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    F1, mondiale di centro gruppo: la McLaren vince il titolo di migliore del midfield

    L’ultimo round della stagione più travagliata di sempre, per la situazione mondiale che stiamo attraversando, non si è rivelato così esaltante in termini di spettacolarità in pista, escludendo la qualifica. Il GP disputatosi in quel di Abu Dhabi è stato piuttosto una passerella che ha condotto ai verdetti finali, soprattutto per il midfield, che alla vigilia non erano ancora scritti. Infatti l’ultima bandiera a scacchi della stagione ha sancito un ribaltamento della situazione di vertice fra i team di centro gruppo. La McLaren ha agguantato la posizione di leadership del midfield, strappando la miglior posizione alla Racing Point, che ha vissuto un fine settimana tutt’altro che da protagonista.
    Il team di Zak Brown e Andreas Seidl, sembra aver fatto tesoro di tutto ciò che è stato appreso nel corso della stagione, mettendolo in pratica sotto i riflettori di Abu Dhabi e andando quindi a strappare il miglior risultato. Dal punto di vista tecnico il circuito nasconde diverse insidie legate a due fattori fondamentali come il bilanciamento della monoposto e la gestione gomme. Ai primi due settori molto veloci, si oppongono le undici curve dell’ultimo settore. La McLaren per tutto il weekend si è ben spostata con il circuito siglando ottime performance. Al sabato è arrivata la seconda fila in griglia, grazie al quarto tempo di un incredulo Lando Norris per l’ottimo giro compiuto; separato solo da Alexander Albon, invece Carlos Sainz. Sono arrivate soltanto conferme alla domenica, con l’inglese che dopo aver ceduto il passo alla Red Bull di Albon, si è dimostrato decisamente costante così come il compagno, nel corso dell’intero GP. Nonostante i due scattassero al via su mescole differenti, nel momento della safety car, il team ha optato per un doppio pit-stop che ha messo entrambe le punte su pneumatici hard. I tempi si sono mantenuti molto buoni fino alla bandiera a scacchi, dando prova di un’ottima gestione gomme ad opera sì dei due, ma anche grazie all’ottima monoposto in pista. Quest’ultimo può rivelarsi quindi un tassello importante per costruire un 2021 su basi ancor più ambiziose.
    Ad una Mclaren così brillante, si è contrapposta invece una Racing Point che aveva cominciato il proprio fine settimana già in salita. Sergio Perez infatti, uscito trionfante dal Bahrain, aveva iniziato il suo ultimo weekend in veste rosa con la consapevolezza che alla domenica sarebbe scattato dal fondo per via della sostituzione dei componenti della PU giunti a fine ciclo. Nei primissimi giri di gara il messicano aveva già compiuto diversi sorpassi, se non fosse che un problema di pressione dell’olio del motore, lo abbia appiedato dopo nemmeno dieci tornate. Si è dovuto puntare tutto quindi su Lance Stroll, che però al sabato, pur avendo strappato una posizione valida per il Q3, non è andato oltre l’ottavo tempo. Una piazza replicata in gara ma persa poi nell’ultimo giro a favore della Renault di Esteban Ocon. Il buon passo mostrato quindi dal team di Silverstone al venerdì, non è stato confermato alla domenica da Stroll. Il ritiro amaro di Perez ha tolto quindi ogni possibilità di replica verso i diretti rivali della McLaren, usciti vincitori dal duello.
    È andata meglio alla Renault, con un Daniel Ricciardo che nell’ultimo GP disputato fra le fila del team transalpino si è rivelato uno dei migliori in pista, se non il migliore, assieme a Max Verstappen, vincitore del GP. L’australiano infatti ha stupito non poco, dopo due giornate in pista non così semplici. Al venerdì aveva infatti saltato l’intera prima sessione di libere, a causa di una noia tecnica legata al motore. In qualifica non era andata meglio del dodicesimo tempo, alle spalle del compagno. A ribaltare una qualifica deludente per il team di bandiera francese, proprio la grande condotta di gara dell’australiano. Ricciardo ha infatti adottato una strategia che ha previsto un primo stint su gomma hard, per poi passare alle medie. La strategia si è rivelata vincente grazie all’ottima gestione degli pneumatici, con cui ha mantenuto un ottimo ritmo nel corso dei tre quarti di gara. Passo mantenuto costante e veloce nel finale, dove ha anche fatto segnare l’ultimo giro veloce assoluto della stagione, nel giro conclusivo.
    Nel campionato che esclude i tre top team, seppur si sia trattato si una Ferrari di bassa classifica, l’AlphaTauri chiude l’anno alle spalle di McLaren, Racing Point e Renault. A Yas Marina, il team faentino ha confermato in suo trend positivo soprattutto in qualifica, dove ha centrato la doppia qualificazione per il Q3 per la terza volta consecutiva. Ha mostrato invece qualche acciacco in più dal punto di vista del passo gara, riuscendo però a rispondere a diversi colpi tentati dai diretti avversari, soprattutto dal lato box di Pierre Gasly. Anche se non sempre ottenendo risultati grandiosi, come la vittoria a Monza o il podio in Germania, lo junior team di Helmut Marko ha sempre fatto passi avanti in classifica nel corso di questo campionato, concludendo quasi sempre in top 10 con almeno una monoposto, ad esclusione degli appuntamenti in Ungheria e Turchia.
    Nel gruppetto che racchiude l’ultima fascia della griglia, è l’Alfa Romeo Racing ad ottenere il piazzamento migliore. Ad Abu Dhabi, dopo l’ottima performance di Antonio Giovinazzi del sabato, quando si era qualificato per il Q2 rifilando mezzo secondo al compagno, è stato Kimi Raikkonen a prevalere in gara, sprigionando il massimo dalla sua monoposto alla domenica. Bisogna sottolineare come il team italo-svizzero sia la squadra che ha compiuto un progresso più significativo, nel confronto fra le performance di inizio e fine stagione.
    Classifica piloti
    Daniel Ricciardo Renault 256
    Lando Norris McLaren 230
    Sergio Perez Racing Point 223
    Carlos Sainz McLaren 198
    Pierre Gasly Alphatauri 164
    Lance Stroll Racing Point 163
    Esteban Ocon Renault 147
    Daniil Kvyat Alphatauri 114
    Kimi Raikkonen Alfa Romeo Racing 59
    Antonio Giovinazzi Alfa Romeo Racing 39
    George Russell Williams 29
    Nico Hulkenberg Racing Point 28
    Kevin Magnussen Haas 24
    Romain Grosjean Haas 24
    Nicholas Latifi Williams 22
    Classifica costruttori
    McLaren 428
    Racing Point 414
    Renault 403
    AlphaTauri 278
    Alfa Romeo Racing 98
    Williams 51
    Haas 48
    Classifica giri più veloci
    Daniel Ricciardo Renault 7
    Lando Norris McLaren 3
    Carlos Sainz McLaren 2
    Lance Stroll Racing Point 1
    Nicholas Latifi Williams 1
    Romain Grosjean Haas 1
    Pierre Gasly Alphatauri 1
    Sergio Perez Racing Point 1 LEGGI TUTTO

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    F1, La Racing Point ipoteca la leadership nel mondiale di centro gruppo

    Dopo la vittoria con tanto di doppio podio nel secondo round in Bahrain, la Racing Point si sposta a Yas Marina con un bottino di punti tale da consolidare la leadership fra le scuderie di centro gruppo. Ancora una volta la brigata di bandiera inglese si è dimostrata pronta ad approfittare delle debacle avversarie, conquistando così il bottino grosso, sbaragliando la concorrenza.
    Nulla accade per caso. Le performance delle pantere rosa sono frutto di un fine settimana in cui è stato fondamentale il lavoro costante che ha evidentemente portato ad un miglioramento nel corso della tre giorni. Nelle sessioni di libere, la squadra non aveva mostrato quella superiorità emersa nel corso del GP. Le prestazioni erano parse in linea con i diretti competitors, soprattutto sul passo gara. A fare la differenza dapprima, la velocità di Sergio Perez che, dopo un venerdì chiuso positivamente, si è confermato veloce in qualifica. Ha mostrato inoltre il suo lato più competitivo anche nel post qualifica, lasciando trasparire che avrebbe potuto ambire a qualcosa di più importante della già buona quinta casella in griglia. Il vero punto di svolta del fine settimana è arrivato in gara. Dopo una partenza fulminea, si è ritrovato in fondo al gruppo a causa del contratto provocato da Charles Leclerc. Se così non fosse accaduto avrebbe chiuso il primo giro alle spalle della sola Mercedes di George Russell. Il messicano ha compiuto così un vero e proprio capolavoro, gestendo alla perfezione gomme e passo gara, risalendo il gruppo fino al podio generale, non senza sorpassi e azioni decise. Il messicano ha dato nuovamente prova di tutta la sua esperienza e velocità, mettendo ulteriori dubbi ad Helmut Marko che nei prossimi giorni dovrà prendere una decisione non poco delicata.
    Anche la Renault ha messo la firma ad un buon fine settimana, conquistando il terzo podio stagionale, questa volta con Esteban Ocon. Il francese si era mostrato veloce in tutte le sessioni di libere, dove aveva sempre battuto Daniel Ricciardo. Al sabato sul giro secco però, a prevalere è stato il pilota australiano che era riuscito ad entrare in Q3, a discapito di Ocon. Alla domenica il francese si è mostrato costante sul passo gara, confermando i buoni riscontri del venerdì. La partenza al di fuori della top ten gli ha permesso di scattare con la gomma media nuova che ha ben gestito per quasi metà gara, per poi disputare una seconda parte di GP sulla mescola più dura. Il compagno di squadra partito con le soft, ha dovuto invece fare una sosta in più.
    Ci si aspettava forse qualcosa in più dalla McLaren che, nonostante il quarto posto generale ottenuto con Carlos Sainz, lascia il Bahrain con un leggero rammarico. Considerando complessivamente quanto accaduto nelle due tappe, piazzamenti di maggior rilievo non erano così lontani dalla propria portata. A pesare maggiormente, i riscontri delle qualifiche, che anche nel secondo weekend di Sakir non sono stati brillanti. Se il pilota spagnolo era riuscito a qualificarsi per l’ultima fare della qualifica, pur non andando oltre l’ottava piazza, è andata peggio a Lando Norris, il quale non è riuscito a compiere un buon giro nel Q2, scattando quindi dalla quindicesima casella. Nell’ultimo appuntamento il team capitato da Andreas Seidl, dovrà quindi cercare di migliorare da questo punto di vista, dal momento che sul passo gara i riscontri sono incoraggianti.
    Anche in casa AlphaTauri c’è un pizzico di amaro in bocca, quella di Sakir poteva infatti rivelarsi una grande opportunità per ottenere un grande risultato. Alla luce di quanto era emerso al venerdì, con un passo gara decisamente buono da parte del team faentino, nel corso del GP non sono stati confermati quei riscontri. Ad influenzare forse, la mancanza di set di gomme medie nuove alla domenica, un fattore vantaggioso per la concorrenza. Bisogna però sottolineare quanto ottenuto di buono al sabato, con il doppio piazzamento in top ten.
    Nelle classifiche che escludono dall’assegnazione dei punti Mercedes, Red Bull e Ferrari, la Racing Point mette una seria ipoteca alla leadership dei costruttori, è più aperta invece la battaglia per la prima piazza fra i piloti. A contendersela, Daniel Ricciardo e Sergio Perez.
    Classifica piloti
    Daniel Ricciardo Renault 240
    Sergio Perez Racing Point 223
    Lando Norris McLaren 205
    Carlos Sainz McLaren 180
    Lance Stroll Racing Point 155
    Pierre Gasly Alphatauri 152
    Esteban Ocon Renault 137
    Daniil Kvyat Alphatauri 108
    Kimi Raikkonen Alfa Romeo Racing 55
    Antonio Giovinazzi Alfa Romeo Racing 38
    Nico Hulkenberg Racing Point 28
    George Russell Williams 27
    Kevin Magnussen Haas 24
    Romain Grosjean Haas 24
    Nicholas Latifi Williams 22
    Classifica costruttori
    Racing Point 406
    McLaren 385
    Renault 377
    AlphaTauri 260
    Alfa Romeo Racing 93
    Williams 49
    Haas 48
    Classifica giri più veloci
    Daniel Ricciardo Renault 6
    Lando Norris McLaren 3
    Carlos Sainz McLaren 2
    Lance Stroll Racing Point 1
    Nicholas Latifi Williams 1
    Romain Grosjean Haas 1
    Pierre Gasly Alphatauri 1
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    F1, Mondiale di centro gruppo: in Turchia la Racing Point si prende la scena

    Nel weekend turco il midfield si è preso non poco la scena. Approfittando delle condizioni singolari in cui si sono trovati a correre i piloti nella tre giorni di Istanbul, le sorprese e i colpi di scena ci hanno regalato riscontri a dir poco inaspettati. Una su tutti la pole position targata Lance Stroll e Racing Point, spezzando così l’egemonia in qualifica dei tre top team nell’era turbo-hybrid. Parlando di top team, cinque delle sei monoposto hanno concluso in top ten. Nel mondiale di centro gruppo, che assegna punti escludendo proprio Mercedes, Red Bull e Ferrari, anche chi ha concluso in posizioni arretrate, ottiene quindi lunghezze utili.
    È proprio la scuderia di Mr. Stroll a mettere il luce le performance più brillanti, prendendosi la scena nelle fasi più importanti del fine settimana. Se infatti nelle sessioni di libere non erano state ottenute prestazioni interessanti, le condizioni di qualifica e gara hanno premiato i due piloti che si sono ben destreggiati in condizioni non proprio solite. Al sabato è emerso un ottimo Lance Stroll che ha compiuto un giro perfetto sul bagnato, ritrovando la pole che gli mancava dai tempi della F3. Si è ben adattato alle condizioni di bagnato, dove aveva già espresso il tuo talento in qualifica a Monza nel 2017, anche nei primi due terzi di gara, dove dopo una buona partenza ha mantenuto la leadership e costruito un solido gap sul compagno Sergio Perez. La scelta di farlo sostare ai box per sostituire le intermedie non lo ha aiutato, in quanto dopo la sosta non è più riuscito a ripetere le stesse performance della prima parte di gara. La squadra ha tenuto a precisare però come un danneggiamento alla parte inferiore destra dell’ala abbia causato un degrado anomalo dello pneumatico anteriore. Situazione differente invece per il Messicano, che dopo aver sopravanzato Max Verstappen in partenza, ha mantenuto la seconda posizione fino alla bandiera a scacchi, gestendo alla perfezione le gomme e tenendo alle proprie spalle i due arrembanti Ferraristi.
    Arrivano buoni segnali anche da casa McLaren, dopo che al termine della qualifica i riscontri non erano stati così incoraggianti. Un assetto forse volto più al regime di GP, non ha aiutato i piloti al sabato, quando non erano riusciti a piazzare le loro macchine in Q3. Carlos Sainz al termine della gara si è poi detto soddisfatto per il passo mantenuto, un ottimo start gli ha permesso di guadagnare diverse posizioni nelle prime fasi gara. Un buon ritmo gli ha poi consentito di arrivare alla bandiera a scacchi a ridosso delle Ferrari, non lontano quindi dal podio generale. Anche Lando Norris può dirsi soddisfatto, perché dopo una partenza dalle retrovie che non lo ha favorito, ha preso il ritmo e recuperato terreno, un ritmo culminato con la conquista del giro veloce assoluto in gara.
    È accaduto invece l’opposto in casa Renault che dopo un buon sabato, dove il team transalpino aveva raggiunto l’ultima fase della qualifica con entrambe le monoposto, non ha capitalizzato il risultato alla domenica. La partenza ha in parte condizionato la loro gara. Daniel Ricciardo dopo un buono spunto iniziale ha colpito la monoposto del compagno Esteban Ocon in curva 1, nell’intento di evitare la W11 di un Lewis Hamilton protagonista di un ottimo scatto al via. Il francese, finito in testacoda, si è trovato a dover ricostruire la sua gara dal fondo della griglia. Protagonista di un testacoda anche Ricciardo, nella seconda parte di gara, dove si è trovato a faticare non poco con le gomme intermedie.
    È accaduto qualcosa di molto simile anche all’Alfa Romeo Racing che dopo aver brillato in qualifica, disputando la migliore della stagione, con una doppia qualificazione per il Q3, ha avuto non poche difficoltà alla domenica. Antonio Giovinazzi, fortunato per essere riuscito a piazzarsi in griglia dopo essere finito in ghiaia nel giro di uscita dai box, ha dovuto parcheggiare la sua C39 a bordo pista dopo pochi giri per un problema al cambio. Kimi Raikkonen ha invece faticato nel suo secondo stint di gara, ovvero quando è passato dalla gomma wet all’intermedia.
    Dopo gli ottimi riscontri di Imola, è stato invece un weekend anonimo per l’AlphaTauri. Il team faentino ha infatti faticato ad interpretare le condizioni di bagnato, non riuscendo ad ottenere buone performance, a discapito di un venerdì in cui entrambi i piloti si erano piazzati fra i primi dieci della griglia nelle due sessioni di libere.
    Classifica piloti
    Daniel Ricciardo Renault 217
    Sergio Perez Racing Point 197
    Lando Norris McLaren 174
    Carlos Sainz McLaren 150
    Lance Stroll Racing Point 140
    Pierre Gasly Alphatauri 133
    Esteban Ocon Renault 109
    Daniil Kvyat Alphatauri 92
    Kimi Raikkonen Alfa Romeo Racing 52
    Antonio Giovinazzi Alfa Romeo Racing 35
    Nico Hulkenberg Racing Point 28
    Kevin Magnussen Haas 24
    Romain Grosjean Haas 24
    George Russell Williams 21
    Nicholas Latifi Williams 18
    Classifica costruttori
    Racing Point 365
    Renault 326
    McLaren 324
    Alphatauri 225
    Alfa Romeo Racing 87
    Haas 48
    Williams 39
    Classifica giri più veloci
    Daniel Ricciardo Renault 5
    Lando Norris McLaren 3
    Carlos Sainz McLaren 2
    Lance Stroll Racing Point 1
    Nicholas Latifi Williams 1
    Romain Grosjean Haas 1
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    F1, Mondiale di centro gruppo: a Imola l’AlphaTauri si conferma in crescita

    Su uno dei circuiti più iconici di questa stagione è andato in atto l’ultimo round europeo del mondiale 2020. A dare spettacolo ancora una volta, il centro gruppo, che si è rivelato protagonista di diverse battaglie e colpi di scena, andando contro le aspettative della vigilia. Nonostante infatti si trattasse di un tracciato non così propenso al sorpasso, l’azione in pista e non solo, non è mancata, regalando spettacolo in uno scenario che merita di essere presente anche in futuro. Nel mondiale che assegna i punteggi ad esclusione dei top team, la renault continua a governare la classifica piloti con Daniel Ricciardo e punta alla leadership fra i costruttori.
    A confermare la propria crescita e competitività, l’AlphaTauri. La scuderia faentina ha messo in scena una delle migliori performance della stagione, confermando la costanza nei risultati ormai intrapresa diverse gare fa. Tutto ciò proprio nel fine settimana in cui si correva a pochi chilometri dalla sede della scuderia. Ad ottenere il miglior risultato è stato Daniil Kvyat, che nella lotta del midfield ha concluso alle spalle del solo Daniel Ricciardo. Dopo una qualifica in cui era riuscito ad entrare in Q3, seppur messo alle spalle dal compagno, ha compiuto la miglior gara dell’anno, arrivando a concludere a poco più di un secondo dal podio. La tessera vincente è stata senz’altro la sua incredibile partenza dopo la safety car, dove in un solo giro ha sorpassato tre monoposto, sfruttando anche il vantaggio delle gomme soft. Ha infatti bruciato Alexander Albon e Sergio Perez, uscendo dalla chicane del Tamburello alle spalle di Charles Leclerc, sorpassato all’esterno alla curva della Piratella, una mossa non proprio così semplice…
    Tanta sfortuna invece per Pierre Gasly che nel weekend in cui correva nel segno di Ayrton Senna, con i suoi colori sul casco, è dovuto rientrare ai box per un problema di raffreddamento emerso dopo poche tornate, quando si trovava in una vantaggiosa posizione che, con il senno di poi, sarebbe potuta valere il podio finale. Per Gasly e per l’AlphaTauri resta però la consapevolezza di avere in tasca ottime performance, lo dimostra anche la quarta piazza del francese stampata nell’unica sessione di libere e confermata poi in qualifica.
    A conquistare la miglior piazza del midfield è stato Daniel Ricciardo, che per la seconda volta in questa stagione ottiene il podio, dopo averlo conquistato al Nurburgring. Tutto ciò a conferma di una Renault che come obiettivo principale si pone quindi quello di laurearsi regina del midfield, dopo le continue conferme in termini di risultati. A Imola l’australiano si è dimostrato ben veloce già in qualifica, conquistando la quinta casella in griglia alle spalle di Gasly. Si è poi dimostrato veloce e costante in regime di GP, la buona condotta di gara è stata poi coronata con la scelta di fare l’opposto di Perez in regime di Safety Car, evitando la sosta e raggiungendo così la zona podio, mantenuta quindi fino alla bandiera a scacchi.
    A perdere il podio quindi Sergio Perez che con la sosta si è ritrovato alle spalle di un gruppetto che, nonostante la gomma soft fresca, non è riuscito a sopravanzare completamente visti i pochi giri restanti. È andata peggio a Lance Stroll, che ha concluso come penultimo pilota al traguardo, al termine di un fine settimana travagliato. Il canadese sta attraversando un periodo non così semplice in termini di risultati in pista, il podio di Monza resta infatti l’ultimo risultato utile ottenuto finora.
    Possono dirsi soddisfatti invece in casa McLaren, con un doppio piazzamento all’interno della top 10 ottenuto in qualifica per essere poi migliorato ulteriormente in gara. La scuderia di Woking dovrà limare ancora qualcosa nelle ultime quattro gare che restano, dopo che la competitività dei diretti avversari sembra essersi alzata ulteriormente rispetto alla prima parte di stagione. Lo dimostrano infatti i distacchi minimi che i piloti di questa fascia di classifica si rifilano ogni fine settimana.
    Se a Portimao la magia di Kimi Raikkonen in partenza non era bastata per dar sufficiente soddisfazione ai ragazzi di casa Alfa Romeo Racing in termini di concretezza, non si può dire lo stesso per quanto accaduto in quel del Santerno. Per il team che la scorsa settimana ha confermato la partnership fra Sauber e il Biscione, è arrivato un risultato concreto che potrebbe rivelarsi fondamentale in chiave classifica finale. Se da un lato bisogna riconoscere che i diversi ritiri hanno favorito il recupero di posizioni, dall’altro bisogna dar merito all’ottimo lavoro compiuto da parte dei piloti. Il finlandese ha gestito alla perfezione le gomme soft, mantenute per ben 50 giri; Antonio Giovinazzi è stato protagonista di un’altro ottimo scatto al via, che gli ha permesso di guadagnare ben sei posizioni nel corso del primo giro.
    Classifica piloti
    Daniel Ricciardo Renault 207
    Sergio Perez Racing Point 172
    Lando Norris McLaren 158
    Carlos Sainz McLaren 132
    Pierre Gasly Alphatauri 129
    Lance Stroll Racing Point 128
    Esteban Ocon Renault 101
    Daniil Kvyat Alphatauri 86
    Kimi Raikkonen Alfa Romeo Racing 50
    Antonio Giovinazzi Alfa Romeo Racing 35
    Nico Hulkenberg Racing Point 28
    Kevin Magnussen Haas 24
    Romain Grosjean Haas 24
    George Russell Williams 20
    Nicholas Latifi Williams 18
    Classifica costruttori
    Racing Point 328
    Renault 308
    McLaren 290
    Alphatauri 215
    Alfa Romeo Racing 85
    Haas 48
    Williams 38
    Classifica giri più veloci
    Daniel Ricciardo Renault 5
    Carlos Sainz McLaren 2
    Lando Norris McLaren 2
    Lance Stroll Racing Point 1
    Nicholas Latifi Williams 1
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    F1, Mondiale di centro gruppo: la Renault si conferma in crescita

    Nel mondiale F1 che attribuisce punti escludendo Mercedes, Red Bull e Ferrari, Ricciardo guida la classifica piloti e Renault si avvicina alla Racing Point nella classifica costruttori.

    In quel dell’Eifel, un fine settimana stravolto e compattato causa meteo ha regalato una lotta non poco serrata fra le fila di centro gruppo. Sullo storico tracciato tedesco i distacchi fra i team del midfield si sono visti ancor più assottigliati del solito, lo confermano le numerose scuderie coinvolte nella mischia. Non è mancata neppure l’incognita affidabilità che ha bussato alla porta di qualche squadra, condizionandone i riscontri conclusivi.
    A prendersi la scena fra i piloti che animano il centro della griglia, Daniel Ricciardo, che come testimonianza di un ottimo fine settimana, si porta a casa il trofeo dopo aver condiviso il podio con Lewis Hamilton e Max Verstappen. L’australiano si è mostrato costante nel corso di tutto il GP, lottando e sorapassando nelle fasi iniziali di gara, un Charles Leclerc penalizzato da una monoposto non all’altezza del piazzamento in qualifica. Inoltre si è ben difeso nelle fasi conclusive da Sergio Perez, sempre evitando che quest’ultimo entrasse in zona DRS. A dare ancor più fiducia alla scuderia transalpina, le buone prestazioni del sabato dove in qualifica avevano sigillato la posizione di leadership davanti ai diretti avversari. L’unico neo della due giorni in pista al Nurburgring riguarda l’affidabilità, vittima della quale è stato Esteban Ocon, che dopo una buona fase iniziale di GP è dovuto rientrare ai box per una problematica legata all’impianto frenante della sua RS20, mettendo fine alla sua corsa. Per la Renault si conferma però la consapevolezza di un percorso di crescita che ormai perdura da diversi appuntamenti, anche grazie ad una monoposto che si sta dimostrando non poco versatile, risultando competitiva su tracciati dalle configurazioni differenti.
    In casa Racing Point il buon risultato finale di Sergio Perez da non poche soddisfazioni  alla scuderia di Silverstone dopo un fine settimana tutt’altro che lineare. L’improvvisa assenza nella mattinata di sabato da parte di Lance Stroll, ha movimentato non poco il clima all’interno del box. Nel giro di poche ore è stato chiamato Nico Hulkenberg che è stato messo in macchina direttamente in regime di qualifica senza aver assaggiato prima il tracciato. Il tedesco ha sorpreso non poco e ha confermato ancora una volta tutte le sue doti, dimostrando che ha tutte le carte in regola per poter tornare nella mischia del Circus con un sedile fisso. Dopo aver concluso soltanto qualche tornata in Q1, alla domenica ha gestito al meglio la propria gara, riuscendo a concludere nel gruppetto dei migliori dopo essere scattato dall’ultima piazza in griglia.
    È stato invece un fine settimana dalla doppia faccia in casa McLaren, perché se al sabato entrambi i piloti erano entrati nell’ultima fase della qualifica, durante il GP una noia tecnica ha coinvolto la MCL35 di Lando Norris. L’inglese dopo una prima fase di gara molto positiva, si era ritrovato a dover gestire una monoposto che cominciava a dare segni di affanno, trovandosi persino costretto a modificare numerose volte i parametri dal volante nel corso delle tornate. Il cedimento della PU ha messo poi fine alla sua gara. È andata decisamente meglio a Carlos Sainz che ha chiuso a pochi secondi da Daniel Ricciardo e Sergio Perez. Il team inglese si conferma così nella mischia per la lotta di leadership a centro gruppo, anche se negli ultimi appuntamenti ha rilevato qualche acciacco.
    Pierre Gasly da invece un’ulteriore spinta ad un’AlphaTauri che si conferma in crescita, il francese in particolare continua a mostrare un buon feeling con la monoposto di bandiera Faentina, soprattutto in regime di gara. Al Nurburgring dopo la dodicesima casella ottenuta in qualifica davanti al compagno di squadra, ha gestito al meglio la propria gara arrivando a concludere davanti alla Ferrari di Leclerc, a meno di un secondo da Carlos Sainz. Weekend dopo weekend, il francese sta dimostrando di avere le carte in regola per tenersi stretto il sedile, visto che in famiglia Red Bull, Max Verstappen è il solo ad avere certezze per il 2021.
    Una menzione particolare per l’Alfa Romeo Racing che nonostante le performance di questa stagione non siano proprio brillanti, ha comunque compiuto degli step in avanti. In Germania si sono visti in qualifica, con la qualificazione al Q2 da parte del nostro Antonio Giovinazzi; nonché in gara con un’ottima performance dell’italiano che ha concluso alle spalle del solo Charles Leclerc, nella classifica dei motorizzati Ferrari.
    Nel mondiale che attribuisce punti ad esclusione di Mercedes, Red Bull e Ferrari, Daniel Ricciardo guida da leader la classifica piloti, la Renault segue invece la Racing Point nella graduatoria dei costruttori.
    Classifica piloti
    Daniel Ricciardo Renault 171
    Sergio Perez Racing Point 142
    Lando Norris McLaren 141
    Lance Stroll Racing Point 126
    Pierre Gasly Alphatauri 104
    Carlos Sainz McLaren 102
    Esteban Ocon Renault 89
    Daniil Kvyat Alphatauri 68
    Kimi Raikkonen Alfa Romeo Racing 34
    Nico Hulkenberg Racing Point 28
    Antonio Giovinazzi Alfa Romeo Racing 27
    Kevin Magnussen Haas 23
    Romain Grosjean Haas 23
    George Russell Williams 16
    Nicholas Latifi Williams 14
    Classifica costruttori
    Racing Point 296
    Renault 260
    McLaren 243
    Alphatauri 172
    Alfa Romeo Racing 61
    Haas 46
    Williams 30
    Classifica giri più veloci
    Daniel Ricciardo Renault 4
    Carlos Sainz McLaren 2
    Lando Norris McLaren 1
    Lance Stroll Racing Point 1
    Nicholas Latifi Williams 1
    Romain Grosjean Haas 1
    Pierre Gasly Alphatauri 1 LEGGI TUTTO