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    Ferrari approccia la pausa estiva per riordinare idee e macchina

    Mettere la testa al fresco dopo una stagione più che deludente è proprio quello che ci vuole per gli uomini in rosso; l’ultimo gran premio disputato, quello in Belgio, ha illuso i tifosi ferraristi con un podio frutto più di particolari circostanze che di un lavoro che finalmente dà i suoi frutti. Anzi, questi frutti sembrano proprio non arrivare, come se una metaforica estate ferrarista non sia mai esplosa davvero e, a questo punto, non esploderà mai.
    Il proclama è lo stesso da anni: “ci stiamo già concentrando per la macchina del prossimo anno”. Un eterno ritorno all’uguale che assomiglia più a una prigione che a una prospettiva di successo. Dopo le promesse di riscatto iniziale, tutto è finito presto in una bolla di sapone fatta di delusioni e amarezze. La SF-23 non è una macchina minimamente all’altezza della Red Bull, anche se c’è da dire che da questo punto di vista è in ottima compagnia.
    Ma non vale la scusa del “mal comune, mezzo gaudio“. Non c’è proprio nulla di cui rincuorarsi, altresì c’è da rimboccarsi le maniche e bagnarsi d’umiltà. La Ferrari non rappresenta più da anni il pinnacolo della Formula 1: per tutti non è un segreto, tranne che a Maranello. Il mese di agosto, quindi, servirà a tutto il team e all’ambiente per ricalibrare gli obiettivi a breve termine. Solo a piccoli passi si potrà tornare nelle posizioni che competono alla Ferrari e alla sua storia.

    Ecco perché l’obiettivo da raggiungere entro la fine della stagione è quello di mettere in pista un’auto con i giusti assetti, considerando che neanche i tecnici di Maranello riescono a capire la loro stessa creatura. Sembra paradossale, specie se si pensa che siamo arrivati al mese di agosto, ma questa è la situazione attuale, malinconicamente confermata anche dal team principal Frederic Vasseur.
    L’imminente rinnovo di Charles Leclerc potrebbe dare maggiore serenità sia alla squadra che ai tifosi, avendo la consapevolezza di avere ancora per molti altri anni un fenomeno alla guida e sempre più al centro del progetto. Certo, si dovrà risolvere la situazione di Carlos Sainz, ma lo spagnolo conosce bene, in cuor suo, la posizione che ricopre all’interno del team. La questione piloti, come sempre, rimane l’ultimo dei problemi della Ferrari.
    Un mese di vacanza e si torna a girare, a Zandvoort, a casa di Max Verstappen. Inutile dire chi vincerà. Invece, sarà molto importante una conferma della Ferrari come seconda forza: un altro podio, il secondo consecutivo, potrebbe dare slancio all’ultima parte di stagione della Rossa e far lavorare meglio la squadra in fabbrica, anche in previsione del 2024. Anche se questa Red Bull sembra avere un vantaggio talmente ampio che illudersi per l’anno prossimo sarebbe controproducente. LEGGI TUTTO

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    Aston Martin, esaurita la spinta iniziale resta solo Alonso

    Portrait, TS-Live, Red Bull Ring, GP2309a, F1, GP, AustriaFernando Alonso, Aston Martin F1 TeamDoveva essere la stagione del rilancio nelle posizioni nobili della classifica per Aston Martin, e per certi versi la è stata. Il terzo posto in classifica costruttori a metà 2023 è sicuramente un dato incoraggiante, viste le annate di purgatorio sportivo vissute in precedenza. Ma è fuor di dubbio che negli ultimi appuntamenti l’iniziale spunto sembra essere andato scemando, lasciando Fernando Alonso solo a lottare contro vetture ben più performanti.
    Un inizio di stagione incredibile
    Più di qualcuno, la passata stagione, vedendo Alonso accettare l’offerta di Lawrence Stroll, ha iniziato a pensare che dalle parti di Silverstone qualcosa stesse cambiando. E, in effetti, già dai primi test in Bahrain, con i tempi e soprattutto i sorrisi di Alonso sott’occhio, questo sospetto ha iniziato a prendere forme ben più definite. In sostanza, Aston Martin è da subito sembrata essere l’unica in grado di poter in qualche modo mettere i bastoni tra le ruote delle due Red Bull.
    E, in effetti, nei primi appuntamenti del Mondiale 2023 è stato veramente così. Sono ben sei i podi messi a referto fino ad ora da Fernando Alonso, vero valore aggiunto di questa squadra. Fino al GP del Canada, Aston Martin è sembrata essere nettamente superiore anche a Mercedes. Quando però i rivali hanno iniziato a sviluppare, a trovare nuove soluzioni sulle vetture, ecco che sono iniziati i problemi.
    Al ritorno dal nord America, ma già a partire da Barcellona, è parso evidente come la AMR 23 stesse iniziando a segnare il passo rispetto alle altre macchine in pista. E, in effetti, da quel momento in avanti, le difficoltà si sono fatte sempre più evidenti, con il minimo stagionale toccato in Ungheria, con il nono posto. Da qui, il sorpasso subito da parte del team di Brixworth: 247 punti contro i 196 di Aston Martin. In alcune occasioni (rare, per la verità), anche Ferrari è sembrata in grado di metterla in difficoltà, quando a inizio stagione era lontanissima.
    I piloti: Alonso è una garanzia, Stroll oggetto misterioso
    Che dire dei piloti Aston Martin? Di Fernando Alonso si è parlato e scritto tanto, forse troppo. Certo è che, a 42 anni suonati, il pilota asturiano resta uno dei migliori del lotto, e inizialmente pareva poter finalmente dire di aver vinto la sua ennesima scommessa. Sei podi sono certamente un bottino importante, che fa gola a tanti top drivers, e gli hanno concesso fino ad ora di issarsi al terzo posto in classifica Piloti con 149 punti.
    Certo, il mese di luglio è stato abbastanza difficile, complice il calo delle prestazioni rispetto ai rivali. Fernando però non molla, e vuole cercare a tutti i costi la vittoria in questo 2023. Accanto a lui, Lance Stroll non ha saputo sfruttare la crescita Aston Martin. Il canadese sembra essere sempre più smarrito; mai competitivo, va in vacanza con più di cento punti di distacco dal team mate. Non ci siamo certamente, e le voci che lo vogliono fuori dal Circus a partire dal 2024 si fanno sempre più importanti.

    Le prospettive: serve una ripresa rapida
    Difficile dire cosa riserverà la seconda parte di stagione al team in livrea British Green. Se si guarda ai primi mesi dell’anno, tutto pare roseo, ma in realtà il calo di luglio lascia più di una perplessità. Se Alonso e Stroll vogliono continuare a portare a casa risultati competitivi, vittoria compresa, tutta la squadra deve darsi una mossa importante, perché gli avversari non stanno fermi a guardare.
    In sostanza, Mercedes è il benchmark principale, ma Aston Martin non può perdere di vista il ritorno della competitività in casa McLaren, e anche della Ferrari, che probabilmente a Monza porterà un ulteriore step evolutivo per dare la caccia al secondo posto. Insomma, impossibile andare a prendere Red Bull, ma per il secondo posto nei Costruttori la battaglia è ancora apertissima. LEGGI TUTTO

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    Mercedes, decisamente la seconda forza del mondiale F1 2023

    A metà stagione 2023, all’interno del dominio della premiata ditta Red Bull-Verstappen, in seconda posizione spunta la Mercedes. Il team di Brackley, forte anche di un Lewis Hamilton molto più in palla rispetto alla passata stagione, è riuscito fino ad ora ad essere ben più costante dei rivali, trovandosi così ad essere il migliore degli inseguitori.2023 Belgian Grand Prix, Saturday – LAT ImagesProblemi del 2022 risolti solo in parte
    I punti raccolti fino ad ora da Mercedes in questo 2023 sono 247, praticamente la metà rispetto ai battistrada. Troppo pochi rispetto alle aspettative di Toto Wolff, che a inizio stagione aveva spronato i suoi uomini a tornare ad essere il benchmark, il punto di riferimento di questa Formula 1, che invece continua a viaggiare in una direzione diversa rispetto a quella presa dai tecnici di Brackley.
    C’è un dato molto importante da considerare: aver continuato con la filosofia zero-pod adottata a partire dalla passata stagione non ha pagato. La vittoria, anzi, la doppietta ottenuta al termine della passata stagione in Brasile aveva illuso James Allison e tutti gli uomini del reparto tecnico di essere sulla strada giusta, ma così evidentemente non era e non è tutt’oggi.
    La W14, almeno ad inizio stagione, ha dimostrato di avere risolto solo in minima parte i problemi del 2022, trovandosi in ritardo rispetto non solo a Red Bull, ma anche ad Aston Martin. Le evoluzioni portate a partire da Barcellona hanno migliorato la situazione in maniera sensibile, ma il porpoising resta presente e molto fastidioso per entrambi i piloti.
    I piloti: Lewis tornato su standard altissimi
    Chi si aspettava un Lewis Hamilton ormai rassegnato a fare da sparring partner rispetto al team mate ha dovuto ricredersi in questo 2023. L’inglese, infatti, sembra essere sicuramente più in palla del 2022, in cui ha terminato alle spalle di Russell. Alla pausa, Hamilton è il primo dei due Mercedes, in quarta posizione in classifica con 148 punti, staccato solo di una lunghezza rispetto ad Alonso. La pole position in Ungheria, ad oggi, è sicuramente la perla della stagione, che conta anche i podi in Australia, Canada, Spagna e Gran Bretagna.
    Non è stata una buona prima parte di campionato, invece, per George Russell. Il pilota di King’s Lynn, che veniva da un 2022 in cui aveva regolato il più esperto team mate, ha fatto tanta fatica ad adattarsi alla nuova vettura, soprattutto nella prima parte di stagione. I 99 punti racimolati, a pari con Leclerc, sono la dimostrazione di una difficoltà importante, evidenziata in particolare nella prima parte di una stagione fino ad ora priva di acuti.

    Target minimo: restare in seconda posizione
    Posto che Red Bull oramai è imprendibile, il target della Mercedes F1 non può che essere mantenere la seconda posizione in campionato. “È frustrante andare in vacanza in questa situazione”, ha dichiarato Toto Wolff al termine del Gran Premio del Belgio a Spa. Sicuramente il livello non è quello che ci si aspettava, soprattutto perché sembra di rivedere in qualche modo il deludente 2022.
    I problemi sono stati risolti solo in minima parte; un dato positivo è certamente il recupero in piena forma di Lewis Hamilton, che ha estratto il massimo dalla sua vettura in pressoché tutte le occasioni. La passata stagione abbiamo assistito ad un recupero importante nelle ultime gare; vedremo se questo sarà il caso. La casa di Stoccarda, però, ad oggi deve guardarsi dal ritorno di una McLaren che sembra essere ritornata ad alti livelli.
    Non sarà dunque facile per gli uomini di Toto Wolff, che però fino ad oggi hanno avuto nella costanza di risultati un valore aggiunto importante. Le prime gare dopo la pausa saranno importantissime, anche per capire che direzione verrà presa in ottica 2024.
    Le ultime novità Mercedes, al GP del Belgio LEGGI TUTTO

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    F1, il grande valore umano nell’incredibile recupero McLaren

    Andrea Stella, Team Principal, McLaren

    Due o una sola McLaren? La domanda sorge spontanea analizzando questa prima metà di stagione 2023 di F1 che ha due soli padroni: Verstappen e Red Bull. Ma è anche un Mondiale in cui la gloriosa scuderia inglese che non vince un titolo dal 2008 ha dimostrato di essere la più resiliente e di avere la maggiore capacità di reazione per tirarsi fuori dalle sabbie mobili. Ad un inizio di campionato 2023 disastroso ha contrapposto un recupero poderoso nell’ultimo mese di Gp da far pensare a due vetture completamente diverse schierate in pista. Da qui il quesito iniziale.
    L’eccezionale risalita della McLaren che ha portato il team da posizioni di centro-basso schieramento lontane anni-luce dai primi fino a raggiungere e insidiare questi ultimi è una grande dimostrazione di valore umano. Evidenzia, in particolare, che quando in F1 si ha uno staff tecnico capace di riconoscere i problemi, che sa dove e come intervenire non c’è bisogno di aspettare l’anno successivo per tornare competitivi. Con due indovinati step di aggiornamenti alla MCL60 in rapida successione tra Austria e Silverstone, la monoposto di Norris e Piastri è diventata una saetta lottando improvvisamente per le posizioni di vertice.

    E pensare che alla prima gara di marzo in Bahrain questa stessa monoposto si schierò undicesima e diciottesima in griglia concludendo al diciassettesimo posto con Norris e ritirata con Piastri per noie elettriche. Le cose non sono andate molto meglio fino all’appuntamento del Red Bull Ring, se non per qualche sporadico bagliore di competitività in Spagna. Poi sono arrivate le modifiche e lo strabiliante salto di qualità. Dall’Austria i due piloti di Zak Brown hanno avuto in mano un mezzo che, gettato nella mischia, ha reagito in modo completamente diverso rispetto a prima su tracciati molto differenti tra loro. Se ci fosse un Mondiale che premiasse la reattività, McLaren lo avrebbe già vinto per distacco.
    Andrea Stella, ai microfoni di Sky Sport F1, dopo il Gp di Ungheria LEGGI TUTTO

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    Dopo la pausa estiva, vedremo una Ferrari laboratorio in chiave 2024

    Nelle ultime 10 gare del Campionato Mondiale 2023, la Ferrari porterà in pista una SF-23 ulteriormente modificata. L’obiettivo sarà duplice: recuperare terreno sugli avversari più diretti in classifica e lavorare in chiave 2024.FERRARI F1 TEST BARCELLONA DOMENICA @Scuderia Ferrari Press Office

    I numeri di Maranello: 5, 55, 10, 24
    Nelle riunioni a Maranello, dopo il Gran Premio del Belgio e prima del forzato periodo di stop estivo, girano quattro numeri. Il “5” sono i punti che separano la Scuderia Ferrari dall’Aston Martin, nella classifica mondiale costruttori. L’obiettivo è quello di riprendere il terzo posto nei prossimi due Gran Premi in programma in Olanda e Italia.
    Il secondo numero che circola a Maranello è il “55“. Questi sono esattamente i punti che separano la Ferrari dalla Mercedes, sempre nella classifica riservata ai costruttori. Qui il piano prevede un “lento” avvicinamento ai rivali tedeschi, con un piano di marcatura stretta in gara con strategie studiate appositamente per rimontare sui rivali. Si punta a dimezzare il distacco nel giro di quattro gare: Zandvoort, Monza, Singapore e Suzuka per poi sferrare l’attacco finale nei restanti sei Gp.
    Il terzo numero è il “10” ovvero le gare che mancano alla fine del mondiale e che dovranno servire a tutta la squadra per preparare al meglio la prossima stagione, il “24“. Ma che SF-23 vedremo dopo la pausa estiva? Da quanto abbiamo appreso da fonti vicine alla Scuderia, c’è un ultimo step di sviluppo della vettura da portare, sulle due monoposto, nel Gran Premio di casa a Monza. E’ ancora in forse la disponibilità dei primi pezzi già in Olanda ma, se così fosse, potranno essere montati solo su una delle due vetture. La scelta dovrebbe cadere su Charles Leclerc, in quanto precede il compagno Carlos Sainz nella classifica mondiale piloti.

    Gli aggiornamenti riguarderanno ulteriori affinamenti aerodinamici nella zona del fondo e delle parte posteriore delle pance e di una diversa geometria della sospensione posteriore atta a sfruttare meglio gli pneumatici e a farli lavorare in maniera ottimale. Questi interventi saranno fondamentali per recuperare terreno sugli avversari in classifica ma risulteranno anche molto importanti in chiave 2024. L’obiettivo infatti sarà quello di raccogliere più dati possibili per finalizzare al meglio la progettazione della monoposto del prossimo anno che, da settembre, entrerà nella fase finale e più importante. LEGGI TUTTO

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    Historic Minardi Day 2023: i libri delle più autorevoli firme del Motorsport

    Sabato 26 e domenica 27 agosto va in scena la settima edizione dell’Historic Minardi Day all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Oltre all’intensa attività in pista [ PROGRAMMA COMPLETO ] con le esibizioni di straordinarie vetture di Formula 1, F2, F3, F3000, GP2, GT Storiche e Prototipi che hanno scritto le pagine più importanti di oltre 50 anni di Motorsport internazionale, unitamente anche all’eleganza e alla tecnologie delle supercar e hypercar Pagani, Dallara, Lamborghini, Alpine e PJ01, l’intenso programma è arricchito da numero attività all’interno dell’area paddock tra cui le imperdibili presentazioni di libri delle più autorevoli firme del Motorsport.
    Programma SABATO 26 AGOSTO, Autodromo Imola – Sala conferenze (SCALA E)
    10:00 – 11:00 | Presentazione del libro Giù la visiera e piede a tavoletta. La vita di Roberto Nosetto, il sogno Ferrari, la Formula 1 e il cammino verso il destino, di Renata NosettoGiù la visiera e piede a tavoletta
    12:00 -12:50 | Presentazione del libro Imola, il romanzo dell’autodromo. Un vero e proprio atto d’amore per un pezzo di storia del motorsport mondiale. “Imola, il romanzo dell’autodromo” è opera di Pino Allievi e fa parte della collana “machina”, curata da Mauro Coppini, con il coordinamento di Antonio Azzano.
    14:30 – 15:30 | Presentazione del libro 24 ORE DI LE MANS 100 anni di una corsa leggendaria di Mario Donnini Ospiti d’onore: Mario Donnini, Autore e giornalista di Autosprint Giorgio Serra in arte “MATITACCIA” Stefano Nada, Editore Piloti e personaggi del mondo del Motorsport Emanuele Pirro, pilota di F1 e Turismo, vincitore di 5 edizioni della 24 ore.24 ORE DI LE MANS 100 anni di una corsa leggendaria
    Programma DOMENICA 27 AGOSTO, Autodromo Imola – Sala conferenze (SCALA E)
    11:00 – 12:00 | Presentazione del libro FERRARI Le Gran Turismo da corsa di Massimo Campi Ospiti d’onore: Massimo Campi, Autore e giornalista/fotografo Stefano Nada, Editore Piloti e personaggi del mondo del Motorsport.FERRARI Le Gran Turismo da corsa LEGGI TUTTO

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    Historic Minardi Day: il programma della due giorni a Imola

    Sabato 26 e domenica 27 Agosto torna la passione in pista all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola in occasione della 7° edizione dell’Historic Minardi Day.

    La kermesse ideata dalla famiglia Minardi, in collaborazione con Formula Imola, è pronta a riaccendere la passione delle migliaia di appassionati potranno accedere alle aree più esclusive dell’Autodromo di Imola, vivendo da protagonisti l’edizione 2023 dell’Historic Minardi Day.
    Nelle numerose sessioni (quindici turni per ciascuna giornata) si alterneranno in pista fantastiche vetture di Formula 1, F2, F3, F3000, GP2, GT Storiche e Prototipi che hanno scritto pagine importanti del Motorsport mondiale, per un viaggio incredibile lungo oltre cinquant’anni. Si partirà dalla straordinaria F1 De Tomaso Alfa Romeo Conrero del 1961 – parte integrante del Museo Dinamico Alfa Romeo storiche da competizione della Scuderia del Portello con alla guida Marco Cajani – per arrivare ai primi anni 2000 con la Jaguar R2-07 – 5° al GP d’Italia con De La Rosa – e Lotus T125 (di derivazione dalla Lotus T127 di Formula 1) equipaggiata dal Cosworth GPV8, un V8 a 90° 3.8L aspirato capace di erogare 640cv, passando per Arrows A3, Shadows DN3A, Wolf WR7 del 1979 ex-Keke Rosberg, le Lotus 72 E/5 del 1974 e Lotus Type 91 del 1982 (Elio De Angelis e Nigel Mansell) contraddistinte dall’iconica livrea nera e oro “John Player Special”, Merzario A3 della Scuderia Tazio Nuvolari, March 761 ex Vittorio Brambilla portata in pista da Roberto Farneti, Surtees TS8 chassis #006 Formula 5000 del 1971, Monteverdi F1, Ferrari 642 e 643, solo per citarne alcune.
    Non mancheranno vetture di Formula 3, Formula 2 e straordinarie supercar e hypercar Pagani, Dallara, Lamborghini, Alpine e Pambuffetti.
    L’intenso programma della settima edizione dell’Historic Minardi Day è arricchito anche dall’ACI Storico Festival che celebra i “100 anni del circuito del Savio” oltre ad intense attività di intrattenimento con lo spettacolo teatrale “Meccanici che gente” in programma sabato alle 17:45 presso la sala conferenze accessibile dal paddock – scala E, la possibilità di mettersi alla prova con simulatori professionali, la mostra LEGO® e memorabilia. Durante tutta la durata della manifestazione, la sala conferenze sarà teatro anche di numerose, e immancabili, presentazioni di libri e conferenze. Lo Show-Room Motor Valley presso il Museo Checco Costa dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola ospita la mostra “100 Anni di Passione automobilistica in Romagna”.

    Gian Carlo Minardi, Presidente di Formula Imola, ha dichiarato: “L’Historic Minardi Day taglia il traguardo della settima edizione e l’interessa è in costante crescita. Manca ormai meno di un mese e tutta la squadra sta lavorando al meglio per regalare agli appassionati che verranno in autodromo due giorni di divertimento e passione all’insegna del Motorsport”.
    Tutte le informazioni sono disponibili sul sito minardiday.it, sul sito dell’Autodromo di Imola mentre è possibile acquistare i biglietti sul sito ticketone.it. LEGGI TUTTO

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    Rookie F1 2023: Piastri, 1° della classe. Sargeant rimandato. De Vries bocciato

    All’inizio della pausa estiva che fermerà la F1 per circa quattro settimane, è forse tempo di bilanci. Tre i rookie che hanno preso parte a questa nuova stagione 2023 e con il passare dei weekend di gara abbiamo imparato a conoscerli meglio. Di tre, sono rimasti in due a dover affrontare le ultime dici gare di questo mondiale.Oscar Piastri, McLaren MCL60, negotiates La Source

    Nyck De Vries ha terminato la stagione prima del tempo: Helmut Marko ha infatti deciso di rescindere il contratto dopo soli 10 gran premi disputati affermando che, non avendo visto risultatati soddisfacenti fino a quel momento da parte del pilota olandese, non si aspettava che sarebbe potuto accadere in un futuro prossimo. Parliamo però di un campione del mondo a tutti gli effetti (vincitore mondiale Formula E 20/21) e di un pilota che ha dimostrato le sue potenzialità a Monza 2022: questi due dei motivi che hanno spinto l’AlphaTauri ad offrirgli il sedile di Pierre Gasly.
    Ma dov’è questo Nyck quando ora si parla solamente di un pilota che ha faticato, e non poco, con la AT04 nel corso di queste poche gare non riuscendo ad eguagliare il compagno e avendo come miglior risultato nella massima categoria un 12esimo posto. Quello fatto fin qui non è stato abbastanza per il mondo della Formula 1 che è spietato e crudele e che non aspetta nessuno. È stato sostituto da Daniel Ricciardo che per questa stagione non aveva un posto in griglia, portatogli via da Oscar Piastri.
    Oscar Piastri è stato forse il rookie più atteso di tutti dopo il polverone alzatosi per la mancata firma in Alpine e il contropiede di McLaren che ha ingaggiato l’australiano per affiancare Lando Norris. Un “acquisto” mirato e ben riuscito. Oscar sta dimostrando di poter avere una lunga carriera in questo sport, soprattutto se continua ad avere il supporto costante del suo team che, dopo gli ultimi aggiornamenti sulla vettura, ha messo nelle mani del ventiduenne una monoposto prestante che se guidata nel modo corretto, consente di portare a casa risultati eccellenti. E questo Piastri lo sa bene, soprattutto dopo il suo secondo posto nella Sprint di sabato scorso in Belgio e i buoni piazzamenti degli ultimi gran premi.

    Si sa, quella di Spa è una pista che non fa sconti a nessuno, ma Oscar ha guidato, in condizioni estreme data la pioggia, in maniera impeccabile, arrivando secondo solo a Max Verstappen, con il quale non è in lotta diretta, e riuscendo a tenere dietro l’Alpine di Gasly. Peccato per la gara dove è stato protagonista di un incidente con Sainz che ha portato al ritiro di entrambi. Possiamo solo immaginare cosa avrebbe potuto costruire nel corso del GP, ma avremo modo di vederlo migliorare ancora nelle prossime gare e nel corso della sua carriera che non terminerà nell’immediato.
    Veniamo a Logan Sargeant, che fino a qui ha molto in comune con De Vries: entrambi non hanno conquistato punti e anche l’americano fatica a stare dietro il compagno Alex Albon. L’unica differenza è che sembra esserci la volontà da parte del team Williams di far crescere il giovane pilota per farsi spazio tra i grandi di questo sport. Troppi errori che continuano a ripetersi e troppa poca continuità nei risultati: ecco in breve la stagione di Logan fin qui. Anche per lui il miglio piazzamento è stato 12esimo… che non condivida anche lo stesso destino del pilota olandese vedendosi costretto ad abbandonare la F1: ma attenzione che Mick Schumacher è “libero” e sicuramente non è intenzionato a restarlo per molto.
    Tempo di bilanci dicevamo e potremmo affermare che De Vries è bocciato, Sargeant rimandato a settembre e Piastri promosso a pieni voti. LEGGI TUTTO