More stories

  • in

    Benzina e diesel, ancora in calo i prezzi dei carburanti: ecco di quanto

    Il cosiddetto “Miracolo di Natale” dei carburanti, con prezzi in discesa, continua anche sul finire dell’anno. I numeri, dopo molti mesi alle stelle, stanno subendo un arresto che fa ben sperare gli italiani, già alle prese con una situazione economica piuttosto delicata. Ma quali sono i prezzi attuali alla pompa? Capiamolo subito dando un’occhiata alle elaborazioni di Quotidiano energia sui dati dell’Osservaprezzi del Mimit aggiornati alle 8 del 26 dicembre- 
    Quanto costa fare benzina?
    Secondo i dati, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è 1,630 euro al litro (lo scorso venerdì si era registrato 1,644), con i diversi marchi compresi tra 1,619 e 1,639 euro al litro (no logo 1,634). Passando al prezzo medio praticato del diesel self siamo su 1,695 euro al litro (contro 1,710), con le compagnie tra 1,684 e 1,703 euro al litro (no logo 1,7).
    Ecco invece i prezzi del servito: per la benzina il prezzo medio praticato si posiziona a 1,782 euro al litro (1,796 il dato precedente) con gli impianti colorati con prezzi tra 1,716 e 1,837 euro al litro (no logo 1,690). Sempre sul servito, il diesel è 1,847 euro al litro (contro 1,861), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi compresi tra 1,779 e 1,902 euro al litro (no logo 1,755). Infine, anche i dati su Gpl e metano auto: i prezzi del primo stanno tra 0,769 e 0,785 euro al litro (no logo 0,755); il secondo si colloca tra 2,264 e 2,490 euro al litro (no logo 2,339). 
    Il 55% dei danni alla carrozzeria deriva da tamponamenti e… buche LEGGI TUTTO

  • in

    Benzina e diesel, “miracolo di Natale”: scendono i prezzi alla pompa

    La situazione dei prezzi dei carburanti ha messo a dura prova le tasche degli italiani, che hanno dovuto convivere con cifre davvero alte. La situazione, però, sembra essere leggermente migliorata, come dimostrano gli ultimi rilevamenti: i prezzi di benzina e diesel, da un po’ di tempo, sono in ribasso. Vediamo tutto nel dettaglio con l’elaborazione dei dati di Quotidiano energia. 
    I prezzi alla pompa
    Il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è 1,649 euro/litro (prima era 1,652), con i diversi marchi compresi tra 1,630 e 1,659 euro/litro (no logo 1,653). Il prezzo medio praticato del diesel self, invece, è 1,714 euro/litro (contro il precedente 1,718), con le compagnie tra 1,697 e 1,724 euro/litro (no logo 1,718). Per quanto riguarda il servito, poi, per la benzina il prezzo medio praticato si ferma a 1,799 euro/litro (1,804 il dato precedente) con gli impianti colorati con prezzi tra 1,727 e 1,857 euro/litro (no logo 1,708). Passando al diesel, la media del servito è 1,865 euro/litro (contro 1,870), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi compresi tra 1,795 e 1,922 euro/litro (no logo 1,773). Infine Gpl e metano auto: il primo tra 0,773 e 0,787 euro/litro (no logo 0,759), l’altro tra 2,345 e 2,548 (no logo 2,463). 
    Diminuiscono i prezzi carburanti: benzina e Diesel sotto 1,80 euro/litro LEGGI TUTTO

  • in

    Benzina, col taglio sullo sconto delle accise i prezzi tornano a salire

    Tempi duri per gli italiani, alle prese con un nuovo aumento dei prezzi del carburante. Ma già lo sapevamo, dato che il Governo aveva annunciato che dal 1° dicembre sarebbe entrato in vigore il taglio sullo scontro delle accise. Vediamo allora, secondo le elaborazioni di Quotidiano Energia dei numeri comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mimit aggiornati alle 8 del 4 dicembre 2022, di che aumento si tratta.
    Prezzi self e servito
    Il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è 1,739 euro/litro (mentre venerdì 3 era a 1,696), con i diversi marchi compresi tra 1,730 e 1,744 euro/litro (no logo 1,741). Per quanto riguarda il prezzo medio praticato del gasolio self siamo a 1,815 euro/litro (contro 1,775), con le compagnie tra 1,804 e 1,824 euro/litro (no logo 1,811). Passando al servito, per la benzina il prezzo medio praticato è 1,883 euro/litro (1,839 il dato di venerdì) con gli impianti colorati con prezzi tra 1,819 e 1,933 euro/litro (no logo 1,794). La media del diesel servito è 1,959 euro/litro (contro 1,918), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi compresi tra 1,894 e 2,009 euro/litro (no logo 1,863). Infine, Gpl con prezzi praticati tra 0,782 a 0,793 euro/litro (no logo 0,766) e metano auto tra 2,245 e 2,459 (no logo 2,386). 
    “Il Governo deve rivedere la misura”
    Alla notizia del taglio sullo sconto delle accise disposto dal Governo, il Codacons aveva lanciato l’allarme: “Avevamo previsto un immediato rialzo dei listini dei carburanti alla pompa come conseguenza dell’aumento delle accise, e i numeri sul territorio ci danno ragione – spiega il presidente Carlo Rienzi -. Oggi un pieno costa in media 6,1 euro in più rispetto a novembre con un aggravio di spesa da +146 euro annui a famiglia, ma gli effetti più pesanti della misura adottata dal Governo si faranno sentire sui prezzi al dettaglio. I rialzi dei carburanti provocheranno infatti nei prossimi mesi rincari a cascata per beni e servizi, con ripercussioni sul tasso di inflazione già alle stelle”. “Crediamo che il Governo debba rivedere la misura sulle accise – conclude Rienzi -, ampliando la riduzione almeno fino alla fine dell’emergenza prezzi e bollette in Italia, in modo da alleggerire la spesa delle famiglie e calmierare l’inflazione”.
    Abarth 500, elettrico batte benzina, e Fiat annuncia i nuovi modelli LEGGI TUTTO

  • in

    Allarme prezzi benzina al rialzo: superati i 2 euro al litro per il self

    I dati settimanali del ministero della Transizione Ecologica, pubblicati il 21 giugno 2022, descrivono un quadro sui prezzi del carburante che si fa sempre più critico, specialmente per le tasche degli italiani che convivono con questa situazione ormai da troppo tempo. A quanto siamo arrivati? La benzina in modalità self service raggiunge i 2,063 euro al litro, mentre il gasolio arriva 2,006 euro al litro. 
    Dalla guerra +11,5% benzina e +16,5% gasolio

    “È arrivata la conferma ufficiale del Mite – denuncia Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, sulla base dello studio condotto sui dati settimanali -. Dopo la benzina, che aveva superato la soglia di 2 euro settimana scorsa, ora è la volta del gasolio a sfondare il limite dei 2 euro. Ma il dato a dir poco allarmante, è il ritmo dei rialzi. Per la benzina si tratta del settimo maggior rincaro settimanale di sempre, ossia dall’inizio delle serie storiche, per il gasolio addirittura del quinto. In soli 7 giorni, la benzina aumenta di quasi 5 centesimi al litro (4,922), pari a 2 euro e 46 cent per un pieno di 50 litri, il gasolio decolla addirittura di oltre 7 cent al litro (7,077), 3 euro e 54 cent a rifornimento”.
    “Da quando è iniziata la guerra, nonostante il taglio di 30,5 cent del Governo, un litro di benzina costa oltre 21 cent in più, con un rialzo dell’11,5%, pari a 10 euro e 68 cent per un pieno da 50 litri, mentre il gasolio è maggiore di oltre 28 cent al litro, con un balzo del 16,5%, pari a 14 euro e 18 cent a rifornimento”, prosegue Dona. “Rispetto all’inizio dell’anno, la benzina è salita del 20%, pari a 17 euro e 19 cent per un pieno di 50 litri, 413 euro su base annua, il gasolio è aumentato del 26,5%, 21 euro e 4 cent a rifornimento, equivalenti a 505 euro annui”.
    “È una calamità! Il Governo deve bloccare le speculazioni, tornando ai prezzi amministrati fino a che non sarà finita questa pazzia incontrollata. In ogni caso, non si può aspettare ad intervenire fino alla scadenza dell’8 luglio, magari limitandosi a rinnovare il vecchio taglio di 25 cent delle accise. Va subito alzata la riduzione di almeno altri 10 cent, in deroga per il gasolio alla normativa europea, e ridurre l’Iva dal 22 al 10%”, conclude Dona.
    5 modelli di auto usate sotto i 20.000 euro da tenere sott’occhio per l’estate LEGGI TUTTO

  • in

    Prezzi carburante, il Governo si prepara alla proroga sul taglio delle accise

    Queste settimane, un po’ per le feste e un po’ per la bella stagione che finalmente è arrivata, sono all’insegna di viaggi e spostamenti per gli italiani, in moto e in auto. E come sempre si deve dare un’occhiata ai prezzi del carburante, che in quest’ultimo periodo hanno impensierito e non poco. Per fortuna, il decreto con cui il Governo aveva stabilito il taglio delle accise, entrato in vigore il 21 marzo e la cui durata prevista era di un mese, era stato fatto slittare di altri 10 giorni. E lo sarà di nuovo, dal momento che la prossima settimana il Consiglio dei Ministri dovrebbe approvare un nuovo decreto con cui prorogare il taglio delle accise di 25 centesimi al litro anche oltre il 2 maggio.
    Cosa accadrà da luglio?
    Il prolungamento dello sconto potrebbe interessare i mesi di maggio e giugno. Tale manovra sarebbe sostenibile grazie agli extra-profitti incassati dallo Stato nei primi mesi del 2022 dopo gli aumenti del carburante. Difficile dire cosa accadrà, invece, a partire da luglio. È probabile che il Governo starà a guardare gli andamenti del mercato nelle prossime settimane per decidere al riguardo. Per ora, in base alle cifre fornite dall’Osservaprezzi del Ministero dello Sviluppo Economico lo scorso 15 aprile, la benzina rimane sugli 1,767 euro/litro come prezzo medio in modalità self, mentre il diesel sugli 1,759 euro/litro. Per il servito si rispettivi prezzi invece sono rispettivamente di 1,911 e 1,904 euro/litro.
    Gara clandestina a Parma: l’auto sperona la moto e provoca un incidente LEGGI TUTTO

  • in

    SAFE ed Esso in un workshop: quale il ruolo dei carburanti alternativi?

    Il carburante nell’era della decarbonizzazione: entro il 2050 l’Europa punta a dire addio alla combustione tradizionale, proseguendo sulla via della sostenibilità e della lotta all’inquinamento. Quale sarà il ruolo dei carburanti alternativi in questa transizione e nel futuro dei veicoli a motore? È a questa domanda che ha cercato di rispondere il workshop online “Low Carbon Mobility: the energy evolution in transport”, organizzato da SAFE in collaborazione con la Esso Italiana. Mobilità a basse emissioni, innovazione ed evoluzione del settore dei trasporti i temi al centro del confronto, che ha visto intervenire numerose personalità del settore automotive e non solo.
    La pista da go-kart sulla nave da crociera: dal 2022 sarà la pista più lunga del mondo
    Il ruolo dei nuovi carburanti
    Ad aprire i lavori Raffaele Chiulli, presidente di SAFE, che ha così introdotto il workshop: “Con questo evento vorremmo dare un contributo a delineare nuovi modelli di sviluppo, che avranno ricadute economiche e occupazionali, consapevoli che occasioni di riflessioni e dialogo come quella di oggi, vadano nella direzione di facilitare il flusso informativo, coinvolgendo proattivamente operatori e Istituzioni” ha detto.
    Centrale sarà il ruolo che avranno i carburanti alternativi con basse emissioni, i cosiddetti “low carbon liquid fuels”, che saranno capaci di accelerare il processo di sostenibilità dei trasporti. A spiegare le loro potenzialità Khurram Gaba, Policy Planning Executive ExxonMobil, che ha così spiegato: “le tecnologie per ridurre l’intensità di carbonio dei carburanti liquidi svolgeranno un ruolo fondamentale, nel lungo termine, nella riduzione delle emissioni in Europa”.
    Tra gli altri interventi che hanno sostenuto questa soluzione, rilevante quello istituzionale di Guido Bortoni, Senior Adviser DG Energy European Commission, che ha sottolineato come per decarbonizzare il settore dei trasporti sia opportuno un uso complementare dei diversi vettori energetici. Mentre Gianni Murano, Presidente Esso Italiana, ha concluso i lavori del workshop spiegando come l’utilizzo di soluzioni diversificate (tra cui appunto i “low carbon liquid fuels”) sia indispensabile non solo per garantire la sostenibilità ambientale della transizione ecologica, ma anche quella sociale ed economica.
    SAFE, il master mette al centro il motorsport per un futuro più verde LEGGI TUTTO

  • in

    Prezzi benzina, scatta l'allarme: +273 euro rispetto al 2020

    I numeri del Mise parlano chiaro: un litro di carburante verde costa 1,593 euro, in aumento rispetto all’1,588 euro di sette giorni fa. Il Codacons si dice preoccupato e prova a fare il punto sulle cause di questi prezzi, mentre ne risente anche il sistema agroalimentare, con il rincaro dei prezzi per i generi in commercio. In parole povere? Il prezzo della benzina continua a salire e tocca quote record. Vediamo i numeri nel dettaglio
    Il confronto col 2020: +16,7% 
    Il diesel costa oggi 1,452 euro al litro, contro l’1,477 euro di una settimana fa. “Un litro di benzina costa oggi il 16,7% in più rispetto a maggio dello scorso anno, con un maggior esborso per un pieno di verde pari a +11,4 euro. Il gasolio costa il 15,7% in più su base annua, +9,85 euro per un pieno”, denuncia il Codacons.
    Per le famiglie si parla di 273 euro in più rispetto a maggio 2020. L’aggravio non riguarda soltanto i carburanti ma anche una lunga lista di prodotti al dettaglio rincarati da questi aumenti: il costo della benzina influisce per il 30-35% su quelli di frutta e verdura.
    Interviene anche Coldiretti
    La Coldiretti, su dati Ismea, avvisa dell’effetto valanga sulla spesa per l’aumento dei costi di trasporto. Il presidente Ettore Prandini afferma: “Con il Pnrr serve anche agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma pure con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”. Le conseguenze sono i danni alle opportunità di esportazione dei nostri prodotti, più cari a causa dei costi della logistica.
    Auto ibrida plug-in, perchè noleggiarla: tutti i vantaggi e le detrazioni LEGGI TUTTO