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    Mercedes Classe A, restyling a tutto ibrido

    Berlina o hatchback, le novità della Classe A
    Presentata nel 2018 è sempre disponibile nelle due versioni di carrozzeria, la hatchback a cinque porte, più apprezzata nel nostro mercato, e la berlina. Il design globale della vettura non cambia, si nota però subito il cofano che risulta più inclinato in avanti con due nuove nervature longitudinali al centro e l’effetto “naso di squalo” accentuato dalla griglia ridisegnata con il motivo a stella, il tutto conferisce una linea più netta al frontale della vettura. Sensazione accresciuta anche dai fari a Led che risultano più sottili rispetto ai precedenti.
    Tra le novità introdotte anche i cerchi, ora disponibili con dimensione fino a 19 pollici. Aggiornamenti anche al posteriore con un nuovo diffusore e i fari a Led.
    Abitacolo tech
    Internamente la nuova Classe A dispone ora di una plancia con display aggiornati con il doppio schermo indipendente di serie, uno da 7 pollici e uno da 10,25 pollici al centro del cockpit, optional la soluzione di display da 10,25 pollici con un look wide-screen. L’infotain- ment di bordo dispone ora della nuova generazione dell’MBUX che è più capace di dialogare e imparare, inoltre alcune azioni possono essere attivate anche senza pronunciare “Hey Mercedes”. L’assistente vocale MBUX è anche in grado di spiegare le funzioni del veicolo e fornisce assistenza quando si desidera collegare lo smartphone via Bluetooth.
    Disponibile attualmente solo in Germania, ma lo sarà presto anche in Italia, la guida turistica audio “Tourguide” che fornisce informazioni sui punti di interesse lungo il percorso e legge circa 3.400 cartelli turistici lungo le autostrade.
    È stato integrato anche un sensore di impronte digitali per l’identificazione e l’autorizzazione del conducente alle funzioni della vettura.
    La plancia è arricchita anche dalle tre prese d’aria con il design a turbina già viste su modelli più alti di gamma. Aumentato anche il comfort a bordo con i sedili di alta qualità, dotati di un rivestimento tridimensionale, disponibili già nell’allestimento entry level e il nuovo volante in pelle nappa con le razze sdoppiate, che inglobano vari comandi per la gestione dei sistemi di assistenza alla guida.
    Aggiornamenti anche per quanto concerne i sistemi di assistenza alla guida con il mantenimento della corsia che utilizza il controllo attivo dello sterzo e non la frenata laterale, risultando così più soft nell’intervento, e una nuova visualizzazione a 360 gradi della vettura nelle fasi di parcheggio con telecamere a immagini tridimensionali.
    A tutto ibrido
    Le novità però contemplano anche le motorizzazioni, soprattuto per quanto riguarda i propulsori a benzina 1,3 litri da 136 e 163cv e 2.0litri da 224 e 306 cv, sono stati elettrificati con un sistema mild hybrid a 48 volt, da 10kW, e di nuovo motorino di avviamento a cinghia (RSG) che serve anche per ricaricare la batteria in fase di frenata.
    Per quanto riguarda la versione plug-in hybrid con motore termico di 1.332 cm3, dispone ora di un’unità elettrica da 80 kW, per una potenza di sistema di 218 cv. La batteria si può ricaricare a 3,7 kW standard, o con corrente alternata fino a 11 kW o in corrente continua fino a 22 kW. In corrente continua la batteria si ricarica dal 10% all’80% in circa 25 minuti. Invece per la versione più potente, la AMG 45 S da 421 cv, non è prevista l’elettrificazione. Disponibili sempre i Diesel 2,0 litri 116, 150 e 190 cv.
    Quanto costa la nuova Classe A
    I prezzi partono da 35.120 euro per le versioni a benzina e 36.523 per le Diesel, da segnalare una razionalizzazione degli optional offerti nei pacchetti. LEGGI TUTTO

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    Nuovo Renault Espace: il Suv ibrido dalle mille sorprese

    Rimanere se stessi pur cambiando forme, carattere e anche quell’inconfondibile capacità di stupire. Il nuovo Renault è tutto un altro Espace anche se ne conserva lo spirito, la voglia di innovare e di rimanere parte di una famiglia unica nel suo genere. 

    Guarda la galleryNuova Renault Espace 2023
    Quarto capitolo della rivoluzione Renault di De Meo
    La sesta generazione di Renault Espace debutta in anteprima in una Parigi in rivolta per la decisione del Presidente Macron di spostare l’età pensionabile a 64 anni nel 2030 (noi siamo più avanti, molto più avanti in perfetto silenzio…) e per quanto ci si sforzi di vederla con gli occhi del passato, questa vettura è figlia di un’atra epoca, di altre esigenze e soprattutto di altri bilanci. Per cui Espace rimane sempre Espace nella sostanza ma deve fare i conti (appunto) con la necessità di far rientrare i costi e i relativi margini entro binari accettabili, seguendo i dettami della Renaulution impostata da Luca de Meo, di cui Espace rappresenta il quarto figlio dopo Arkana, Megané E-Tech 100% Electric e Austral. 

    E proprio l’Austral è il punto di riferimento della nuova Espace, dalla quale eredita i tre pilastri sulla quale è stata “edificata”. Intanto la piattaforma identica, cioè la CMF-CD; poi il motore full hybrid da 200 cv, ormai identificato da Renault come il più efficiente sul mercato e infine il sistema di quattro ruote sterzanti denominato 4CONTROL Advanced, che garantisce un raggio di sterzata di 10,4 metri, estremamente comodo per una vettura di 4,72 metri di lunghezza. 
    Sempre spaziosa, ma ora anche green
    Già, avete capito bene, rispetto alla precedente generazione di Renault Espace, quella nuova oltre a perdere la fisionomia di monovolume che aveva garantito l’effetto wow ai tempi del debutto nel 1983, perde anche 14 cm in estensione. Eppure è qui che riemerge l’eredità del passato, quella vera, che continua a stupire: perché, nonostante la perdita di dimensioni, nonostante l’aspetto molto più Suv rispetto a prima, Espace conserva un comfort che garantisce praticamente la stessa anima di grande viaggiatrice, adattata peraltro ai tempi moderni, dove le famiglie allargate sono diventate più una regola che l’eccezione (negli ultimi 30 anni, in percentuale sono praticamente raddoppiate).

    Perché un altro dei caratteri identitaria della nuova Renault Espace è la leggerezza che grazie ad un consistente “cura dimagrante” da 215 kg il sistema ibrido riesce a tararsi su consumi decisamente accessibili – 4,6 litri per 100 km – garantendo un’autonomia di 1.100 km con un pieno, senza dimenticare le emissioni bloccate a 104 g/km di CO2.
    E in effetti la nuova Renault Espace offerta sia nella versione 5 posti che in quella a 7 con la terza fila di sedili offre spazio impensabile a fronte della riduzione di lunghezza, con addirittura 32 cm per le ginocchia nella seconda fila di sedili. Tutto merito della piattaforma e della sua infinità capacità di essere modulata. Con il bagagliaio che si modifica a seconda della conformazione scelta.
    Come è fatta
    E se gli esterni ricordano molto la Renault Austral, con la stessa calandra che si modifica a seconda dell’allestimento scelto (Techno di partenza, Esprit Alpine anima sportiva e Iconic, top di gamma) e il mega tetto panoramico da 1 metro quadrato che illumina lo spazio e il viaggio annesso, terminando sul posteriore spiovente con tanto di spoiler, gli interni sono lo specchio della sua modernità. Dal display avvolgente, lo stesso di Austral, ai materiali sofisticati, fino al nuovo sistema multimediale OpenR Link fornito da Google con le sue 39 app a disposizione. Come avanzati sono i sistemi di ausilio alla guida, ben 32, rinforzati dal sistema MULTI-SENSE.  

    Il passato non può tornare, perché 40 anni sono tanti da mettersi alle spalle, ma lo spirito sì, quello si può conservare rimanendo fedeli alla propria storia, adattandola semplicemente ai tempi. E allora buon viaggio Renault Espace. LEGGI TUTTO

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    Test: Toyota Corolla, sempre più efficiente

    Un restyling più di contenuti che estetico quello che Toyota ha sottoposto a uno dei suoi modelli di punta con propulsore full hybrid. Infatti, la Casa giapponese, dopo aver lanciato la versione Cross della Corolla, ecco ha deciso di portare alcuni aggiornamenti a una vettura che nelle due configurazioni, hatchback e station wagon, ha conquistato molti consensi nel nostro mercato.
    I successi della Corolla
    La vettura resta una full hybrid e non è prevista una versione plug-in come invece è successo per la Prius, ma arriva anche l’allestimento GR Sport a conferma che quanto fatto con la Yaris ha avuto un notevole successo. Toyota inoltre, con questo allestimento, vuole ribadire il suo impegno nel motosport dove i successi, nel 2022, non sono certamente mancati in più discipline e anche quest’anno le vetture del Marchio giapponesi sono già al vertice delle classifiche, a cominciare dal trionfo alla Dakar.
    Tornando alla nuova Corolla, dopo dodici generazioni la vettura del segmento C più venduta di sempre, beneficia di un facelift con contenuti e cambiamenti a livello di design, come di upgrade tecnologici senza dimenticare la fondamentale evoluzione a livello di architettura ibrida del suo propulsore. Infatti, il sistema ibrido di quinta generazione è stato rivisto con l’obiettivo di contenere i consumi e le emissioni, nonostante l’aumento delle prestazioni.
    La scheda tecnica
    Le nuove motorizzazioni proposte sono due, entrambe full hybrid benzina. Si parte dal propulsore endotermico 1.8 litri da 98 cv e 142 Nm, cui viene abbinato un motore elettrico da 70kW(95cv) e 185N m con una potenza di sistema di 140 cv (103 kW). La seconda motorizzazione si basa su un propulsore 2.0 litri benzina da 152 cv e 190 Nm cui viene abbinato un motore elettrico da 83 kW (113 cv) e 206 Nm per una potenza di sistema di 196 cv (144 kW). In Toyota si è lavorato su elementi come il gruppo cambio e differenziale, interamente riprogettato, e batteria agli ioni di litio potenziata, ma dalla massa ridotta. Soluzioni che hanno contribuito all’efficienza complessiva della vettura. E infatti, la Casa dichiara consumi di circa 22 km con un litro di benzina con ciclo WLTP, che probabilmente non sarà difficile da avvicinare.
    Per quanto riguarda l’estetica complessiva la vettura non è cambiata in modo radicale ma ha subito alcune migliorie grazie a nuovi gruppi ottici più filanti e la disponibilità di cerchi dal nuovo design con dimensioni fino a 18 pollici. Le dimensioni non sono cambiate e restano 4,65 metri di lunghezza per la Touring Sport (4,66 metri la GR Sport), che è la versione più venduta in Italia, e di 4,37 metri la versione hatchback.
    Maggiori novità le troviamo all’interno con il quadro strumenti ora completamente digitale con un display da 12,3 pollici dall’interfaccia personalizzabile. Rinnovato anche lo schermo touch, da 10,5 pollici, del sistema d’infotainment Smart Connect, ora connesso alla rete tramite cloud con aggiornamenti OTA e controllo remoto da smartphone tramite app MyT (MyToyota).
    Dotazioni e prezzi della Corolla
    Aggiornato anche il pacchetto degli ADAS che ora dispone del sistema di secondo livello Safety Sense 3.0, rinominato Toyota T-Mate. L’allestimento che s’ispira al Gazoo Racing, ha un look di chiara ispirazione sportiva. Durante la guida la Touring Sport GR si è dimostrata molto brillante, gli aggiornamenti del motore 2.0 sono evidenti come quelli dei pesi che rendono l’auto molto più stabile e precisa nei cambi di direzione e nelle curve ad alta velocità.
    I prezzi per la versione Touring Sport, già ordinabile, partono da 34.300 euro per la 1.8 e da 36.300 per la 2.0, mentre per la hatchback i prezzi partiranno da circa mille euro in meno. LEGGI TUTTO

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    Nuova Toyota Prius plug-in, l'efficienza non ha limiti

    E’ iniziato tutto da lei. Anche se nessuno se n’e- ra accorto e quei pochi non avevano capito. Le parole sostenibilità, transizione, elettrificazione erano sconosciute ai più e sicuramente nessuno ancora le declinava insieme al concetto di mobilità. Era il 1997 e nessuno pote- va sapere, immaginare quello che sarebbe successo qualche anno dopo, soprattuto nessuno si immaginava che la prima Toyota Prius ibrida avrebbe aperto la strada a quella valan- ga di veicoli sempre più green che hanno cominciato a inva- dere le nostre strade.
    Diciamolo, era “bruttina” e nemmeno poco, come se gli ingegneri giapponesi avessero vo lutamente scelto forme esteticamente poco piacevoli per vedere che effetto faceva, per non fagocitare il resto della produzione e far passare progressivamente il concetto ibrido, soprattutto in Europa. Missione compiuta.
    Il brutto anatroccolo diventato cigno
    E oggi, dopo aver fatto da apripista ai più di 20 milioni di veicoli bridi venduti al mondo, ecco che debutta su strada la quinta generazione di Prius, efficiente, sempre più green e ora anche bella.
    Quella che infatti verrà introdotta sul mercato europeo da metà del 2023, dopo le anteprime al Kenshiki Forum e al CES di Las Vegas, si è trasformata grazie alla quinta generazione del nuovo sistema ibrido plug-in hybrid (PHEV) in uno dei modelli più interessanti nel panorama green, con emissioni di 19 g/km di CO2. La morale è sempre quella: più potenza con maggiore efficienza. Il motore termico 2.0 litri genera 152 cv e si abbina al gruppo elettrico anteriore da 120 kW (163 cv) per una potenza totale di sistema di 223 cv (164 kW). Con l’obiettivo di consentire la maggior parte dei tragitti quotidiani in modalità elettrica, nuova Prius plug-in offre un’autonomia a zero emissioni di 69 km grazie a una inedita batteria agli ioni di litio da 13,6 kWh. Le celle a maggiore densità di energia consentono un packaging ottimizzato del pacco batterie, tanto compatto da poter essere installato sotto i sedili posteriori, abbassando il baricentro. Prius plug-in può essere ordinata con tetto opzionale a celle solari, soluzione che può generare 8 km di autonomia elettrica aggiuntiva o caricare la batteria completamente se la vettura rimane parcheggiata per diversi giorni.
    Toyota Prius plug-in, la tecnica
    La nuova affascinante linea estetica di Prius raggiunge nuovi livelli di dinamicità grazie a una silhouette che ricorda una coupé. È costruita sulla piattaforma GA-C di seconda generazione della Toyota New Global Architecture (TNGA), dal peso ridot- to e maggiore rigidità. La forma a cuneo, segno distintivo di Prius fin dalla seconda generazione, si è evoluta, adottando linee eleganti e moderne. La silhouette fluida ed elegante è stata realizzata ab- bassando l’altezza complessiva di 50 mm, spostando l’apice del tetto all’indietro e adottando pneumatici di diametro fino a 19”.
    Il design generale è semplice e pulito, ispirato com’è al flusso naturale dell’aria. Frontalmente spicca la forma definita a “testa di martello” per il disegno che integra elegantemente luci. Tra le novità il passo più lungo di 50 mm rispetto alla generazione precedente, mentre la lunghezza complessiva è stata ridotta di 46 mm.
    Con una larghezza maggiore di 22 mm rispetto alla precedente, l’impronta a terra della Prius enfatizza i valori di dinamicità e sicurezza. La vista posteriore è accentuata da un elemento di illuminazione lineare tridimensionale che sottolinea il design futuristico e focalizza l’attenzione sul logo Prius. Negli interni, la nuova struttura “Island Architecture” dell’abitacolo unisce spaziosità, piacere di guida ed emozionalità, per interni lineari e ariosi. Il “driver module” si basa sullo schermo LCD TFT da sette pollici che si trova direttamente nel campo visivo del guidatore. Il layout pulito del cruscotto di nuova concezione privilegia il comfort nell’abitacolo per usabilità e impatto visivo. Integra lo schermo centrale discreto e più basso e una plancia compatta per i comandi dell’aria condizionata, mentre l’illuminazione del cruscotto è collegata alle notifiche del Toyota Safety Sense, che manda avvisi attraverso cambiamenti di colore. È iniziato tutto da lei, sì. E pare continui anche. LEGGI TUTTO

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    Renault Austral, ecco come va su strada

    Se c’era una maniera per dare un messaggio alla transizione in corso, Renault Austral è la risposta più concreta. Bella fuori, solida e muscolare con un design accattivante e identità ottica a matrix Led; bella dentro, con tecnologie di ultima generazione e soprattutto efficiente come poche vetture del segmento C con le sue tre motorizzazioni ibride con le quali verrà commercializata in Italia – due mild hybrid a 12 e 48V, rispettamente per 130 e 160 cv e il fantastico full hybrid con sistema a 400V da 200 cv, con l’1.2 tre cilindri turbo benzina da 131 cv abbinato a due motori elettrici, uno da 68 cv e l’altro per motogeneratore e ricarica della batteria da 2 kWh.
    La migliore di sempre?
    Non sappiamo se, come ha già dice qualcuno, l’Austral sia davvero la miglior Renault realizzata dal Gruppo, ma sicuramente ci si avvicina. E fossimo in Toyota, che dell’ibrido è la regina, daremmo un’occhiata a questa vettura che rappresenta il secondo, concreto atto della Renaulution avviata dal CEO Luca de Meo, dopo la Mégane E-Tech 100% elettrica (il terzo, considerando Arkana). Una vettura che fotografa lo status della strategia Renault tra “la ricerca dell’equilibrio di vendite ai privati – come ha spiegato Raffaele Fusilli, AD di Renault Italia -, la crescita dell’elettrificazione della gamma e la riconquista del segmento C. Austral è la risposta a tutto questo, un passo avanti nella ricerca del valore attraverso una leadership tecnologica, come hanno già dimostrato la Mégane E-Tech elettrica (35.000ordini) e la stessa Arkana (100.000 unità vendute nel mondo), nel processo di rottura col passato”.
    Di cui l’Austral è la rappresentazione fisica, per quanto è rivoluzionaria, distante rispetto al modello che andrà a sostituire, cioè la Kadjar: “La vedi da fuori – continua Fusilli – e dà l’impressione di essere solida, muscolare, al punto di essere quasi troppo atletica e quindi faticosa da guidare. Invece ha una dinamica, un’agilità quasi sorprendente, oltre ad avere con il full-hybrid uno degli ibridi più efficienti sul mercato globale, anzi il più efficiente del mondo”.
    La scheda tecnica della Renault Austral
    Numeri certificati dalle emissioni, 102 gr/km di CO2 e dai consumi 4,5 l/100 km che garantisce il 40% di risparmio di carburante anche grazi alle sue tre modalità di guida – Eco, Comfort e Sport da aggiungere 12 possibili personalizzazioni. Ma che l’Austral sia venuta decisamente bene lo confermano intanto i 200 brevetti depositati a tutela del suo patrimonio tecnologico e poi le grandi novità che introduce. Oltre l’ibrido, infatti c’è molto di più. Intanto, la terza generazione del sistema 4Control Advanced e le quattro ruote sterzanti che di fatto consentono una guida tranquilla e sicura anche nelle curve ad alta velocità, per quanto sono capaci di dialogare sterzo motore e esp. La macchina si inclina ma resta attaccata all’asfalto senza beccheggi, nè rollii.
    Come va su strada
    Insomma, piacere di guida puro. Per non parlare dell’incredibile raggio di sterzata che arriva a 10,10 metri, meglio di una Clio. E per una vettura di 4,51 metri di lunghezza, è tanta roba (1,825 di larghezza e 1,644 di altezza). Il resto è ancora innovazione tecnologica di alto livello, come il salto di qualità dell’intero prodotto: dai 32 ADAS (ausili alla guida) con predisposizione per una guida autonoma di livello 2, all’infotainment OpenR Link con tutti i servizi di Google (Maps, Assistant e Play), tutto eslatato dai due display uno da 12,3” come quadro strumenti e uno da 12” per l’infotainement, completati dai 9,3” dell’head-up display: in tutto più di 1.000 cm quadrati di visualizzazione digitale. A completare il quadro, un comfort e una comodità di assoluto livello visto gli spazi garantiti dall’utilizzo della nuova piattaforma dell’alleanza la CMF-Cd che regala spazio comodo per tre persone nei sedili posteriori con un bagagliaio che varia da 430 a 1.455 litri di capacità.
    Quanto costa
    I prezzi? Degni della transizione: il listino parte da 32.000 euro per le mild hybrid, da 39.500 per la full hybrid, per arrivare a un massimo di 44.000 euro. La riconquista del segmento C (41% delle vendite) da parte di Renault è in decollo. Tutti avvertiti. LEGGI TUTTO

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    Nuova Lexus RX, la prova esalta la regina del silenzio

    Lexus si scopre protagonista a stelle e strisce. La regina del silenzio si gode quegli spazi infiniti che solo l’America sa regalare: lo fa in una California diversa, meno conosciuta, lontana dai lustrini e dalle pajettes delle spiagge e dei locali più cool di Hollywood. Una California rurale che incontri appena abbandoni la Route 101 quella che da San Francisco o Los Angeles corre lungo la costa incanta da nord a sud e viceversa, e ti immergi nell’altra California. Quella del silenzio, delle sucessioni senza fine di colline e valli riarse dal sole, fatta di allevamenti di bestiame, pozzi di petrolio con le immancabili trivelle e coltivazioni, vigne soprattutto.Guarda la galleryNuova Lexus RX, come va su strada
    La storia di Lexus RX
    È qui, nel regno del silenzio, di fatto a casa sua, che si scopre la regina Lexus la nuova RX, quella che nel 1999 aprì la lunga storia dei Suv premium di lusso e che oggi, dopo 23 anni, alla quinta generazione abbatte un paio di muri storici mentre porta al debutto una vettura innovativa – è stato cambiato il 95% degli elementi – da tutti i punti di vista. Roba mica semplice dopo 3,5 milioni di unità vendute (di cui 300.000 in Europa) e la rinomata determinazione degli ingegneri giapponesi a rimanere fermi sulle loro idee. Luoghi comuni tutti da rivedere perché con nuova RX, Lexus da una parte salda la gamma appena messa in campo tra nuova NX e l’elettrica RZ; dall’altra apre a sviluppi ancora non completamente valutabili in termini di motorizzazioni. La consapevolezza arriva quando ci addentriamo nel regno del silenzio con il primo dei tre modelli provati in California, l’RX 500h, quello di rottura totale col passato, capace i garantire un divertimento di guida, una sintonia con la vettura che si può provare a bordo di un’Alfa Romeo Stelvio o con qualche super Suv tedesco. Tutto merito di un pacchetto davvero diverso, originale.
    Nuova Lexus RX, potenza e trasmissione
    Intanto, il primo turbo benzina che rappresenta uno dei muri di cui sopra, seguito dal secondo, cioè il cambio automatico a 6 rapporti attuato da due frizioni sistemate ai lati del primo store elettrico sull’anteriore (insieme al motore termico), senza dimenticare il secondo propulsore elettrico da 76 kW al posteriore che di fatto gestisce l’altro gioiello Lexus, ovvero la trazione integrale DIRECT4 per una potenza di 371 cv e 550 Nm di coppia. Una mare di potenza controllata dall’elettronica che di volta in volta a seconda del percorso e degli input del conducente decide la quantità di coppia da distribuire tra anteriore e posteriore. LEGGI TUTTO

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    Alfa Romeo Tonale, al via gli ordini dell'Edizione Speciale: ecco i prezzi

    Alfa Romeo dà il via alle vendite della Tonale con l’Edizione Speciale, una versione di lancio ordinabile sia in concessionaria, sia sul sito Alfa Romeo dedicato. Con questo allestimento, la vettura è offerta con il propulsore ibrido 1.5 benzina da 130 cavalli, una ricca dotazione di serie e prezzo di lancio di 39.000 euro.Guarda la galleryAlfa Romeo Tonale, il Suv della Metamorfosi del Biscione
    Dotazioni complete per l’Edizione Speciale
    A rende unica la Tonale in questa configurazione sono, a primo impatto, i dettagli dedicati all’estetica. Non mancano, infatti, i cerchi in lega da 20” che mettono in bella mostra le pinze rosse Brembo, i fari adattivi full LED e i cristalli posteriori oscurati, oltre al portellone automatico “hands free” e al sistema keyless. Ma è stato curato anche l’allestimento dell’abitacolo con l’offerta inclusa del volante sportivo in pelle, i bilancieri del cambio in alluminio, lo schermo touch da 10,25” con infotainment compatibile compatibile con Apple CaPlay e Android Auto e sistema di ricarica wireless del proprio smartphone. Sulla multimedialità di bordo è giusto spendere due parole in più perché la Tonale, oltre ad essere la prima vettura dotata di certificato digitale NFT, ha il nuovo software, basato su Android, con connettività 4G e aggiornabile “Over the Air”.
    A completare la lista degli optional ci sono gli ADAS di secondo livello a garantire sicurezza e comfort.
    Prezzi da 39mila euro, e c’è anche a noleggio
    Per la Tonale Edizione Speciale, l’Alfa Romeo ha preparato due offerte finanziare specifiche. FCA Bank offre il finanziamento dei 39.000 euro del prezzo di listino con 11.560 euro di anticipo e 36 rate da 299 euro al mese. Alla scadenza del contratto, il cliente può sostituire la vettura acquistandone una nuova, tenere l’auto pagando la Rata Finale Residua o rifinanziandola, oppure restituirla. Altrimenti si può optare per il noleggio a lungo termine e con la formula Noleggio Chiaro di Leasys che offre la copertura RCA, l’assistenza stradale, il servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché le coperture furto, incendio e riparazione danni e il servizio di infomobilità I-Care. In più, con Noleggio Chiaro, il cliente ha diritto di prelazione sull’acquisto della vettura al termine del periodo di noleggio. L’offerta presenta un canone mensile a partire da 389 euro e un anticipo di 14.500 euro. La formula include 36 mesi e 30.000 km.
    Alfa Tonale, le altre motorizzazioni
    Attesa per maggio, invece, l’Edizione Speciale della Tonale in versione 160 cv ibrida.
    Guarda la galleryImparato: “Il futuro di Alfa Romeo parte da Tonale” LEGGI TUTTO

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    Nissan Qashqai, atto terzo: la prova della versione ibrida

    Ora mild hybrid, ma nel 2022 l’elettrico
    Già, Nissan rilancia la sua sfida sempre con Qashqai e lo fa in grande stile per design, tecnologia e motorizzazioni, tutte ed esclusivamente elettrificate con l’abolizione del Diesel. È il trionfo del mild hybrid, in attesa dell’autentica rivoluzione dell’e-power, cioè l’elettrico senza spina, in arrivo a inizio 2022. Ha aspettato tanto ad evolversi, Qashqai, perché questo modello iconico ha continuato a funzionare (leggi vendere) in tutta Europa ben oltre 200.000 pezzi l’anno, fatta eccezione per il 2020, anno COVID. Così, dopo le 5 milioni di unità vendute al mondo, le 3 nel vecchio Continente, di cui oltre 340.000 in Italia, Qashqai torna e lo fa con un potenziale davvero interessante, pronto a infastidire la folta concorrenza. Perchè, se il design segue le tendenze del nuovo stile Nissan, con linee sempre più nette, precise e l’immancabile tetto spiovente che fa tanto coupé; se le misure crescono di pochi millimetri in tutte le dimensioni (+35 mm in lunghezza, +32 mm in larghezza, +25 mm in altezza e +20 mm come passo), compreso il bagagliaio (+74 litri a 507) e infine, se le stesse motorizzazioni si traducono in un termico 1.3 in aggiunta al motorino elettrico, per declinazioni da 140 e 158 cv (con manuale o automatico Xtronic, a 2 o 4 ruote motrici), l’autentico salto in avanti, praticamente quantico, arriva dalla tecnologia e dalla connettività a bordo.
    Moderna tecnologia digitale
    Perchè mettersi al volante della nuova Qashqai regala la sensazione di entrare in contatto a pieno titolo con il nuovo mondo digitale. Tre display ad alta risoluzione, il quadro strumenti da 12,3”; il touchscreen digitale da 9” per il sistema di infotainment compatibile con Apple CarPlay e Android Auto (dal 2022 anche con Amazon Alexa) e un head up display di ultimissima generazione da 10,8”, capace di dare una quantità notevole di informazioni ma tutte integrate sul parabrezza, senza distogliere o distrarre gli occhi del conducente che invece viene accompagnato in maniera intelligente alla guida. Insomma, un ambiente molto hi-tech che si sposa bene con tutto il resto del pacchetto tecnologico offerto: dal Pro Pilot con Navi-Link e la sua evoluzione nei sistemi di sicurezza: la frenata d’emergenza intelligente garantita dalla funzione predittiva che legge la strada e i movimenti della vettura che precede, come quelli che entrano nel raggio della retromarcia. Più airbag centrale, monitoraggio dell’angolo cieco con possibilità di intervento automatico sullo sterzo per cambiare corsia.
    Sensazioni alla guida
    E la Nissan Qashqai di terza generazione, sempre aspettando la rivoluzione e-power, convince anche su strada. Perchè, l’icona Qashqai si rivela finalmente agile e leggera grazie alla dieta garantita dall’utilizzo della piattaforma dell’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, CMF-C: scocca più rigida del 48% e alleggerita di 60 kg con tanto alluminio. Il resto, quella sensazione di piacevolezza alla guida che rende ancora più confortevole il tutto, arriva da sospensioni e ammortizzatori, più reattivi alle condizioni dell’asfalto e del percorso che da Fregene ha portato prima, poi al Borgo di Tragliata e poi all’Eur, il punto di partenza. Decisamente gradevole la guida della versione con cambio automatico Xtronic da 150 cv, reattivo e puntuale nell’innesto, mentre tra le due versioni da 140 e 158 cv con cambio manuale a 6 marce è preferibile la seconda più adatta a gestire la nuova Qashqai. Tre le modalità di guida disponibile nella versione due ruote motrici – Standard, Eco e Sport – alle quali si aggiungono Snow e Off-Road per quella a 4 ruote motrici.
    Quanto costa?
    Sei gli allestimenti in gamma: Visia, Acenta, Business, N-Connecta, Tekna e Tekna+, equipaggiate con il già citato motore benzina DIG-T 1.3 con tecnologia mild hybrid, da 140 e 158 cv. Il prezzo di ingresso di 25.500 euro per la versione Visia col motore da 140 cv, 2WD e cambio manuale a 6 rapporti. Il top di gamma è rappresentato invece dalla Tekna+ in vendita 42.690 euro con le quattro ruote motorici. Elettrificato, tecnologico, moderno: il nuovo Nissan Qashqai. LEGGI TUTTO