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    Ferrari, John Elkann e il CDA si prendono ancora del tempo per la nomina del nuovo AD

    Si è tenuto ieri, martedì 2 febbraio, il Consiglio di Amministrazione di Ferrari per presentare i risultati finanziari del 2020.
    L’appuntamento poteva coincidere anche con la nomina del nuovo CEO, dopo le dimissioni di Louis Camilleri, per motivi personali, comunicate il 10 dicembre scorso.
    I tempi però non sono ancora maturi e un nome ancora non c’è.
    Il Presidente Esecutivo della Ferrari, John Elkann, che da dicembre ricopre anche Ad Interim il ruolo di AD, ha detto che la Ferrari sta lavorando per trovare un nuovo amministratore delegato, con l’obiettivo di avere “il migliore” a Maranello.
    Nella consueta conference call con gli analisti finanziari sui risultati 2020, Elkann ha sottolineato: “Vogliamo prenderci il tempo necessario per scegliere il migliore CEO possibile per la nostra società” LEGGI TUTTO

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    F1, Mattia Binotto ammette: So che il mio tempo in Ferrari non è infinito!

    Dopo la pessima stagione 2020, il numero uno della Ferrari Mattia Binotto ha ribadito di avere la “piena fiducia e il pieno sostegno” del presidente John Elkann e del vicepresidente Piero Ferrari, ma ha ammesso anche che il suo tempo in Ferrari non è “infinito” e che devono migliorare velocemente.
    Mattia Binotto è subentrato a Maurizio Arrivabene nel 2019, con la Ferrari che è aveva chiuso seconda nel campionato costruttori, dietro a Mercedes. Ma l’anno scorso la stagione è stata tra le peggiori della storia del Cavallino e il miserrimo sesto posto finale nella classifica costruttori può essere definito solo come un clamoroso fallimento!
    Nonostante questo, Binotto è rimasto al suo posto! Le dimissioni di Louis Camilleri dal ruolo di CEO Ferrari ha aiutato la sua permanenza ma la probabile prossima nomina di un nuovo AD potrebbe portare a qualche cambiamento!
    “Non ci sono cambiamenti nei nostri piani, nessun cambiamento in quello che è il nostro futuro”, ha detto Binotto. Come riportato da F1.com, il Team Princpal della Ferrari ha poi aggiunto: “So che il mio tempo non è infinito, certamente. Sono abbastanza consapevole del fatto che, come una squadra, abbiamo bisogno di fare bene e personalmente come Team Principal dovrò fare bene, nelle prossime stagioni”.
    Nel ricordare la stagione 2020, Binotto ha poi aggiunto: “Nel complesso, è stata una stagione molto intensa, densa, difficile per molti aspetti, dove le nostre prestazioni sono state inadeguate. Finire sesto nel costruttori è molto brutto, visto che era dal 1980 che non succedeva. Ma è una stagione in cui penso che abbiamo investito molto nel futuro. Stiamo cercando di creare le basi solide che sono necessarie per diventare molto competitivi e speriamo di aprire un nuovo ciclo per il futuro”.
    La Ferrari nel 2021, con l’arrivo di Carlos Sainz al posto di Sebastian Vettel, avrà insieme a Charles Leclerc una coppia di piloti molto giovane. Il futuro è loro, mentre quello di Binotto pare ormai abbia i giorni contati! LEGGI TUTTO

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    F1, Carlos Sainz: Non c’è posto migliore della Ferrari per vincere il mondiale!

    La prima intervista di Carlos Sainz da pilota della Scuderia Ferrari. Il pilota spagnolo ha le idee chiare e le sue motivazioni sono molto alte.

    Dopo i primi 150 giri coperti tra l’intera giornata di ieri e la mattinata odierna, Carlos Sainz ha rilasciato la sua prima intervista da pilota Ferrari.
    Qui sotto il Q&A completo.
    Cosa significa per te l’arrivo alla Ferrari?
    “Quando avevo dieci anni andai al Gran Premio di Spagna a Barcellona ed ebbi la fortuna di incontrare uno dei miei eroi, Michael Schumacher, e di visitare il garage della Ferrari: l’atmosfera era semplicemente unica, non esiste nulla di simile. Quindi, credo che il modo più facile per descrivere cosa significhi per me essere parte della Scuderia è che si realizza un sogno di quando ero bambino! Detto questo, indossare la tuta rossa e guidare per questa squadra rappresenta molto di più: come pilota è un grande onore e una grande responsabilità che non vedo l’ora di iniziare e vivere”.
    Si dice che i bambini giochino sempre con le macchinine rosse: è stato così anche per te?
    “Verissimo! Avevo molte macchinine giocattolo rosse e anche il mio primo kart era tutto di quel colore. Oggi anche l’emoji che identifica su WhatsApp le macchine da corsa è rosso! Ogni pilota e ogni tifoso sa cosa rappresenta la Scuderia Ferrari e anche se non si è interessati al motorsport o se non piacciono in assoluto le automobili, si riconosce il marchio e si associa il colore rosso alla Ferrari”.
    Qual è la tua ambizione come pilota Ferrari?
    “Sin dal primo giorno in cui ho iniziato a correre in kart avevo due soli obiettivi in mente: diventare un pilota di Formula 1 e vincere il titolo mondiale. Dopo aver ottenuto il primo, tutta la mia energia e i miei sforzi sono indirizzati a cercare di raggiungere il secondo e non c’è un posto migliore della Ferrari per riuscirci. L’ambizione è di aiutare a creare un team vincente, riportare la Scuderia al vertice, dove deve essere, e conquistare il titolo iridato”.
    Il 2020 è stato un anno difficile per la tua nuova squadra: cosa ti fa pensare che il 2021 possa essere migliore?
    “Ogni squadra attraversa dei momenti difficili, fa parte della Formula 1, ma quello che conta è la capacità di reagire. La storia dimostra che i team che in passato hanno vinto sono in grado di tornare a essere competitivi. La Scuderia è la squadra più vincente nella storia del nostro sport e ci sono delle valide ragioni per questo: se ce n’è una che sulla griglia può ritornare al vertice, questa è la Ferrari. Ho piena fiducia nel progetto e anche se ci dovesse volere un po’ di tempo sono sicuro che, alla fine, la squadra ritornerà a vincere. Quel che è certo è che farò tutto il possibile per fare in modo che questo tempo sia il più breve possibile”.
    Insieme a Charles formerai la coppia di piloti più giovane della Scuderia dal 1968: è uno stimolo o una responsabilità in più?
    “Onestamente, non credo che l’età sia un fattore così rilevante. Semmai è l’esperienza che conta di più in questo sport. Ovvio che più anni hai e più esperienza hai accumulato ma ciò non vuol dire che tu sia necessariamente più veloce: ho solo 26 anni ma ho già alle spalle sei stagioni in Formula 1 e ho guidato per tre squadre prima di arrivare alla Ferrari. Charles ne ha 23 ma andrà a cominciare la sua quarta stagione, la terza con la Scuderia: conosce perfettamente la vettura e la realtà di Maranello. Quello che voglio dire è che, pur essendo una coppia così giovane, non siamo più dei debuttanti e comprendiamo bene che cosa significhi guidare per la Ferrari. Come ho detto in precedenza, non vedo l’ora di assumermi questa responsabilità in maniera positiva e sono sicuro che, insieme a Charles, sapremo dare alla squadra ulteriore motivazione, passione e voglia di vincere”.
    Cosa ti senti di dire ai tifosi della Ferrari nella tua prima intervista in rosso?
    “A tutti i fan della Rossa e alla squadra voglio garantire il mio totale e assoluto impegno. Condividiamo la stessa passione e possono stare sicuri che farò tutto il meglio per renderli orgliosi. Guiderò con tutto il mio cuore in ogni gara e lavorerò duramente lontano dalla pista per aiutare il team a migliorare più velocemente. Sono certo anche che abbiamo in comune l’ambizione di vedere la Ferrari tornare là dove deve essere e, con il loro supporto, sono convinto che ci riusciremo prima. È un grandissimo onore per me gareggiare per i migliori tifosi del mondo e sono impaziente di calarmi nell’abitacolo e correre insieme a tutti loro”. LEGGI TUTTO

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    Test Ferrari F1: Carlos Sainz completa il lavoro a Fiorano, prima di cedere il volante a Mick Schumacher

    Carlos Sainz completa in mattinata il lavoro a Fiorano, prima di cedere il volante a Mick Schumacher.

    Dopo i 118 giri coperti ieri, Carlos Sainz è tornato in pista anche nella mattinata di oggi per concludere il lavoro programmato per lui a Fiorano.
    Il nuovo pilota della Scuderia di Maranello ha completato tra ieri e oggi un totale di oltre 150 giri con la Ferrari SF71H del 2018.
    Al termine del test, lo spagnolo ha rilasciato la sua prima intervista da ferrarista.
    Cosa significa per te l’arrivo alla Ferrari?“Quando avevo dieci anni andai al Gran Premio di Spagna a Barcellona ed ebbi la fortuna di incontrare uno dei miei eroi, Michael Schumacher, e di visitare il garage della Ferrari: l’atmosfera era semplicemente unica, non esiste nulla di simile. Quindi, credo che il modo più facile per descrivere cosa significhi per me essere parte della Scuderia è che si realizza un sogno di quando ero bambino! Detto questo, indossare la tuta rossa e guidare per questa squadra rappresenta molto di più: come pilota è un grande onore e una grande responsabilità che non vedo l’ora di iniziare e vivere”.
    Si dice che i bambini giochino sempre con le macchinine rosse: è stato così anche per te?“Verissimo! Avevo molte macchinine giocattolo rosse e anche il mio primo kart era tutto di quel colore. Oggi anche l’emoji che identifica su WhatsApp le macchine da corsa è rosso! Ogni pilota e ogni tifoso sa cosa rappresenta la Scuderia Ferrari e anche se non si è interessati al motorsport o se non piacciono in assoluto le automobili, si riconosce il marchio e si associa il colore rosso alla Ferrari”.
    Qual è la tua ambizione come pilota Ferrari?“Sin dal primo giorno in cui ho iniziato a correre in kart avevo due soli obiettivi in mente: diventare un pilota di Formula 1 e vincere il titolo mondiale. Dopo aver ottenuto il primo, tutta la mia energia e i miei sforzi sono indirizzati a cercare di raggiungere il secondo e non c’è un posto migliore della Ferrari per riuscirci. L’ambizione è di aiutare a creare un team vincente, riportare la Scuderia al vertice, dove deve essere, e conquistare il titolo iridato”.
    Il 2020 è stato un anno difficile per la tua nuova squadra: cosa ti fa pensare che il 2021 possa essere migliore?“Ogni squadra attraversa dei momenti difficili, fa parte della Formula 1, ma quello che conta è la capacità di reagire. La storia dimostra che i team che in passato hanno vinto sono in grado di tornare a essere competitivi. La Scuderia è la squadra più vincente nella storia del nostro sport e ci sono delle valide ragioni per questo: se ce n’è una che sulla griglia può ritornare al vertice, questa è la Ferrari. Ho piena fiducia nel progetto e anche se ci dovesse volere un po’ di tempo sono sicuro che, alla fine, la squadra ritornerà a vincere. Quel che è certo è che farò tutto il possibile per fare in modo che questo tempo sia il più breve possibile”.
    Insieme a Charles formerai la coppia di piloti più giovane della Scuderia dal 1968: è uno stimolo o una responsabilità in più?“Onestamente, non credo che l’età sia un fattore così rilevante. Semmai è l’esperienza che conta di più in questo sport. Ovvio che più anni hai e più esperienza hai accumulato ma ciò non vuol dire che tu sia necessariamente più veloce: ho solo 26 anni ma ho già alle spalle sei stagioni in Formula 1 e ho guidato per tre squadre prima di arrivare alla Ferrari. Charles ne ha 23 ma andrà a cominciare la sua quarta stagione, la terza con la Scuderia: conosce perfettamente la vettura e la realtà di Maranello. Quello che voglio dire è che, pur essendo una coppia così giovane, non siamo più dei debuttanti e comprendiamo bene che cosa significhi guidare per la Ferrari. Come ho detto in precedenza, non vedo l’ora di assumermi questa responsabilità in maniera positiva e sono sicuro che, insieme a Charles, sapremo dare alla squadra ulteriore motivazione, passione e voglia di vincere”.
    Cosa ti senti di dire ai tifosi della Ferrari nella tua prima intervista in rosso?“A tutti i fan della Rossa e alla squadra voglio garantire il mio totale e assoluto impegno. Condividiamo la stessa passione e possono stare sicuri che farò tutto il meglio per renderli orogliosi. Guiderò con tutto il mio cuore in ogni gara e lavorerò duramente lontano dalla pista per aiutare il team a migliorare più velocemente. Sono certo anche che abbiamo in comune l’ambizione di vedere la Ferrari tornare là dove deve essere e, con il loro supporto, sono convinto che ci riusciremo prima. È un grandissimo onore per me gareggiare per i migliori tifosi del mondo e sono impaziente di calarmi nell’abitacolo e correre insieme a tutti loro”. LEGGI TUTTO

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    F1, FDA Test Ferrari (Fiorano): Oggi in pista Alesi, Armstrong e Shwartzman

    La Ferrari Driver Academy ha portato oggi in pista a Fiorano tre giovani piloti: Alesi, Armstrong e Shwartzman.

    Hanno avuto inizio i cinque giorni di test della Scuderia Ferrari in programma fino a venerdì con sette piloti sulla pista di Fiorano.
    Ad accogliere la squadra e tre talenti della Ferrari Driver Academy coinvolti oggi, una temperatura prossima agli zero gradi centigradi e qualche fiocco di neve che è caduto, leggero, sul circuito di casa del Cavallino Rampante.
    Il primo a salire in macchina è stato Giuliano Alesi – a poco più di 30 anni di distanza da quando il padre Jean effettuò il suo primo test con la Scuderia a bordo di una F1-90 – che un minuto dopo le ore 10:00 è uscito dal box al volante della SF71H del 2018.
    Giuliano AlesiIl ventiduenne francese portava sulla livrea della vettura il numero 28, il primo impiegato dal papà nella sua avventura in Ferrari nella stagione 1991.
    “Ringrazio la Ferrari e la FDA per la fantastica opportunità che mi è stata offerta oggi – ha commentato il giovane Alesi -. Potermi sedere nell’abitacolo della SF71H è stata un’emozione incredibile così come speciale è stato scendere in pista davanti a mio padre su una monoposto contrassegnata dal suo stesso numero di gara.A livello di maneggevolezza la monoposto non è troppo difficile da guidare ma la potenza è sorprendente, sembra non finire mai. Anche la frenata colpisce per quanto è pronta ed efficiente.Questo test è stato il modo più bello che ci potesse essere per salutare la Ferrari. MI attende una nuova avventura che sono impaziente di cominciare”.
    Marcus ArmstrongPoco dopo le ore 11 la SF71H è stata adattata alle misure del secondo pilota di FDA coinvolto nel test, Marcus Armstrong, diventato così il secondo neozelandese a guidare una Ferrari della massima categoria dopo Chris Amon.
    “Chiaramente questo è un giorno speciale nella mia vita – ha detto Armstrong – ed è andato tutto esattamente come me lo aspettavo. Non per questo però me lo sono goduto di meno! Debuttare al volante di una vettura di Formula 1 è sempre qualcosa di magico, ma se quella monoposto è una Ferrari allora diventa indimenticabile. Si dice sempre che la cosa che colpisce di più di una Formula 1 è la frenata ed è proprio così, ma anche il carico aerodinamico, la velocità in curva, lo sterzo, la potenza e la perfezione nelle cambiate sono su un pianeta diverso rispetto a qualunque altra categoria dell’automobilismo. Ringrazio Ferrari ed FDA per avermi permesso di vivere questa giornata e spero di poter risalire presto su una Formula 1 in futuro”.
    Robert ShwartzmanA girare fino quasi al calare del sole sulla monoposto di tre anni fa è stato infine Robert Shwartzman.“Poter guidare una Ferrari di Formula 1 è sempre un privilegio – ha commentato Shwartzman – e devo ammettere che cominciava a mancarmi questa sensazione: oggi insieme al team abbiamo portato avanti un programma di lavoro finalizzato a migliorare le mie capacità di dare indicazioni e spero di essere riuscito a fare bene quello che mi è stato chiesto. Per quanto mi riguarda è stato il modo migliore di tornare a guidare per la prima volta nell’anno nuovo. Sono riuscito subito a riprendere il feeling con vettura e squadra, come non fosse trascorso più di un mese dall’ultima volta e le sensazioni sono state buone per tutti i giri che abbiamo percorso. Ora è tempo di concentrarmi sul campionato di Formula 2 con il team Prema, ma spero che quanto prima si presenti un’altra occasione per calarmi nell’abitacolo di una Ferrari”.
    Domani il lavoro sulla pista di Fiorano proseguirà: a girare sulla SF71H sarà il pilota titolare della Scuderia, Charles Leclerc. Mercoledì sarà invece il momento dell’esordio su una Ferrari per Carlos Sainz. LEGGI TUTTO

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    F1, Una settimana di Test a Fiorano per la Ferrari. In pista Leclerc, Sainz, Schumacher, Alesi e altri 3 giovani piloti

    Un’intera settimana di Test a Fiorano per la Ferrari. In pista scenderanno Leclerc , Sainz, Schumacher e altri 4 giovani piloti della FDA.

    L’inizio della nuova stagione di Formula 1 si avvicina e la Scuderia Ferrari riaccende i motori per cinque giorni di Test sulla pista di casa a Fiorano. Da lunedì 25 a venerdì 29 gennaio 2021 i piloti impegnati saranno ben sette, tra cui la line-up ufficiale e più giovane dal 1968 a questa parte: Carlos Sainz e Charles Leclerc.
    Per lo spagnolo, che sarà in abitacolo mercoledì 27 e nella mattinata del giorno seguente, si tratterà dell’esordio assoluto al volante di una Ferrari. La monoposto sarà, come vi avevamo già anticipato, una SF71H del 2018, la stessa vettura già impiegata dalla Scuderia negli ultimi test sulle due piste di casa: al Mugello il 22 e 23 giugno del 2020 – quando a guidare in preparazione della ripartenza del campionato dopo il lockdown furono Charles Leclerc e Sebastian Vettel – e il 30 settembre, quando in pista a Fiorano andò in scena il test del progetto #RoadToF1 e ad alternarsi al volante furono i tre piloti della Ferrari Driver Academy Robert Shwartzman, Callum Ilott e Mick Schumacher.
    Sainz avrà dunque modo di avere una prima presa di contatto con le procedure della squadra e inizierà a lavorare con il team di ingegneri che lo seguirà nel corso della stagione F1 2021.
    A precedere lo spagnolo, martedì 26 gennaio, sarà Charles Leclerc che si rimetterà alla guida a 44 giorni dall’ultimo Gran Premio della scorsa stagione, disputato il 13 dicembre sul circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi. Il pilota monegasco tornerà a Maranello, dopo un paio di settimane di assenza causa positività al Covid-19.
    Ad aprire il test, lunedì 25 gennaio, saranno tre piloti della Ferrari Driver Academy. Il primo a salire sulla SF71H sarà Giuliano Alesi che farà il proprio debutto su una vettura di Formula 1 a poco più di 30 anni di distanza da quando il padre Jean – era il 28 novembre 1990 – effettuò proprio a Fiorano i suoi primi giri con la F1-90. Alla prova del giovane francese farà seguito un altro esordio assoluto su una monoposto della massima categoria, quello di Marcus Armstrong. Il neozelandese, che proprio ieri è stato annunciato nel team DAMS per il campionato di Formula 2 del 2021, diventerà il secondo pilota della sua nazione a guidare una Ferrari di Formula 1 dopo Chris Amon, che corse con la Scuderia dal 1967 al 1969. A chiudere la giornata sarà Robert Shwartzman che ritroverà la vettura provata il 30 settembre scorso e si rimetterà al volante di una monoposto a 42 giorni di distanza dallo Young Driver Test di Abu Dhabi.
    L’ultima coppia a salire sulla SF71H sarà quella formata da Mick Schumacher e Callum Ilott, i due piloti di Formula 1 della FDA che nella scorsa stagione hanno lottato fino alla corsa conclusiva per il campionato di Formula 2. Il tedesco, titolare dell’Haas F1 Team, sarà il primo a calarsi nell’abitacolo, nel pomeriggio di giovedì 28 e nella mattinata del giorno seguente. Per lui ci sarà l’opportunità di affinare ulteriormente la preparazione in vista della sua prima stagione nella massima categoria.
    A chiudere i cinque giorni di prove a Fiorano sarà Callum, collaudatore della Scuderia Ferrari, che guiderà la vettura nel pomeriggio di venerdì. Il test, oltre che utile per tutti i piloti coinvolti, offrirà anche un’occasione alla squadra per prepararsi in vista dell’unica sessione di test pre-stagionali, in programma in Bahrain dal 12 al 14 marzo prossimi. LEGGI TUTTO

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    La prima pilota della Ferrari Driver Academy è Maya Weug

    Maya Weug, 16 anni, è pronta a scrivere una pagina di storia della Ferrari. La ragazza olandese nata in Spagna da mamma belga e papà dei Paesi Bassi è la prima pilota ad entrare a far parte della Ferrari Driver Academy. Maya ha saputo mettersi in luce più delle altre ragazze nel Camp finale di valutazione che si è svolto la scorsa settimana nel quartier generale della Scuderia, a Maranello. Si è trattato dell’atto conclusivo del programma FIA “Girls on Track – Rising Stars”, l’iniziativa voluta dalla FIA Women in Motorsport Commission, in collaborazione con la FDA, che intende promuovere l’automobilismo femminile e supportare i talenti più promettenti di età compresa fra i 12 e i 16 anni nel loro percorso verso una carriera da professionista.
    Il potenziale
    Dopo una selezione a livello mondiale che ha visto coinvolti ben 145 enti automobilistici nazionali, le quattro ragazze giunte alla fase finale – oltre alla Weug, la francese Doriane Pin, 17 anni appena compiuti, e le brasiliane Antonella Bassani, 14, e Julia Ayoub, 15 – hanno vissuto una full immersion nel mondo dell’Academy e sono state valutate attraverso una serie di prove che ne hanno messo in luce non solo la velocità pura ma anche il potenziale, quello che, considerata la giovane età delle protagoniste, gli esperti della FDA veramente cercano.
    La passione
    Maya ha ereditato la passione per il motorsport dal padre ed è salita su un kart per la prima volta a sette anni, innamorandosene. A Natale 2011 ha ricevuto in dono un kart tutto suo, e da quel momento nulla è più riuscito a staccarla dalle competizioni. Di se stessa racconta di essere molto determinata e di amare l’adrenalina e l’atmosfera, unica, che la gara le trasmette. Afferma anche di mettere grande passione in tutto ciò che fa cercando di imparare e migliorare ad ogni occasione. Il suo pilota preferito non poteva che essere è un ex FDA, ossia l’attuale titolare della Scuderia Ferrari, Charles Leclerc.
    I prossimi passiLa giovane ha appreso di aver vinto la sfida finale del programma FIA “Girls on Track – Rising Stars” nel corso dell’evento conclusivo per il quale erano collegati da remoto, oltre alle quattro finaliste, il Direttore Sportivo della Scuderia Ferrari, Laurent Mekies; la Presidente della FIA Women in Motorsport Commission, Michèle Mouton; la responsabile FIA per i programmi di responsabilità sociale Barbara Silva e il Direttore di FDA, Marco Matassa. La proclamazione è stata trasmessa online sulle piattaforme social della FIA Women in Motorsport Commission e della Ferrari Driver Academy. Maya farà dunque ritorno a Maranello tra pochi giorni per partecipare all’inaugurazione dell’anno accademico 2021. L’attende un intenso programma di addestramento che comprende la partecipazione a una delle serie dell’”F4 Championship Certified by FIA”.
    Mattia Binotto, Team Principal e Managing Director Scuderia Ferrari
    “È un momento fondamentale nella storia della Scuderia Ferrari e della sua Academy, la FDA, nata nel 2009 per forgiare i futuri piloti di Formula 1 della nostra squadra. Grazie alla partnership con la FIA nel programma “Girls on Track – Rising Stars” per la prima volta entrerà a far parte della Ferrari Driver Academy una pilota, Maya Weug, che nel corso del 2021 avrà modo di crescere insieme a noi e di cimentarsi in una delle serie dell’“F4 Championship Certified by FIA”, il primo passo del percorso nelle competizioni per monoposto che porta fino alla Formula 1. L’arrivo di Maya rappresenta un segno tangibile dell’impegno della Scuderia per rendere il motorsport sempre più inclusivo, nel solco di quella campagna – contraddistinta dall’hashtag #weraceasone – che vede unita tutta la Formula 1 e i suoi protagonisti.Inizia così nel segno della novità la stagione 2021 della FDA, un programma che ci ha dato grandissime soddisfazioni: cinque dei 19 piloti che vi hanno militato sono arrivati a gareggiare in Formula 1 e quattro di loro – il 20% della griglia – saranno al via della prossima stagione della massima competizione automobilistica.”
    Marco Matassa, Direttore Ferrari Driver Academy
    “Siamo molto felici di dare il benvenuto a Maya nella Ferrari Driver Academy. Di lei ci ha colpito la dedizione e la preparazione sia sotto il profilo atletico che sotto quello dell’approccio alla competizione. Nonostante la limitatissima esperienza in monoposto ha dimostrato una buona velocità e padronanza del mezzo cui ha saputo aggiungere una notevole capacità di apprendimento che le ha permesso di mettere subito in pratica i consigli che le sono stati dati. Questo atteggiamento, insieme alle indicazioni che ci ha fornito nelle attività in pista e non, oltre che al carattere aperto e determinato, ci hanno fatto capire che Maya è pronta per iniziare la sua avventura con noi nella FDA.”
    Maya Weug Pilota FDA
    “Ricorderò questa giornata per sempre! Sono fuori di me dalla gioia per il fatto di diventare la prima pilota della Ferrari Driver Academy. La vittoria nella fase finale del programma FIA ‘Girls on Track – Rising Stars’ mi fa capire che ho fatto bene a inseguire il mio sogno in questi anni. Darò tutta me stessa per dimostrare alle persone che hanno creduto in me che merito di indossare i colori della Ferrari Driver Academy e non vedo l’ora di essere a Maranello per iniziare la preparazione alla mia prima stagione in monoposto.” LEGGI TUTTO

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    F1 2021: Ferrari e AlphaTauri scenderanno in pista già la prossima settimana

    La prossima settimana i motori della Formula 1 torneranno a rombare. Ferrari e AlphaTauri hanno infatti in programma un test con monoposto 2018.

    In attesa di vedere le presentazioni delle nuove vetture di Formula 1 per il mondiale 2021 e di valutarle poi subito in pista per la tre giorni di Test F1 in Bahrain, Ferrari e AlphaTauri provano ad anticipare un po’ i tempi per “allenare” i loro nuovi piloti.
    La prossima settimana la Scuderia di Maranello ha in programma la prima uscita in pista per Carlos Sainz. Lo spagnolo sarà in pista a Fiorano con la Ferrari SF71-H del 2018. Al suo fianco era prevista la partecipazione anche di Charles Leclerc ma il monegasco ancora non è sicuro di partecipare in quanto in attesa di avere tampone negativo al Covid-19.
    Pochi chilometri più in là, a Imola, la AlphaTauri farà debuttare Yuki Tsunoda. Il test, anche qui con la monoposto 2018, dovrebbe avvenire martedì 25 e mercoledì 26. LEGGI TUTTO