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    F1, Vasseur insiste: “Prima dobbiamo ottimizzare il bilancio della SF-25”

    Fred Vasseur non ha dubbi e prima di portare i primi veri sviluppi sulla Ferrari SF-25, ritiene che la strada da seguire sia quella dell’ottimizzazione del bilanciamento dell’attuale monoposto.VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Pirelli United States Grand Prix 2024, 19th round of the 2024 Formula One World Championship from October 18 to 20, 2024 on the Circuit of the Americas, in Austin, United States of America – Photo Antonin Vincent / DPPI

    La prima tripletta dell’anno vede la Formula 1 spostarsi dal Giappone al Bahrain, dove sul circuito di Sakhir va in scena il quarto appuntamento stagionale. Il Bahrain International Circuit è ormai una presenza fissa nel calendario e il Circus vi fa tappa più di una volta, dato che la pista ospita da tempo anche i test pre-campionato.
    Alla vigilia del quarto appuntamento del mondiale F1 2025, Fred Vasseur ha rilasciato alcune dichiarazioni molto importanti per puntualizzare il Ferrari pensioro: “Il fatto che la quarta gara della stagione si disputi in Bahrain ci offre la possibilità di misurare i progressi che abbiamo fatto nella gestione della SF-25 rispetto ai test di un mese e mezzo fa”.
    Con queste prime parole, il Team Principal della Scuderia di Maranello ha voluto ribadire che sarà fondamentale valutare i progressi fatti dalla SF-25, senza che altre variabili possano “influenzare” i dati a confronto.
    Vasseur ha poi anche aggiunto: “Sappiamo che ci manca ancora della prestazione per essere in grado di lottare con McLaren e crediamo che occorra fare dei passi avanti soprattutto in termini di ottimizzazione del bilancio vettura. È su questo aspetto che ci concentreremo a Sakhir, anche con il supporto di chi opera in fabbrica a Maranello”.

    Ennesima conferma del fatto che il mantra del pistaiolo Vasseur sia quello di lavorare su ciò che si ha a disposizione in questo momento, ottimizzando il bilanciamento della monoposto, vero tallone d’Achille della Ferrari SF-25.
    Infine Vasseur non smette di ricordare che la cura di tutti i dettagli possono sempre fare la differenza in un fine settimana di gara: “Dobbiamo curare nei minimi particolari tutte le fasi del weekend, consapevoli che anche solo un decimo di guadagno può significare stare davanti ad alcuni dei nostri rivali tanto al sabato in qualifica che la domenica in gara”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, ora Bagnaia ha un avversario in più: Jorge Martin è pronto a tornare in pista

    Un rientro graduale, ma conoscendolo difficilmente si limiterà a un semplice rodaggio. Jorge Martin, il campione del mondo in carica,  è pronto a tornare in pista dopo aver saltato le prime tre gare a causa di un infortunio subito durante un allenamento pre-stagionale. L’appuntamento è al Gp del Qatar, in programma da venerdì 11 a domenica 13 aprile. L’annuncio è arrivato direttamente dall’Aprilia, anche se Martin invita alla cautela: “Ci vorrà pazienza ma tornerò al top”. Un motivo in più per seguire un Mondiale che vede sul podio i fratelli Marquez e il nostro Bagnaia. Lo spagnolo potrà così dare il via alla sua prima stagione con la casa di Noale, dato che non è ancora riuscito a scendere in pista: prima dell’inizio della stagione 2025 aveva riportato una frattura complessa del radio e dello scafoide della mano sinistra, e una frattura calcaneare omolaterale del tallone. Il campione del mondo si è sottoposto a un’operazione lo scorso 25 febbraio e ha seguito un intenso programma di riabilitazione con l’obiettivo di tornare in pista appena possibile. Traguardo che sembra raggiunto anche se ora serve il formale via libera da parte delegazione medica del Motomondiale. “Riuscire a finire la gara sarebbe come una vittoria – ha aggiunto ieri Martin – “ma ho tanta voglia di tornare in pista e sono felice di poter almeno provare a correre in Qatar. L’obiettivo sarà iniziare a costruire un po’ di fiducia con la RS-GP25 e cominciare a girare. Non so come sarà la mia condizione fisica, sicuramente non al 100%”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Libri: Race to Engage – Digital Marketing nel Motorsport, di Davide Reinato

    Race to Engage – Digital Marketing nel Motorsport, di Davide Reinato

    Dopo dieci stagioni al fianco del reparto Digital di Toro Rosso, AlphaTauri, Racing Bulls e diversi anni con BlogF1 prima e Quattroruote poi, Davide Reinato ha deciso di raccogliere e condividere esperienze, opportunità e casi studio legati al digital marketing nella motorsport industry.
    “Sono partito dalla rivoluzione digitale della Formula 1 – ha detto l’autore – per analizzare come questa evoluzione abbia influenzato i team e spinto (finalmente) l’intero comparto a migliorare significativamente l’approccio alla comunicazione e al marketing attraverso i canali digitali”.
    Reinato, sul suo profilo LinkedIn, ha commentato aggiungendo: “È una lettura che credo vada bene sia per i marketer che vogliono verticalizzare le proprie competenze, sia a tutte quelle figure junior che si stanno avvicinando a questo mondo e vogliono orientarsi meglio, in un settore dove sport, intrattenimento e marketing sono diventati un’unica cosa”.
    Nel libro vengono approfondite:– Le dinamiche chiave del digital marketing applicato al motorsport– L’evoluzione della comunicazione digitale in Formula 1 e nelle altre categorie– Strategie per costruire il brand di un pilota, un team o un evento– Case study di successo e best practice– Come sfruttare social media, content marketing e storytelling per coinvolgere i fan– Le nuove opportunità di carriera nel motorsport digitale

    Race to Engage – Digital Marketing nel Motorsport, di Davide Reinato

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    F1, Fabrizio Barbazza: “Molti piloti buoni solo a portare a casa la schisceta”

    Fabrizio Barbazza, ex pilota di Formula 1 con AGS e Minardi a inizio anni ’90, è intervenuto con un commento pungente sugli attuali piloti del Circus.

    Dopo il Gran Premio del Giappone, vinto da uno straordinario Max Verstappen, Fabrizio Barbazza ha scritto un commento sul suo profilo facebook dove ha parlato dei piloti che lo hanno impressionato di più: “Tolto Max, i piloti che più mi stanno impressionando sono Kimi (Antonelli, ndr) e Hadjar. Kimi sta mostrando una velocità in gara impressionante, lo dimostrano i giri record nel finale di gara, e un ragazzino di 18 anni che fa questo non lo ha fatto neanche Max. Le manca solo l’approccio del venerdi e penso che ci vorrà tutto quest’anno perché prenda controllo di pista e mezzo più velocemente, questo lo dà solo l’esperienza. Giù il cappello anche a Hadjar, che dopo il disastro del primo GP, si è dato da fare e ha dimostrato di essere veloce in qualifica e gara, non me l’aspettavo”.
    Oltre a Verstappen, Antonelli e Hadjar, Barbazza aggiunge: “Bearman e Albon ottimi, il resto buoni solo a portare a casa la schisceta”.

    Infine, due parole anche sulla Scuderia di Maranello: “Ferrari? Che dire: difesa solo da Vanzini. Si, non sono lontani dal podio, ma non ci sono come prestazioni. Potrebbe essere la messa a punto, ma Hamilton con una tattica differente non ha dimostrato niente di più che Leclerc”.
    Il post su facebbok di Fabrizio Barbazza LEGGI TUTTO

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    GP Bahrain F1: storia, emozioni e sfide nel deserto

    Il Gran Premio del Giappone 2025, disputatosi sul circuito di Suzuka, precede l’appuntamento in Bahrain e ha visto Max Verstappen dominare e trionfare davanti alle McLaren di Lando Norris ed Oscar Piastri. Questa vittoria ha permesso all’olandese della Red Bull di ridurre il distacco dalla vetta del campionato, in una gara che ha messo in luce anche il buon risultato di Charles Leclerc (quarto) e l’incoraggiante sesto posto del giovane Kimi Antonelli.16 LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-25, action during the Formula 1 Aramco pre-season testing 2025 of the 2025 FIA Formula One World Championship from February 26 to 28, 2025 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Antonin Vincent / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Adesso tocca al Bahrain International Circuit
    Il Gran Premio del Bahrain rappresenta una tappa iconica nel calendario della Formula 1, un evento che ha saputo coniugare l’innovazione tecnologica con la passione per le corse in un contesto unico: il deserto. Fin dalla sua prima edizione nel 2004, il circuito di Sakhir ha offerto gare spettacolari, diventando un appuntamento imperdibile per gli appassionati di tutto il mondo.
    Gp Bahrain F1: le origini e l’innovazione
    Il Bahrain International Circuit, situato nel cuore del deserto, è stato inaugurato nel 2004, segnando un punto di svolta per il Circus della Formula 1, portando il campionato in medio oriente per la prima volta. La pista, progettata da Hermann Tilke, è un esempio di modernità e sfida tecnica, con un mix di curve veloci e tratti tortuosi che mettono alla prova le abilità dei piloti e le prestazioni delle vetture.
    Momenti indimenticabili
    La storia del Gp del Bahrain è costellata di momenti memorabili. Tra questi:– 2004: nella prima edizione, fu Michael Schumacher su Ferrari a trionfare;– 2010: emozioni sotto la pioggia con la vittoria di Fernando Alonso che vince con la Ferrari in una gara emozionante;– 2014: l’introduzione della gara in notturna, uno spettacolo unico che ha aggiunto un ulteriore livello di fascino all’evento;– 2020: l’incidente di Grosjean, dove la sua Haas ha preso fuoco, per fortuna senza gravi conseguenze per il pilota;– 2021: Hamilton contro Verstappen, un duello che ha tenuto gli spettatori con il fiato sospeso e che ha deciso il mondiale.
    Sfide e caratteristiche del circuito
    Il circuito di Sakhir presenta diverse sfide:– Il calore del deserto: le alte temperature mettono a dura prova piloti e vetture, richiedendo una gestione ottimale delle gomme e dei sistemi di raffreddamento;– La sabbia: il vento può portare sabbia sulla pista, riducendo l’aderenza e aumentando l’usura delle gomme;– Le frenate brusche: il circuito presenta diverse zone di frenata impegnative, che richiedono un’ottima stabilità e potenza frenante.
    GP Bahrain F1 2024: inizio della stagione sotto i riflettori del deserto
    Il Gran Premio del Bahrain ha dato il via alla stagione 2024 di Formula 1. La gara fu caratterizzata dal dominio della Red Bull: Max Verstappen dimostrò ancora una volta la sua superiorità, conquistando la vittoria con una prestazione impeccabile. Sergio Pérez, compagno di squadra dell’olandese, consolidò la seconda posizione, mentre Carlos Sainz su Ferrari conquistò il terzo gradino del podio. LEGGI TUTTO

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    Martinator, debutto Aprilia con in testa già il 2026: “La strada è lunga”

    Le cuffie in testa, la polo Aprilia, e un post emblematico. “Un GP da ingegnere, spero sia l’ultimo”. Una settimana dopo quel messaggio relativo alla presenza ai box di Austin, Jorge Martin ha pubblicato ieri sui social quell’evoluzione che da tanto sognava di condividere con i fans: “La strada è lunga, ma eccoci qui. In partenza per il Qatar”. Nella notte di Lusail inizia la stagio LEGGI TUTTO

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    Formula 1, chi è Antonelli: l’erede di Hamilton scelto da Toto Wolff

    Per una Ferrari che stenta c’è comunque un po’ d’Italia che brilla in queste prime uscite del mondiale di Formula 1. E la luce più intensa è quella emanata da Andrea Kimi Antonelli, il baby talento di casa Mercedes che non smette di frantumare record su record a poco più di 18 anni. Gli ultimi due nel gp di Suzuka, quando scattava dal sesto posto in griglia conquistato in qualific LEGGI TUTTO

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     Antonelli festeggia il suo primo record 

    Quello di Kimi Antonelli è un talento in continua crescita. Se già dal debutto nella difficile Australia aveva trasmesso buone sensazioni, la terza gara della sua vita in Formula 1 le ha confermate. Un sesto posto che, in Giappone, luogo in cui non aveva mai corso sino ad ora, ha un valore ben più grande di quello in Cina favorito dalla doppia squalifica Ferrari. &Egrave LEGGI TUTTO