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    F1, In Ungheria il graining potrebbe essere protagonista

    L’Hungaroring è un circuito permanente ma non viene utilizzato tantissimo, il che tradizionalmente lo rende una delle piste dove le condizioni di aderenza dell’asfalto si evolvono significativamente man mano che si gomma. Lo sarà ancora di più quest’anno visto che c’è stata un’interruzione molto lunga dell’attività a causa dei lavori di ammodernamento dell’impianto, la cui prima fase si è conclusa nel maggio scorso. Il graining potrebbe quindi essere un protagonista, soprattutto nelle prime sessioni.
    Lo ha fatto sapere Pirelli, nella consueta comunicazione di anteprima del Gran Premio.

    L’Hungaroring è un tracciato molto tortuoso con un solo, vero rettilineo – quello di partenza/arrivo, che costituisce la più realistica, se non unica opportunità di sorpasso – e 14 curve: sei a sinistra e otto a destra, alcune a 180°. Con i suoi 4,381 chilometri di lunghezza in saliscendi è uno dei tracciati più corti di tutto il calendario (anche qui, quasi l’opposto di Spa, che coi suoi sette chilometri è il più lungo!) ed è quindi uno dei più tortuosi, lasciando poco respiro ai piloti che lo devono ripetere 70 volte. Ci sono due zone DRS – quella sul lungo rettilineo principale e quella, brevissima, nella discesa fra la curva 1 e la 2 – gestite solamente da un rilevamento del distacco, posto prima dell’inizio dell’ultima curva.

    Dal punto di vista delle energie esercitate sui pneumatici, l’Hungaroring non è particolarmente severo. La scelta di Pirelli per questo appuntamento è stata identica rispetto allo scorso anno, con le tre mescole più morbide della gamma – C3 come P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Red Soft – confermando così il passo più “soft” rispetto alla stagione d’esordio delle gomme da 18”. La trazione è uno dei fattori più importanti, soprattutto sull’asse posteriore. Il degrado può essere elevato, soprattutto in presenza di temperature elevate – e le previsioni per questo fine settimana non sono certo favorevoli –, basti pensare che lo scorso anno con 53 °C si registrò la temperatura dell’asfalto più alta di tutta la stagione. Il surriscaldamento, quindi, è un fenomeno da tenere sotto controllo, non soltanto in gara, ma anche in qualifica: con la mescola più morbida sul giro secco è fondamentale riuscire ad arrivare alle ultime due curve a 180° con ancora un buon livello di grip, compito non facile se si considera che i brevi tratti rettilinei lasciano poco tempo per respirare alle gomme.

    Chi tornerà nel paddock dell’Hungaroring per la prima volta dopo l’edizione 2023 troverà un’area trasformata. Per rispettare le scadenze, i lavori si sono svolti spesso 24 ore su 24, con 400-500 persone che lavoravano sul sito in ogni momento e un totale di 1500 persone impegnate nel progetto di ristrutturazione. Quattro gru a torre e cinque gru mobili sono state operative, installando 390 chilometri di tubature e utilizzando 3.200 tonnellate di acciaio per armatura, 1.674 metri cubi di cemento armato prefabbricato e 32.000 metri cubi di calcestruzzo. Son stati spostati 170.000 metri cubi di terra, sono stati completati tutti i muri di contenimento dell’area eventi dietro la tribuna principale, per una lunghezza totale di 450 metri, e costruito la nuova scalinata che porta all’area spettatori. Inoltre, Sono stati demoliti gli edifici dell’area del deposito inferiore ed è stato costruito il nuovo paddock, ora di 8.000 metri quadrati. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur e la profonda riorganizzazione post Binotto

    VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Gulf Air Bahrain Grand Prix 2024, 1st round of the 2024 FIA Formula One World Championship from February 29 to March 2, 2024 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Florent Gooden / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    In poco più di 12 mesi, Fred Vasseur ha rivoluzionato l’organigramma del Team Ferrari F1. Mekies, Matassa, Rueda, Sanchez, Marcos, Cardile. Sono questi i nomi degli binottiani a cui il nuovo Team Principal ha deciso di non rinnovare la “fiducia”.
    Laurent Mekies, Direttore Sportivo della Ferrari, lasciò la Scuderia di Maranello nell’estate del 2023. Qualche mese dopo (dicembre) fu la volta di Marco Matassa, FDA Director. A inizio 2024 a pagare fu Iñaki Rueda, Head of Race Strategymentre David Sanchez, Responsabile dell’aerodinamica, lascio Maranello poco prima dell’inizio della stagione attuale. Qualche mese dopo, Xavi Marcos, ingegnere di pista di Charles Leclerc fu sostituito mentre è recente il divorzio da Enrico Cardine, Direttore Tecnico Telaio.
    Al di là di qualche “ingresso minore”, i primi innesti di peso nel team Ferrari guidato da Vasseur arriveranno ad ottobre e saranno Loic Serra, Head of Chassis Performance Engineering e Jerome d’Ambrosio, vice Team Principal. Il primo avrà la responsabilità in pista, dello sviluppo aerodinamico e di quello delle performance. Il secondo invece sarà il vice di Vasseur e ricoprirà anche il ruolo di responsabile della Scuderia Ferrari Driver Academy.

    Lo stesso Vasseur non ha mai negato di voler riportare a Maranello una figura di spicco in ambito tecnico, in un ruolo, quello del Direttore Tecnico che, per troppo tempo, non ha visto nessuno nominiativo nell’organiganna del Team Ferrari. L’uomo corteggiato e designato è Adrian Newey che, il 1° ottobre, sarà ufficialmente annunciato come nuovo Responsabile dell’Area Tecnica della Scuderia Ferrari. Il suo ruolo però potrebbe anche prevedere qualche altra responsabilità all’interno del Gruppo Ferrari, su progetti speciali legati sia alle corse che alla produzione di serie.
    L’era Vasseuer è appena iniziata e il piano perriportare la Ferrari alla vittoria in Formula 1 è delineato e approvato dai vertici di Maranello e non solo. LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari: dalla vittoria a Monaco all’inizio del declino, il passo è breve

    SAINZ Carlos (spa), Scuderia Ferrari SF-24, LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Qatar Airways British Grand Prix 2024, 12th round of the 2024 Formula One World Championship from July 5 to 7, 2024 on the Silverstone Circuit, in Silverstone, United Kingdom – Photo Florent Gooden / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    La situazione della Rossa dopo il Gran Premio di Gran Bretagna può essere definita tranquillamente disastrosa, senza false ipocrisie. Soprattutto se si considerano due fattori fondamentali e strettamente collegati tra loro: la vittoria di Charles Leclerc a Montecarlo ha rappresentato allo stesso tempo sia il punto più alto della stagione della Rossa, che, paradossalmente, l’inizio del declino della SF-24; proprio da quel momento, tutti i team rivali sono migliorati, mentre la Rossa è rimasta al palo.
    Ma c’è anche chi predica calma e chiede di non farsi prendere troppo dal panico, come il team principal Frederic Vasseur; le sue dichiarazioni post quinto e quattordicesimo posto dei suoi fanno ben sperare: “Silverstone può essere il punto di svolta della stagione per noi così come lo è stato Zandvoort l’anno scorso”. L’ennesimo cambio da “dobbiamo capire” ad “abbiamo capito”. Ma sarà davvero così stavolta?
    Innanzitutto, bisogna recuperare un pilota come Charles Leclerc che, oltre alla sua proverbiale sfortuna, riesce comunque a mettersi nei guai quando possibile, forse trasportato troppo da quell’emotività che rappresenta il suo unico punto debole. Nel frattempo, Carlos Sainz, in partenza e privo di qualsivoglia pressione, non ha esitato a criticare gli aggiornamenti di Barcellona, a causa dei quali “si sono persi tre mesi di sviluppo”. Caustico ed efficace.

    Provare su una pista come quella inglese un pacchetto di aggiornamenti che crea tanto saltellamento a causa di un pacchetto di sospensioni impossibilitato a sopportare l’aumento di carico, ha messo in luce tutti i problemi della Ferrari. Tecnici e di gestione. L’allontanamento del direttore tecnico Enrico Cardile (direzione Aston Martin) ha reso di fatto vacante il posto di ingegnere che si dovrà occupare della macchina 2025. La prima di Lewis Hamilton, tanto per intenderci. Anzi, no, perché seppur ad interim, il DT della Rossa sarà…Frederic Vasseur. Almeno per un paio di mesi.
    Già, perché Loic Serra, in arrivo dalla Mercedes, si occuperà esclusivamente della telaistica. In attesa di quel “Mister X” che prenderà il posto di direttore tecnico presumibilmente alla fine dell’estate. Ma c’è un campionato ancora da giocare e una testa da rialzare. Perché adesso i colpi incassati cominciano ad essere tanti. Troppi. LEGGI TUTTO

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    Ferrari 2024 vs 2023, bilancio e numeri dopo dieci gare

    La Scuderia Ferrari, dopo i primi 10 Gran Premio della stagione 2024, ha tracciato un primo bilancio, confrontando alcuni indicatori con quelli dello stesso periodo dello scorso anno.credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Con il Gran Premio di Spagna la stagione 2024 è arrivata in doppia cifra: c’è dunque l’occasione per la Ferrari di tracciare un primo bilancio e fare un confronto con lo stesso periodo della stagione 2023.
    Come è noto, da dopo la pausa estiva dello scorso anno la Scuderia Ferrari ha iniziato una curva di miglioramento che ha dato i suoi frutti e che la squadra ha portato anche nel nuovo campionato, come dimostrano i numeri. Tutte le voci più rilevanti, dopo dieci gare, sono migliori di quelle del 2023. L’unica invariata è quella relativa alle pole position: una era un anno fa – grazie a Charles Leclerc a Baku – e una ne è stata centrata quest’anno, sempre dal monegasco nella gara di casa.
    Due vittorie a zero
    La voce vittorie un anno fa diceva malinconicamente zero, mentre nelle prime dieci gare il dato recita già un +100% sull’intero 2023, che vide solo la vittoria di Carlos Sainz a Singapore, nella seconda metà della stagione. In questo 2024 Sainz ha già vinto in Australia e Charles ha vissuto l’apoteosi casalinga in quel di Monaco. Interessante anche l’incremento dei piazzamenti da podi: da due a nove (+350%).
    Punti e distacchi
    Il riflesso di questi risultati migliori è un bottino di punti decisamente migliore rispetto al 2023: 270 fin qui contro i 157 di un anno fa (+72%), 27 per gara in media contro 15,7. Il riflesso pratico di tutto ciò è la posizione nel campionato Costruttori della Scuderia Ferrari HP, seconda contro quarta con un distacco decisamente ridotto rispetto al 2023: oggi i punti di gap dal team Red Bull Racing sono 60, il 76% in meno rispetto allo scorso campionato, quando erano 254. Non basta ancora, ma l’inizio di stagione ha dato risultati in linea con le aspettative.

    Un deciso miglioramento rispetto ad una stagione 2023 in crescita anche se al di sotto delle aspettative. Il cammino, da qui alle fine del mondiale F1 2024, è ancora molto lungo. Sono infatti 14 le gare che ancora mancano.
    Oltre che a presentare le percentuale di miglioramento, Ferrari dovrebbe parlare anche di obiettivi: qual è il reale obiettivo perla stagione in corso? Attendiamo fiduciosi… LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur alza la voce: “In Austria voglio vedere un cambio di passo”

    VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Gulf Air Bahrain Grand Prix 2024, 1st round of the 2024 FIA Formula One World Championship from February 29 to March 2, 2024 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Florent Gooden / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Domenica 30 Giugno si corre la seconda gara della prima tripletta stagionale: il Gran Premio d’Austria andrà in scena sul circuito di Spielberg, nel verde delle montagne della Stiria.
    La gara si caratterizza, oltre che per lo scenario pittoresco, per il ruggito di una folla appassionata che fa il tifo per la Red Bull, l’unica squadra con licenza austriaca del Mondiale. La vicinanza con l’Italia fa sì che sugli spalti non manchino mai le bandiere della Scuderia Ferrari.
    Questo weekend torna in scena il formato Sprint per la terza volta nella stagione, dopo Cina e Miami.
    Alla vigilia del fine settimana austriaco, Fred Vasseur è tornato su quanto successo in Spagna: “Gli upgrade introdotti nella scorsa gara hanno funzionato come da aspettative, ma abbiamo visto come i nostri rivali non stiano con le mani in mano e come, in questo momento, ci siano quattro squadre nello spazio di meno di tre decimi”.

    Il Team Principal della Scuderia Ferrari ha poiaggiunto: “Ora andiamo in Austria, una pista che si percorre in poco più di un minuto, sulla quale questi distacchi già risicati diventeranno ancora più sottili. Noi dobbiamo concentrarci molto su noi stessi perché a Spielberg ogni dettaglio farà la differenza e sarà fondamentale anche il lavoro di preparazione fatto a Maranello dato che con il ritorno del formato Sprint avremo solo una sessione di prove libere prima di andare in qualifica”.
    Come squadra, piloti inclusi, Vasseur ha le idee molto chiare: “Dobbiamo fare uno step per essere certi di non lasciare alcuna opportunità per strada, sia quando si tratta del giro secco in qualifica, chiave con rivali così agguerriti e ravvicinati, sia a proposito dell’esecuzione della gara: in Austria voglio vedere un cambio di passo”. LEGGI TUTTO

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    GP Spagna F1 2024: Ferrari sull’orlo di una crisi di nervi

    credit: @Scuderia Ferrari Press OfficeQuante volte dopo una gara non andata proprio secondo i pieni si è sempre cercato di considerare il bicchiere mezzo pieno? Quantomeno per dare una ragionevole speranza a chi la sta perdendo. Nella realtà dei fatti, però, il Gran Premio di Spagna è stato davvero difficile per la Ferrari, senza note positive. A partire dalle qualifiche, per poi passare alle posizioni finali, il distacco dalla vetta, gli aggiornamenti che non funzionano e le scintille tra i piloti.
    Una lista della spesa che è tutt’altro che rassicurante per i tifosi della Rossa. Innanzitutto, l’annoso problema al sabato sembra essere ancora lontano da una sua risoluzione: le ottime prove libere della Ferrari si sono rivelate l’ennesima amara illusione. LA SF-24 continua ad essere la quarta forza in qualifica, anche dietro la ritrovata Mercedes.
    Le cattive notizie provengono anche dagli aggiornamenti, considerando che il team di Frederic Vasseur ha anticipato il pacchetto di Silverstone per dare una scossa al suo campionato. Ecco, questa scossa non c’è stata, anzi: la prestazione offerta a Barcellona, su un circuito che avrebbe dovuto mettere in evidenza i pregi dei nuovi aggiornamenti, non ha fatto altro che continuare ad illudere; i due piloti hanno concluso la gara a 20 secondi da Max Verstappen. Gli aggiornamenti di McLaren, Mercedes, e in parte Red Bull sono stati di un altro pianeta.
    Dalla gara del Montmelò è emerso un altro aspetto inquietante per l’immediato futuro: il nervosismo di Charles Leclerc e di Carlos Sainz. Lo spagnolo ha tentato un sorpasso molto estremo nei confronti del compagno di squadra in curva 1, col solo esito di aver fatto perdere tempo prezioso ad entrambi. La frittata è costata a Leclerc il quarto posto, col monegasco che si è lamentato sia in radio che ai microfoni dei giornalisti della mancata correttezza di Carlos. I due si sono spiegati anche a voce anche se con tono polemico e nervoso.

    Insomma, un clima che non fa bene al team e al proseguo della stagione. Adesso la Rossa ha bisogno di smettere di correre e fermarsi un attimo per riflettere su che cosa sta sbagliando, in modo da intervenire prima che McLaren e Mercedes abbiano il sopravvento. La prossima settimana in Austria ci sarà già una prima risposta su un circuito più congeniale alla Rossa, ma è la gestione delle difficoltà quello che preoccupa. LEGGI TUTTO

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    F1 2024: Intervista a Carlos Sainz, prima del Gp di Spagna

    Il prossimo weekend andrà in scena il Gran Premio di Spagna, decima gara della stagione 2024 di Formula 1, nonché la corsa di casa per Carlos Sainz.SAINZ Carlos (spa), Scuderia Ferrari SF-24, portrait, during the Formula 1 MSC Cruises Japanese Grand Prix 2024, 4th round of the 2024 Formula One World Championship from April 5 to 7, 2024 on the Suzuka International Racing Course, in Suzuka, Japan – Photo DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    E alla vigilia della gara di Barcellona, il pilota Ferrari, risponde ad alcune domande sulla gara di casa, parlando del tracciato ma non solo.
    1. È il momento della tua gara di casa. Quanto è speciale correre davanti ai tuoi tifosi?Carlos Sainz: “Per me è in assoluto uno dei momenti più speciali dell’anno. Poter correre davanti al pubblico di casa è un privilegio e sono davvero emozionato pensando al prossimo fine settimana. Il circuito è affollato tutti i giorni da migliaia di appassionati spagnoli e il supporto che ricevo da loro è davvero speciale. Ho anche una tribuna dedicata, la Grada CS55, piena di super tifosi! È ormai diventata una tradizione molto bella e adoro guidare e godere dell’atmosfera che si respira lì”.
    2. Puoi parlarci delle caratteristiche del tracciato? Cosa serve per andare forte sul Circuit de Barcelona-Catalunya?CS: “Questa è una pista molto impegnativa e noi piloti (o almeno la maggior parte di noi!) lo sappiamo bene per via dei tanti test che abbiamo svolto qui in passato. Le curve 1, 2 e 3 sono una combinazione davvero bella con curve da media e alta velocità nelle quali il collo è messo a dura prova. Anche la curva 9 è super veloce e un po’ cieca perché è in salita. Bisogna trattare bene le gomme nella prima parte del tracciato se si vuole ottenere il massimo nel terzo settore e chiudere un giro competitivo in qualifica”.

    3. Mercoledì porterete una Ferrari di Formula 1 in mezzo alle persone grazie alla collaborazione con il nostro partner Santander. Quanto sarà speciale questa street demo nel cuore di Barcellona?CS: “Penso che sia qualcosa di speciale nella città di Barcellona e sono estremamente orgoglioso di poter partecipare a questo spettacolo. Offrirà alle persone la possibilità di dare un’occhiata più da vicino alla macchina e ci divertiremo insieme facendo qualche numero… Non vedo l’ora di vivere questa esperienza e spero che gli spettatori si divertano tanto quanto conto di farlo io”. LEGGI TUTTO

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    F2, il recap della stagione 2024 aspettando Barcellona

    Kimi Antonelli First Test – Austria | credit: Mercedes-AMG Petronas Motorsport media

    La serie cadetta della FIA ha fatto il suo ingresso nel campionato 2024 schierando 11 Teams e 22 piloti che si contenderanno il titolo di campione del mondo 2024.
    Nell’attesa di vedere i 22 piloti sfrecciare per il circuito di Barcellona-Catalunya in programma dal 21 al 23 Giugno, andiamo a rivedere i risultati delle gare precedenti.
    ROUND 1 – BAHRAIN
    Nel fine settimana del 29 febbraio, la F2 ha inaugurato la stagione 2024 con il gran premio del Bahrain. Sul circuito di Sakhir, nel venerdì delle qualifiche, ha effettuato il miglior tempo l’indiano Kush Maini a bordo della Invicta Racing. Una pole position amara in quanto è stato successivamente squalificato per irregolarità tecnica sulla sua monoposto ed ha dovuto cedere il posto al suo compagno di squadra Gabriel Bortoleto. Kimi Antonelli ha chiuso le qualifiche in diciassettesima posizione, il pilota bolognese non è riuscito a fare meglio a causa di problemi tecnici riscontrati sulla sua auto.
    La prima sprint race del 2024 ha visto sul gradino più alto del podio Zane Maloney della Rodin Motorsport seguito da Jack Crawford a bordo della Dams Lucas Oil e da Josep Maria Martì con la Campos Racing. Antonelli, non ha risolto i problemi tecnici con la Prema Racing, non è riuscito a fare meglio del quattordicesimo posto.
    Il sabato si sono spenti i semafori per la prima Feature Race del 2024, il poleman Gabriel Bortoleto è partito malissimo mentre Maloney ha effettuato una partenza razzo ed è riuscito a prendersi la prima posizione. Nel corso della gara ci sono state 2 safety car, la prima causata da Enzo Fittipaldi sulla Van Amersfoort Racing danneggiando la Campos Racing di Isack Hadjar, la seconda, al giro numero 20 per Victor Martins, costretto al ritiro per problemi tecnici. Gli ultimi 5 giri hanno visto Martì al secondo posto dopo aver sorpassato Zack O ‘Sullivan mentre Maloney in testa con un distacco di circa 3 secondi, Antonelli è riuscito ad entrare in top ten. La gara si è conclusa con Maloney vincitore, doppietta dopo aver vinto anche la Sprint, secondo gradino del podio per Martì e terzo Paul Aron, i due rookie hanno fatto un gran esordio. Mentre il rookie bolognese di casa Prema, Antonelli, ha ottenuto il suo primo punto in assoluto, in quanto, va ricordato, il pilota ha esordito in F2 direttamente senza aver corso in F3.
    ROUND 2 – ARABIA SAUDITA
    Venerdì 8 Marzo ha preso il via il Gp dell’Arabia Saudita nel circuito di Jeddah. A far segnare il tempo più veloce nelle qualifiche è stato Oliver Bearman a bordo della Prema. Primo colpo di scena, il pilota inglese non è stato presente in griglia di partenza in quanto ha avuto una chiamata si può dire inattesa, infatti è stato chiamato a sostituire Carlo Sainz in Formula 1, convalescente per una appendicite.
    Bisogna ammettere che il pilota della Prema ha fatto parlare molto di lui in quanto ha disputato un bel gran premio finendo settimo, nonostante non abbia effettuato nessun giro nelle libere a bordo della SF-24. Ma tornando al campionato F2, la gara sprint è stata vinta da Dennis Hauger. Vittoria arrivata nel post gara in quanto il primo pilota che ha tagliato il traguardo è stato Richard Verschoor, successivamente squalificato insieme al suo compagno di squadra Roman Stanek del Team Tridet per irregolarità tecnica sulle vetture. Sono saliti sul podio della gara corta Hauger ( Mp Motorsport), Aron ( Hitech Gran Prix) e Fittipaldi (Van Amersfoort Racing). Sesta posizione per Antonelli.
    La partenza della Feature Race ha visto Kush Maini in testa con un’ottima partenza, seguito da Crawford. Buona partenza anche per Antonelli il quale, effettuando un sorpasso all’esterno, ha recuperato una posizione, ricordiamo, unico pilota della scuderia Prema in gara in quanto il compagno Bearman stava provando il sedile della SF-24. A metà primo giro, è stata chiamata subito la safety car, per un contatto a metà gruppo che ha visto coinvolti Martì insieme a Stanek, rientrata la safety car, la gara è stata ripresa con Maini in testa, seguito da Jack Crawford, Fittipaldi, Antonelli e Martins.Al giro 15 è uscita per la seconda volta la safety car per un testacoda di Franco Colapinto. Sul finale bagarre tra Hauger, Crawford e Antonelli, quest’ultimo ha avuto la peggio ed ha finito la gara in sesta posizione. Tra il giro 19 e il 22 spettacolare Fittipaldi, il pilota brasiliano ha effettuato un sorpasso all’esterno di curva 1 ai danni di Amaury Cordell, intanto Juan Manuel Correa ed è riuscito a prendersi la testa della corsa. La gara è finita con la prima vittoria della stagione di Fittipaldi, seguito a 7 secondi da Maini e Hauger, Antonelli ha terminato la gara al 6° posto mentre Maloney 7° davanti a Verschoor.
    ROUND 3 – AUSTRALIA
    La F2 ha riacceso i motori all’Albert Park di Melbourne dal 22 al 24 Marzo. Pole Position di Hauger il quale è riuscito a stare davanti al pilota bolognese della Prema, Antonelli, per solo 3 decimi.
    La vittoria della sprint race è stata di Stanek seguito da Hauger e Maini anche se il primo pilota che è passato sotto la bandiera scacchi è stato Hadjar, penalizzato di 10 secondi per aver causato un incidente alla partenza. Antonelli in testacoda, ha terminato la gara corta in 19° posizione. Quindi tutto da rifare nella Feature Race per il pilota della Prema, il quale è riuscito ad ottenere un’ottima posizione di partenza, secondo di fianco ad Hauger. I due hanno dato spettacolo, con Antonelli che è stato bravo a prendersi la prima posizione ma Hauger nel 2° giro si è ripreso la testa della corsa. La gara ha subito un rallentamento a causa di una Virtual Safety Car causata da problemi tecnici sullamonoposto PHM Aix Racing di Josha Dürksen, costretto al ritiro. La Virtual è stata chiusa al nono giro. Qualche giro dopo, un testacoda di Hauger ha costretto i commissari a fare entrare una Safety car.
    La Feature Race è terminata con Hadjar sul gradino più alto del podio seguito da Aron e Maloney. Antonelli, nonostante abbia effettuato una buona partenza, ha finito la corsa in quarta posizione e il suo compagno di scuderia ha chiuso la top 10, ancora problemi in casa Prema.
    ROUND 4 – EMILIA ROMAGNA
    Dopo lo stop dell’anno 2023 per via dell’alluvione che ha colpito l’intera regione Emilia Romagna, il Circus della Formula 1 e F2 è tornato ad Imola. Le qualifiche, nella giornata di venerdì 17 Maggio, sono state a dir poco caotiche per via di tempi cancellati per i track limits, gli stessi tempi sono stati ridati al termine della sessione, insomma un vero caos com’è successo ai 2 piloti della Prema, Bearman e Antonelli i quali hanno terminato la giornata delle qualifiche rispettivamente con il 2° e 4° tempo, tempi cancellati e quindi si ritrovano in sedicesima e diciottesima posizione. Terminate le qualifiche, gli addetti FIA, dopo aver visionato bene le immagini e parlato con i piloti, hanno deciso di ridare i tempi ottenuti nella sessione di qualifiche, quindi Bearman si è aggiudicato seconda casella della griglia e Kimi è partito dalla seconda fila in 4° posto. Unica certezza delle qualifiche è stato il miglior tempo di Gabriel Bortoleto. Ad aver conquistato il podio della sprint sono stati, Colapinto al 1° posto, seguito da Aron e Maloney nel gradino più basso del podio.
    La feature race del sabato ha visto Bearman aver effettuato un’ottima partenza ma la sua gara verrà compromessa da un errore, possiamo dire da principiante, in quanto al pit è riuscito a spegnere la macchina, perdendo secondi preziosi mentre si trovava in testa alla gara. Anche la partenza di Antonelli non è stata delle migliori in quanto ha perso una posizione su Dürksen, ma si è ripreso nel finale di gara effettuando un’ottima resistenza su Colapinto anche se questa bagarre ha fatto allontanare Dürksen. Disastro ai box per Martì e Cordel, quest’ultimo partito prima della fine del pit si è trovato con la gomma posteriore destra non ancora fissata mentre per Martì, identico problema con ruota diversa, si tratta della posteriore sinistra ma l’errore non è stato del pilota ma del team ai box. La gara nel circuito del Santerno è terminata con il primo a tagliare il traguardo Hadjar seguito da Gabriel Bortoleto e Dürksen. Kimi Antonelli in quarta posizione.
    ROUND 5 – MONACO
    Montecarlo è stato sempre sinonimo di lusso, eleganza, glamour e anche gare!! E qui si sono accesi i motori della F2 dal 23 al 26 maggio. Il circuito del Principato, non di certo noto per le sue ampie vie di fuga e per la grandezza della corsia di gara infatti viene considerato uno dei gran premi più difficili dove a fare la differenza è soprattutto il pilota e bisogna stare attenti a tutto ed avere ottimi riflessi come quelli di Hadjar che si è trovato nella curva cieca del tunnel la monoposto di Ritomo Myata, schivata all’ultimo, complimenti per i riflessi Isack! Terminate le qualifiche, sono 3 i piloti che hanno subito penalità per impeding, Bearman, Correa e Maini, i tre hanno scontato la penalità in griglia di partenza.
    La sprint se è stata aggiudicata da Taylor Barnard sulla Phm Aix Racing davanti all’Invicta Racing di Bortoleto e alla Mp Motorsport di Hauger. Subito fuori dal podio Antonelli. Si è ripartiti il sabato per la Feature Race con Verschoor partito dalla Pole ed è riuscito a mantenere la testa della corsa. Buona partenza anche per Antonelli che ha guadagnato subito 2 posizioni. Intanto Verschoor, sempre in testa, si lamentava di avere problemi nella frenata, questo è stato solo l’inizio di un incubo per il pilota Olandese della Trident. Verschoor ha iniziato a perdere velocità ed è stato sorpassato da Aron, Bearman, Colapinto, Antonelli e Bortoleto ed è riuscito a prendersi anche una penalità di 5 secondi per aver avuto vantaggio tagliando una curva. Entrato nei box per scontare la penalità, ha ripreso gara ma al giro successivo è stato costretto al ritiro, Gran Premio totalmente da dimenticare per l’olandese. Nei 42 giri del Principato c’è stato solo una virtual safety car causata da Dürksen che va a muro. La gara è terminata con O’Sullivan che ha tagliato per primo il traguardo seguito da Hadjar e 3° Aron. Kimi Antonelli in settima posizione, non una gara facile per il pilota bolognese. I primi posti della classifica del campionato piloti dopo 4 gare vedono in testa Paul Aron con 80 punti, Isack Hadjar a 78, Zane Maloney a 69, Kimi Antonelli si trova in 6° posizione con 48 punti, a -32 punti dal leader.
    F2 2024 – La classifica piloti

    Siamo solo all’inizio, il campionato è lungo, la F2 ritorna il 21 giugno in Spagna per dare spettacolo nel circuito di Barcellona.
    Scritto da: Antonio Rizzo LEGGI TUTTO