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    Ferrari a San Valentino per scaldare il cuore dei tifosi. Probabilmente a Imola

    TORINO – I commenti sul web sono il miglior indicatore della passione Ferrari. Feroci quando gli uomini in Rosso meriterebbero poco più di una tiratina d’orecchie, entusiasti oltre misura – succede anche questo – quando arriva qualche risultato che accende il sorriso. Aver deciso di svelare la nuova auto il giorno di San Valentino (ovvero il prossimo 14 febbraio) è una di quelle scelte che sembrano fatte apposta perché il cuore rosso riprenda a battere dopo il letargo invernale. Una scelta che si deve a Mattia Binotto, anche se l’officiante della cerimonia non sarà più lui, ma il suo successore Frederic Vasseur.
    Ci vuole ancora un po’ di pazienza
    Anche il luogo del “reveal” è stato individuato per scaldare gli animi, ovvero l’autodromo di Imola, quello intitolato a Enzo e Piero Ferrari, quello che è tornato a ospitare le Rosse (e le sue rivali) da due anni a questa parte. In verità, da Maranello ufficializzano solo il quando (14 febbraio 2023, appunto) ma non il dove. Però sono tanti gli indizi che puntano sul circuito del Santerno, anche se bisognerà attendere un po’ per saperlo con esattezza.
    I ritmi incalzanti del Mondiale
    La Formula 1 ha ormai ritmi incalzanti: il Mondiale sembra finito da pochissimo (in effetto l’ultima gara è stata un mese fa) e – a parte i rivolgimenti in casa Ferrari – già si profila il prossimo all’orizzonte. Il giorno prima tocca alla sempre più ambiziosa Aston Martin. E presto arriveranno tutte le altre. Del resto, l’unica sessione di test sarà in Bahrain dal 23 febbraio, una decina di giorni dopo la presentazione.
    Il vuoto di potere non c’è stato
    In questo contesto, l’aspetto positivo è che il vuoto di potere al vertice della Scuderia sembra essere alle spalle. Binotto è formalmente in carica sino al 31, ma di fatto ha concluso il suo rapporto nei giorni scorsi, passando le consegne a Vasseur. Anche il francese sarà formalmente operativo dal 9 gennaio, ma in realtà ha preso possesso dell’ufficio da qualche giorno. Ora ci sono le vacanze natalizie, ma di fatto il nuovo corso è già cominciato. Contando anche sul pieno d’amore che – si spera – arriverà il prossimo San Valentino.
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    F1, Marko: “Ferrari più debole senza Binotto”

    ROMA – Helmut Marko ha parlato delle dimissioni di Mattia Binotto dalla carica di team principal della Ferrari, che ha scelto Frederic Vasseur come suo successore dalla prossima stagione in Formula 1. “Nel caso della Ferrari, non capisco bene il cambiamento,considero Binotto un ottimo tecnico e politico – ha detto ai microfoni di “Auto, Motor und Sport” -. Era semplicemente sopraffatto dal suo compito. Ma sarebbe bastato dotarlo di un direttore sportivo che lo affiancasse in pista e con la strategia. L’arrivo di uomo nuovo, che ha tanti altri incarichi, lo vedo come un indebolimento per la Ferrari”. Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Marko
    “Chi temo di più tra Ferrari e Mercedes? Sicuramente Mercedes – ha aggiunto Marko in vista del 2023 -. Sono la squadra più stabile e hanno Hamilton. Anche se potrebbe essere in calo quest’anno. I suoi tempi sul giro hanno ripetutamente dimostrato che è un pilota di vertice. In più hanno un pacchetto molto più forte della Ferrari”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Senza Binotto la Ferrari è più debole”

    ROMA – “Nel caso della Ferrari, non capisco bene il cambiamento, considero Binotto un ottimo tecnico e politico. Era semplicemente sopraffatto dal suo compito. Ma sarebbe bastato dotarlo di un direttore sportivo che lo affiancasse in pista e con la strategia. L’arrivo di uomo nuovo, che ha tanti altri incarichi, lo vedo come un indebolimento per la Ferrari”. Helmut Marko ha parlato così ai microfoni di “Auto, Motor und Sport” delle dimissioni di Mattia Binotto dalla carica di team principal della Ferrari, che ha scelto Frederic Vasseur come suo successore dalla prossima stagione in Formula 1.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Ferrari e Mercedes
    “Chi temo di più tra Ferrari e Mercedes? Sicuramente Mercedes – ha aggiunto Marko in vista del 2023 -. Sono la squadra più stabile e hanno Hamilton. Anche se potrebbe essere in calo quest’anno. I suoi tempi sul giro hanno ripetutamente dimostrato che è un pilota di vertice. In più hanno un pacchetto molto più forte della Ferrari”.
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    F1 Ferrari, Ralf Schumacher: “Sainz il preferito di Binotto, Leclerc soffriva”

    ROMA – Il cambio di team principal in Ferrari è ufficiale: al posto del dimissionario Mattia Binotto arriverà Frederic Vasseur, pronto a guidare la scuderia di Maranello nella prossima stagione di Formula 1. Una novità che potrebbe portare ulteriori cambiamenti nella Rossa, stando anche a quanto detto da Ralf Schumacher. “Binotto era più un fan di Carlos Sainz, che ha portato lui in Ferrari,e Leclerc ne ha sofferto un po” – ha detto l’ex pilota tedesco ai microfoni di Sky Deutschland. Con l’approdo di Vasseur, il quale ha già lavorato in passato con Leclerc, le cose potrebbero quindi essere diverse, a detta del fratello di Michael.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Su Sauber e Audi
    Schumacher ha poi parlato della partnership pronta a nascere tra Sauber e Audi nel 2026: “L’Audi non è impostata in modo tale da volere che tutto sia tedesco, e ora hanno il tempo di sistemare tutto prima del 2026. Sono curioso di vedere quali idee ha Andreas Seidl per i piloti. Guanyu Zhou è più o meno saldo sul sedile e porta con sé anche un sacco di soldi, che fino al 2026 non sono indifferenti per la Sauber. Valtteri Bottas, invece, potrebbe non rimanere a lungo”.
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    Lapo Elkann dà il benvenuto a Vasseur in Ferrari: “Portiamo il Mondiale a casa”

    TORINO – La Rivoluzione Rossa ha portato un nuovo responsabile alla Scuderia: ciao Mattia Binotto, ecco Frederic Vasseur. Toccherà a lui rilanciare la Ferrari in pista. Lapo Elkann lo accoglie con affetto: «Bienvenue Fred à la Scuderia Ferrari. Bon travail et portons le championnat du monde à la maison», ovvero benvenuto, buon lavoro e portiamo il  mondiale a casa. Maranello deve essere l’approdo finale per quel titolo che manca dal 2007 con Kimi Raikkonen. Anche il nipote dell’Avvocato, grande tifoso del Cavallino, si auspica la svolta, come tutti gli appassionati. I piloti, Leclerc e Sainz, sono all’altezza, la macchina pure: ora tocca alla squadra dare il massimo. LEGGI TUTTO

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    Il valzer dei Team Principal in Formula 1

    Le 24 ore che vanno da lunedì 12 a martedì 13 dicembre 2022 saranno ricordate come quelle del valzer dei Team Principal in Formula 1.La prima notizia arriva ieri: un comunicato della Williams annuncia la partenza di Jost Capito. Sono di oggi invece tutti gli altri cambi di casacca. A iniziare le danze è stato il team Alfa Romeo che, alle ore 9:00, ha annuncia l’uscita di Fred Vasseur.

    Team Announcement: Alfa Romeo F1 Team ORLEN Team Principal and Sauber Motorsport CEO, Frédéric Vasseur, will leave the company in January 2023, following six successful seasons at the helm of the team.
    Full story: https://t.co/PHdJTtUZCi pic.twitter.com/LIBL8nIzWM
    — Alfa Romeo F1 Team ORLEN (@alfaromeoorlen) December 13, 2022

    Dopo 30 minuti è arrivato il comunicato della Ferrari che ufficializzava Vasseur nel ruolo di Team Principal, a partire dal 9 gennaio 2023.

    Poco dopo le 11:00 è la volta della McLaren che annuncia sia l’uscita di Andreas Seidl che la promozione di Andrea Stella.

    We can confirm the appointment of Andrea Stella as our new F1 Team Principal with immediate effect, with Andreas Seidl leaving the team for a new challenge.
    Read more. 👇
    — McLaren (@McLarenF1) December 13, 2022

    Qualche minuto dopo chiude le danze Alfa Romeo che comunica l’ingaggio di Andreas Seidl che però assumerà il ruolo di CEO del Gruppo Sauber, traghettando di fatto il passaggio da Alfa Romeo ad Audi.

    Andreas Seidl joins the Sauber Group as Chief Executive Officer, starting in Jan 2023.
    He will be tasked with continuing the growth of the group as Sauber keeps establishing itself as one of the brightest sporting, industrial entities around.
    Story: https://t.co/5MSBzDYCR4 pic.twitter.com/Lm0RTaGWYW
    — Alfa Romeo F1 Team ORLEN (@alfaromeoorlen) December 13, 2022

    CHI ESCE (Team)– Jost Capito (Team Principal | Williams)– Fred Vasseur (Team Principal | Sauber-Alfa Romeo)– Andreas Seidl (Team Principal | McLaren)
    CHI ENTRA (Ruolo | Team)– Fred Vasseur (Team Principal | Ferrari)– Andrea Stella (Team Principal | McLaren)– Andreas Seidl (CEO | Sauber Group) LEGGI TUTTO

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    Di cosa ha bisogno la Ferrari per tornare a vincere, secondo Ivan Capelli

    Di cosa ha bisogno la Ferrari per tornare a vincere? A questa domanda ha provato a dare una risposta o meglio, un suo personale punto di vista, Ivan Capelli. L’ex pilota della Scuderia di Maranello, in un’esclusiva intervista alla Gazzetta dello Sport, ha parlato di un errore quello del doppio ruolo di Mattia Binotto e di come l’assenza di un direttore tecnico abbia poi pesato sugli sviluppi.“Il male della Ferrari degli ultimi anni è che arriva metà stagione e la macchina non si sviluppa più”, ha commentato così Ivan Capelli, nella sua intervista alla Gazzetta dello Sport. “E questo, forse, è l’evidenza del limite organizzativo: perché se a inizio anno tu vivi un momento di relativa tranquillità, essendo ancora alla scoperta del progetto, nel momento in cui si crea la sovrapposizione tra lo sviluppo della macchina e l’impostazione di quella successiva, aggiungendo magari le problematiche di un motore non affidabile, tutto questo fa sì che se tutti i problemi ricadono su di te, ne risolvi la metà, e lo sviluppo non lo fai”.
    Il riferimento è chiaramente a Mattia Binotto, reo di aver accentrato su di sé troppi ruoli ma in particolare quello di Team Principal e Direttore Tecnico.
    “Di sicuro in Ferrari di tecnici validi ce ne sono – ha commentato Capelli -. La macchina 2022 era buona, ha fatto pole position, si è dimostrata veloce. Poi ha avuto pecche di affidabilità, di gestione dei pit stop e strategie, ma la base c’era. Però manca chi indica la strada, è il pezzo mancante più importante, oggi in Ferrari”.
    Nel 2023 è molto probabile che a Maranello si torni ad avere un Direttore Tecnico. Il nome più gettonato è quello di Simone Resta, passato qualche anno fa dalla Ferrari all’Alfa Romeo: “L’andare avanti e indietro, fare esperienze diverse, non è un problema, anzi, ti arricchisce e fa vedere diverse realtà”, ha detto il pilota italiano che poi ha aggiunto: “Detto questo, il progetto di una F1 oggi è così complicato e trovare persone dell’esperienza di Adrian Newey è difficilissimo”.

    Lo stesso Capelli conosce molto bene l’attuale Direttore Tecnico della Red Bull in quanto era stato il padre della Leyton House con la quale il pilota italiano corse nel 1990.
    E infine una “frecciatina” anche a Frédéric Vasseur, indicato come il candidato numero uno al ruolo di Team Principal: “Può diventare un grande – ha detto Capelli -, ma la Ferrari ha bisogno di personaggi già grandi”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Vasseur al passo decisivo?

    TORINO – Potrebbero essere giorni decisivi per il futuro della Ferrari. Non è tanto l’indiscrezione (girata in Germania) secondo la quale Frederic Vasseur starebbe per dare le dimissioni dalla Sauber in questi giorni per rendersi libero e trasferirsi armi e bagali a Maranello (la Ferrari, com’è normale che sia, non commenta le voci e dunque da Maranello si cerca di non lasciare trapelare niente). Sono piuttosto le frasi dette da molti personaggi influenti che hanno partecipato al Galà della Fia (tenuto a Bologna nei giorni scorsi) a risultare abbastanza eloquenti. Il primo a dare il proprio “endorsement” a Vasseur è stato proprio Charles Leclerc, che ha trovato un modo per dare sfogo alle sue frustrazioni per una stagione (quella chiusa da poco) che sino all’inizio dell’estate sembrava più favorevole di quanto in realtà non sia stata.
    Il conclave di Maranello
    Ma questa vicenda della nomina di Vasseur a Team Principal, per quanto accreditata da molte parti come certa e imminente, va vissuta con una certa dose di prudenza. Come dice il vecchio adagio, chi entra papa in conclave spesso ne esce vescovo. A Maranello non c’è un vero conclave, ma è difficile pensare che il presidente John Elkann e l’ad Benedetto Vigna decidano in beata solitudine. Saranno in tanti a dare consigli, fors’anche a tirare per la giacchetta. Non resta che aspettare. Se le dimissioni di Vasseur arriveranno entro questa settimana, allora i giochi si dovrebbero chiudere in fretta. Altrimenti, sarà meglio che i tifosi ferraristi si armino di tanta pazienza.
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