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    F1: Mick Schumacher e Vettel in coppia alla Race of Champions

    ROMA – Saranno Sebastian Vettel e Mick Schumacher a rappresentare la Germania nella prossima edizione della Race of Champions, gara a squadra in programma il 28 e 29 gennaio 2023 in Svezia. I due sono tra i piloti nella griglia della Formula 1 2022 che non occuperanno un sedile nel 2023: il quattro volte campione del mondo ha annunciato il ritiro alla fine dell’ultima stagione, mentre il figlio di Michael non è stato confermato dalla Haas, accasandosi alla Mercedes come terzo pilota dopo aver lasciato la Ferrari Driver Academy.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    L’entusiasmo dei protagonisti
    “È fantastico tornare alla Race of Champions e rivedere tutti i piloti. È ancora più bello che partecipi anche Sebastian, così che il Team Germania possa sperare di essere all’altezza della tradizione e lottare per il titolo nella ROC Nations Cup – ha detto Schumacher -. Non vedo l’ora di guidare di nuovo sul ghiaccio e combattere battaglie con questa impressionante rosa di piloti presenti”. Entusiasta anche Vettel: “Sono felice che Mick si unisca di nuovo a me alla Race Of Champions per la mia prima gara dopo il mio ritiro dalla F1”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “La rivalità con Pedrosa mi stimolava”

    ROMA – Rispetto in pista, ma grandi rivalità. Questo è il sale della MotoGP che per tanti anni ha regalato grandi duelli, come quello tra Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, con i momenti di tensione tra i due che sono iniziati ben prima dell’arrivo in classe regina. “La rivalità parte già dai tempi della 125, poi in 250 oltre l’episodio in Germania – con Lorenzo a terra dopo un contatto – c’era lotta in pista perchè io stavo dominando la categoria e lui è venuto a togliermi quel posto e lì è iniziata la lotta più dura”, confessa Pedrosa a Cuatro Tiempos di DAZN.
    “Cercavo un nemico”
    Jorge Lorenzo a sua volta conferma come cercasse un “nemico”. “Cercavo questa rivalità, perché mi motivava in pista. In quel momento è stato il turno di Dani, con il quale ha dato vita a una delle storie più memorabili della classe regina, in un’atmosfera molto diversa da quella attuale”. Un’inimicizia vera non creata ad arte. “Non si può creare una rivalità dal nulla, deve essere qualcosa di reale. Non mi piaceva e io non piacevo a lui. Ecco come è andata la storia”, conclude Pedrosa. LEGGI TUTTO

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    F1: due ex Ferrari insieme alla Race of Champions

    ROMA – Mick Schumacher e Sebastian Vettel correranno in rappresentanza della Germania alla Race of Champions 2023, gara a squadra in programma il 28 e 29 gennaio in Svezia. I due sono tra i piloti nella griglia della Formula 1 2022 che non occuperanno un sedile nel 2023: il quattro volte campione del mondo ha annunciato il ritiro alla fine dell’ultima stagione, mentre il figlio di Michael non è stato confermato dalla Haas, accasandosi alla Mercedes come terzo pilota dopo aver lasciato la Ferrari Driver Academy.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Le parole dei protagonisti
    “È fantastico tornare alla Race of Champions e rivedere tutti i piloti. È ancora più bello che partecipi anche Sebastian, così che il Team Germania possa sperare di essere all’altezza della tradizione e lottare per il titolo nella ROC Nations Cup – ha detto Schumacher -. Non vedo l’ora di guidare di nuovo sul ghiaccio e combattere battaglie con questa impressionante rosa di piloti presenti”. Entusiasta anche Vettel: “Sono felice che Mick si unisca di nuovo a me alla Race Of Champions per la mia prima gara dopo il mio ritiro dalla F1”.
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    Da Modena a Roma a 300 km/h: Polizia salva due vite grazie alla Lamborghini

    Ci sono operazioni di polizia per cui servono auto speciali. Come le Lamborghini. È alle auto della Casa di Sant’Agata che la Polizia di Stato italiana fa affidamento per svolgere quei lavori in cui serve una macchina con prestazioni elevate. Come ad esempio il trasporto urgente di organi da un posto all’altro in modo da coprire la distanza in maniera più rapida. La storia salita alla ribalta delle cronache conferma la bontà della scelta delle nostre forze dell’ordine. Perché una Huracán è riuscita a salvare le vite di due pazienti, uno a Roma e uno a Modena, trasportando due reni percorrendo l’autostrada a oltre 300 km/h.
    Da Modena a Roma per salvare due pazienti
    Una vera e propria corsa contro il tempo, ma a lieto fine. Una vicenda che a Natale assume contorni ancora più commoventi. Quella di due pazienti ricoverati in attesa di trapianto ai reni, uno a Roma, l’altro a Modena. E quella dei due agenti di Polizia Stradale che grazie alle prestazioni della Lamborghini Huracán in dotazione – motore V10 5.2 da 610 a 640 cv – sono riusciti a volare dall’Emilia al Lazio, da un ospedale all’altro per salvare due vite.
    Lamborghini e Spotify, la playlist che suona come il V8 di Urus Performante
    Dalle foto pubblicate dalla Polizia stessa, si nota la super Pantera equipaggiata per la partenza e il suo arrivo con le consegne dei due reni, che per l’intera durata del viaggio sono stati custoditi dentro il cofano, all’interno di un contenitore speciale per la conservazione degli organi destinati al trapianto. LEGGI TUTTO

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    Superlicenza F1: da Leclerc a Verstappen, quanto costa

    ROMA – In vista della prossima stagione, come ogni anno, i piloti di F1 sono chiamati a versare la tassa d’iscrizione per ottenere la Superlicenza. Il prezzo base che ogni partecipante deve versare è di 10.400 euro, che però non resterà uguale per tutti. Infatti alla cifra iniziale vanno aggiunti 2.100 per ogni punto guadagnato nella stagione precedente, che portano ovviamente il campione in carica Max Verstappen a dover saldare il conto più alto, seguito da Charles Leclerc e Sergio Perez.
    Quasi 1 milione di euro per Verstappen
    L’olandese della Red Bull, in virtù del record di vittorie ottenute in un singolo mondiale, ha concluso il 2022 con ben 454 punti, che moltiplicati per 2.100 euro più i 10.400 iniziali, portano il totale a ben 963.800 euro, cifrà più alta mai pagata da un pilota per ottenere l’iscrizione. Ben distante Charles Leclerc a quota 657.200, seguito da Sergio Perez a 650.900. Verserà invece 527 mila euro l’altro ferrarista Carlos Sainz, mentre chiudono la classifica le tre new entry rispetto alla passata stagione Nico Hulkenberg, Oscar Piastri e Logan Sargeant, che dovranno pagare solo la tassa standard di 10.400 euro.
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    MotoGP, Domenicali: “Ecco la chiave che ha fatto ripartire Ducati”

    ROMA – Pecco Bagnaia ha riportato dopo tanto tempop la Ducati in cima al Mondiale Piloti di MotoGP. Erano ben 15 anni che la casa di Borgo Panigale non si issava ai vertici della classe regina, quando era stato Casey Stoner a vincere il campionato. Secondo l’amministratore delegato Claudio Domenicali, però, il trionfo di quest’anno ha un sapore differente: “È diverso dal 2007, quando vincemmo il titolo MotoGP con Stoner – ha detto ai microfoni di “GPOne” -. Al tempo era chiaro prima della gara finale chi avrebbe vinto. Il successo con Pecco è stato più emozionante, è stata una bella gara e questo l’ha resa ancora migliore”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Il racconto di Domenicali
    Domenicali ha poi spiegato qual’è stato il punto di svolta più importante per la scalata Ducati fino alla doppia tripletta tra MotoGP e Superbike del 2022: “La decisione più importante è stata quella di ristrutturare il reparto corse e ingaggiare Gigi Dall’Igna. Quella è stata la chiave per ripartire”. Poi, sull’anno appena concluso: “E’ stata una stagione indimenticabile. Non avevamo mai raggiunto un risultato come questo. Ci rende estremamente orgogliosi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Domenicali e la svolta Ducati: “Una persona ha cambiato tutto”

    ROMA – Ducati è tornata in cima al Mondiale Piloti di MotoGP in questo 2022, grazie al titolo conquistato da Pecco Bagnaia. Erano ben 15 anni che la casa di Borgo Panigale non si issava ai vertici della classe regina, quando era stato Casey Stoner a vincere il campionato. Secondo l’amministratore delegato Claudio Domenicali, però, il trionfo di quest’anno ha un sapore differente: “È diverso dal 2007, quando vincemmo il titolo MotoGP con Stoner – ha detto ai microfoni di “GPOne” -. Al tempo era chiaro prima della gara finale chi avrebbe vinto. Il successo con Pecco è stato più emozionante, è stata una bella gara e questo l’ha resa ancora migliore”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    L’uomo chiave
    Domenicali ha poi spiegato qual’è stato il punto di svolta più importante per la scalata Ducati fino alla doppia tripletta tra MotoGP e Superbike del 2022: “La decisione più importante è stata quella di ristrutturare il reparto corse e ingaggiare Gigi Dall’Igna. Quella è stata la chiave per ripartire”. Poi, sull’anno appena concluso: “E’ stata una stagione indimenticabile. Non avevamo mai raggiunto un risultato come questo. Ci rende estremamente orgogliosi”. LEGGI TUTTO