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    Gabbiano Farmamed, all’orizzonte la trasferta contro Belluno Volley

    MANTOVA – Si avvicina il terzo incontro del girone d’andata del campionato di Serie A3 Credem Banca e la seconda trasferta consecutiva, con i ragazzi della Gabbiano Farmamed che scenderanno in campo domenica 2 novembre contro la corazzata Belluno Volley.
    Gola e compagni cercheranno la terza vittoria consecutiva per allungare la striscia positiva sul parquet della VHV Arena, in un match complicato contro una compagine di altissimo profilo.
    «Riuscire a puntellare il nostro percorso con la terza vittoria in tre partite sarebbe un bel traguardo – sono le parole del DS Nicola Artoni – le prime due vittorie ci devono dare la motivazione per avere ancora più fame di successi».
    Artoni si è espresso anche su Belluno: «Sicuramente un avversario forte e che punta a lottare per le primissime posizioni del campionato, dovremo scendere in campo concentrati e reattivi come abbiamo fatto nell’ultima gara contro Savigliano e come abbiamo dimostrato di saper fare contro Mirandola».
    «Siamo di fronte al primo big match della stagione, un importante test per capire il livello della squadra» ha aggiunto il presidente Paolo Fattori.
    Ufficio stampa Gabbiano Farmamed Mantova – [email protected] LEGGI TUTTO

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    Giannotti guarda oltre: «Margini di crescita altissimi»

    Una sconfitta che brucia, ma non scalfisce le certezze. Dopo il passo falso di Trebaseleghe, la fiducia rimane intatta in casa Belluno Volley. E lo sguardo è già proiettato al prossimo impegno: quello di domenica 2 novembre (ore 18), quando alla VHV Arena arriverà la capolista Gabbiano FarmaMed Mantova, ancora imbattuta dopo due giornate nel campionato di Serie A3 Credem Banca.
    TRAGUARDI – Anche nella serata più amara, uno dei grandi protagonisti è stato Stefano Giannotti. L’opposto, fra i punti di riferimento a livello tecnico ed emotivo della formazione di coach Marzola, ha chiuso il derby veneto con 25 punti, impreziositi da un ace e quattro muri vincenti. E non è finita qui, perché il bomber ha appena superato quota 4.500 punti in regular season, ed è a -11 dal traguardo dei 5.500 in carriera in Serie A. «Questi traguardi fanno indubbiamente piacere – ammette il trentaseienne originario di Padova – anche se in realtà non ho mai prestato troppa attenzione a certe cifre. Per quanto mi riguarda, è meglio pensare al presente e concentrarsi su altri aspetti».
    INCIDENTE DI PERCORSO – Sul tie-break scivolato di mano, a Trebaseleghe, l’opposto non cerca alibi: «Una serie di cose negative si sono incastrate l’una con l’altra e in successione. E questo ci ha portato a un “down” completo in termini di prestazione. Sono sincero, è una sconfitta che non ho ancora digerito: preferisco non soffermarmi troppo su ciò che è stato e guardare oltre». E “oltre” significa focalizzarsi sulla nuova settimana di lavoro in palestra: «Dobbiamo ripartire dall’aspetto mentale e guardandoci negli occhi – aggiunge Giannotti –. È stato un incidente di percorso e deve rimanere circoscritto. Ora facciamo leva sulle nostre convinzioni, ma anche sull’aspetto tecnico».
    DUELLO – Nel frattempo, è all’orizzonte il big match con Mantova: la capolista, e a punteggio pieno, ha in Baldazzi uno degli opposti più in forma del girone. Il duello a distanza con Giannotti promette spettacolo: «Mantova è reduce da due ottime partite e Baldazzi sarà il “nemico pubblico” numero uno. In più, rivedo volentieri il mio ex compagno a San Donà, Leonardo Baciocco. Nessun dubbio, ci attende un impegno complicato». Ma il Belluno Volley intende imprimere subito un’accelerata alla sua stagione: «Siamo alla ricerca di un assetto definitivo – osserva l’opposto – che possa portare questo gruppo a esprimersi al meglio. L’intesa non è ancora al 100 per cento, ma i margini di crescita sono altissimi. Qualche intoppo iniziale ci può stare in un organico così rinnovato. Anche se questa non vuole essere una giustificazione. Ora, contro la capoclassifica, cerchiamo di mettere in campo ciò che la squadra è in grado di fare: sono sicuro che presto emergerà il vero valore di un collettivo su cui ripongo la massima fiducia».
    GRAZIE AI TIFOSI – Infine, un pensiero per la città e per i supporter, che sabato scorso hanno raggiunto in massa il palazzetto dello sport in provincia di Padova: «Mi ha fatto piacere che tanti tifosi ci abbiano seguiti e sostenuti pure in trasferta. C’è un seguito davvero importante. E allo stesso pubblico rinnovo l’invito di continuare a seguirci, come ha sempre fatto, e a tenere alto il nome di Belluno». LEGGI TUTTO

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    Rinoceronti, il giorno dopo: «Ci siamo persi sul più bello»

    Il Belluno Volley cade a Trebaseleghe, dopo cinque set che nemmeno la mente di un scrittore di fantascienza avrebbero potuto ideare. Perché i rinoceronti sono stati ripresi dagli avversari in un quarto parziale in cui il punteggio a tabellone era piuttosto eloquente: 13 per la squadra di casa, 21 per quella in trasferta. Ma il traguardo, ormai a un passo, è stato solo sfiorato. E si è concretizzata la rimonta della Sav.
    CALO DI CONCENTRAZIONE – «Ci siamo persi sul più bello – argomenta il team manager, Riccardo Zanolli -. Non so bene cosa sia successo. Di sicuro, è calata la concentrazione e si è inceppato il meccanismo. Nel finale, non siamo più riusciti a esprimere la nostra pallavolo». Nonostante il quinto round si sia deciso ai vantaggi: «Il tie-break è stato combattuto, ma è come se, dopo aver perso il quarto set in quel modo, aleggiasse una strana sensazione di sconfitta anticipata. E il filotto al servizio di Cester ci ha definitivamente spento».
    ALTALENANTI – Non sono bastati i 17 muri di squadra (quattro, a testa, per Mozzato, Giannotti e Basso) e tantomeno i 25 punti di Giannotti: «Nel complesso, siamo stati troppo altalenanti – riprende Zanolli -. Avremmo dovuto dare vita a una prova più stabile. E invece ci siamo fatti assorbire dalle dinamiche della gara e non abbiamo trovato la soluzione che ci portasse a ottenere un risultato positivo».
    AL LAVORO – Zanolli non ha dubbi: «Dobbiamo fare qualcosa di più e di ben diverso rispetto a quanto messo in mostra a Trebaseleghe. Il rimedio? Lavorare, lavorare e lavorare. In più, va migliorata l’intesa in campo, che forse non è al 100 per cento. Non siamo ancora ciò che vogliamo e possiamo essere». LEGGI TUTTO

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    Belluno, troppe occasioni perse: la spunta Trebaseleghe

    Il derby veneto si trasforma nella fiera delle occasioni perse per il Belluno Volley: a Trebaseleghe, infatti, i rinoceronti rimediano il primo passivo nel campionato di Serie A3 Credem Banca, di fronte all’agguerrita Sav. E la sconfitta ha contorni che definire inusuali è perfino eufemistico. Perché i rinoceronti, avanti 2-1 nel conto dei set, non sono riusciti a gestire un vantaggio di ben 8 lunghezze nel quarto atto della sfida (21-13). E a completare gli ultimi quattro passi per ottenere il bottino pieno. In più, nel tie-break, si sono visti annullare due match ball. Alla fine, rimane solo un punticino. E diversi motivi di riflessione affinché un simile copione non si ripeta in futuro.
    PUNTO ESCLAMATIVO – Partono forte i padroni di casa. Fortissimo. Uno degli ex, Ignacio Martinez, stampa il muro del 9-5, mentre Ceolin allunga sul +5 e anche Cester dà il suo contributo, inchiodando il pallone del 16-11. Strada in salita. Almeno fino a quando non si presenta dai 9 metri Marsili. Il quale, grazie al suo servizio al veleno, spacca in due il parziale. E ispira la rimonta: break di 7-1 e aggancio, anzi, sorpasso bellunese (18-20), col punto esclamativo garantito dal neo entrato Loglisci, il cui impatto sul match si rivela eccellente. Candeago, a proposito di ex, prova a riportare in linea di galleggiamento la Sav (20-20), ma nel finale alza la voce Mozzato, abile a confezionare due muri decisivi: 21-25.
    MURO PADOVANO – Trebaseleghe, comunque, non sembra accusare il colpo. Al contrario, rientra sul taraflex più determinata di prima. Firma subito uno piccolo strappo (12-9) e si affida al suo terminale offensivo numero uno: l’opposto Cester, che trova ritmo e incisività, mentre Rampin, sotto rete, griffa il 20-17. Giannotti, con due punti in sequenza, avvicina i rinoceronti (21-20). Tuttavia, a fare la differenza negli scambi conclusivi è il muro padovano. In particolare, quello di Ceolin e di Munarin, a fotografare un calo delle percentuali in attacco dei Marzola boys.
    PROTAGONISTA – Al cambio di campo, però, Francesco Corrado decide di ergersi a protagonista. E di trascinare i suoi: con due attacchi di sequenza, fissa il 12-8 dolomitico a tabellone e, non contento, griffa pure il +5 con una battuta millimetrica (14-9). È un gap importante. E diventerà incolmabile. Anche perché i rinoceronti respingono ogni tentativo di rimonta della Sav. E Giannotti mette in ghiaccio il terzo round.
    IMPENSABILE – Solo che, nel quarto set, accade l’impensabile. Perché il Belluno Volley imprime il suo ritmo, trova una buona continuità in ogni fondamentale e, sul vantaggio di 21-13, sembra poter mettere le mani sul parziale e, di riflesso, sull’intera gara. Sembra, perché nella pallavolo non si può mai dare nulla per scontato. Tantomeno il coraggio di una neopromossa che ha la forza di risalire, di incendiare il proprio pubblico e di dare forma e sostanza a una super rimonta: l’aggancio avviene a quota 22, il sorpasso subito dopo. E, ai vantaggi, la firma definitiva è quella di Cester.
    TRIPLO ACE – Si va al tie-break e Marsili e compagni hanno il merito di ricucire lo svantaggio iniziale di 4-1: Corrado con due attacchi, intervallati da un muro di Mozzato, regala il +2. E se da un lato Ceolin impatta a quota 12, dall’altro Berger timbra l’ace del 14-12 bellunese: sono due match ball. Ma vengono entrambi annullati. Anche perché Cester confeziona non uno, non due, bensì tre ace di fila per il 26-24 da consegnare agli archivi.
    L’ANALISI – «Abbiamo alzato tolto le mani dal manubrio prima di arrivare al traguardo – analizza coach Marco Marzola -. Pensavamo di aver già vinto ed è un errore che non possiamo commettere. Nella mia carriera da allenatore non mi era mai capitato di perdere un set in quel modo, ma è successo pure ad altre squadre. Siamo stati fallosi e un po’ superficiali in un momento in cui non avremmo dovuto esserlo. Sappiamo che, la prossima volta, non potrà e non dovrà più accadere».

    SAV TREBASELEGHE-BELLUNO VOLLEY 3-2
    PARZIALI: 21-25, 25-22, 19-25, 26-24, 16-14.
    SAV TREBASELEGHE: Candeago 15, Cester 27, Munarin 8, I. Martinez 4, Rampin 14, Ceolin 16; Amarilli (L), Rampazzo, Streliotto, L. Tosatto. N.e. Zaghetto, Mason, Mistretta, G. Martinez (L). Allenatore: M. Daldello.
    BELLUNO VOLLEY: Marsili 2, Giannotti 25, Berger 14, Corrado 18, Mozzato 7, Basso 7; Hoffer (L), Loglisci 4, Pozzebon, Marini da Costa. N.e. Cengia, Michielon, Bortoletto, Tosatto (L). Allenatore: M. Marzola.
    ARBITRI: Ruggero Lorenzin di Vicenza e Maurina Sessolo di Conegliano.
    NOTE. Durata set: 26’, 24’, 26’, 31’, 18’; totale: 2h05’. Trebaseleghe: battute sbagliate 20, vincenti 7, muri 16. Belluno: b.s. 14, v. 5, m. 17. LEGGI TUTTO

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    La SAV Trebaseleghe conquista i primi due punti in serie A3

    Dopo un avvio di match convincente, sopra anche di 4, la SAV si fa recuperare alla soglia dei 20 punti a causa di alcune distrazioni e vede sfuggire il primo parziale davvero per poco (21-25). Un vero peccato, considerando le buone prestazioni di tutti i giocatori, senza eccezioni. L’opposto Cester ha realizzato 5 punti, seguito dallo schiacciatore Candeago con 4.
    Il secondo parziale si avvia con un ostinato punto a punto che si protrae serrato per buona parte del set. Intorno al ventesimo punto la squadra di casa tenta un allungo per aggiudicarsi la frazione di gioco, ma gli ospiti non demordono e rimangono incollati alla Silvolley che non si lascia intimorire e tenta il tutto per tutto con Rampin al servizio per portarsi a casa il set, impresa che riesce sul punteggio di 25-22. Ma la conquista del parziale è davvero sforzo collettivo perché ci sono ben tre giocatori con 4 punti: Cester, Rampin e Ceolin.
    Il terzo set si apre con due errori in battuta della SAV Trebaselghe ed un piccolo allungo di Belluno, a causa anche di due muri consecutivi subiti da Ceolin. La strada verso la doppia cifra si fa pantanosa con qualche imprecisione ulteriore ma la Silvolley rimane in scia agli avversari, che dimostrano comunque una maggiore costanza. Uno scambio lungo e concitato vede Cester trionfare e restituire brevemente il sorriso alla squadra di casa che si riavvicina ai bellunesi, i quali, però, intorno a metà set, ingranano la quarta e tentano di scappare. Il distacco si mantiene sui cinque punti per il resto del parziale, con la compagine padovana che si scompone un po’ verso la fine, perdendo la frazione per 19-25. Da segnalare il cartellino verde per la sportività di Francesco Munarin che ha ammesso un tocco a muro non rilevato ed una prova ancor più convincente di Davide Cester con 6 punti all’attivo.
    Indietro per 2-1 la Silvolley torna in campo con la voglia di dimostrare che non ha alcun timore reverenziale per una squadra, quella bellunese, che da anni ha il mirino fisso sulla serie A2, pur avendola finora mancata per un soffio. Il quarto parziale si avvia con il consueto punto a punto, a dimostrazione che la SAV Trebaseleghe ha le carte in regola per tener testa agli ospiti. Giunti in doppia cifra, però, si è assistito di nuovo all’allungo esperto dei dolomitici, davvero costanti in muro e difesa. Allungo che per un po’ si è assestato sui sei punti, facendo sembrare i giochi fatti. Ma la Silvolley, con un gran colpo di reni, ha riagganciato a 22 gli avversari, ha messo la freccia e si è aggiudicata il set per 26-24, conquistando il primo punto della stagione. Il quarto set ha visto Cester e Rampin con 6 punti e Candeago con 5.
    Tie-break al cardiopalma che inizia con due squadre piene di aggressività e cattiveria agonistica. La Silvolley si porta avanti costringendo gli avversari a un time out sul 4-1, scelta che sembra pagare perché i bellunesi, al rientro, ottengono un parziale recupero. Ma, come in quasi tutti i set precedenti il punto a punto è costante. I primi ad arrivare a 8, con conseguente cambio di campo sono gli ospiti e la SAV Trebaseleghe deve dimostrare, ancora una volta, che c’è e non intende mollare. Il coach Daldello convoca i suoi ragazzi a rapporto sul punteggio di 7-9 per dar loro un po’ di respiro. Il distacco di due punti dagli avversari sembra inattaccabile ma la Silvolley riesce a portarsi sul 12 pari, per poi, purtroppo, concedere un paio di errori sul finale. Ma sul 13-14, Cester infila uno splendido ace in posto 1 e poi subito un altro in posto 6, vicinissimo alla linea di fondo. Il punto finale, è, sostanzialmente, un altro ace, sporcato da un impotente giocatore di Belluno.
    E così la SAV Trebaseleghe Silvolley, con un combattutissimo 3-2, porta a casa i primi due punti in A3, dopo uno scontro condotto con pazienza, dignità e coraggio. Il titolo di MVP va meritatissimamente all’opposto Davide Cester che ha messo il sigillo all’incontro castigando dai nove metri.
    Matteo Daldello, allenatore felice e attonito, aveva detto ai suoi giocatori: “Facciamo quello che sappiamo fare, applichiamo in campo quello che abbiamo allenato durante la settimana, mettiamoci in gioco e vediamo come va”. Non si aspettava, forse, una vittoria contro la corazzata dolomitica, ma, citando un bellissimo film che ha appena festeggiato il quarantennale, “Se ti ci metti con impegno, raggiungi qualsiasi risultato!”. LEGGI TUTTO

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    La prima trasferta è un derby veneto: Belluno Volley a Trebaseleghe

    Il focus del Belluno Volley si sposta in provincia di Padova. Dopo l’ottimo debutto casalingo, nobilitato dalla vittoria per 3-1 sull’ErmGroup Altotevere San Giustino, i rinoceronti si preparano alla prima trasferta nel campionato di Serie A3 Credem Banca. L’appuntamento è per domani (sabato 25 ottobre, ore 18), al palazzetto dello sport di Trebaseleghe, dove ad attenderli ci sarà la Sav, neopromossa ma già pronta a dare battaglia.
    EQUILIBRIO – È un derby veneto e, come tale, profuma di curiosità. Anche in considerazione dei due precedenti andati in scena nella pre-season: entrambi conclusi in parità (2-2). Ma ora l’equilibrio si dovrà per forza spezzare: «La settimana di preparazione si è sviluppata al meglio – argomenta coach Marco Marzola -. Con una sola variazione rispetto al solito, visto che, giocando di sabato, avremo un giorno in meno di allenamento».
    NULLA DA PERDERE – Sarà il terzo faccia a faccia nello spazio di ventuno giorni: «I confronti in amichevole incideranno in maniera relativa. La pre-season è una cosa, il campionato un’altra. Anche se, è indubbio, conosciamo un po’ meglio l’avversario». E l’avversario, in questo caso, è una compagine che non ha nulla da perdere: «Essendo una neopromossa e costruita per la salvezza – continua Marzola – Trebaseleghe affronterà l’impegno con l’animo di chi darà tutto, dal primo all’ultimo scambio. E ci terrà a fare bella figura davanti al pubblico di casa. Insomma, ci aspetta una partita tosta. In amichevole, il Silvolley ci ha messo in difficoltà e, di conseguenza, dovremo giocare col coltello fra i denti, senza prestare attenzione a un divario tecnico che è puramente teorico».
    AZIONI LUNGHE – Il Belluno Volley, dal canto suo, arriva al derby forte di un successo che ha dato slancio e fiducia all’ambiente: «È stato un ottimo inizio – conferma l’allenatore dei biancoblù – e deve darci forza in vista dei prossimi confronti». Infine, un’indicazione chiara: «Ai ragazzi chiedo solo di essere preparati al fatto che ci saranno tante azioni lunghe e situazioni da gestire al meglio. Evitiamo forzature. La Sav difende parecchio e ricostruisce bene. Va presa con le pinze, o c’è il rischio che possa sorprenderci». Un derby ricco di spunti, dunque. E di significati, alla luce della presenza di tre ex: Giovanni Candeago e i fratelli Martinez, Ignacio e Gonzalo.
    ARBITRI E CURIOSITÀ – Gli arbitri designati per la sfida sono Ruggero Lorenzin di Vicenza e Maurina Sessolo di Conegliano. Come di consueto, non mancherà la diretta streaming sul canale YouTube della Legavolley. In termini di curiosità statistiche, Stefano Giannotti non cerca solo il successo di squadra, ma anche di raggiungere i 4.500 punti (è a -8) e i 400 muri (a -1) in regular season, mentre Francesco Corrado è a un solo ace dai 100 servizi vincenti in Serie A. LEGGI TUTTO

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    Pozzebon e la prima trasferta: «Non va presa sottogamba»

    C’è qualcosa di speciale nello sguardo di chi costruisce il gioco. Non cerca la ribalta, ma la direzione giusta. Non segna punti, ma li fa segnare. È il destino dei palleggiatori: quelli che tengono in mano il ritmo, la geometria e il cuore di una squadra. E, all’interno del Belluno Volley, anche Luca Pozzebon “suona” la sua parte: con attenzione, umiltà e personalità.
    BUONE RISPOSTE – Vent’anni appena compiuti, originario di Montebelluna, è reduce da un’esperienza in A2 a Macerata. E, per la seconda stagione di fila, divide la cabina di regia con Sebastiano Marsili, eletto miglior giocatore dell’esordio in Serie A3 Credem Banca. Un debutto che i rinoceronti hanno colorato di entusiasmo e concretezza, battendo 3-1 l’ErmGroup Altotevere San Giustino davanti ai 700 spettatori della VHV Arena. «La prima di campionato ci ha dato delle buone risposte – racconta l’alzatore, cresciuto nel Volley Treviso –. Abbiamo disputato il match a viso aperto, cercando di mettere in campo il meglio di noi stessi e, se si esclude un secondo parziale giocato un po’ sottotono, ci siamo riusciti». La chiave del successo? Duplice: «Il gioco di squadra e la voglia di aiutarci l’uno con l’altro. Tutti insieme abbiamo trovato le soluzioni adeguate».
    TRANQUILLITÀ – Belluno, per Pozzebon, è già casa: le montagne che cingono la città sembrano riflettersi nella sua indole serena. E in una tranquillità che nasconde ambizione: «Mi trovo molto bene qui. So che la società lavora al meglio per provare a raggiungere obiettivi importanti. La squadra, inoltre, mi piace molto: ho la fortuna di condividere il campo e lo spogliatoio con compagni fantastici. E di respirare un bellissimo clima in palestra».
    FRATELLANZA – Nel suo “mestiere” serve fiducia, e Pozzebon la costruisce anche grazie al suo pari ruolo. E amico: «Il rapporto con Sebastiano Marsili è quasi di fratellanza. Cerchiamo sempre di dare il massimo e di darci una mano a vicenda. Anche noi palleggiatori vogliamo contribuire a raggiungere i traguardi fissati dal club». È una doppia regia che non divide, ma moltiplica. Due mani diverse, una sola idea di pallavolo. 
    AVVERSARIO COMBATTIVO – E ora lo sguardo è già rivolto oltre. A sabato 25 ottobre (ore 18), quando il Belluno Volley affronterà la prima trasferta ufficiale della stagione: a Trebaseleghe, contro la Sav, neopromossa, ma tutt’altro che timida o arrendevole. «La prossima partita non va presa di certo sottogamba – avverte Pozzebon – perché Trebaseleghe, contro di noi in pre-season, ha dimostrato di essere una formazione molto combattiva e pronta ad affrontare questo campionato. Le insidie che ci potranno essere sono molteplici: dal fattore campo alla voglia di riscatto della Sav, reduce dalla sconfitta nella prima giornata contro San Donà». LEGGI TUTTO

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    Corrado e il debutto vincente: «Decisivo il lavoro di squadra»

    A volte, l’inizio dice già molto. Non serve scorrere numeri e dati, né rileggere il tabellino: basta ascoltare il suono che rimbalza sulle pareti della VHV Arena. È un suono pieno, caldo, “casalingo”. Il Belluno Volley ha cominciato da lì – dal proprio pubblico – la sua nuova avventura in Serie A3 Credem Banca. E l’ha fatto nel modo migliore: vincendo 3-1 contro l’ErmGroup Altotevere San Giustino, in una serata di energia, emozioni e consapevolezza.
    PAZIENZA – Davanti a circa 700 spettatori, i rinoceronti hanno combattuto punto su punto in un duello senza esclusione di colpi. San Giustino – formazione arricchita, in estate, da un pezzo da novanta come l’ex Siena Matteo Alpini, autore di 26 punti – ha messo in campo orgoglio e lucidità. Nel complesso, i rinoceronti hanno avuto qualcosa in più: la pazienza nei momenti di difficoltà, la solidità nei finali di set, la capacità di fare gruppo. Un gruppo in cui hanno brillato diverse individualità. Come Francesco Corrado, capace di mandare a referto 16 punti, frutto di 14 attacchi vincenti e 2 muri. Senza considerare la sua grinta, l’equilibrio e il desiderio di andare oltre e non accontentarsi mai. «È stata una gara tosta – racconta il ventottenne originario di Crotone – di fronte a una compagine costruita per compiere il salto. In più, la prima partita è sempre un’incognita: i carichi di lavoro si fanno sentire e non c’è ancora quella brillantezza destinata ad arrivare in futuro. Ma siamo stati bravi: non era facile portare a casa i tre punti».
    SERENITÀ – L’ex Palmi parla con serenità, ma negli occhi si legge la fame di chi sa che il viaggio è appena iniziato: «Fisicamente non siamo  al top, e non potrebbe essere altrimenti. Tuttavia, abbiamo avuto pazienza, anche nelle azioni lunghe. L’abbiamo vinta grazie al lavoro di squadra. E, a tale proposito, sono contento di aver affrontato subito un avversario di spessore: è così che si misura il nostro livello».
    CARTE IN REGOLA – In effetti, è una vittoria che vale molto: perché dà fiducia. E conferma che il Belluno Volley c’è e ha le carte in regola per ritagliarsi un ruolo di rilievo sul palcoscenico di A3. Lo sa il pubblico, che ha lasciato la VHV Arena col sorriso di chi ha assistito a un bellissimo spettacolo sotto rete. Lo sa l’intero collettivo di Marco Marzola. E lo sa pure Corrado, mentre archivia un esordio ufficiale da applausi: la strada è lunga, ma è partita nel verso giusto. Nel frattempo, sabato 25 ottobre (ore 18) è in programma la prima trasferta: a Trebaseleghe contro il neopromosso Silvolley.
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