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    Bernie Ecclestone a processo per frode fiscale nel Regno Unito

    ROMA – Bernie Ecclestone andrà a processo nel Regno Unito per non aver dichiarato beni detenuti all’estero, per un ammontare di 400 milioni di sterline, che ammontano a circa 473 milioni di euro. La notizia è stata lanciata dai media britannici, i quali affermano l’avvio del procedimento contro il 91enne ex proprietario della Formula 1. La prima udienza è in programma il prossimo 22 agosto al Westminster Magistrates Court di Londra.
    L’annuncio del procuratore
    Per quanto riguarda il processo, il procuratore capo Andrew Penhale ha affermato di aver “autorizzato un’accusa contro Bernard Ecclestone di frode per falsa dichiarazione in merito alla sua mancata dichiarazione all’HMRC dell’esistenza di beni detenuti all’estero che si ritiene valgano oltre £ 400 milioni”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone: “Mick Schumacher non ha bisogno di critiche, suo padre saprebbe dove mandare Steiner”

    ROMA – Mick Schumacher non ha certo brillato nella prima parte del campionato di F1. Il giovane pilota tedesco della Haas, infatti, è ancora a 0 punti in classifica dopo nove gare. E se lo scorso anno questo risultato poteva essere giustificato da una monoposto non competitiva, quest’anno il discorso non regge, perché con il nuovo regolamento la Scuderia statunitense ha fatto un deciso balzo in avanti in griglia, e i 15 punti raccolti da Kevin Magnussen sono lì a testimoniarlo. Inoltre, il team principal Gunther Steiner non perde occasione per punzecchiare il figlio d’arte, che sembra soffrire la situazione. In soccorso del campione di Formula 2 2020 è intervenuto anche Bernie Ecclestone, che all’emittente tedesca NTV ha dichiarato: “Non ha bisogno di persone che lo criticano in continuazione, deve essere aiutato”. 
    “Michael saprebbe dove mandare Steiner”
    Con il suo solito fare schietto, l’ex numero 1 della Formula 1 ha poi aggiunto: “Se Michael Schumacher fosse qui e potesse rispondere, saprebbe dove mandare Steiner, e questo aiuterebbe molto Mick”. Infine, Ecclestone ha espresso preoccupazioni sul futuro della carriera del giovane Schumacher: “Se la Haas dovesse lasciarlo, la questione diventerebbe capire chi se lo prenderebbe. Mick sta soffrendo perché spera che qualcuno gli dia la possibilità di dimostrare le proprie capacità”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone difende Mick Schumacher: “Soffre per critiche eccessive, Michael risponderebbe a Steiner”

    ROMA – La prima parte del campionato di Formula 1 non ha visto brillare la stella di mick Schumacher. Il giovane pilota tedesco della Haas, infatti, è ancora a 0 punti in classifica dopo nove gare. E se lo scorso anno questo risultato poteva essere giustificato da una monoposto non competitiva, quest’anno il discorso non regge, perché con il nuovo regolamento la Scuderia statunitense ha fatto un deciso balzo in avanti in griglia, e i 15 punti raccolti da Kevin Magnussen sono lì a testimoniarlo. Inoltre, il team principal Gunther Steiner non perde occasione per punzecchiare il figlio d’arte, che sembra soffrire la situazione. In soccorso del campione di Formula 2 2020 è intervenuto anche Bernie Ecclestone, che all’emittente tedesca NTV ha dichiarato: “Non ha bisogno di persone che lo criticano in continuazione, deve essere aiutato”. 
    “Mick spera che qualcuno gli dia una possibilità”
    Con il suo solito fare schietto, l’ex numero 1 della Formula 1 ha poi aggiunto: “Se Michael Schumacher fosse qui e potesse rispondere, saprebbe dove mandare Steiner, e questo aiuterebbe molto Mick”. Infine, Ecclestone ha espresso preoccupazioni sul futuro della carriera del giovane Schumacher: “Se la Haas dovesse lasciarlo, la questione diventerebbe capire chi se lo prenderebbe. Mick sta soffrendo perché spera che qualcuno gli dia la possibilità di dimostrare le proprie capacità”.  LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Ecclestone: “Le scommesse sulla Rossa e su Leclerc sono soldi persi”

    ROMA – Bernie Ecclestone non crede nella rimonta Ferrari. L’ex presidente della FIA si è infatti concesso in un’intervista al portale svizzero “Blick” dove ha affermato: “Speravo, come tanti, che la Ferrari potesse tornare a vincere dopo più di 14 anni. Ora purtroppo devo avvertire gli scommettitori: i soldi che punterete sulla Ferrari o su Charles Leclerc saranno soldi persi, non frutteranno nulla”. La Ferrari ha perso terreno dalla Red Bull nelle ultime tappe della Formula 1 e dalle parti di Maranello si lavora per garantire ai piloti una F1-75 ancora più performante e, soprattutto, affidabile.
    Ecclestone punta su Verstappen
    Finora sono stati proprio i guasti tecnici a pesare di più sulla classifica della Ferrari, ora a 76 punti dalla casa di Milton Keynes. “In Ferrari – afferma Ecclestone – sono tornati a fare errori, l’affidabilità sembra essere tornata quella dei vecchi tempi e questo rende i piloti poco sicuri. Verstappen sta vincendo facile e ha già portato a casa sei trionfi”. A luglio il Circus farà rotta verso la Gran Bretagna per un circuito spesso decisivo per il mondiale e che incontra i favori di Charles Leclerc, sempre brillante a Silverstone. È lì che la Ferrari proverà a dare una svolta a una stagione che finora presenta luci e ombre. LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone: “Scommesse sulla Ferrari? Soldi persi”

    ROMA – “Speravo, come tanti, che la Ferraripotesse tornare a vincere dopo più di 14 anni. Ora purtroppo devo avvertire gli scommettitori: i soldi che punterete sulla Ferrari o su Charles Leclerc saranno soldi persi, non frutteranno nulla”. Queste le parole pronunciate al portale elvetico “Blick” da Bernie Ecclestone, ex presidente della FIA. La Ferrari ha perso terreno dalla Red Bull nelle ultime tappe della Formula 1 e dalle parti di Maranello si lavora per garantire ai piloti una F1-75 ancora più performante e, soprattutto, affidabile.
    Le parole di Ecclestone
    Finora sono stati proprio i problemi tecnici a pesare di più sulla classifica della Ferrari, ora a 76 punti dalla casa di Milton Keynes. “In Ferrari – afferma Ecclestone – sono tornati a fare errori, l’affidabilità sembra essere tornata quella dei vecchi tempi e questo rende i piloti poco sicuri. Verstappen sta vincendo facile e ha già portato a casa sei trionfi”. Ora che la Formula 1 si sposterà in Gran Bretagna sul circuito di Silverstone, scopriremo se la Rossa sarà capace di rialzare la testa su un tracciato che piace molto a Charles Leclerc, che ora a disposizione una rotazione più ampia dei suoi elementi di power unit. LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone: “Nessun arresto per la pistola non registrata, solo un interrogatorio”

    ROMA – Non è passata inosservata, nelle scorse ore, la notizia dell’arresto di Bernie Ecclestone per il possesso di una pistola non registrata. Una notizia smentita direttamente dall’ex boss della Formula 1, che ha affermato di essere stato solo interrogato dalla polizia in Brasile. Come ricostruito dal 91enne nelle dichiarazioni rilasciate alla Press Association, “avevo una pistola minuscola, da tenere in tasca in caso di rapina. Non aveva proiettili, era solo da mostrare: se avesse funzionato o meno, non lo so, perché non mi è mai capitato di usarla. Non ci sono mai andato in giro. Stavo scherzando in casa, facendo finta di arrestare qualcuno. Poi mi sono tolto la maglietta, che è stata riposta nel bagaglio”. 
    “Un sacco di disturbo per una cosa da nulla” 
    “Arrivati in aeroporto, mi è stato chiesto di andare all’immigrazione perché dalla scansione sembrava che ci fosse una pistola”, prosegue ancora Ecclestone nel suo racconto. “Abbiamo trovato la pistola, ho spiegato perché ce l’avevo e mi hanno detto che era un problema perché non era registrata. È passata un’eternità per risolvere il problema, una volta aperta la denuncia. Per cui ho passato la notte in compagnia dei poliziotti; è stato anche piacevole, perché c’erano molti appassionati di Formula 1. Ho dovuto anche pagare una sanzione di 6.000 real (1.200 euro), una somma da niente: è stato imbarazzante, un sacco di disturbo per una cosa da nulla”, ha infine concluso Ecclestone, che attualmente si trova già in Portogallo.  LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone fermato con una pistola: “Niente arresto, solo un interrogatorio”

    ROMA – La notizia dell’arresto di Bernie Ecclestone, nelle scorse ore, per il possesso di una pistola non registrata, aveva destato scalpore. Una notizia smentita direttamente dall’ex boss della Formula 1, che ha affermato di essere stato solo interrogato dalla polizia in Brasile. Come ricostruito dal 91enne nelle dichiarazioni rilasciate alla Press Association, “avevo una pistola minuscola, da tenere in tasca in caso di rapina. Non aveva proiettili, era solo da mostrare: se avesse funzionato o meno, non lo so, perché non mi è mai capitato di usarla. Non ci sono mai andato in giro. Stavo scherzando in casa, facendo finta di arrestare qualcuno. Poi mi sono tolto la maglietta, che è stata riposta nel bagaglio”. 
    L’arrivo in aeroporto 
    “Arrivati in aeroporto, mi è stato chiesto di andare all’immigrazione perché dalla scansione sembrava che ci fosse una pistola”, prosegue ancora Ecclestone nel suo racconto. “Abbiamo trovato la pistola, ho spiegato perché ce l’avevo e mi hanno detto che era un problema perché non era registrata. È passata un’eternità per risolvere il problema, una volta aperta la denuncia. Per cui ho passato la notte in compagnia dei poliziotti; è stato anche piacevole, perché c’erano molti appassionati di Formula 1. Ho dovuto anche pagare una sanzione di 6.000 real (1.200 euro), una somma da niente: è stato imbarazzante, un sacco di disturbo per una cosa da nulla”, ha infine concluso Ecclestone, che attualmente si trova già in Portogallo.  LEGGI TUTTO

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    F1, Bernie Ecclestone arrestato in Brasile: aveva una pistola nel bagaglio

    ROMA – L’ex presidente della Formula 1, Bernie Ecclestone, è stato arrestato all’aeroporto Viracopos di Campinas dopo essere stato trovato in possesso di una pistola detenuta illegalmente. Il manager britannico si stava imbarcando su un aereo privato diretto in Svizzera, ma la polizia locale ha affermato di aver trovato una pistola LW Seecamp.32 non documentata nel bagaglio di Ecclestone durante uno screening a raggi X.
    La versione di Ecclestone
    Ecclestone ha riconosciuto di possedere la pistola, ma ha sostenuto che non era a conoscenza che questa fosse nel suo bagaglio in quel momento. Dopo aver pagato la cauzione, è stato liberato per continuare il suo viaggio. Ecclestone è stato a capo della Formula 1 per ben 40 anni prima di dimettersi nel 2017 ed è sposato con Fabiana Ecclestone, nata in Brasile. LEGGI TUTTO