di fornire una piattaforma per i giovani piloti, e nel corso degli anni ha avuto il merito di scoprire talenti come Sebastian Vettel, che ha poi vinto il campionato del mondo. Dopo il rebranding a AlphaTauri nel 2020, il team ha continuato a crescere, consolidandosi come un’importante realtà nella griglia di partenza. Pur essendo sempre stata una scuderia di “seconda fascia”, la Racing Bulls ha spesso sorpreso per il suo spirito competitivo e la sua capacità di lottare contro squadre più potenti.
    Evoluzioni Team F1, Williams: la tradizione britannica
    Gp Italia F1 1995, Monza: Hill, Williams, Head, Newey | foto: Andrea Gallazzi – CircusF1Fondata nel 1977 da Frank Williams, la scuderia è stata per decenni una delle forze dominanti della Formula 1. Con 9 titoli mondiali costruttori e 7 piloti, la Williams ha scritto la storia del motorsport con una filosofia che ha sempre puntato sull’ingegneria e sullo spirito di squadra. Nonostante le difficoltà economiche e i periodi di crisi, la Williams è riuscita a mantenere la sua identità come uno dei team più rispettati. La sua resilienza e passione sono la chiave per comprendere il suo status nella storia della F1, un patrimonio che non si dimentica facilmente.
    Evoluzioni Team F1, Haas: la nuova sfida americana
    Fondata nel 2014, la Haas è l’esempio di come un team giovane possa entrare in Formula 1 e competere ad alti livelli. Grazie alla partnership con Ferrari, Haas ha avuto un buon inizio, mostrando fin da subito di essere in grado di inserirsi nella lotta per i posti di centro-griglia. Pur essendo ancora un team giovane, la Haas ha mostrato grandi potenzialità e una determinazione a far crescere il proprio progetto.
    Sauber F1 Team: l’eccellenza svizzera
    Il Sauber F1 Team, fondato da Peter Sauber nel 1993, è una scuderia svizzera che ha avuto un impatto notevole nella Formula 1. Con una reputazione per la qualità e l’affidabilità, Sauber ha saputo sviluppare vetture competitive, portando alla luce talenti come Kimi Räikkönen. Nel 2019, Sauber ha cambiato nome in Alfa Romeo Racing, ma ha mantenuto la sua identità e la sua tradizione nel motorsport. Oggi continua a essere un attore importante nella competizione. Dopo la fine dell’accordo con Alfa Romeo, il 15 dicembre 2023 il team svizzero ha annunciato il nuovo nome per la stagione 2024 di Formula 1: Stake F1 Team Kick Sauber. Questo segna il ritorno del nome Sauber nel campionato per la prima volta dal 2018. Tuttavia, il 1° gennaio 2024 è stata scelta la denominazione definitiva Stake F1 Team, mentreKick Sauber è rimasto il nome del telaio. Nonostante ciò, nell’elenco ufficiale dei partecipanti della FIA, il team è registrato con il nome completo.
    Un futuro di emozioni
    La Formula 1 è uno sport in continua evoluzione, dove ogni stagione porta con sé sfide sempre nuove. I team, con la loro storia, le loro vittorie e i loro fallimenti, sono il cuore pulsante di questo sport. In un panorama sempre più competitivo e tecnologicamente avanzato, la battaglia tra le scuderie si fa ogni anno più affascinante, mentre nuove storie si intrecciano con quelle del passato, creando un ciclo che continua a incantare milioni di tifosi in tutto il mondo. La leggenda della Formula 1 si rinnova, e ogni team è una parte essenzial di questa straordinaria epopea.
    Scritto da: Alessandro De Paola LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone: “Hamilton avrà molti nemici in Ferrari e non è più motivato”

    Leclerc e Hamilton – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    In una lunga intervista a ‘The Telegraph‘, dove Bernie Ecclestone non esita a definire Donald Trump “la cosa migliore che potesse capitare al mondo”, l’ex numero uno della Formula 1 ha parlato di Lewis Hamilton affermando che, in Ferrari, potrebbe avere molti nemici, a causa della posizione di Charles Leclerc in squadra.
    “Piero Ferrari lo ha portato lì (in Ferrari, ndr) e pensa ancora di aver fatto la cosa giusta”. Ha esordito così Mr. Ecclestone, parlando dell’arrivo di Hamilton a Maranello.
    L’ex Boss indiscusso del Circus ha poi anche aggiunto: “Spero che sia così. Spero che non si siano buttati a capofitto e che finiscano per rimpiangere di non averlo fatto”.
    Dopo 12 lunghi anni alla Mercedes, Hamilton, a 40 anni suonati, è alla ricerca di una nuova sfida con la Ferrari, nella speranza di conquistare l’ottavo titolo mondiale piloti. Solo tre piloti di 40 anni o più, nella storia della Formula 1, ci sono riusciti: l’ultimo è stato Jack Brabham nel 1966.
    Dopo l’ultima difficile stagione con la Mercedes, dove Hamilton ha dato l’impressione di essere un po’ demotivato, il suo recente arrivo a Maranello ha mostrato un pilota “rinato” e con una gran voglia di tornare ai vertici della Formula 1. Tuttavia, Ecclestone ritiene che il sette volte campione del mondo sia tutt’ora demotivato: “Ho una mia teoria al riguardo – ha detto a The Telegraph -. Non è l’età dei piloti, ma da quanto tempo fanno la stessa cosa. Lewis ha perso la motivazione. Se non avesse mai vinto un campionato del mondo, sarebbe stato diverso, perché allora ci sarebbe stato un incentivo a vincerne uno. Ma ne ha vinti sette”.

    Ecclestone, Hamilton e i nemici dell’inglese in Ferrari
    Parlando poi di Charles Leclerc, alla sue settima stagione in Ferrari, Ecclestone non ha esitato a ritenere che, a causa del solido legame del monegasco con il team, Hamilton avrà dei “nemici” alla Ferrari aggiungendo poi anche: “Lewis si mette in mostra in un modo tale da risultare antipatico. Come un ragazzo che ha vinto qualche titolo mondiale e ha qualche dollaro in banca pensa di potersi vestire come vuole. Io non sono un suo fan su questo. Ha molto talento come pilota. Non capisco perché faccia tutte queste altre ‘sciocchezze’. Deve uscire dal mondo della musica e da qualsiasi altra cosa”. LEGGI TUTTO

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    Adidas e Mercedes F1 rompono gli schemi dell’abbigliamento per il motorport

    Pensata per il team Mercedes di Formula 1, la nuova collezione Adidas fornirà a piloti, ingegneri, meccanici e collaboratori un abbigliamento performante progettato per ogni ruolo specifico. La gamma comprende anche linee di abbigliamento dedicate ai fan.

    Adidas e il Team Mercedes F1 hanno presentato oggi la loro prima linea di abbigliamento, segnando l’inizio di una nuova e rompendo gli schemi dell’abbigliamento per il motorsport. Ispirate dai valori condivisi ai due brand come performance ed eccellenza, la nuova collezione, dedicata sia al team che ai fan, introduce un’estetica innovativa nel Circus, fondendo le esigenze dello sport con uno stile molto contemporaneo.
    Con questa collezione, adidas mette a disposizione l’esperienza maturata in 75 anni di studio e attenzione alle esigenze degli atleti nel mondo del motorsport. Con una reinterpretazione dell’estetica sportiva, il nuovo abbigliamento del team, progettato con tagli specifici e tecnologie performanti, offre il massimo supporto a ogni membro della squadra durante i weekend di gara, e un’identità visiva distintiva nei colori nero, bianco e verde acqua del Team Mercedes.
    Adidas per i piloti Mercedes
    l’elemento chiave della collezione è rappresentato dall’abbigliamento da paddock, creato per i piloti del Mercedes-AMG PETRONAS F1 Team, George Russell e Kimi Antonelli. Questo prodotto, realizzato con la tecnologia AEROREADY, offre ai piloti leggerezza e performance grazie a tagli specifici, fondamentali per mantenere la lucidità e la concentrazione anche nei momenti di maggiore pressione.Andrea Kimi Antonelli con il nuovo abbigliamento AdidasIl pilota italiano, quest’anno al debutto nel team della casa di Stoccarda, ha così commentato: “Come team, siamo davvero entusiasti di collaborare con adidas. Per me, poi, che mi preparo ad affrontare la mia prima stagione in F1, è ancora più speciale poter contare su un partner che comprende a fondo la mentalità di un atleta. Ricorderò per sempre la prima volta che ho indossato la nuova divisa con i miei compagni, e non vedo l’ora di vedere i fan sugli spalti indossarla”.

    2025 is looking good 🤩 pic.twitter.com/SgZ9yI9Ra5
    — Mercedes-AMG PETRONAS F1 Team (@MercedesAMGF1) February 6, 2025

    Adidas per i meccanici
    Consapevoli delle esigenze fisiche che il ruolo comporta, adidas e il Mercedes-AMG PETRONAS F1 Team hanno sviluppato capi d’abbigliamento resistenti per il lavoro sui macchinari, flessibili per consentire le manovre veloci e progettati per garantire comfort e funzionalità in ogni condizione climatica. Queste caratteristiche si riflettono anche nei dettagli delle divise: taglio studiato per la massima mobilità, tessuto leggero e dettagli riflettenti.
    Adidas per gli Ingegneri del Team Mercedes
    Per un ruolo dove ogni dettaglio conta, la gamma fonde stile lifestyle e tecnologie performanti in tagli tradizionali, perfetti per le esigenze del team. Per gli ingegneri, la polo tecnica leggera in materiale traspirante sostituisce la classica camicia bianca.

    Fanwear Adidas
    Per connettere la community del motorsport con il Mercedes-AMG PETRONAS F1 Team, sono state pensate collezioni dedicate ai fan e ai singoli piloti, offrendo così all’appassionata tifoseria una vasta gamma di prodotti per mostrare il proprio supporto alla squadra. Unendo elementi streetwear alla cultura del motorsport, la collezione include capi loungewear, felpe, maglie e t-shirt, con un’ulteriore linea dedicata ai piloti in arrivo più avanti quest’anno.
    La collezione è disponibile su adidas.it, shop.mercedesamgf1.com e presso rivenditori adidas selezionati in tutto il mondo. LEGGI TUTTO

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    McLaren, l’anno della verità per Norris: sarà campione del mondo?

    Lando Norris, McLaren F1 Team, celebrates in Parc Ferme after securing poleLa stagione di Formula 1 ormai alle porte si preannuncia come una delle più incerte degli ultimi anni, con ben 4 scuderie pronte a giocarsi il titolo mondiale. Tra queste ci sarà, indubbiamente, la McLaren, tornata sul tetto del mondo dopo 16 anni, con la conquista del campionato costruttori. E sulla scia di quel trionfo, il team di Woking partirà con i favori del pronostico anche per il 2025, quantomeno per riconfermarsi campione tra i team. Più incerto, invece, il discorso per quanto riguarda il titolo piloti, dove molto dipenderà dal rendimento di Lando Norris, fin troppo altalenante nella scorsa stagione.
    Norris e la pressione dei favori del pronostico
    Nel 2024 il pilota inglese ha denotato evidenti limiti nel saper reggere la pressione nei momenti determinanti: le numerose partenze sbagliate dalla pole position, con posizioni perse a ripetizione, sono lì a testimoniarlo. E anche nei duelli corpo a corpo, in particolare con Max Verstappen, Lando Norris è uscito quasi sempre sconfitto. Una tendenza molto negativa, che ha condizionato fortemente il suo tentativo di rimontare il distacco in classifica nei confronti del campione del mondo, che ha così spiccato il volo verso la sua quarta corona iridata consecutiva.
    Quest’anno le aspettative saranno ancor più elevate. Sulla base del rendimento generale delle vetture nella scorsa stagione, e considerando le modifiche non eccessive che saranno apportate per il 2025, è lecito indicare la McLaren come potenziale macchina da battere. E, di conseguenza, individuare Lando Norris come il possibile favorito per la vittoria del mondiale piloti. Un’etichetta pesantissima pesantissima per il pilota britannico, che dovrà dimostrare la giusta maturità per saperla sostenere.

    Abu Dhabi è stata la svolta? Alla pista la sentenza
    La tendenza a commettere errori gravi ha accompagnato Lando Norris per almeno tre/quarti della scorsa stagione. Tuttavia, un primo accenno di inversione di rotta si è avuto ad Abu Dhabi, dove ha corso da perfetto team leader, resistendo agli attacchi della Ferrari e conducendo la McLaren al trionfo mondiale. Un segnale al quale dovrà essere lui il primo a dare continuità, per farlo diventare una tendenza continua, sulla quale costruire ambizioni concrete di conquista del primo titolo mondiale in carriera.
    D’altra parte, ovviamente, si devono tenere bene a mente i possibili imprevisti che possono ostacolare una stagione così lunga: incidenti, rotture, penalità… Eppure, per Lando Norris il problema principale nel 2024 sono state più le situazioni favorevoli, che non ha quasi mai saputo sfruttare a dovere. Ebbene, se imparerà ad essere concreto e a non dilapidare l’eventuale vantaggio acquisito, allora potrà ambire a sogni gloriosi. Ma sarà davvero in grado di fare quello step decisivo per passare da buon pilota a campione? La pista, come sempre, emetterà la sua sentenza definitiva. LEGGI TUTTO

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    F1, Ali flessibili: arriva la stretta finale della FIA

    Lewis Hamilton in pista a Fiorano – credits: @Scuderia Ferrari Press OfficeLa FIA starebbe preparando una nuova direttiva tecnica per limitare ulteriormente la flessibilità delle ali anteriori in Formula 1. Nonostante precedenti dichiarazioni indicassero che non erano previsti cambiamenti nei test per il 2025, l’organo di governo avrebbe deciso di aggiornare le verifiche tecniche esistenti per affrontare le preoccupazioni sulla eccessiva flessione delle ali, come riporta ‘The Race‘.
    Nella stagione precedente, la FIA aveva introdotto telecamere dedicate per monitorare la flessione delle ali anteriori e posteriori, utilizzando adesivi posizionati in punti strategici dei profili. Tuttavia, le recenti prestazioni di team come Mercedes, Ferrari e soprattutto McLaren hanno sollevato sospetti sull’uso di ali anteriori più flessibili per migliorare l’equilibrio aerodinamico della monoposto.
    Secondo fonti vicine alla FIA, è stata inviata una bozza di direttiva tecnica che propone un ulteriore inasprimento dei test sulle ali anteriori. L’obiettivo è ridurre la flessione consentita durante le prove statiche, l’unico metodo che la Federazione ritiene efficace per controllare la flessibilità. Stando ad AutoRacer, la Federazione avrebbe già inviato una bozza relativa ad un aggiornamento delle verifiche tecniche riguardanti la flessione dell’ala anteriore.
    Questa mossa mira a garantire una competizione più equa, assicurando che tutti i team rispettino le stesse regole tecniche riguardanti la flessibilità delle ali anteriori.

    Le nuove verifiche potrebbero essere introdotte in due fasi. I test più severi sulle ali posteriori entreranno in vigore a partire dal Gran Premio d’Australia, a marzo, mentre le prove sulle ali anteriori saranno implementate dal Gran Premio di Spagna, previsto per il 1° giugno 2025. Questa scelta mira a concedere ai team il tempo necessario per adattarsi alle nuove regole senza dover modificare radicalmente i progetti già sviluppati per l’inizio della stagione. LEGGI TUTTO

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    Presentazione Ferrari F1 2025: la data di lancio della nuova monoposto

    La nuova monoposto Ferrari F1 2025 dovrebbe essere presentata a Maranello pochi giorni prima del debutto in pista che avverrà in occasione della sessione di Test F1 che si terranno in Bahrain dal 26 al 28 febbraio.

    Il Campionato Mondiale 2024 si è chiuso da poco ma tutti i team sono già proiettati alla nuova stagione. In questi ultimi giorni prima della pausa per le vacanze di Natale, a Maranello si stanno pianificando tutte le attività che porteranno alla presentazione della nuova monoposto, ai test in pista (26-28 febbraio), fino al primo Gran Premio 2025 (14-16 marzo).
    La novità di quest’anno sarà l’evento unico di Londra nel quale tutti i 10 team di Formula 1 saranno chiamati a presentare le loro monoposto. Come vi avevamo però già anticipato, la maggior parte delle squadre, se non tutte, porteranno nella capitale inglese le vetture 2024 con le nuove livree.
    La Ferrari, così come poi tutti gli altri team, utilizzerà un’altra data per il lancio delle sua nuova monoposto. E’ molto probabile, stando a quanto appreso da CircusF1, che la Scuderia di Maranello decida di togliere i veli alla nuova Ferrari F1 2025 tra mercoledì 19 e giovedì 20 di febbraio, con un “evento” in diretta da Maranello. La data precede di una settimana la tre giorni di test, previsti in Bahrain dal 26 al 28 febbraio.
    C’è ovviamente molta attesa, sia per la nuova vettura sia soprattutto per la presenza di Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo di Formula 1 sarà il grande protagonista della giornata e la maggior parte delle attenzioni saranno rivolte proprio a lui.

    Ferrari F1 2025: TUTTE LE NOTIZIE AGGIORNATE
    Nei prossimi giorni vi daremo degli aggiornamenti e sempre più dettagli: pubblicheremo presto anche un articolo con le date di presentazione di tutte le 10 monoposto che parteciperanno al Campionato Mondiale 2025 di Formula 1. LEGGI TUTTO