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    F1, Binotto: “In Belgio possiamo vincere sia con Sainz che con Leclerc”

    ROMA – La Ferrari ha scelto il Gp di Belgio per sostituire la power unit di Charles Leclerc, che quindi partirà indietro in griglia (come Max Verstappen e non solo) nel quattordicesimo round del mondiale F1. A spiegare le ragioni di questa mossa è il team principal del Cavallino Rampante, Mattia Binotto, che ha dichiarato: “Qui ci sono ottime possibilità di una rimonta, abbiamo scelto di far scontare qui la penalità a Charles perché su questa pista è facile superare e inoltre c’è un’elevata probabilità di safety car. Noi puntiamo alla vittoria, sia con Sainz che con Leclerc, non solo qui ma ovunque. Dobbiamo dimostrare di essere cresciuti, perché nella prima parte di campionato non abbiamo raccolto i risultati consoni al potenziale della vettura”. 
    “Non serve cambiare uomini”
    Leclerc si presenta alla ripresa del mondiale F1 con 80 punti di svantaggio da Max Verstappen e, al netto dei guasti meccanici o elettronici, molte critiche sono state rivolte anche alle decisioni prese in termini di strategia. Su questo punto, Binotto glissa: “In Ungheria non è stato un errore, ma qualcosa che non ha funzionato a livello di gomme. Anche gli altri sbagliano, non bisogna cambiare uomini ma soltanto crescere”. LEGGI TUTTO

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    F1 Gp Belgio, Binotto: “Puntiamo a vincere con Sainz e Leclerc”

    ROMA – Charles Leclerc partirà dalle retrovie nel Gp del Belgio (così come diversi altri piloti, tra cui Max Verstappen), quattordicesimo appuntamento del mondiale F1, per la scelta della Ferrari di cambiare la power unit sulla monoposto del monegasco. A spiegare le ragioni di questa mossa è il team principal del Cavallino Rampante, Mattia Binotto, che ha dichiarato: “Qui ci sono ottime possibilità di una rimonta, abbiamo scelto di far scontare qui la penalità a Charles perché su questa pista è facile superare e inoltre c’è un’elevata probabilità di safety car. Noi puntiamo alla vittoria, sia con Sainz che con Leclerc, non solo qui ma ovunque. Dobbiamo dimostrare di essere cresciuti, perché nella prima parte di campionato non abbiamo raccolto i risultati consoni al potenziale della vettura”. 
    “Dobbiamo solo crescere”
    Leclerc si presenta alla ripresa del mondiale F1 con 80 punti di svantaggio da Max Verstappen e, al netto dei guasti meccanici o elettronici, molte critiche sono state rivolte anche alle decisioni prese in termini di strategia. Su questo punto, Binotto glissa: “In Ungheria non è stato un errore, ma qualcosa che non ha funzionato a livello di gomme. Anche gli altri sbagliano, non bisogna cambiare uomini ma soltanto crescere”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Binotto: “Ci siamo spinti troppo al limite”

    ROMA – La Ferrari è pronta a mettere tutte le carte in tavola per riaprire il Mondiale di Formula 1. “Stiamo lavorando per usare un nuovo aggiornamento alla parte ibrida nella seconda metà della stagione. Lo chiamano jolly, ma preferisco parlare di opportunità”. Sono queste, infatti, le parole di Mattia Binotto, capo del muretto italiano, che in un’intervista ai tedeschi di “Auto, Motor und Sport” annuncia uno strumento in più nelle mani di Ferrari per cercare di mettere più pressione alla Red Bull già dal Gran Premio del Belgio. Nuove componenti che potrebbero bastare a rilanciare la F1-75, ma Binotto aggiunge: “Non si può dire che una vettura sia più veloce dell’altra. Siamo entro il decimo. Noi abbiamo lavorato sull’ala posteriore per avvicinarci a quella della Red Bull, più efficiente con il DRS aperto. Le gare vengono quindi decise da altri aspetti, come l’assetto, le condizioni esterne e lo stato di forma dei piloti”.
    Su Leclerc e Sainz
    Binotto ha poi parlato della prima parte di stagione: “Su 13 gare, ne abbiamo vinte solo quattro. Red Bull è stata effettivamente più efficiente di noi. Ma avremmo potuto vincere otto volte senza problemi. Quindi l’equilibrio sarebbe stato opposto. La verità è probabilmente nel mezzo”. Il team principal ha poi proseguito parlando degli sviluppi: “La corsa per ritornare competitivi parte nel 2017. Abbiamo cambiato organizzazione, mentalità, strumenti, processi e competenze. Il Covid ha impedito poi lo sviluppo della vettura 2020 e nel 2021 le nostre mani erano legate, ma quelle due stagioni ci hanno insegnato a guardare ai nostri punti deboli. In 27 anni in Ferrari non ho mai visto un balzo in avanti del genere. I problemi di affidabilità sono legati al fatto che ci siamo spinti fino al limite”. Poi, però, la F1-75 doveva essere portata in pista e Charles Leclerc e Carlos Sainz si stanno dimostrando all’altezza. “Charles ha avuto feeling fin dall’inizio. Ma penso anche che sia migliorato. Oggi guida in modo più efficiente rispetto alla prima gara in Bahrain. Carlos invece ha avuto più problemi. Ha bisogno di più tempo per adattarsi, è la sua natura. Ha la capacità di analizzare, capire e lavorare passo dopo passo. È già notevolmente migliorato. Questo è importante per noi perché gareggiamo anche per il campionato costruttori”, ha concluso poi Binotto. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Binotto: “Avremmo potuto vincere otto gare”

    ROMA – “Stiamo lavorando per usare un nuovo aggiornamento alla parte ibrida nella seconda metà della stagione. Lo chiamano jolly, ma preferisco parlare di opportunità”. Mattia Binotto svela così la freccia a disposizione della Ferrari per andare nuovamente all’assalto del Mondiale di Formula 1, attualmente appannaggio di Max Verstappen e della sua Red Bull. L’intervista ai tedeschi di “Auto, Motor und Sport” prosegue con la comparazione delle due vetture, con la Rossa che potrebbe già iniziare a spingere nel Gran Premio del Belgio. Questo il commento del team principal sulla F1-75 e la RB18: “Non si può dire che una vettura sia più veloce dell’altra. Siamo entro il decimo. Noi abbiamo lavorato sull’ala posteriore per avvicinarci a quella della Red Bull, più efficiente con il DRS aperto. Le gare vengono quindi decise da altri aspetti, come l’assetto, le condizioni esterne e lo stato di forma dei piloti”.
    La rincorsa della Ferrari
    Binotto ha poi parlato della prima parte di stagione: “Su 13 gare, ne abbiamo vinte solo quattro. Red Bull è stata effettivamente più efficiente di noi. Ma avremmo potuto vincere otto volte senza problemi. Quindi l’equilibrio sarebbe stato opposto. La verità è probabilmente nel mezzo”. Il team principal ha poi proseguito parlando degli sviluppi: “La corsa per ritornare competitivi parte nel 2017. Abbiamo cambiato organizzazione, mentalità, strumenti, processi e competenze. Il Covid ha impedito poi lo sviluppo della vettura 2020 e nel 2021 le nostre mani erano legate, ma quelle due stagioni ci hanno insegnato a guardare ai nostri punti deboli. In 27 anni in Ferrari non ho mai visto un balzo in avanti del genere. I problemi di affidabilità sono legati al fatto che ci siamo spinti fino al limite”. Poi, però, la F1-75 doveva essere portata in pista e Charles Leclerc e Carlos Sainz si stanno dimostrando all’altezza. “Charles ha avuto feeling fin dall’inizio. Ma penso anche che sia migliorato. Oggi guida in modo più efficiente rispetto alla prima gara in Bahrain. Carlos invece ha avuto più problemi. Ha bisogno di più tempo per adattarsi, è la sua natura. Ha la capacità di analizzare, capire e lavorare passo dopo passo. È già notevolmente migliorato. Questo è importante per noi perché gareggiamo anche per il campionato costruttori”, ha concluso poi Binotto. LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto torna a parlare di strategia: “Non sono convinto che quello che abbiamo fatto fosse sbagliato”

    Mattia Binotto, in un’intervista esclusiva a Motorsport.com, ha parlato a 360 gradi della Ferrari. Il Team Principal della Scuderia di Maranello ha ricordato il percorso iniziato nel 2017, le difficoltà del 2020 e 2021, per poi soffermarsi sul difficile momento attuale tornando a parlare delle scelte criticate scelte strategiche di alcune gare. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Binotto: “Non dobbiamo cambiare approccio, la strategia non è un punto debole”

    ROMA – Per la Ferrari questa prima parte di Formula 1 è stato un misto di alti e bassi. Vittorie schiaccianti si sono alternate a errori di strategia e problemi di affidabilità, che le sono costate il primato in entrambe le classifiche iridate. Mattia Binotto, ai microfoni di “Mortosport”, ha inquadrato così la stagione fin qui: “Abbiamo dimostrato che possiamo fare un buon lavoro e a questi obiettivi ci si arriva passo dopo passo, facendo esperienza e crescendo – afferma il team principal del Cavallino -. Quindi, dobbiamo continuare il percorso di continuo miglioramento, concentrandoci su ogni gara. Il potenziale per vincere delle gare c’è e non significa che dobbiamo cambiare approccio, non c’è una bacchetta magica”.
    L’analisi di Binotto
    Tuttavia, per Binotto la strategia non è da rivedere: “Non ho dubbi sulla necessità di fare sempre dei passi avanti, dobbiamo migliorarci sull’aerodinamica, sul telaio, sulla power unit, sulla strategia e tutti gli aspetti che si possono migliorare. Detto questo, credo di avere una grande squadra che si occupa della strategia e non credo sia un nostro punto debole”. “Gare come Monaco, Silverstone o Paul Ricard sono state giudicate problematiche ma io non vedo il gruppo come un problema, perché credo che abbiamo anche preso decisioni giuste”, ha infine concluso il numero uno del muretto italiano. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Binotto: “C'è potenziale. Strategia? Non è un punto debole”

    ROMA – Arrivati a metà stagione la Formula 1 vede una Ferraritornata competitiva dopo due stagioni opache. Prestazioni esaltanti hanno però spesso lasciato il posto a diverse gare da dimenticare. Mattia Binotto ha inquadrato così la stagione giunti alla pausa estiva: “Abbiamo dimostrato che possiamo fare un buon lavoro e a questi obiettivi ci si arriva passo dopo passo, facendo esperienza e crescendo – afferma il team principal del Cavallino ai microfoni di “Motorsport.com” -. Quindi, dobbiamo continuare il percorso di continuo miglioramento, concentrandoci su ogni gara. Il potenziale per vincere delle gare c’è e non significa che dobbiamo cambiare approccio, non c’è una bacchetta magica”.
    Sul team
    Tuttavia, per Binotto la strategia non è da rivedere: “Non ho dubbi sulla necessità di fare sempre dei passi avanti, dobbiamo migliorarci sull’aerodinamica, sul telaio, sulla power unit, sulla strategia e tutti gli aspetti che si possono migliorare. Detto questo, credo di avere una grande squadra che si occupa della strategia e non credo sia un nostro punto debole”. Infine la difesa del suo muretto contro le critiche: “Gare come Monaco, Silverstone o Paul Ricard sono state giudicate problematiche ma io non vedo il gruppo come un problema, perché credo che abbiamo anche preso decisioni giuste”, ha concluso Binotto. LEGGI TUTTO