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    Alpine F1, è rivoluzione: via Szafnauer, Permane e Fry. In arrivo uomini ex Ferrari

    Le ambizioni di Alpine erano ben altre. Il Team francese, lo scorso anno, aveva chiuso il Campionato 2022 al 4° posto tra i costruttori. Gli obiettivi di quest’anno erano di mantenere almeno quella posizione in classifica, conquistando qualche podio, solo “sfiorato” lo scorso anno in pochissime occasioni.
    Il mondiale 2023 invece ha riservato solo brutte “sorprese” all’ex scuderia Renault. Nelle undici gare sin qui disputate, un terzo posto a Monaco è sì arrivato, ma i punti nella classifica costruttori sono solamente 47, divisi tra Esteban Ocon (31) e Pierre Gasly (16). Al di là dei punti, pochi, a pesare è la posizione in classifica, dietro a squadre “non ufficiali” come Aston Martin e McLaren che, nei piani dei vertici della casa, dovevano stare dietro!
    I risultati non arrivano e qualcosa deve cambiare. E’ di ieri infatti la notizia che vede tre figure ai vertici del team in uscita, con effetto immediato. Il Team Principal Otmar Szafnauer, presente in Belgio, non sarà più al muretto box di Alpine già dal prossimo Gran Premio d’Olanda, prima gara dopo la pausa estiva.
    “Il team desidera ringraziare Otmar per il duro lavoro svolto negli ultimi 18 mesi – si legge in una breve nota del team francese – e per aver guidato la squadra nel raggiungimento del quarto posto nel Campionato Costruttori 2022. Il team gli augura il meglio per il futuro”. Non sono citati i risultati di quest’anno ma è del tutto evidente che, l’aver sottolineato il 4° posto dello scorso anno, non fa che confermare la tesi del “licenziamento per giusta causa”.
    Contestualmente all’annuncio della separazione da Szafnauer, Alpine ha fatto sapere che anche il Direttore Sportivo Alan Permane lascerà la squadra, dopo 34 anni di lavoro a Enstone, mentre il Direttore Tecnico Pat Fry lascerà la squadra per continuare la sua carriera in Formula 1 con la Williams.
    Le tre posizioni vacanti saranno ricoperte da uomini della “famiglia” Alpine: Bruno Famin, vicepresidente di Alpine Motorsports, assumerà il ruolo di Team Principal ad interim del Team, a partire dal Gran Premio d’Olanda. L’attuale direttore dell’Alpine Academy Julian Rouse è stato nominato direttore sportivo ad interim, mentre Matt Harman guiderà il team tecnico di Enstone.
    Questa decisione è solo il primo passo di una rivoluzione che Luca De Meo, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Renault, ha in procinto di fare per riportare il marchio francese ad essere protagonista nel Circus della Formula 1.

    Nelle prossime settimane saranno fatti altri importanti annunci che potrebbero riportare in Formula 1 Mattia Binotto che avrebbe già cominciato a lavorare nei mesi scorsi per costruire una sua squadra di fiducia. Da quanto abbiamo appreso, tra gli uomini che potrebbero arrivare con l’ex Team Principal della Scuderia Ferrari, ci sarebbero almeno due “pedine” da Maranello e Simone Resta, attualmente in Haas, che avrebbe preferito scommettere sul team francese e rinunciare ad un ritorno in Ferrari.
    Questo spiegherebbe anche i ritardi che Fred Vasseur ha accumulato nel dare il là alla riorganizzazione della Gestione Sportiva della Scuderia di Maranello. Per ora, dall’arrivo del nuovo Team Principal, sono state più le uscite di peso che non gli ingressi e, soprattutto dal punto di vista tecnico, i limiti di una struttura senza una vera guida si stanno facendo pesantemente sentire. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Belgio: per Verstappen penalità di 5 posizioni in griglia a Spa-Francorchamps

    Sostituzione del cambio sulla sua Red Bull e cinque posizioni di penalità sulla Griglia di Partenza del Gran Premio del Belgio. E’ questo il rumors che attende ancora l’ufficialità ma che circola nel paddock del circuito di Spa-Francorchamps.BUDAPEST, HUNGARY – JULY 20: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing has a seat fitting in the garage during previews ahead of the F1 Grand Prix of Hungary at Hungaroring on July 20, 2023 in Budapest, Hungary. (Photo by Dan Mullan/Getty Images) // Getty Images /

    Le qualifiche del Gran Premio del Belgio si disputeranno oggi (ore 17:00), venerdì 28 luglio, per via del format che a Spa-Francorchamps prevede il weekend con il nuovo formato “Sprint Race”. La pole position però non potrà essere conquistata da Max Verstappen che dovrà scontare una penalità. Sulla Red Bull del pilota olandese infatti sarà sostituito il cambio. Il Team austriaco monterà così la quinta unità, la prima unità aggiuntiva dopo le quattro consentite dal regolamento.
    Il rumors, nel paddock del circuito di Spa-Francorchamps, è stato alimentato dal tweet qui sotto di Erik van Haren, reporter del ‘Telegraaf’.

    5 plaatsen gridstraf voor Max Verstappen komende zondag, dus niet voor de sprintrace, vanwege wissel versnellingsbak.
    Hij vult zijn pool zo op, nadat er een bak kapotging in Jeddah. Mini-inhaalrace gegarandeerd dus. ⬇️https://t.co/Ac4ZTE3UE0 via @Telegraaf
    — Erik van Haren (@ErikvHaren) July 28, 2023 LEGGI TUTTO

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    Gp Ungheria F1 2023, le pagelle: Verstappen domina e annoia, Ferrari bocciata

    BUDAPEST, HUNGARY – JULY 21: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing prepares to drive in the garage during practice ahead of the F1 Grand Prix of Hungary at Hungaroring on July 21, 2023 in Budapest, Hungary. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202307210405 // Usage for editorial use only //La Formula 1 viaggia spedita verso la pausa estiva, con i mondiali già abbondantemente assegnati e un altro tassello, quello del Gran Premio d’Ungheria, che si issa alla voce “vittorie” di Max Verstappen. Dominio d’altri tempi dell’olandese e della Red Bull, dopo aver strapazzato la concorrenza anche a Budapest. Si conferma l’exploit della McLaren, ad oggi seconda forza in pista. E tra un Hamilton che riassapora il gusto della pole e una Ferrari agonizzante, chi spicca è il pubblico che continua ad assistere, con numeri enormi, a una vera e propria Formula noia. Questo e molto altro nelle pagelle del week-end magiaro.

    VOTO 10 AL PUBBLICO, PAZIENTE DINANZI ALLA NOIA
    Il fallimento tecnico del nuovo regolamento, entrato in vigore nel 2022, è emerso tutto dopo neanche una stagione e mezzo. Gare scontate, dominate da chi (sapientemente) ha sfruttato tutte le sue abilità per “ammazzare” la concorrenza. Ed è per questo che, soprattutto in Ungheria, la palma di migliore del week-end se la merita quel pubblico che ha riempito le tribune di Budapest, per non parlare dei coraggiosi che hanno rinunciato al mare, pur di assistere dal divano a questo non-spettacolo. Perché la passione, anche se messa a durissima prova da un prodotto scadente, non muore mai.
    VOTO 9 A VERSTAPPEN, SCHUMACHER DEI TEMPI MODERNI
    Max Verstappen e la Red Bull hanno riportato le lancette indietro di 19 anni, quando la Ferrari di Michael Schumacher umiliava il resto della griglia con quel capolavoro ingegneristico e di velocità che era la F2004. Questa vettura sta percorrendo quelle gesta, come testimoniano i numeri: 12 vittorie consecutive (nuovo record assoluto), en-plein in questa stagione ed entrambi i titoli belli che in ghiaccio. Qualsiasi altro discorso non ha senso di esistere: manifesta superiorità.
    VOTO 8 ALLA MCLAREN, ALTRO CHE EXPLOIT: UNA REALTA’
    Chi l’avrebbe mai detto che dall’ultima fila, in un mese la McLaren si sarebbe ritrovata seconda forza del campionato? Dopo Spielberg e Silverstone, arriva il terzo indizio a fare la prova completa: a Woking hanno realizzato un miracolo, tutto targato Andrea Stella. Poi, ovvio, c’è anche il merito dei piloti: Norris si è abbonato al secondo posto e non ha intenzione di scendere più giù dal podio, e Piastri conferma tutte le sue doti eccezionali, che presto lo faranno lottare per un posto al sole. Più di un exploit, ormai questa è una realtà.
    VOTO 7 A HAMILTON, DI NUOVO “HAMMER” AL SABATO
    Qualsiasi appassionato di Formula 1, dopo aver visto l’ultimo giro del Q3 di Lewis Hamilton, che è valso la pole n. 104 della sua leggendaria carriera, si è alzato in piedi ad applaudire un giro da Hammer Time. Uno spettacolo che su queste frequenze non si vedeva da quasi due anni (Arabia Saudita 2021), e che ha fatto riassaporare quel duello senza esclusione di colpi con Max Verstappen. Un peccato, poi, la brutta partenza in gara, che di fatto ha compromesso ogni possibilità di podio. Ma il vecchio leone è più vivo che mai.

    VOTO 6 ALL’ALFA ROMEO, DALLE STELLE ALLE STALLE
    La vera sorpresa di questo fine settimana in Ungheria poteva essere davvero l’Alfa Romeo. Il Biscione, sin dal venerdì, ha stupito tutti per velocità sul giro secco e costanza sul passo gara, tanto con Valtteri Bottas quanto con Guanyu Zhou. In particolare al sabato è avvenuto un mega exploit, con il quinto posto del pilota cinese, persino davanti alla Ferrari di Leclerc. Ma poi, a riportare tutti sulla Terra arriva la gara, teatro del disastro a tinte cinesi. Poteva essere, ma non lo è stato.
    VOTO 5 ALL’ASTON MARTIN, IN CADUTA LIBERA
    L’assoluta rivelazione di inizio stagione sembra aver perso la bussola. L’Aston Martin si è ufficialmente smarrita, e non è più in grado di lottare con i primi. Il podio manca dal Gp del Canada, ultimo sussulto di una macchina che si è plafonata. Sia Alonso che Stroll non hanno più armi per contrastare le avversarie con cui, fino a un mese fa, lottavano ogni domenica. La risalita della McLaren, in più, ha accentuato questo periodo di appannamento, che ha relegato il team al ruolo di quinta forza in griglia.
    VOTO 4 ALLA FERRARI, NAUSEANTE E ANONIMA
    In fin dei conti, il sussulto di Spielberg è stato solo un caso isolato. Questa Ferrari è un’agonia su quattro ruote, incapace di evolversi e trovare il bandolo della matassa. Per risolvere un problema se ne creano di nuovi: da vettura abile in qualifica e incostante in gara, ora la SF-23 è incapace di artigliare persino la seconda fila, anche se in gara è più costante nel ritmo. Però, c’è un dettaglio: gli altri vanno nettamente più forte. E tra un Team Principal dedito ad illudere una tifoseria attonita e due piloti logori e sempre più rivali, da dietro la McLaren si candida al sorpasso al quarto posto nella classifica costruttori. “Questa macchina non avrà precedenti in termini di velocità”. Ad oggi uno ce n’è: la SF1000.
    VOTO 3 A ZHOU, CHE BUTTA VIA UN WEEK-END DA SOGNO
    Poteva essere la grande occasione dell’anno. Una qualifica da urlo chiusa al quinto posto, su una pista che, sin dal venerdì, si è sposata con le caratteristiche dell’Alfa Romeo. Ebbene, tutto questo è rimasto solo un sogno per Guanyu Zhou, nettamente il peggiore del Gran Premio d’Ungheria. La scellerata partenza a “rilento” (per non dire da fermo) l’ha fatto crollare fino all’ultimo posto, creando confusione in mezzo al gruppo e persino danni: contatto con Daniel Ricciardo e, di riflesso, gara rovinata alle due Alpine, il tutto in una curva. Un disastro totale, insomma. LEGGI TUTTO

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    F1, Perez non fa più parte dei piani Red Bull per il prossimo anno

    Sergio Perez non farà più parte del team Red Bull il prossimo anno, stando a quanto abbiamo appreso da fonti vicine al team austriaco.

    Helmut Marko non perdona, lo sappiamo bene. E questa volta, a farne le spese, sarà Sergio Perez. Il pilota messicano, chiamato alla Red Bull nel 2021 per affiancare Max Verstappen non fa più parte dei piani del team austriaco. A rivelarlo fonti molto attendibili e molto vicine alla squadra campione del mondo in carica.
    Le motivazioni che hanno portato i vertici della Red Bull a prendere questa decisioni, sono diverse. La prima e anche la più importante riguarda i rapporti tra il messicano e Verstappen che si sono deteriorati tantissimo quest’anno, soprattutto dopo quanto successo al via della gara spring al Red Bull Ring. La seconda riguarda il mondiale costruttori 2024: Christian Horner è sempre più convinto che il prossimo anno i punti di Perez potrebbero non essere sufficienti per difendere il primato tra i team, qualora, come tutti ci aspettiamo, Mercedes, Ferrari, McLaren, Aston Martin e forse anche Alpine avvicineranno le prestazioni della Red Bull. Infine c’è un terzo e ultimo tema legato ad età e immagine: Perez, il prossimo 26 gennaio compirà 34 anni e, per il target Red Bull, il messicano risulta un po’ “fuori quota”.
    Proprio per quest’ultimo aspetto, la candidatura di Daniel Ricciardo, non la dobbiamo dare troppo per scontata. L’australiano infatti ha un anno in più di Perez, anche se il suo atteggiamento e il suo comportamento lo fanno apparire un po’ più “giovane”. Il figliol prodigo Ricciardo, rientrato quest’anno nella famiglia Red Bull, dopo la parentesi con Renault e McLaren, ha avuto la possibilità di tornare a correre in Formula 1 con AlphaTauri, proprio in Ungheria.
    L’australiano sarà valutato con attenzione ma la scelta numero uno di Helmut Marko per i prossimi anni porta il nome di Lando Norris. Detto che tutti i piloti sarebbero pronti a fare “carte false” per affiancare Verstappen, il pilota inglese della McLaren è quello che ha tutte le caratteristiche per sostituire Perez. E’ veloce, è giovane, è inglese e potrebbe anche essere il “futuro” numero uno del team, quando poi anche Max dovesse decidere di appendere il casco al chiodo.

    Quel che è certo è che Sergio Perez non fa più parte dei piani Red Bull per il prossimo anno. Da qui alla fine del mondiale, la convivenza non sarà certo facile, anche se la professionalità di pilota e team siamo certi che non mancheranno e porteranno a massimizzare i risultati di entrambi. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur: “In Ferrari dovranno arrivare ancora parecchie persone”

    Alla vigilia del Gran Premio di Ungheria, undicesimo appuntamento del Campionato Mondiale 2023 di Formula 1, Motorsport.com ha intervistato il Team Principal della Scuderia di Maranello. La parole di Fred Vasseur su cosa occorre fare per completare il gruppo di lavoro Ferrari.

    L’intervista completa la trovate sull’edizione italiana di motorsport.com
    Per completare il gruppo di lavoro che Vasseur ha in mente, a Maranello dovranno arrivare ancora parecchie persone: “Su questo fronte non si è mai completamente a posto – ha detto il Team Principal della Ferrari -, nel momento in cui lo pensi, credo che rischi di essere all’inizio della fine. Magari potenzi il dipartimento aerodinamico, e poi nascono delle esigenze nel reparto motori. Non fai in tempo a metterti a posto che possono essere necessari altri rinforzi in galleria del vento perché lo scenario è cambiato. È una rincorsa continua”.
    Vasseur ha poi però rivelato: “Il numero di persone che riteniamo necessarie per rinforzarci è tra quaranta e quarantacinque, ma in un’azienda di 1.000 dipendenti c’è un turnover naturale che è circa del 6% l’anno: parliamo di pensionamenti, di personale che vuole cambiare settore e tanti altri motivi. Quindi, per restare con un numero di addetti stabile, ogni anno dobbiamo prevedere circa 90 assunzioni. La metà è rappresentata da persone con esperienza e l’altra al primo impiego”.
    Parlando della direzione tecnica, Vasseur ha chiarito ciò che da tempo era però già molto chiaro: “Cardile è il responsabile tecnico della monoposto, Gualtieri è il responsabile del motore, e li considero i direttori delle rispettive aree, ed entrambi riportano direttamente a me. Non è la prima volta che mi viene richiesto di chiarire l’organigramma, si è in effetti creata un po’ di confusione, ma faremo chiarezza”
    Sarà proprio l’uscita di Laurent Mekies l’occasione per mettere ordine e fare chiarezza sull’organigramma: “Ioverno ricoprirà diversi incarichi che erano di Laurent, ad esempio le relazioni con la FIA. In merito a Mekies, da quando ha rassegnato le dimissioni non ha più avuto contatti con le problematiche tecniche, la sua presenza è stata limitata al muretto in gara, e da parte sua c’è stata sempre la massima trasparenza. Prima ancora che decidessimo, si era già auto-escluso da tutti i meeting tecnici e da altri compiti sensibili”

    L’intervista completa la trovate sull’edizione italiana di motorsport.com LEGGI TUTTO

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    A Goodwood, Ferrari con la Hypercar 499P per celebrare la vittoria alla 24 Ore di Le Mans

    Nella suggestiva cornice del Festival of Speed di Goodwood, nel Regno Unito, Ferrari è stata protagonista di una celebrazione legata alla vittoria della 24 Ore di Le Mans, ottenuta lo scorso mese di giugno nell’edizione del Centenario della corsa endurance più antica al mondo.

    Tre vetture del Cavallino Rampante hanno sfilato dal paddock, dove sono state esposte per l’intero arco della manifestazione – insieme alla 499P numero 51, prima al traguardo sul Circuit de La Sarthe – sino alla Goodwood House.
    Sotto i riflettori vi erano le Ferrari 250 TR/58 e 275 P, i modelli che ottennero il successo a Le Mans rispettivamente nel 1958 e nel 1964. Su queste indimenticabili Ferrari da competizione hanno sfilato il britannico James Calado e l’italiano Antonio Giovinazzi raccogliendo l’applauso del pubblico.
    Ad aprire la parata, inoltre, vi era la SF90 Stradale nella speciale livrea che omaggia l’Hypercar 499P, condotta da Enrico Galliera, Ferrari Chief Marketing and Commercial Officer, affiancato dal pilota spagnolo Miguel Molina.
    Accolte dall’applauso degli appassionati, le vetture hanno sostato dinanzi alla dimora del Duca di Richmond, quindi i piloti protagonisti della stagione nel FIA WEC con la squadra Ferrari – AF Corse hanno salutato i tanti Tifosi che attendevano il loro arrivo.

    A ripercorrere la vittoriosa esperienza di Le Mans si sono succeduti Molina, che nel Mondiale endurance condivide la 499P numero 50 con Antonio Fuoco e Nicklas Nielsen, Giovinazzi e Calado, che lo scorso 11 giugno erano saliti sul gradino più alto del podio insieme ad Alessandro Pier Guidi. LEGGI TUTTO

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    F1, Daniel Ricciardo prende il posto di Nyck De Vries in AlphaTauri

    Daniel Ricciardo and Christian Horner prior to the F1 Grand Prix of Abu Dhabi at Yas Marina Circuit on November 20, 2022 in Abu Dhabi, United Arab Emirates. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Red Bull Racing /

    La Scuderia AlphaTauri ha annunciato che Daniel Ricciardo si unirà alla squadra, in prestito dalla Red Bull, per il resto della stagione di Formula 1, a partire dal prossimo Gran Premio d’Ungheria.
    “Sono davvero contento di accogliere nuovamente Daniel in squadra”, ha commentato Franz Tost, Team Principal della Scuderia AlphaTauri.
    “Non ci sono dubbi sulle sue capacità di guida – ha aggiunto Tost – e conosce già molti di noi, quindi integrarsi nel team sarà per lui semplice e immediato. Il team potrà avere un grande vantaggio dalla sua esperienza, visto che ha già vinto otto volte un Gran Premio di Formula 1. Vorrei ringraziare Nyck per il suo prezioso contributo durante il periodo trascorso con la Scuderia AlphaTauri e gli auguro il meglio per il futuro”.

    Daniel Ricciardo, oggi impegnato in pista con Red Bull, ha detto: “Sono entusiasta di tornare in pista con la famiglia Red Bull!”.
    Il ritorno dell’australiano in Formula 1 con AlphaTauri potrebbe essere solo il primo passo per poi portare Ricciardo in Red Bull al posto di Sergio Perez e accanto a Max Verstappen. LEGGI TUTTO

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    Gp Gran Bretagna F1 2023, le pagelle: exploit McLaren. Caporetto Ferrari

    Zak Brown, CEO, McLaren Racing, Oscar Piastri, McLaren, Lando Norris, McLaren, 2nd position, and the McLaren team celebrate after the race

    La Formula 1 si avvicina a grandi passi al giro di boa di questa stagione dominata, in lungo e in largo, da Max Verstappen. Il campione del mondo trionfa anche a Silverstone, in un week-end in cui, però, non è il migliore del lotto. Già, perché questa palma spetta a un’incredibile McLaren, che nella gara di casa si rivela la seconda forza in griglia. Solida gara della Mercedes, mentre sono gravemente insufficienti Perez e la Ferrari, confinata ai limiti della zona punti. Questo e tanto altro nelle pagelle del Gran Premio di Gran Bretagna.
    VOTO 10 ALLA MCLAREN, CLAMOROSA RIVELAZIONE
    Già in Austria la McLaren aveva fatto intravedere qualcosa, con l’ottimo quarto posto di Lando Norris. Però, nessuno immaginava che il meglio dovesse ancora arrivare. Già, perché a Silverstone il team di Woking è di gran lunga la seconda forza in pista: dalle qualifiche da apoteosi con un secondo e terzo posto a una gara strepitosa, in cui tanto Norris quanto Oscar Piastri meritano di salire sul podio. Alla fine ci va “solo” il padrone di casa, che chiude secondo e rilancia una squadra che, dopo questi aggiornamenti, può diventare la mina vagante della seconda parte di stagione.
    VOTO 9 A VERSTAPPEN, PIACEVOLE NOIA
    NORTHAMPTON, ENGLAND – JULY 08: Pole position qualifier Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing celebrates in parc ferme during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Great Britain at Silverstone Circuit on July 08, 2023 in Northampton, England. (Photo by Dan Mullan/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content PoolPur senza dominare come nelle gare passate, anche stavolta sul gradino più alto del podio c’è sempre lui, Max Verstappen. Verrebbe quasi da dire che porta a casa il bottino pieno col “minimo sforzo”: un solo lampo in qualifica che vale la pole, e una gara in totale gestione, dopo una partenza a rilento che lo spedisce dietro a Norris per qualche giro. La sua superiorità si abbina perfettamente a quell’arroganza del campione, che lo porta a dire di poter vincere anche il mondiale costruttori da solo. Chi ha il coraggio di contraddirlo? La Red Bull è lui.
    VOTO 8 AD ALBON, TRASCINATORE DELLA WILLIAMS
    Non solo la McLaren si gode un week-end nuovamente da big a Silverstone. Già, perché anche la Williams si riconferma in enorme crescita, trascinata dalla miglior versione di Alexander Albon. L’ex Red Bull prosegue nella sua crescita vertiginosa: velocissimo sin dalle prove libere, gestisce bene la gara portando a casa un ottavo posto che, addirittura, lascia pure un po’ di amaro in bocca. Perché il passo per salire anche di una posizione, a discapito di Fernando Alonso, c’era. Resta, in ogni caso, la bella soddisfazione di aver messo le sue ruote davanti alla Ferrari.

    VOTO 7 ALLA MERCEDES, IN RIPRESA DOPO L’AUSTRIA
    Chi torna a casa col sorriso da Silverstone è anche la Mercedes, che riscatta il week-end anonimo di Spielberg con una gara di sostanza, culminata con il podio di Lewis Hamilton. Da non sottovalutare neanche il quinto posto di Russell, autore di una bella prima parte di gara con le gomme rosse. Anche tra i curvoni di casa, il team anglo-tedesco conferma la sua “gentilezza” con gli pneumatici, che stride con una totale mancanza di competitività in qualifica. Se migliorasse in quello, sarebbe comodamente seconda forza. Anche se la classifica comincia a sorridere, in fondo.
    VOTO 6 AD ALONSO, ABILE A MASSIMIZZARE
    La tendenza dell’Aston Martin è sempre più in calo. La macchina non è più quel trionfo di solidità e costanza delle prime gare della stagione, al punto da non riuscire più a chiudere in top 5. Ed è per questo che, in un periodo di costante passo indietro, è fondamentale massimizzare il bottino di punti. Operazione che Fernando Alonso porta a termine perfettamente, chiudendo al settimo posto una gara di difesa. La Mercedes ora si allontana in classifica, ma il terzo posto è blindato: altri tre punti guadagnati sulla Ferrari.
    VOTO 5 A STROLL, NON PERVENUTO
    Sul rendimento in calo dell’Aston Martin incide, inevitabilmente, anche il rendimento poco competitivo di Lance Stroll. Infatti, se il più navigato compagno di squadra riesce a salvare il salvabile, lui prova in tutti i modi a naufragare, impelagandosi in un duello spigoloso con Gasly, che finisce con il canadese a speronare il francese. Per il resto, mai davvero in grado di lottare per entrare in top-10, tanto in qualifica quanto in gara. Urge un cambio di passo.
    VOTO 4 ALLA FERRARI, CHE SBAGLIA TUTTO
    Gli ultimi due appuntamenti in Canada e Austria avevano ridato morale alla Ferrari, che tuttavia a Silverstone torna con i piedi per terra. In gara la SF-23 non si accende mai, faticando con ogni tipo di mescola. Alla scarsa competitività, poi, si aggiunge l’ennesima strategia sbagliata, un marchio di fabbrica degli uomini di Maranello. Troppo anticipata la sosta di Leclerc, altrettanto azzardata la seconda sosta in regime di safety car. In più ci si mette anche Sainz, che con un mezzo errore perde tre posizioni. Il peggio, però, sembra dover ancora arrivare: il rapporto tra i piloti non è più solido come prima. Un’altra questione spinosa, che rende ancor più nebuloso un futuro quantomai incerto.
    VOTO 3 A PEREZ, INADEGUATO ALLA RED BULL
    La sentenza ormai è arrivata: Sergio Perez è un ex pilota della Red Bull. Lo strapotere mentale (e non solo) di Max Verstappen ha divorato letteralmente il messicano, controfigura di sé stesso e abbonato, ormai, ai bassifondi della classifica in qualifica, dove colleziona l’ennesima figuraccia con la seconda eliminazione in Q1 in 5 gare (più altre tre in Q2). Alla squadra sembra addirittura importare poco anche della rimonta, che lo riporta fino al sesto posto. D’altronde, anche lo stesso Max ha emesso il suo verdetto: il mondiale costruttori lo può vincere anche da solo. LEGGI TUTTO