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    Gp Turchia F1, Mekies (Ferrari): Cosa cambierà, senza Binotto in pista!

    Laurent Mekies, Direttore Sportivo Ferrari, alla vigilia del Gran Premio della Turchia dove sarà al muretto box al posto di Mattia Binotto.

    La strana stagione della Formula 1 vive un altro ritorno questo fine settimana a Istanbul, dove va in scena il Gran Premio della Turchia. Per saperne di più su come la Scuderia Ferrari si sia preparata a questo evento abbiamo incontrato il Direttore Sportivo Laurent Mekies.
    “Dopo Imola e il Nürburgring tocca adesso a Istanbul – ha detto Mekies -, senza contare l’esordio del Mugello e di Portimão: decisamente quest’anno ha rappresentato un’ottima palestra per le nostre metodologie di lavoro per ciò che concerne l’approccio al weekend di gara. Riuscire ad arrivare ben preparati all’evento non potendo contare su dati recenti è molto importante in uno sport nel quale il fattore tempo è fondamentale. Devo dire che su questo specifico aspetto il bilancio della stagione è stato finora relativamente positivo e l’esperienza che stiamo maturando quest’anno sarà utilissima anche in futuro. Nel caso specifico di Istanbul, dove non si corre dal 2011, abbiamo la fortuna di poter contare su un pilota come Sebastian che ha già corso su questa pista quattro volte mentre Charles sarà al suo debutto assoluto: per lui c’è stata la possibilità di fare esperienza al simulatore”.
    Leclerc ha potuto così assaggiare per la prima volta la famosa curva 8, anche se virtualmente: “È davvero incredibile – ha commentato Mekies -, velocissima, ben sopra i 260 km/h ma quello che la rende unica è la sua lunghezza e, conseguentemente, il tempo che il pilota ci mette a percorrerla. È una curva che mette a dura prova la vettura e le gomme e che potrebbe anche dare fastidio ai piloti, soprattutto in gara, ma sono sicuro che tutti si divertiranno su un tracciato molto impegnativo e sfidante”.
    Parlando delle aspettative dalla SF1000 in termini di prestazione, il Direttore Sportivo ha detto: “Siamo consapevoli che, viste le caratteristiche della pista, non sarà un fine settimana facile per noi. Nondimeno, i rapporti di forza alle spalle dei primi tre piloti sono sempre molto ravvicinati, così com’è del resto sin dall’inizio della stagione, e basta un niente per lottare per la seconda fila o per rimanere fuori dalla Q2. Il nostro obiettivo principale sarà quello di confermare i piccoli progressi che abbiamo visto nelle ultime gare e ridurre se possibile il gap rispetto a chi ci sta adesso davanti nel campionato Costruttori”.
    Per la Scuderia Ferrari sarà un Gran Premio un po’ diverso per la squadra, visto che per la prima volta nella stagione Mattia Binotto non sarà in pista. Ecco cosa cambierà, sempre secondo Mekies: “Mattia ha sempre cercato di approcciare il suo ruolo in maniera innovativa, cercando di pensare un po’ per così dire ‘out of the box’. Per questo ha organizzato le modalità di lavoro in modo tale da concedergli tutta la flessibilità necessaria per gestire le priorità nella maniera più efficiente possibile: lo aveva già fatto quando era direttore tecnico e, a maggior ragione, lo fa da quando è team principal. Magari all’inizio sarà un po’ strano non vederlo fisicamente nei briefing o al muretto ma sono sicuro che farà ampiamente uso delle tecnologie di comunicazione attualmente così in voga che la sua voce e i suoi input arriveranno a tutti forti e chiari, sia all’interno che all’esterno della squadra”. LEGGI TUTTO

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    Gp Turchia F1, Leclerc: Mi aspetto belle sensazioni dalla curva 8!

    La seconda parte della stagione 2020 a livello di circuiti ha offerto una splendida alternanza tra spettacolari nuove piste e graditi rientri. Se si eccettua la Russia, ormai in pianta stabile nel calendario da anni, abbiamo infatti visto il debutto della categoria al Mugello e a Portimão e il ritor… L’articolo Gp Turchia F1, Leclerc: […] LEGGI TUTTO

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    Binotto annuncia: Tra poco sceglieremo un pilota della FDA da far esordire in Formula 1

    Callum Ilott, Mick Schumacher e Robert Shwartzman – Fiorano

    La Ferrari Driver Academy funziona. Eccome. Dopo la rapida ascesa nella categoria automobilistica regina di Charles Leclerc, con il monegasco sempre più convincente nelle prestazioni nonostante un mezzo meccanico non all’altezza, potrebbe nascere un’altra stella. Il tutto grazie alla fantastica gestione dell’accademia giovani piloti di Maranello. In un momento difficile per il Cavallino Rampante fa bene ricordare che c’è anche qualcosa che funziona e molto bene.
    Si dovrà scegliere tra tre piloti attualmente impegnati nel campionato mondiale di Formula 2. Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, ha confermato che nelle prossime settimane si deciderà a chi regalare la chance di diventare pilota di Formula 1 a tutti gli effetti. Quasi certamente a bordo della Haas, considerando le bocciature di Kevin Magnussen e Romain Grosjean. I tre “cavallini” sono Callum Ilott, Robert Shwartzman e Mick Schumacher.
    Il primo, inglese classe ’98, è il più grande dei tre ma anche quello che, forse, ha convinto meno in questa stagione di F2. Nonostante il suo indubbio talento che lo ha portato a vincere tre gare, in Austria, a Silverstone e a Monza, è il meno quotato nella corsa al sedile di Formula 1. Il russo Shwartzman è forse quello dotato di maggiore prospettive e talento naturale. Probabilmente, però, ancora troppo acerbo in alcune fasi di corsa. La materia prima c’è ma è meglio non bruciarla per fare passi troppo affrettati.
    Discorso diverso per Mick Schumacher, sicuramente quello in vantaggio nelle preferenze un po’ di tutti. Già due anni di Formula 2, attuale leader del campionato, il figlio d’arte è il favorito numero uno. Vuoi per i miglioramenti oggettivi mostrati in questa stagione dopo un primo anno difficile, vuoi anche per la suggestione di ritrovare uno Schumacher in Formula 1. Di certo le preferenze di Mattia Binotto e dei vertici Ferrari sono tutte per questo 21enne che di strada ne ha da fare ma sembra quello più pronto a fare il grande salto.
    Quantomeno quello maggiormente temprato per reggere la pressione. Lui che porta sulle spalle un cognome ingente per un giovane pilota di belle speranze. Che adesso vuole essere se stesso e non solo il figlio di. La prossima gara di Formula 2 in Bahrain schiarirà moltissimo le idee alla dirigenza del Cavallino che dovrà prendere una decisione definitiva. Questo, però, sottolinea ancora una volta quanto la Ferrari Driver Academy rappresenti davvero una garanzia di efficienza e una fucina di talenti. LEGGI TUTTO

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    Ferrari F1, la storia si ripete: dai sorrisi alle lotte intestine

    Il piatto langue. Dopo 13 dei 17 Gran Premi in calendario, la Ferrari raccoglie le macerie — tecniche ed umane — di un Mondiale iniziato male e che sta finendo peggio. I risultati non mentono: la Ferrari ha sinora ottenuto 103 punti, occupando la sesta posizione provvisoria in classifica generale. C… L’articolo Ferrari F1, la storia si […] LEGGI TUTTO

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    F1, GP Emilia Romagna: Leclerc ci prova. Un pit stop rovina la gara di Vettel

    Di certo non ci si aspettavano miracoli, come già più volte ripetuto. Sia dagli addetti ai lavori che dalla carta stampata. Comunque una conferma qui ad Imola dei buoni progressi mostrati a Portimao dalla Ferrari sarebbe stato già qualcosa. Quello della Rossa, oggi, è invece un passo indietro. Magar… L’articolo F1, GP Emilia Romagna: Leclerc […] LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc: La pista di Imola mi piace molto e guidare qui è emozionante

    A 14 anni di distanza dall’ultimo Gran Premio di San Marino, vinto da Michael Schumacher con la Ferrari 248 F1 nel 2006, la Formula 1 ritorna all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola per il GP dell’Emilia Romagna, 13° appuntamento della stagione 2020 e terzo in terra italiana dopo quelli di Monza e Mugello.
    Sono passati 40 anni dalla prima volta del Mondiale sul circuito del Santerno, quando l’impianto ospitò il GP d’Italia al posto di una Monza chiusa per lavori di ammodernamento. Dall’anno seguente il tracciato alle porte di Milano si è ripreso la corsa tricolore ma per 26 anni a Imola si è disputato il Gran Premio di San Marino. La Scuderia Ferrari ha vinto qui otto volte, la prima nel 1982 con Didier Pironi, nella gara che sancì la fine del rapporto tra il pilota francese e il compagno di squadra canadese Gilles Villeneuve; l’anno successivo con Patrick Tambay e poi per sei volte con Schumacher (1999, 2000, 2002, 2003, 2004 e 2006).
    Nuovo layout. Non esistono riferimenti sul giro attendibili non solo perché dall’ultima visita della Formula 1 a Imola sono trascorsi parecchi anni, ma soprattutto per il fatto che il circuito è stato modificato: non c’è più la variante prima dei box per cui adesso, dall’uscita della Rivazza fino alla staccata della chicane del Tamburello, le vetture sono sempre in piena accelerazione. Il tempo sul giro dovrebbe aggirarsi intorno al minuto a 14 secondi, ben più veloce rispetto all’1’20”411 ottenuto sulla precedente configurazione da Schumacher nel 2004. Per il resto il circuito non è cambiato e continua a proporre curve leggendarie come la velocissima Villeneuve, la Tosa, l’impegnativa Piratella e le Acque Minerali in discesa.
    Charles Leclerc, alla vigilia della gara a Imola, ha detto: “Ho corso a Imola una sola volta, ai tempi della Formula Renault. La pista mi piace molto e guidare qui è emozionante. Ci sono passaggi molto tecnici, specialmente alcune curve che non concedono margine d’errore. Credo che i piloti che non la conoscono ameranno Imola fin da subito. In questo weekend proveremo anche il formato su due giorni anche se, ad essere onesti, abbiamo sperimentato qualcosa di simile un paio di settimane fa, quando non siamo stati in grado di uscire dai box a causa del maltempo al Gran Premio dell’Eifel. Sarà interessante vedere come si svolgerà questo weekend così compresso”. LEGGI TUTTO

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    F1, Charles Leclerc e la schiacciante superiorità su Sebastian Vettel [ DATI e ANALISI ]

    Charles Leclerc e la schiacciante superiorità su Sebastian Vettel nella stagione 2020 di Formula 1: i dati e la nostra analisi.

    La stagione 2020 della Scuderia Ferrari sarà certamente ricordata per la scarsa competitività della SF1000, per la probabile assenza di vittorie (ma questo lo sapremo a fine stagione!), per l’ultimo anno di Sebastian Vettel a Maranello e per la schiacciante superiorità dimostrata da Charles Leclerc nei confronti del suo compagno di squadra.
    Premettiamo un dato: dopo 12 gare disputate, il terzo posto nella classifica mondiale costruttori F1 2020 era alla portata della Ferrari che invece oggi occupa una miserrima sesta piazza. Ai 75 punti di Leclerc basterebbe aggiungere altri 33 punti ai soli 18 raccolti da Vettel per essere davanti a Racing Point, McLaren e Renault.

    In altre parole se il pilota tedesco della Ferrari avesse almeno raccolto un totale di 51 punti, pur sempre il 33% in meno del compagno, la Ferrari si troverebbe ben tre posizioni avanti nella classifica costruttori e la stagione, seppur non entusiasmante, apparirebbe forse un po’ meno “nera” di quello che è.
    Fatta questa premessa, andiamo ad analizzare qualche dato interessante, partendo dalle qualifiche. Dal confronto tra Leclerc e Vettel emerge che ben 10 volte su 12 il monegasco è partito davanti al tedesco. Inoltre Leclerc si è qualificato 8 volte tra i primi 10 mentre Vettel invece ha superato il taglio del Q2 in sole 3 occasioni.
    Il pilota monegasco, nelle 12 gare fin qui disputate, ha occupato la quarta fila come posizione come media in griglia, mentre Vettel la 12esima posizione. La tabella qui sotto mostra questi dati e aggiunge anche il Gap tra i due piloti Ferrari sia in termini di tempo (millesimi di secondo) che in termini di tempo al chilometro.
    Grazie ai dati qui sopra riportati, abbiamo poi messo a confronto in forma grafica il Gap in qualifica in valore assoluto, ovvero il tempo in millesimi tra Vettel e Leclerc. Confrontando sempre i tempi a parità di Q (Q2 e Q3) il Gap medio a favore del monegasco, dopo le 12 gare disputate, è di poco inferiore ai 4 decimi (0″383). Escludendo le prime tre gare, dove il tedesco ha fatto meglio del compagno in due occasioni, la media sale sopra il mezzo secondo (0″506). Considerando poi solo le ultime cinque qualifiche il gap sale ancora e arriva a sfiorare i 6 decimi (0″552).
    Sempre utilizzando i dati sopra, abbiamo anche calcolato il Gap per chilometro percorso in un giro di qualifica, come rapporto tra il divario cronometrico tra i due piloti Ferrari e la lunghezza del tracciato. Questo ci ha permesso di valutare meglio quale sia il reale divario al km tra Vettel e Leclerc. Il grafico qui sotto mostra questo indicatore per le 12 gare sin qui corse con un gap media al km pari a 0″071. Anche qui, escludendo le prime tre gare, la media sale e sfiora il decimo di secondo (0″093). Considerando poi solo le ultime cinque qualifiche il gap sale sopra il decimo di secondo al km (0″106).
    Numeri alla mano è evidente che la scelta della Scuderia Ferrari, già ad inizio stagione, sia andata nella direzione di Leclerc. L’ingaggio di Vettel, visti i risultati che in questo momento non è in grado di garantire, non avrebbero certo giustificato un suo prolungamento di contratto. Diamo atto a Mattia Binotto che su questo aspetto ha fatto la mossa giusta! LEGGI TUTTO