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    Riccardo Zanolli sarà il team manager per il quarto anno di fila

    Non entra in campo, non tocca il pallone, non segna alcun punto. Ma se il Belluno Volley è diventato più di una squadra, quasi una famiglia, è anche merito suo: merito di Riccardo Zanolli. Perché ogni famiglia ha bisogno di un riferimento. Di qualcuno che ci sia sempre. Come Riccardo.
    PAROLA SUSSURRATA – Per la quarta stagione consecutiva, sarà lui il team manager della prima squadra: una figura che non fa rumore, ma tiene insieme tutto. Con metodo. Con passione. Con quella dedizione che si legge nei gesti più semplici: un pullman da organizzare, un allenamento da seguire, una parola sussurrata in panchina per restituire fiducia, pure nei momenti più tesi.
    ONORE – «Il ruolo che mi affida la società è sempre motivo di onore – spiega lo stesso team manager -. Cerco di svolgere al meglio i compiti che mi vengono richiesti e di migliorare di anno in anno, sistemando le cose che si possono perfezionare. Spero di ripagare la fiducia del club». Zanolli è una presenza discreta, ma costante. Un pilastro che accoglie i nuovi arrivati, spiegando loro che Belluno non è solo un punto sulla cartina geografica. È un’identità. Una comunità. Un modo speciale di vivere il volley. 
    BANDIERA – «Porterò sempre nel cuore le emozioni di gara 4 della finale playoff contro Sorrento – aggiunge -. Davanti al nostro pubblico, abbiamo ottenuto una bellissima vittoria in rimonta, riuscendo a recuperare dallo svantaggio di 2-0. Ora speriamo di festeggiare un successo definitivo». Appartenenza. Cura. Parole che non fanno classifica, ma definiscono il valore di una squadra. E Zanolli, da buon artigiano dell’anima sportiva, continuerà a coltivarle anche nella prossima stagione di Serie A3 Credem Banca. Perché qualsiasi traguardo si poggia su una base solida. Di roccia. Di certezza. Di un team manager che, in realtà, è una bandiera.  LEGGI TUTTO

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    Pavan e Galifi: due importanti conferme nello staff di Belluno

    Il Belluno Volley continua a costruire solide basi in vista dell’immediato futuro. E lo fa anche al di fuori del rettangolo di gioco, rinnovando la fiducia a due figure chiave dello staff: Tommaso Pavan sarà il preparatore atletico, mentre Stefano Galifi è confermato nel ruolo di fisioterapista. Si riparte, quindi, da due professionisti sempre pronti a lavorare dietro le quinte per garantire il massimo della performance e della cura degli atleti.
    IDENTITÀ TERRITORIALE – Il legame di Pavan con i rinoceronti affonda le radici nella passione e nell’identità territoriale: «Il Belluno Volley per me è casa – afferma –. Qui ho iniziato a giocare e, una volta appese le ginocchiere al chiodo, è stato un onore poter tornare in palestra da preparatore. Indossare i colori della mia città significa tanto: la società è ambiziosa, cresce anno dopo anno e lavora con grande serietà. Sono orgoglioso di far parte di questo progetto». Tra i momenti da incorniciare, pochi dubbi: «La Final Four di Coppa Italia è stata indimenticabile. Un evento organizzato in maniera perfetta, in un palasport spettacolare. Abbiamo onorato la competizione con una prova splendida in semifinale. Spero si possano vivere altri appuntamenti così in futuro».
    AMBIENTE STRAORDINARIO – Dopo un primo anno intenso e ricco di emozioni, anche Stefano Galifi prosegue la sua avventura dolomitica: «Qui ho trovato un ambiente straordinario, a partire dallo staff fino a una società organizzata, presente e pronta a supportarci in ogni momento. E poi il pubblico: da incorniciare. Sempre con noi, ci ha spinti davvero in alto». Il bilancio della scorsa stagione è più che positivo: «Una volta superato un avvio difficile, siamo cresciuti in compattezza ed entusiasmo, anche in virtù dell’arrivo di coach Marco Marzola, con cui avevo già lavorato. Così, siamo riusciti a raggiungere con merito la finale playoff: un epilogo combattutissimo contro una squadra, come la Romeo Sorrento, che ha vinto tutto. Poteva andare diversamente? Forse sì. Ma questo è lo sport. Ora dobbiamo ripartire da qui per migliorarci ancora». E i ricordi? Tre, indelebili: «La Final Four di Coppa Italia, per l’atmosfera magica. Gara 3 di semifinale playoff contro Gioia del Colle, con una VHV Arena da brividi. E naturalmente tutta la serie finale, intensa e appassionante. Ma ora guardiamo avanti, con rinnovato entusiasmo e la voglia di fare ancora meglio».
    ASSETTO – Grazie alle conferme di Pavan e Galifi, il Belluno Volley consolida il proprio assetto. E completa uno staff tecnico guidato da coach Marzola, con il supporto del vice Andrea Vanini e dell’assistente Andrea Masotti. LEGGI TUTTO

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    Dalla sabbia al taraflex, Gabriel Marini Da Costa completa il reparto schiacciatori di Belluno

    Dal litorale del beach volley ai palazzetti di A3. Dalla sabbia al taraflex. Gabriel Marini Da Costa è un nuovo giocatore del Belluno Volley: nato il 29 luglio 2006, si affaccia per la prima volta nella terza serie per ordine di importanza. E completa la batteria degli schiacciatori: in questo senso, il giovane originario di Roma potrà apprendere i “trucchi del mestiere” da pari ruolo di grande esperienza come Berger, Loglisci e Corrado. 

    Due metri di altezza, sangue brasiliano nelle vene – da parte di padre – e un talento che ha già lasciato il segno: basti pensare che è campione italiano Under 20 di beach volley e, attualmente, è impegnato in uno stage di preparazione in vista dell’Europeo di categoria, sempre sulla sabbia. Insomma, presente e immediato futuro si colorano d’azzurro. E di Belluno.

    Marini Da Costa arriva dalla Serie B, in cui ha militato con il club laziale della Marino Pallavolo. Ma non ha avuto tentennamenti davanti alla chiamata dolomitica: “Appena si è presentata l’opportunità di giocare a Belluno, non ho esitato ad accettare – racconta ai microfoni della società – perché desideravo vivere un’esperienza in un campionato di livello superiore”.

    Grinta, energia e creatività sono le parole d’ordine del nuovo arrivato in casa biancoblù: “In campo mi definisco un giocatore estroso, grintoso e positivo. Ho un buon equilibrio tra ricezione, attacco rapido e una battuta incisiva”. Ma, anche al di fuori del palasport, Gabriel ama mettersi in gioco: “Sono estroverso, curioso, mi piace conoscere nuove persone e vivere esperienze che mi arricchiscano”.

    Ora lo attende una stagione da debuttante nella Serie A3 Credem Banca, con un obiettivo chiaro: “Voglio migliorarmi il più possibile e dare il massimo per la squadra”. Con Marini Da Costa, il Belluno Volley investe ancora su giovani talenti dal profilo moderno, capaci di abbinare tecnica, fisicità e desiderio di crescere. In Gabriel si intravede già oggi una prospettiva interessante per il domani.

    (fonte: Belluno Volley) LEGGI TUTTO

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    Dalla sabbia alle Dolomiti: in banda c’è Marini Da Costa

    Dal litorale del beach volley ai palazzetti di A3. Dalla sabbia al taraflex. Gabriel Marini Da Costa è un nuovo giocatore del Belluno Volley: nato il 29 luglio 2006, si affaccia per la prima volta nella terza serie per ordine di importanza. E completa la batteria degli schiacciatori: in questo senso, il giovane originario di Roma potrà apprendere i “trucchi del mestiere” da pari ruolo di grande esperienza come Berger, Loglisci e Corrado. 
    SANGUE BRASILIANO – Due metri di altezza, sangue brasiliano nelle vene – da parte di padre – e un talento che ha già lasciato il segno: basti pensare che è campione italiano Under 20 di beach volley e, attualmente, è impegnato in uno stage di preparazione in vista dell’Europeo di categoria, sempre sulla sabbia. Insomma, presente e immediato futuro si colorano d’azzurro. E di Belluno.
    NESSUNA ESITAZIONE – Marini Da Costa arriva dalla Serie B, in cui ha militato con il club laziale della Marino Pallavolo. Ma non ha avuto tentennamenti davanti alla chiamata dolomitica: «Appena si è presentata l’opportunità di giocare a Belluno, non ho esitato ad accettare – racconta – perché desideravo vivere un’esperienza in un campionato di livello superiore».
    ESTROSO ED ESTROVERSO – Grinta, energia e creatività sono le parole d’ordine del nuovo arrivato in casa biancoblù: «In campo mi definisco un giocatore estroso, grintoso e positivo. Ho un buon equilibrio tra ricezione, attacco rapido e una battuta incisiva». Ma, anche al di fuori del palasport, Gabriel ama mettersi in gioco: «Sono estroverso, curioso, mi piace conoscere nuove persone e vivere esperienze che mi arricchiscano».
    PROFILO MODERNO – Ora lo attende una stagione da debuttante nella Serie A3 Credem Banca, con un obiettivo chiaro: «Voglio migliorarmi il più possibile e dare il massimo per la squadra». Con Marini Da Costa, il Belluno Volley investe ancora su giovani talenti dal profilo moderno, capaci di abbinare tecnica, fisicità e desiderio di crescere. In Gabriel si intravede già oggi una prospettiva interessante per il domani. LEGGI TUTTO

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    Dal vivaio di Padova: Bortoletto e Michielon per i bellunesi

    Il Belluno Volley punta sulla linea verde. E, in particolare, su due giovani atleti sbocciati in uno dei settori giovanili più prolifici del panorama nazionale: quello della Pallavolo Padova. Sotto le volte della VHV Arena, infatti, approdano il centrale Filippo Bortoletto e l’opposto Leonardo Michielon: entrambi classe 2006.
    PIEDI PER TERRA – «Sono di fronte a una grandissima opportunità – afferma Bortoletto -. Belluno è stata la prima società di A3 a dimostrare fiducia nei miei confronti e questo, per me, significa molto. In un simile contesto potrò crescere, mettermi alla prova e vivere un’esperienza stimolante». Il centrale ha le idee chiare: «Sono un giocatore grintoso, orientato a dare una mano ai compagni anche a livello emotivo, trasmettendo energia e voglia di fare. Lavoro parecchio, a testa bassa, con grande determinazione e desiderio di migliorare ogni giorno. Mi ritengo testardo, nel senso buono del termine. Fuori dal campo? Sono un ragazzo tranquillo, sereno: cerco di dedicarmi ai miei interessi e di rimanere sempre con i piedi per terra. In più, mi considero altruista: do importanza al lavoro di squadra pure nella quotidianità». Bortoletto è pronto per muovere i passi iniziali in terza serie: «Voglio imparare il più possibile da questa stagione, crescere come atleta e come persona. E dimostrare di meritare questa chance».
    MENTALITÀ – Anche Michielon scalpita in vista della nuova avventura: «Ho una gran voglia di mettermi in gioco e puntare in alto. Il Belluno Volley? Non ho esitato un attimo nel dire sì. Di questo club, mi ha colpito la mentalità: qui si lavora per i traguardi più ambiziosi». Il giovane opposto potrà ispirarsi a un atleta di spessore come Stefano Giannotti: «Cerco sempre di apprendere da chi ha più esperienza. Appena ho saputo che avrei condiviso il ruolo con Giannotti, la mia reazione è stata solo una: “Non vedo l’ora di iniziare”. Il fatto di avere davanti a me un elemento del suo calibro rappresenta un’opportunità di crescita. Le mie caratteristiche? In campo cerco sempre di attaccare per realizzare il punto. Amo rischiare e “uscire dal muro”, ma mi adatto facilmente a ciò che serve al collettivo».
    SOLARE – Ragazzo solare, Leonardo ama trascorrere il tempo libero in compagnia: «Tuttavia, quando entro in palestra, si lavora e si “spinge”. In generale, sono molto socievole: di conseguenza, credo che mi inserirò velocemente all’interno dello spogliatoio». La valigia per il nuovo campionato è pronta. E carica di emozioni: «È il mio primo anno al fuori delle giovanili. Quindi darò il massimo per imparare, ma anche per supportare i compagni nei momenti di difficoltà. Ringrazio il Belluno Volley per aver creduto in me». LEGGI TUTTO

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    Qualità in banda: Corrado schiaccerà per i rinoceronti

    Un innesto di esperienza, qualità e leadership: il Belluno Volley accoglie Francesco Corrado. Schiacciatore, classe 1997, vanta ben 11 stagioni e quasi 300 presenze in Serie A. Calabrese di origine – è nato a Crotone –  porta in dote un curriculum da protagonista, maturato fin dai primi passi a Vibo Valentia: la società che l’ha cresciuto e con cui ha vissuto cinque stagioni tra la massima serie e la A2.
    GRANDI PALCOSCENICI – Abituato ai grandi palcoscenici, ha saputo distinguersi ovunque. Come nell’ultima annata, vissuta nuovamente in A2, a Palmi: nonostante l’amarezza per la retrocessione di squadra, Corrado ha firmato prestazioni di alto profilo, dimostrando continuità, forza mentale e un’eccellente efficacia in attacco. Di rilievo, in particolare, le sue prove contro Macerata (27 punti con un ottimo 73 per cento in attacco, frutto di 24 palloni messi a terra su 33) e a Porto Viro (24 punti, con ben 5 muri vincenti). A proposito di Palmi, le strade con i rinoceronti si erano già incrociate poco più di un anno fa, in occasione dei quarti di finale playoff.
    COPPA DA MVP – A impreziosire il suo palmares c’è poi un’ulteriore impresa: nel marzo 2024, ha conquistato la Coppa Italia di Serie A3, in maglia OmiFer Palmi. Ed è stato eletto miglior giocatore della finale disputata a Fano. Al cospetto dei padroni di casa marchigiani, ha totalizzato 25 punti e guidato i suoi compagni al trionfo, confermandosi un punto di riferimento nei momenti che contano.
    CARISMA – Nel corso della sua carriera, inoltre, ha vestito pure le maglie di Catania e Lagonegro in A2, mentre in A3 ha difeso i colori di Tuscania e Lecce. Ora, una nuova sfida: Belluno. La società dolomitica ha scelto un profilo che unisce carisma, qualità offensive e capacità di trascinare. Insomma, un rinforzo importante per affrontare al meglio il campionato di Serie A3 Credem Banca.
    Lo schiacciatore verrà presentato all’interno di una conferenza stampa online, in programma giovedì 3 luglio, alle ore 11.30. È possibile collegarsi al link https://meet.google.com/ycr-qpiy-gda. LEGGI TUTTO

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    Il nuovo scoutman di Belluno? È un ex calciatore: Matteo Lunati

    Una figura poliedrica entra a far parte dello staff legato al Belluno Volley: è quella di Matteo Lunati, pronto a lavorare in sinergia con coach Marzola e gli altri tecnici, in qualità di scoutman. Trentotto anni da compiere il prossimo 2 luglio, è originario di Ferrara e vanta un passato da calciatore in ambito professionistico: basti pensare che in Serie C ha totalizzato più di 60 gettoni di presenza.

    COME UN FRATELLO – Laureato in Scienze motorie, è anche professore alle scuole superiori e personal trainer: “A influire sulla mia scelta – spiega – è stata la presenza di coach Marco Marzola, unita alla possibilità di collaborare con uno staff di persone che conosco, a cominciare da Vanini e Masotti, e con le quali abbiamo già ottenuto buoni risultati in passato, mentre la prospettiva di misurarmi in categoria superiore e l’ambizione societaria sono in linea con le mie aspirazioni personali”. A proposito di Marzola, Lunati non utilizza troppi giri di parole: “È come un fratello. La nostra amicizia è nata ai tempi dell’università, ancor prima di conoscerci sui campi di volley. Abbiamo un profondo legame umano“.

    RETTANGOLO VERDE – Dopo un passato sul rettangolo verde, si sta per aprire il capitolo nel segno dei rinoceronti: “Il calcio è stato la mia vita, oltre che un lavoro, fino ai 30 anni. A quel punto, diversi fattori mi hanno portato alla pallavolo: la mia compagna giocava, mio cognato allena. Così, ho iniziato come “preparatore atletico”, da neo laureato. Poi la curiosità e il mio spirito nerd mi hanno fatto evolvere e trasformato in scoutman”. 

    DATI – Lunati avrà dei compiti ben definiti: “Il mio è considerato il “lavoro sporco” all’interno dello staff. “Manipolo” i dati che i coach analizzeranno e, se richiesto, offro un contributo nell’analisi. Per quanto riguarda la sfera tecnologica, sono un po’ il Mr. Wolf di Pulp Fiction: il personaggio che risolve i problemi. Anche in estate, solitamente, aiuto società e staff nella scelta dei pallavolisti, procurando materiale utile a visionare dei profili in fase di mercato”. 

    FINALI – L’obiettivo è chiaro: “Provare a giocare il maggior numero possibile di finali – conclude -. Perché qualificarsi per le finali significa aver lavorato bene”.

    Oltre a dare il benvenuto a Lunati, la società saluta e ringrazia profondamente Francesco Gasperin per la professionalità e la collaborazione dimostrate nelle tre stagioni in cui ha interpretato al meglio il ruolo dello scoutman. 

    (fonte: Belluno Volley) LEGGI TUTTO

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    Dal calcio ai numeri del volley: Matteo Lunati è il nuovo scoutman

    Una figura poliedrica entra a far parte dello staff legato al Belluno Volley: è quella di Matteo Lunati, pronto a lavorare in sinergia con coach Marzola e gli altri tecnici, in qualità di scoutman. Trentotto anni da compiere il prossimo 2 luglio, è originario di Ferrara e vanta un passato da calciatore in ambito professionistico: basti pensare che in Serie C ha totalizzato più di 60 gettoni di presenza.
    COME UN FRATELLO – Laureato in Scienze motorie, è anche professore alle scuole superiori e personal trainer: «A influire sulla mia scelta – spiega – è stata la presenza di coach Marco Marzola, unita alla possibilità di collaborare con uno staff di persone che conosco, a cominciare da Vanini e Masotti, e con le quali abbiamo già ottenuto buoni risultati in passato, mentre la prospettiva di misurarmi in categoria superiore e l’ambizione societaria sono in linea con le mie aspirazioni personali». A proposito di Marzola, Lunati non utilizza troppi giri di parole: «È come un fratello. La nostra amicizia è nata ai tempi dell’università, ancor prima di conoscerci sui campi di volley. Abbiamo un profondo legame umano».
    RETTANGOLO VERDE – Dopo un passato sul rettangolo verde, si sta per aprire il capitolo nel segno dei rinoceronti: «Il calcio è stato la mia vita, oltre che un lavoro, fino ai 30 anni. A quel punto, diversi fattori mi hanno portato alla pallavolo: la mia compagna giocava, mio cognato allena. Così, ho iniziato come “preparatore atletico”, da neo laureato. Poi la curiosità e il mio spirito nerd mi hanno fatto evolvere e trasformato in scoutman».  
    DATI – Lunati avrà dei compiti ben definiti: «Il mio è considerato il “lavoro sporco” all’interno dello staff. “Manipolo” i dati che i coach analizzeranno e, se richiesto, offro un contributo nell’analisi. Per quanto riguarda la sfera tecnologica, sono un po’ il Mr. Wolf di Pulp Fiction: il personaggio che risolve i problemi. Anche in estate, solitamente, aiuto società e staff nella scelta dei pallavolisti, procurando materiale utile a visionare dei profili in fase di mercato». 
    FINALI – L’obiettivo è chiaro: «Provare a giocare il maggior numero possibile di finali – conclude -. Perché qualificarsi per le finali significa aver lavorato bene». Oltre a dare il benvenuto a Lunati, la società saluta e ringrazia profondamente Francesco Gasperin per la professionalità e la collaborazione dimostrate nelle tre stagioni in cui ha interpretato al meglio il ruolo dello scoutman.  LEGGI TUTTO