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    Masters 1000 Miami: drastico taglio al montepremi, da 16,7 mln $ a 3,34

    L’Arena del torneo nel 2019

    Il Miami Open 2021 dovrebbe svolgersi tra un mese esatto (22 marzo – 4 aprile) con misure restrittive e poco pubblico, ma l’aspetto che più salta all’occhio è la drastica riduzione del prize money complessivo. Lo riporta il collega Simon Cambers sul portale Tennis Majors. L’ultima edizione svolta, quella 2019 (vinta da Roger Federer e Ash Barty), vide infatti un montepremi complessivo di 16,7 milioni di dollari; l’edizione 2021 vedrà in palio un prize money di “soli” 3,34 milioni di dollari, quindi un calo intorno all’80%. I vincitori della prossima edizione riceveranno 300mila dollari, contro i 1.354 mln dell’ultima edizione disputata.

    Gli organizzatori credono di poter ospitare un 20% della capacità dell’impianto, e già avevano comunicato che il gigantesco stadio principale (arena dei Miami Dolphins di football NFL) non verrà allestito quest’anno, viste le problematiche della pandemia e la ridotta possibilità di ricevere spettatori.
    I giocatori saranno “agevolati” rispetto alla rigidissima quarantena sperimentata in Australia. Negli USA non è previsto un regime così restrittivo, ma comunque tennisti e staff dovranno ottenere un National Interest Exemption (NIE) per entrare nel paese. Prima del volo verso gli States, giocatori e loro staff dovranno mostrare un test Covid-19 negativo; una volta arrivati saranno sottoposti ad un altro test, quindi saranno in quarantena presso la loro sistemazione in hotel fino all’OK del test negativo. Un altro test di sicurezza verrà effettuato 4 giorni dopo il risultato del primo tampone. Quindi protocolli di sicurezza rigidi, ma non così come in Australia.
    Saranno imposti limiti negli spostamenti nel corso della loro permanenza a Miami: i percorsi hotel – torneo saranno guidati, e non ci si potrà addentrare liberamente per le altre aree della città.
    Vedremo quanti top player sceglieranno di volare negli USA (mancherà Indian Wells, al momento cancellato per il 2021 a meno che non venga recuperato dopo US Open).

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Il Miami Open 2021 non vedrà match nell’Hard Rock stadium

    L’Hard Rock Stadium a Miami

    Vista l’enorme incertezza dovuta alla pandemia, tutt’altro che debellata nella maggior parte dei paesi, i tornei corrono ai ripari per coprirsi dagli ingenti costi organizzativi senza alcuna certezza degli incassi dal pubblico on site. È di poco fa la notizia che il Miami Open 2021 (ossia il Masters 1000 della Florida) è confermato secondo le date dell’ultimo calendario rilasciato dall’ATP, ma non verranno disputati incontri sul (gigantesco) Hard Rock Main Stadium. Ecco il comunicato emanato dalla direzione del torneo:
    “Siamo lieti di annunciare che la programmazione per ospitare il Miami Open presentato da Itaú, dal 22 marzo al 4 aprile 2021, all’Hard Rock Stadium di Miami Gardens, sta andando avanti. Alla luce dell’evoluzione della situazione COVID-19, è stata presa la decisione di modificare il modo in cui opererà il torneo 2021, inclusa l’eliminazione del campo principale all’interno dello Hard Rock stadium. Nelle prossime settimane verrà presa una decisione in merito alla presenza dei fan, dopo ulteriori consultazioni con le autorità locali, statali e federali, oltre a quelle mediche. Qualora si rendessero disponibili limitate possibilità di posti a sedere, verrà data priorità all’acquisto di pacchetti per i clienti. Continueremo a tenervi aggiornati non appena saranno disponibili ulteriori informazioni”.

    Quindi niente “mega stadio” per il 1000 della Florida nel 2021. La scelta di cambiare sede fu una vera rivoluzione nel 2019: si passò dal bellissimo ma ormai angusto sito di Key Biscayne all’enorme e funzionale Hark Rock Stadium, casa della squadra locale di Football NFL. Il gigantesco catino venne riadattato al tennis per l’occasione, nell’unica edizione per ora disputata nel nuovo stadio (2019).
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Tennis Australia subirà perdite per oltre 100 milioni di dollari australiani

    Mentre il programma tecnico e sanitario dell’estate tennistica australiana sembra pronto per essere annunciato, con il probabile spostamento degli Australian Open all’8 di febbraio, iniziano a delinearsi anche gli scenari economici di un’edizione che vedrà altissimi costi ed un crollo nei ricavi. Ne parla diffusamente il quotidiano nazionale The Australian, che analizzando vari aspetti dell’evento […] LEGGI TUTTO