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    Ferrari, un risultato che allontana le ombre

    TORINO – Il risultato di Abu Dhabi permette alla Ferrari di salvare l’onore. Non che fosse compromesso da chissà quale peccato, ma un conto è stilare il bilancio di stagione e poi confrontarlo con quello del 2021 (da questo punto di vista il miglioramento è stato netto), altro conto è pensare che i tifosi della Ferrari – alla fine sono loro che fanno della Rossa una squadra unica al mondo – possano accontentarsi. Però questo alla Ferrari lo sanno benissimo e i primi che non vogliono né possono accontentarsi sono i piloti. Resta il fatto che l’impressione generale destata dalla Ferrari ad Abu Dhabi è stata brillante, in netta ripresa rispetto ad alcune ultime prove decisamente opache. Un piccolo passo, che ha permesso di salvare le classifiche (piloti e costruttori). E soprattutto un risultato che allontana le ombre che gravavano sulla figura di Mattia Binotto.
    Le voci e le illazioni
    Le voci di siluramento e le conseguenti illazioni che ne sono seguite hanno minato la serenità del team principal (e questo potrebbe anche essere un problema gestibile), ma soprattutto hanno minato la serenità della squadra. In un momento psicologicamente difficile, proprio mentre era necessario lo scatto di reni richiesto dall’ultima volata, tutti hanno dato prova di coesione e soprattutto di concentrazione. Ora si tratta di vedere (e lo si scoprirà nelle prossime settimane) se la stabilità al vertice della squadra sia un risultato acquisito e preluda a un inverno di lavoro o se si apriranno nuove parentesi di fibrillazione. Di certo c’è che le auto (a parte la giornata di test giovani di martedì) scenderanno in pista a febbraio 2023.
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    Ferrari, Binotto: “Noi meglio di Mercedes. Non ho mai promesso il titolo”

    ABU DHABI – La Ferrari mette in soffitta questa stagione di Formula 1. Nonostante il crollo della seconda parte, il Cavallino ha raggiunto i due obiettivi fissati per il Gran Premio di Abu Dhabi, chiudendo al secondo posto nelle classifiche costruttori e piloti con Charles Leclerc. Di questo e della stagione appena conclusa ha parlato il team principal Mattia Binotto: “Questi secondi posti sono frutto di un’intera stagione – ha detto ai microfoni di Sky Sport -. In questo ultimo weekend la squadra ha lavorato bene fin dal venerdì, non si è fatta distrarre dalle speculazioni. Secondo posto meritato su Mercedes, andavamo più forti, hanno avuto un problema di affidabilità e non sono stati bravi sulle strategie”.

    Le parole di Binotto

    “La squadra è cresciuta molto anche negli anni passati – ha aggiunto Binotto -. Nessuno aveva scommesso che ci saremmo presentati così all’inizio. Volevamo tornare a essere competitivi, non avevamo mai promesso la vittoria del campionato. Abbiamo commesso degli errori durante alcuni weekend sul quale cresceremo. C’è un ulteriore passo da fare, ma questa squadra ha lavorato bene e sotto momenti di forte critica non ha mollato e ha lavorato da vera squadra”.

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    F1 Ferrari, Binotto: “Titolo? Mai promesso niente”

    ABU DHABI – La Ferrari archivia il Mondiale 2022 di Formula 1. Nonostante il crollo della seconda parte, il Cavallino ha raggiunto i due obiettivi fissati per il Gran Premio di Abu Dhabi, chiudendo al secondo posto nelle classifiche costruttori e piloti con Charles Leclerc. Di questo e della stagione appena conclusa ha parlato il team principal Mattia Binotto: “Questi secondi posti sono frutto di un’intera stagione – ha detto ai microfoni di Sky Sport -. In questo ultimo weekend la squadra ha lavorato bene fin dal venerdì, non si è fatta distrarre dalle speculazioni. Secondo posto meritato su Mercedes, andavamo più forti, hanno avuto un problema di affidabilità e non sono stati bravi sulle strategie”.

    Nessuna promessa

    “La squadra è cresciuta molto anche negli anni passati – ha aggiunto Binotto -. Nessuno aveva scommesso che ci saremmo presentati così all’inizio. Volevamo tornare a essere competitivi, non avevamo mai promesso la vittoria del campionato. Abbiamo commesso degli errori durante alcuni weekend sul quale cresceremo. C’è un ulteriore passo da fare, ma questa squadra ha lavorato bene e sotto momenti di forte critica non ha mollato e ha lavorato da vera squadra”.
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    Ferrari, due secondi posti per allontanare i malumori

    TORINO – Una fiducia a tempo o una fiducia piena? Al momento sembra una fiducia piena, anche se la Formula 1 non è il regno dello status quo e tutto può sempre succedere, in ogni momento. Si parla della Ferrari e della tempesta mediatica che ha investito la squadra questa settimana, con le voci di sostituzione di Mattia Binotto al vertice della squadra. Martedì scorso, sino a tutta la mattinata, pareva che il licenziamento fosse cosa fatta, al pomeriggio un’ipotesi tramontata. Binotto ha avuto modo di spiegare la sua posizione. «Le voci sul mio futuro – ha detto – sono legate anche all’attenzione che c’è sempre intorno alla Ferrari. Quando hanno cominciato a circolare ho parlato con il presidente John Elkann e da questo confronto è nato il comunicato che conoscete in cui abbiamo sottolineato che queste voci erano del tutto infondate».
    Il brusco risveglio
    Una smentita che sottolinea la precedente smentita. E tuttavia, Binotto ammette che “ci sono decisioni che non dipendono da me” riferendosi al 2023. Difficile fare pronostici. Certo, la Ferrari è cresciuta molto quest’anno (basti pensare al deludente 2021) e per una certa parte di stagione ha lasciato che si potesse sognare il Mondiale. Forse, tra i più convinti sognatori, c’era anche Leclerc, il cui risveglio è stato più brusco di quello dei tanti tifosi della Rossa in Italia e nel mondo. E forse questo risveglio ha creato malumori che sono difficili da cancellare. La sensazione è che la Ferrari sia riuscita a trovare un equilibrio transitorio, una sorta di tregua che per adesso regge. Se arrivassero il secondo posto di Leclerc nel Mondiale costruttori e il secondo del Mondiale marche per la Scuderia, probabilmente reggerebbe anche più a lungo.

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    F1 Ferrari, Binotto: “Futuro? Non decido io. Vettel? Fu un fallimento per tutti”

    ABU DHABI – Il sabato dell’ultimo Gran Premio della stagione 2022 di F1 si è aperto con la consueta conferenza stampa del sabato, in cui è intervenuto anche Mattia Binotto. Il team principal della Ferrari ha dovuto fare i conti con le domande dei giornalisti presenti riguardo il suo futuro, in seguito alle voci, subito smentite, di un suo addio dopo la gara che si correrà sul circuito di Yas Marina: “C’è molta passione attorno al mondo Ferrari, ma anche molte indiscrezioni. Non sta a me decidere sul mio futuro, ma dopo quello che è stato scritto ho parlato con il presidente John Elkann. Abbiamo discusso apertamente e abbiamo deciso di emettere il comunicato, in quanto le voci sono assolutamente infondate”.
    La Scuderia di Maranello è tornata protagonista quest’anno, e nonostante una seconda metà di 2022 negativa, Binotto rivendica quanto di buono è stato fatto: “Nessuno, a inizio stagione, avrebbe immaginato che saremmo potuti essere così veloci, soprattutto in termini di pole position. Abbiamo anche dei punti deboli, come il passo gara, ma ci stiamo lavorando. E quando avremo risolto ciò, anche scegliere le strategie durante la gara sarà più semplice. Ad ogni modo, abbiamo raggiunto il nostro obiettivo principale, quello di tornare ad essere competitivi”, ha concluso. 

    Binotto sul ritiro di Vettel 
    Altro tema che aleggia sul weekend di Abu Dhabi è quello del ritiro di Sebastian Vettel, che ha rappresentato una fetta molto importante del recente passato anche della Ferrari. Riguardo il pilota tedesco, Binotto ha commentato: “Chiunque tifi Ferrari, è anche un tifoso di Vettel. Non vincere un titolo con Seb è stato un fallimento, per tutta la squadra. Annunciare il mancato rinnovo è stato il compito più difficile della mia carriera”. 
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    Ferrari, Binotto e il futuro: “Ho parlato con John Elkann”

    ABU DHABI – Mattia Binotto è intervenuto nella consueta conferenza stampa che ha aperto il sabato del weekend dell’ultimo Gran Premio della stagione 2022 di F1, quello di Abu Dhabi. Il team principal della Ferrari ha dovuto fare i conti con le domande dei giornalisti presenti riguardo il suo futuro, in seguito alle voci, subito smentite, di un suo addio dopo la gara che si correrà sul circuito di Yas Marina: “C’è molta passione attorno al mondo Ferrari, ma anche molte indiscrezioni. Non sta a me decidere sul mio futuro, ma dopo quello che è stato scritto ho parlato con il presidente John Elkann. Abbiamo discusso apertamente e abbiamo deciso di emettere il comunicato, in quanto le voci sono assolutamente infondate”.
    La Scuderia di Maranello è tornata protagonista quest’anno, e nonostante una seconda metà di 2022 negativa, Binotto rivendica quanto di buono è stato fatto: “Nessuno, a inizio stagione, avrebbe immaginato che saremmo potuti essere così veloci, soprattutto in termini di pole position. Abbiamo anche dei punti deboli, come il passo gara, ma ci stiamo lavorando. E quando avremo risolto ciò, anche scegliere le strategie durante la gara sarà più semplice. Ad ogni modo, abbiamo raggiunto il nostro obiettivo principale, quello di tornare ad essere competitivi”, ha concluso. 

    Binotto su Vettel: “Non vincere fu un fallimento”
    Altro tema che aleggia sul weekend di Abu Dhabi è quello del ritiro di Sebastian Vettel, che ha rappresentato una fetta molto importante del recente passato anche della Ferrari. Riguardo il pilota tedesco, Binotto ha commentato: “Chiunque tifi Ferrari, è anche un tifoso di Vettel. Non vincere un titolo con Seb è stato un fallimento, per tutta la squadra. Annunciare il mancato rinnovo è stato il compito più difficile della mia carriera”. 
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    Ferrari, l'umore non aiuta a centrare gli ultimi traguardi

    TORINO – Da oggi scatta la volata nel Mondiale costruttori (tra Ferrari e Mercedes) e in quello piloti (tra Charles Leclerc e Sergio Perez). Peccato che non sia per la vittoria, quella è già nel palmares della Red Bull e di Max Verstappen. Si lotta per il secondo posto, che nel primo caso vale più fondi, nel secondo un titolo platonico cui i piloti tengono comunque. In questa volata “di ripiego“( se così si può dire) la Ferrari arriva ammaccata nel morale. Qualsiasi cosa accada a Mattia Binotto, la tempesta mediatica che si è abbattuta sul suo nome ha creato una situazione di grave imbarazzo. Forse Binotto verrà sostituito, cosa si cui molto cono convinti. Forse resterà al suo posto, come sembrerebbe indicare la nota di smentita arrivata dalla Ferrari martedì scorso. Forse adesso gode di una fiducia a tempo, che certamente non giova né a lui né alla squadra. Il presente della Ferrari è come ibernato, il futuro – a questo punto – un’incognita.
    Il filo smarrito dalla Rossa
    E questa, alla fine, è forse la considerazione che pesa di più. Dopo un inizio di stagione brillante (e vincente) la Ferrari ha come smarrito il filo del discorso, gara dopo gara, mentre la Red Bull e (ultimamente) la Mercedes l’hanno ritrovato. Se è vero (e non c’è dubbio di credere che non lo sia) che a Maranello hanno preferito riversare le proprie attenzioni al progetto 2023, di tutto c’è bisogno tranne che di incertezza e di nebbie all’orizzonte. A questo punto è lecito chiedersi che cosa accadrà da adesso a domenica sera. Tutto filerà liscio? Ci saranno conferme e smentite? Altri nomi si faranno avanti per prendere eventualmente il posto del team principal? Difficile prevederlo, ma è facile credere che non è il modo migliore per cercare di finire la stagione con una prova corale e un risultato convincente.
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