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    Grottazzolina, Andrea Zorzi per un weekend di sport e cultura

    foto M&G Scuola Pallavolo Di Grazie ad una iniziativa di ampio respiro ideata e promossa da M&G Scuola Pallavolo, con la collaborazione della Regione Marche e dei Comuni di Grottazzolina e Rapagnano, l’ultimo weekend di settembre vedrà prendere forma l’ipotetica edizione zero di un vero e proprio festival annuale dello sport che avrà l’onore di […] LEGGI TUTTO

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    “Lo sport come mezzo di…”, verso la seconda tappa del progetto

    Di Redazione L’arrivo di Andrea Zorzi in Puglia, con il doppio appuntamento di giovedì e venerdì scorso, ha segnato a tutti gli effetti il via del progetto “Lo sport come mezzo di…” del CR FIPAV Puglia, con l’obiettivo di raccontare nel mondo della scuola e dell’Università i valori della pallavolo. Si è partiti dalla “Cultura” con una due giorni incentrata sul racconto delle gesta della “Generazione dei Fenomeni” da parte di Andrea Zorzi che ha portato al Teatro Radar di Monopoli e al Teatro Politeama Greco di Lecce preceduti dagli incontri con gli studenti dell’Istituto Bregante-Volta di Monopoli (scuola secondaria di primo grado) e dell’Università del Salento. Tra i tanti ospiti e i tanti temi toccati, a tracciare un bilancio di queste prime giornate è stato il Presidente del CR FIPAV Puglia Paolo Indiveri: “Abbiamo dato il via con grande emozione al percorso “Lo sport come mezzo di..” con la presenza di un ospite di grande spessore, Andrea Zorzi, uno dei migliori testimonial che potevamo avere con noi. Sarà un percorso che con la collaborazione dell’Assessorato della Regione Puglia alla Formazione e Lavoro, Politiche per il Lavoro, Diritto allo Studio, Scuola, Università, Formazione Professionale e all’Assessorato allo Sport della Regione Puglia, grazie al patrocinio morale del Garante ai minori, dell’Unicef, della LILT, dell’ADMO Puglia coinvolgerà almeno 12 istituti di ogni ordine e grado della Regione con oltre diecimila studenti, per parlare di temi di vario genere, dalla Salute, alla Cultura passando per la legalità e tanti temi importanti per sottolineare l’importanza dello Sport nella crescita dei giovani. Usciamo da due anni difficili soprattutto per le nuove generazioni. E’ importante educare allo sport, palestra di vita di emozioni e di gioia. Abbiamo necessità di tornare ad emozionarci. Il CR FIPAV Puglia ha chiesto il supporto e coinvolgimento di Scuola e Università come partner imprescindibili di questo percorso“. Protagonista della prima tappa è stato il campione del mondo Andrea Zorzi che tra incontri mattutini con gli studenti e le due serate a teatro, ha riassunto così la due giorni pugliese: “La Puglia è una regione dalla grande tradizione di pallavolo ed ogni volta che vengo da queste parti trovo un’accoglienza incredibile. Il percorso organizzato dal Comitato Regionale FIPAV Puglia mi sembra molto interessante perchè va ad analizzare tutte le possibili connessioni tra la pallavolo giocata e tutto quello che ha a che fare con i giovani. In questi giorni abbiamo scoperto la connessione tra sport e cultura portando in scena lo spettacolo “La leggenda del pallavolista volante” nelle due tappe di Monopoli e Lecce, uno spettacolo che racconta la mia storia da ragazzo con tutte le difficoltà legate all’adolescenza ai successi con la nazionale di Velasco. Un viaggio nel tempo tra emozioni positive ma anche negative, come sono riuscito a superarle e altri messaggi legati alla mia esperienza, un modo per raccontare le difficoltà che possono essere racchiuse in un percorso come il mio in modo ironico e scherzoso. Si dice tante volte che lo sport è una palestra di vita, luogo in cui le regole sono molto chiare e la condivisione è obbligatoria come viene messo in evidenza dalla pallavolo, sport per eccellenza in cui da soli non si può fare nulla“. Tra gli ospiti della prima tappa del percorso anche il tecnico della nazionale maschile di volley campione d’Europa Fefè De Giorgi che dopo aver assistito allo spettacolo di Andrea Zorzi al Teatro Politeama Greco di Lecce, ha dialogato nel salottino finale proprio col suo ex compagno di nazionale e ha partecipato all’incontro di Squinzano che ha chiuso la tre giorni della prima tappa del progetto “Lo Sport come mezzo di..”. E sarà proprio il tecnico azzurro De Giorgi il protagonista della seconda tappa del progetto, in programma giovedì 21 aprile a Mesagne, presso l’Istituto Epifanio Ferdinando di Mesagne (BR) con inizio previsto per le ore 11.00, incontro al quale prenderà parte anche il Presidente del CR FIPAV Puglia Paolo Indiveri e il tecnico della nazionale maschile U22 di volley Vincenzo Fanizza. L’incontro sarà poi replicato venerdì 22 aprile alle ore 10 presso l’Istituto Tecnico Cassandro Fermi Nervi di Barletta (BAT), incontro al quale parteciperà Fefè De Giorgi, il presidente regionale Paolo Indiveri e altri ospiti del mondo dello sport e non. Seconda tappa del Progetto “Lo Sport come mezzo di…” “La vita da atleta, incentivare l’adozione di un modello di vita più sano ed equilibrato“ – Giovedì 21 aprile 2022 alle ore 11.00 presso l’Istituto Epifanio Ferdinando di Mesagne (BR)Interverranno il tecnico della nazionale maschile di pallavolo Ferdinando De Giorgi, il Presidente del CR FIPAV Puglia Paolo Indiveri, il tecnico della nazionale U22 maschile di pallavolo Vincenzo Fanizza e altri ospiti del mondo dello Sport. – Venerdì 22 aprile 2022 alle ore 10.00 presso l’Istituto Tecnico Cassandro Fermi Nervi di Barletta (BAT)Interverranno il tecnico della nazionale maschile di pallavolo Ferdinando De Giorgi, il Presidente del CR FIPAV Puglia Paolo Indiveri, il Commissario Straordinario del Comune di Barletta Francesco Alecci e altri ospiti del mondo dello Sport. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Fipav Puglia: al via il percorso scolastico “Lo sport come mezzo di…”

    Di Redazione Sarà un percorso di avvicinamento ai Campionati Europei Under 21 femminili, evento di punta della stagione del volley in Puglia, quello che partirà il 7 aprile e terminerà a luglio con la rassegna continentale alla sua prima edizione. Una serie di incontri all’interno degli istituti scolastici e nelle università pugliesi per approfondire diverse tematiche che accompagnano il mondo dello sport in un connubio imprescindibile tra mondo della pallavolo e mondo della scuola. Sarà infatti “Lo sport come mezzo di…” il tema centrale del progetto ideato dal Comitato Regionale FIPAV Puglia con il patrocinio dell’Assessorato al Diritto allo Studio, Scuola e Università della Regione Puglia, che girerà l’intera regione con ospiti illustri del mondo dello sport e non, toccando temi come cultura, legalità, salute, parità di genere, inclusione, agonismo e divertimento. Saranno oltre 10000 gli studenti coinvolti in un percorso che farà tappa in tutte le province pugliesi entrando in oltre 10 istituti scolastici, oltre agli eventi organizzati all’aperto che coinvolgeranno i più piccoli in tappe che si concluderanno con una grande festa di Volley S3 in un posto speciale. Ad inaugurare il percorso è stato il presidente del CR FIPAV Puglia Paolo Indiveri: “Ci prepariamo ad un momento importante per la nostra pallavolo, un percorso che ci accompagnerà al grande appuntamento degli Europei U21 femminili che con grande onore ci apprestiamo ad organizzare nella nostra regione ringraziando la Federazione Italiana Pallavolo per la fiducia riposta nei nostri confronti. Con la preziosa collaborazione dell’Assessorato al Diritto allo Studio, Scuola e Università della Regione Puglia nella persona dell’assessore Sebastiano Leo, abbiamo ideato un progetto che tratti i valori della pallavolo nel mondo della scuola, connubio imprescindibile per gli adolescenti. Sport e scuola, binomio che racchiude una serie di significati dalla cultura alla salute, dall’inclusione alla parità di genere, dal divertimento all’agonismo, e abbiamo voluto portare queste tematiche, al fine di alimentarne il dibattito, nelle scuole della nostra regione facendolo con ospiti di rilievo del mondo della pallavolo e non. Crediamo in questo percorso e siamo certi che questi appuntamenti faranno crescere l’interesse dei ragazzi nei confronti dello sport, vero veicolo di grandi valori. Abbiamo deciso di aprire il percorso insieme ad un personaggio che ha scritto pagine importanti della storia della Pallavolo“. Sarà infatti il campione del mondo Andrea Zorzi a dare il via al progetto con una due giorni tra scuola, università e teatro, portando in Puglia il binomio sport e cultura con il suo spettacolo teatrale “La leggenda del pallavolista volante“. Zorzi incontrerà gli studenti dell’Istituto Bregante-Volta di Monopoli giovedì 7 aprile, mentre la sera porterà in scena il suo spettacolo presso il Teatro Radar di Monopoli alle 20.30, giornata che sarà replicata venerdì 8 aprile con l’incontro presso l’UniSalento a Lecce e il bis dello spettacolo alle 20.30 presso il Teatro Politeama Greco di Lecce. “Ci tengo – conclude Indiveri – a ringraziare Andrea, l’Amministrazione Comunaale di Monopoli, l’Istituto Bregante-Volta di Monopoli e l’Università del Salento per l’ospitalità e la collaborazione oltre a tutti i Comitati Territoriali che saranno al nostro fianco in questo percorso“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Zorzi: “Troppo stress per i nuovi talenti. In chi mi rivedo? Romanò”

    Di Redazione Alessandro Michieletto, Yuri Romanò, Riccardo Sbertoli…sono i giovani talenti della Nazionale maschile seniores, in grado di riscattarsi nel giro di un solo mese. Tommaso Rinaldi, Paolo Porro, Damiano Catania e la Nazionale Under 21 hanno portato nel Belpaese un’inedita medaglia d’oro. A guardare queste promesse è stata tutta Italia, compresi quei giocatori che hanno fatto la storia in altri tempi, di altre generazioni. Andrea Zorzi ha fatto la storia della pallavolo italiana con la Generazione dei Fenomeni e di talento se ne intende. I tempi i cui Zorzi giocava, però, erano diversi da quelli attuali dove un diciannovenne come Michieletto ha già la carriera lanciata. A spiegarlo è lo stesso ex opposto della Nazionale italiana in un’intervista al Giornale. Spazio ai giovani: è questo il nuovo mantra? «A patto di mantenere il giusto equilibrio. Viviamo in un’epoca dove tutto si brucia a una velocità incredibile e attorno ai nuovi talenti c’è tanto stress. Però alcuni di loro sono proprio forti, sono il frutto di una pallavolo che non ha più dominatori assoluti a livello internazionale e propone un’alternanza continua di vincitori. Questo accresce il livello e la competizione». Si aspettava questo exploit del volley italiano? «Non pensavo che certi ragazzi arrivassero in alto così presto, pur appartenendo a gruppi che hanno lavorato assieme nelle fasi giovanili. Facciamoli giocare, lasciamoli crescere e poi valuteremo la generazione nel suo complesso. La mia è rimasta ad altissimi livelli per dieci anni. Vincere da favoriti è la parte più complessa perché aumenta la pressione, ti diverti di meno, devi tenere alte le motivazioni e l’effetto popolarità può incidere». Si rivede in qualcuno in particolare? «Ho sentito parlare Romanò, diceva che all’Europeo è entrato in campo e non ha pensato a nulla, se non a tirare il più forte possibile. Ecco, mi sono riconosciuto in lui perché a una certa età tra spensieratezza e incoscienza è difficile capire dove sta il limite». C’è un segreto nel riscatto post olimpico? «L’estate che abbiamo vissuto è caratterizzata da un filo rosso. Molte vittorie, penso a quelle della pallavolo, all’Europeo di calcio o a Jacobs e Tamberi, sono arrivate da generazioni nuove o quasi. Tutti spensierati, coraggiosi e in parte anche outsider, in grado di ribaltare i pronostici perché hanno giocato o gareggiato con leggerezza e voglia emergere». LEGGI TUTTO

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    Andrea Zorzi: “La Lube? L’impressione che si stia un po’ incasinando da sola”

    Di Redazione
    Inizia con un rinvio il cammino nei Play Off Scudetto della Cucine Lube Civitanova a causa del Covid-19. Notizia di ieri, infatti, confermata dalla società con il conseguente spostamento dei quarti di finale con la Leo Shoes Modena a domenica 14 marzo. La fresca eliminazione dalla Champions League pesa sicuramente sulle spalle dei cucinieri che dovranno cambiare sicuramente marcia in questo finale di stagione. Torna a parlarne l’ex campione azzurro Andrea Zorzi nell’intervista rilasciata al quotidiano Nazione-Carlino-Giorno Sport.
    Zorzi, come vede Civitanova dopo il ribaltone in panchina? «La vedo bene, sicuramente è un po’ scossa per l’eliminazione in Champions, ma ha tutte le carte in regola per reagire. Quello che stupisce da fuori è l’impressione che si stiano un po’ incasinando da soli. Perché è vero che dopo la vittoria in Coppa Italia la squadra non stava brillando, ma ha ragione il patron Giulianelli, cambiare allenatore è stata una scelta coraggiosa».
    La Lube è anche al centro di tante trattative di mercato. «Ecco, questo è un punto sul quale qualche dubbio mi resta, non so quanto possa essere utile un mercato così anticipato anche in ruoli chiave. È legittimo pensare al ritorno di Zaytsev, così come attendersi che un cambio di allenatore possa dare frutti. Ma mi sembra una lettura parziale: anche se sono professionisti, non so se davvero i giocatori riescano a non pensare al futuro. E può venire in mente una domanda: tutto questo era necessario?».
    De Giorgi andrà in nazionale dopo Blengini che ne ha preso il posto alla Lube. Un bel girotondo. «Spero che sia vero, ma lo sapremo ovviamente solo al momento degli annunci ufficiali. Sono convinto che Fefè abbia tutte la capacità per affrontare un momento che sarà comunque di ricambio, tra giovani che si fanno strada e la necessità di gestire la transizione perché Juantorena e lo stesso Zaytsev non sono più ragazzini. Ma il punto per me è un altro».
    Quale? «Se davvero Blengini ha scelto da tempo di tornare al club e anche il ct della nazionale femminile Davide Mazzanti, che al momento sta guidando Perugia, ha detto che non gli dispiacerebbe sedersi sulla panchina di un club di rango europeo, la considerazione che mi viene da fare è che l’incarico di allenatore di una nazionale come quella italiana, che è di primo livello, non è più considerato un punto d’arrivo, ma visto quasi come se fosse un club. Una volta non era così». LEGGI TUTTO

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    Zorzi e il momento no dell’Itas: “Un mix di responsabilità tecnico-tattiche ed emotive”

    Di Redazione
    Una situazione che continua a complicarsi in casa Itas Trentino visto il rendimento della squadra nelle ultime uscite. Ora ad attendere la formazione guidata da Angelo Lorenzetti c’è l’impegno in Champions League per il passaggio al Main Phase, ma la qualificazione, oggi come oggi, è tutt’altro che scontata. Andrea Zorzi, intervistato dal Corriere del Trentino, prova a fare il punto della situazione e a capire cosa non funziona nella compagine trentina.
    Andrea Zorzi, come analizza il momento dell’Itas? «Innanzitutto, delineando lo scenario. La campagna acquisti ha creato aspettative altissime, confermate dal buon precampionato. L’eliminazione dalla Supercoppa poteva far parte di un percorso di crescita ma forse si è pensato troppo in fretta che Trento e Civitanova fossero le squadre più attrezzate: da qui nasce la delusione dei tifosi».
    Sul campo invece cosa manca? «Negli ultimi anni Trento ha sempre avuto una squadra importante ma non una velocità di crociera sufficientemente solida. Pur capace di esprimersi in modo splendido, appena il gioco è meno liscio subentra la frustrazione. Ho visto momenti in cui la squadra si è spenta troppo facilmente incontrando enormi difficoltà nel riaccendersi. Vale per il passato e il presente».
    C’è un responsabile? «Un mix di responsabilità tecnico-tattiche ed emotive. Trento fatica a trovare un modo per restare a galla quando è in difficoltà. E un aspetto su cui stanno lavorando così come sulla necessità di ridurre i cali di tensione, un atteggiamento che è quasi un marchio di fabbrica».
    Alcuni tifosi dubitano di Lorenzetti. Lei che ne pensa? «Tutti oggi sono in una situazione paludosa ma non ho visto elementi di complessità nel rapporto tra squadra e allenatore. Il presidente Mosna chiede giustamente pazienza per evitare reazioni esagerate ma allo stesso tempo non credo stia facendo finta di niente. A differenza di altri tecnici esonerati quest’anno, Lorenzetti non ha sulle spalle una sfiducia legata al passato ma non è scontato che resti. Trento non prenderà decisioni affrettate». LEGGI TUTTO