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    F1, Charles Leclerc fissa gli obiettivi per questo finale di stagione

    Le parole di Charles Leclerc, alla vigilia del Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin, che vedrà piloti e team impegnati in un fine settimana con il formato Sprint.1 – GP AUSTIN F1/2023 – GIOVEDI’19/10/2023 – credit: @ Ferrari Spa

    Charles Leclerc è arrivato nel paddock del Circuit Of The Americas (COTA) carico: “Mi piace l’atmosfera americana, c’è tanto entusiasmo e veniamo sempre accolti in maniera molto calorosa”. Il pilota monegasco si aspetta di avere una vettura più competitiva rispetto al Qatar: “Questa pista dovrebbe essere un po’ più adatta alle caratteristiche della nostra SF-23 e spero che possiamo lottare con McLaren e Mercedes ad armi pari, anche considerato che avremo il formato Sprint”.
    Leclerc ha poi parlato di come affrontare questi weekend: “Abbiamo una sola sessione di prove libere e bisogna azzeccare tutto. Se ci si riesce si può guadagnare un vantaggio competitivo che può fare la differenza nel resto del fine settimana, ma se si sbaglia strada il rischio è di rovinare un intero fine settimana. Abbiamo preparato molto bene la gara a casa e ora arriva il momento di mettere in pratica il lavoro fatto al simulatore”.

    Gli obiettivi, per questa parte finale di stagione, ha una doppia valenza per la Scuderia di Maranello: “Ovviamente vogliamo fare meglio possibile in questo finale di campionato, e speriamo ancora di poter agguantare la seconda posizione tra i costruttori, ma vogliamo impiegare gli ultimi Gran Premi del 2023 anche per imparare quante più cose in vista dell’anno prossimo, perché il nostro obiettivo per il 2024 deve essere tornare a lottare costantemente per la prima posizione”. LEGGI TUTTO

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    F1 Academy, Bianca Bustamante entra nel programma di sviluppo piloti McLaren

    Bianca Bustamante– credit: McLaren Racing Media CentreAlla viglia del weekend di Austin, in cui andrà in scena il gran finale della prima stagione della F1 Academy, è arrivata l’ufficialità dell’entrata di Bianca Bustamante all’interno del programma di sviluppo della scuderia di Woking. La McLaren è dunque il primo team ad ufficializzare la pilota che supporterà nella prossima stagione della serie tutta al femminile.
    Nell’anno del debutto in F1 Academy, la diciottenne filippina ha finora dimostrato di avere un buon talento e una grande dedizione alla causa. Un mix di ingredienti che le hanno permesso di ottenere due vittorie stagionali, a Valencia e a Monza, presentandosi in Texas al settimo posto in classifica. Nel 2024 “Racerbia”, così si fa chiamare sui social, correrà con i colori della McLaren e con il supporto tecnico del team ART Grand Prix, nel quale passerà dopo aver chiuso la stagione in Prema Racing.
    “Questo è un momento sensazionale per la mia carriera, firmare per la McLaren e la ART è un qualcosa che non avrei mai immaginato quando correvo con i kart nelle Filippine. Faccio ancora fatica a vedere il mio nome accostato alla McLaren senza emozionarmi, la storia e il prestigio del team mi lasciano senza parole. Sono sicura di avere al mio fianco la miglior struttura possibile per farmi fare quello step in più nella mia carriera. Nel 2023 ho migliorato la mia velocità gara dopo gara, l’obiettivo per il 2024 è quello di essere più consistente e migliorare anche dal punto di vista psicologico, nell’ottica della sfida per il titolo.”

    Così un’emozionata Bianca, che anche nelle occasioni in cui l’abbiamo incontrata non ha mai nascosto la sua grinta senza però dimenticarsi di godersi il viaggio, passo dopo passo. “Ora voglio concentrarmi sul finale di stagione ad Austin per poi iniziare immediatamente a lavorare sul 2024.” Un round finale che per la prima volta sarà trasmesso in TV, con le sessioni che saranno visibili in diretta su Sky Sport F1. Dalla prossima stagione, tutti i sette round della categoria di supporto della F1 avranno la copertura televisiva.
    La scelta di Bianca Bustamante è stata commentata con orgoglio anche da parte di Emanuele Pirro, responsabile del programma di sviluppo piloti McLaren. “E’ un talento promettente che ha una visione brillante dell’etica del lavoro e si sposa perfettamente con i valori del team.” Parole confermate anche dal team principal Andrea Stella: “la squadra è entusiasta di dare il benvenuto a Bianca e di far parte della F1 Academy. L’inclusività è un principio cruciale della nostra squadra e quindi siamo orgogliosi di essere coinvolti negli obiettivi che si è posta la F1 su questo fronte.”
    Una categoria in cui non manca l’Italia, con la presenza di Tatuus sul fronte della produzione delle monoposto in pista. Un’eccellenza del nostro tricolore nel motorsport che fornisce le proprie vetture alla categoria tutta femminile. Le Tatuus T-421 vengono infatti progettate e assemblate presso gli HQ di Lainate (MI). L’azienda garantisce il supporto in pista anche grazie alla collaborazione di Autotecnica Motori e Breda Racing.
    Gli orari della F1 Academy ad Austin
    Venerdì 20 ottobreFP1 – ore 15.10FP2 – ore 20.50
    Sabato 21 ottobreQualifiche  – ore 00.25Gara 1 – ore 16.40Gara 2 – ore 22.25
    Domenica 22 ottobreGara 3 – ore 16.35 LEGGI TUTTO

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    Gp Qatar F1 2023, le pagelle: Re Max III dominatore, Liberty Media e FIA imbarazzanti

    LUSAIL CITY, QATAR – OCTOBER 08: Race winner Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing takes a drink in parc ferme during the F1 Grand Prix of Qatar at Lusail International Circuit on October 08, 2023 in Lusail City, Qatar. (Photo by Rudy Carezzevoli/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content PoolVa in archivio anche il week-end sul circuito di Losail, teatro del soporifero Gran Premio del Qatar, per la seconda volta nel calendario della Formula 1. Un fine settimana ricco di caos e polemiche, che travolgono nuovamente Liberty Media e la FIA. Il tutto a far da cornice all’ennesimo trionfo di Max Verstappen, per la terza volta campione del mondo. Si conferma seconda forza la McLaren, mentre la Mercedes spreca la possibilità di allungare in classifica su una Ferrari mediocre. Questo e tanto altro nelle pagelle dell’appuntamento qatariota.

    VOTO 10 A VERSTAPPEN, RE PER LA TERZA VOLTA
    Cambiano piste, Paesi, continenti, ma la sinfonia è sempre uguale. E stavolta l’ennesimo dominio di Max Verstappen gli porta in dote il terzo titolo mondiale consecutivo. Un week-end non perfetto, vista la Sprint non indimenticabile (chiusa comunque al secondo posto), anche se proprio quella gli ha permesso di festeggiare il terzo mondiale di fila. Per il resto solita corsa, solito ritmo martellante, solita superiorità imbarazzante. Lode a te, Re Max III.
    VOTO 9 ALLA MCLAREN, ORMAI UNA CERTEZZA
    Non ha davvero senso la crescita clamorosa lungo il 2023 della McLaren. Per rendere bene l’idea, nella sola Sprint del Qatar ha totalizzato più punti che nelle prime 5 gare della stagione. Un lavoro encomiabile del Team diretto da Andrea Stella, da prendere come esempio. Frutto anche di due piloti di livello assoluto: Oscar Piastri, vincitore della mini-gara del sabato, e capace di mettersi dietro nuovamente Lando Norris, che deve far fronte alla crescita esponenziale del più giovane compagno di squadra. Chapeau.
    VOTO 8 A RUSSELL, RIMONTA PIENA D’AMAREZZA
    Per ritmo e velocità, George Russell aveva tutta la possibilità di chiudere la sua gara sul podio. Ma la follia con il compagno di squadra in partenza ha, di fatto, compromesso ogni ambizione della Mercedes. Dal suo punto di vista, comunque, resta una corsa contraddistinta da una rimonta eccezionale, che dall’ultimo posto del primo giro l’ha portato fino alla quarta piazza finale alla bandiera a scacchi. In mezzo, sorpassi e giri veloci a ripetizione. C’è, però, evidentemente qualcosa da risolvere con Lewis Hamilton…
    VOTO 7 ALL’ALFA ROMEO, DOPPIA GIOIA DA TOP-10
    Nel deserto del Qatar batte un colpo anche l’Alfa Romeo. Ottima la corsa della scuderia italo-svizzera, che chiude con un doppio piazzamento in zona punti per Valtteri Bottas e Guanyu Zhou. Al di là delle penalità e problemi altrui, il risultato non è affatto bugiardo. Tra una gestione oculata degli pneumatici e una scelta strategica azzeccata, entrambi i piloti hanno potuto sfruttare al massimo il potenziale della vettura, portando a casa un risultato molto positivo.

    VOTO 6 A LECLERC, CHE LIMITA I DANNI PER LA FERRARI
    Che il fine settimana di Losail per la Ferrari sarebbe stato molto complicato era quasi scontato. E alla fine, il risultato è tutt’altro che bugiardo. Con l’assenza forzata di Carlos Sainz, tutto il peso del Team era sulle spalle di Charles Leclerc, che ha concretizzato tutte le occasioni possibili. L’harakiri Mercedes, l’ennesimo tracollo di Sergio Perez e l’errore di Fernando Alonso danno la possibilità al monegasco di chiudere al quinto posto e limitare i danni con la stessa Mercedes, nell’economia della lotta per il secondo posto nel mondiale costruttori.
    VOTO 5 ALLA MERCEDES, CHE DEVE IMPORRE GERARCHIE
    Era nell’aria, obiettivamente. Il disastro alla partenza del Gran Premio del Qatar è solo il culmine di una ruggine, quella tra Lewis Hamilton e George Russell, andata in crescendo nel corso della stagione. Al di là dell’importanza di un’occasione sciupata per allungare sulla Ferrari nel mondiale costruttori, per la Mercedes urge dare un segnale in vista del 2024, quando (nella speranza di Toto Wolff) ci sarà una vettura competitiva per dar battaglia alla Red Bull. Servirà una gerarchia chiara, altrimenti occorreranno scelte dolorose: o Lewis, o George. Ne rimarrà solo uno?
    VOTO 4 A PEREZ, AGONIZZANTE E AL PASSO D’ADDIO
    Francamente, immaginare ancora Sergio Perez alla guida di una Red Bull anche nel 2024 appare un’utopia. Non bastava il disastro di Suzuka: anche in Qatar il messicano ne combina di tutti i colori. Ennesima qualifica da horror, Sprint buttata via per un incidente (dove, a onor del vero, non ha tutte le colpe), e infine una gara dove ha scontato ben due penalità per track limits. E anche il Team ormai sembra spazientito. D’altronde, come dargli torto…
    VOTO 3 A LIBERTY MEDIA E FIA, COME UN FILM HORROR
    Scegliere chi è peggio tra le due entità a capo della Formula 1 è esercizio non semplice. Da un lato la scelta di inserire nel calendario un circuito inguardabile (per le 4 ruote), in un periodo dell’anno folle (piloti stremati dal caldo, chiedere a Logan Sargeant). Dall’altro l’ennesimo caos della Federazione sulla gestione dei track limits, che come in Austria ha falsato il risultato finale a suon di penalità. Quando sembra di aver toccato il fondo, ecco che si ricomincia a scavare. LEGGI TUTTO

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    F1, Qatar: Come cambiano le monoposto per combattere il caldo [ FOTO ]

    Le prime immagini delle monoposto dalla pit lane del circuito di Lusail in Qatar, mostrano come tutti i team temano il gran caldo. Sulle carrozzerie delle vetture sono infatti comparse ampie aperture per permettere il raffreddamento delle Power Unit e delle componenti.

    Ferrari, Red Bull, Mercedes, Aston Martin e McLaren. Le foto delle monoposto che prenderanno parte al Gran Premio del Qatar, grazie ai tweet di @AlbertFabrega.
    FERRARI

    El Ferrari en Losail#QatarGP pic.twitter.com/osiLsRf3Uc
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) October 5, 2023

    RED BULL

    El RB19 en Losail #QatarGP pic.twitter.com/VrvLa9MdV0
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) October 5, 2023
    MERCEDES

    El Mercedes para el #QatarGP #f1 pic.twitter.com/h9q2DkNJQN
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) October 5, 2023
    ASTON MARTIN

    El Aston Martin en el #QatarGP pic.twitter.com/Ps5NIieSlz
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) October 5, 2023
    MCLAREN

    El McLaren en Losail#QatarGP pic.twitter.com/fEkohjta4h
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) October 5, 2023 LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur: “Contiamo di arrivare in Qatar preparati al meglio”

    La Formula 1 torna in Qatar, dove ha corso una sola volta, nel 2021. Il circuito di Lusail è celebre per le competizioni motociclistiche. Le parole di Vasseur.

    Va in scena in Qatar la quarta gara in notturna della stagione – dopo Bahrain, Arabia Saudita e Singapore – ma sotto le luci del Qatar di corse se ne potranno vedere addirittura due. Torna infatti anche il formato Sprint con una sola sessione di prove libere e le qualifiche per il Gran Premio il venerdì. La giornata del sabato sarà interamente dedicata alla corsa Sprint: la gara di circa 100 chilometri che assegna punti ai primi otto piloti classificati, preceduta dallo Sprint Shootout per definirne la griglia di partenza. Il Gran Premio del Qatar andrà invece in scena domenica.
    Frédéric Vasseur, alla vigilia del Gran Premio del Qatar, ha detto: “Sulla carta la pista di Lusail promette di essere un’altra verifica severa per la SF-23. Da Zandvoort in poi abbiamo imparato molto su come gestire il pacchetto a nostra disposizione e anche in Qatar faremo il massimo per mettere Charles e Carlos in condizione di lottare nel serratissimo gruppo che ad ogni gara combatte sul filo dei millesimi alle spalle di chi comanda il campionato.

    Il Team Principal della Ferrari ha poi aggiunto: “Andiamo in Qatar per la prima volta dall’introduzione della nuova generazione di monoposto a effetto suolo, e avremo una sola sessione di libere dato il ritorno del formato Sprint, per cui il lavoro di preparazione svolto a casa e al simulatore sarà ancora più importante: contiamo di arrivarci preparati al meglio. L’obiettivo sarà anche in questa occasione portare a casa un buon bottino di punti che ci permetta di continuare a lottare per il secondo posto nella classifica Costruttori”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton spiega i ritardi nel rinnovo con Mercedes e i contatti con Ferrari

    Lewis Hamilton ha dichiarato di aver avuto “conversazioni occasionali” con la Ferrari, circa la possibilità di unirsi alla squadra ma, alla fine, ha deciso di non trasferirsi in Italia.

    Il futuro di Hamilton in Formula 1 con la Mercedes ha tenuto banco per tutto il 2023 e, non senza qualche ritardi, ha avuto il suo epilogo a fine agosto. A metà stagione si è speculato sul suo passaggio alla Ferrari, prima che venisse annunciato un prolungamento pluriennale tra la Mercedes e Hamilton, proprio in occasione del Gran Premio d’Italia a Monza.
    Alla domanda diretta del quotidiano tedesco Blick se la Ferrari gli avesse proposto un contratto, Hamilton ha risposto: “Mai”. Ma poi ha anche aggiunto: “Ok, non posso negare che abbiamo avuto qualche conversazione. Conosco molte persone lì. Ma non mi sono mai sentito pronto a trasferirmi in Italia”.
    Hamilton ha poi anche spiegato il ritardo del rinnovo del suo contratto con Mercedes, rivelando come non sia la prima volta che lui e Wolff “contrattano” su alcuni dettagli e clausole contrattuali: “Non è la prima volta che noi due discutiamo per ore e contrattiamo sui dettagli”, ha spiegato Hamilton.
    “Ci sono tanti dettagli sulle mie attività promozionali – ha poi aggiunto il pilota inglese -. Con Toto mi trovo in una posizione felice. È rispettato e ammirato da tutti. È facile negoziare con lui. E questo lo rende un grande leader”.

    Alla domanda se legge personalmente i dettagli del contratto, Hamilton ha risposto: “Certo, voglio sapere esattamente cosa c’è scritto. Ma ora ci sono più di 200 pagine, un vero e proprio libro. E ci vogliono giorni!”. LEGGI TUTTO

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    F1, Andretti riceve l’ok della FIA per l’iscrizione ma non è finita

    La candidatura di Michael Andretti alla partecipazione al Mondiale di F1 con un suo team supera il secondo importante step in vista dell’approvazione finale. A comunicarlo è stato direttamente il presidente della Fia Mohammed Ben Sulayem evidenziando che l’Andretti Formula Racing LLC è stata “l’unica entità che soddisfaceva i criteri di selezione stabiliti sotto tutti gli aspetti materiali”. L’iter è iniziato lo scorso febbraio con la manifestazione d’interesse. Successivamente soltanto quattro candidati hanno avuto accesso alla seconda fase. A questo punto la scelta da parte della Federazione Internazionale è stata operata valutando sostanzialmente quattro diversi aspetti: 1) le capacità tecniche e sportive; 2) la capacità di disporre dei necessari finanziamenti; 3) la gestione sostenibile per raggiungere l’obiettivo zero emissioni nel 2030 e 4) l’incidenza positiva a livello sociale che la presenza del team in F1 possa produrre.

    Criteri piuttosto rigidi superati brillantemente dal sodalizio di Michael Andretti che adesso è atteso alla prova del 9 per formalizzare definitivamente l’iscrizione. Si tratta della famigerata fase 3 in cui il figlio del campione del mondo di F1 ’78 dovrà superare le barriere frapposte da Liberty Media ad un’ulteriore spartizione tra i team della ricca torta dei diritti commerciali con minori entrate per ciascuno. Sarà, questo, l’ostacolo più duro da superare per la famiglia Andretti prima di tagliare il traguardo e diventare l’undicesima scuderia del Mondiale di F1. Il progetto sportivo, interamente a stelle e strisce, è supportato dalla General Motors. LEGGI TUTTO

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    Gp Giappone F1 2023, le pagelle: Verstappen-Red Bull spaziali, Ferrari ridimensionata, Perez bollito

    SUZUKA, JAPAN – SEPTEMBER 24: Max Verstappen of the Netherlands driving the (1) Oracle Red Bull Racing RB19 leads Lando Norris of Great Britain driving the (4) McLaren MCL60 Mercedes and Oscar Piastri of Australia driving the (81) McLaren MCL60 Mercedes going into the first corner at the start of the race during the F1 Grand Prix of Japan at Suzuka International Racing Course on September 24, 2023 in Suzuka, Japan. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content PoolIl mondiale di Formula 1 completa la seconda tappa in terra asiatica in 7 giorni, con il Gran Premio del Giappone che va in archivio con il ritorno al successo di Max Verstappen e della Red Bull. Un risultato netto, senza appello, che consegna al team anglo-austriaco il sesto titolo costruttori della sua storia. Notte fonda, invece, dall’altro lato del box, con Sergio Perez che sbaglia tutto ciò che può sbagliare. Ridimensionata la Ferrari dopo l’exploit di Marina Bay, anche se c’è un lato positivo: rosicchiati punti alla Mercedes. Straordinaria McLaren, dispersa l’Aston Martin. Questo e molto altro nelle pagelle del week-end di Suzuka.
    VOTO 9 A VERSTAPPEN-RED BULL, TUTTO COME PRIMA
    Dopo Singapore erano partiti subito i campanelli d’allarme: le nuove direttive hanno rotto il dominio della Red Bull? Una domanda quasi giudicata offensiva dal team e da Max Verstappen, che sin dal venerdì attua un dominio ancor più netto di quanto visto già in precedenza. Imbarazzante la superiorità in qualifica, logica conseguenza i distacchi abissali rifilati in gara ai rivali. Assurda la fame di vittorie, nonostante un campionato ormai in ghiaccio. Ah, a proposito: oggi sono sei titoli costruttori per il team capitanato da Christian Horner. Marziani.
    VOTO 8 ALLA MCLAREN, CHE HA DUE FUORICLASSE
    Dalla notte fonda di Sakhir al doppio podio di Suzuka: com’è cambiato il mondo in casa McLaren nell’arco di 6 mesi. In Giappone il team di Woking si dimostra ampiamente seconda forza in pista, sia sul giro secco che sul passo gara. La cosa, però, che farà sorridere maggiormente il Team Principal Andrea Stella è indubbiamente la consapevolezza di avere due fuoriclasse: Lando Norris e Oscar Piastri hanno il potenziale per giocarsi qualcosa di importante. E se nel 2024 la partenza è migliore del 2023.
    VOTO 7 ALL’ALPINE, VICINA ALL’ASTON MARTIN
    Decifrare l’Alpine di week-end in week-end è sempre complicato, ma se non altro dalla doppia trasferta asiatica il team francese ha avuto risposte confortanti. A Suzuka arriva un doppio piazzamento a punti, che ripaga una qualifica al di sotto delle aspettative. Vero, alla fine sono un 9° e un 10° posto, ma si conferma una volta di più come questa vettura sia competitiva in gara e incostante in qualifica. E, ad oggi, non è più lontana nemmeno dall’Aston Martin. Come cambiano le cose.
    VOTO 6 ALLA FERRARI, RIDIMENSIONATA DOPO SINGAPORE
    L’altro motivo di attesa dopo la gara di Singapore era capire se il trionfo firmato Carlos Sainz era solo un’aspirina o l’alba di un nuovo (e fiducioso) inizio. Ecco, la risposta dopo Suzuka sta a metà strada. Su una pista sulla carta mortifera per la SF-23, alla fine arriva un 4° e un 6° posto, frutto di una strategia buona (ma imperfetta, con lo spagnolo). Indubbiamente un ridimensionamento rispetto alla scorsa settimana. Ma quanto basta per rosicchiare 4 punti alla Mercedes e mettere nel mirino il secondo posto nel campionato costruttori. Che, a un certo punto della stagione, sembrava un miraggio.

    VOTO 5 ALLA MERCEDES, POCO LUCIDA E TROPPO CAOTICA
    Sarà l’assenza di Toto Wolff, ma la Mercedes vista a Suzuka non ha dato l’idea di essere un team lucido. Al di là delle carenze prestazionali (dietro a McLaren e Ferrari), la scuderia di Berkeley non ha seguito un filo logico nella gestione dei due piloti. Il duello tra Lewis Hamilton e George Russell è stato tanto bello quanto poco utile, poiché non ha permesso di massimizzare il risultato. E intanto, la Ferrari si avvicina sempre di più nella classifica costruttori.
    VOTO 4 ALL’ASTON MARTIN, SEMPRE PIU’ A PICCO
    Il discorso fatto per la McLaren vale a parti invertite per l’Aston Martin. In 6 mesi si è passati dal podio di Fernando Alonso in Bahrain a una misera lotta con l’Alpine per un ottavo posto. Lo sviluppo della vettura è stato deleterio; il livello è rimasto fermo a quello della prima parte di stagione, mentre rivali come Mercedes e Ferrari hanno decisamente preso il largo. Allo stato attuale, anche il sorpasso della McLaren è solo questione di tempo. Da seconda forza a quinta: qualcosa dovrà essere rivisto nel 2024.
    VOTO 3 A PEREZ, BOLLITO E TRAUMATIZZATO
    Nel giorno della festa Red Bull per il sesto titolo costruttori, bisogna rimarcare la disfatta totale di Sergio Perez. Il messicano ormai non fa più notizia; il confronto con Max Verstappen è semplicemente insostenibile, divorandolo nella testa. Sin dalla partenza a Suzuka si rivela un kamikaze: prima il contatto con Hamilton, poi quello con Magnussen. Persino un doppio ritiro nella stessa gara. Un fine settimana da dimenticare (non l’unico), in una stagione ampiamente insufficiente, che dovrà far riflettere e non poco il team campione del mondo. LEGGI TUTTO